31 ottobre 2020

L'INDAGINE DELLA GUARDIA DI FINANZA A CORLEONE. COVID, 20 FORESTALI STAGIONALI IMPIEGATI NELLA MANUTENZIONE DEI BOSCHI E NELLA CAMPAGNA ANTINCENDIO COINVOLTI NELLA TRUFFA AI BUONI SPESA


Dal sito palermo.meridionews.it

Covid, 20 forestali coinvolti nella truffa ai buoni spesa. False dichiarazioni per i voucher finanziati dalla Regione

SIMONE OLIVELLI
L'indagine della guardia di finanza a Corleone riguarda per larga parte stagionali impiegati nella manutenzione dei boschi e nella campagna antincendio. Avrebbero artefatto le autocertificazioni per ottenere i fondi legati all'emergenza Covid.

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CONTE: "BLOCCO LICENZIAMENTI FINO A FINE MARZO"



Dal sito www.adnkronos.com

30/10/2020 - di Alessandra Testorio

Lo stop ai licenziamenti andrà avanti fino al 21 marzo 2021 di pari passo con le ulteriori 12 settimane di Cig Covid che saranno finanziate con la prossima legge di bilancio. Nuove ore di cassa a cui le imprese, tutte, anche quelle che non hanno registrato una flessione di fatturato, potranno accedere gratuitamente senza più pagare quel contributo addizionale previsto dal Dl Agosto. Si chiude così dopo un braccio di ferro che ha sfiorato lo sciopero generale l'accordo tra governo e Cgil, Cisl e Uil sugli ammortizzatori sociali necessari a fronteggiare la nuova grave situazione di contagio da Coronavirus del Paese. Un accordo che 'soddisfa' anche le aziende. Chiave di volta dell'intesa proprio la gratuità della Cig e l'accoglimento di una delle richieste più puntute arrivate ieri nel corso del round dedicato al mondo imprenditoriale, Confindustria in testa. Una riunione in videoconferenza veloce,dunque, poco più di un'ora, iniziata alle 18,40 con uno slittamento di un'ora e mezza che non faceva presagire un accordo in tempi così brevi: e, invece, il tavolo con i leader di Cgil Cisl e Uil si apre, il premier Giuseppe Conte prende la parola, spiega di accogliere "integralmente" le richieste dei sindacati che restano di fatto 'ammutoliti' a tal punto che va in scena un vero e proprio siparietto. "Non vedo sorrisi né gesti di soddisfazione. Di più non potevamo fare. Osservazioni? Siete senza audio o senza parole?". Risponde per tutti il leader Cgil, Maurizio Landini: "La seconda che ha detto presidente".

Proroga dunque, spiega Conte "del blocco dei licenziamenti fino alla fine di marzo: affrontiamo la sfida della pandemia ma cercheremo di preservare i livelli occupazionali. Fino alla fine di marzo perciò sarà tutto bloccato. Offriamo un orizzonte certo a tutti i lavoratori italiani. Condividiamo il fatto che sia il momento di dare un segnale di sicurezza a tutto il mondo del lavoro", prosegue sottolineando il fatto che il Paese "stia vivendo una situazione complessa, con tanta preoccupazione e sofferenza". Per questo il governo, aggiunge, "ritiene di dover fare uno sforzo finanziario ulteriore e dare un messaggio a tutto il mondo lavorativo di certezza e sicurezza. Abbiamo meditato dai eri ad oggi con la Ragioneria, abbiamo fatto di conto e deciso un ulteriore sforzo dato il grave contesto di stress economico e finanziario", conclude.

Ed è il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli a spiegare la dinamica dell'accordo. "Cig Covid gratuita per le aziende è un supporto fondamentale frutto del dialogo tra le parti", sintetizza al termine. Ma la partita sull'occupazione si gioca anche su altri tavoli a cominciare da quello sulle politiche attive e la riforma degli ammortizzatori. Per questo è il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ad annunciare come "già dalla prossima settimana sarà avviato il confronto con le parti sociali" sui temi in questione. Più che soddisfatti i sindacati che portano a casa non solo la nuova Cig e lo stop ai licenziamenti ma anche la disponibilità del governo a calendarizzare una serie di incontri per discutere della Legge di Bilancio, dalla Sanità alla non autosufficienza, dalla riforma fiscale ai rinnovi dei contratti pubblici, dalle politiche industriali ai Fondi europei.

"È un buon risultato per le lavoratrici e i lavoratori e per il Paese"dicono unitariamente. "Il fatto di uscire stasera con un'intesa ci consente di affrontare le giornate complicate per il paese e nei luoghi di lavoro con uno spirito positivo", commenta il leader Cisl Annamaria Furlan. "Scelta giusta" anche per il segretario generale Uil, Pierpaolo Bombardieri così come , annota il leader Cgil, Maurizio Landini, "avevamo bisogno di dare un messaggio e lo abbiamo dato".

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SIFUS E SNAF CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE ALL' ASSESSORE REGIONALE AL LAVORO POICHÉ CONTESTANO I TEMPI IN CUI È PERVENUTO IL NUOVO MODELLO PER L'INSERIMENTO IN GRADUATORIA


Dalla pagina Facebook
SIFUS "Sindacato Forestali uniti per la Stabilizzazione"

Catania 30-10-2020  - I Sindacati Sifus e Snaf, in data odierna, hanno chiesto un incontro urgente all'Assessore Regionale al Lavoro, On. Scavone e al Dirigente, Dott. Bologna poichè contestano la direttiva del Diparimento Lavoro del 23 ottobre u.s. con la quale si chiede l'utilizzo di un nuovo modello per l'inserimento dei forestali in graduatoria.
Con questo modello, pervenuto quando già la stragrande maggioranza dei forestali avevano provveduto a firmare l'istanza in attesa dell'inoltro ai centri per l'impiego, si potrebbe, a nostro giudizio, far correre seri rischi a molti lavoratori di rimanere fuori dalla graduatoria in un momento storico colpito dall'emergenza sanitaria e dai decreti ad essi connessi.
Per evitare rischi abbiamo chiesto l'incontro in argomento.
Segreterie Regionali 
Snaf e Sifus


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Modello Unico - Nuova modulistica. Per chi deve ancora presentare il modello è obbligato a dichiarare di non aver riportato condanne. Per coloro che hanno già inoltrato il modello nella precedente versione, devono solo integrare qualora si trovino in una delle condizioni suddette






PATTO FEDERATIVO TRA SIFUS E SNAF FNA: A SOSTEGNO DELLA RIFORMA PRO STABILIZZAZIONE DEI FORESTALI

Ricevo e pubblico
dal Vice Segretario Regionale Snaf Fna
Franco Cupane














PENSIONI: ECCO LA RIFORMA PROPOSTA DALL’INPS


Dal sito www.laleggepertutti.it


Il presidente Tridico mette sul tavolo alcune 
modifiche al sistema previdenziale per favorire l’uscita anticipata di alcuni lavoratori.

30 Ottobre 2020 - Autore: Carlos Arija Garcia
L’Inps fa un passo avanti verso la riforma strutturale delle pensioni. Il presidente, Pasquale Tridico, avanza le sue proposte per modificare il sistema previdenziale italiano sia sul fronte contributivo sia su quello retributivo. Un sistema – è il caso di dirlo – che «manderebbe in pensione» Quota 100.

Dal punto di vista contributivo, Tridico propone un’opzione generalizzata dal 2021 per poter smettere di lavorare anche a 64 anni di età con 20 di versamenti effettuati. Praticamente, quello che oggi prevede la legge Fornero solo per chi è in attività dal 1996. Tridico, inoltre, ipotizza di raggiungere l’obiettivo di un’ulteriore flessibilità opzionale separando le due quote della pensione, cioè quella contributiva e quella retributiva. In pratica, consentendo di andare a riposo con 62 anni di età e 20 di contributi versati ed un importo limite senza integrazioni, spiega il presidente dell’Inps, si potrebbe ottenere un anticipo calcolato solo sulla parte contributiva. Quella retributiva, verrebbe erogata dai 67 anni di età. Un’ulteriore possibilità sarebbe quella di ottenere la parte contributiva e un anticipo su quella retributiva da scalare successivamente dalla pensione dopo i 67 anni.

Tridico vorrebbe rendere strutturale la flessibilità in uscita nei lavori usuranti e gravosi, oltre al potenziamento dell’Ape sociale e della pensione anticipata per i lavoratori precoci. Interventi che potrebbero andare, secondo l’Inps, a beneficio dei lavoratori ultrasessantenni disoccupati che non riescono a trovare una nuova occupazione.

Il presidente dell’Istituto pensa anche ad uno sconto contributivo per le lavoratrici madri ed una revisione dei coefficienti di trasformazione dei montanti contributivi in rendita. Tali coefficienti, spiega Tridico, «non riflettono l’aspettativa di vita individuale che può essere, ad esempio, minore per quei lavoratori che compiono lavori particolarmente impegnativi dal punto di vista fisico».






30 ottobre 2020

COVID, LA SICILIA TRA LE REGIONI AD ALTO RISCHIO


Dal sito www.lasiciliaweb.it

Il monitoraggio dell’Iss: la velocità di trasmissione del virus compatibile con uno scenario 4, a rischio tenuta dei servizi sanitari

30 Ottobre 2020
L’epidemia in Italia è in “rapido peggioramento” e ancora compatibile con uno scenario di tipo 3 ma in evoluzione verso uno scenario di tipo 4.

Il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute segnala che in alcune regioni italiane la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo.

Si conferma pertanto una situazione “complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane”.

Nel periodo 8 – 21 ottobre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70. Si riscontrano valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane, con valori superiori a 1,5.

Sono 11 le regioni classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARSCoV-2 e 4 regioni (Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte) più la provincia di Bolzano sono nello scenario 4.

Delle 11 regioni, 5 sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale ma il dato non è attendibile perché la sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione.

Altre 8 Regioni e Province autonome sono classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese.

Quelle a rischio alto sono l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Toscana, la Valle d’Aosta e il Veneto.







BRUXELLES FISSA LE EMISSIONI DELLE FORESTE. L’ITALIA DOVRÀ RIDURRE I RILASCI NETTI DI 19,65 MLN TON ENTRO IL 2025

RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal sito www.ansa.it

29 Ottobre 2020
L’Italia dovrà ridurre i rilasci netti di 19,65 mln ton entro il 2025 (articolo di Quotidiano Energia)

Quotidiano Energia - Arrivano i “Forest reference level” (Frl) per il periodo 2021-2025, vale a dire il livello di emissioni nette che ciascuno Stato Ue dovrà rispettare alla fine del primo quinquennio di applicazione del regolamento sull’uso del suolo, dal cambiamento di destinazione dei terreni e dalla silvicoltura (Lulucf).

In base al regolamento Lulucf, , che contribuirà al target di riduzione delle emissioni non Ets del 30% entro la fine del decennio, dal 2021 al 2030 i Paesi membri devono compensare la produzione di gas-serra delle foreste, delle colture e dei pascoli con la capacità di assorbimento di CO2 degli stessi settori (regola “no-debit”) in ciascuno dei due quinquenni di riferimento (2021-2025 e 2026-2030).

La Commissione, al termine di una lungo processo di consultazione e negoziazione con gli Stati membri, ha adottato ieri il regolamento delegato che fissa i livelli di emissione di ciascun Paese. Per l’Italia, è prevista una riduzione delle emissioni nette Lulucf pari a 19.656.100 tonnellate, lo stesso livello proposto nel National forestry accounting plan (Nfap) presentato dal ministero dell’Ambiente. Il nostro Paese è così al settimo posto tra i 27 per riduzione delle emissioni dopo Francia (55.399.290 ton), Svezia (38.721.000 ton), Germania (34.366.906 ton), Spagna (32.833.000 ton), Finlandia (29 386 695 ton) e Polonia (28.400.000 ton).

Da notare che la Commissione ha rivisto 9 Nfap, tra cui quelli di Germania, Francia, Polonia e Svezia.

Il regolamento delegato (disponibile in allegato sul sito di Quotidiano Energia assieme all’annesso e al documento di supporto) sarà ora sottoposto allo scrutinio del Consiglio e dell’Europarlamento per un periodo di due mesi, trascorso il quale sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Ue per entrare in vigore 20 giorni dopo.

Fonte: www.ansa.it





MONREALE. LA LUNGA MARATONA PER IL RECUPERO DEL FIUME SANT’ELIA, LA REALIZZAZIONE È VICINA. I LAVORI SARANNO SVOLTI DAL DIPARTIMENTO REGIONE SICILIA DELLO SVILUPPO RURALE E DEL TERRITORIO, ATTRAVERSO L’OPERA DEGLI OPERAI FORESTALI STAGIONALI


Dal sito filodirettomonreale.it

Caterina Ganci -29 Ottobre 2020
Sentieri semplici da percorrere a piedi, sono diverse le gite organizzate in dei posti splendidi a pochi minuti da Monreale e Palermo. Una testimonianza sono le passeggiate sold out organizzate per Le Vie dei Tesori lungo il Fiume Sant’Elia. Il sentiero, tra l’altro, in occasione delle passeggiate del FAI è stato il sito siciliano più visitato. A distanza di un anno potrebbe essere in dirittura d’arrivo il progetto Fai-Salviamo l’Oreto, votato da oltre 80 mila persone, mancano le ultime formalità burocratiche che l’assessorato sta espletando.

Ieri si è sono svolti due sopralluoghi perlustrativi nei sentieri didattici “Presa Santa Caterina” a Palermo e nel fiume Sant’Elia a Pioppo, ma a causa del maltempo non è stato possibile portarli a termine, rinviati a Novembre. Sempre nel mese prossimo, si svolgeranno i sopralluoghi nell’altro sentiero didattico Fontana Lupo a Monreale che fa parte del progetto “FAI il bosco dell’Oreto”, proposto dal Comitato promotore del contratto di fiume e di costa dell’Oreto al FAI, nella Fontana Lupo e a Fiumelato Meccini. Ieri erano presenti gli architetti Rosario Favitta e Giuseppe Castellese, in rappresentanza del Comitato promotore del contratto di fiume e di costa dell’Oreto, l’architetto Sarta Giovanni del Comune di Palermo, l’ingegnere Giuseppe Dragotta e l’architetto Dotto dell’Autorità di Bacino. Sul posto presenti, l’arch. Amelia Cassataro del Comitato Promotore del contratto di fiume e di costa dell’Oreto.

“Il sentiero del fiume Sant’Elia è facilmente raggiungibile da via Molino, una via pubblica che ricade totalmente in area demaniale, questo permette la realizzazione di un infopoint, l’installazione della segnaletica direzionale e didattica, di una sorta di belvedere di affaccio sulla parte iniziale del sentiero e una serie di interventi di messa in sicurezza per garantire l’incolumità dei visitatori”, spiega l’architetto Rosario Favitta.  Per quanto riguarda, invece, la realizzazione del punto di osservazione, a forma di imbarcazione, sul ponticello di via Molino “saranno necessarie delle opportune valutazioni in merito alla parte economica e alla tempistica per le eventuali autorizzazioni”. Durante l’incontro a Pioppo è venuta fuori la necessità di predisporre interventi per pulire dalle sterpaglie le parti del sentiero interessate dal progetto, i lavori saranno svolti dal Dipartimento Regione Sicilia dello Sviluppo Rurale e del Territorio, attraverso l’opera degli operai forestali stagionali. “La pulizia permetterà di fare un adeguato rilievo dimensionale dei punti in cui intervenire –aggiunge Favitta – per cui si dovrà ritornare per un ulteriore sopralluogo.

Gli interventi metteranno in evidenza l’antica Saja in pietra, risalente alla metà del 1700 e facente parte delle opere di ingegneria idraulica realizzata dall’arcivescovo di Monreale Francesco Testa, utilizzata per portare l’acqua da Giacalone e dal Sant’Elia alla parte più alta della città. Inoltre veniva utilizzato come sistema di canalizzazione che portava l’acqua del fiume attraverso il sistema di deviazione e sbarramento detto “prisa” al mulino ad acqua risalente alla seconda metà del 1800.

Riguardo il sopralluogo nel sentiero didattico “Presa Santa Caterina (AMAP) a Palermo sono emerse delle problematiche in merito al sentiero che porta al Mulino Neve. “Le difficoltà riscontrate – spiega Favitta – si possono risolvere coinvolgendo i proprietari limitrofi alla via che risulta vicinale.”

“Finiti i giri di ricognizione  – aggiunge – Favitta – e verificata l’esistenza o meno della vincolistica del PAI (Piano assetto idrogeoligico) si dovrà compatibilmente all’entità del finanziamento decidere se procedere alla progettazione esecutiva di tutti e quattro i sentieri didattici o soltanto su quei sentieri più facilmente fruibili, percorribili. Come ad esempio il sentiero didattico del fiume Sant’Elia già oggetto di escursioni da parte di varie associazioni e delle passeggiate del FAI e quelle più recenti delle Vie dei Tesori. Dopo la redazione dei progetti esecutivi si passerà alla cantieriabilità dei lavori sui sentieri.






CONTINUA L’AGGRESSIONE MEDIATICA DEI FORESTALI SICILIANI



Dal sito www.politicamentecorretto.com

29 Ottobre 2020
Anche questa volta, in un momento drammatico per la stessa esistenza del sistema sociale ed economico che da sempre ha retto la nostra Nazione, salta fuori il solito luogo comune della voracità economica delle strutture pubbliche della Sicilia e della pretesa dei siciliani di essere sovvenzionati senza ricambiare alcun che.

Assistiamo all’ennesimo attacco, ormai trito e ritrito, sulle TV nazionali dei lavoratori forestali siciliani.

Un bel “pippone” morale su spreco di denaro pubblico rubato al laborioso e meticoloso nord che si trova costretto a trainare la “carretta Italia” anche per noi siciliani.

Poi la cosa ancor più grave è che l’attacco parte da un giornalista siciliano che si presta, ci auguriamo in buona fede e magari ingannato, a questo gioco al massacro contro la nostra Terra.

L’articolo continua imperterrito a ripercorrere una serie sterminata di luoghi comuni, certamente voluti dal sistema giornalistico nordcentrico e dai poteri forti che li accompagnano, per delegittimare qualsiasi richiesta, qualsiasi condizione e posizione messa in atto dalla Sicilia verso il Governo Nazionale.

Il Segretario Regionale Sinalp Sicilia, Dr. Andrea Monteleone, assieme al Segretario Nazionale del comparto forestali Sinalp, Matteo Cannella, per l’ennesima volta sono stati costretti a precisare nella conferenza stampa immediatamente istituita tutti gli errori ed i luoghi comuni espressi nell’articolo contro gli operai forestali.

Rimaniamo esterrefatti nel constatare che ancora si continua ad offendere la dignità di uomini ed operatori forestali che da circa 30 anni operano in un settore delicatissimo come la salvaguardia degli ambienti boschivi siciliani e la la loro biodiversità da precari senza alcuna prospettiva per un futuro tranquillo. Lavoratori che vengono chiamati al lavoro per 78, 101 e 151 giorni l’anno da 30 anni. Lavoratori che oggi hanno una media anagrafica di 53 anni e che nell’ultima campagna antincendio dell’estate 2020, uno di loro, Paolo Todaro di ben 67 anni è stato mandato a spegnere uno spaventoso incendio in pieno agosto e pur di adempiere al proprio dovere è morto da precario.

Buttare badilate di fango su questi precari che danno anche la vita pur di adempiere al loro dovere non è moralmente accettabile.

Invitiamo i media nazionali a concentrarsi invece sui perchè della mancata stabilizzazione di un intero comparto di operai dopo il danno subiscono anche la beffa di essere considerati sostanzialmente dei parassiti.

La Sicilia ha un numero di operai forestali, se quantificati in lavoratori a tempo pieno e non part time come invece sono, in appena 6.000 lavoratori, tanto quanto, e spesso anche di meno, delle altre grandi regioni dell’Italia, Alpi comprese.

Inoltre con l’ulteriore differenza, rispetto al resto dell’Italia, che il Demanio, in Sicilia non è dello Stato ma dei Siciliani, e questo significa notevoli incombenze, obblighi e costi in più a carico della Regione Siciliana e non dello Stato Italiano.

Sinalp Regionale Sicilia

Dr. Andrea Monteleone







I SINDACATI CHIEDONO IN RISPETTO DEI DECRETI DEL GOVERNO NAZIONALE, CHE TUTTI I LAVORATORI FORESTALI IN QUARANTENA CAUSA COVID-19, CHE NON POTRANNO RECUPERARE TALE PERIODO PER MANCANZA DI TEMPO, VENGANO RICONOSCIUTE LE GIORNATE, SIA DAL PUNTO DI VISTA SALARIALE CHE PREVIDENZIALE

Ricevo e pubblico
dalle segreterie regionali 
di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil









LA PETYX TORNA A PARLARE DI INCENDI, UNA BRUTTA PIAGA PER LA SICILIA. MA ANCORA UNA VOLTA CONTRO I LAVORATORI FORESTALI. CARISSIMA STEFANIA, ANCHE I PIROMANI OPERAI VANNO CONDANNATI CON LA MASSIMA PENA E SUBITO LICENZIATI. FORSE È QUESTO CHE VOLEVI SENTIRE? NOI L'ABBIAMO SEMPRE DETTO!

Clicca quì per guardare il servizio










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SIFUS CONFALI: ECCO COME SI ATTINGONO LE RISORSE PER STABILIZZARE I FORESTALI. IL GIORNALISTA UMBERTO TEGHINI HA INTERVISTATO IL SEGRETARIO GENERALE, MAURIZIO GROSSO. VIDEO


Dalla pagina Facebook
Sicra Press 

Comparto forestale. Come si attingono le risorse e come si supera lo scoglio della Corte Costituzionale che ha impugnato una recente legge che stabilizzava? Il segretario generale Sifus Confali Maurizio Grosso interviene sulla questione della riforma del comparto forestale.








L'EMERGENZA. CORONAVIRUS, ARCURI: "ALTRO MONDO RISPETTO A MARZO, MUOVIAMOCI IL MENO POSSIBILE O NON REGGIAMO"


Dal sito gds.it

29 Ottobre 2020
Più casi di coronavirus in Italia ma adesso si hanno gli strumenti per combatterlo. Lo sostiene il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri che in conferenza stampa ha spiegato: "I contagiati da coronavirus sono 8 volte di più di 21 giorni fa - ha spiegato -, la progressione dell’Rt determina un raddoppio ogni settimana. Ogni numero vale più di mille parole".

"Il 21 marzo c'erano 6.557 contagiati, quel giorno morirono 793 italiani. Fino a quel giorno il 9% dei contagiati era morto e solo l’11% guarito. Fino a ieri, invece, il 6% dei contagiati purtroppo non c'è più, ma il 47% è guarito - ha aggiunto Arcuri -. A marzo il 52% dei positivi si curava a casa, ieri il 95%. Il 7% era in terapia intensiva, ieri lo 0,6%. Siamo in un altro mondo, prima il virus correva più forte di noi, correva e uccideva. Ora lo inseguiamo e lo colpiamo".

"Stiamo vivendo un nuovo dramma, ma per affrontarlo dobbiamo capire quanto è diverso. La crescita del virus è impetuosa, ma proporzionalmente fa meno danni, ma fino a quando? Se non si raffredda la curva dei contagi nessun sistema sanitario sarebbe capace di reggere", ha aggiunto. "Oggi tutti sappiamo che cosa dobbiamo fare, ma credo serva qualcosa di più: dobbiamo tutti muoverci il meno possibile. Perchè se è vero che l’80% dei contagi avviene in famiglia, qualcuno il virus all’interno delle case lo porta".

"Noi dall’inizio dell’emergenza abbiamo distribuito 1 miliardo e 606 milioni di dispositivi di protezione gratuiti, dal 14 settembre, unico paese al mondo, abbiamo distribuito 552 milioni di mascherine chirurgiche nelle scuole, confidiamo con forza di continuare ad assicurare la frequentazione delle scuole in presenza in tutta Italia", ha aggiunto Arcuri.

"Si sta facendo uno sforzo in linea con la conservazione del valore scuola - ha proseguito - da lunedì avremo una capacità di fare 200 mila tamponi molecolari, e almeno altri 100 mila test molecolari antigenici, da lunedì faremo uno screening ad almeno 300 mila italiani al giorno". Per Arcuri "bisogna alleggerire la pressione negli ospedali".

© Riproduzione riservata

Fonte: gds.it





29 ottobre 2020

DISTRETTO 8 PALERMO COMPRESO ISNELLO. RICHIESTE MANODOPERA AGRICOLA PER I 151ISTI AIB









TERRITORIO DI TRAPANI. RICHIESTE MANODOPERA AGRICOLA PER I 151ISTI AIB




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TORTORICI (ME): L’ATS MONTI NEBORDI OTTIENE IL FINANZIAMENTO PER IL PIANO FORESTALE


 Dal sito www.ecodisicilia.com

Maria Chiara Ferraù - 28 Ottobre 2020  
L’ATS Monti Nebrodi di cui Tortorici è comune capofila, è stata ammessa nella graduatoria regionale e ha ottenuto un finanziamento per la stesura del piano forestale di una vasta area dei Nebrodi.

All’associazione temporanea di scopo hanno partecipato i comuni di Tortorici, Capizzi, Alcara Li Fusi, Militello Rosmarino, Galati Mamertino, Ucria, Longi, Floresta, Sinagra, Caronia, Raccuja, San Fratello, Castell’Umberto insieme al parco dei  Nebrodi e al servizio per il territorio di Messina, ex azienda foreste demaniali.

Il finanziamento riguarda la pianificazione forestale di una vasta area di 10.000 ettari di boschi ricadenti nel territorio dei comuni aderenti. Il piano forestale rappresenta uno strumento indispensabile sia per la gestione dei boschi che per la pianificazione delle infrastrutture forestali e senza il quale gli enti pubblici non possono effettuare alcun intervento sulle superfici boscate, né tantomeno partecipare ai bandi riguardanti gli stessi.

L’importante risultato conseguito è stato reso possibile grazie alla collaborazione dei comuni e degli enti partecipanti che hanno permesso di raggiungere il punteggio massimo in graduatoria. Si precisa che la pianificazione forestale aumenta la sua efficacia con l’aumentare delle aree interessate.

“La collaborazione tra i comun e in generale tra gli enti, è l’unica via per poter seriamente affrontare le problematiche che affliggono le comunità dei Nebrodi, questa ne è la dimostrazione concreta. La collaborazione per la nascita dell’ATS monti Nebrodi – dichiara Emanuele Galati Sardo, sindaco di Tortorici – può essere punto di partenza anche per avviare la stesura di strumenti di pianificazione urbanistica intercomunali che partono dai territori, così come previsto dalla nuova normativa urbanistica regionale”.







MODELLO UNICO - NUOVA MODULISTICA. PER CHI DEVE ANCORA PRESENTARE IL MODELLO È OBBLIGATO A DICHIARARE DI NON AVER RIPORTATO CONDANNE. PER COLORO CHE HANNO GIÀ INOLTRATO IL MODELLO NELLA PRECEDENTE VERSIONE, DEVONO SOLO INTEGRARE QUALORA SI TROVINO IN UNA DELLE CONDIZIONI SUDDETTE

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DISTRETTO 9 PALERMO. PUBBLICAZIONE ED EVASIONE RICHIESTA PER I 151ISTI AIB. L'AVVIAMENTO AL LAVORO È PREVISTO A PARTIRE PRESUMIBILMENTE DAL 2 NOVEMBRE CON ORARIO DI LAVORO ARTICOLATO SU SEI GIORNATE LAVORATIVE












LA POLEMICA. “A STRISCIA MACCHINA DEL FANGO CONTRO I FORESTALI”, LA CGIL ATTACCA LA PETYX | VIDEO


GUARDA IL VIDEO IN ALTO


Dal sito www.ilsicilia.it

28 Ottobre 2020
Polemiche dopo il servizio di “Striscia la Notizia” andato in onda lo scorso 20 ottobre. A tuonare contro Stefania Petyx il sindacato della FP CGIL.

Ecco cosa scrivono per replicare al video sui forestali mandato in onda da Mediaset: “Inesattezze, discredito e falsità. E’ stata azionata la macchina del fango”.

Il Sindacato di categoria ha indirizzato una lettera alla redazione di “Striscia la Notizia” affinché intervenga per correggere il tiro.


Forestali“Abbiamo fornito delle osservazioni doverose – affermano Franco Campagna e Gaspare Comandè della Segreteria regionale – per rendere omaggio alla verità e per evitare strumentalizzazioni e mistificazioni. Se la Petyx si fosse sforzata un tantino per attingere informazioni e documenti, avrebbe reso, seppur con la conclamata vena satirica tipica della trasmissione, un sevizio più utile alla collettività. Ed invece è venuto fuori un “concentrato” di imprecisioni, errori e racconti non coerenti con la realtà. Ma andiamo per ordine. Le sorprese sgradevoli, nel vedere il servizio, si presentano allorquando vengono utilizzate scene del film “L’ Ora legale” di Ficarra e Picone, nel quale, con gran confusione, si associano le guardie forestali regionali agli operai stagionali forestali. Ulteriore aggravante è quello di mandare in video personale in divisa, mentre in audio si tira in ballo altra categoria di forestali: gli operai.

La Petix afferma che per la prevenzione degli incendi in Sicilia vengono pagati circa 800 guardie forestali. Preferiamo sorvolare sul fatto – sottolineano Campagna e Comandè – che non si chiamano più guardie forestali. Lo riteniamo un errore veniale. Non possiamo però non evidenziare la disinformazione rispetto alle unità impiegate: ad oggi se ne contano circa 390 che al 31 dicembre scenderanno a 330 in seguito ai pensionamenti. Si tratta, infatti, di personale regionale che è stato assunto nel lontano 1990 con un regolare concorso, così come avviene in tutte le forze di Polizia dello Stato. E qui si consuma il secondo scivolone della Petyx, ma questa volta è grave: considera infatti questo personale assunto per prevenire gli incendi, ignorando totalmente quali siano i compiti del Corpo Forestale. Ricordiamo che tutti i santi giorni dell’anno questi, con qualifiche di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza, si occupano di prevenzione e repressione di reati in generale e in particolare di quelli di natura ambientale, disponendo di specifica formazione acquisita nelle alte scuole del compianto Corpo Forestale dello Stato. Lotta all’abusivismo, controllo sulla gestione dei rifiuti, controlli nel settore agroalimentare, sono alcuni dei compiti che, insieme alla piaga degli incendi, svolgono tutto l’anno e con grande difficoltà a causa anche dell’esiguo numero dell’organico. Quindi pare evidente che questo personale non sta di certo seduto ad aspettare che un incendio, sfuggito agli occhi degli agricoltori (la battuta è ironicamente voluta), si propaghi e provochi danni.


Paragonare poi la Sicilia al Canada è quanto di più inappropriato si poteva fare, non foss’altro per i numeri considerati, che non sono veritieri, ma anche perché in Canada ci sono foreste, mentre in Sicilia solo boschi che necessitano di cure colturali. Inoltre le latitudini suggeriscono altri approcci. Ci sono poi circa 12 mila operai forestali che vengono assunti da contingenti a numero chiuso dal 1996, con garanzia occupazionale di 78 – 101- 151 giornate lavorative. Solo alcuni di loro sono a tempo indeterminato. Ne deriva che sommando le giornate si arriverebbe a circa 8000 operai forestali a tempo indeterminato e non a 20mila, come affermato maldestramente nel servizio. In alcune regioni d’Italia questo lavoro è affidato ai privati o alle comunità montane e allora verrebbe da chiedersi se costano meno di 12 mila dignitosissimi lavoratori forestali, i quali con grande spirito di sacrificio ogni estate combattono per averla vinta sul fuoco sfidando anche gli acciacchi della loro non più giovane età.

Ma la Petyx sostiene che la Regione Siciliana continua ad assumere. Cosa assolutamente falsa: basta valutare l’età media di tutti gli operatori del settore. Infine, non a caso, in un passaggio precedente, abbiamo chiamato in causa gli agricoltori. Lo abbiamo fatto a ragion veduta, per rispondere al presidente di Coldiretti Ferreri, che suggerisce di affidare agli agricoltori la vigilanza. Lui dovrebbe sapere – avvertono Campagna e Comandè – che spesso è proprio dai terreni incolti privati che hanno origine la maggior parte degli incendi. Solo dopo le fiamme investono le aree boscate. Di contro, farebbe bene a sollecitare i coltivatori ad effettuare le opere di prevenzione di loro competenza, piuttosto che sparare nel mucchio. Sul numero dedicato stendiamo un velo pietoso: esiste da anni il 1515 in servizio 24 ore su 24 e questo lo sanno anche i bambini.

Nel servizio si prospettano soluzioni nell’avvistamento degli incendi: dalle segnalazioni degli agricoltori a strumentazione tecnologia avanzatissima in uso alla NASA, che farebbero risparmiare tanti soldi alla Regione Siciliana. Ma, a nostro avviso, qualcosa non torna: quando un incendio viene avvistato dagli agricoltori o dalle supertorrette spaziali, chi si adopererebbe per lo spegnimento? Evidentemente quegli stessi operai specializzati e denigrati nel servizio. Chi si occuperebbe del coordinamento delle operazioni di spegnimento? Certamente non il personale in divisa.

Qualcosa ovviamente può essere migliorato, ma le proposte dovrebbero giungere più calzanti e serie di quanto raccontato nel servizio di “Striscia la Notizia”. Purtroppo, la disinformazione nasce anche dall’assenza della nostra Amministrazione regionale. Nel caso di specie, ogni qualvolta la categoria viene messa alla gogna mediatica, non vi è una presa di posizione netta e chiarificatoria da parte dei vertici degli Assessorati al ramo (Agricoltura e Territorio). Invece, assistiamo alle farneticazioni di un Presidente di Regione – concludono Campagna e Comandè – che annuncia riforme e concorsi che non trovano mai riscontro. Il suo hobby preferito è quello di svilire la categoria dei lavoratori regionali di cui lui è il capo”.

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GIOVEDI 29 OTTOBRE ALLE 17,30 , IL SIFUS SPIEGHERÀ AI MICROFONI DI SICRA PRESS COME SI STABILIZZANO I FORESTALI SICILIANI SENZA INCIAMPARE NELLA GHIGLIOTTINA DEGLI ORGANISMI DI CONTROLLO


Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale Sifus Confali
Maurizio Grosso

Giovedi alle 17,30, il noto giornalista telelevisivo, Umberto Teghini  intervisterà , in diretta, Maurizio Grosso circa la proposta del Sifus, inviata in data odierna al governo Musumeci che consente il passaggio a tempo indeterminato - full time - di tutti i forestali senza correre in rischio che la riforma del comparto forestale venga respinta dagli organismi di controllo.
Il Sifus spiegherà a Sicra Press anche i canali da dove attingere le risorse per stabilizzare.


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BOCCIA AVVISA MUSUMECI: “IMPUGNATIVE IMMEDIATE PER CHI AGGIRA DPCM”


Dal sito www.lasiciliaweb.it

Il ministro: “Duole constatare la non completa consapevolezza della situazione sanitaria in Italia”

28 Ottobre 2020
ROMA – Impugnative immediate per chi aggira il Dpcm: Trento ed eventualmente anche la Sicilia. L’avvertimento arriva dal ministro degli affari regionali, Francesco Boccia.

“Ho trasmesso la richiesta di impugnativa per i provvedimenti adottati della Provincia Autonoma di Trento. Il medesimo provvedimento sarà attivato per tutte le Regioni e le Province Autonome che decideranno di aggirare le disposizioni del dpcm. È in corso di valutazione l’ordinanza della Provincia Autonoma di Bolzano. Duole constatare, per alcune dichiarazioni pubbliche, la non completa consapevolezza della situazione sanitaria in Italia e duole ancor di più che non siano tenuti in dovuto conto i dati uniformi di rischio. Non fa eccezione la Regione Autonoma Siciliana che oggi ha anticipato attraverso il Presidente Musumeci, l’ipotesi di un ddl che, se dovesse essere approvato, sarà immediatamente impugnato dal Governo”.

“Nel momento in cui ripetiamo che l’esigenza di anticipare l’orario di chiusura dei locali, per ridurre la mobilità dei cittadini, è stata dettata da stringenti esigenze di emergenza sanitaria nazionale, ribadiamo che le decisioni di derogare alle misure del dpcm minano i principi di uniformità di norme atti a garantire la sicurezza dei cittadini e la salute pubblica. È sempre possibile, come abbiamo più volte sottolineato, adottare sui singoli territori misure più restrittive”, prosegue il ministro. “Con l’aumento esponenziale di contagi e l’aumento delle vittime, rinnovo ancora una volta la richiesta di massima collaborazione”, conclude Boccia.




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