15 ottobre 2024

AVV. ANGELA MARIA FASANO (“BOMBA” SULLA REGIONE SICILIANA: I FORESTALI A TEMPO DETERMINATO DEVONO ESSERE RISARCITI). VIDEO


15 Ottobre 2024
L'Avv. Angela Maria Fasano, Avvocato del Foro di Palermo, ci parla di:  "Bomba" sulla regione Siciliana: I Forestali a Tempo Determinato devono essere Risarciti




14 ottobre 2024

SIFUS CONFALI. ALTOFONTE. AVANTI TUTTA CON LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO PER ABUSO DI CONTRATTI A TERMINE E LA CONVERSIONE AL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO


Ricevo e pubblico 
dalla Segreteria Prov.le 
Sifus Confali di Palermo 



ATTO DI INTERPELLO RIVOLTO A TUTTO IL PERSONALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLO SVILUPPO RURALE E TERRITORIALE PER L’INDIVIDUAZIONE E LA SUCCESSIVA NOMINA DEL/DELLA CONSIGLIERE/A DI FIDUCIA



LEGGI E SCARICA IN PDF L'ATTO D'INTERPELLO

Allegati

ATTO D'INTERPELLO 



L'ON. SAFINA (PD): CENTRODESTRA COLPISCE FORESTALI CON NORMA INGIUSTA E RETROATTIVA. UN EMENDAMENTO DELLA LEGA AL COLLEGATO LAVORO, DISCUSSO ALLA CAMERA, HA ELIMINATO IL DIRITTO ALL’INDENNIZZO PER LA REITERAZIONE DEI CONTRATTI A TERMINE, COLPENDO IN PARTICOLARE I 16.000 STAGIONALI SICILIANI


Dalla pagina Facebook
dell'On. Dario Safina

Un duro colpo per i lavoratori forestali siciliani, abbandonati dal centrodestra dopo le promesse elettorali di Giorgia Meloni e Renato Schifani. Un emendamento della Lega al collegato lavoro, discusso alla Camera, ha eliminato il diritto all’indennizzo per la reiterazione dei contratti a termine, colpendo in particolare i 16.000 stagionali siciliani. Si tratta di una misura che ignora le numerose cause giudiziarie già in corso.
‼️ Con l’articolo 11 dello stesso provvedimento, il governo ha introdotto una norma che aggira la sentenza della Cassazione n. 9243/2023. La Corte aveva sancito che, in mancanza di una chiara definizione contrattuale delle attività stagionali, i contratti a termine potevano essere convertiti in contratti a tempo indeterminato. La stagione, infatti, dovrebbe essere un periodo limitato e aggiuntivo rispetto alle attività ordinarie. Ma con questa modifica, si stravolge completamente quel principio, aprendo la strada a un utilizzo indiscriminato dei contratti stagionali.
‼️ Il vero problema è che in Sicilia, dove i lavoratori forestali rappresentano una risorsa fondamentale, queste persone sono state sfruttate come serbatoio elettorale e ora vengono scaricate senza scrupoli. Il Partito Democratico continuerà la sua battaglia in Senato per cancellare questo provvedimento, che favorisce solo ulteriore precarizzazione.
‼️ Si tratta di un intervento retroattivo che sembra violare il principio di razionalità e ragionevolezza, valori che devono essere rispettati in qualsiasi norma di interpretazione autentica. Il governo di centrodestra sta portando avanti un attacco ingiustificato ai diritti dei lavoratori forestali, penalizzando le famiglie siciliane che da anni vivono in condizioni di precarietà.



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DUE ANNI, METÀ MANDATO E NESSUN RISULTATO PER I LAVORATORI FORESTALI. NEL PROGRAMMA DEL PRESIDENTE SCHIFANI C'ERA LA STABILIZZAZIONE. È SEMPRE VALIDA LA PROMESSA?



Renato Schifani proclamato presidente: "Darò immediatamente segnali concreti alle fasce deboli" 


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Ascolta la promessa elettorale del Presidente Renato Schifani:  "Stabilizzare i lavoratori forestali"



Dalla pagina Facebook
Forza Italia Sicilia Coordinamento Regionale (profilo chiuso).
Chiusura campagna elettorale









SICILIA, SAVARINO “PIANO SALVA-CASA VERSO RECEPIMENTO IN TEMPI BREVI”. L’ASSESSORE PARLA POI DEL CONCORSO PER I FORESTALI. IL BLOG: NEL FRATTEMPO I LAVORATORI FORESTALI ASPETTANO LA RIFORMA PROCLAMATA DA DECENNI. NELLE PRECEDENTI FINANZIARIE NE ABBIAMO VISTO DI TUTTO E DI PIÙ, SEMPRE E COMUNQUE CONTRO I LAVORATORI STORICI. SARÀ NUOVAMENTE COSÌ? PUÒ DARSI, NESSUNO NE PARLA PIÙ


Dal sito www.lagazzettadelmezzogiorno.it

12 Ottobre 2024
PALERMO (ITALPRESS) – “La Regione siciliana sul tema dell’edilizia ha competenza esclusiva, quando noi nella scorsa legislatura abbiamo recepito la norma nazionale, con la legge 16 alcune cose le abbiamo percepite com’erano e altre le avevamo percepite con delle modifiche. E’ stato necessario oggi recepirle con un disegno di legge ad hoc che manderemo prima in Commissione e poi in Aula già questa settimana, chiedendo che venga data una corsia preferenziale perchè c’è necessità che anche la Sicilia abbia riconosciuta questa normativa che dà agevolazioni. Chiederò al presidente della Commissione di dare una corsia preferenziale perchè abbiamo una finestra prima che si apra la sessione di bilancio, altrimenti si dovrà attendere. Chiederò quindi che venga approvato così com’è evitando di riempirlo con troppi emendamenti che possano appesantirne l’approvazione in Aula. Spero che l’approvazione ci sia” entro fine anno. Così l’assessore al Territorio e Ambiente della Regione siciliana, Giusi Savarino, intervistata dall’Agenzia Italpress, in merito all’approvazione da parte del governo Schifani del disegno di legge di recepimento delle “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica” che sarà inviato all’Ars per l’avvio dell’iter parlamentare e consentirà di rendere operativi anche sul territorio siciliano quei punti del decreto nazionale non immediatamente applicabili. “Ci sono una serie di aiuti che liberano anche le ‘incrostazionì che hanno gli immobili che non possono entrare in commercio senza le modifiche di queste piccole difformità che, con il Salva casa del governo Meloni, sarebbero recepite. Nella scorsa legislatura – spiega – avevamo tentato di legiferare su queste semplificazioni, ma il governo nazionale di allora ce l’aveva impugnato. Per fortuna oggi il governo segue la stessa via più liberarle che aiuta i cittadini, inoltre, libera risorse anche per i Comuni che incasseranno maggiori introiti che potranno essere utilizzati anche per la riqualificazione urbana”. L’assessore parla poi del concorso per i forestali assicurando che si sta “già lavorando alla norma perchè ci serve una copertura finanziaria per poter fare altri concorsi, da qui a due anni ci sarà un vuoto di organico che è di circa 200 persone, accantonate le 46 unità che sono oggetto del concorso che è stato annullato e impugnato, quindi, a prescindere da questi posti cristallizzati si potrà fare un ulteriore concorso che da qui al prossimo anno metta in servizio altri 200 agenti. Metteremo in campo forza nuova, tanti giovani che servono al corpo forestale. Serve fare necessariamente questo concorso, il presidente Schifani è assolutamente convinto di questo; quindi, reperiremo queste risorse in finanziaria per operare già dal prossimo anno con il nuovo concorso”. Infine, Cts e lotta al cambiamento climatico: “Abbiamo una Commissione tecnico-scientifica che con il professore Armao ha trovato una grande accelerazione, e noi stiamo seguendo con grande attenzione tutti i temi che passano dalla Cts, e ho chiesto una particolare attenzione per evitare l’effetto cumulo perchè non voglio che in certi territori ci sia una concentrazione di impianti di energia alternativa che li stravolgano. Noi dobbiamo aiutare le aziende che vogliono investire in Sicilia nel rispetto del nostro ambiente”. Sul fronte del clima, invece, “noi siamo Regione capofila nel progetto ‘Missione oceanò che è a tutela dei nostri mari, abbiamo vinto come Regione addirittura in Europa e il 25 ottobre la Commissione europea verrà a Lampedusa. Stiamo anche lavorando a un importante progetto sui cambiamenti climatici – conclude -. La Regione sta cercando di lavorare a una strategia per intercettare risorse europee e combattere i cambiamenti climatici, ma soprattutto alcuni effetti che noi abbiamo come il rischio desertificazione. La ricerca può venirci incontro con una serie di progetti e possibilità per bloccare questa desertificazione”, conclude. – Foto gtr/Italpress – (ITALPRESS).

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AREE INTERNE, ROTA AL FESTIVAL SOFT ECONOMY: "ARRESTARE EMORRAGIA DEMOGRAFICA ELEVANDO IL VALORE DELLE FILIERE AGROALIMENTARI E AMBIENTALI". IL GUAIO È CHE NEL NOSTRO PAESE L’ABBANDONO DEI BOSCHI E IL DIMEZZAMENTO DEI LAVORATORI FORESTALI, CON EVIDENTI RISULTATI NEGATIVI IN TERMINI DI PRESIDIO E CURA DEL TERRITORIO”. IL BLOG: SENZA DIMENTICARE LA PRECARIETÀ IN CUI VERSANO GLI OPERAI FORESTALI


Dal sito www.faicisl.it

12 Ottobre 2024
“Il lavoro agroalimentare e ambientale è una leva determinante per creare nuova e buona occupazione, prendendoci cura del nostro patrimonio agroambientale e paesaggistico, con tutta una serie di settori che si tengono fra loro e fanno la vera ricchezza distintiva del nostro Paese. Ripopolare le aree rurali e in abbandono è possibile solo se diamo priorità alle filiere agroalimentari, alle comunità green, a una gestione innovativa del patrimonio forestale e al mantenimento e sviluppo delle attività agrosilvopastorali, anche nell’ottica di una politica di contrasto alla crisi climatica, il guaio è che nel nostro Paese prosegue l’abbandono dei boschi e il dimezzamento dei lavoratori forestali, con evidenti risultati negativi in termini di presidio e cura del territorio”.
Lo ha detto il Segretario Generale della Fai-Cisl Onofrio Rota intervenendo a Treia al Festival Soft Economy della Fondazione Symbola al panel conclusivo da titolo “Ritorno al territorio: neopopolare per rigenerare”.
“I dati Istat – ha aggiunto il sindacalista – prospettano un calo demografico generalizzato fino al 2031 cui si aggiunge una riduzione degli abitanti nelle zone rurali del 5,5%, passando da 10,1 milioni di residenti a 9,5 milioni: è un’emorragia demografica che va arrestata con politiche lungimiranti di rigenerazione territoriale e rendendo più attrattive le aree interne, ma per farlo è fondamentale innalzare il valore delle filiere per attrarre imprese e lavoro soprattutto per giovani, donne e migranti”.
“La ricerca ‘Made in Immigritaly’ commissionata dalla Fai-Cisl e realizzata da Confronti con le Università Sapienza di Roma e Statale di Milano – ha concluso Rota – dimostra un trend chiarissimo: il contributo dei lavoratori stranieri nelle filiere agroalimentari e ambientali è fondamentale da diversi anni e sta sostenendo anche dinamiche importanti di rigenerazione territoriale e demografica, a conferma del fatto che riuscire a governare l'immigrazione favorendo inclusione, legalità, crescita umana e professionale, vuol dire sostenere il tessuto socioeconomico e produttivo del Paese. La sfida prioritaria adesso è valorizzare il capitale umano investendo coerentemente sulle politiche attive e sulla formazione delle competenze, anche per rispondere adeguatamente alla domanda di manodopera emergente nelle filiere agroalimentare e nei green jobs, dove le innovazioni tecnologiche e le nuove frontiere dell’economia circolare e della sostenibilità stanno ridisegnando il mondo produttivo e del lavoro”.

Fonte: www.faicisl.it



13 ottobre 2024

L'EMENDAMENTO DEL LEGHISTA GIAGONI, QUELLO CHE IMPEDISCE AI LAVORATORI FORESTALI DI OTTENERE L’INDENNIZZO PER L’USO REITERATO DEI CONTRATTI A TERMINE, A QUANTO PARE È STATO STRALCIATO! SPERIAMO DI NON SBAGLIARCI, MA QUESTA È LA NOSTRA INTERPRETAZIONE. SI EVINCE DAL DDL CHE È IN DISCUSSIONE AL SENATO. CI HANNO PROVATO MA SEMBREREBBE CHE NON CI SIANO RIUSCITI. ECCO I DOCUMENTI CHE FANNO BEN SPERARE








di Michele Mogavero
Art. 11. (Norma di interpretazione autentica dell'articolo 21, comma 2, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, in materia di attività stagionali) 1. L'articolo 21, comma 2, secondo periodo, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, si interpreta nel senso che rientrano nelle attività stagionali, oltre a quelle indicate dal decreto del Presidente della Repubblica 7 ottobre 1963, n. 1525, le attività organizzate per fare fronte a intensificazioni dell'attività lavorativa in determinati periodi dell'anno, nonché a esigenze tecnico-produttive o collegate ai cicli stagionali dei settori produttivi o dei mercati serviti dall'impresa, secondo quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro, ivi compresi quelli già sottoscritti alla data di entrata in vigore della presente legge, stipulati dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative nella categoria, ai sensi dell'articolo 51 del citato decreto legislativo n. 81 del 2015.

Il provvedimento del disegno di legge n. 1532 deliberato dalla Camera dei Deputati, risulta stralciato al Senato anche dall'art. 11. Quello che con un colpo di genio voleva cancellare il risarcimento ai lavoratori forestali per l'abuso dei contratti a termine. A quanto pare ci hanno provato, ma sembrerebbe che non ci siano riusciti. Vediamo adesso cosa succede nei prossimi giorni al Senato.
Per fare questi tipi di provvedimenti, bisogna essere scienziati. Ma soprattutto bisogna documentarsi per cercare di "fottere" (scusate il termine) sempre e comunque i lavoratori forestali. La genialità li ha portati al CCNL, che dopo 40 anni, con un colpo di penna ci hanno trasformati in stagionali. Gli scienziati volevano contrastare le normative europee ma non ci sono riusciti. Almeno si spera.

Li stanno provando veramente tutte per annientare i lavoratori forestali. Non sappiamo se alla fine ci riusciranno, ma di sicuro questa volta gli scienziati tutti, avranno vita difficile.

Noi a tutti coloro che votano provvedimenti contro i lavoratori forestali, li chiamiamo "scienziati". Gli scienziati sono quelli che la notte non dormono per "fottere" (scusate nuovamente il termine) la categoria più anziana d'Europa e che grazie all'Europa stanno avendo giustizia.

Dovete passarvi TUTTI la mano sul petto!
Dovete essere coerenti, una volta tanto!
Dovete essere umili ammettendo i vostri errori e le vostre colpe!

Ancora una volta ci sentiamo di ringraziare le avvocatesse Fasano, perchè sono state loro in EUROPA a far ottenere dignità ai lavoratori forestali.





INCONTRO CON L’AVVOCATO FASANO A PALAZZO ADRIANO PER IL DANNO SUBITO DALL’ABUSO DEI CONTRATTI A TERMINE RIGUARDO GLI OPERAI FORESTALI DA PARTE DEL GOVERNO REGIONALE SICILIANO


Ricevo e pubblico
da Nicola Salamone

Giorno 10 Ottobre 2024 a Palazzo Adriano (PA) si è svolto un incontro con l’Avvocato Stefania Fasano per aggiornare e fare le relative istanze risarcitorie riguardo il danno subito dagli operai forestali per il protrarsi per lungo tempo dell’abuso dei contratti a termine non applicando le normative Europee inerenti il cambio dei contratti a termine con contratti a tempo indeterminato superati i 36 mesi di precariato, gli operai forestali siciliani hanno superato questo termine già da moltissimo tempo, la Regione Sicilia e il Governo Italiano hanno fatto orecchie da mercante anche dopo la sentenza, prima della Commissione Europea e poi della Sentenza della Corte Europea, tanto da costringere la Comunità Europea a deferire l’Italia al Tribunale di Giustizia Europea per Violazione dei Diritti Civili, alla pari di un Paese sottosviluppato, ora gli operai assistiti dallo Studio Fasano che ha promosso e ottenuto le sentenze Europee, stanno facendo ricorso per richiedere l’applicazione delle normative Europee per essere stabilizzati e anche per richiedere il rimborso del danno subito, come si evince dalle foto allegate l’afflusso è stato enorme, ormai lo Studio Fasano ha fissato riunioni come questa in tutta la Sicilia, le richieste sono a valanga e a volte non riescono neanche a poter gestire tutte le chiamate ricevute. Studio Fasano, semplicemente da parte degli Operai Forestali e non solo. Si ringrazia il Sindaco Granà Nicola per la gentile concessione all’uso della Splendida Sala del Museo della Real Casina

Nicola Salamone











12 ottobre 2024

L'AVVOCATO FASANO: CARI LAVORATORI FORESTALI, STATE TRANQUILLI, UN EMENDAMENTO NON PUÒ ESSERE CONTRARIO ALLA NORMATIVA SOVRANAZIONALE EURO UNITARIA. LA PROCEDURA AL PARLAMENTO EUROPEO FORTUNATAMENTE VI TUTELA. GLI ATTI COMUNITARI PREVALGONO SU QUELLI DEGLI STATI MEMBRI (ITALIA NEL NOSTRO CASO)


Ricevo e pubblico
dall'Avvocato Fasano

FORESTALI: un emendamento non può essere contrario alla normativa sovranazionale EURO UNITARIA.
Si tratta di soluzioni nazionali (emendamenti) che verranno certamente respinti dalla Commissione europea.
Per quanto concerne il nostro operato di avvocati, Cari Forestali, state tranquilli, perché verrà tutto ciò verrà da noi contestato e impugnato anche con istanza di rinvio pregiudiziale CGUE in tutti i procedimenti da avviare, per tutelare il vostro diritto soggettivo.


Ciò detto,  chiederò immediatamente alla Commissione PETI di essere audita nell’ambito della procedura 0171/2018 da noi azionata e ancora pendente, per evidenziare come l’Italia stia eludendo gli obblighi comunitari, con atti certamente illegittimi, nonché, palesemente contrari a quanto evidenziato dalla Presidente Dolores Monserrat nell’ultima nostra audizione.
La Procedura al Parlamento Europeo fortunatamente vi tutela
Non solo:
Gli atti comunitari prevalgono su quelli degli Stati membri(Italia nel nostro caso), sia per quelli preesistenti all'approvazione della norma comunitaria che per quelli emanati successivamente. Si tratta quindi di una priorità ontologica, non temporale!!!


La primazia del diritto dell'Unione europea (a volte indicata come primato o prevalenza del diritto unionale è un principio giuridico che stabilisce la prevalenza del diritto dell'Unione europea rispetto alle norme nazionali contrastanti degli Stati membri dell'UE.
Se si verifica un contrasto tra norme interne e norme europee direttamente applicabili, il giudice procede a disapplicazione delle prime e applica le seconde.
Se si verifica un contrasto tra norme interne e norme europee non direttamente applicabili (ad es. direttive) il giudice deve sollevare questione di costituzionalità per contrasto con l’art. 11 e 117 cost.
Se si verifica un contrasto tra norme europee e i principi fondamentali della Costituzione il giudice deve sollevare questione di legittimità costituzionale e si procederà all’applicazione della dottrina dei controlimiti.





FORESTALI. SNALV CONFSAL: LA STABILIZZAZIONE DEI LAVORATORI DELLA FORESTALE SICILIANA, CHE AVVENGA ENTRO L’ANNO. INCREDULITÀ SULL’EMENDAMENTO PRESENTATO AL COLLEGATO LAVORO DAL DEPUTATO DELLA LEGA DARIO GIAGONI. SAREBBE IL CASO CHE L’ONOREVOLE FIGUCCIA RAPPRESENTASSE A TUTTI I LAVORATORI COSA PENSA DELLA SCELTA OPERATA DAL SUO COLLEGA DEPUTATO NAZIONALE


Ricevo e pubblico
dal Coordinatore Nazionale Comparto Forestali 
Snalv Confsal - Manuel Bonaffini

Si invia il presente comunicato stampa con preghiera di relativa pubblicazione per informare che lo Snalv Confsal è incredulo sull’emendamento presentato al Collegato Lavoro dal Deputato della Lega Dario Giagoni già discusso alla Camera ed ivi approvato, che colpisce, in particolare, i lavoratori Forestali e che impedisce ai medesimi di ottenere l’indennizzo per l’uso reiterato dei contratti a termine.
Si resta veramente basiti perché mentre l’Onorevole FIGUCCIA, parlamentare della Assemblea Regionale Sicilia ed eletto nelle file della LEGA, invita la sua stessa maggioranza di governo a stabilizzare i lavoratori forestali mentre il suo Collega Deputato Nazionale sempre ha già presentato un emendamento alla Camera dei Deputati per negare un indennizzo dovuto, frutto di una decisione della Corte di Giustizia Europea a fronte di un non previsto uso improprio dei contratti a termine.
Sarebbe il caso che l’Onorevole FIGUCCIA rappresentasse a tutti i lavoratori cosa pensa della scelta operata dal suo collega Deputato Nazionale che contrasta con le scelte politiche portate avanti in Sicilia.
Il Disegno di Legge che contiene l’emendamento proposto dall’Onorevole Giagoni dovrà, adesso, passare all’esame del Senato e per quanto di competenza si preannuncia che questa sigla sindacale si prodigherà  per far modificare la norma in parola, anche in considerazione del recente arresto giurisprudenziale della Corte Europea  che vede condannata l’Italia, appunto, per l’abuso nell’utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato.
Lo Snalv Confsal rivolge un appello al Signor Presidente della Regione ed al Signor Presidente dell’Ars Siciliana perché dall’alto dei Loro Uffici vogliano porre mano alla riorganizzazione compiuta del comparto affidando, a questo, ogni compito utile, in sinergia con tutte le altre istituzioni chiamate ad operare in termini di prevenzione, volta ad evitare di assistere, ripetutamente, alla aggressione non più giustificabile del patrimonio isolano con le conseguenze ai più ormai note. 
Lo Snalv propone un impiego ordinario di tutti i lavoratori Forestali, come peraltro sta accadendo, per affrontare, sistematicamente, con i mezzi del servizio antincendio messi a disposizione, anche, la attuale emergenza idrica che attanaglia l’Isola.
E’ di pubblica evidenza l’intervento dei lavoratori in commento, anche in questo caso, con l’utilizzo di autobotti del servizio antincendio e della protezione civile per frontegiare detta grave crisi idrica, soddisfacendo la necessità di far sì che il territorio, non resti sguarnito, tra l’altro in una fase climatica caratterizzata ancora da alte temperature.
I lavoratori forestali costituiscono un presidio operativo necessario così divenendo vigili di una terra, spesse volte, sguarnita di ogni controllo con i prevedibili effetti già registratisi in passato e nel presente:
Restano alla attenzione della cronaca di tutti i giorni l’attacco concentrico subito dal territorio , con la devastazione di migliaia di ettari piantumati e assaliti dalle fiamme, che non hanno risparmiato coltivazioni, siti abitativi e commerciali.
Assistiamo ancora una volta all’utilizzo di risorse pubbliche per acuistare nuove autobotti da destinare ai Comuni, che ne hanno fatto richiesta per rifornire acqua ai cittadini, ma non si pensa di utilizzare ad esempio quelle del Corpo Forestale, che dal prossimo quindici ottobre entreranno nei depositi per ivi restare inutilizzate sino all’inizio della nuova campagna antincendio fissato per il 15 giugno dell’anno 2025.
Lo Snalv Confsal lancia ancora una volta un grido di allarme per chiedere al Governo Regionale ed a tutta la Depitazione Regionale Siciliana, di volerse impegnare la loro rappresentanza nella individuazione di una soluzione definitiva alle problematiche del comparto forestale, e per anche fronteggiare, in maniera concreta, questa grave crisi idrica che stà mettendo in grave difficolta, non solo i cittadini ma anche imprese, famiglie con disabilità, anziani, operatori commerciali.
Lo Snalv Confsal, auspica, anche, un’autorevole intervento del Signor presidente della Regione Siciliana cui rivolge una deferente richiesta di volere attenzionare una riforma che ormai non è più procrastinabile per le ragioni più volte segnalate da questa sigla sindacale.

Distinti saluti
Il Coordinatore Nazionale Comparto Forestali Snalv Confsal 




COLLEGATO LAVORO, BARBAGALLO (PD): “UN BEL REGALO DAL CENTRODESTRA AI FORESTALI SICILIANI, SOPPRESSO L’INDENNIZZO”


Dal sito ilsicilia.it

11 Ottobre 2024
“Un bel regalo, da parte del centrodestra, per i lavoratori forestali siciliani dopo le mirabolanti promesse fatte in campagna elettorale da Meloni e Schifani. Infatti, con un emendamento della Lega al collegato lavoro, discusso ieri alla Camera, vengono colpiti i lavoratori stagionali, ed in particolare i 16.000 lavoratori forestali che, con la norma approvata a colpi di maggioranza, non potranno più ottenere l’indennizzo per la reiterazione dei contratti a termine, per cui già vi sono diverse istanze giudiziarie in corso”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Sicilia e deputato nazionale Dem, Anthony Barbagallo, dopo la discussione a Montecitorio del “collegato Lavoro”.

Non solo, ma all’articolo 11 è pure prevista una norma che aggira la sentenza della Cassazione (n°9243/2023), che aveva dichiarato legittima la conversione dei contratti in contratti a tempo indeterminato, laddove la contrattazione collettiva non avesse tipizzato le attività che si ritengono stagionali. Secondo questa sentenza infatti l’attività stagionale deve essere “aggiuntiva rispetto a quella normalmente svolta” e – si legge – perché per lavoro stagionale si intendono solo “quelle attività preordinate e organizzate per un limitato periodo stagionale”. 

“Siamo davanti a un colpo di spugna che – prosegue – aggira e sovverte completamente la decisione della Corte, aprendo in modo inaccettabile all’uso dei contratti stagionali e a tutte le deroghe ad essi connesse rispetto alla norma generale dei contratti a termine”.

Nei fatti – aggiunge– in una realtà come la Sicilia si puniscono i lavoratori forestali, utilizzati come bacino elettorale e ora abbandonati. Manca ancora l’approvazione al Senato di questa ennesima operazione a favore della precarizzazione del lavoro ma il PD si batterà per eliminare questa previsione – conclude Barbagallo – anche in considerazione della pronuncia della Corte di giustizia europea che ha condannato lo stato italiano per l ‘abuso dei contratti stagionali”.

Fonte: ilsicilia.it



ABUSI DI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO. SAN GIUSEPPE JATO, I FORESTALI VOGLIONO FARE CAUSA ALLA REGIONE


Dal sito www.partinicolive.it

di Michele Giuliano -11 Ottobre 2024
Parte da San Giuseppe Jato la crociata dei forestali contro la Regione, pronti a farle causa per un abuso di contratti  a tempo determinato. Ieri si è tenuta un’assemblea nell’aula consiliare organizzata dall’associazione di categoria Sifus Confali.

Molto partecipata la manifestazione dove la sigla sindacale, attraverso il suo segretario nazionale Giuseppe Fiore, ha annunciato l’attivazione di cause per abuso di contratti a termine e per avanzare la richiesta di passaggio a tempo indeterminato full time. Questo passaggio a tempo indeterminato verrebbe fatto sulla base del disegno di legge 664 del 2023.

Dopo l’assemblea dei forestali a San Giuseppe Jato, prossimamente si terranno altre assemblee in provincia: il 14 ottobre a Belmonte Mezzagno alle 16 in orso Martiri di via Fani, 42; nella stessa giornata ad Altofonte alle 17:30 nell’aula consiliare di piazza Falcone e Borsellino,18; il 22 ottobre ad Alia alle 18 in via Garibaldi, 1.




ECONOMIA, APPROVATA MANOVRA DA 350 MILIONI. SCHIFANI: «FONDI PER EMERGENZE E CRESCITA»


Dal sito www.regione.sicilia.it

11 Ottobre 2024
«Emergenza siccità con investimenti nelle reti idriche e sostegni alle imprese agricole, iniziative a favore delle aziende e dei sistemi produttivi. E ancora, fondi per il rinnovo del contratto collettivo dei lavoratori regionali, per le persone con disabilità gravissima, caro voli e comarketing per gli aeroporti minori». Sono queste le principali linee di intervento annunciate dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e contenute nelle variazioni di bilancio deliberate oggi in giunta. La manovra vale complessivamente 350 milioni di euro che dovranno essere spesi dall’amministrazione regionale entro il 2024: la somma di 250 milioni originariamente prevista è lievemente cresciuta passando a 260 milioni, ai quali si aggiungono economie di bilancio per 90 milioni. «Uno degli obiettivi principali della manovra – dice il presidente Schifani – è quello di destinare risorse per continuare ad affrontare in maniera decisa e con interventi strutturali le emergenze che stanno colpendo la Sicilia come conseguenza della siccità: dal comparto agricolo alle difficoltà di approvvigionamento idrico dei territori. Con questa legge di variazioni di bilancio, però, punteremo a rafforzare anche il sostegno alla crescita economica con provvedimenti in favore del tessuto produttivo, mirando all'aumento dell’occupazione. Abbiamo, inoltre, previsto misure per continuare a contrastare il caro-voli, per supportare i Comuni e per garantire il diritto alla mobilità dei siciliani». Il capitolo siccità vale circa 42 milioni di euro stanziati per gli interventi della Protezione civile e per alcune opere di manutenzione straordinaria e ripristino nel settore agricolo. Ulteriori 14,2 milioni, all’interno del capitolo per gli investimenti nelle reti idriche, serviranno per le nuove condotte idriche di Agrigento e Caltanissetta. Collegati alla stessa emergenza anche gli stanziamenti a favore degli agricoltori: 18,9 milioni di euro con i quali si interverrà aumentando le disponibilità di bilancio per il bonus fieno, gli indennizzi per il mancato raccolto del settore cerealicolo, l’abbattimento dei canoni dei consorzi di bonifica e il sostegno agli apicoltori. Previsto anche un fondo di progettazione per i Consorzi di bonifica e la manutenzione del sistema meteorologico regionale. Trenta milioni di euro sono affidati all’Irfis FinSicilia per agevolare le aggregazioni tra imprese e per favorire gli investimenti nell'ambito dei diversi settori del Fondo Sicilia. Un ulteriore plafond di 4 milioni viene destinato, accogliendo una proposta della Commissione parlamentare Antimafia, all’erogazione di finanziamenti agevolati a tasso zero alle imprese soggette all’applicazione di misure di prevenzione patrimoniale. Con l’aumento delle risorse per la misura del caro voli per 7,2 milioni, la Regione garantisce non solo che l’intervento prosegua fino a fine anno, così comprendendo il periodo delle festività natalizie, ma, soprattutto, che il contributo per i residenti sia elevato dal 25 al 30 per cento del costo del biglietto per tutte le tratte italiane. A favore dei Comuni, il governo stanzia circa 15 milioni nel settore della depurazione per la bonifica delle discariche, per i ristori dovuti all’emergenza della cenere vulcanica e per il trasferimento della gestione delle infrastrutture delle aree per lo sviluppo industriale. Rimpinguati i capitoli per le persone con disabilità gravissima (12 milioni), per gli oneri contrattuali dei dipendenti regionali (31 milioni) e coperte le spese obbligatorie per garantire il trasporto pubblico su gomma (19 milioni) e il trasporto marittimo verso le isole minori (10 milioni). «Il disegno di legge – spiega l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino – è il frutto di un complesso bilanciamento tra le più importanti priorità. Abbiamo mantenuto l’impegno del governo di fronteggiare con il massimo sforzo la crisi idrica destinando il 19% delle risorse a interventi legati all’emergenza siccità e un ulteriore 12% per reti idriche, depurazione e rifiuti. È confermato anche il particolare sostegno allo sviluppo delle imprese con l’attesa misura da 30 milioni per le aggregazioni, che verrà erogata attraverso l’Irfis, la quale, cumulata con altri interventi, incide per il 28% della manovra, di cui il 9% per le imprese agricole. Siamo, inoltre, riusciti nell’importante obiettivo di focalizzare gli interventi su spese di investimento che incidono per il 97% del totale delle spese discrezionali contenute nella manovra».





CENTRO PER L'IMPIGO ENNA. I LAVORATORI FORESTALI INTERESSATI A PERMANERE NELL'ELENCO SPECIALE, DOVRANO PRESENTARE LE ISTANZE PER LA RELATIVA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE A FAR DATA DALLA PUBBLICAZIONE DEL PRESENTE AVVISO ED ENTRO E NON OLTRE IL GIORNO 15 NOVEMBRE 2024




11 ottobre 2024

SIFUS CONFALI - COMPARTO FORESTALE: QUALORA DOVESSE ESSERE BLOCCATO IL PERCORSO DI STABILIZZAZIONE LA RESPONSABILITÀ DEVONO ASSUMERSELA EQUAMENTE IL GOVERNO MELONI E CGIL-CISL-UIL



Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale Sifus Confali
Maurizio Grosso

Roma 11 ottobre 2024 - Attraverso un cavallo di Troia rappresentato dal parlamentare leghista, on. Dario Giagoni,il Governo Meloni vorrebbe far passare in silenzio lo stop all'obbligo della trasformazione dell'abuso dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.
Attraverso l'emendamento Giagoni si estenderebbero infatti, i contratti stagionali a quelle categorie merciologiche  che nei CCNL considerano il lavoro anziché a termine, di tipo stagionale.
Gli operai forestali di tutta Italia, grazie al CCNL sottoscritto da cgil-cisl-uil, fanno parte di queste categorie poiché hanno subito l'introduzione del lavoro stagionale all'art 46 bis.
E' inutile che cgil-cisl-uil adesso, facciano i santarellini opponendosi all'emendamento Giagoni quando sono anch'essi responsabili del problema.
Senza l'art 46 bis nel CCNL idraulico forestale, gli operai forestali, sarebbero immuni all'emendamento  ammazza stabilizzazione 
Operai forestali, stateci vicini, stiamo ancora ragionando sull'azione di lotta da intraprendere visto che il nemico sta a Roma.
Stiamo lavorando ad una petizione popolare nei confronti di cgil-cisl-uil per fargli ritirare i contenuti dell'art 46 bis dal futuro CCNL degli operai forestali.
Nel frattempo, fate cause a volontà contro l'abuso dei contratti a termine con tutti gli avvocati che riterrete. Vi consigliamo di diffidare da quelli suggeriti dai sindacati che non sono ne carne e ne pesce! 
Vi terremo informati!
Maurizio Grosso Segretario Generale SiFUS








SIFUS CONFALI. D.L. AMMAZZA STABILIZZAZIONI: IL GOVERNO MELONI INTENDE INTRODURRE AL COLLEGATO LAVORO DELLA FINAZIARIA UNA NORMA PER IMPEDIRE CHE I CONTRATTI A TERMINE POSSANO ESSERE TRASFORMATI IN CONTRATTI A TEMPO INDERMINATO. LE STESSE RESPONSABILITÀ SONO DI CGIL-CISL- UIL CHE HANNO PREVISTO LA STAGIONALITÀ NEL CCNL. IL SIFUS SI OPPONE


Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale Sifus Confali
Maurizio Grosso

Roma 11-10-2024 - Mentre il 3 ottobre scorso la Commissione Europea ha deferito l'Italia alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea poiche'  non ha posto fine all'abuso dei contratti a tempo determinato pretendendo, di fatto, oltre che  significativi risarcimenti danni, anche la loro stabilizzazione a tempo indeterminato, un parlamentare della lega che sostiene il Governo Meloni, ha presentato un emendamento al disegno di legge 1531 bis (collegato lavoro) che  fa si che il lavoro eseguito dagli operai forestali venga considerato stagionale.
Qualora, sciaguratamente, l'emendamento della Lega venisse votato a maggioranza, significherebbe che tutte le categorie  tra cui i forestali), in cui il Contratto nazionale di riferimento considera il lavoro anziché  a termine, di tipo "stagionale", i lavoratori non avrebbero diritto alla trasformazione dei loro contratti, in contratti a tempo indeterminato.
E' il caso, appunto, degli operai forestali a tempo determinato di tutta Italia poiché il loro contratto di riferimento, all'art. 46 bis, stabilisce che il loro contratto di lavoro non è a termine, ma di tipo stagionale.
Il Governo Meloni deve vergognarsi per l'introduzione di una norma che ammazza le stabilizzazioni così come devono vergognarsi cgil-cisl-uil che hanno considerato il lavoro forestale, "lavoro stagionale" nel contratto idraulico forestale.
Il SIFUS organizzerà serie azioni lotta contro l'emendamento in argomento e l'art.46 bis del ccnl idraulico forestale promosso da cgil-cisl-uil. 
Maurizio Grosso Segretario Generale SiFUS



IL SIFUS COMUNICA LE DATE DELLE PRIME UDIENZE CHE RIGUARDANO L'ABUSO DEI CONTRATTI A TERMINE NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI FORESTALI


Ricevo e pubblico
dal Segretario Regionale Sifus 
Comparto Forestale Sicilia 

FATTI E NON CHIACCHERE

Catania 11 Ottobre 2024.
Comunico le istanze che riguardano l'abuso di contratto continuato nei confronti dei lavoratori forestali. 
I nostri avvocati ci comunicano le date delle prime udienze di tantissime cause presentate dai nostri avvocati. Si inizia con Dicembre 2024 fino a Marzo 2025.
Noi del SIFUS FACCIAM0 I FATTI.
RINGRAZIO I NOSTRI AVVOCATI  DI RIFERIMENTO.

FRANCO CUPANE SEGRETARIO REGIONALE SIFUS
COMPARTO FORESTALE SICILIA




L'AVVOCATO FASANO: I FORESTALI SICILIANI NON SONO LAVORATORI STAGIONALI, MA SONO LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO E I DOCUMENTI REGIONALI LO DIMOSTRANO. QUESTA È UNA BUGIA PER POTER SCAPPARE DAI PROPRI OBBLIGHI COMUNITARI. BUROCRATI E SINDACALISTI DI SCARSO SPESSORE HANNO ESCOGITATO LA QUALIFICA DI STAGIONALI. LA NOTA DEL BLOG



Riascoltiamo l'intervento video dell'Avvocato Angela Maria Fasano

Nell'audizione di Gennaio 2023, l'avvocato Fasano ha ribadito alla Commissione Europea che i lavoratori forestali sono lavoratori a tempo determinato.
I Forestali siciliani “meritano il contratto a tempo indeterminato”.
La petizione è stata appoggiata anche dalla Commissione Europea che ha dato ragione su TUTTO.

La nota del Blog
A proposito del dietrofront degli scienziati del governo Meloni (tutti, nessuno escluso) in la "Lega per Salvini Premier". Grazie all’emendamento leghista, chi prima andava assunto con un contratto a tempo determinato, sottoposto a vincoli dalla normativa sui contratti a termine, potrà, se il Ccnl lo prevede, essere assunto come stagionale per far fronte alle esigenze produttive dell’azienda. Ma un ringraziamento particolare va soprattutto a quegli scienziati che hanno firmato l'ultimo CCNL 2021-2024. Che grazie a questo articolo e che dopo 40 anni di precariato, hanno avuto la felice idea di sottoscrivere una norma (art. 46 bis) trasformando di fatto la natura del rapporto di lavoro e quindi da contratto a termine a stagionale. 
Il Governo Meloni oggi ha un alleato in più: L'art. 46 bis del CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico - agraria.
Ebbene, oggi l'emendamento leghista va a braccetto con quella norma. Gli scienziati, in modo trasversale si sono tutti coalizzati contro la STABILIZZAZIONE dei lavoratori forestali e le chiacchere cortesemente stanno a zero. Carta canta! 
Per non parlare quello che è successo nel 2011.




Leggi anche:




ABUSO CONTRATTI A TERMINE, A ENNA PRECARIO RISARCITO CON 14 STIPENDI PARI A 32.000 EURO. ESULTA ANIEF CHE HA DIFESO IL DOCENTE


Dal sito www.orizzontescuola.it

10 Ottobre 2024
A una settimana dal deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Ue per l’abuso dei contratti a termine, intrapreso alcun giorni fa dalla Commissione Europea, cominciano ad arrivare le prime sentenze dei tribunali del lavoro con risarcimenti danni importanti a favore dei precari che hanno presentato ricorso. Uno di questi è stato prodotto dal Tribunale di Enna, dove il giudice ha applicato per la prima volta il decreto legge Salva Infrazioni 2024, che ha raddoppiato da 12 a 24 mensilità il risarcimento massimo riconoscibile in Italia, garantendo all’insegnante ricorrente ben 14 stipendi, per un indennizzo totale a suo favore di circa 32.000 euro.

“Quella che arriva da Enna, la sentenza n. 471/2024, rappresenta un’importante vittoria per il docente che ha avuto giustizia e il risarcimento che merita, ma – spiega il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico – va a costituire anche una sentenza simbolo che conferma la bontà dell’operato dei legali Anief sempre in funzione di una maggiore tutela dei diritti dei soci iscritti alla nostra giovane organizzazione sindacale. Ben vengano queste sentenze, la nostra viva speranza è che si moltiplichino, perché questo farebbe bene a rendere la nostra azione dei ricorsi in tribunale ancora più incisiva fino a produrre finalmente una legge che permetta l’assunzione in ruolo da Gps per tutte le classi di concorso, dunque tramite doppio canale, e la trasformazione di tutti i posti in organico di fatto o in deroga in posti di diritto utili alle stabilizzazioni”.

“Il punto – continua il leader dell’Anief – non è comprendere se anche quest’anno si supererà o meno il vergognoso record di 250mila supplenti annuali, ma comprendere se il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Europea, per la perdurante violazione della normativa europea sul lavoro a tempo determinato, frutto di 14 anni di battaglie portate avanti dall’Anief, produca al più presto quei risultati legislativi a difesa dei precari che tutti ci attendiamo”.

Anief ricorda che solo pochi giorni fa ha diffuso un manifesto, con il quale ricordava le battaglie fatte dalla sua fondazione e aveva chiesto, con un emendamento al decreto Salva Infrazioni, delle precise modifiche per attuare il principio di non discriminazione tra personale precario e di ruolo, quindi per estendere il doppio canale di reclutamento alle graduatorie di tutti gli idonei e a quelle delle supplenze. “Nel frattempo – conclude Pacifico – dopo quasi tre lustri di lotte per convincere lo Stato italiano a stabilizzare i precari e garantire la parità di trattamento e risarcirli adeguatamente, giusto un mese fa Anief ha ottenuto dal nostro Governo il raddoppio dell’indennizzo per mancata immissione in ruolo arrivando a produrre ricorso al giudice per ottenere 24 mensilità, quasi 40mila euro netti recuperati sempre a seguito dell’abuso dei contatti a termine”.




10 ottobre 2024

FLAI CGIL. AGRIGENTO E BIVONA, ASSEMBLEE DEI LAVORATORI FORESTALI CON I LEGALI PER INFORMARE E CHIARIRE GLI ASPETTI LEGATI AI RICORSI SULLA REITERAZIONE DEI CONTRATTI A TERMINE


Dalla pagina Facebook
Flai Cgil Agrigento




ADEMPIMENTO DI CUI ALL’ART. 50 COMMA 4 DELLA L.R. 16/96 – LAVORATORI FORESTALI







PRECARIO? TI TRASFORMO IN STAGIONALE. COSÌ IL GOVERNO PERMETTE DI AGGIRARE LE NORME SUI CONTRATTI A TERMINE, IN NOME DELLA FLESSIBILITÀ. GRAZIE ALL'EMENDAMENTO LEGHISTA


Dal sito www.ilfattoquotidiano.it

di Franz Baraggino - 10 OTTOBRE 2024
Mentre Cgil e Uil scendono in piazza al grido “basta precariato” contro il Collegato lavoro, la riforma ha terminato l’esame alla Camera dove ha incassato il primo via libera prima di approdare in Senato. E a proposito di precariato, il disegno di legge del governo ridefinisce l’utilizzo dei contratti stagionali. Secondo il deputato leghista Dario Giagoni, primo firmatario dell’emendamento che la introduce, la novità garantirà “maggiore flessibilità“, superando quelle che il Sole24ore chiama “le rigidità introdotte dalla giurisprudenza”. Che sono poi le sentenze con cui i tribunali del lavoro hanno finora arginato l’abuso dei contratti stagionali, stabilendo che l’intensificarsi dell’attività economica non basta a giustificarne l’utilizzo, che deve rimanere legato ad attività stagionali in senso stretto.

Al contrario, il nuovo ddl lavoro dice che “rientrano nelle attività stagionali le attività organizzate per fare fronte a intensificazioni dell’attività lavorativa in determinati periodi dell’anno, nonché a esigenze tecnico-produttive o collegate ai cicli stagionali dei settori produttivi o dei mercati serviti dall’impresa, secondo quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro“. Fornisce la cosiddetta “interpretazione autentica” di un articolo del decreto 81/2015, il Jobs act, per cui tra un contratto a termine e quello successivo devono passare almeno dieci giorni, venti se il rapporto ha superato i sei mesi. In caso contrario, dice il secondo comma dell’articolo 21, il nuovo contratto si trasforma in tempo indeterminato, ma non se si tratta di rapporti di lavoro stagionali, anche “individuati dai contratti collettivi”. Ai Ccnl era dunque consentito di definire periodi dell’anno in cui le assunzioni e i relativi contratti fossero tutti stagionali. Una deroga al rigido decreto del 1963 sui lavori stagionali che doveva tuttavia rimanere legata ad eventi ciclici, dalla maturazione del raccolto all’arrivo della stagione turistica. E in tal senso si sono sempre espressi i tribunali.

Grazie all’emendamento leghista, il ddl lavoro disinnesca i giudici sterilizzando l’attuale giurisprudenza. Così chi prima andava assunto con un contratto a tempo determinato, sottoposto a vincoli dalla normativa sui contratti a termine, potrà, se il Ccnl lo prevede, essere assunto come stagionale per far fronte alle esigenze produttive dell’azienda. Senza vincoli, peraltro già allentati dal Jobs act, e con buona pace delle sue speranze di stabilizzazione. “Cose che già accadevano, sia chiaro. Ma se fino a ieri erano abusi, da oggi sono legali e i giudici non potranno più intervenire”, dice al Fatto il giuslavorista Alessandro Villari. Che per spiegare la portata della novità cita il caso di una lavoratrice di un’azienda autostradale. “Lavora per la stessa azienda da 4 anni, tutto l’anno, ma alternando contratti a termine a contratti stagionali”. Un abuso evidente della normativa, coi contratti stagionali utilizzati al solo scopo di evitare i vincoli previsti per quelli a tempo determinato. “Che dopo 24 mesi impongono la stabilizzazione”, ricorda Villari. Minare il limite di 24 mesi è in effetti il vero, grande bottino di un legislatore che non si accontenta di normare il futuro, ma pretende di riscrivere il passato, reinterpretandolo. “Questa lavoratrice avrebbe dovuto essere stabilizzata due anni fa e non è successo per un uso illegittimo dei contratti stagionali che il nuovo ddl lavoro rischia adesso di sdoganare“. Interessati sono già oggi migliaia di lavoratori. Ma coi tribunali fuori gioco non è escluso che l’opportunità di utilizzare tali contratti si estenda ad altre categorie.