18 maggio 2024

OPERA REALIZZATA DA SANTINO FOTI, UN OPERAIO FORESTALE PRECARIO DA OLTRE 35 ANNI



Ricevo e pubblico








RENDICONTO 2023, SCHIFANI SOLLECITA I DIPARTIMENTI E FISSA LA SCADENZA AL 24 MAGGIO


Dal sito www.blogsicilia.it

17 Maggio 2024
Entro venerdì prossimo, 24 maggio, tutti i dipartimenti regionali dovranno far pervenire alla Ragioneria generale i dati propedeutici alla predisposizione del Rendiconto generale 2023. Lo prevede una circolare firmata dal presidente della Regione Renato Schifani con la quale si accelera sul completamento delle procedure, necessarie per la chiusura del documento finanziario grazie al quale si procederà allo sblocco di altri pagamenti da parte della Regione.

Sanzioni per chi non rispetta i tempi

Il mancato rispetto dei tempi sarà considerato grave inadempienza dirigenziale e diventerà oggetto di apposita valutazione da parte della giunta regionale per l’eventuale applicazione di sanzioni, compresa la revoca dell’incarico. Nelle scorse settimane, il governatore aveva stigmatizzato la mancata chiusura del riaccertamento dei residui, convocando in giunta i dirigenti generali dei dipartimenti in ritardo nell’adempimento. Un intervento che si è rivelato decisivo nella conclusione delle procedure con il contestuale sblocco della spesa pari a due miliardi di euro.

I fondi sbloccati

Dopo la strigliata del Presidente della Regione Renato Schifani si sblocca la spesa regionale. E oltre i due miliardi contestati in queste settimane la giunta lancia anche un nuovo piano e sblocca ulteriori 1 miliardo e 700 milioni del Fesr 2021-2027. “Tutti i dipartimenti della Regione hanno concluso il riaccertamento dei residui passivi, per cui si sbloccano pagamenti per circa due miliardi di euro a favore di imprese e, in generale, dei soggetti beneficiari” annuncia proprio il presidente della Regione Renato Schifani, al termine della seduta della giunta nella quale sono stati ascoltati il ragioniere generale e i dirigenti dei dipartimenti in ritardo con il completamento delle procedure. Nei giorni scorsi, il presidente Schifani aveva stigmatizzato proprio il “ritardo intollerabile, nonostante il Governo e il Parlamento avessero fatto la loro parte approvando nei termini di legge la manovra Finanziaria, come non accadeva da moltissimi anni”.

Alla fine di aprile il Presidente Schifani era stato chiaro “Ritengo inaccettabile il blocco, in alcuni dipartimenti della Regione, di due miliardi di euro e questo nonostante il Governo e il Parlamento abbiano fatto la loro parte approvando nei termini di legge la manovra Finanziaria, come non accadeva da quindici anni” aveva detto il governatore poco prima di convocare la giunta di governo straordinaria allargata proprio ai dirigenti





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MELI E MARINO (UIL-UILA): “AGRICOLTURA, BRACCIANTE MORTO SUL LAVORO A CASTIGLIONE DI SICILIA. SOLO UNA TRAGICA FATALITÀ?”


Ricevo e pubblico
dalla Uila Sicilia

“Nelle campagne si continua a morire di lavoro. Oggi, una vittima a Castiglione di Sicilia. Ci chiediamo se, come spesso avviene, si possa liquidare anche questo episodio parlando di incidente, di fatalità. E fare finta di nulla”. Lo affermano i segretari generali di Uil e Uila Catania, Enza Meli e Nino Marino, commentando “con sgomento” le notizie sulla morte del bracciante cinquantenne nei vigneti di Castiglione di Sicilia per il ribaltamento del trattore su cui stava lavorando.
I due esponenti sindacali aggiungono: “Attendiamo con fiducia gli accertamenti di magistratura e forze dell’ordine, mentre assicuriamo pieno sostegno sindacale e legale al bisogno di verità e giustizia che arriva dalla famiglia del bracciante. Vorremmo, però, che risposte arrivino pure dalla politica perché il sistema dei controlli ispettivi e della formazione sia all’altezza di questa emergenza ormai diventata tragedia quotidiana con numeri da guerra civile. Lo scorso anno, nella nostra regione erano state 10 le vittime nel settore agricolo su 65 in totale per tutti i comparti economici. Ma questi sono solo i dati delle denunce di infortunio con esito mortale presentate all’Inps”.
Enza Meli e Nino Marino concludono: “Per noi di Uil e Uila, per noi che siamo il Sindacato della Persone, #Zeromortisullavoro è la battaglia della vita. Faremo di tutto, qui e altrove, perché l’attenzione resti altissima e non passi sotto uno scandaloso silenzio quanto avviene nei campi come nei cantieri e nelle fabbriche, mentre i Governi rispondono con misure inadeguate alla sfida da affrontare”.



17 maggio 2024

SICILIA, PRIMI ALLARMI DELLA PROTEZIONE CIVILE PER GLI INCENDI. REGIONE PUNTA SUI VOLONTARI


Dal sito www.telemontekronio.it

17 Maggio 2024
Prime temperature estive in Sicilia e primi allarmi della Protezione Civile  relativamente ai rischi di incendio. I colori, arancione o rosso, a seconda dei livelli di allerta, rischiano di accompagnare i siciliani per tutta l'estate e faranno il paio con l'altra grande crisi, quella idrica, per usi irrigui e per usi potabili. Per la giornata di oggi, il Dipartimento guidato da Salvo Cocina, ha esteso il rischio di incendi e di ondate di calore su tutte le nove province siciliane attribuendo a tutte lo stesso grado di rischio. Intanto, da qualche giorno, ha preso ufficialmente il via la campagna antincendio promossa dalla Regione Siciliana, che è iniziata il 15 maggio e terminerà il prossimo 31 ottobre, una campagna che, rispetto al solito, è stata persino anticipata. Lo scorso anno, ad esempio, era cominciata ai primi di giugno.
A stabilirlo un decreto a firma dell'assessora regionale al ramo Elena Pagana che ha esteso a cinque mesi e mezzo la macchina organizzativa che si pone l'obiettivo di contrastare i roghi estivi. L'obiettivo regionale è quello di avere uomini e mezzi disponibili per un periodo più ampio posto che, di anno in anno, l'estate in Sicilia sembra allungarsi sempre di più con tutto quello che ne consegue a livello di cambiamenti climatici, siccità e desertificazione del territorio.  La Regione Siciliana fa sapere come stia provando ad unificare le esigenze della Protezione Civile e del Corpo Forestale fornendo a questi enti più mezzi per i sistemi di monitoraggio e prevenzione come l'ausilio, ad esempio, di droni specifici per l'individuazione di piromani e criminali. E' stata già aggiudicata la gara per il noleggio di 10 elicotteri leggeri e, a breve, dovrebbe concludersi anche quella per i mezzi pesanti. Inoltre la Protezione Civile ha formato 532 volontari in più, che vanno ad aggiungersi agli altri, e che sono specializzati nell'estinzione dei focolai.  
Tutti i Comuni, infine, stanno emanando delle ordinanze antincendio con i comportamenti sociali da tenere per evitare di mettere a rischio l'incolumità pubblica. Insomma, le stagioni, con la loro temporalità, per come eravamo abituate a pensarle una volta, non esistono più e occorre adeguarsi ai mutamenti in atto. 



RISCHIO INCENDI IN SICILIA, L’ALLERTA DELLA PROTEZIONE CIVILE. RIGUARDA LA GIORNATA DI VENERDÌ 17 MAGGIO

Per la giornata di venerdì

Dal sito livesicilia.it

16 Maggio 2024
PALERMO – La Protezione civile siciliana ha pubblicato un avviso di preallerta arancione per rischio incendi e ondate di calore.

L’avviso della Protezione civile

Il rischio segnalato dal dipartimento guidato da Salvo Cocina riguarda la giornata di venerdì 17 maggio. Tutte le nove province siciliane hanno lo stesso grado di rischio.







LIPARI, INCENDIO A MONTE GALLINA: CASE A RISCHIO, ISOLANI E TURISTI PER PRECAUZIONE SI SONO ALLONTANATI DALLE VILLETTE. IN AZIONE DUE CANADAIR, VIGILI DEL FUOCO AL LAVORO PER CINQUE ORE. IL VENTO DI SCIROCCO HA ALIMENTATO LE FIAMME


Dal sito messina.gds.it

In azione due Canadair, vigili del fuoco al lavoro per cinque ore. Il vento di scirocco ha alimentato le fiamme

di Bartolino Leone - 16 MAGGIO 2024
A Lipari un incendio di vaste proporzioni, nel pomeriggio di oggi (16 maggio) ha creato panico tra gli abitanti e i villeggianti di Monte Gallina. In pochi attimi il fuoco per l’impetuoso vento di scirocco si è propagato e ha messo a rischio una decina di villette, tanto che per precauzione residenti e turisti si sono dovuti allontanare. Il fumo sospinto dallo scirocco ha invaso anche il centro dell’isola e l’aria è diventata irrespirabile in alcune zone. Sono intervenuti i vigili del fuoco, i volontari della Protezione civile e due Canadair che hanno bombardato tutta la borgata con continui gettiti di acqua di mare.

I danni sono ingentissimi. Oltre 5 ettari di macchina mediterranea sono stati bruciati. Case e magazzini lambiti dalle fiamme. Alberi da frutta e orti ridotti in cenere. E se la situazione non è precipitata lo si deve al gran lavoro dei vigili del fuoco, che per cinque ore hanno lottato con le fiamme alte. Provvidenziale si è rilevato l'intervento dei Canadair.

In questi giorni sono stati diversi i fuochi accesi sull'isola per bruciare le sterpaglie. Questo rogo è diventato incontrollabile anche per le raffiche di vento che soffiano alle Eolie, tanto da costringere gli aliscafi, per il mare mosso, ad attraccare nello scalo alternativo di Punta Scalidi. Nelle isole minori sono saltate anche alcune corse di linea.

Video Notiziarioeolie.it





STOP AI ROGHI! QUALI STRATEGIE PER UNA GESTIONE DEGLI INCENDI IN SICILIA. VENERDÌ 17 MAGGIO 2024 TAVOLA ROTONDA A SIRACUSA


Dalla pagina Facebokk
Movimento Antincendio Ibleo




ALL’ARS RIFORME ANCORA AL PALO, ABBATE: “LA MAGGIORANZA SI PRENDA LE PROPRIE RESPONSABILITÀ” CLICCA PER IL VIDEO


Dal sito ilsicilia.it

Maria Calabrese - 16 Maggio 2024
Dopo l’approvazione del disegno di legge che prevede una serie di contributi economici a favore degli allevatori e per il contrasto alla crisi idrica, adesso Sala d’Ercole dovrà concentrarsi sulle altre emergenze siciliane.

Ignazio Abbate, presidente della commissione Affari istituzionali dell’Ars, fa il punto del quadro regionale in una intervista a ilSicilia.it, mettendo a fuoco anche quello che è accaduto ieri all’Ars nel corso della discussione del ddl aiuti e rispetto al quale – afferma l’esponente della Dc – la tensione non è mancata.

La presenza della maggioranza in aula è fondamentale per portare avanti le leggi, lo stesso Abbate si appella ai colleghi affinché dopo le Europee la presenza dei deputati di centrodestra al parlamento regionale torni ad essere costante per approvare tutte quelle riforme rimaste al palo e che incidono sulla quotidianità dei siciliani: dalla parità di genere salariale all’Urbanistica.

Fonte: ilsicilia.it




CARCERI. MARCHESINI (UGL): IMPENNATA DELLE AGGRESSIONI CONTRO GLI APPARTENENTI ALLA POLIZIA PENITENZIARIA


Ricevo e pubblico
dal giornalista Filippo Virzì
Addetto Stampa UGL/UTL Palermo
Portavoce del Segretario Territoriale

Sono 1.187 le aggressioni  perpetrate dai detenuti nei confronti di appartenenti alla Polizia penitenziaria nei soli primi quattro mesi dell’anno,  3.349 sono stati gli episodi di resistenza e ingiuria a pubblico ufficiale.

Sono i dati  comunicati dall’Ufficio Attività Ispettiva e di Controllo del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, che fotografano una  situazione di allarme gestionale all’interno delle carceri.

“Ritorniamo ancora una volta sull’emergenza carceri   - dichiara Claudio Marchesini Segretario responsabile provinciale dell’UGL Palermo -  i dati diramati dell’Amministrazione Penitenziaria  sono sintomatici di un malessere diffuso in tutte le carceri d’Italia in particolare a Palermo, dove richiediamo una particolare attenzione nell’assegnazione delle nuove leve di giovani Agenti di Polizia  Penitenziari oramai  prossimi alla fine dei corsi fra giugno e luglio.

“Gli istituti penitenziari Ucciardone, Pagliarelli e Malaspina -  conclude Marchesini -  hanno necessità e urgenza di adeguate assegnazioni”.




16 maggio 2024

SCHIFANI IN CADUTA LIBERA. GLI OPERAI DEL COMPARTO FORESTALE, CHE DA MESI SONO IN ATTESA DELLA RIFORMA ANNUNCIATA DA LUCA SAMMARTINO, EX ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA


Dal sito www.buttanissima.it

di Costantino Muscarà - 16/05/2024
E’ consuetudine, in campagna elettorale, promettere posti di lavoro. Ma in questo caso il presidente della Regione, Renato Schifani, rischia di patire sulla propria pelle (e nelle urne) la situazione di segno opposto: nel mondo della Formazione professionale e dei Forestali, infatti, monta l’agitazione. Che si traduce in due differenti tavoli di crisi: hanno cominciato, ieri mattina, gli operai del comparto forestale, che da mesi sono in attesa della riforma annunciata da Luca Sammartino, ex assessore all’Agricoltura. Una platea di 18 mila persone che, di recente, s’è “accontentata” dell’aumento delle giornate lavorative (ma solo per chi era al minimo: cioè i settantottisti) ma che aspira a lasciarsi alle spalle una situazione di precariato cronica. E poi ci sono gli operatori della formazione, circa 6 mila, che da mesi non ricevono lo stipendio.

La Regione non eroga più un euro. Eppure alcuni Avvisi, come il 7 e l’8, sono regolarmente cominciati. Altri, invece, si sono impaludati: “In particolare – ha spiegato, al Giornale di Sicilia, Gabriele Albergoni del Cenfop – non è mai partito l’Avviso 3 che permetterebbe di attivare i corsi per gli ex percettori di reddito di cittadinanza e per i cassintegrati. Vale 56 milioni e senza questi corsi i disoccupati non possono neanche incassare il contributo da 350 euro al mese disposto dallo Stato”. Il valore complessivo di questo fermo amministrativo (relativo ai mancati pagamenti) si aggira sui 136 milioni. La formazione professionale, da sempre un tema molto sensibile alla Regione (basti dare un’occhiata agli scandali e alle inchieste giudiziarie del passato), ribolle. Mentre l’esito della vertenza è affidato a un tavolo tecnico convocato per oggi in assessorato da Turano.

Lo stesso Turano che, dopo i dissidi per il sostegno al candidato del Pd alle Amministrative di Trapani (ormai lo scorso anno), sembra nuovamente ai ferri corti con Schifani per non essere riuscito a garantire la collaborazione necessaria. Il leghista, che è anche candidato alle Europee, rischia di pagare i tentennamenti e le proteste a caro prezzo – dopo le elezioni è previsto il rimpasto della giunta – ma per evitare di finire all’angolo (da solo), ha invitato al tavolo i colleghi dell’Economia (Falcone) e della Famiglia (Albano), oltre ai direttori dei dipartimenti interessati: serve “una verifica sullo stato di avanzamento delle procedure relative agli avvisi in corso e sulle eventuali responsabilità dell’amministrazione nei ritardi dei pagamenti. L’obiettivo è trovare soluzioni amministrative immediate a queste problematiche, rispondendo così alla richiesta delle principali associazioni rappresentative degli enti della formazione professionale”. 
Sull’altro fronte, invece, Schifani non può giocare a scaricabarile. E’ stato il governatore a scegliere di non nominare un sostituto di Sammartino dopo l’inchiesta giudiziaria per corruzione che l’ha condotto alle dimissioni; ed è lui – assieme agli “odiati” burocrati – a dover giustificare i ritardi di una riforma attesissima. Dopo aver stabilito, per decreto, l’incremento delle giornate lavorative ai super precari del settore, Sammartino si era spinto oltre, annunciando “una riforma attesa da anni e già condivisa con le organizzazioni sindacali, che presto vedrà la luce”. E che avrebbe dovuto garantire ai lavoratori una transizione verso la stabilizzazione. In realtà non ci sono stati passi avanti e difficilmente ce ne saranno prima dell’estate, anche se la mobilitazione annunciata per ieri, a seguito di un vertice in assessorato con alcune sigle sindacali, è sospesa. L’agitazione resta, in attesa del prossimo incontro fissato per il 28 maggio “L’interim nell’Assessorato – dicono i sindacati – non può giustificare inerzie e rinvii senza data. Si corre il rischio che pure questa legislatura finisca senza l’approvazione di riforme indispensabili per uscire da una eterna gestione dell’emergenza che non sappiamo a chi faccia comodo, ma certamente è disastrosa per la Sicilia e per i siciliani”.
Schifani, a causa delle rimostranze provenienti da ogni dove, potrebbe perdere un bel bottino di voti. Anche se ha già perso, in realtà, il controllo del partito e la fiducia da parte dello stato maggiore romano. Il vero fautore delle liste azzurre per la circoscrizione Isole è Antonio Tajani, che infatti ha piazzato la Chinnici come capolista. E, più in generale, l’incontro fra il segretario nazionale e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, è un chiaro segnale di “prospettiva”. Tajani guarda al 2027 con rinnovato interesse, ma non ha alcuna intenzione di lottare per la conferma di Schifani, che in questi primi due anni di legislatura è apparso sotto tono e sempre più schiacciato sulle prerogative di Fratelli d’Italia. Tanto che a determinare le sorti del partito alla prossima competizione elettorale non sarà l’operato o la moral suasion del presidente, bensì il numero di preferenze ottenute dai due big della lista – gli assessori Tamajo e Falcone – ma anche la discesa in campo di Cuffaro e di Lombardo, il cui impatto potrà influire, peraltro, sull’elezione di candidati esterni (Dell’Utri in quota Noi Moderati) o ‘tecnici’ (la Chinnici).

L’ultimo fulmine a ciel sereno, qualche giorno fa, è giunto dal sondaggio Swg, che vede Schifani all’ultimo posto nella classifica di gradimento dei governatori. Ultimo in Italia, con nessuno alle spalle. Segno del malcontento generale rispetto a un’azione di governo che non ammette riforme – leggasi sopra – ma neppure dibattiti (come sulla siccità), tanto meno una pronta risposta alle emergenze che assediano la sanità. Qui manca il governo, resiste solo l’amministrazione del sottogoverno, che ogni giorno può contare su nuovi consulenti e pagnottisti affermati. L’obiettivo di autoconservazione del potere si scontra con la tragica realtà che c’è fuori: come evidenziato ieri dall’Ance, la Sicilia rischia di perdere un miliardo (a valere sul Pnrr) per la realizzazione dei progetti di rigenerazione urbana. Progetti su cui il governo Meloni ha assicurato le coperture, ma che, intanto, potrebbero subire ritardi nella loro realizzazione, considerato che i Comuni sono a corto di risorse. Il Ministro Fitto, per la cronaca, ha ribadito “non vi è il rischio di nessun taglio di risorse”.
A peggiorare lo stato dell’arte è l’assoluto e intollerabile silenzio rispetto agli scandali già accertati, come quello sul Turismo: gli oltre dieci milioni ritenuti “non ammissibili” dalla commissione Europea (ma già spesi dalla Regione con la promessa di intascarli da Bruxelles), rischiano di creare una voragine di bilancio da appianare immediatamente; e si attende ancora il responso delle risorse investite attraverso il programma SeeSicily per finanziare i big player della comunicazione (quasi 25 milioni), su cui sono in corso i doverosi controlli da parte dell’autorità. L’unico sussulto Schifani l’ha avuto per proteggere l’assessore alla Salute Giovanna Volo, rimasta coinvolta in un’inchiesta della Procura di Messina per peculato e corruzione. Un po’ poco per salvare l’onore (e la poltrona).



SIFUS CONFALI: CGIL-CISL-UIL A ROMA GRIDANO A FAVORE DEI CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO MENTRE A PALERMO, NAPOLI, POTENZA, ECC, PREFERISCONO SOSTENERE QUELLI A TERMINE NONOSTANTE CONTRASTINO CON LE DIRETTIVE EUROPEE


Dalla pagina Facebook
Sifus Confali - Segreteria Generale

Roma 15-05-2024- Mentre nei TG i leaders nazionali di cgil-cisl-uil annunciano, addirittura, un referendum contro l'uso dei contratti precari, oggi nel TG di RAI 3 Sicilia, abbiamo registrato, per l'ennesima volta, che cgil-cisl-uil rivendicavano un disegno di legge di riforma del settore forestale che sostengono aver concordato con l'ex Assessore all'Agricoltura, on. Sammartino che, tutto tratta, eccetto che di contratti a tempo indeterminato.
In detta proposta, tra l'altro, priva di copertura finanziaria, ci risulta essere un misero aumento di 27 giornate lavorative per i prossimi 3 anni e un altra 20ina di giorni in  quelli successivi, l'apertura a nuovi operai precari e nessun aumento di giornate per il contingente a tempo indeterminato che resta di 1318 unità.
A questo punto, bisognerebbe che i forestali chiedessero al Segretario della Cgil, Sig. Tonino Russo quando al Tg 3 ha pronunciato il termine stabilizzazione a quale categoria, a quale riforma e quale anno si riferisse.
Lo stesso atteggiamento che cgil-cisl-uil hanno assunto a Palermo contro i contratti a tempo indeterminato si registra in Basilicata dove, addirittura,  spiegano sottovoce agli operai forestali che rimanere nelle condizioni contrattuali in cui si trovano, è più conveniente che essere stabilizzati. Non ci è dato sapere quale alchimia e sopratutto, quale coraggio usino, ma è certo che centinaia di operai ci credono!
In Campania è, addirittura, peggio! Fino alla fine del 2023, cgil-cisl-uil assieme all'UNCEM, millantavano l'imminente trasformazione dei contratti precari in contratti a tempo indeterminato salvo poi zittirsi da gennaio ad aprile 2024 adducendo che la LR 11/96  lo impedisce. Così hanno trattato solo del turnover. A maggio invece, in piena campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo, mentre l'attività politica delle Regioni è ferma in tutta Italia e l'Assessore all'Agricoltura e' candidato, spinti dalle nostre pressioni, hanno subito un ritorno di fiamma verso la stabilizzazione che secondo i bene informati si spegnerà dopo le elezioni.
In ogni luogo, chi vivrà vedrà!
Noi siamo qui per rappresentare il cambiamento con la nostra coerenza, la nostra determinazione e la nostra onestà intellettuale!
Maurizio Grosso - Segretario Generale SIFUS




FORMAZIONE E FORESTALI, GRANE ELETTORALI IN VISTA DELLE EUROPEE: TAVOLI DI CRISI ALLA REGIONE. LE VERTENZE: PROTESTANO 24 MILA LAVORATORI SENZA STIPENDIO DA TEMPO O IN ATTESA DEL POSTO FISSO


Dal sito palermo.gds.it

Le vertenze: protestano 24 mila lavoratori senza stipendio da tempo o in attesa del posto fisso

di Giacinto Pipitone - 15 MAGGIO 2024
Da un lato gli enti della formazione professionale con i loro 6 mila operatori senza stipendio da mesi, dall’altro i circa 18 mila forestali in attesa di aumenti e posto fisso. A meno di un mese dalle elezioni due dei principali comparti della Sicilia si muovono contro i palazzi del governo. E costringono gli assessori a manovre di salvataggio dal grande peso elettorale.
In meno di due ore, ieri, l’assessore alla Formazione Mimmo Turano e l’assessorato alle Foreste, retto ad interim da Renato Schifani, hanno dovuto convocare tavoli di crisi per evitare proteste di piazza che potrebbero avere effetti sul voto dell’8 e 9 giugno.
La situazione più tesa è quella denunciata dagli enti della formazione professionale. Le otto associazioni che mettono insieme la maggior parte degli enti - Forma Sicilia, Iform Confimpresaitalia, Federterziario Scuola, Cenfop, Assofor, Anfop, Asef, Forma.re - lamentano la mancata erogazione di finanziamenti che valgono 136 milioni. «In particolare - ha spiegato ieri Gabriele Albergoni del Cenfop - non è mai partito l’Avviso 3 che premetterebbe di attivare i corsi per gli ex percettori di reddito di cittadinanza e per i cassintegrati. Vale 56 milioni e senza questi corsi i disoccupati non possono neanche incassare il contributo da 350 euro al mese disposto dallo Stato. In più gli avvisi 7 e 8, per i corsi più tradizionali, sono iniziati ma senza che la Regione abbia ancora erogato i soldi. E tutto grava quindi sulle casse degli enti, in attesa che si sblocchi il contributo pubblico».
La protesta degli enti è sposata da Cgil, Cisl e Uil che nei giorni scorsi con Michele Vivaldi, Honorè Federico e Ninni Panzica hanno chiesto l’apertura di un tavolo di crisi per scuotere la Regione.
Il tavolo è stato fissato ieri da Turano per giovedì mattina. Ma l’assessore ha convocato solo gli enti insieme all’Ugl escludendo Cgil, Cisl e Uil. E su questa mossa si è innestata una complicata battaglia politica interna alla maggioranza. Perché il presidente della quinta commissione dell’Ars, il meloniano Fabrizio Ferrara, ha giocato d’anticipo e ha convocato gli enti e tutti i sindacati per stamani. E al cospetto dello stesso assessore passerà ai raggi X la vertenza.
Sanno, gli uomini di Fratelli d’Italia, che Schifani è molto infastidito dalla nuova crisi che si è aperta nel mondo della formazione professionale. Il presidente lamenta la mancata collaborazione da parte dell’assessore Turano e medita un cambio proprio in quel ramo se, come probabile, dopo le Europee scatterà il rimpasto.
Turano è candidato alle Europee e sa che la grana-formazione può costargli caro in campagna elettorale. Per questo motivo ieri ha provato a riprendere le redini della vertenza, allargando il panorama delle responsabilità ad altri assessorati. Al tavolo di crisi di domani Turano ha convocato i colleghi (e i dirigenti generali) degli assessorati alla Famiglia e all’Economia: «Vedremo se ci sono davvero dei ritardi, come lamentano gli enti. E di chi sono le responsabilità. E insieme cercheremo le soluzioni». In più Turano proprio ieri ha annunciato lo sblocco almeno dei fondi dei corsi Ifp (quelli che sostituiscono le scuole superiori) cercando di arrivare all’incontro di domani con una notizia in grado di ammorbidire il fronte avversario. Che però, filtra dalle associazioni degli enti, potrebbe perfino disertare l’incontro se la seduta di oggi in commissione portasse cattive notizie. In quel caso scatterebbe la protesta più dura. L’Ugl, con Ornella Cuzzupi e Giuseppe Messina, soffia sul fuoco: «Lo scollamento tra l’Ars e la giunta di governo non fa altro che esaltare come le massime istituzioni siciliane si scontrano sul terreno della formazione professionale».
Il clima è tesissimo. E rischia di essere aggravato dalla protesta attivata da Cgil, Cisl e Uil di categoria sulla mancata riforma dei forestali. I sindacati si erano autoconvocati in piazza e l’assessorato, provando anche in questo caso a giocare d’anticipo, ha organizzato un tavolo di crisi per oggi alle 9,30. Cgil, Cisl e Uil chiedono una accelerazione sulla riforma che era stata studiata e presentata in giunta dall’allora assessore Luca Sammartino (dimessosi perché finito sotto indagine). I sindacati hanno definito «non rinviabile, dopo anni di attesa, l’approvazione della normativa alla luce dei continui disastri che ogni anno colpiscono la nostra Isola». Ma la pausa elettorale che ha paralizzato l’Ars e la mancanza di un assessore rendono facile la previsione di uno slittamento a dopo l’estate.




AVVISO DI PROTEZIONE CIVILE. LIVELLI DI ALLERTA RISCHIO INCENDI. PREVISIONI DEL 16.05.2024


Fonte (Pdf): www.protezionecivilesicilia.it



CAMBIAMENTI CLIMATICI: IN SICILIA API, APICOLTORI E AMBIENTE VERSO L’ABISSO


Dal sito www.siciliaagricoltura.it

15 Maggio 2024
Mentre al Nord e al Centro Italia sono il freddo e la pioggia ad azzerare i raccolti di miele, in Sicilia è la siccità a far seccare anzitempo le erbe che costituiscono la fonte principale del millefiori primaverile. Le poche piante fiorite offrono nettare in quantità appena sufficiente a sfamare le api. Gli apicoltori si avviano, così, a registrare la quinta annata consecutiva di crolli produttivi sempre più pesanti. Zero agrumi, zero millefiori, pochissima sulla. Per chi vive di apicoltura, è la fine. Parliamo di oltre mille aziende professionali che ormai hanno già raschiato il fondo del barile.

“Noi apicoltori già da un decennio gridiamo al vento che i cambiamenti climatici stanno rendendo impossibile l’apicoltura da reddito. Stiamo assistendo all’emergere di una nuova categoria socio ambientale climatica: la calamità naturale permanente”, denuncia Antonino Coco, presidente dell’Associazione Regionale Apicoltori Siciliani (Aras).

Lo sanno anche i bambini che senza gli apicoltori le api subiranno la fine di tutti gli altri impollinatori ormai in via d’estinzione in tutta Europa a causa dei pesticidi, dell’esplosione delle monocolture, degli incendi e della distruzione degli habitat naturali.

“Se si riconosce alle api un ruolo agro-sistemico indispensabile alla produzione della gran parte del cibo nel mondo, occorre garantire oggi, e non domani, la sopravvivenza degli apicoltori. Non possiamo aspettare che politiche ambientali ben più severe delle attuali producano effetti”, aggiunge Coco.

Da qui un appello di Aras a tutti i candidati alle europee: la Ue dovrà con estrema urgenza varare nuove forme di assistenza e ampliare significativamente i piccoli sussidi timidamente previsti nell’ultima Pac per l’apicoltura europea. “Ma anche le istituzioni regionali siciliane – conclude Coco – devono attivare azioni volte a preservare l’economia locale, la biodiversità e la vita”.

Ufficio Stampa ARAS




15 maggio 2024

RIFORMA FORESTALE: RESOCONTO IN SEGUITO ALLA AUTOCONVOCAZIONE DI OGGI


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Flai Cgil Sicilia


SERVIZIO 4 - NOMINA COMMISSIONE PER IL SERVIZIO DI LAVORO AEREO TRAMITE ELICOTTERI LEGGERI PER LA PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA AGLI INCENDI BOSCHIVI E DI VEGETAZIONE E PER LE ATTIVITÀ CONNESSE AI SERVIZI DI ISTITUTO DEL CORPO FORESTALE DELLA REGIONE SICILIANA - BIENNIO 2025-2026






LA RIFORMA FORESTALE ALL'ORDINE DEL GIORNO DELL'INCONTRO DI OGGI ALL'ASSESSORATO REGIONALE ALL'AGRICOLTURA CON I SEGRETARI DI FAI, FLAI E UILA SICILIA. TUTTO RIMANDATO AL 28 MAGGIO, I SINDACATI PRONTI ALLA MOBILITAZIONE. IL SERVIZIO DELLA TGR SICILIA





PANTELLERIA (TP) QUESTA MATTINA, ZONA GHIARLANDA. FORESTALI SUL POSTO


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Movimento Antincendio Ibleo



SIFUS CONFALI SICILIA: INCONTRATI OGGI GLI ON.LI LA VARDERA E BALSAMO PER CHIEDERGLI DI SOLLECITARE LA PRESIDENZA DELL'ARS AD INVIARE IN COMMISSIONE IL DDL 664 SULLA RIFORMA PRO STABILIZZAZIONE DEI FORESTALI



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Sifus Confali - Segreteria Generale

Catania 14-05-2024 - La caduta in disgrazia  dell'Assessore all'Agricoltura,  on Sammartino, posto che avesse avuto veramente la volontà di presentare una proposta di riforma del comparto forestale,  non può  bloccare la Commissione di merito, circa la discussione della riforma medesima. Lo ha dichiarato il Segretario Generale del SiFUS, Maurizio Grosso che ha aggiunto: giace all'ARS un disegno di legge (ddl 664) elaborato dal SiFUS e depositato dal gruppo parlamentare Sud chiama Nord, già dal novembre 2023 che va discusso immediatamente poiché il patrimonio boschivo e forestale nonché  gli operai forestali  non possono  attendere che venga distrutto dagli incendi a causa dell'incapacita' politica di questo Governo Schifani nell'attivazione delle idonee strategie di contrasto. Se il Governo - ha continuato Grosso - non dovesse condividere il ddl 664 ed ha i numeri, lo modificasse come vuole. Oggi - ha continuato Grosso - abbiamo incontrato gli on.li Ismaele La Vardera e Ludovico Balsamo per chiedergli di trovare una soluzione capace di sollecitarne la discussione in Commissione, fermo restando che, siamo pronti a scendere in piazza. Gli on.li La Vardera e Balsamo - ha concluso Grosso - si sono impegnati, nonostante il clima ferragostano  che si respira all' ARS, ad intervenire immediatamente e, presto, c'è ne daranno  contezza.
L'addetto stampa sifus confali



CLASSIFICA DI GRADIMENTO DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI: SCHIFANI ULTIMO

Emerge da una rilevazione effettuata da Swg

Dal sito livesicilia.it

14 Maggio 2024
PALERMO – Il governatore del Veneto Luca Zaia (Lega), con il 70 per cento dei consensi, è il presidente di Regione più gradito, fanalino di coda il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani (Forza Italia).

È quanto emerge da una rilevazione Swg, effettuata su un campione di 11.589 maggiorenni residenti in Italia nel periodo 21 febbraio -26 aprile.

Zaia resta stabile al primo posto, guadagnando un punto percentuale rispetto allo scorso anno. Nel ranking dell’operato dei presidenti di Regione seguono Massimiliano Fedriga del Friuli Venezia Giulia (Lega) con il 64% e Stefano Bonaccini presidente dell’Emilia Romagna (Pd -centrosinistra) con il 62%.

Con il 56 per cento dei consensi il presidente della Campania Vincenzo De Luca (Pd-centrosinistra) ottiene il quarto posto guadagnando sette punti percentuali rispetto al 2023.

Ultimo in classifica è il governatore della Sicilia, Renato Schifani (Forza Italia) con il 27 per cento dei consensi (guadagnando un punto rispetto al 2023), preceduto da Francesco Rocca, presidente del Lazio (Fratelli d’Italia) con il 29 per cento: un punto percentuale in meno rispetto allo scorso anno.




AVVISO DEL 14.5.2024 DELL'ISPETTORATO RIPARTIMENTALE DELLE FORESTE DI CATANIA RELATIVO AL DIFFERIMENTO DELLA RISPOSTA ALLE ISTANZE DI ACCESSO AGLI ATTI PER IL RECUPERO DEGLI ARRETRATI CONTRATTUALI 2006-2008 INDEBITAMENTE PERCEPITI






FIAMMATA AFRICANA: 35 GRADI IN SICILIA


Dal sito www.lasiciliaweb.it

Arriva il pulviscolo del deserto, mentre al Nord regna il maltempo

13 Maggio 2024
La settimana si apre con una nuova fase del tempo per la Penisola caratterizzata da un caldo anomalo al Sud, con una fiammata africana e punte di 35 gradi in Sicilia, e la scomoda presenza sull’Europa occidentale di un vortice di bassa pressione che porterà maltempo al Nord fino a venerdì. Il Meridione vedrà l’arrivo di una notevole quantità di pulviscolo del deserto in sospensione e un considerevole aumento delle temperature. In particolare giovedì e venerdì prossimi in Sicilia verrà infranto il muro dei trenta gradi, con minime intorno ai 20.




14 maggio 2024

AVVISO DI PROTEZIONE CIVILE - RISCHIO INCENDI. PREVISIONI DEL GIORNO 15.05.2024




RIFORMA FORESTALE, I SEGRETARI DI FAI-FLAI-UILA SICILIA CONVOCATI PER DOMANI DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE



Ricevo e pubblico
dalla Segreteria Regionale
della Uila Uil

I segretari di Fai, Flai, Uila Sicilia sono stati convocati dal presidente della Regione, Renato Schifani, per domani – 15 maggio – alle 9.30 nella sede dell’Assessorato all’Agricoltura a Palermo. All’ordine del giorno la riforma forestale.  È stata quindi sospesa dalle organizzazioni sindacali la protesta programmata sempre per domattina a piazza Indipendenza, dinanzi a Palazzo d’Orleans. L’iniziativa era stata annunciata nelle scorse settimane per sollecitare una risposta del presidente Schifani, che ha assunto l’interim all’Agricoltura dopo le dimissioni dell’ormai ex assessore Luca Sammartino, alla richiesta di “incontro urgente” sui tempi di esame della riforma da parte della Giunta.
 
In una nota diffusa il 4 maggio, i segretari generali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil Sicilia Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino si erano detti “preoccupati per il ritardo rispetto al percorso che era stato individuato in merito alla nuova legge sulla forestale”. Gli esponenti sindacali avevano inoltre definito “irrinviabile dopo anni di attesa l’approvazione della normativa, in considerazione dell’importanza strategica del settore e alla luce dei continui disastri che ogni anno colpiscono la nostra Isola”. “Si corre il rischio – avevano concluso Scotti, Russo e Marino – che pure questa legislatura finisca senza l’approvazione di riforme indispensabili per uscire da una eterna gestione dell’emergenza che non sappiamo a chi faccia comodo, ma certamente è disastrosa per la Sicilia e per i siciliani”.


DA DOMANI FINO A GIOVEDÌ SCIROCCO (E INCENDI?) NELLA SICILIA TIRRENICA CON TEMPERATURE OLTRE I 30 GRADI E TANTA SABBIA DAL SAHARA. NEVE, PIOGGE TORRENZIALI E POSSIBILI ALLUVIONI AL NORD


Dal sito www.thehour.info

13 Maggio 2024
Le previsioni di MeteoWeb. Confessiamo che quando arriva lo Scirocco ci preoccupiamo per il caldo e, soprattutto, per i possibiuli incendi

Chi l’ha detto che in Sicilia sta per arrivare un anticipo di Estate? Niente di tutto questo. Il caldo con temperature anche lievemente superiori a 30 gradi centigradi sta arrivando nella Sicilia tirrenica con lo Scirocco. Il nome di questo vento nella nostra Isola ormai fa paura, perché i criminali che danno fuoco ai boschi e alle aree verdi si scatenano proprio in occasione delle sciroccate. Sarà così? Speriamo di no. Il Governo regionale siciliano ha fatto sapere che con la Protezione civile svolgerà attività di prevenzione degli incendi boschivi. Non sarà tutta la Sicilia a oltre 30 gradi a partire da domani fino a Venerdì. In una parte della nostra Isola ci sarà meno caldo e arriveranno piogge sparse. Di fatto, le previsioni di MeteoWeb, autorevole giornale in materia di climatologia, smontano la notizia dell’arrivo dell’Estate anticipata. Non ci saranno alte temperature: “Soltanto nelle zone esposte all’effetto foehn, quindi le aree sottovento allo Scirocco – leggiamo su MeteoWeb – come la Sicilia tirrenica, si potranno localmente raggiungere o superare di poco i +30°C, circostanza affatto anomala a metà Maggio all’estremo Sud e in modo particolare in città come Palermo“. I 30 gradi e forse più nella Sicilia tirrenica non significherà che avremo un bel sole, perché è in arrivo l’ormai solita sabbia dal deserto del Sahara che ridimensionerà la luce solare. Nelle altre aree della Sicilia, nella Calabria Jonica e nel Golfo di Taranto “farà decisamente freddo, con altissimo tasso di umidità relativa (oltre 85–90%) e temperature massime che faranno fatica a superare i +21/+22°C“. (Foto sopra tratta da MeteoWeb)

Il tempo cambierà Giovedì con l’arrivo del Maestrale

Già a partire da domani MeteoWeb prevede piogge e temporali molto pesanti nel Nord Italia, dove non si escludono alluvioni per possibili straripamenti di laghi, fiumi e, in generale, corsi d’acqua; piogge sparse anche nel Sud e in Sicilia. Stando sempre alle previsioni di MeteoWeb, lo Scirocco ci lascerà in pace Giovedì, quando sarà sostituito dal Maestrale. Come scritto all’inizio non ci sarà un anticipo d’Estate nemmeno nella Sicilia tirrenica perché, come già ricordato, la sabbia del Sahara oscurerà il sole (qui per esteso l’articolo di MeteoWeb). In un altro articolo MeteoWeb pubblica un video nel quale è possibile vedere il Ciclone Atlantico che sta per abbattersu sull’Italia, con effetti molto pesanti – come abbiamo scritto all’inizio di questo articolo, nel Nord Italia (qui il secondo articolo di MeteoWeb con il video). Tanta pioggia e tanta neve sopra i 2 mila metri. A conti fatti, la siccità che ha funestato il Nord Italia sino allo scorso anno è andata a farsi benedire. Almeno questo.