06 novembre 2024

SIFUS CONFALI SICILIA: CERCASI RIFORMA FORESTALE. IL SIFUS PRONTO AD AZIONI DI LOTTA


Ricevo e pubblico
dalla Segreteria Reg.le Sifus Confali

Palermo 06/11/2024 - Da diversi mesi stiamo registrando un continuo rimandare della politica regionale e in particolare dei due assessorati coinvolti (Agricoltura e Territorio e Ambiente) per mettere mano a quello che è utile al territorio, al patrimonio boschivo e ai lavoratori forestali ossia la Riforma Forestale. 

Dopo la procedura d’infrazione europea, del decreto legislativo nazionale n. 131 e delle 13 Sentenze di Cassazione per abuso di contratti a termine, la politica regionale rimane sorda rispetto a scrivere la parola fine al precariato forestale siciliano più longevo dell’Europa, attraverso una Riforma che segua quanto indicato dalle leggi esistenti, dal DDL 664/2023 (targato Sifus) ossia il passaggio a contratti a tempo indeterminato (a 39 ore settimanali) per tutti i forestali. 

Vista la riluttanza della politica regionale di procedere come sopra indicato, il Sifus è pronto a lottare per i diritti degli operai forestali continuamente negati e calpestati. Rimaniamo in attesa della partecipazione attiva dei lavoratori forestali. 

SOLO LA LOTTA PAGA!!

G. Fiore Sifus Confali
F. Cupane Sifus Confali
(operai forestali precari da oltre 30 anni)



DDL DI STABILITÀ, ADESSO CORSA CONTRO IL TEMPO PER SCONGIURARE L’ESERCIZIO PROVVISORIO. UNA PARTE SARÀ DESTINATA AD ALCUNE CATEGORIE DI AIUTI NEI SETTORI AGRICOLO E FORESTALE


Dal sito ilsicilia.it

Maria Calabrese 6 Novembre 2024
Il governo Schifani ha mantenuto la parola: la bozza della legge di stabilità 2025-2027 da 650 milioni di euro è pronta, quella approvata ieri in giunta articolo per articolo, in totale 28.

Entro giorno 7 di novembre, quindi domani, il testo dovrà – o almeno si spera-  approdare sul tavolo della presidenza dell’Ars guidata da Gaetano Galvagno per poi trasferirla il giorno successivo per la parti di competenza al vaglio delle commissioni legislative del parlamento regionale.
Un’impresa in cui il governatore siciliano Renato Schifani segna il primissimo traguardo. Tempi record che creano tutte le condizioni favorevoli per i deputati di Sala d’Ercole di esaminare ed approvare entro il 23 dicembre la manovra finanziaria targata Schifani, evitando l’esercizio provvisorio. Il sogno del centrodestra potrebbe dunque rivelarsi realtà molto presto. Un vero e proprio regalo a tutti i siciliani. Certo, salvo i soliti imprevisti e colpi di scena spesso amari lungo il percorso parlamentare. E il rischio c’è, viste le ultime diatribe all’interno della maggioranza.

Ma cosa prevede il disegno di legge? Le misure sono tante e variegate, ma tutte finalizzate a risolvere le emergenze più importanti che in questo momento attanagliano l’Isola. Ma partiamo da quella che più ha causato danni: il fenomeno della siccità con cui la Sicilia convive già da molto tempo.

Infatti, non possono mancare gli interventi nel settore dell’Agricoltura. Per mitigare gli effetti della crisi agricola e dell’emergenza idrica, la Regione ha stanziato un fondo da 20 milioni di euro. Una parte sarà destinata ad alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali. E per il comparto dell’agricoltura non finisce qui. Considerato il grave stato di crisi, è previsto il Fondo per la progettazione di opere ed interventi irrigui. Per consentire la definizione delle progettazioni di opere ed interventi con finalità irrigue e di bonifica è stanziata un somma pari a 1,5 milioni di euro per l’erogazione di contributi a favore dei Consorzi di bonifica della Sicilia.

La bozza, inoltre, prevede interventi di manutenzione straordinaria delle opere idriche dal valore di 10 milioni di euro in relazione allo stato di calamità naturale da siccità severa nell’intero territorio della Regione, da eseguire con urgenza per fronteggiare la carenza idrica, salvaguardare gli allevamenti zootecnici, le produzioni delle aziende agricole e garantire sufficienti volumi d’acqua per l’irrigazione delle colture.

Novità per le misure di natura fiscale e a sostegno delle attività produttive. A questo fine il governo regionale ha pensato di istituire l’Agenzia per l’attrazione degli investimenti, una forma di ente pubblico non economico con diverse funzioni, come quelle di promuovere, agevolare e attrarre investimenti nazionali e internazionali nel territorio della Regione Siciliana, contribuendo al rilancio del Pil e alla creazione di nuove opportunità di lavoro. E serviranno strategie ben definite per dialogare con gli investitori, offrendo ad esempio supporto e assistenza tecnica qualificata agli stessi. Sarà altrettanto necessario promuovere una rete di collaborazione e raccordo tra enti pubblici e privati, associazioni di categoria, camere di commercio e altri soggetti interessati alla promozione di opportunità di investimento. Un’analisi di mercato per monitorare e valutare l’impatto sul tessuto economico e sociale dell’Isola degli investimenti di competenza della stessa Agenzia. L’ente, per portare avanti queste attività, avrà bisogno di risorse per il funzionamento della macchina amministrativa. Inizialmente, secondo quanto prevede la bozza, la Regione penserà a dei conferimenti iniziali al momento della costituzione. Poi saranno messe a disposizione delle risorse stanziate annualmente dal bilancio della Regione Siciliana, anche attraverso specifici fondi dedicati all’attrazione degli investimenti. Fonti di risorse potranno essere anche rintracciabili in contributi da parte di enti pubblici e privati, nazionali e internazionali. Importanti anche le entrate derivanti da attività di consulenza, servizi offerti e progetti di cooperazione internazionale.
La Regione eserciterà le funzioni di indirizzo, vigilanza e controllo sull’Agenzia attraverso la Presidenza della Regione Siciliana. Con decreto del presidente della Regione Siciliana, su proposta dell’assessore regionale per le attività produttive e dell’assessore regionale dell’economia, sono approvati il Regolamento che definisce gli organi dell’Agenzia e il sistema dei controlli e il Regolamento di contabilità: la Giunta regionale, lo statuto, la dotazione organica e le sue variazioni; le linee guida per la redazione del piano industriale triennale.

Un milione di euro per cominciare.

Per quanto riguarda gli Enti locali, il governo in prima battuta ha garantito gli stessi stanziamenti del 2024, aumentando soltanto di qualche milione di euro i trasferimenti per i Liberi Consorzi garantendo la copertura finanziaria per l’espletamento delle elezioni di primo livello.

E di Salute? È noto il problema atavico in Sicilia della carenza di medici del Servizio sanitario regionale. Come fronteggiare questa annosa questione? Ai medici in servizio nei presidi ospedalieri delle Asp che presentano maggiori carenze di organico, in relazione alle singole discipline e con esclusione di quelli ricadenti nelle città capoluogo, può essere attribuito un incentivo straordinario fino a diciottomila euro lordi annui, con un indennizzo forfettario di natura transitoria delle spese sostenute per l’alloggio e il trasporto. Il fine è quello di garantire la funzionalità dei medesimi presidi. Lo stesso incentivo e per la medesima finalità può essere attribuito anche al personale medico di nuova assunzione, allo scopo di far fronte alle gravi deboli piante di organico e di ridurre il ricorso alla esternalizzazione delle funzioni.

Con decreto dell’Assessore regionale per la Salute, da adottarsi entro il 28 febbraio di ciascun anno sulla base dei dati rilevati al 31 dicembre dell’anno precedente, sono determinati i criteri per l’attribuzione del suddetto incentivo e per la sua graduazione, con il seguente ordine di priorità:​
a) unità operative di pronto soccorso nell’ambito dell’emergenza/urgenza;
b) presidi ospedalieri di zona disagiate di cui al punto 9.2.2 dell’allegato al decreto del Ministro della Salute del 2 aprile 2015, n. 70;​
c) presidi che presentano maggiori carenze di organico in relazione alle singole discipline. Di conseguenza si provvede alla ripartizione dello stanziamento in favore delle aziende del servizio sanitario regionale.

Per mettere in pratica questo piano il governo di 10 milioni.

Questo e tanto altro c’è nella nuova manovre del governo siciliano, comprese le misure per la stabilizzazione a 30 ore settimanali dei 258 lavoratori Asu impiegati presso i siti dei beni culturali dell’Isola all’interno della società partecipata Sas.

Fonte: ilsicilia.it




VIA LIBERA ALLA SICILIA PER SPENDERE 5,3 MILIARDI DI EURO DAL FONDO SVILUPPO E COESIONE, ECCO I PROGETTI. MIGLIORERANNO LE INFRASTRUTTURE, L’OCCUPAZIONE E I SERVIZI PER I CITTADINI. IL BLOG: MILIARDI E MILIARDI! MA MIGLIORERANNO ANCHE LE CONDIZIONI DI LAVORO DEI LAVORATORI FORESTALI? C'È QUALCOSA DI CONCRETO? LE RISORSE NECESSARIE PER UNA RIFORMA DIGNITOSA ANNUNCIATA DA DECENNI?


Dal sito www.blogsicilia.it

05/11/2024
“La Regione può iniziare a spendere i 5,3 miliardi di euro assegnati alla Sicilia nell’ambito della programmazione del Fondo sviluppo e coesione 2021/27. Abbiamo già pronti i primi progetti da mettere in cantiere entro fine anno rispettando tutte le scadenze previste”.

Lo annuncia soddisfatto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della delibera 41/2024 del Cipess (Comitato interministeriale programmazione economica e sviluppo sostenibile) che ha ratificato l’accordo siglato a Palermo, lo scorso 27 maggio, tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la Presidenza della Regione Siciliana.

Le parole di Schifani

“Questo importante traguardo – prosegue Schifani – rappresenta un’opportunità per la nostra regione. Con la disponibilità effettiva delle risorse possiamo finalmente dare impulso ai progetti di sviluppo e coesione che miglioreranno le infrastrutture, l’occupazione e i servizi per i cittadini. Il mio governo è determinato a utilizzare questi fondi in modo rapido ed efficiente, puntando su interventi strategici che possano davvero fare la differenza per il futuro dell’Isola e dei suoi abitanti. Intendiamo rispondere alle esigenze del territorio e promuovere una crescita duratura, mettendo la Sicilia al centro delle politiche di sviluppo nazionali”.

Progetti al via

Adesso i dipartimenti regionali coinvolti nella programmazione potranno procedere con le attività per l’attuazione degli interventi. In particolare, per quanto concerne le varie linee di azione del Fondo sviluppo e coesione, le strutture regionali con funzione di centri di responsabilità dovranno avviare entro sessanta giorni le procedure per la selezione dei progetti da finanziare.

Il dipartimento Programmazione della Presidenza della Regione, responsabile dell’attuazione dell’accordo stipulato con il governo nazionale, ha già chiesto ai dipartimenti regionali una verifica sugli interventi già individuati per eventuali aggiornamenti delle tempistiche previste per i singoli progetti, con particolare attenzione agli obiettivi di spesa stabiliti per il 2024.

La Sicilia è la prima tra le regioni per risorse assegnate dallo Stato. Ai 5,3 miliardi di euro si aggiungono 1,3 miliardi di cofinanziamento regionale per la costruzione del Ponte sullo Stretto e 234 milioni di anticipazioni Fsc che portano l’importo complessivo a 6,8 miliardi di euro.




LA DECISIONE. REGIONE SICILIANA, LA GIUNTA SCHIFANI APPROVA IL BILANCIO DI PREVISIONE E LEGGE DI STABILITÀ: VALE 650 MILIONI. SBLOCCA LE ASSUNZIONI NEL CORPO FORESTALE. PREVISTI, INOLTRE, LA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE ASU


Dal sito www.lasicilia.it

05 Novembre 2024
L'approvazione è avvenuta a Palazzo dei Normanni dove la giunta si è riunita eccezionalmente nelle ore in cui l'Ars discute della manovra di variazione di bilancio da 500 milioni.

Il governo Schifani ha approvato il bilancio di previsione e la legge di stabilità regionale. «Con la manovra 2025-2027 il governo stanzia maggiori risorse per il sistema sanitario, prosegue gli interventi a contrasto della siccità, punta all’attrazione degli investimenti, conferma gli stanziamenti a favore degli Enti locali già aumentati lo scorso anno e sblocca le assunzioni nel Corpo Forestale», dice il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. L’approvazione è avvenuta a Palazzo dei Normanni dove la giunta si è riunita eccezionalmente nelle ore in cui l’Ars discute della manovra di variazione di bilancio da 500 milioni.

«Per il secondo anno consecutivo – aggiunge – puntiamo ad approvare le due leggi entro la fine dell’anno per evitare il ricorso all’esercizio provvisorio e dare piena operatività, fin dall’inizio del 2025, ai capitoli di spesa di tutti i dipartimenti. Il governo mira a contrastare le emergenze che attanagliano la nostra regione, a partire dalla crisi idrica e dalla insufficienza del personale medico in Sicilia e a rendere strutturali le misure per lo sviluppo e a favore delle imprese».

La legge di Stabilità vale circa 650 milioni di euro di cui 550 sono stanziamenti in favore dei Comuni, delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi. A questi si sommano i numerosi interventi contenuti nella legge di Bilancio, tra i quali il finanziamento del trasporto pubblico locale e del collegamento con le isole minori. Tra gli altri provvedimenti finanziati dal bilancio, anche il maggiore finanziamento per la sanità che comporterà, con la compartecipazione regionale di 85 milioni di euro, una crescita del Fondo sanitario di circa 170 milioni di euro.

Sempre sul tema della sanità, nella legge di stabilità la Regione stanzia 10 milioni di euro per incentivare la presenza dei medici nei presidi ospedalieri delle Asp che presentano maggiori carenze di organico.Le iniziative in materia di contrasto alla siccità e per l’agricoltura valgono circa 50 milioni di euro. Si stanziano risorse per gli interventi in conto capitale per fare fronte alla crisi, per la progettazione di interventi irrigui, per la manutenzione straordinaria delle opere idriche e per gli aiuti al settore vitivinicolo. Cinque milioni sono stanziati per interventi indifferibili in materia di progetti fognario-depurativo, 1,5 milioni per la pianificazione delle aree del Demanio marittimo e due milioni per finanziamenti ai Comuni per l’acquisto di scuola bus.

Previsti, inoltre, la stabilizzazione del personale Asu utilizzato dal dipartimento regionale dei Beni culturali, altri interventi in materia di protezione civile e turismo e una nuova edizione dello «straccia-bollo auto». Si ripropone, quindi, la possibilità per i siciliani di versare entro il 30 aprile 2025 la tassa automobilistica regionale scaduta e non pagata tra il primo gennaio 2016 e il 31 dicembre 2023, senza interessi e sanzioni. Nel provvedimento anche una norma che prevede agevolazioni per le banche e le assicurazioni che versano in Sicilia l’imposta di bollo applicata sui conti correnti e sulle polizze.«Con il via libera alla legge di Stabilità e alla legge di Bilancio – afferma l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino – il governo vara misure per il contrasto alle emergenze, rafforza i servizi ai cittadini e soprattutto gli interventi per lo sviluppo economico e la crescita della capacità fiscale della Regione. L’istituzione di un’Agenzia per l’attrazione degli investimenti, nel disegno di legge di Stabilità, seguendo il modello di altre Regioni punta a fare conoscere agli investitori esterni le possibilità di crescita nel territorio regionale. Si tratta di una prima misura che rientra nell’ambito di un disegno organico di politiche a favore delle imprese».
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CARONTE & TOURIST ISOLE MINORI SPA: UGL PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE


Ricevo e pubblico
dall'Addetto Stampa UGL UTL Palermo - UGL UR Sicilia
Portavoce del Segretario Territoriale UGL Palermo
Filippo Virzì

L’UGL Mare e Porti dichiara lo stato di agitazione a Caronte&Tourist Isole  Minore spa, il Coordinatore Regionale UGL Mare, Antonella Di Maio, spiega:  “lo stipendio dei lavoratori e l’occupazione non possono più essere utilizzati  dall’azienda come grimaldello verso la politica e la Regione Sicilia per  ottenere quello che normalmente le Istituzioni dovrebbe erogare alle aziende  inquanto beneficiario di un servizio in concessione pubblico essenziale” il  segretario specifica “i lavoratori non sono ostaggi ma rispettabili cittadini che  ogni giorno raggiungono il loro posto di lavoro per garantire il diritto alla mobilità delle popolazioni isolane oltre ad un servizio importantissimo per  l’economia e lo sviluppo turistico.
 
Siamo vicini ai lavoratori e alle loro famiglie  faremo ciò che è di nostra competenza, insieme alla Segreteria Nazionale,  per non lasciare irrisolto il problema oggi evidenziato. Il nostro messaggio è chiaro la Regione riconosca quanto dovuto alle aziende, ma le aziende  riconoscano la dignità ai lavoratori senza che questi rappresentino un arma da puntare verso le istituzioni”.



05 novembre 2024

FORESTALI SAN CATALDO. LO STUDIO FASANO ESPRIME GRANDE RICONOSCENZA E AFFETTO PER L’INASPETTATA, QUANTO CALOROSA, FOLLA DI LAVORATORI FORESTALI CHE IERI SONO STATI PRESENTI PRESSO L’AULA FALCONE E BORSELLINO DEL COMUNE. VIDEO E FOTO


Ricevo e pubblico 
dall' Avvocato Fasano

Forestali San Cataldo.
Lo studio Fasano esprime grande riconoscenza e affetto per l’inaspettata, quanto calorosa, folla di lavoratori forestali che ieri sono stati presenti presso l’Aula Falcone e Borsellino del Comune.
Un incontro dove sono emersi importanti elementi di tutela per una categoria che da troppi anni merita giustizia. 
Il comparto forestale meritava tutela comunitaria. Il loro precariato storico rientra a pieno titolo nella procedura di infrazione grazie alle petizione 0171:2018 curata dallo studio Fasano.







NOVITÀ SULLA VERTENZA DEI FORESTALI IN SICILIA. SONO 16 MILA CON CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO. ABBIAMO APPRESO DI UNA INTERVISTA DI REI TV, ALL'ASSESSORE SALVATORE BARBAGALLO. CLIP VIDEO


Vi faremo sapere non appena sarà inserito il video integrale dell'intervista realizzata da REI TV, all'Assessore dello Sviluppo Rurale, Salvatore Barbagallo




ECONOMIA SICILIANA IN CRESCITA E PIL SUPERIORE ALLE ATTESE, OK ALLA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DEFR 2025-2027. IL BLOG: AL MOMENTO NON VEDIAMO NULLA PER I LAVORATORI FORESTALI. AUSPICHIAMO INVECE UNA MODIFICA IN QUANTO AL DEFR 2025-2027 È INSERITA UNA VERGOGNOSA NORMA, QUELLA CHE GLI INTERVENTI PROGRAMMATI ANNUALMENTE NON POSSONO ESSERE STRETTAMENTE E UNICAMENTE FINALIZZATI A GARANTIRE IL RISPETTO DELLE GARANZIE OCCUPAZIONALI


04/11/2024
«L’economia siciliana cresce più di quanto previsto. Un risultato frutto delle politiche di sviluppo messe in campo dal governo regionale nei primi due anni di questo mandato. Grazie all’aumento del Pil e alle conseguenti maggiori entrate nel 2025 la Regione potrà programmare più spese per investimenti e per il contrasto alle emergenze». Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo l’approvazione in Giunta della Nadefr, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale 2025-2027.

Effetti della manovra quater

In particolare, il documento, rivedendo le stime dell’economia regionale nel nuovo quadro macroeconomico nazionale, indica una crescita del Pil nel 2023 dell’1,5 per cento (nel Defr la previsione era dello 0,9). Anche nel 2024 il Prodotto interno lordo regionale è atteso in aumento: dallo 0,7 allo 0,9 per cento.

La Nadefr, elaborata dagli uffici dell’assessorato dell’Economia e con i contributi dei vari rami di amministrazione, quest’anno parametra la programmazione sulla base degli effetti previsti dalla completa applicazione della manovra quater, al momento in discussione all’Ars, e dall’applicazione in Sicilia del Piano strutturale di Bilancio di medio termine e del conseguente accordo Stato-Regione.

Obiettivi di crescita economica

«Auspichiamo – spiega l’assessore dell’Economia, Alessandro Dagnino – di potere rispettare i nuovi impegni anche grazie al cosiddetto “dividendo fiscale”, cioè all’aumento del gettito tributario determinato dall’andamento favorevole del Pil. Il governo punta, inoltre, a incrementare la spesa produttiva, in particolare quella per investimenti, con l’obiettivo di innescare un circolo virtuoso che potrà sostenere la crescita economica nell’equilibrio dei conti pubblici».

Vertice di maggioranza, trovato accordo sull’elezione diretta delle Province

Un calendario di iniziative legislative e di governo per le prossime settimane. Le forze della maggioranza che sostengono la giunta Schifani sono tornate a riunirsi per concordare il percorso amministrativo e parlamentare dei provvedimenti da varare entro fine anno. A Palazzo d’Orleans, il presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino hanno incontrato i segretari e i capigruppo parlamentari dei partiti del centrodestra dell’Ars: Fi, Fdi, Dc, Mpa, Lega e Noi Moderati.

Il presidente Schifani ha preso atto della volontà, riconfermata dai rappresentanti della coalizione, di procedere nel percorso che porterà all’elezione diretta per le ex Province regionali. Entro mercoledì, le commissioni legislative dell’Ars – Bilancio e Affari istituzionali – prima dell’avvio formale della sessione di bilancio, approveranno il disegno di legge che verrà poi calendarizzato per l’Aula.

Manovra quater

In merito alla manovra quater, già in discussione all’Ars, è stata trovata l’intesa sui provvedimenti a favore degli studenti universitari per il cosiddetto “prestito d’onore” e sulla destinazione ai Comuni delle royalties per gli idrocarburi. Accordo raggiunto anche per il “reddito di povertà”, annunciato nei giorni scorsi dal presidente Schifani: l’emendamento a favore delle famiglie povere siciliane verrà presentato direttamente in Aula, sarà una tantum e con criteri molto stringenti per l’individuazione dei beneficiari.

Sostegno agli enti locali

Condivisione anche sul rimpinguamento dei capitoli di bilancio a favore di Comuni ed ex Province per l’Asacom, ovvero l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità.

Caro voli

Ultimo argomento affrontato il “caro voli”. Per attenuare l’effetto dell’aumento dei prezzi nel periodo natalizio, dal 15 dicembre al 15 gennaio la Regione innalzerà la percentuale di rimborso del costo dei biglietti in favore dei residenti in Sicilia.





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Giusto ricordare





A PANTALICA NUOVE TORRETTE DI AVVISTAMENTO PER LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO NATURALE SICILIANO "QUESTO PROGETTO RAPPRESENTA UN FONDAMENTALE PASSO AVANTI NELLA TUTELA DELLE AREE NATURALISTICHE SICILIANE E NELLA PROTEZIONE DEI LAVORATORI FORESTALI”


Dal sito www.ibleinews.it

La soddisfazione di Auteri (FdI)

"Questo progetto rappresenta un fondamentale passo avanti nella tutela delle aree naturalistiche siciliane e nella protezione dei lavoratori forestali”

“Con grande soddisfazione, annunciamo l’inaugurazione delle nuove torrette di avvistamento a Cugni e Cugnarelli, frutto del costante impegno e della collaborazione tra la Regione Siciliana e il Corpo Forestale. Questo progetto rappresenta un fondamentale passo avanti nella tutela delle aree naturalistiche siciliane e nella protezione dei lavoratori forestali”. A parlare è Carlo Auteri, deputato regionale di Fratelli d’Italia, che sabato ha inaugurato le due torrette di Pantalica. Dopo il devastante incendio del 2023, l’intervento, completato in soli 15 mesi, ha permesso di dotare il nostro territorio di strutture moderne, sicure e funzionali.

“Dopo oltre un decennio di attesa, finalmente possiamo contare su torrette di avvistamento all’avanguardia, che rispettano la dignità e la sicurezza dei lavoratori forestali – dichiara – Grazie a questo importante intervento, il controllo e la protezione del territorio sono stati significativamente potenziati”.

Un ringraziamento speciale viene riservato al Dirigente Generale del Corpo Forestale, Giuseppe Battaglia, e a Filadelfo Brogna, per il massimo impegno profuso in questo progetto cruciale per il territorio. Le nuove torrette si inseriscono in una più ampia strategia regionale volta a rafforzare le misure di prevenzione ambientale, contribuendo a una Sicilia più sicura e protetta. “Con amore e passione per il nostro patrimonio naturale – conclude Auteri – continuiamo a crescere e a proteggerlo”.

4 Novembre 2024
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni




04 novembre 2024

IL COMPONENTE DELLA UILA PALERMO, INGRASSIA SU TWITTER, AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA RENATO SCHIFANI, ALL'ASS.GIUSI SAVARINO, PER SAPERE SE IL DG DEL CFRS, TRAMITE L'ISP.RE RIP.LE SIRF MESSINA, PRESENTI AL FUNERALE DELL'OPERAIO FORESTALE DI TORTORICI, HA INGIUNTO ANCHE A QUESTO LAVORATORE L'INDEBITA RESTITUZIONE DEGLI ARRETRATI CONTRATTUALI 2006-08.


Il Tweet di Michelangelo Ingrassia, componente prov.le Uila Palermo



DISPOSIZIONI IN MATERIA DI RESPONSABILITÀ RISARCITORIA PER L’ABUSO NELL’UTILIZZO DI UNA SUCCESSIONE DI CONTRATTI O RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO. DOVREBBE MANCARE DAVVERO POCO PER LA CONVERSIONE IN LEGGE, CON MODIFICAZIONI, DEL DECRETO LEGGE 16 SETTEMBRE 2024, N. 131. ECCO NEL FRATTEMPO IL DOSSIER INTEGRALE DEL SENATO






Articolo 12
Disposizioni in materia di responsabilità risarcitoria per l’abuso nell’utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato

L’articolo 12, a fronte della procedura di infrazione 2014/4231, avviata dalla Commissione UE, apporta modifiche in materia di abuso nell’utilizzo di una successione di contratti o rapporti a tempo determinato nel pubblico impiego, incidendo sulla misura e sui criteri di liquidazione del danno risarcibile, patito dal lavoratore. In particolare, per espressa previsione della norma, la nuova disciplina sostituisce le disposizioni che regolano la responsabilità dei dirigenti che, per dolo o colpa grave, hanno operato in violazione delle condizioni che consentono l’assunzione del personale con contratti di lavoro flessibili all’interno delle p.a.

Il suddetto articolo 12, come sopra accennato, interviene in ottemperanza alla procedura di infrazione 2014/4231, con la quale la Commissione UE contesta all’Italia l’errato recepimento della direttiva 1999/70/CE del Consiglio in materia di utilizzo abusivo della successione di contratti a tempo determinato. In particolare, secondo quanto asserito dalla Commissione, la disciplina nazionale si porrebbe in contrasto con il principio di non discriminazione nei confronti dei lavoratori a tempo determinato, anche con riferimento ai pubblici dipendenti (per maggiore approfondimento v. scheda di lettura art. 11).

Si ricorda che la disciplina dell’utilizzo delle forme di contratto flessibile all’interno delle amministrazioni è contenuta all’articolo 36 del D.lgs. 165/2001. Tali forme contrattuali rappresentano un’eccezione nel pubblico impiego, in quanto è possibile derogare all’assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (comma 1), “soltanto per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale e nel rispetto delle condizioni e modalità di reclutamento stabilite dall'articolo 35” (comma 2).

Per quanto concerne il contratto a tempo determinato, il comma 2 dell’articolo 36, rinvia alla disciplina dettata in via generale dall’art. 19 e ss. del D.lgs. 81/2015, il quale si applica al pubblico impiego nella sua versione originaria, ossia senza le modifiche introdotte dal D.L. 87/2018 (v. art. 19, comma 5-bis d.lgs. 81/2015). Pertanto, la durata massima del contratto a termine nelle amministrazioni pubbliche rimane di 36 mesi e non si fa luogo all’applicazione delle causali introdotte con il cd. Decreto dignità (D.L. 87/2018).

Ciò premesso, l’articolo 12, incide sul comma 5 dell’art. 36 D.Lgs. 165/2001, che regola le conseguenze derivanti dalla violazione delle norme imperative in materia di assunzione dei dipendenti pubblici e di utilizzo di forme flessibili di lavoro.

Nello specifico, il predetto comma esclude espressamente la conversione in contratti di lavoro a tempo indeterminato dei rapporti di lavoro flessibili illegittimi, ferma restando ogni responsabilità e sanzione.

Con riferimento alla mancata conversione nel pubblico impiego in rapporti a tempo indeterminato dei contratti a termine illegittimi si è espressa anche la Corte di Giustizia. In particolare, quest’ultima ha ritenuto compatibile con la clausola n. 5 (in tema di prevenzione degli abusi relativi ai contratti a tempo determinato) dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato contenuto nella direttiva 1999/70/CE la disciplina dell’articolo 36, comma 5, d.lgs. 165/2001, in quanto la disciplina europea non è autoapplicativa e la predetta clausola non stabilisce un obbligo generale degli Stati membri di prevedere la trasformazione in contratti a tempo indeterminato dei contratti di lavoro a temine illegittimi, lasciando agli Stati membri un certo margine di discrezionalità in materia (cfr. CGUE ordinanza 12 dicembre 2013, Papalia, C-50/13, la quale richiama altre pronunce tra cui sentenze del 4 luglio 2006, Adeneler e a., C-212/04; del 7 settembre 2006, M. e S., C-53/04; Vassallo, C-180/04, e del 23 aprile 2009, Angelidaki e a., C-378/07).

La Corte di giustizia, inoltre, afferma in maniera inequivoca che la clausola 5 dell'accordo quadro non osta ad un trattamento differenziato tra i lavoratori del settore privato e quelli del settore pubblico in materia di tutela rispetto al ricorso abusivo a contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato stipulati in successione da parte del datore di lavoro (v. CGUE sentenza 7 settembre 2006, M. e S., C-53/04).

Peraltro, la compatibilità del regime differenziato impiego privato/impiego pubblico è stata sancita anche con riferimento al canone costituzionale del principio di eguaglianza del nostro ordinamento interno (v. Corte Cost. n. 89/2003).

Tutti i principi appena esposti sono ribaditi espressamente anche dalle Sezioni Unite della Cassazione (v. S.U. Civ. Sent. n 5072 del 15 marzo 2016).

Inoltre, lo stesso comma 5 consente al lavoratore interessato di ottenere il risarcimento del danno subito a causa della violazione delle norme imperative che permettono l’utilizzo di contratti di lavoro flessibili all’interno delle p.a.

All’interno di tale contesto, l’articolo 12, esaminato in questa sede, regola la risarcibilità del danno subito dal lavoratore derivante dall’utilizzo abusivo da parte della p.a. di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato in maniera illegittima.

La norma prevede che, salva la possibilità per il lavoratore di provare un maggior danno patito, il dipendente ha diritto a ottenere un’indennità compresa tra un minimo di quattro e un massimo di ventiquattro mensilità calcolate sull’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto.

L’importo che deve essere corrisposto deve tener conto della gravità della violazione anche in relazione al numero di contratti a termine sottoscritti dalle parti e alla durata globale del rapporto di lavoro.

Si fa presente che le disposizioni introdotte dall’articolo 12 sostituiscono il terzo, il quarto ed il quinto periodo del comma 5 dell’art. 36 D.Lgs. 165/2001. Si rammenta che queste ultime disposizioni stabiliscono, rispettivamente, l’obbligo per le p.a. di ripetere nei confronti dei dirigenti responsabili, che hanno agito con dolo o colpa grave, le somme corrisposte ai lavoratori a titolo di risarcimento per l’utilizzo illegittimo di forme flessibili di lavoro. Tali violazioni costituiscono fonte di responsabilità dirigenziale ex art. 21 D.Lgs. 165/2001 e concorrono a formare oggetto di valutazione del dirigente.

A tal riguardo la relazione illustrativa di accompagnamento all’A.C. 2038 chiarisce che l’eliminazione dei predetti periodi del comma 5 è dovuta al fatto che, per quanto concerne le assunzioni, sia a tempo indeterminato che determinato, le scelte sono compiute dagli organi di vertice politico delle amministrazioni e riversate nell'atto di programmazione (PIAO), comportando la necessità per il dirigente di adeguarsi ad esse, salvo che queste siano manifestamente illegittime. Ne deriva, pertanto, che i dirigenti non possiedono l’autonomia necessaria per stipulare contratti di lavoro se non nei limiti (e anche nelle responsabilità) di quanto previsto dagli atti di programmazione.

Inoltre, se il dirigente dovesse agire in difformità rispetto alle indicazioni e alle direttive poste dall’organo politico incorrerebbe, comunque, nella responsabilità dirigenziale di cui all’art. 21 D.lgs. 165/2001.

Infine, si ricorda la previsione contenuta al comma 5-quater il quale dispone, in caso di contratti di lavoro posti in essere in violazione dell’art. 36, le seguenti sanzioni:
  • la nullità di tali contratti;
  • la responsabilità erariale;
  • la responsabilità dirigenziale ex art. 21 D.Lgs. 165/2001;
  • la mancata corresponsione della retribuzione di risultato in favore del dirigente responsabile.
Inoltre interessante anche:

Articolo 11 Modifiche in materia di indennità risarcitoria onnicomprensiva prevista per la violazione della disciplina del contratto di lavoro a tempo determinato nel settore privato 

Articolo 11-bis (Modifica agli articoli 12 e 13 del decreto-legge 3 giugno 2023, n. 69, convertito con modificazioni dalla legge 10 agosto 2023, n. 103, in materia di disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da atti dell'Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano e ulteriori disposizioni per assicurare la funzionalità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco - Procedura di infrazione n. 2014/4231) 




02 novembre 2024

VERTENZA DEI LAVORATORI FORESTALI. CONTRATTI A TERMINE, RISARCIMENTI. INTERVISTA DI FILIPPO ROMEO - REI TV - ALL'AVVOCATO GABRIELE SAVOCA. VIDEO





ELICOTTERI ANTINCENDIO IN SICILIA, GARA AGGIUDICATA: TEMPISTICHE E PREZZI DEL SERVIZIO


Simone Olivelli - 01 Novembre 2024

Superato il vaglio di natura amministrativa, si è passati a esaminare l'offerta tecnica

“Non essendoci presenti in piattaforma altre offerte, la commissione decide all’unanimità di proporre l’aggiudicazione all’unica ditta partecipante”. Anche nel 2025 e nel 2026 la Regione Siciliana affiderà il servizio antincendio aereo, tramite il noleggio di una flotta di elicotteri, alle imprese E+S Air ed Helixcom. 

La proposta di aggiudicazione dell’appalto è arrivata nel primo pomeriggio di martedì, al termine della seconda seduta di gara necessaria a prendere atto dell’offerta tecnica ed economica proposta dalle due ditte che dal 2018 si presentano in Ati e riescono ad aggiudicarsi il servizio anche per l’assenza di concorrenza.

Una situazione non rara nel settore delle forniture di elicotteri, al punto che qualche anno fa il caso è finito all’attenzione dell’Antitrust, ma su cui comunque il Partito democratico ha chiesto di fare luce tramite un’interrogazione parlamentare presentata dalla Camera dal deputato Anthony Barbagallo.

Le caratteristiche tecniche di mezzi
Il lavoro della commissione presieduta dal dirigente Salvatore Bonsangue è iniziato prendendo atto dell’integrazione della documentazione riguardante la posizione dell’amministratore di Helione, la società che possiede la maggioranza delle quote di Helixcom. Quest’ultima ha sede a Caltanissetta e nel recente passato è stata acquisita dalla famiglia Citro, imprenditori campani già proprietari di E+S Air...

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FONDI UE, LA SICILIA SUPERA L'OBIETTIVO DI SPESA: CERTIFICATI OLTRE 3,3 MILIARDI DI EURO


Dal sito gds.it

01 Novembre 2024
«La Regione Siciliana ha superato l’obiettivo di spesa fissato dall’Ue al 31 ottobre per il Fesr 2014-2020. Abbiamo certificato oltre 3,3 miliardi di euro e per la chiusura finale del Programma, prevista per luglio, sono già disponibili ulteriori 300 milioni di euro di spese sostenute, che ci permetteranno di registrare un risultato superiore ai fondi stanziati. Una risposta netta a tutti coloro che fino a pochi mesi fa attaccavano il mio governo, mettendo in discussione il raggiungimento del risultato». Lo annuncia il presidente della Regione Renato Schifani, che evidenzia il ruolo cruciale della riprogrammazione delle risorse approvata dal governo regionale nell’ottobre dell’anno scorso.

«Questo traguardo - aggiunge - è il frutto di una gestione attenta e di una riprogrammazione strategica dei fondi, realizzata insieme alla Commissione europea e con il forte impegno dei nostri dipartimenti regionali. Ringrazio tutto il personale coinvolto e i beneficiari del Programma per il risultato raggiunto». Per quanto riguarda il nuovo ciclo, il Fesr 2021-2027 è già partito con 17 procedure (per 1,2 miliardi di euro), alle quali se ne aggiungeranno altre 33 entro fine anno, dice la Regione. «Questo significa - conclude - che quasi metà delle risorse disponibili, circa 2,2 miliardi di euro, saranno presto operative, con l’obiettivo di sostenere imprese e comunità locali in Sicilia, rispondendo concretamente ai bisogni del territorio».

Fonte: gds.it




01 novembre 2024

LA DACES COMUNICA CHE NON È AUTORIZZATA A CONSEGNARE COPIE DI BUSTE PAGA DEGLI ANNI PRECEDENTI NÈ I CERTIFICATI DI SERVIZIO


Sul sito della Daces é apparso il seguente avviso:

La Daces NON è Autorizzata a Consegnare Copie di Buste Paga degli Anni PRECEDENTI nè i Certificati di Servizio, Qualsiasi richiesta via MAIL e/o Telefonica NON verrà Presa in considerazione!! Si Prega di Contattare L'ufficio Forestale di competenza!




FORESTALI, SAVARINO: “IN FINANZIARIA I SOLDI PER IL NUOVO CONCORSO”. IL BLOG: IN QUALE CASSETTO È ANDATA A FINIRE LA RIFORMA DEI LAVORATORI FORESTALI? DIMENTICATI COME AL SOLITO? O SE NE RIPARLERÀ COME SEMPRE NELLE PROSSIME CAMPAGNE ELETTORALI FACENDO CREDERE CHE GLI ASINI VOLANO?


Dal sito livesicilia.it

La riforma urbanistica, il salva-casa e i prossimi obiettivi del governo: parla l'assessora al Territorio

L'INTERVISTA di Salvo Cataldo - 01 Novembre 2024
PALERMO – Il governo Schifani lavora per inserire nella prossima Finanziaria la copertura economica al nuovo concorso per l’assunzione di agenti del corpo forestale. “Serviranno circa 3,6 milioni di euro”, spiega l’assessora al Territorio e ambiente Giusi Savarino, che ha appena incassato l’ok dell’Ars alla riforma urbanistica.

Il concorso per gli agenti forestali è uno dei prossimi obiettivi?
“Le interlocuzioni sono in corso, lavoriamo per inserire una norma ad hoc nella Finanziaria che arriverà subito dopo le variazioni di bilancio”.

Altri sogni nel cassetto?
“Vogliamo mettere mano alla pianificazione sul demanio marittimo. Dal 2005 i comuni hanno facoltà di gestire la pianificazione sull’utilizzo del demanio marittimo ma su 123 centri costieri soltanto settanta hanno avviato l’iter per questi strumenti. Per questo motivo, d’intesa con il presidente Schifani, abbiamo immaginato una pianificazione a monte, che non tolga facoltà ai Pudm (Piani di utilizzo aree demaniali, ndr)”.

Facciamo un passo indietro, il ddl urbanistica è legge ormai.
“Abbiamo dato una grossa mano ai sindaci. Adesso ci sono norme più chiare per la realizzazione dei piani regolatori. Alcune norme snelliscono l’iter di approvazione del Piano urbanistico generale (Pug, ndr) e del Piano particolareggiato, recependo anche il dimezzamento dei termini dettato da una normativa nazionale. Ci sono anche una serie di accorgimenti tecnici che rendono più semplice la vita dei comuni. Nelle variazioni di bilancio, inoltre, stanzieremo più fondi per gli enti locali che devono realizzare i Pug. Facilitiamo la vita a sindaci e tecnici”.

Nella stessa legge c’è il recepimento del salva-casa nazionale.
“Abbiamo accelerato e siamo riusciti a portare a casa anche questo risultato, mentre in passato servivano anni per recepire una norma nazionale. Era importante uniformarci. Ora se dovessero esserci nuove modifiche queste verrebbero recepite automaticamente in Sicilia. Fin dai primi giorni del mio insediamento in assessorato, di concerto con il presidente Schifani, ho fatto una prima ricognizione su ciò che poteva essere recepito già in via amministrativa. Per il resto abbiamo subito messo mano alla norma che è stata poi approvata dall’Ars grazie anche alla grande sintonia con il presidente Galvagno”.

Perché è così importante il salva-casa?
“Favorisce l’edilizia e sblocca il mercato immobiliare. Le piccole irregolarità, che impediscono l’accensione di un mutuo, ora possono essere superate, Non stiamo parlando, ovviamente, dei grossi abusi”.

Eppure ad un certo punto è spuntata la norma che aumentava le cubature… .
“Di iniziativa parlamentare. Quando ho intuito che si rischiava di mettere in dubbio la legittimità di alcune norme importanti, non ho avuto dubbi nel ritirare quella misura. Una mossa che ha contribuito a distendere il clima in aula. Sono convinta, infatti, che certe riforme non si fanno a colpi di maggioranza ma cercando la più ampia condivisione possibile. In questo caso era in gioco il futuro delle nostre città”.

C’era anche la norma che sanava gli immobili del mafiosi, seppur tolti dalle mani di Cosa nostra.
“Anche questa di iniziativa parlamentare. Abbiamo comunque ritenuto giusto bocciarla, così come i riferimenti dell’articolo 1. Non poteva esserci equivoco sul concetto di base della legge, improntata al consumo di suolo tendente a zero”.




PIÙ FONDI UE PER MEZZI AEREI ANTINCENDIO, NON SOLO CANADAIR


Dal sito www.blogsicilia.it

30/10/2024
“La Commissione europea annuncia l’acquisto di 12 nuovi velivoli anfibi e progetti per prevenire gli incendi boschivi. Per fronteggiare l’emergenza incendi che periodicamente interessa gli Stati membri, la Commissione europea apre a nuovi mezzi aerei, per la prima volta non solo Canadair”. Lo fa sapere il commissario europeo per la Cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e le risposte alle crisi, Janez Lenarčič che, rispondendo a un’interrogazione dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR Ruggero Razza, ha annunciato “nuove misure per migliorare la preparazione e rafforzare le capacità antincendio”.

L’intervento di ECR-FdI porta risultati

“Grazie all’intervento promosso da ECR-FdI – sottolinea Ruggero Razza nella nota – la Commissione europea, avendo una competenza di sostegno in materia di protezione civile, dopo aver nella scorsa legislatura annunciato il raddoppio della flotta transitoria rescEU di aeromobili antincendio durante la stagione estiva, apre all’auspicio di un programma europeo per la costruzione di velivoli più moderni ed efficaci. È un piccolo ma significativo passo avanti nella risposta alla mia interrogazione, che appare sfidante soprattutto nell’ambito dei piani di adattamento al clima che ogni Stato membro è chiamato a predisporre e aggiornare”.

Confermati nuovi finanziamenti e progetti di prevenzione

Il commissario Lenarčič, nella sua risposta all’interrogazione di Razza, ha anche confermato il finanziamento per l’acquisto di 12 nuovi aerei anfibi che saranno ospitati da sei Stati membri e dovrebbero arrivare gradualmente a partire dal 2027. “Abbiamo anche appreso con soddisfazione – conclude l’eurodeputato di FdI – che sono attualmente in campo cinque progetti di prevenzione degli incendi boschivi. Dalla nuova Commissione ci aspettiamo un impulso costante”.




ANTINCENDIO BOSCHIVO: L’AUDIZIONE IN COMMISSIONE AMBIENTE DELLA CAMERA


Dal sito uiltrasporti.it

31 Ottobre 2024
Nella giornata del 29 ottobre, le Rappresentanze sindacali di FIT-CISL UILTRASPORTI, UGL TA e l’Associazione professionale ANPAC, sono state audite in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, sul tema delle criticità inerenti alla nuova gara di appalto per la gestione degli aerei antincendio Canadair.

È stato rappresentato all’Organo istituzionale come, pur in presenza di dati meteo ufficiali (Copernicus), che evidenziano nel breve medio termine aumenti di temperature con particolare riferimento ai periodi estivi con la concomitante presenza di fenomeni abnormi (ondate di calore), la stazione appaltante dei Vigili del Fuoco, abbia disegnato un appalto che andrà a penalizzare l’operatività degli aerei Canadair in maniera significativa.

Saranno ridotte le ore di impiego giornaliero nel periodo estivo con la preoccupante conseguenza che gli aeroplani potrebbero non essere impiegabili già dalle prime ore del pomeriggio assistendo inerti alla devastazione del patrimonio boschivo nazionale con grave pregiudizio anche della vita umana.

A ciò, conseguentemente, si aggiungerà una ricaduta occupazionale senza precedenti che genererà un grave problema sociale che colpirà i piloti dei Canadair, personale altamente qualificato ed addestrato per anni con investimento di ingenti risorse a carico della collettività.

Chiediamo a gran voce al mondo politico, al Governo ed alle Istituzioni coinvolte di intervenire con tempestività per eliminare queste gravi limitazioni operative presenti nel nuovo bando di gara, a tutela del territorio nazionale dagli incendi boschivi, delle vite umane e per evitare le connesse riduzioni organiche del personale di volo che comporterebbero una irreversibile perdita di know-how e di competenze invidiate nel mondo.





GARA PER ELICOTTERI ANTINCENDIO, ARRIVA ALLA CAMERA IL CASO SOLLEVATO DAL QDS


Simone Olivelli - 31 Ottobre 2024

L'atto è stato depositato a Montecitorio in seguito al nostro articolo che per primo ha dato la notizia della partecipazione alla gara per il sesto anno consecutivo delle stesse due imprese

La gara, attualmente in corso di svolgimento, per l’assegnazione del servizio aereo antincendio in Sicilia finisce in Parlamento. A presentare un’interrogazione rivolta al ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, è stato il deputato nazionale del Partito democratico Anthony Barbagallo.
L’atto è stato depositato a Montecitorio in seguito all’articolo del Quotidiano di Sicilia che per primo ha dato la notizia della partecipazione alla gara per il sesto anno consecutivo – in realtà dal 2018, ma in un’occasione l’appalto è stato della durata di due anni – delle stesse due imprese: E+S Air ed Helixcom.

La commissione di gara, nei giorni scorsi, ha aperto le buste amministrative, appurando che a presentare l’offerta è stata soltanto l’associazione temporanea d’imprese (Ati) formata dalle due società che oggi fanno capo alla famiglia Citro, imprenditori campani da sempre legati a E+S Air e che negli ultimi anni hanno acquisito le quote di maggioranza di Helixcom dall’imprenditore nisseno Gianluca Mannino Gueli.

L’interrogazione
“Da articoli su stampa locale emerge che la Regione Siciliana potrebbe confermare nuovamente E+S Air ed Helixcom come fornitori degli elicotteri antincendio per i prossimi due anni, a meno di imprevisti – si legge nell’atto firmato da Barbagallo, che oltre essere un deputato nazionale è anche segretario regionale del Partito democratico – Anche quest’anno, l’unica busta pervenuta agli uffici della Centrale unica di committenza appartiene alle stesse aziende, che si sono costantemente aggiudicate il servizio”.

Nell’interrogazione si ricorda come...

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Leggi anche:




31 ottobre 2024

GIORNO 4 NOVEMBRE A SAN CATALDO L'AVVOCATO FASANO INCONTRA I LAVORATORI FORESTALI


Ricevo e pubblico 
dall' Avvocato Fasano

Forestali siciliani ci vediamo giorno 4 novembre a San Cataldo, Palazzo comunale di San Cataldo, sala Borsellino, dalle ore 16:00.



MUSSOMELI (CL). PULIZIA NELL'AREA CIMITERIALE CON L'IMPIEGO DEI LAVORATORI FORESTALI. VIDEO. IL BLOG: TUTTI LI CERCANO MA NESSUNO LI VUOLE. CARO SINDACO, SI RICORDA COSA DICEVA A NOVEMBRE 2023? CHE SUBITO DOPO LA FINANZIARIA IL SUO OBIETTIVO E QUELLO DEL GOVERNO ERA DI INCARDINARE IL DDL SULLA RIFORMA DEI FORESTALI IN TERZA COMMISSIONE, PER POI PASSARE ALLA COMMISSIONE BILANCIO







*****


Ascolta anche:

L'obiettivo del Governo regionale e del Sindaco di Mussomeli, Giuseppe Catania, già componente della Commissione Attività Produttiva all'Ars era quello di incardinare il ddl sulla riforma dei forestali in terza commissione, per poi passare alla commissione bilancio.
Caro Sindaco, non abbiamo più notizie e ci stiamo attrezzando per contattare la redazione di "chi l'ha visto".






30 ottobre 2024

RIFORMA FORESTALE. LE SEGRETERIE REGIONALI DI FAI FLAI E UILA IN ASSENZA DI UN IMMEDIATO RISCONTRO SI AUTOCONVOCHERANNO IL 18 NOVEMBRE 2024

Ricevo e pubblico
dalle Segreterie regionali di Fai Flai e Uila





PERCHÉ IN SICILIA GLI INCENDI SONO UN PROBLEMA SENZA SOLUZIONE. OGNI ANNO VANNO IN FUMO MIGLIAIA DI ETTARI, MA LE TOPPE PROPOSTE PER CONTRASTARE I ROGHI SONO INSUFFICIENTI. ANCHE LA TECNOLOGIA FIN QUI NON HA MANTENUTO LE PROMESSE O È STATA ACCANTONATA. COSÌ I RESPONSABILI NON VENGONO QUASI MAI INDIVIDUATI


Ogni anno vanno in fumo migliaia di ettari, ma le toppe proposte per contrastare i roghi sono insufficienti. Anche la tecnologia fin qui non ha mantenuto le promesse o è stata accantonata. Così i responsabili non vengono quasi mai individuati

30.10.24
Edoardo Anziano, Riccardo Coluccini, 
Simone Olivelli

«Se vedi un piromane chiama subito il 1515 (numero d’emergenza nazionale, ndr). Insieme li spegniamo». Durante l’estate, tramite la cartellonistica stradale, l’acquisto di pagine sui giornali cartacei e spazi su testate on line e social network, la Regione Siciliana ha cercato di sensibilizzare la popolazione contro il fenomeno degli incendi. Una piaga che storicamente colpiva l’isola nelle stagioni calde, ma che di recente, complici anche i cambiamenti climatici, ha iniziato a estendersi anche al resto dei mesi.


L’INCHIESTA IN BREVE
  • Malgrado l’adozione di nuove tecnologie, gli incendi in Sicilia rimangono una minaccia costante che da anni devasta l’isola e miete vittime. Il fumo dei boschi colpisce anche metaforicamente la macchina governativa che dovrebbe decidere su quali soluzioni puntare
  • La ricerca di un disegno criminale comune dietro ai roghi non ha basi solide, e le procure credono si tratti piuttosto del risultato a valle di una catena di mancanze e omissioni da parte degli attori che, a vario livello, sarebbero chiamati a prendersi cura del territorio
  • Il catasto incendi, fondamentale per monitorare le aree bruciate e prevenire abusi, è spesso inefficace. Le inadempienze dei Comuni, la scarsa accessibilità dei dati e l’esclusione di incendi importanti ne limitano l’utilità
  • Dati ottenuti da IrpiMedia mostrano che i droni della Sicilia non sono riusciti a prevenire gli incendi o a catturare i piromani come promesso. Sono usati per valutazioni post-incendio e prestati ad altri corpi militari e civili
  • Nel 2022 un’impresa ha concesso alla Regione la possibilità di provare gratuitamente l’uso di potenti termocamere, capaci di intercettare i punti di innesco con un ridotto margine d’errore. La sperimentazione, però, è durata pochi mesi
  • Lontano dalle tecnologie, a lavorare a contatto con il fuoco sono circa 15mila operai assunti stagionalmente. I sindacati vorrebbero la loro stabilizzazione, ma in passato c’è anche chi li ha accusati di avere avuto un ruolo nell’appiccare gli incendi
«Con questa campagna vogliamo unire le forze per proteggere ciò che ci appartiene: la nostra terra, la nostra flora e fauna e il futuro delle generazioni a venire», si legge su insiemelispegniamo.it, sito che fa parte delle iniziative di sensibilizzazione finanziate dalla Regione con 800 mila euro. Annualmente, il budget complessivo per applicare il piano di contrasto agli incendi è di circa 75 milioni di euro. Eppure, per quanto complesso e ampiamente sponsorizzato, il sistema di prevenzione e repressione continua a non dare i risultati sperati. Perché quella degli incendi in Sicilia è una storia di ricette che non funzionano, di toppe troppo corte per un vestito – il territorio – che con il passare del tempo è sempre più sgualcito.


LA SERIE INTERNAZIONALE #BEHINDTHEFLAME

Questo articolo è parte di una serie internazionale pubblicata in partnership con Euronews e New Lines Magazine. #BehindTheFlames è una ricerca sulle origini degli incendi sia in Italia sia in Turchia (dove l’inchiesta è stata realizzata da Sofia Cherici ed Aylin Elci) ed è stata condotta grazie al supporto del Journalismfund, che ha permesso a giornalisti di andare sul campo. Inoltre, il supporto di Privacy International ha permesso di indagare l’impiego dei droni nel contrasto agli incendi.

Da un’indagine condotta tra il 2010 e il 2020 dal Corpo Forestale, il dipartimento regionale che in Sicilia come nelle altre Province autonome e Regioni a statuto speciale è responsabile del 1515, risulta che almeno il 70 per cento dei roghi è di natura dolosa. Tra luglio e agosto 2024 ci sono stati momenti in cui tutta l’isola ha bruciato contemporaneamente: 18 incendi il 15 luglio (sette a Catania, cinque a Enna, due a Palermo, uno a Messina, uno a Ragusa e due Siracusa), altri otto un mese dopo (due a Catania, due a Siracusa, uno a Ragusa, uno ad Agrigento, uno a Caltanissetta e uno a Messina).

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