30 ottobre 2020

MONREALE. LA LUNGA MARATONA PER IL RECUPERO DEL FIUME SANT’ELIA, LA REALIZZAZIONE È VICINA. I LAVORI SARANNO SVOLTI DAL DIPARTIMENTO REGIONE SICILIA DELLO SVILUPPO RURALE E DEL TERRITORIO, ATTRAVERSO L’OPERA DEGLI OPERAI FORESTALI STAGIONALI


Dal sito filodirettomonreale.it

Caterina Ganci -29 Ottobre 2020
Sentieri semplici da percorrere a piedi, sono diverse le gite organizzate in dei posti splendidi a pochi minuti da Monreale e Palermo. Una testimonianza sono le passeggiate sold out organizzate per Le Vie dei Tesori lungo il Fiume Sant’Elia. Il sentiero, tra l’altro, in occasione delle passeggiate del FAI è stato il sito siciliano più visitato. A distanza di un anno potrebbe essere in dirittura d’arrivo il progetto Fai-Salviamo l’Oreto, votato da oltre 80 mila persone, mancano le ultime formalità burocratiche che l’assessorato sta espletando.

Ieri si è sono svolti due sopralluoghi perlustrativi nei sentieri didattici “Presa Santa Caterina” a Palermo e nel fiume Sant’Elia a Pioppo, ma a causa del maltempo non è stato possibile portarli a termine, rinviati a Novembre. Sempre nel mese prossimo, si svolgeranno i sopralluoghi nell’altro sentiero didattico Fontana Lupo a Monreale che fa parte del progetto “FAI il bosco dell’Oreto”, proposto dal Comitato promotore del contratto di fiume e di costa dell’Oreto al FAI, nella Fontana Lupo e a Fiumelato Meccini. Ieri erano presenti gli architetti Rosario Favitta e Giuseppe Castellese, in rappresentanza del Comitato promotore del contratto di fiume e di costa dell’Oreto, l’architetto Sarta Giovanni del Comune di Palermo, l’ingegnere Giuseppe Dragotta e l’architetto Dotto dell’Autorità di Bacino. Sul posto presenti, l’arch. Amelia Cassataro del Comitato Promotore del contratto di fiume e di costa dell’Oreto.

“Il sentiero del fiume Sant’Elia è facilmente raggiungibile da via Molino, una via pubblica che ricade totalmente in area demaniale, questo permette la realizzazione di un infopoint, l’installazione della segnaletica direzionale e didattica, di una sorta di belvedere di affaccio sulla parte iniziale del sentiero e una serie di interventi di messa in sicurezza per garantire l’incolumità dei visitatori”, spiega l’architetto Rosario Favitta.  Per quanto riguarda, invece, la realizzazione del punto di osservazione, a forma di imbarcazione, sul ponticello di via Molino “saranno necessarie delle opportune valutazioni in merito alla parte economica e alla tempistica per le eventuali autorizzazioni”. Durante l’incontro a Pioppo è venuta fuori la necessità di predisporre interventi per pulire dalle sterpaglie le parti del sentiero interessate dal progetto, i lavori saranno svolti dal Dipartimento Regione Sicilia dello Sviluppo Rurale e del Territorio, attraverso l’opera degli operai forestali stagionali. “La pulizia permetterà di fare un adeguato rilievo dimensionale dei punti in cui intervenire –aggiunge Favitta – per cui si dovrà ritornare per un ulteriore sopralluogo.

Gli interventi metteranno in evidenza l’antica Saja in pietra, risalente alla metà del 1700 e facente parte delle opere di ingegneria idraulica realizzata dall’arcivescovo di Monreale Francesco Testa, utilizzata per portare l’acqua da Giacalone e dal Sant’Elia alla parte più alta della città. Inoltre veniva utilizzato come sistema di canalizzazione che portava l’acqua del fiume attraverso il sistema di deviazione e sbarramento detto “prisa” al mulino ad acqua risalente alla seconda metà del 1800.

Riguardo il sopralluogo nel sentiero didattico “Presa Santa Caterina (AMAP) a Palermo sono emerse delle problematiche in merito al sentiero che porta al Mulino Neve. “Le difficoltà riscontrate – spiega Favitta – si possono risolvere coinvolgendo i proprietari limitrofi alla via che risulta vicinale.”

“Finiti i giri di ricognizione  – aggiunge – Favitta – e verificata l’esistenza o meno della vincolistica del PAI (Piano assetto idrogeoligico) si dovrà compatibilmente all’entità del finanziamento decidere se procedere alla progettazione esecutiva di tutti e quattro i sentieri didattici o soltanto su quei sentieri più facilmente fruibili, percorribili. Come ad esempio il sentiero didattico del fiume Sant’Elia già oggetto di escursioni da parte di varie associazioni e delle passeggiate del FAI e quelle più recenti delle Vie dei Tesori. Dopo la redazione dei progetti esecutivi si passerà alla cantieriabilità dei lavori sui sentieri.






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