23 dicembre 2024

SICILIA: 250 POSTI NEL CORPO FORESTALE, VIA AL NUOVO CONCORSO. LA SICILIA LANCIA UN CONCORSO PER 250 POSTI NEL CORPO FORESTALE. L'ASSESSORE SAVARINO PROMETTE TRASPARENZA DOPO LE POLEMICHE DEL PRECEDENTE CONCORSO


Dal sito www.direttasicilia.it

La Sicilia lancia un concorso per 250 posti nel Corpo Forestale. L'assessore Savarino promette trasparenza dopo le polemiche del precedente concorso

di Marta Russo - 23 Dicembre 2024
La Regione Siciliana si prepara a un nuovo concorso per il Corpo Forestale, offrendo 250 posti, un notevole incremento rispetto ai 40 previsti nella selezione precedente, annullata a seguito di controversie. L’assessore al Territorio, Giusy Savarino, ha presentato emendamenti alla Finanziaria regionale che mirano a garantire maggiore trasparenza e correttezza nel processo di selezione. L’obiettivo è assicurare un concorso equo e imparziale, con commissioni giudicatrici composte da figure di alto profilo, in linea con gli standard degli altri settori dell’amministrazione regionale.

RIFORMA DEL DEMANIO MARITTIMO E NUOVE PROCEDURE DI RECLUTAMENTO

Gli emendamenti presentati dall’assessore Savarino riguardano non solo il reclutamento del Corpo Forestale, ma anche una riforma del demanio marittimo. Questi interventi, secondo Savarino, sono cruciali per rafforzare le capacità operative del Corpo, a sua volta fondamentale per la tutela dell’ambiente in Sicilia. Il nuovo concorso rappresenta un’opportunità per ringiovanire il Corpo Forestale e garantire la sua efficienza nel lungo termine.

PENSIONI IN VISTA E NECESSITÀ DI NUOVO PERSONALE

Il maxi-concorso si rende necessario a fronte del prossimo pensionamento di circa la metà degli attuali 454 agenti del Corpo Forestale. Secondo uno studio condotto dagli uffici dell’assessorato, ben 200 agenti lasceranno il servizio tra il 2025 e il 2027. L’età media del personale supera i 60 anni, un dato allarmante che ha spinto l’assessore Savarino ad accelerare i tempi per la nuova selezione.

DOMANDE APERTE SULLA GESTIONE DEL CONCORSO

Resta ancora da definire chi gestirà il nuovo concorso. Tra le ipotesi, si valuta la possibilità di affidare nuovamente la selezione al Formez, l’agenzia nazionale per la pubblica amministrazione, come avvenuto in precedenza. Un altro punto da chiarire riguarda la gestione delle graduatorie provvisorie del concorso annullato, in particolare per quanto concerne eventuali ricorsi pendenti. Infine, sarà necessario reperire i fondi necessari per finanziare il maxi-concorso.




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POSSONO ILLUDERE COME VOGLIONO, MA IL KARMA PRIMA O POI ARRIVERÀ! POSSIBILE ABUSO DERIVANTE DA UNA SUCCESSIONE DI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO NEL SETTORE PUBBLICO ITALIANO. LA COMMISSIONE EUROPEA FA RIFERIMENTO ALLA SERIE DI DENUNCE RICEVUTE CONCERNENTI L'ASSENZA DI MISURE VOLTE A PREVENIRE L'ABUSO DEI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO E L'ASSENZA DI SANZIONI IN CASO DI ABUSI. I RAPPORTI DI LAVORO TRA I DATORI DI LAVORO DELL'AGRICOLTURA E GLI OPERAI A TEMPO DETERMINATO, IN PARTICOLARE I LAVORATORI FORESTALI













ANTINCENDIO, AGGIUDICATA LA GARA PER I DPI DESTINATI AGLI OPERAI. REGIONE SPENDERÀ CIRCA DUE MILIONI. I DISPOSITIVI SARANNO DISTRIBUITI, SECONDO LE RISPETTIVE ESIGENZE, AI SINGOLI ISPETTORATI RIPARTIMENTALI PROVINCIALI


Simone Olivelli - 23 Dicembre 2024

I dispositivi saranno distribuiti, secondo le rispettive esigenze, ai singoli ispettorati ripartimentali provinciali.

Costerà complessivamente poco meno di due milioni di euro l’acquisto dei nuovi dispositivi di protezione individuale (Dpi) che la Regione darà agli operai che lavoreranno alla prossima campagna antincendio. La gara d’appalto, che era stata indetta a ottobre, si è conclusa nei giorni scorsi con l’ufficializzazione dei nomi delle imprese che si sono aggiudicate i sei lotti in cui era stato diviso il fabbisogno del Corpo forestale.

Nonostante sia appena iniziato l’inverno, l’attenzione della Regione verso il problema dei roghi sarà alta già dall’inizio del 2025. L’assessorato al Territorio ha deciso infatti di tornare ad avvalersi del servizio aereo antincendio, tramite elicotteri, prevedendo la disponibilità di alcuni mezzi durante l’intero arco dell’anno.
Per quanto riguarda gli interventi da terra, invece, come da tradizione bisognerà attendere l’assunzione del personale stagionale. Fondamentale sarà l’approvazione già entro la fine dell’anno della nuova legge di stabilità.

Dpi antincendio: vestiario e accessori ignifughi
La gara d’appalto prevedeva l’acquisto di oltre 3700 giacche e salopette da uomo e poco più di cinquecento da donna, nonché di quasi novecento giacche e pantaloni da destinare ai cosiddetti torrettisti. Con questo termine viene indicato il personale addetto all’avvistamento dei roghi. Previsto anche l’acquisto di quasi settemila polo.

A essere compresa nella fornitura richiesta dalla Regione erano oltre quattromila stivaletti e più di duemila polacchini. Per quanto riguarda gli accessori dpi antincendio, arriveranno oltre cinquemila paia di guanti, più di un migliaio di caschi dotati di torcia e circa 1600 cappucci sottocasco. Previsto infine l’acquisto di 1135 occhiali, 1700 maschere con filtro con 2650 filtri di ricambio, 1140 cinturoni e infine 2750 borsoni.

I dpi antincendio saranno distribuiti... 

L'articolo continua in questo link:




22 dicembre 2024

SIFUS CONFALI SICILIA: L'EMENDAMENTO ALLA FINANZIARIA DELLA LEGA PRO 55 MILIONI PER I FORESTALI ERA UN BLUFF IN PARTENZA FINALIZZATO AD AMMORTIZZARE I DANNI CHE SI SONO AUTOPRODOTTI INTRODUCENDO LA STAGIONALITÀ GRAZIE ALL'ART. 46 BIS DEL CCNL VOLUTO DA CGIL-CISL-UIL. LA SOLUZIONE È PROMUOVERE CAUSE IN MASSA CONTRO I CONTRATTI A TERMINE


Ricevo e pubblico
dal Segretario Gen.le Sifus Confali
Maurizio Grosso

Palermo  22-12-2024 - Come era prevedibile  l'emendamento della Lega alla legge Finanziaria che doveva consentire di trasferire 55 milioni per i forestali, da Roma a Palermo, e quindi, di raggiungere 178 gg lavorative, come annunciato in pompa magna, dall'ex Assessore Regionale all'Agricoltura, Luca Sammartino e dall'attuale, Salvatore Barbagallo, è stato bocciato al contrario dell'emendamento Giagoni (promosso) che estende la "stagionalità" al comparto. L'Assessore Barbagallo e l'ex Assessore Sammartino sapevano in partenza che l'emendamento pro 55 milioni non sarebbe stato approvato e che, l'unica funzione dello stesso, era quella di ammortizzare i danni contro la lega che sta producendo l'emendamento sulla stagionalità presentato dal loro deputato on.le Giaconi. È chiaro che se la "stagionalità" è stata introdotta per i forestali la responsabilità non è esclusivamente della Lega che l'ha estesa al comparto ma anche e,  soprattutto, di cgil-cisl-uil che con l'art. 46 bis del CCNL l'hanno recepita invece di respingerla. La soluzione per gli operai forestali di tutta Italia, tuttavia, adesso c'è, grazie alle 13 Sentenze alla C.C. Savoca e alla legge 166/2024: bisogna fare cause in massa contro l'abuso dei contratti a termine ed acchiappare il massimo del risarcimento dei danni. In questa maniera, i Governi Regionali metteranno giudizio e capiranno che per ridurre i danni economici prodotti dalle cause dovranno stabilizzare con contratti a tempo indeterminato dalla Sicilia alla Valle d'Aosta. 
Maurizio Grosso Segretario Generale SiFUS



FINANZIARIA, SI SBLOCCANO LE RISORSE PER IL NUOVO CONCORSO AL CORPO FORESTALE


Fonte livesicilia.it

Savarino: "Rafforziamo la prevenzione e la lotta agli incendi"

PALERMO – L’Assemblea regionale siciliana ha approvato gli emendamenti governativi presentati dall’assessora al territorio Giusy Savarino, che segnano una svolta nella pianificazione del demanio marittimo e nelle procedure di reclutamento del Corpo forestale della Regione Siciliana.

Savarino: “Gestione moderna del territorio” 

“Dopo anni di attesa queste norme pongono solide basi per una gestione moderna e sostenibile del nostro territorio, risolvendo questioni strategiche legate al demanio marittimo e al Corpo forestale – ha detto Savarino -. Con queste misure la Regione Siciliana si pone come guida nel processo di sviluppo locale, rispondendo alle esigenze di cittadini e amministratori comunali”

Dopo vent’anni, parte il riordino dei Piani di utilizzo del demanio marittimo (Pudm), fondamentali per regolamentare la fascia costiera. Le novità includono: pianificazione regionale per superare l’assenza di piani comunali; Iter burocratico semplificato e più rapido; priorità alla Valutazione Ambientale Strategica (Vas); intervento regionale nei comuni inadempienti.




A NATALE DOCCIA FREDDA PER GLI OPERAI FORESTALI SICILIANI. NON È PASSATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI L'EMENDAMENTO DELLA LEGA DI 55 MILIONI ALL'ANNO DAL 2025 AL 2029 E QUINDI DI AUMENTARE LE GIORNATE FINO AD UN MASSIMO DI 178. SAMMARTINO ASSICURAVA CHE A PARTIRE DAL 2025 POTEVA ESSERE FATTO SENZA UNA LEGGE DELL'ARS. ADESSO COME SEMPRE, LA STRADA PER LA RIFORMA FORESTALE SECONDO NOI RIMANE IN SALITA. ECCO LE RISPOSTE AL BLOG DEL COMMISSARIO LEGA SICILIA, NINO GERMANÀ E DELL'ON. FIGUCCIA


di Michele Mogavero
Nella seduta di venerdì 20 dicembre 2024, la Camera dei Deputati ha approvato la manovra finanziaria. Ma abbiamo sin da subito provato a cercare (senza esito), se era stato per caso approvato l'emendamento della Lega che autorizzava la spesa di 55 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029 per attività di sistemazione idraulico-forestale e lotta attiva agli incendi boschivi svolte dal dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale della Regione siciliana.
Non vedendo nessun comunicato in pompa magna, così per come era stato fatto più di un mese fa. Ci siamo subito insospettiti ed abbiamo contattato direttamente i parlamentari della Lega, che avevano proposto di incrementare le giornate per i lavoratori forestali della Sicilia.


Ho inviato un whatsapp all'On. Sammartino e all'On. Figuccia.
Ho inviato anche un messaggio al Senatore Nino Germanà (nella foto sopra), vice Presidente del Gruppo Lega, nonchè Commissario Regionale Lega Sicilia e all'On. della Camera dei Deputati, Anastasio Carrà, firmatario dell'emendamento (ex Sindaco del comune di Motta Sant'Anastasia CT,  attualmente assessore).

Ci hanno risposto solo il Senatore Germanà e l'On. Figuccia. 
Ci basta ed avanza per incassare l'ennesima delusione


I riscontri

Alla domanda se era passato l'emendamento che autorizzava la spesa di 55 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029 per attività di sistemazione idraulico-forestale e lotta attiva agli incendi boschivi svolte dal dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale della Regione siciliana e quindi, di aumentare le giornate ai lavoratori forestali della Sicilia.


L'On. Nino Germanà ci ha risposto così:

"No purtroppo"


L'On. Vincenzo Figuccia ci ha risposto così:

Figuccia (Lega). Possibile scrematura, ma proposte di ampio respiro del Governo, irrinunciabili in finanziaria.

"Credo che ci siano momenti della legislatura, in cui far prevalere le ragioni del buonsenso,  approvando misure, che aldilà del colore politico, rappresentano un'opportunità per la Sicilia.
Se sarà necessario scremare la proposta, siamo disposti a farlo, purché si arrivi comunque ad una sintesi, che mantenga almeno le proposte di ampio respiro del Governo in finanziaria".
Così in una nota Vincenzo Figuccia deputato questore della Lega all'Ars.



Leggi anche: 

I comunicati in pompa magna che erano usciti. Prendevamo atto della notizia, ma nello stesso tempo rimanevamo cauti










MESSAGGIO DI AUGURI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA RENATO SCHIFANI. IL PRESIDENTE RENATO SCHIFANI AUGURA A TUTTI I SICILIANI BUONE FESTE, INVITANDO A GUARDARE AVANTI CON FIDUCIA





LEGGE SULLA DEFORESTAZIONE: IL PARLAMENTO UE CONCEDE ALLE IMPRESE UN ANNO IN PIÙ PER CONFORMARSI


Dal sito www.siciliaagricoltura.it

22 Dicembre 2024
Il Parlamento Europeo ha approvato un emendamento che offre alle imprese un anno aggiuntivo per conformarsi al nuovo regolamento che vieta la vendita nell’UE di prodotti provenienti da territori deforestati. In una votazione conclusa con 546 favorevoli, 97 contrari e 7 astensioni, il Parlamento ha dato il via libera alla proposta di rinviare l’applicazione delle norme al 30 dicembre 2025, anziché dal 2024, come inizialmente previsto. Le piccole e microimprese avranno tempo fino al 30 giugno 2026 per adattarsi alle nuove disposizioni.

La decisione di concedere un ulteriore anno di tempo è stata presa dopo che vari Paesi dell’UE, commercianti e operatori avevano espresso preoccupazioni circa la difficoltà di rispettare completamente le norme già dal 2024. La Commissione Europea ha proposto questa proroga come risposta alle richieste di maggiore preparazione, senza compromettere gli obiettivi ambientali della legge.

La normativa è stata istituita per prevenire la deforestazione legata al consumo di prodotti come carne bovina, cacao, caffè, olio di palma, soia, legno, gomma, carbone e varie materiale vegetale. Tra il 1990 e il 2020, l’UE ha avuto un impatto significativo sulla deforestazione globale, con la perdita di circa 420 milioni di ettari di foresta, un’area più grande dell’intera Unione Europea. Di questa deforestazione, circa il 10% è attribuibile al consumo dell’UE, soprattutto per quanto riguarda la produzione di olio di palma e soia.

In risposta alle sollecitazioni del Parlamento, la Commissione Europea si è impegnata a ridurre gli obblighi amministrativi per le imprese e a garantire che il sistema di informazione per gli operatori e la classificazione dei Paesi e delle regioni a rischio siano pronti entro il 30 giugno 2025. La Commissione ha anche promesso di rivedere il regolamento entro il 2028, con l’obiettivo di semplificare ulteriormente la normativa per le imprese, specialmente quelle che operano in Paesi a basso rischio di deforestazione.

Christine Schneider, relatrice della legge, ha sottolineato che l’ulteriore anno concesso alle imprese dovrà essere utilizzato per garantire che le misure proposte, come la piattaforma online e la categorizzazione dei rischi, siano applicate in modo coerente. Questo approccio, ha aggiunto Schneider, mira a garantire la prevedibilità lungo tutta la catena di approvvigionamento, senza danneggiare i consumatori o le parti interessate.

Perché il rinvio entri in vigore, il testo dovrà essere formalmente approvato dal Consiglio dell’Unione Europea e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE entro la fine del 2024.

Un Passo Importante per l’Ambiente

La legge sulla deforestazione rappresenta un passo significativo nell’impegno dell’Unione Europea contro i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità. Mentre l’industria si prepara ad adeguarsi a queste nuove regole, l’UE si impegna a promuovere politiche che riducano l’impatto ambientale delle sue attività commerciali, incoraggiando al contempo una maggiore responsabilità nelle pratiche di approvvigionamento globali.






21 dicembre 2024

FINANZIARIA IN DISCUSSIONE ALL'ARS - DISPOSIZIONI PER IL SETTORE DELLA FORESTAZIONE. L'ASSESSORE BARBAGALLO: SUDDIVISIONE DI CAPITOLI TRA IL DIPARTIMENTO DELLO SVILUPPO RURALE E IL CORPO FORESTALE, SICCOME GLI OPERAI FORESTALI CI SONO SIA NEL CORPO FORESTALE CHE NEL DIPARTIMENTO DI SVILUPPO RURALE, PER UNA MIGLIORE GESTIONE, SI TRATTA SOLO DI UNA SEMPLICE DIVISIONE DELLE DUE PARTI



BARBAGALLO, assessore per l’agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca mediterranea. Sì, Presidente, è semplicemente una suddivisione di capitoli tra il Dipartimento dello sviluppo rurale e il Corpo Forestale, cioè da quest'anno abbiamo proposto di dividere i capitoli; siccome gli operai forestali ci sono sia nel Corpo Forestale che nel Dipartimento di sviluppo rurale, per una migliore gestione, si tratta solo di una semplice divisione delle due parti. 




19 dicembre 2024

SIFUS CONFALI: FRANCO CUPANE È IL PRIMO SEGRETARIO NAZ.LE VICARIO DEL SETTORE FORESTALE


Ricevo e pubblico
dal Segretario Gen.le Sifus Confali
Maurizio Grosso

Roma 19-12-2024 - In data odierna, su proposta del Segretario Generale, Maurizio Grosso e del Segretario Nazionale -settore- forestale, Giuseppe Fiore, la segreteria generale del SiFUS, ha eletto l'attuale segretario regionale siciliano - settore - forestale, Franco Cupane quale, Segretario Nazionale Settore forestale vicario. Nella storia del SiFUS, Franco Cupane è il primo dirigente proveniente da altre o.s. a ricoprire ruoli di così grande responsabilità e prestigio per il grande lavoro e i risultati prodotti. Si deve a Franco Cupane ad esempio, il merito della vertenza relativa al  riconoscimento degli scatti di anzianità avviata con successo dalla nostra o.s. A lui è  affidata, in Sicilia ed in Italia, la partita per raggiungere 10 mila cause contro i contratti a termine! 
L'addetto stampa sifus confali




VI RICORDATE LA LEGGE DI STABILITÀ 2024-2026 DEL 16 GENNAIO 2024? EBBENE, I SOGGETTI TITOLARI DI GARANZIA OCCUPAZIONALE PER 101 GIORNATE LAVORATIVE "POSSONO" SVOLGERE NELL'ANNO 2024 FINO AD UN MASSIMO DI 121 GIORNATE. LA PAROLA "POSSONO" NON È STATA TRASFORMATA IN "DEVONO". TUTTO QUÌ? ASSOLUTAMENTE NO! VI RICORDATE ANCHE CHE TUTTE LE TRE FASCE OCCUPAZIONALI DOVEVANO FARE 30 GIORNATE IN PIÙ? QUALCHE MESE DOPO SI VOTAVA PER LE EUROPEE. QUINDI? PUNTO!





ARS, LA MANOVRA DI STABILITÀ: AMMONTEREBBE A OLTRE 700 MILIONI DI EURO


Dal sito gds.it

18 Dicembre 2024
Ammonterebbe a oltre 700 milioni di euro la manovra di stabilità che l’Ars ha cominciato a votare questo pomeriggio (18 dicembre), approvando il primo articolo per poi sospendere la seduta e rinviarla a domani a mezzogiorno.

Dai corridoi di Palazzo dei Normanni filtra che ai 450 milioni iniziali del governo stanziati finanziare il testo base si aggiungerebbe un tesoretto di altri 250/300 milioni di euro che servirà a finanziare le norme parlamentari e altri aggiuntivi del governo che dovrebbero confluire in maxi emendamenti.

Ma la vera partita si giocherebbe il prossimo anno, grazie agli incassi che l’Economia prevede dalle entrate tributarie e fiscali: si vocifera già di un maxi assestamento di bilancio e dell’azzeramento del disavanzo della Regione.

L’Ars ha approvato gli articoli del bilancio di previsione della Regione, il voto finale sarà dato dopo l’ok alla manovra di stabilità, il cui esame è appena cominciato a Sala d’Ercole. Accantonato subito l’articolo 1 su richiesta del governo - l’istituzione dell’agenzia per l’attrazione degli investimenti - l’aula voterà i primi articoli, poi la seduta parlamentare sarà rinviata a domani. Il timing prevede per regolamento il via libera alla manovra entro il 28 dicembre, l’intenzione però sarebbe quella di vararla prima di Natale, per questo motivo c’è chi non esclude che si possa fare seduta anche sabato e domenica.

Fonte: gds.it



18 dicembre 2024

CAMERE DI COMMERCIO, STABILIZZATI 80 LAVORATORI. SCHIFANI E TAMAJO: «FINISCE UN'ERA DI PRECARIATO». CONTINUEREMO NEL NOSTRO IMPEGNO PER METTERE FINE A TUTTE LE SITUAZIONI DI PRECARIATO CHE INTERESSANO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE REGIONALE AL FINE DI ASSICURARE A QUESTI LAVORATORI UN FUTURO PIÙ SERENO


Dal sito www.regione.sicilia.it

17 Dicembre 2024
Fine del precariato per 80 lavoratori delle Camere di Commercio della Sicilia. Oggi, nella sede dell’assessorato regionale delle Attività produttive, la firma dei contratti di lavoro a tempo indeterminato davanti al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e all’assessore Edy Tamajo. Presenti anche i rappresentanti delle Camere di commercio  e i sindacati di categoria.

«Dopo oltre venti anni, grazie a una norma voluta dal mio governo - dice Schifani - si chiude la pagina del precariato per questi dipendenti. Diamo certezza occupazionale a una categoria di lavoratori che nel tempo, non soltanto ha acquisito elevate competenze professionali, ma ha garantito la piena operatività di enti che svolgono un ruolo strategico per le imprese siciliane. Continueremo nel nostro impegno per mettere fine a tutte le situazioni di precariato che interessano la pubblica amministrazione regionale al fine di assicurare a questi lavoratori un futuro più sereno».

La stabilizzazione di questi lavoratori è stata resa possibile grazie alla norma contenuta della manovra quater del governo Schifani, approvata lo scorso novembre all’Ars, che stanzia più di 1,3 milioni di euro per gli esercizi finanziari dal 2024 al 2027, oltre alle risorse necessarie fino al 2039 per i dipendenti via via interessati dalla misura.

«Con questa firma - aggiunge Tamajo - poniamo fine a un lungo periodo di incertezza per i lavoratori delle Camere di commercio siciliane. Si tratta di un risultato che tutela i lavoratori e rafforza l’intero sistema camerale regionale, un settore cruciale per lo sviluppo economico della Sicilia. Questo è un impegno che avevamo preso e che oggi portiamo a compimento, dimostrando come, con serietà e concretezza, si possano dare risposte reali ai bisogni dei lavoratori e del territorio. La stabilizzazione è solo un punto di partenza: continueremo a lavorare per modernizzare e rendere più efficiente il sistema produttivo regionale».

I contratti a tempo indeterminato interessano 41 lavoratori della provincia di Caltanissetta, 9 della provincia di Trapani, 23 di Agrigento e 7 del territorio di Palermo ed Enna. I primi contratti di lavoro precario stipulati risalgono al 2002, gli ultimi al 2007.




PER QUANTO RIGUARDA IL TEMA DELLE RIFORME DEI SETTORI FORESTALI E DEI CONSORZI, SI REGISTRA UNA BRUSCA FRENATA A CAUSA DELLE “FAIDE” POLITICHE INTERNE AL GOVERNO REGIONALE. L'HA DETTO IL SEGRETARIO REGIONALE, TONINO RUSSO, ALL'ASSEMBLEA GENERALE DELLA FLAI CGIL SICILIA



Dalla pagina Facebook 
Flai Cgil Sicilia 

ASSEMBLEA GENERALE FLAI CGIL SICILIA

É in corso di svolgimento presso la sede regionale CGIL a Palermo, l ‘assemblea generale della Flai Cgil Sicilia alla presenza della segretaria nazionale Flai Cgil  Silvia Guaraldi che concluderà i lavori e del segr. gen. CGIL Sicilia Alfio Mannino. Approvato il bilancio di previsione 2025, il segretario generale Tonino Russo, nella sua relazione, ha ricordato come quello che si sta per chiudere sia stato un anno impegnativo e difficile per la Sicilia a causa della crisi idrica che ha messo in seria difficoltà persino la convivenza sociale nella nostra regione. Sempre Tonino Russo ha sottolineato come la manovra finanziaria, in discussione in questi giorni, del governo nazionale, crei diseguaglianze poiché si mettono risorse su spese militari e su un ponte inutile per la Sicilia. “Il modello agricolo che, in Sicilia, ma in generale in tutto il mondo,  non mette al centro il lavoratore e guarda solo al profitto, è un modello malato e noi dobbiamo avere la forza di trasferire questo concetto ai lavoratori anche se non è né facile né scontato” ha concluso Tonino Russo. La Flai siciliana, In linea con le indicazioni della Flai-Cgil Nazionale, nel 2024 ha rinnovato quasi tutti i contratti provinciali. Per quanto riguarda il tema delle riforme dei settori forestali e dei consorzi, si registra una brusca frenata a causa delle “faide” politiche interne al governo regionale.


SIFUS CONFALI: VI È LA POSSIBILITÀ CHE I LAVORATORI FORESTALI FACCIANO 178 GIORNI IN ATTESA DELLA RIFORMA. SE SI SBLOCCANO I FONDI ACCANTONATI E NON SPESI, SI POTRÀ AVERE LA COPERTURA FINANZIARIA, MA TUTTO QUESTO SARÀ POSSIBILE NON PRIMA DI GIUGNO/LUGLIO 2025. IL BLOG: INTERPRETIAMO QUESTO COMUNICATO CHE PROBABILMENTE SI STA AVVERANDO QUELLO CHE TEMEVAMO. CI STIAMO AVVICINANDO A POCO A POCO ALLE PROSSIME ELEZIONI REGIONALI CON UN NULLA DI FATTO ED ESSERE SOMMERSI NUOVAMENTE DA FALSE PROMESSE. SPERIAMO DI SBAGLIARE!



Dalla pagina Facebook
del Segretario Regionale SIFUS Confali  
Comparto Forestale Sicilia
Franco Cupane

LAVORATORI FORESTALI SICILIANI
OGGI 17 Dicembre 2024 dopo un lunga attesa con la caparbietà e la tenacia dei lavoratori forestali presenti presso il palazzo di presenza della ragione siciliana siamo riusciti a incontrare il ragioniere Capo della Regione dott. Sammartano e il segretario alla presidenza dott. Caruso. Cosa dire per la riforma, sicuramente  dopo la finanziaria a gennaio o febbraio 2025 si inizierà a discutere la proposta  che ora è quella governativa che parla di stagionalità precariato controfirmata dai confederali.
Noi aspettiamo che venga anche discusa in commissione la nostra proposta di legge il DDL 664/23 che parla di una sola fascia occupazionale OTI, cioè parla di stabilizzazione dei lavoratori forestali storici e futuri.
Abbiamo ribadito che solo con una programmazione che tenga conto della salvaguardia del patrimonio boschivo siciliano e la tutela dei lavoratori forestali si potrà avere una soluzione chiara è certa. 
Abbiamo illustrato l'emendamento per aumentare le giornate lavorative per il 2025 fino a 178 giorni per tutti i lavoratori forestali siciliani con le risorse già stanziate circa 270 milioni euro con un aggiunta di 30 milioni vi è la possibilità che i lavoratori facciano 178 giorni in attesa di una riforma Forestale.
Il dott. Sammartano ci comunica che se si sbloccano i fondi accantonati e non spesi, si potrà avere la copertura finanziaria per effettuare le 178 giornate lavorative con fondi regionali, ma tutto questo sarà possibile solo se la Corte dei Conti sbloccherà i fondi, si presume non prima del mese di giugno/luglio 2025. Noi abbiamo proposto di forzare lo sblocco dei fondi perché potrebbero dare una soluzione per mettere in sicurezza il territorio boschivo siciliano.
Il SIFUS sarà sempre vigile al lavoro sulla finanziaria e sta cercando di coinvolgere i parlamentari a sostenere l'emendamento da noi promosso.

LA LOTTA PAGA SEMPRE. 
NOI NON MOLLIAMO MAI.
Franco Cupane Segretario Regionale SIFUS 
Comparto Forestale Sicilia








LA DICHIARAZIONE. SCHIFANI: “MANOVRA ENTRO L’ANNO, CONFIDO NELLE OPPOSIZIONI” CLICCA PER IL VIDEO




Dal sito ilsicilia.it

17 Dicembre 2024
L’obiettivo del governo è chiudere la manovra finanziaria entro l’anno, perché ha rispettato tutti i tempi procedurali inerenti alla presentazione dei documenti contabili. Avremo sempre un’atteggiamento dialettico nei confronti dell’opposizione”. Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, parlando, a Palermo, a margine della cerimonia ufficiale per la firma dei contratti a tempo indeterminato dei dipendenti precari delle Camere di Commercio siciliane. “Confido – prosegue – su un atteggiamento responsabile di quest’ultima, così come lo è stato sempre in questa legislatura. Siamo pronti ad ascoltare, naturalmente, le proposte migliorative, dovessero essere condivise, e quegli elementi che affrontino questioni emergenziali che tutt’ora viviamo”.
“Il nostro governo continuerà a dare attenzione al mondo del lavoro, alle fasce deboli, a chi non ce la fa e ai tanti bambini che vivono male perché abbandonati: c’è un mondo parallelo che vive al buio non della carità ma dell’isolamento. A quel mondo io ho guardato da presidente del Senato e guardo ancora oggi, con le misure in aiuto, contro la povertà. Non è uno spot – prosegue – ma un’indennità che garantisce a qualche famiglia, che non ce la fa, di avere aiuti per un anno. Non c’entra niente con il reddito di cittadinanza, che noi abbiamo contestato perché impediva ai giovani di lavorare togliendogli ogni stimolo. Stiamo studiando ulteriori misure per far crescere l’economia e le comunicheremo in occasione della Finanziaria. Vogliamo che i nostri ragazzi non siano costretti ad andare via dalla Sicilia”, conclude Schifani.
Altro tema importante riguarda ilo caro voli  e rispetto al quale Schifani dichiara che “Stiamo facendo tutto ciò che è possibile fare, stanziando tante risorse finanziarie, ma non possiamo fare la guerra alle compagnie per i loro prezzi, perché non tocca a noi. Abbiamo denunciato all’Antitrust questo scandalo poi, se il governo ce la fa, penso che sarà necessario chiedere, con garbo, l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta su quello che si sta verificando. Lo chiederemo a entrambi i presidenti delle Camere – prosegue – perché è giusto che il Parlamento abbia cognizione di quello che succede, le regole vanno rispettate e auspico che, questa commissione d’inchiesta, possa avere poteri di persuasione. Far pagare mille euro a persona per chi vuole andare e tornare dalla propria terra è uno scandalo”.
Il governatore siciliano ha inoltre parlato di Forza Italia. “Il ministro Cardinale dice che FI non è più un partito populistico e leaderistico? Che sia un partito diverso rispetto a prima, perché è venuto meno Berlusconi, è un fatto sostanziale. Più volte, infatti, è stato conclamato dall’alta classe dirigente che lui ha lasciato. Noi (io Tajani ed altri dirigenti) stiamo continuando a lavorare verso un percorso che si rafforza sempre di più e che ritengo sia il vero partito di centro, liberale del nostro Paese”.
Davide Faraone, dice di guardare con interesse alla forza politica creata da Lagalla, Lombardo e Micciché? Faraone chi?”. E su un possibile sostegno di Lagalla, ad un eventuale Schifani bis, il governatore ha precisato: “Lagalla ieri ha detto che sto lavorando bene – prosegue – anche lui sta facendo bene ma, per adesso, penso al lavoro e non al futuro”.

Fonte: ilsicilia.it




17 dicembre 2024

INCONTRO TRA IL CODIRES, LO SNALV CONFSAL E L'ASSESSORE BARBAGALLO. L'ASSESSORE HA COMUNICATO CHE LA RIFORMA APPRODA IN GIUNTA NELLA FINANZIARIA CORSO E MOLTO PROBABILMENTE CI SARÀ UN AUMENTO DI GIORNATE LAVORATIVE PER IL 2025


Ricevo e pubblico
dal Coordinatore regionale 
del Codires 
Enrico Scozzarella

COMUNICATO   STAMPA   

In data 16 dicembre ’24 rappresentati Regionali e Nazionali:  Francesco Crocitti, Enrico Scozzarella e Manuel Bonaffini delle rispettive OO.SS. - CODIRES e SNALV- CONFSAL hanno incontrato l’Assessore Regionale all’agricoltura e dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea dott. Salvatore Barbagallo per discutere delle riforma di legge 16/96 ss.mm.ii.  del comparto forestale. Durante il confronto molto disteso, le OO.SS. hanno sostenuto e rappresentato che il comparto forestale si è notevolmente ridotto come numeri di lavoratori in quanto alla data odierna può contare in tutta la Regione Sicilia circa 16.000 forestali quasi tutti a tempo determinato. Alla luce  di tutto ciò, abbiamo chiesto di formare solo due contingenti uno a tempo indeterminato e l’altro a 180 giorni con lo scivolo naturale dei pensionamenti. Abbiamo  riteniamo necessario ed urgente, sollecitare il Governo Regionale ad una revisione legislativa dell’attuale L.R. di settore  integrando e prevedendo nelle attuali previsioni  istituzionali:
 
- la bonifica idraulico-fluviale, al fine di una maggiore tutela del territorio, regimentando e facilitando il deflusso dei corsi d’acqua; 
- una maggiore riforestazione utile a prevenire il diffuso dissesto idrogeologico, rendere produttiva la commercializzazione del legname, combattere la desertificazione, contribuire al rispetto del protocollo di Kyoto, sanificando l’aria respirata; - utilizzo degli scarti legnosi al servizio di centrali elettriche predisposte per l’utilizzo delle bio masse;                              
- l’utilizzo continuativo, al bisogno, in compiti di supporto alla protezione civile sia in situazione di emergenza idrica che ordinaria; 
- utilizzo dei Lavoratori a supporto dell’attività turistico-montana da svilupparsi nelle aree boschive demaniali; 
- utilizzo dei Lavoratori per compiti di vigilanza del territorio agro-montano a supporto del corpo forestale e delle guardie faunistico - venatorie; 
- utilizzo dei Lavoratori nella gestione annuale di parchi e riserve ; - utilizzo dei Lavoratori per compiti utili alla gestione e manutenzione del verde sia pubblico che privato, a supporto preventivo, tra l’altro, della puntuale applicazione della L. 353/2000; 
- potenziamento di mezzi e strumenti ad oggi spesso inidonei e sistemazione adeguate delle stradelle di accesso ai cantieri; 
- incremento delle torrette di avvistamento incendi e delle postazioni operative di sosta automezzi al fine di velocizzare l’impiego sui luoghi, dotandoli di relativi servizi a norme tanto altro.  

Inoltre, abbiamo dato un suggerimento operativo, utilizzare gli autobotti e la forza lavoro del Corpo  forestale per dare supporto concreto nelle province che stanno subendo ulteriormente lo stato di crisi di emergenza idrica. L’Assessore Regionale dott. Barbagallo, ci ha comunicato, nelle more che la riforma di comparto approda in Giunta Regionale nella finanziaria in corso, molto probabilmente ci sarà un aumento economico di bilancio per finanziare ulteriore giornate lavorative ai lavoratori forestali per l’anno 2025.
                                
CODIRES
Enrico Scozzarella e 
Francesco Crocitti

SNALV- CONFSAL
Manuel Bonaffini


PRIMA LIQUIDAZIONE CON LA LEGGE 166/2024. IL TRIBUNALE DI TERMINI IMERESE PER IL COMPRENSORIO MADONIE, OLTRE AGLI SCATTI DI ANZIANITÀ RICONOSCE IL DANNO COMUNITARIO FINO A 8 MENSILITÀ. UN' OPERAIO FORESTALE CHE NON SUPERAVA 20 ANNI DI SERVIZIO, QUINDI LA LIQUIDAZIONE DELLE 8 MENSILITÀ È PER QUESTO MOTIVO. ORMAI IL TRIBUNALE DI TERMINI IMERESE HA PRESO QUESTO ORIENTAMENTO PER LE MADONIE E SARANNO TUTTE COSÌ



Ricevo e pubblico
dallo studio legale Fasano

FORESTALI: per il nostro studio le prime vittorie in Tribunale per il danno da precariato di cui alla legge n. 166/2024 (risarcimento del danno da precariato dalle 4 alle 24 mensilità).

Con sentenza del 12 dicembre 2024 il Tribunale di Termini Imerese ha liquidato gli scatti di anzianità e il danno comunitario, quest’ultimo, fino a 8 mensilità della retribuzione tabellare base. 

Valutazione che è stata determinata in base agli anni di precariato del ricorrente. 

Siamo soddisfatti di questo risultato e rimaniamo a vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento o informazione. 

Per informazioni:

📲334812803
📲 388 4736894
📲 327 6622136
📲 320 9336398




IL SEGRETARIO GENERALE DELLA UILA SICILIA, NINO MARINO: PENSARE CHE PER 30 ANNI CI SONO ANCORA LAVORATORI CON 78 E 101 GIORNATE, QUESTO NON È NÈ GIUSTIFICABILE NÈ CIVILE. LA POLITICA È STATA TOTALMENTE DISATTENTA. LA RIFORMA PUR PREVEDENDO UNA GRADUALE STABILIZZAZIONE ANCORA È FERMA. LA PROPOSTA SIGLATA DAI SINDACATI E DAL GOVERNO, NON VA IN GIUNTA E NEMMENO IN ASSEMBLEA. SI PERDE TEMPO PERCHÈ NON È TRA LE PRIORITÀ. FINORA LA RIFORMA FORESTALE È SOLO UN PEZZO DI CARTA! VIDEO

Clip estrapolata dalla pagina Facebook: 
Sestarete TV - Canale 81



Video completo dalla pagina Facebook: 
Sestarete TV - Canale 81

Agricoltura, il segretario generale della Uila Sicilia, Nino Marino, traccia il bilancio del 2024: "Situazione molto critica a causa della siccità, ma troppi ritardi ancora anche dalla politica. Accelerare nei prossimi mesi le riforme dei Forestali e dei Consorzi di bonifica".
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SOLDI SOTTO L’ALBERO PER LA REGIONE, SPUNTA UN TESORETTO DA 50 MILIONI MENTRE INIZIA LA DISCUSSIONE SULLA FINANZIARIA


Dal sito www.blogsicilia.it

di Manlio Viola 16/12/2024
Inizia la settimana cruciale per la Finanziaria della Regione siciliana. Incardinata in aula con il termine scaduto per la presentazione degli emendamenti oggi tocca agli uffici completare le procedure di ammissione e dare, così, il via libera ai lavori d’aula che entreranno nel vivo domani martedì 17 dicembre puntando a chiudere la discussione entro venerdì 20 dicembre o al massimo sabato 21.

La finanziaria regionale

La legge di stabilità si presenta formalmente snella: una ventina di articoli con una formulazione semplice intorno alla quale non dovrebbero esserci particolare difficoltà. i nodi saranno sugli emendamenti aggiuntivi. un maxi emendamento governativo ed uno parlamentare nei quali confluiscono un po’ tutte le richieste provenienti dai gruppi se non dai singoli parlamentari.

Compare il tesoretto

Intanto gli uffici di via Notarbartolo scoprono un tesoretto nelle casse regionali. Si tratta di circa 50 milioni di euro potranno essere utilizzati per la manovra. In parte andranno probabilmente a coprire le varie richieste d’aula ma la regione punta ad usarli per dare respiro ulteriore al mondo imprenditoriale.

Ulteriore perchè nonostante la fine dell’anno prti verso la chiusura della cassa regionale nelle ultime settimane la Regione ha dato una accelerazione ai pagamenti nei confronti di imprese creditrici di beni, servizi e lavori. Il passaggio successivo è tecnico: avendo abbattuto il debito d’esercizio  (i pagamenti in sospeso) in manovra non è più obbligatorio l’accantonamento di garanzia ed ecco che si sbloccano i 50 milioni.

La manovra a blocchi

Al tesoretto da 50 milioni potrebbero aggiungersi ulteriori fondi che potrebbero far salire la disponibilità aggiunti fino a 75 o anche a 100 milioni portando la manovra complessi da 600 a 700 milioni per effetto dello sblocco di altri accantonamenti e per il ricalcolo dei residui riutilizzabili derivanti dalla chiusura del bilancio triennale. Articolati passaggi tecnici che permetteranno, con tutta probabilità, di utilizzare maggiori risorse derivanti dai così detti fondi globali non utilizzati e non vincolati e dunque impiegabili nel 2025.

La manovra viene divisa, dagli uffici dell’assessorato all’economia, in tre blocchi. Dei 700 milioni c’è un primo blocco del 10%, pari a circa 70 milioni che sarà vincolato a spese obbligatorie a partire dalle aggiuntive della sanità (Ci sono spese da recuperare anche degli anni passati); la manovra vera e propria che vale circa 350 milioni di euro di spese generali necessarie; c’è poi un tesoretto da circa 80 milioni messo a disposizione dei maxi emendamenti per accontentare le richieste parlamentari e fluidificare l’iter della manovra.

Sulla parte restante ci sarà da discutere ma c’è da ricordare anche che il disavanzo regionale, per quanto abbattuto in maniera consistente, non è ancora azzerato e il governo vorrebbe destinare una parte delle risorse anche a questo aspetto perché chiudere il capitolo disavanzo significherebbe liberare l’amministrazione da una palla al piede annosa e pesante.





15 dicembre 2024

FICUZZA, OPERAIO FORESTALE MUORE DURANTE IL TURNO DI LAVORO: RIMANDATA ACCENSIONE ALBERO A CORLEONE. CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA DA PARTE DEL BLOG

Nella foto l'operaio deceduto a Ficuzza. La foto in bianco e nero è stata scattata per le nozze d'argento (Fonte Facebook)

Dal sito quotidianodipalermo.it

Rimandata l'accensione dell'albero di Natale a Corleone. L'uomo era originario di Godrano

Un operaio della Forestale è morto nei giorni scorsi a Ficuzza, a causa di un malore, mentre stava svolgendo il suo turno di lavoro. Rosario Sileci, 58 anni, era di Godrano, comune in provincia di Palermo. Commovente il messaggio della moglie sui social: “Come seminavi i tuoi terreni e raccoglievi i tuoi frutti – scrive la donna – lo hai fatto anche nella tua vita, hai seminato tanto Amore e tanta allegria e sono sicura che in ogni persona che ti ha conosciuto questo seme verrà custodito nei loro cuori come per sempre nel mio. Una parte di me è morta con te, sappi che tu sarai per sempre il mio grande Amore. Un giorno ci riabbracceremo di nuovo e tu sarai là ad aspettarmi con il tuo sorriso. Ti Amo immensamente, mi manchi come l’aria”

L’amministrazione comunale di Corleone, dove Sileci era conosciuto e stimato, in segno di rispetto, ha deciso di rinviare l’accensione dell’albero di Natale, inizialmente prevista per domani in piazza Colonnello Russo. L’evento è stato posticipato alla prossima settimana. “Per rispetto nei confronti di Rosario Sileci – si legge nella nota – l’accensione dell’albero di Natale è rimandata. L’amministrazione comunale e il Consiglio comunale porgono sentite condoglianze alla famiglia”.




Condoglianze alla famiglia da parte del Blog




NELL'ATTESA CHE LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA SI ESPRIMA CON LA SENTENZA NEI CONFRONTI DELLO STATO ITALIANO, RIPERCORRIAMO CON FATTI E PAROLE, QUANTO È SUCCESSO PER I PRECARI PIÙ VETUSTI D'EUROPA


di Michele Mogavero
Operai forestali, rimaniamo fiduciosi ed abbiamo un'ottima considerazione del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Ue, istituzioni di cui ci fidiamo. Lo dimostrano i fatti: non hanno mai tentennato e sono stati sempre coerenti. Speriamo di non sbagliarci.

Usando il condizionale, cerchiamo di fare chiarezza sulla questione che investe il comparto forestale, attraverso i fatti e le parole delle istituzioni, cercando di stilare un percorso temporale che definisca chi siamo e dove dovremmo andare.
Iniziamo riportando fedelmente quanto dichiarato dal Presidente Schifani in sede di campagna elettorale, il 17 settembre del 2022, al giornale online
LIVE SICILIA: “Nel luglio 2019 la Commissione Europea – ricorda Schifani – ha comunicato al governo italiano l’avvio di una procedura di infrazione per non avere correttamente recepito una Direttiva in materia di contratti di lavoro a tempo determinato. Per superare questa procedura è necessario intervenire con una norma che permetta di dare stabilità ai lavoratori forestali, oggi stagionali con contratti di lavoro a tempo determinato, con garanzia occupazionale”, conclude.

Abbiamo capito bene? In virtù dello stato d'infrazione sancito dalla Commissione Europea, già nel 2019, rilanciato nel 2021 e con il parere motivato nel 2023, lo Stato Italiano avrebbe dovuto formulare una norma che dia stabilità a questi lavoratori.
Facciamo ora un ulteriore salto in avanti, e arriviamo al 16 settembre del 2024, giorno in cui viene pubblicato in Gazzetta ufficiale il DL 131 definito anche salva infrazioni. Con il suo articolo 12 si cerca di offrire una soluzione in caso di reiterato abuso dei contratti a termine, con la possibilità di richiedere un risarcimento compreso tra le 4 e le 24 mensilità. L'articolo 12 del DL 131 è una conseguenza dello stato d'infrazione 4231/2014, di cui fanno parte diverse categorie di lavoratori della pubblica amministrazione, compresi i forestali, ma ci sono anche i precari dei vigili del fuoco, i precari dell'istruzione ed altri ancora. L'intenzione del Governo italiano nell'inserire tale articolo 12 era quella di chiudere l'infrazione derivante del mancato recepimento della direttiva 1999/70/UE, cercando di scongiurarne le conseguenze.
Non sappiamo se la Commissione europea non abbia ritenuto congrua la soluzione offerta dall'art. 12, ma il 3 ottobre, dopo soli 18 giorni dall'uscita del decreto la Commissione Europea ha deciso di deferire l'Italia (INFR(2014)4231) alla Corte di giustizia dell'UE in quanto tale paese non ha posto fine all'utilizzo abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie (direttiva 1999/70/CE del Consiglio).
Fino a questo momento ci siamo attenuti ai fatti e alle parole che facilmente si possono riscontrare. Ora stiamo assistendo ad un continuo susseguirsi di altri fatti ed altre parole. Noi continueremo a riportare fatti e parole che riguardano questo comparto, ma ci auguriamo che nell'immediato futuro la Corte di Giustizia Europea, attraverso la sentenza che immaginiamo rispecchierà la direttiva 1999/70/CE che lo stesso Stato Italiano ha sottoscritto, che venga fatta chiarezza, e il comparto di precari più vetusto d'Europa (insieme agli altri precari) abbia il giusto riconoscimento attraverso un lavoro più stabile.

Da ignoranti che siamo, possono cambiare tutti i contratti di lavoro che vogliono, possono votare tutti i provvedimenti che vogliono (vedi stagionalità), ma alla fine quello che conta è la Corte di Giustizia Europea. La soluzione non potrà mai essere la nuova legge approvata dal Governo nazionale o eventualmente quella regionale, qualora non rispecchiasse le direttive UE.
Stabilizzazione e risarcimento, questo abbiamo capito dalla Commissione Europea, ma che non hanno ancora capito le istituzioni italiane.
Da una nostra interpretazione, lo dimostra il salva infrazioni che solo dopo 18 giorni dall'uscita del decreto la Commissione Europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'UE in quanto tale paese non ha posto fine all'utilizzo abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie.

Ci piace ricordare che la Commissione Europea, ha più volte esortato l’Italia a prevenire l’abuso di contratti a tempo determinato e ad evitare condizioni di lavoro discriminatorie nel settore pubblico. Ha deciso di inviare un parere motivato ed imposto di non discriminare i lavoratori a tempo determinato. La normativa italiana non previene né sanziona in misura sufficiente l’utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato per diverse categorie di lavoratori del settore pubblico in Italia. Tra questi anche i lavoratori forestali, stagionali o non stagionali che siano!

Rispetteremo com'è giusto che sia, tutte le leggi dei parlamenti Europei, Nazionali e Regionali. Rispetteremo com'è giusto che sia, le sentenze dei vari Tribunali positive o negative che siano.
Ma quella che metterà fine a questa lunga telenovela sarà la sentenza della Corte di Giustizia Europea, che ha già chiesto il diritto al lavoro. Anche per gli operai forestali della regione Siciliana. 
Abbiamo usato il condizionale, però è quello che tutti sperano.



UNA FINANZIARIA DI CARTAPESTA. PER GLI OPERAI FORESTALI IN ATTESA DI UNA LEGGE DI RIFORMA, PROMESSA DA ANNI. TUTT’AL PIÙ SI METTERÀ QUALCHE PEZZA, AUMENTANDO LE GIORNATE DI LAVORO, E SPERANDO DI SCAMPARE ALL’IMPUGNATIVA DA PARTE DI PALAZZO CHIGI (SEMPRE DIETRO L’ANGOLO)


Dal sito www.buttanissima.it

La manovra è piatta e senza futuro. L'aula si prepara al maxi emendamento per l'assalto finale alla diligenza


Alberto Paternò 14/12/2024

Non si fa che parlare di contributi alle associazioni e di come, i 70 parlamentari dell’Ars, troveranno il modo di foraggiare gli amici di sempre. Della restante parte di questa Finanziaria, invece, non v’è traccia. Le notizie sono poche e obsolete: la prima è che il valore della manovra 2025, stando alle indicazioni del governo che l’aveva approvata a inizio novembre, è di circa 650 milioni di euro; l’altra è che è stato stralciato l’articolo 1, cioè la creazione di un’Agenzia regionale per gli investimenti con l’obiettivo di “promuovere, agevolare e attrarre investimenti nazionali e internazionali nel territorio della Regione, contribuendo allo sviluppo dell’economia e alla creazione di nuove opportunità di lavoro”. Un tema, l’unico, che ha creato bagarre in commissione Bilancio: l’articolo – che mette in palio un milione e la creazione di nuove poltrone, a partire dal Cda – è al centro di una contesa fra l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, e le opposizioni. Se ne riparlerà in aula.

Prima però c’è il concerto della Ricciarelli. La manovra è già stata incardinata a Sala d’Ercole e oggi scadono i termini per gli emendamenti, anche se il dibattito non comincerà prima di mercoledì prossimo (e difficilmente si concluderà entro Natale). La domanda resta: a parte i contributi per le attività di “promozione turistica e culturale”, che verranno assorbiti dal testo grazie alla solita furbizia del maxi emendamento, di cosa si occupa questa Finanziaria? In pochi lo sanno… Forse perché c’è poco da sapere: si va dall’ormai “rituale” stabilizzazione degli Asu impiegati nel settore dei beni culturali, alle maggiori garanzie – anche questo un rituale – per i lavoratori dei Consorzi di Bonifica e per gli operai forestali (piccolo inciso: entrambe le categorie sono ancora in attesa di una legge di riforma, promessa da anni). Tutt’al più si metterà qualche pezza, aumentando le giornate di lavoro, e sperando di scampare all’impugnativa da parte di Palazzo Chigi (sempre dietro l’angolo).

E per il resto? Ci si affida alle rivelazioni spente dei giornali: i fondi per le devianze giovanili e per le giovani coppie (la legge sul crack, finanziata con 23 milioni di euro lo scorso settembre, è ancora in attesa dei decreti attuativi); quelli per gli Ato o per la manutenzione degli edifici popolari; i 10 per incentivare la presenza dei medici nei presidi ospedalieri delle Asp che presentano maggiori carenze di organico. E poi una nuova edizione dello straccia-bollo auto, 50 milioni per contrastare la siccità e gli stanziamenti nei confronti dei Comuni, che stando alle premesse di Palazzo d’Orleans, dovrebbero “coprire” 550 milioni sui 650 complessivi del Ddl. Dovrebbero. Il Movimento 5 Stelle, che negli ultimi giorni ha cercato di placare – almeno sulla carta – le tentazioni del centrodestra, ha evidenziato che “il testo trasmesso dal Governo all’aula ricorda la banana di Cattelan: è un documento senza alcun valore reale, è solo scena, dentro non c’è nulla, è solo un veicolo cui agganciare il maxiemendamento che è la prova dalla debolezza di Schifani che cerca di mettersi al riparo dai colpi dei franchi tiratori della sua stessa maggioranza che sono pronti a fare a pezzi la Finanziaria”.


Quella esitata dalla commissione Bilancio, in realtà, è una manovra talmente snella – una ventina di articoli – che non c’è stato neppure bisogno di litigare. La proposta della coalizione di governo è passata con l’astensione dei deluchiani e col voto contrario di Pd e M5s. Nel frattempo – in deroga al principio di non assegnare finanziamenti diretti alle associazioni – è stata ripristinata la dotazione per la fondazione Mandralisca, la fondazione Sciascia, l’Istituto Pio La Torre, l’Istituto Gramsci, i Consorzi tra comuni che si occupano di beni confiscati “e le associazioni antiracket riconosciute”. Inoltre sono stati assegnati nuovi fondi all’assessorato al Turismo – tutto grasso che cola – per l’organizzazione di ‘grandi eventi’ (3,5 milioni) e, in commissione Cultura, è stato incrementato da 6,5 a 14,5 milioni il Furs, il Fondo unico regionale per gli spettacoli. In palio 750 mila euro, invece, per l’organizzazione di festival cinematografici, rassegne, premi e convegni (un anno fa erano 485 mila).

Le misure territoriali, e più marcatamente di competenza dei singoli deputati, verranno catapultate nel maxi emendamento che prenderà forma soltanto in aula. Il M5s ha chiesto di leggerlo con almeno 24 ore d’anticipo, e con le firme dei proponenti in calce a ogni proposta; mentre il Pd è spaccato tra chi vorrebbe accettare l’offerta del governo (si parla di 700 mila euro per ogni deputato d’opposizione) e il rigore richiesto dalla segreteria nazionale, che ha raccomandato ai propri rappresentanti nell’Isola di tenersi distanti da qualsiasi inciucio.

Questa Finanziaria è una bella gatta da pelare, un appassionante B-movie con un finale già scritto (ma da decifrare). Tuttavia, gli interrogativi non mancano: se davvero ci fosse un tesoretto per ogni onorevole – ad esempio – anche l’on.Carlo Auteri, transitato da poco al gruppo Misto, riceverà la strenna senza colpo ferire? E con quale discrezionalità i sindaci, che verranno investiti da un fiume di denaro (meglio loro delle singole associazioni), potranno “smistare” queste risorse sul territorio? Non c’è molto da fare: l’unico tema spendibile, durante quest’attesa, è quello delle mance. Non c’è un progetto di riforma, un processo di sviluppo o una visione da alimentare. Solo spesucce parcellizzate: tra chiese da ristrutturare, piazzette da inaugurare, sagre da organizzare e pagnottisti da sfamare. Ma davvero la Sicilia non merita di meglio?