23 marzo 2025

SEGNALAZIONE INCENDI SICILIA, DOMENICA 23 MARZO 2025


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FUOCO ATTIVO ALLE 15:00 DEL 23.03.25 🔥 GRAFICA CANADAIR REALFOREST FIRETOVIRTUAL


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FIRE TEST: LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA PER LA PREVENZIONE INCENDI. L'INTEGRAZIONE TRA TELECAMERE E SENSORI POTREBBE RIVOLUZIONARE LA LOTTA AGLI INCENDI IN SICILIA, CONSENTENDO DI RIDURRE I DANNI E MIGLIORARE I TEMPI DI INTERVENTO


Dal sito www.tp24.it

23/03/2025
Un esperimento che potrebbe cambiare per sempre il monitoraggio del territorio e la prevenzione degli incendi. Il Fire Test ha dimostrato la sua efficacia durante le celebrazioni del 25° anniversario della Pubblica Assistenza SOS Valderice OdV.

L'esercitazione, condotta dalla Protezione Civile, ha messo in evidenza l'efficacia dei nuovi 'nasi artificiali' del sistema Silvanet, sviluppato da Borevit, che integrano l’intelligenza artificiale per rilevare precocemente gli incendi. Una tecnologia che promette di rivoluzionare il settore, come spiegato da Chiara Manca, CEO di Borevit, dopo le dichiarazioni di Antonio Parrinello.

'Nella provincia di Trapani utilizziamo già 13 occhi virtuali. Ora, questa tecnologia viene integrata con un'altra tecnologia, ovvero quella dei 'nasi artificiali', che, sfruttando l'intelligenza artificiale, sono in grado di individuare i principi di incendio sul nascere', ha spiegato Antonio Parrinello, dirigente della Protezione Civile. 'Prima si arriva, più è facile spegnere l'incendio. Più tardi si arriva, più problemi ci sono'.

Il sistema Silvanet ha dimostrato una precisione straordinaria nel rilevare fumo e variazioni di temperatura in tempo reale. 'In Sicilia, e probabilmente per la prima volta in Italia, faremo una sperimentazione utilizzando due tecnologie che fino a questo momento non si sono integrate. Grazie all'occhio virtuale e ai nasi artificiali, possiamo individuare gli incendi sul nascere e intervenire tempestivamente'.

I sensori georeferenziati consentono di individuare il punto esatto dell'incendio e, grazie alle telecamere, di verificarne l’entità. 'Quando scatta l'allarme, abbiamo la possibilità di capire immediatamente il luogo dell’incendio. Con le telecamere possiamo verificare se è un falso allarme o se serve un intervento rapido'.

L’evento ha segnato un passo avanti significativo nella protezione del territorio trapanese dagli incendi, con la speranza che la sperimentazione porti a una diffusione su scala regionale e nazionale. 'Presenteremo questo progetto agli Stati Generali della Protezione Civile a Roma dal 4 al 6 aprile. Speriamo che l’esperimento vada a buon fine e che questa tecnologia possa diventare un modello per tutto il Paese'.

L'integrazione tra telecamere e sensori potrebbe rivoluzionare la lotta agli incendi in Sicilia, consentendo di ridurre i danni e migliorare i tempi di intervento. 'Due anni fa il Parco di Segesta è stato completamente distrutto dal fuoco. Un sistema come questo avrebbe potuto fermare l’incendio sul nascere', ha concluso Parrinello. Con il supporto del Comune di Erice e delle realtà locali, la provincia di Trapani si candida a diventare un modello nazionale nella prevenzione incendi. 

Chiara Manca, CEO di Borevit, sottolineando l'importanza di questa sinergia tecnologica. "Questo è il primo esempio di interazione tra sensori e telecamere. Siamo molto soddisfatti di aver portato avanti questa operazione e presenteremo questo progetto agli Stati Generali della Protezione Civile - ha proseguito Manca - È la prima integrazione in Italia di due strumenti tecnologici che, combinati, possono risolvere problemi significativi. Le telecamere da sole non consentono un dettaglio accurato come fanno i sensori, mentre questi ultimi, da soli, non permettono un controllo efficace del territorio: sarebbe necessario installarne migliaia. In questo modo, invece, le telecamere offrono una visione generale del sistema e i sensori permettono il monitoraggio mirato dei luoghi più sensibili".

Chiara Manca ha poi evidenziato l’efficienza economica e operativa del sistema: "L’unione di questi due sistemi consente di gestire tutto attraverso un’unica sala di controllo, senza moltiplicare i costi. Le informazioni vengono centralizzate in un’unica control room, che permette di monitorare la situazione in tempo reale e geolocalizzare i mezzi operativi, consentendo interventi tempestivi. Questo rappresenta l’elemento assolutamente innovativo del progetto"

Un ulteriore sviluppo del sistema riguarda l’integrazione con l’intelligenza artificiale, che potrebbe automatizzare la gestione dei dati e degli allarmi. "Stiamo lavorando con una società specializzata in intelligenza artificiale per far sì che il sistema possa processare e gestire autonomamente il flusso di informazioni, tra cui immagini visive e alert dei sensori antifumo. Questi ultimi vengono installati sugli alberi a un’altezza di tre metri, con un sistema di fissaggio in legno sostenibile per la pianta. Sono progettati per rimanere attivi tutto l’anno, alimentandosi autonomamente grazie a un piccolo pannello fotovoltaico. Sono resistenti agli agenti atmosferici e non richiedono manutenzione. Qualora dovessero guastarsi, è garantita la loro sostituzione".

Il Fire Test ha quindi dimostrato le potenzialità di questa tecnologia nel migliorare il monitoraggio ambientale e la prevenzione degli incendi, aprendo nuove prospettive per la gestione del territorio e la sicurezza ambientale. Ogni "naso artificiale" ha il costo di circa 100 euro, ma per la dimostrazione del Fire test, la dotazione di ogni "naso artificiale" è gratuito e a carico della Borevit.

Fonte: www.tp24.it




SEGNALAZIONE INCENDI SICILIA. INCENDI ATTIVO IN SICILIA ORE 8:00


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ESATTAMENTE UN ANNO FA, IL 23 MARZO 2024, PER POTENZIARE LE SQUADRE SPECIALIZZATE A SUPPORTO DEL CORPO FORESTALE DELLA REGIONE SICILIANA E DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO, IL PRESIDENTE SCHIFANI CONSEGNAVA A ENNA 532 ATTESTATI AI NUOVI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE. ED ENTRO LA FINE DI MAGGIO 2025 POTRÀ CONTARE DI ALTRI 540 PER LE ATTIVITÀ DI ANTINCENDIO BOSCHIVO (AIB). I CORSI SI SVOLGERANNO IN TUTTE LE CITTÀ CAPOLUOGO DELLA SICILIA. IL BLOG: VA BENE TUTTO, MA PERCHÈ NON USARE TUTTO L'ANNO I LAVORATORI FORESTALI ANCHE PER LA MANUTENZIONE DEL TERRITORIO, PER LE PULIZIE DELLE STRADE PROVINCIALI, COMUNALI E DI CAMPAGNA, PER IL VERDE PUBBLICO, PER LA PREVENZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO, ECC. ECC. ECC. DI SICURO SAREBBEREO SPESE BENE LE RISORSE DESTINATE A LORO. PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE E IN TUTTO QUESTO SI RISPARMIEREBBE PURE!


Dal sito enna.gds.it

Sul campo ci saranno anche 532 addetti allo spegnimento di focolai e altri 177 formati sulla promozione della cittadinanza attiva e la riduzione dei rischi. Schifani: «Il lavoro di squadra è l'arma vincente»

23 Marzo 2024
La campagna antincendio 2024 potrà contare su 532 nuovi volontari addetti allo spegnimento di focolai e su altri 177 formati sulla promozione della cittadinanza attiva e la riduzione dei rischi. Tutti loro hanno preso parte ai corsi del dipartimento della Protezione civile regionale, organizzati durante il 2023 per potenziare le squadre specializzate a supporto del Corpo forestale della Regione Siciliana e del corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Il presidente della Regione Renato Schifani ha partecipato questa mattina alla cerimonia di consegna degli attestati che si è svolta nell’auditorium Antonio Scelfo dell’Università Kore di Enna. Presenti anche per la Regione Siciliana l’assessore al Territorio e ambiente Elena Pagana, il dirigente generale della Protezione civile regionale Salvatore Cocina e il comandante del Corpo forestale Giuseppe Battaglia. In sala un pubblico di oltre mille persone, tra cui molti primi cittadini siciliani e tanti volontari della Protezione civile già in servizio.

«Il lavoro di squadra e la tempestività degli interventi - ha detto il governatore - sono le uniche armi vincenti in tema di prevenzione e contrasto del rischio incendi. Quest’anno la campagna antincendio partirà anche in anticipo rispetto agli anni precedenti. Un impegno che avevamo preso e che abbiamo mantenuto. Metteremo in campo ogni strategia possibile per preservare il nostro territorio e tutelare la popolazione».

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«Il grande lavoro che svolge ogni anno il Corpo forestale della Regione siciliana - aggiunge l’assessore Pagana - non può che trarre enormi benefici da un sistema di Protezione civile sempre più attento ed efficace. Nel caso dell'anticendio boschivo gli addetti alle operazioni di spegnimento potranno contare sull’apporto del volontariato, sempre più formato e specializzato. Apprezziamo lo spirito di solidarietà che ha mosso queste persone a studiare per diventare custodi dei nostri territori»

I corsi, 19 per "Addetti al minuto spegnimento di focolari da vegetazione e avvistamento incendi" e 6 sui "Rischi di protezione civile", sono stati finanziati con fondi regionali ed europei e sono stati i primi organizzati dopo che, lo scorso maggio, il governo Schifani ha approvato una delibera di giunta con i nuovi standard operativi e formativi regionali, basati sull’esperienza maturata sul campo dalla Protezione civile.

«L'obiettivo principale di questa formazione - dice Cocina - è stato quello di fornire ai volontari gli strumenti necessari per gestire il fuoco e spegnere focolai di vegetazione in modo adeguato, minimizzando i rischi per la loro sicurezza e per quella degli altri. Quella di oggi è una giornata importante perché la forza del volontariato antincendio ha ora pari dignità e ordine di grandezza di Forestale e Vigili del fuoco».

A rafforzare la campagna antincendio di quest’anno anche 31 nuovi mezzi pick up, di cui 13 dotati di idrovore, acquistati dalla Protezione civile regionale. Andranno a sommarsi agli altri 47 disponibili, che saranno assegnati alle associazioni di volontariato specializzate per il contrasto degli incendi, e ai 78 che si trovano a Catania di prossima assegnazione, mentre sono 212 quelli già distribuiti alle organizzazioni di volontariato ed equipaggiati per l'antincendio.

Nel suo intervento davanti a un migliaio di persone all'interno dell'Auditorium dell'università Kore di Enna, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato "l'importanza insostituibile nel sistema di Protezione civile del ruolo dei volontari". Schifani ha ricordato quanto il governo regionale ha messo in campo per la prossima campagna antincendio: dell'anticipo al 15 maggio delle attività all'aggiudicazione della gara per il noleggio di 10 elicotteri leggeri e alla procedura in corso per due elicotteri pesanti che possono trasportare cinquemila litri d'acqua.

Schifani ha evidenziato inoltre che nel frattempo, va avanti anche il progetto di una "control room" regionale unica per le emergenze, che metta insieme Protezione civile e Corpo forestale, anche con l'utilizzo di sistemi all'avanguardia per il monitoraggio del territorio nella logica della prevenzione. "Un progetto - ha detto - che stiamo realizzando con l'azienda di Stato Leonardo, grazie alla disponibilità del ministro Piantedosi che ci ha consentito di recuperare le risorse del Pon Legalità".

Fonte: enna.gds.it



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Il Blog: va bene tutto, ma perchè non usare tutto l'anno i lavoratori forestali anche per la manutenzione del territorio, per le pulizie delle strade provinciali, comunali e di campagna, per il verde pubblico, per la prevenzione del dissesto idrogeologico, ecc. ecc. ecc. Di sicuro sarebbero spese bene le risorse destinate a loro. Prevenire è meglio che curare e in tutto questo si risparmierebbe pure!





FLAI CGIL SICILIA: SCIOPERO PER LA RIFORMA FORESTALE: MERCOLEDÌ 26 MARZO 2025. 📣VI ASPETTIAMO A PALERMO!!


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Flai Cgil Sicilia

SCIOPERO PER LA RIFORMA FORESTALE: MERCOLEDÌ 26 MARZO 2025.
📣Vi aspettiamo a Palermo!!






AIB E MANUTENZIONE. CI CHIEDIAMO: MA VISTA L'INTENZIONE DELL'ASSESSORA REGIONALE AL TERRITORIO E AMBIENTE, GIUSI SAVARINO, DI AUMENTARE LE ORE LAVORATIVE DEGLI OPERAI FORESTALI, PERCHÈ NON AVVIARLI SUBITO? SE NON ORA, QUANDO?




15/01/2025. L’assessora regionale al Territorio e Ambiente, Giusi Savarino, ha annunciato l’intenzione di aumentare le ore lavorative degli operai forestali 





POLITICA. REGIONE, SCHIFANI ANNUNCIA UNA “MANOVRINA”: FONDI PER I LABORATORI D’ANALISI E SUL CARO TARIFFE AEREE. IL BLOG: E PER L'AUMENTO DELLE GIORNATE AI LAVORATORI FORESTALI?


Dal sito www.lasicilia.it

Il presidente la illustrerà alla sua maggioranza lunedì

22 Marzo 2025
«Lunedì illustrerò ai leader della maggioranza i punti salienti di una piccola manovra, per condividerne il contenuto, su interventi straordinari, non di grandissima entità, che toccano alcune emergenze alle quali non possiamo sottrarci».

E’ questo l’annuncio del presidente della Regione Renato Schifani nel corso della convention sulla giustizia di FI a Palermo.

«E’ giusto e doveroso parlarne con loro, – aggiunge – fermo restando che poi faremo un assestamento, tra giugno e settembre, con importi maggiori».

Ma cosa c’è nella manovrina che Schifani illustrerà alla maggioranza? Da quel che emerge sarà di poche decine di milioni – sotto i 50 milioni – Il governo regionale è al lavoro per una manovrina il cui valore complessivo si aggirerà tra i quaranta e i cinquanta milioni di euro. Secondo indiscrezioni ci saranno fondi per la sanità privata convenzionata (per aggiustare il nuovo tariffario) e qualcosa per il caro tariffe aeree che è una palla al piede per i siciliani che si spostano. Le risorse – da impegnare con una legge apposita da portare all’Ars – saranno reperite anche tra gli avanzi d’amministrazione. Un altro dei punto che Schifani intende approfondire con la sua maggioranza è quello delle “mancette” già duramente bacchettate dal ministero dell’Economia.

Sulla sanità, soprattutto fondi destinati ai laboratori d’analisi, ci dovrebbero essere dai 15 ai 20 milioni. Sul caro voli l’idea è un norma che dovrebbe consentire agli aeroporti minori di aumentare il traffico diminuendo i costi per i viaggiatori tagliando l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco che pesa sulle tariffe. La somma destinata all’intervento sarà di poco meno di dieci milioni (e riguarda Trapani, Comiso, Lampedusa e Pantelleria ma non Palermo e Catania).

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In attesa che dalle parole si passi ai fatti

"La precarietà è un epoca che è finita, dobbiamo guardare al lavoro stabile, al lavoro duraturo, al lavoro che da certezze ai nostri figli, alle famiglie, ai figli dei nostri figli".


Non è vero Presidente, l'11 marzo 2025 avete scritto una delle pagine più vergognose della storia per quanto riguarda i lavoratori forestali. Lei in campagna elettorale parlava di stabilizzazione, invece con un colpo di penna ha trasformato  per sempre, gli operai da tempo determinato a stagionali, per colpa soprattutto del CCNL.

Le promesse sono promesse, ma i fatti sono fatti. Punto! 
Lei parlava di stabilizzazione, diceva anche che "la precarietà la doveva combattere, abolendola, sistemando quella che c'è, ma non creandone più altra!

Invece caro Presidente, con questo giochetto i lavoratori forestali dovranno convivere a vita con il precariato.
Questo è il risultato che non può essere smentito!

Caro Presidente, si ricorda anche cosa dichiarava e che non lasciano spazio ad interpretazioni?
Ci pensiamo noi per questo!

“Nel luglio 2019 la Commissione Europea – ricorda Schifani – ha comunicato al governo italiano l’avvio di una procedura di infrazione per non avere correttamente recepito una Direttiva in materia di contratti di lavoro a tempo determinato. Per superare questa procedura è necessario intervenire con una norma che permetta di dare stabilità ai lavoratori forestali, oggi stagionali con contratti di lavoro a tempo determinato, con garanzia occupazionale”, conclude.

E purtroppo caro Presidente, la norma approvata l'11 marzo 2025 fa di tutto per non recepire la direttiva Europea in materia di contratti di lavoro a termine. Perchè siete stati bravi a cambiare le carte in tavola. Non avete accettato il responso!
Attenzione, tutto legittimo, però è anche nostro dovere ricordare le promesse che non si mantengono. Su questo fronte non abbiamo rivali, abbiamo sempre avuto il coraggio di rinfacciarlo a tutti, nessuno escluso!
Quindi per una questione di par condicio, anche lei entra di diritto nel Club. Pensavamo che le cose sarebbero cambiate, invece dobbiamo constatare che le cose sono peggiorate. Ce ne faremo una ragione.



IL 21 MARZO È LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE FORESTE, EDUCARE LE NUOVE GENERAZIONI ALLA TUTELA DEI “POLMONI DEL PIANETA”. IL FUTURO DELLE FORESTE È NELLE NOSTRE MANI. LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE FORESTE NON DEVE ESSERE SOLO UN MOMENTO DI CELEBRAZIONE, MA UN’OCCASIONE PER RAFFORZARE L’IMPEGNO DI GOVERNI, AZIENDE E CITTADINI NELLA DIFESA DI QUESTI ECOSISTEMI VITALI. OGNI ALBERO SALVATO È UN PASSO AVANTI NELLA LOTTA PER UN PIANETA PIÙ VERDE E VIVIBILE



DI REDAZIONE SICILIARURALE

Ogni anno, il 21 marzo, il mondo si ferma per celebrare la Giornata Internazionale delle Foreste, un’occasione per riflettere sull’importanza di questi ecosistemi fondamentali. La loro funzione va ben oltre la semplice fornitura di legname: le foreste sono veri e propri polmoni del pianeta, ospitano una biodiversità straordinaria e garantiscono il sostentamento di milioni di persone. Tuttavia, il loro futuro è sempre più minacciato da deforestazione, incendi e degrado ambientale.

La giornata celebra e sensibilizza l’importanza di tutti i tipi di foreste. In ogni giornata internazionale delle foreste, i paesi sono incoraggiati a intraprendere sforzi locali, nazionali e internazionali per organizzare attività che coinvolgono foreste e alberi, come campagne di piantagione di alberi.

L’istituzione di questa giornata, avvenuta nel 2012 su iniziativa delle Nazioni Unite, risponde a un’esigenza globale: sensibilizzare governi e cittadini sull’urgenza di proteggere le foreste e promuovere una gestione sostenibile delle risorse naturali. Ogni edizione della Giornata Internazionale delle Foreste si concentra su un tema specifico e per il 2025 il focus sarà su “Foreste e Cibo”, un legame cruciale spesso sottovalutato.

Il legame tra foreste e cibo

Le foreste non sono solo habitat per migliaia di specie animali e vegetali, ma rappresentano anche una risorsa alimentare essenziale per molte popolazioni.

Frutti selvatici, noci, funghi e radici sono solo alcuni degli alimenti forniti dagli ecosistemi forestali, e in molte parti del mondo, specialmente nelle comunità rurali, costituiscono una parte significativa della dieta quotidiana.

Ma il loro ruolo non si limita alla produzione diretta di cibo. Le foreste sono fondamentali per mantenere la fertilità del suolo, proteggere le risorse idriche e regolare il clima, tutti fattori indispensabili per un’agricoltura sostenibile. La loro distruzione, invece, ha conseguenze devastanti: suoli impoveriti, desertificazione, perdita di biodiversità e maggiore vulnerabilità ai cambiamenti climatici.

Deforestazione

La deforestazione è una delle principali minacce alla sicurezza alimentare globale. Quando una foresta viene abbattuta per fare spazio a coltivazioni intensive o pascoli, si crea un impatto a catena che spesso peggiora le condizioni di vita delle comunità locali. L’espansione dell’agricoltura industriale è tra le principali cause di perdita delle foreste, e per questo l’Unione Europea ha adottato misure specifiche per contrastare il fenomeno.

Le foreste saranno più importanti che mai man mano che la popolazione mondiale raggiungerà gli 8,5 miliardi previsti entro il 2030.

I dati Ispra: Foreste e salute, una connessione spesso ignorata

Proteggere le foreste non significa solo salvaguardare la biodiversità e contrastare i cambiamenti climatici. L’impatto della deforestazione sulla salute umana è un aspetto spesso trascurato, ma di grande rilevanza.

Gli esperti dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) evidenziano come la perdita di foreste contribuisca all’aumento di malattie respiratorie, dato che gli alberi filtrano l’aria e riducono l’inquinamento atmosferico. Inoltre, le foreste svolgono un ruolo chiave nella regolazione delle temperature: la loro distruzione aumenta il rischio di ondate di calore, soprattutto nelle città.

Bosco di Malabotta (Provincia di Messina)

 
Non meno importante è il loro effetto sul benessere psicologico. Vivere a contatto con la natura riduce lo stress e migliora la qualità della vita, mentre la cementificazione e la scomparsa delle aree verdi possono contribuire all’aumento di ansia e depressione.

I dati ISPRA mostrano segnali preoccupanti sulla crescente vulnerabilità delle nostre foreste. Tra il 1997 e il 2020 nelle aree permanenti di monitoraggio distribuite nelle foreste italiane è stato registrato un andamento altalenante del fenomeno di defogliazione, con una maggiore sensibilità delle latifoglie, nell’ultimo triennio si registra un peggioramento, con valori di defogliazione che raggiungono nel 2023 il 45%, sia nelle latifoglie sia nelle aghifoglie.


Nella valutazione di tali risultati bisogna considerare che oltre all’impatto delle deposizioni atmosferiche e degli inquinanti gassosi, sono molteplici i fattori di stress che possono influenzare le condizioni vegetative delle specie, tra questi basti pensare all’influenza dell’andamento climatico, ma anche degli attacchi parassitari o degli incendi.

Uno degli strumenti più ambiziosi per la protezione delle foreste è il Regolamento (UE) 2023/1115, che impone criteri rigorosi per evitare che prodotti legati alla deforestazione entrino nel mercato europeo. Questa normativa si applica a materie prime chiave come olio di palma, soia, carne bovina, caffè, cacao, legno e gomma, tutte spesso associate alla distruzione di foreste tropicali.


Secondo il regolamento, le aziende che vogliono vendere questi prodotti nell’UE devono dimostrare che non provengono da terreni deforestati dopo il 31 dicembre 2020. Devono inoltre fornire coordinate geografiche precise dei luoghi di produzione e adottare misure di tracciabilità rigorose. Il mancato rispetto delle norme comporta sanzioni severe, tra cui multe che possono arrivare fino al 4% del fatturato annuo della società nell’Unione Europea.

L’applicazione della normativa, inizialmente prevista per il 30 dicembre 2024, è stata rinviata al 30 dicembre 2025 per le grandi aziende e al 30 giugno 2026 per le piccole e medie imprese.

Il rinvio è stato deciso per dare più tempo agli operatori economici di adeguarsi, ma non senza polemiche: molte organizzazioni ambientaliste temono che il ritardo possa rendere meno efficace la lotta contro la deforestazione.

In occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e celebrata ogni anno il 21 marzo, PEFC Italia (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes) sottolinea il legame tra il nostro sistema produttivo, le abitudini dei consumatori e la deforestazione, spesso alimentata da pratiche agricole illegali e non sostenibili. Istituita nel 2012, questa giornata nasce per diffondere consapevolezza forestale, incoraggiando i Paesi a intraprendere sforzi locali, nazionali e internazionali per organizzare attività che coinvolgano foreste e alberi, come per esempio le campagne di piantumazione.

Per alcune comunità, in particolare quelle dei Popoli Indigeni, le foreste sono letteralmente motivo di sopravvivenza ma, in senso più generale, le foreste si prendono cura di tutti gli abitanti della Terra, immagazzinando carbonio e contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

Nel 2025 la FAO festeggia anche il suo 80° anniversario e gli eventi programmati dall’Organizzazione nella giornata del 21 marzo saranno dedicati alle best practice da adottare per promuovere un futuro alimentare sostenibile, inclusivo e resiliente.

La Giornata delle Foreste è dunque il momento ideale per riflettere sull’importanza delle normative in corso di approvazione, o già approvate in Europa, e sull’impatto che le scelte alimentari e di consumo dei cittadini hanno sull’ambiente.

Particolarmente rilevante è appunto proprio il Regolamento dell’Unione Europea sui prodotti a deforestazione zero (EUDR), operativo dal 30 dicembre 2025, che rappresenta un passo significativo verso il contenimento di pratiche estremamente dannose.

La EUDR ha l’obiettivo di contrastare la produzione e il consumo di materie prime e prodotti derivati dalla deforestazione e dal degrado forestale, riducendo le emissioni di gas a effetto serra e proteggendo la biodiversità. Il regolamento si applica dunque a un’ampia gamma di prodotti in legno (tra cui legname segato, materiali a base di legno, carta e mobili) ma anche alla gomma e a prodotti alimentari come l’olio di palma, la soia, il caffè, il cacao e la carne bovina e tutti i loro derivati.

studenti clima friday for futureSecondo i dati raccolti in un articolo pubblicato su Global Environmental Change, il 29-39% delle emissioni di CO? è riconducibile al commercio internazionale (1), in particolare di prodotti come carne bovina e olio di semi, un dato che contribuisce in modo significativo alla crisi climatica. Basta pensare che ? dell’impronta di carbonio prodotta dalla dieta alimentare media di un consumatore dell’Unione Europea afferisce alle emissioni da deforestazione.

La EUDR ha dunque il complesso compito di disciplinare immissione, messa a disposizione e relativa esportazione nel mercato UE di tutti quei prodotti associati a deforestazione e degrado forestale. Tutto questo può avvenire solo mediante l’imposizione di requisiti rigorosi rivolti alle aziende, in modo che le stesse diventino responsabili della necessaria inversione di rotta in direzione di prodotti tassativamente a deforestazione zero (ovvero non prodotti su terreni soggetti a deforestazione o degrado forestale dopo il 31 dicembre 2020).

Il PEFC, da sempre impegnato nel contrasto alla deforestazione tramite la promozione e la certificazione della gestione forestale sostenibile, ribadisce il suo sostegno agli obiettivi della EUDR mettendo a punto un nuovo standard, il PEFC EUDR. Le certificazioni PEFC, già allineate a molti degli elementi chiave del regolamento EUDR, potranno contare su questo strumento in più, in fase di finalizzazione, che permetterà di tracciare e geolocalizzare l’intera filiera dei prodotti allineandosi così ai principi di trasparenza e legalità sollecitati dalla normativa europea.

Se è vero che il ruolo giocato dai consumatori sull’impatto ambientale risulta più che fondamentale, è indubbio che una maggiore tracciabilità e trasparenza dei prodotti possa migliorare la competitività sul mercato, acquistando la fiducia dei consumatori e azionando un circolo virtuoso a tutto vantaggio delle foreste e della biodiversità.

La tracciabilità è uno strumento essenziale e prezioso dal duplice vantaggio: valorizzare le nostre foreste e garantire ai consumatori una filiera certificata che garantisce sui prodotti acquistati”, ha spiegato Marco Bussone, Presidente del PEFC Italia. “Con la crescente attenzione verso la sostenibilità, è nostro dovere garantire che i prodotti disponibili sul mercato siano realmente sostenibili e privi di legami con la deforestazione. La sfida è globale e non solo locale. L’Italia è un Paese dove l’urgenza è pianificare e gestire 11 milioni di ettari di foreste. Solo così limitiamo le importazioni di materiale dall’estero, anche da paesi dove la deforestazione è una emergenza. Ma dobbiamo tenere presente che siamo nel mondo, interconnessi e interdipendenti, come ci ricorda Papa Francesco nella Laudato Si: di un contesto in cui più di cinque miliardi di persone utilizzano prodotti forestali per cibo, medicina e mezzi di sussistenza”, ha concluso Bussone, “è cruciale che le nostre scelte di consumo non compromettano le risorse vitali delle nostre foreste per le generazioni future”.

Ad oggi, il mercato illegale delle risorse naturali, incluso il legname, ha un valore stimato di 213 miliardi di euro, di cui 23 miliardi solo per specie protette, vegetali e animali. Il contrasto al commercio illegale è oggi più che mai un aspetto determinante per la buona riuscita degli obiettivi di sostenibilità forestale, considerata la significativa influenza che la criminalità organizzata esercita sulle filiere del legno.

La Giornata Internazionale delle Foreste è dunque utile a ricordare come ogni scelta di consumo possa fare una reale differenza e quanto sia importante in questo senso dare certezza ai consumatori di una filiera capace di proteggere le foreste dal paese di origine al prodotto finale.

Oltre alle normative internazionali, anche le azioni locali giocano un ruolo determinante nella salvaguardia delle foreste. In Italia, ad esempio, il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (CUFAA) svolge un lavoro essenziale nel contrasto alla deforestazione illegale, al traffico di legname e agli incendi boschivi.

Anche quest’anno in occasione della Giornata internazionale delle Foreste, celebrata dall’ONU il 21 marzo di ogni anno, istituita dall’Assemblea Generale nel 2012, i Carabinieri Forestali saranno impegnati in una mirata e articolata attività di educazione ambientale con l’obiettivo di contribuire alla sensibilizzazione dei cittadini e della popolazione scolastica, sull’importanza primaria delle risorse forestali ai fini della conservazione e della sostenibilità della vita sulla terra.

Secondo i dati dell’ultimo rapporto del CUFAA, nel 2024 sono stati condotti oltre 150.000 controlli ambientali, con più di 2.500 sanzioni amministrative e circa 800 arresti per reati legati alla deforestazione. La lotta alla criminalità ambientale è un tassello fondamentale per garantire una gestione sostenibile delle foreste italiane.

Il CUFFA, promuoverà e organizzerà incontri ed iniziative nell’intera penisola, con il coinvolgimento di altre amministrazioni, istituzioni, università, enti amministrativi regionali e locali, istituzioni scolastiche e associazioni ambientaliste, aventi lo scopo di indicare, tra l’altro, come le foreste aiutino a mantenere in salute l’aria, il suolo, l’acqua e la biodiversità animale e vegetale, nonché a mitigare le conseguenze del cambiamento climatico e del dissesto idrogeologico.

I Carabinieri Forestali, oltre a celebrare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tutela delle foreste, evidenzieranno altresì il valore biosferico planetario dell’effetto bosco che unito alla vitale importanza degli ecosistemi forestali, per i servizi multifunzionali che assicurano all’umanità, quali acqua, legno, cibo, regolazione idrogeologica e del clima, nonché ricreativi risultano di importanza strategica per contenere il riscaldamento globale, i processi di desertificazione, la perdita di biodiversità e di risorse idriche, in particolare nel bacino del Mediterraneo.

Gli attacchi al territorio e il fenomeno degli incendi boschivi, con l’aggravamento del dissesto idrogeologico, uniti alle forme di illecite utilizzazioni boschive, risultano essere in Italia tra gli elementi di più forte perturbazione per l’ambiente, per la difesa del suolo e per la salvaguardia della fauna selvatica, con preoccupanti conseguenze per la conservazione della biodiversità, la qualità della vita e la salute dei cittadini.

In particolare la piaga degli incendi boschivi rappresenta il fattore di maggiore criticità per il patrimonio forestale della nazione, al cui contrasto i Carabinieri Forestali dedicano un significativo impegno anche attraverso l’analisi del fenomeno e la mirata pianificazione delle azioni di prevenzione e repressione del relativo reato nelle aree maggiormente a rischio di incendi, in gran parte indotti dalla mano dolosa dell’uomo.

Per queste ragioni l’impegno nell’azione di educazione e divulgazione ambientale deve continuare a crescere, tenendo prioritariamente conto che le Foreste sono il secondo più ampio serbatoio di carbonio dopo gli oceani, affinché l’impatto dei nostri consumi non le distrugga per assicurare un futuro sostenibile alle nuove generazioni.


L’appello di Confagricoltura per la Giornata internazionale delle Foreste

In occasione della Giornata Internazionale delle Foreste del 21 marzo, Confagricoltura evidenzia la necessità dell’applicazione della Strategia Forestale Nazionale, approvata ormai tre anni fa.

“Il settore presenta numeri così importanti che sembra davvero un paradosso questo massivo ricorso all’importazione di legname – commenta Enrico Allasia, presidente della Federazione Nazionale Risorse Boschive e Coltivazioni Legnose di Confagricoltura –. In Italia il prelievo di legname è fermo al 30% l’anno, rispetto a una media europea che supera il 60%. Abbiamo bisogno di valorizzare i boschi non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico”.

Sono 80.000 le imprese agroforestali in Italia che impiegano oltre 500.000 lavoratori e con un saldo commerciale positivo che supera i 40 miliardi di euro. Numeri importanti, che fanno di questo comparto il secondo per importanza nell’industria manifatturiera italiana.

Arredo, energia da biomasse, edilizia: le filiere legate alla risorsa legno sono molte, ma ancora troppo dipendenti dall’importazione di materia prima. Infatti, se il fabbisogno nazionale di legname ammonta a 53 milioni di metri cubi, solo 15 milioni provengono da risorse interne.

Se vogliamo dare un futuro al comparto – aggiunge Allasia – si deve intervenire con l’applicazione della Strategia Nazionale Forestale, con interventi di semplificazione burocratica e con l’allentamento dei vincoli sulle opere infrastrutturali, fondamentali per l’attività d’impresa”.

L’Italia è la prima importatrice europea di legname per l’industria, la prima al mondo di legna da ardere e la quarta per cippato e scarti di legno. Ecco perché la Confederazione chiede di accelerare l’applicazione della Strategia Forestale Nazionale, per permettere una programmazione dei piani colturali che dialoghi con il fabbisogno reale dell’industria nazionale. Solo in questo modo si riuscirà a ridurre la dipendenza dall’estero e valorizzare una filiera nazionale agroforestale e vivaistica orientata verso sistemi di bioeconomia circolare, verde e competitiva.

Negli ultimi 50 anni le foreste in Italia sono raddoppiate, ma non per una strategia pianificata, bensì per la mancata valorizzazione delle aree rurali e montane. Questo ha ridotto la deforestazione, ma ha anche aumentato il rischio di incendi e frane.

Avere una strategia nazionale e un comparto produttivo adeguatamente sostenuto, vuol dire anche avere un patrimonio boschivo curato e in sicurezza e quindi un territorio con rischio idrogeologico ridotto.

Il futuro delle foreste è nelle nostre mani

Queste, e tante altre, iniziative dimostrano che la tutela delle foreste non è un tema lontano, ma riguarda da vicino la qualità della nostra vita quotidiana. Un patrimonio locale, nazionale e mondiale che necessita di attenzione costante, soprattutto in un’epoca segnata dai cambiamenti climatici e dalle problematiche ambientali.

Le foreste sono una risorsa insostituibile per il pianeta e per l’umanità. Proteggerle significa garantire un futuro più sano e sostenibile per tutti.

La Giornata Internazionale delle Foreste non deve essere solo un momento di celebrazione, ma un’occasione per rafforzare l’impegno di governi, aziende e cittadini nella difesa di questi ecosistemi vitali. La strada è ancora lunga, ma strumenti come il Regolamento Europeo sulla deforestazione, le azioni delle autorità nazionali e locali e la crescente sensibilizzazione della società civile e di associazioni sono segnali positivi.

Ogni albero salvato è un passo avanti nella lotta per un pianeta più verde e vivibile.

Di Joska Arena

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22 marzo 2025

RAFFICHE DI SCIROCCO E TEMPERATURE ALTE, SI INNALZA IL RISCHIO INCENDI NEL MESSINESE. IL BOLLETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE CHE METTE IN GUARDIA SULLA POSSIBILITÀ DEL DIVAMPARE DI FIAMME E ROGHI NELLE PROSSIME 24 ORE. IL BLOG: VISTA L'INTENZIONE DELL'ASSESSORA REGIONALE AL TERRITORIO E AMBIENTE, GIUSI SAVARINO, DI AUMENTARE LE ORE LAVORATIVE DEGLI OPERAI FORESTALI, PERCHÈ NON AVVIARLI SUBITO? SE NON ORA QUANDO?


Dal sito www.messinatoday.it

21 Marzo 2025
Il bollettino della protezione civile che mette in guardia sulla possibilità del divampare di fiamme e roghi nelle prossime 24 ore

Venti forti di scirocco e temperature oltre la media. Le previsioni per il weekend tenderanno a portare il caldo in riva allo Stretto ma alla luce delle previsioni, hanno spinto la protezione civile regionale a innalzare il livello di rischio incendi. Sul Messinese ci sarà preallerta con pericolosità media. 


© MessinaToday




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PALERMO: FAI CISL-FLAI CGIL-UILA UIL IN PIAZZA PER I FORESTALI CHIEDONO IL SOSTEGNO DEI SINDACI. NON ESISTANO PIÙ ALIBI PER NEGARE UNA RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE CAPACE DI ASSICURARE NON SOLO DIGNITÀ A LAVORATRICI E LAVORATORI, MOLTISSIMI OGGI CONDANNATI ALLA PRECARIETÀ A VITA


www.ildomanibleo.com

20 Marzo 2025
Una giornata di mobilitazione per sollecitare il Governo regionale all’approvazione di un progetto di riforma, lungamente e sinora inutilmente atteso, fondato sulla stabilizzazione e sulla valorizzazione delle competenze dei forestali.

È quella indetta dalla Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil per il 26 marzo a Palermo. Per questo motivo le organizzazioni sindacali invitano i sindaci ad essere presenti.

“La mattina del 26-scrivono-manifesteremo con lavoratrici e lavoratori provenienti da tutta la Sicilia dinanzi la Presidenza della Regione. Riteniamo fondamentale la Vs. presenza accanto a noi per rappresentare ancor meglio bisogni e richieste delle comunità di questa Isola.

Riteniamo-proseguono-che la salvaguardia del territorio, la tutela del paesaggio, la lotta alla siccità e al dissesto idrogeologico debbano essere al centro delle scelte politiche delle Amministrazioni a tutti i livelli, consapevoli altresì del valore sociale rappresentato dal lavoro forestale per molti Comuni, in primo luogo per quelli delle aree interne, anche in funzione di contrasto al sempre più inquietante fenomeno dello spopolamento.

Considerato che dal 2005 al 2024 i lavoratori forestali si sono ridotti da 35 mila a 15 mila e che la Regione ha ridotto la spesa da 400 a 230 milioni di euro tra 2011 e 2024 - sottolineano nel documento - riteniamo che non esistano più alibi per negare una riorganizzazione del settore capace di assicurare non solo dignità a lavoratrici e lavoratori, moltissimi oggi condannati alla precarietà a vita, ma anche certezze ai siciliani che chiedono una presenza diffusa, efficace e costante di professionalità per l’ambiente. Insieme - concludono - vogliamo coltivare la speranza di un risultato positivo per il presente e il futuro della nostra Sicilia”




STABILIZZAZIONE OPERAI FORESTALI, INTESA COMUNITÀ MONTANA FORTORE E SINDACATI. IL BLOG: IN SICILIA INVECE LA TRADIZIONE VUOLE CHE SI RIMANDA SEMPRE DI ANNO IN ANNO SENZA PORTARE MAI A TERMINE GLI IMPEGNI. COSÌ È SEMPRE STATO E COSÌ SARÀ SEMPRE!


Dal sito www.ottopagine.it

Spina: subito dopo l'accordo ho convocato la Giunta Esecutiva per accorciare i tempi

a cura di Alessandro Fallarino - 21 Marzo 2025
Benevento. Altro importantissimo tassello per la definizione, ormai imminente, della stabilizzazione degli OTD (Operai A Tempo Determinato) in forze alla Comunità Montana del Fortore. Nella giornata odierna è stata infatti siglata una storica intesa, che fa seguito e integra quella già raggiunta lo scorso 19 dicembre, tra il presidente dell’ente montano Zaccaria Spina e i rappresentanti delle sigle sindacali (Alfonso Iannace per la Fai-Cisl, Carlo Ceccarelli per la Flai-Cgil e Alfredo Di Rubbo per la Uila Uil) per implementare la documentazione già inviata in vista della riunione del Tavolo di Partenariato che dovrà chiudere la partita. Ha partecipato all’incontro, in video-conferenza, il Rup del Settore Agricoltura e Foreste della Comunità Montana del Fortore, Pietro Giallonardo. 

Si è preso atto che 40 operai su 43 hanno chiesto la trasformazione del proprio contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato e allo stesso tempo, è stata accuratamente verificata e riscontrata la parte documentale di natura amministrativa e contabile prodotta dall’ente. Le trasformazioni dei contratti sono state ritenute sostenibili dal punto di vista finanziario. Le parti hanno inoltre stabilito di fare voti al Tavolo di Partenariato per l’implementazione delle somme assegnate per gli stipendi, prevedendo un fondo di rotazione specifico per scongiurare i ritardi nel pagamento delle spettanze.

“Per bruciare ulteriormente le tappe e guadagnare altro tempo - spiega il presidente Spina - immediatamente dopo la sottoscrizione dell’intesa, ho provveduto, d’intesa con il vice-presidente Giuseppe Addabbo e l’assessore Gianfranco Mottola, convocare la Giunta Esecutiva della Comunità Montana del Fortore, che ne determinerà la presa d’atto e procederà alla conferma/aggiornamento del carteggio già trasmesso a Napoli. Restiamo in attesa della convocazione del Tavolo di Partenariato, ovvero l’ultimo tratto di strada prima della modifica definitiva del rapporto di lavoro”. 





GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE FORESTE, ROTA: “UNA FORESTA CHE NUTRE DEVE ANCHE ESSERE NUTRITA CON IL PRESIDIO DEI LAVORATORI”. COME SINDACATO AGROALIMENTARE E AMBIENTALE CHIEDIAMO DA TEMPO UNA SVOLTA PER RIFORMARE IL LAVORO IDRAULICO-FORESTALE RICONOSCENDONE IL VALORE PRODUTTIVO E NEL CONTEMPO DI INTERESSE PUBBLICO, SEPPURE NELL’AMBITO DI UN CONTRATTO DI NATURA PRIVATA CHE NON GRAVI SULLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI MA, AL CONTRARIO, DIVENTI FATTORE DI SVILUPPO SOSTENIBILE, TUTELA DEL TERRITORIO, CRESCITA DELLE FILIERE ENERGETICHE E DEL LEGNO, DEL TURISMO, DELL’ARTIGIANATO


Dal sito www.faicisl.it

21 Marzo 2025
“Il sistema forestale è connesso a tre E: ecologia, economia, etica. Perché non c’è prosperità economica senza la cultura, non può esserci crescita senza istruzione e formazione, non può esserci sistema ambientale senza conoscenze tecnicoscientifiche, non può esserci dunque una sana politica pubblica se l’uso del bosco va a danneggiare il suolo, il paesaggio, la fauna di un territorio: in questo senso la foresta va concepita come bene di interesse pubblico”.
Lo afferma il Segretario generale della Fai-Cisl, Onofrio Rota, in un editoriale pubblicato sul quotidiano online Interris in occasione della Giornata internazionale per le Foreste, che ricorre ogni 21 marzo ed è dedicata quest’anno al tema “foreste e cibo”.
“Le nostre foreste – scrive Rota – sono state abbandonate secondo un’idea semplicistica di ambientalismo che nascondeva in realtà una visione ben più materiale: le attività di selvicoltura sono costose e poco redditizie. Ecco perché come sindacato agroalimentare e ambientale chiediamo da tempo una svolta per riformare il lavoro idraulico-forestale riconoscendone il valore produttivo e nel contempo di interesse pubblico, seppure nell’ambito di un contratto di natura privata che non gravi sulle pubbliche amministrazioni ma, al contrario, diventi fattore di sviluppo sostenibile, tutela del territorio, crescita delle filiere energetiche e del legno, del turismo, dell’artigianato”.
“Senza le conquiste contrattuali – afferma il sindacalista, ricordando la piattaforma per rinnovare il Ccnl idraulico forestale scaduto nel 2024 – è inimmaginabile una politica forestale realmente moderna e sostenibile, capace di integrarsi perfettamente con la transizione dall’economia lineare a quella circolare e con quei 3,1 milioni di occupati che, secondo Symbola e Unioncamere, sono legati già, in Italia, a una professione verde, il 13,4% del totale. Non lasciamo che le gravi crisi che stiamo vivendo facciano passare in secondo piano le priorità del lavoro, in particolare quello agroalimentare e quello ambientale, dai quali dipendono la nostra sussistenza e la vita stessa del pianeta, e ricordiamo sempre che una foresta che nutre, deve anche essere nutrita e curata con il presidio umano dei lavoratori e delle lavoratrici”.






LIVELLI DI ALLERTA RISCHIO INCENDI. PREVISIONI DEL GIORNO: 22.03.2025





METEO PALERMO & PROVINCIA 🔥 CRIMINALI IN AZIONE NEI TERRITORI DI VENTIMIGLIA DSICILIA 🤬 IN ZONA LO SCIROCCO SOFFIA GIÀ MODERATAMENTE. NELLE PROSSIME 24/36 ORE BISOGNERÀ MANTENERE ALTA LA GUARDIA CONTRO QUESTI INCENDIARI SENZA SCRUPOLI ⚠️ FOTO DI MICHELE VARISCO


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IERI SERA UN PICCOLO INCENDIO SUL TERRITORIO LOCALITÀ MONTEROSSO ALMO - UNO DEI BORGHI PIU BELLI D'ITALIA. COMPLIMENTI AI RAGAZZI DELLA PROTEZIONE CIVILE RANGERS EUROPA DI MONTEROSSO ALMO CHE HANNO INTERVENUTO TEMPESTIVAMENTE A SPEGNERE L'INCENDIO


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INCENDI VENERDÌ 21 MARZO 2025. GRAFICA SEGNALAZIONE INCENDI SICILIA


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