30 giugno 2021

FORESTALI. UGL, DA SCILLA PROSEGUE IMPEGNO PER RIFORMA



Ricevo e pubblico
dal Segretario regionale dell'Ugl Agricoli e Forestali
Franco Arena

Prendiamo atto ed apprezziamo la coerenza ed il rispetto degli impegni assunti dall'assessore regionale dell'Agricoltura, Toni Scilla, rispetto all'iter del percorso di riforma del comparto forestale, condiviso con l'Ugl e con le altre  organizzazioni sindacali confederali. 
A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia e Franco Arena, Segretario regionale Ugl forestali.
L'impegno che era stato assunto dall'assessore entro fine giugno di inviare il provvedimento in Giunta è stato rispettato ed adesso attendiamo l'arrivo in ARS del disegno di legge di riforma del comparto forestale - concludono - per l'avvio dell'iter parlamentare e la definitiva approvazione dopo trent'anni di attesa.





FAI, FLAI E UILA SICILIA: RICHIESTA PROVVEDIMENTI URGENTI PER ATTIVITA' LAVORATIVE A RISCHIO PER TEMPERATURE MOLTO ELEVATE

Ricevo e pubblico
dalle Segreterie regionali 
di Fai Flai e Uila








FAI-FLAI-UILA SCRIVONO AL GOVERNO REGIONALE: “OPERAI AGRICOLI A RISCHIO NELLE ORE PIU’CALDE. SUBITO UN’ORDINANZA PER VIETARE IL LAVORO NEI CAMPI E NELLE SERRE TRA LE 12 E LE 16”



Ricevo e pubblico
dalla Uila Sicilia

“Gli operai agricoli sono ad alto rischio, sotto il sole o nelle serre in questi giorni di caldo e afa. La Regione Sicilia vieti il lavoro tra le 12 e le 16: le ore di temperature più alte, minore ventilazione, maggiore umidità. La Regione Puglia ha già assunto questo provvedimento dopo la morte di tre braccianti. Non vorremmo che pure qui si debba aspettare il peggio per intervenire”. Lo affermano i segretari generali di Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil Sicilia Pierluigi Manca, Tonino Russo e Nino Marino che hanno inviato oggi una richiesta urgente di ordinanza al presidente della Regione Nello Musumeci e agli assessori al Lavoro, alla Salute e all’Agricoltura Antonio Scavone, Ruggero Razza e Toni Scilla.

Fai-Flai-Uila nella nota ricordano come l’Isola sia stata “investita nelle ultime settimane da un'eccezionale ondata di caldo e oppressa dall'afa con temperature estremamente elevate”, quindi sottolineano le minacce alla salute per i lavoratori agricoli esposti “a punte di caldo ben oltre i 40 gradi”. Evidenziati “decessi e gravi malesseri” già verificatisi in Italia, i segretari delle organizzazioni di categoria sollecitano “un'ordinanza con efficacia immediata che vieti l'attività lavorativa nelle ore solari ad altissimo rischio, facendo rilevare come sicurezza e tutela dei lavoratori hanno priorità assoluta e nessuno può esimersi dalle proprie responsabilità”.








BONUS LAVORATORI AGRICOLI: QUANDO ARRIVA IL PAGAMENTO? MOLTO DIPENDE DA QUANDO SI PRESENTA LA DOMANDA E DALL’ESITO COMUNICATO DALL’INPS. CHI INVIA LA DOMANDA IN QUESTI GIORNI, POTREBBE RICEVERE GLI 800 EURO GIÀ TRA FINE LUGLIO E INIZIO AGOSTO



Dal sito thewam.net

Bonus lavoratori agricoli: quando arriva il pagamento?

Non ci sono tempistiche certe rispetto all’accredito dell’indennizzo, d’altra parte, è possibile fare alcune ipotesi abbastanza precise basandosi sull’esperienza.
Molto dipende da quando si presenta la domanda e dall’esito comunicato dall’Inps. Quanto tempo, insomma, ci mette l’istituto per rispondere.
Chi invia la domanda in questi giorni, potrebbe ricevere gli 800 euro già tra fine luglio e inizio agosto. In generale, si può dire che tra richiesta del Bonus e pagamento dello stesso dovrebbero passare dai 30 ai 40 giorni.







ATTUAZIONE DIRETTIVA DIRETTORI OPERAZIONI DI SPEGNIMENTO. L'ON. VALENTINA PALMERI: QUANDO IN SICILIA?


Dalla pagina Facebook
dell'On. Valentina Palmeri

29 Giugno 2021
Incendi, la Sicilia non ha ancora dato attuazione alla direttiva nazionale sulla formazione dei direttori delle operazioni di spegnimento.
Si chiamano DOS, direttori delle operazioni di spegnimento e sono previsti da una direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri che ne stabilisce funzioni, percorso di formazione e definizione ma la Regione Siciliana ancora non ha dato piena attuazione alla norma. 
In Sicilia manca ancora il percorso di formazione e di aggiornamento, l’istituzione di un registro del personale DOS, gli accertamenti sanitari e la stipula di una polizza assicurativa. 
La funzione del DOS è importantissima nelle fasi di spegnimento e di indagini di un incendio. Per questo chiediamo alla Regione di attuare le indicazioni espresse nella direttiva nazionale, anche in Sicilia, con l’autonomia discendente dalla specialità statutaria.


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29 giugno 2021

SIFUS CONFALI: COLPO DI SCENA, IL GOVERNO MUSUMECI CHIEDE AL PRESIDENTE DELLA III COMMISSIONE ARS DI SOSPENDERE LA DISCUSSIONE DEL DDL 1009 PRO TEMPO INDETERMINATO NELLE MORE CHE ARRIVI LA PROPRIA PROPOSTA. IL SIFUS ACCOGLIE VOLENTIERI ED È PRONTO A SOSTENERE IL DDL 1009 CON UN PRESIDIO



Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso

Palermo 29-06-2021 - In data odierna, l'Assessore reg.le all'agricoltura, On. Tony Scilla ha inviato una missiva al Presidente della Commissione Attività Produttive all'ARS, On. Orazio Ragusa per chiedergli di sospendere di una settimana la discussione sul ddl 1009 pro tempo indeterminato per i forestali poiché a giorni gli arriverà il disegno di legge sulla riforma del comparto promossa dal Governo Musumeci in maniera che possano essere affrontate e discusse contemporaneamente.
La risposta del Presidente Ragusa, sia per garbo istituzionale sia per l'opportunità di discutere assieme i 2 disegni di legge, è stata positiva all'invito ricevuto.
Morale della favola:
Il SiFUS prende atto di aver costretto il Governo Musumeci ad accelerare sulla sua proposta di riforma del comparto forestale che probabilmente verrà deliberata in Giunta, domani, mercoledì 30 giugno per essere immediatamente inviata in Commissione Attività produttive.
Il SiFUS rende noto che non ha assolutamente alcun timore a discutere il ddl 1009 assieme alla proposta  di riforma del Governo Musumeci che, ovviamente, polarizza il confronto/scontro tra il Sifus medesimo e il Governo  Musumeci.
Il SiFUS è sicuro che i contenuti del ddl 1009, alla lunga, avranno la meglio rispetto a quelli del Governo ed invita, pertanto, i forestali siciliani ad organizzarsi in delegazioni per andare a trovare i deputati che abitualmente gli  chiedono il voto in tempi di elezioni per convincerli a sostenere il ddl pro tempo indeterminato.
Davanti ad una situazione nuova e in movimento come quella che si è venuta a determnare, è necessaria una riunione del gruppo dirigente regionale del SiFUS Sicilia allargata, da tenersi mercoledì 30 giugno, alle ore 17:30 in videoconferenza per assumere le decisioni derivanti dalla delicata fase a partire dalla data per un presidio da tenersi la prossima settimana a Palermo a sostegno del ddl 1009.
Il SiFUS c'è! Forza Sifus!  Forza forestali per il tempo indeterminato!
Maurizio Grosso Segretario Generale Sifus e Coordinatore della LILCA






RIORDINO DEL COMPARTO FORESTALE, IL CONSIGLIO REGIONALE DELL’ANCI SICILIA CHIEDE UN TAVOLO TECNICO PER UNA RIFORMA COMPLESSIVA DEL SETTORE



Dal sito www.anci.sicilia.it

29 Giugno 2021
“Nel condividere gli obiettivi contenuti nel documento unitario proposto dalle sigle sindacali FAI Cisl, UilA e Cgil Flai relativi al riordino del comparto forestale della nostra Regione, il Consiglio regionale dell’ANCI Sicilia ha deliberato di chiedere agli assessori competenti, Cordaro e Scilla, di istituire un tavolo tecnico che possa studiare un’ipotesi di riforma complessiva del settore”.

Questo il commento di Leoluca Orlando, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani, che aggiunge: “In questo contesto il tema occupazionale dell’ampliamento delle giornate di lavoro non dovrebbe più rappresentare la rincorsa delle emergenze ma la conseguenza di una complessiva pianificazione che va ben oltre la stagione degli incendi. Il tema sta particolarmente a cuore agli enti locali anche in ragione di un possibile utilizzo dei lavoratori forestali in difesa del territorio, per la manutenzione del verde pubblico, nella prevenzione del rischio incendi e, più in generale, per poter attingere a professionalità di cui, in particolare i piccoli comuni, sono privi”.

Il documento, in particolare, propone:
  1. promuovere su tutto il territorio regionale la tutela e la gestione attiva e razionale del patrimonio boschivo e naturalistico garantendo il recupero ecologico e produttivo dei terreni degradati e abbandonati attraverso nuove acquisizioni di terreni da rimboschire, il presidio del territorio, la sicurezza idrogeologica e la prevenzione dagli incendi boschivi, la salvaguardia del paesaggio e della biodiversità, la lotta ai cambiamenti climatici nonché lo sviluppo socioeconomico e la crescita occupazionale delle aree montane, interne e rurali valorizzando le filiere produttive, ambientali e sociali locali, legate alla gestione del bosco, rilanciare l’attività vivaistica come non solo come produzione di piante per il fabbisogno interno del dipartimento ma anche con produzioni rivolte all’esterno per autofinanziamento;
  2. valorizzare il ruolo della forza lavoro attraverso la formazione e riqualificazione degli addetti per una maggiore stabilità occupazionale;
  3. formulare chiari indirizzi su programmazione, pianificazione, tutela e gestione attiva del patrimonio forestale.






DRONI CONTRO I PIROMANI A NOTO IN SICILIA


Dal sito www.droneblog.news

28 GIUGNO 2021
Droni contro i piromani a Noto in Sicilia, recente notizia che annovera l’utilizzo di nuove tecnologie contro gli incendi dolosi che affliggono il nostro Paese.

Anche Noto, comune italiano di oltre ventitremila abitanti del libero consorzio comunale di Siracusa in Sicilia., si dota di un drone contro i piromani. Il velivolo è stato donato alla Protezione Civile locale dalla VII Circoscrizione del Lions Club International Distretto 108 Yb.

La consegna del drone contro i piromani è avvenuta qualche settimana fa nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio, sede appunto del comune, alla presenza delle massime autorità cittadine, fra cui il Dott. Franco Cirillo rappresentante del Lions Club International Distretto 108 Yb e l’Avv. Giovanni Giuca, presidente del Distretto Zona 20. I responsabili hanno dichiarato: “Ci siamo mossi tutti insieme e abbiamo chiesto alla Protezione Civile come poterli aiutare e abbiamo messo in piedi una raccolta che ha unito tutta la circoscrizione. Dalla teoria alla pratica, fino alla consegna di oggi”.

Il drone contro i piromani è un Dji Mavic 2 Enterprise Dual (Leggete anche “Dji Mavic 2 Enterprise Dual con doppia ottica”) dotato di camera visibile e di termocamera, ideale appunto per il monitoraggio di incendi.

“Abbiamo predisposto nell’ex scuola di San Corrado di Fuori un presidio fisso delle squadre antincendio della Protezione Civile Avcn di Noto. Da lì, ogni giorno, alzeremo in volo i droni per controllare il territorio che va da San Corrado a Noto Antica e Cavagrande, così da presidiare le zone e provare a contrastare l’inaudita ferocia con cui si sta violentando le nostre campagne” ha dichiarato Corrado Bonfanti, sindaco di Noto, continuando poi con “E’ necessario alzare il livello di attenzione e presenza nel territorio ed evitare che si possa continuare ad agire indisturbati distruggendo l’ambiente naturale e mettendo a repentaglio la vita delle persone. Io faccio la mia parte, ciascuno, associazioni, liberi cittadini ed altre forze dello Stato, facciano la loro”.

Per maggiori informazioni riguardo l’utilizzo di droni contro i piromani e contro gli incendi, vi consigliamo la lettura dei seguenti articoli:










MAURIZIO GROSSO, SIFUS: OGGI IL DISEGNO DI LEGGE PER LA STABILIZZAZIONE DEI FORESTALI INIZIA L’ITER ALL’ARS


Dal sito www.inuovivespri.it

29 Giugno 2021
  • Oggi il provvedimento – che prevede il superamento del precariato per gli operai della Forestale – verrà esaminato dalla terza commissione legislativa dell’Assemblea regionale siciliana 
  • Appello agli operai della Forestale: “Contattate i parlamentari che vi chiedono il voto e ditegli che…”
  • L’attacco all’assessore Tony Scilla e a Cgil Cisl e Uil che il segretario del Sifus chiama “qui quo qua”

da Maurizio Grosso
segretario generale del Sufus Confali
riceviamo e pubblichiamo

Oggi il provvedimento – che prevede il superamento del precariato per gli operai della Forestale – verrà esaminato dalla terza commissione legislativa dell’Assemblea regionale siciliana 
È con grande soddisfazione che vi comunico a nome del Sifus che il disegno di legge (ddl) 1009 da noi promosso (mentre gli altri promuovono chiacchiere) e presentato in Assemblea regionale siciliana grazie alla collaborazione di ben 9 Deputati ( Galvagno, Figuccia, Lo Giudice, Barbagallo, Fava, Tamayo, Cannata, Amata, Ragusa), a cui se ne stanno aggiungendo tanti altri, è incardinato per oggi, Martedì 29 Giugno nella terza Commissione legislativa (Attività produttive). Il ddl 1009 prevede il superamento del precariato forestale e quindi, il tempo indeterminato di 39 ore settimanali per tutti, poiché fa sistema tra ambiente, territorio, patrimonio boschivo, turismo e lavoro. E’ la seconda volta che il Sifus porta in Parlamento una una proposta di legge che mira dritto dritto alla stabilizzazione. La prima volta con il ddl 104 fummo capaci di farlo passare da ben 2 commissioni ma non avendo il sostegno convinto dei forestali, abbindolati da qui, qui, qua abbiamo perso una grande opportunità! Adesso non ci possiamo permettere più il lusso di perdere nonostante abbiamo contro sempre qui, qui, qua, la burocrazia e gran parte della classe politica.

Appello agli operai della Forestale: “Contattate i parlamentari che vi chiedono il voto e ditegli che…”
Dobbiamo avere la forza di spingere nelle varie commissioni e all’Ars il ddl 1009 con la presenza in piazza dei forestali. Oggi, Martedì 29 Giugno, la presenza dei forestali non è necessaria poiché il ddl è stato appena incardinato, ma la settimana successiva, sì. Il Sifus, ieri, Lunedì 28 Giugno, ha riunito il proprio gruppo dirigente per stabilire le future azioni di lotta e la data per una manifestazione a sostegno del ddl 1009 e per l’avviamento immediato di tutti i forestali siciliani al fine di ridurre al minimo il rischio di incendi. Intanto, contattate tutti i parlamentari che nel periodo elettorale vengono a casa vostra a chiedervi il voto e ditegli che se non sosterranno il ddl 1009 è meglio che non si presentino!

L’attacco all’assessore Tony Scilla e a Cgil Cisl e Uil che il segretario del Sifus chiama “qui quo qua”
Come vedete, la proposta di legge che dovevano presentare l’assessore all’Agricoltura Tony Scilla, qui, qui, qua, ecc, e che qualche imbecille millantava ancora, non esiste o è ferma al palo. Pertanto, il ddl 1009 è l’ unico ddl presente in Assemblea regionale siciliana. Voglio ringraziare per il primo tempo della partita che è stato vinto alla grande, tutto il gruppo dirigente del Sifus, ma anche tutti lavoratori forestali che si sono riuniti in gruppi Facebook per sostenerci ed appoggiarci oltre che, naturalmente, l’on. Vincenzo Figuccia che, nei meandri del Palazzo dei Normanni, con l’impegno e la determinazione che lo contraddistinguono, risolve tutto ciò che da fuori il Sifus non riuscirebbe a smuovere. Da oggi comincia il secondo tempo della partita che, questa volta, nell’interesse dei forestali siciliani, delle loro famiglie, del patrimonio boschivo e del territorio siciliano abbiamo il dovere di vincere anche ai rigori !Il il Il Sifus c’è più forte e determinato che mai. W il Sifus, W il tempo indeterminato!






APPELLO AL GOVERNO, MIGLIORARE LA STRATEGIA FORESTALE EUROPEA


Dal sito www.rinnovabili.it

28 Giugno 2021
Le principali associazioni della filiera bosco-legno-energia scrivono al governo, ed esprimono preoccupazione per la bozza del documento. Una delle principali richieste è che nella bioeconomia circolare sia incluso anche il materiale legnoso utilizzato per fini energetici. Oltre a tenere in considerazione l’importanza della gestione forestale per gli obiettivi sul clima

di Tommaso Tetro
(Rinnovabili.it) – Migliorare la Strategia forestale europea. E’ l’appello che le principali associazioni degli operatori della filiera bosco-legno-energia in Italia rivolgono al governo in una lettera scritta al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, e al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani (e condivisa anche con i parlamentari europei del nostro Paese).


I presidenti delle associazioni legate al settore delle biomasse solide (Aiel, Ebs, Ef, Fiper) e quelli del comparto forestale Conaibo (l’associazione Consorzi forestali) e Uncem nella missiva esprimono preoccupazione per la bozza del documento sulla Strategia forestale che sta circolando in questi giorni, e che sarà presentato alla commissione Europea nei prossimi giorni.
Una delle principali richieste – ma non l’unica – è che “nell’ambito della bioeconomia circolare sia incluso anche il materiale legnoso utilizzato per fini energetici, non solo quello impiegato per la realizzazione di prodotti di lunga durata, come le case, e per altri usi nel settore edile”.

Secondo le associazioni “il legno impiegato per scopi energetici ha il diritto di entrare nel concetto di bioeconomia circolare per la valorizzazione di un settore che comporta una serie di ricadute positive sulla gestione forestale sostenibile“.
Nella lettera viene fatto presente come la Strategia forestale europea non contempli “le esternalità positive” della “filiera bosco-legno-energia, nonostante questa abbia permesso negli ultimi anni di riqualificare e recuperare aree forestali danneggiate, degradate, con un’importante azione di prevenzione dei rischi idrogeologici, di incendi, e interventi di miglioramento forestale”.


Inoltre, secondo le associazioni, la gestione forestale sostenibile ha “un ruolo fondamentale nella salvaguardia della biodiversità e nella mitigazione dei cambiamenti climatici, senza dimenticare che rappresenta un importante volano di sviluppo locale, soprattutto in aree interne”, oltre a essere “una fonte di reddito per le imprese boschive e i diversi operatori di filiera”.
“L’istituzione di un possibile nuovo quadro giuridico che includa un ulteriore strumento di pianificazione e gestione forestale a livello europeo con la definizione di indicatori e soglie distorcerebbe le politiche sinora attuate dagli Stati membri”, scrivono ricordando che proprio per gli obiettivi di neutralità carbonica al 2050 si è posta l’attenzione sul ruolo strategico del settore forestale grazie alle funzioni del sequestro e dello stoccaggio del carbonio.







L'AVVOCATO FASANO: RICORSO PER SQUADRE ANTINCENDIO PER ERRATA TURNAZIONE E OMESSO RIPOSO IN VIOLAZIONE DEI CONTRATTI







RIFORMA DEL SETTORE FORESTALE: FLAI CGIL , FAI CISL E UILA UIL INCONTRANO L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI DELLA SICILIA


Dalla pagina Facebook
Flai-Cgil Sicilia






QUALCHE DATO SUGLI INCENDI IN SICILIA


Dal sito www.madonielive.com

28 Giugno 2021
Qualche dato sugli incendi negli anni più recenti :Solo nel 2019, anno migliore di altri, solo in provincia di Palermo,sono stati 1600 gli incendi boschivi (fonte: comandante Vigili del Fuoco)

 Stagione 2020
Superficie totale bruciata in Sicilia (1 giugno al 30 ottobre 2020) = 35.900 ettari Triste record (stime ricavate tramite l’EFFIS- European Forest Fire Information System)
Tra i siti bruciati: Montagna Grande, Riserve di Monte Cofano e Zingaro, Selinunte, Parco dell’Etna, Noto, Bosco di San Pietro, Bosco Scorace
Al Bosco della Moarda (PA) sono stati ritrovati 4-5 inneschi “ad arte”, attivati appena il buio assicurava il non-intervento dei canadair, distruggevano il bosco di Riserva Serre della Pizzuta
*Canadair
il 29-31 agosto 2020 oltre a 2.198 ettari di aree boscate e 1.922 ettari di aree vegetazionali, sono andati in fumo almeno 700.700 euro per le operazioni di spegnimento aereo (i.e. 1300 euro x 539 lanci da Canadair, senza contare quelli da elicottero). Una spesa inammissibile che non ha evitato la distruzione della Riserva dello Zingaro E del Bosco della Moarda, per citare solo due dei più famosi

 montagne tra Castelluzzo e Makari, bruciano ogni anno

 *Tre incendi su quattro hanno origine dolosa
DANNI DA INCENDI RIPETUTI E COSTANTI NEGLI ANNI (fuochi isolati e casuali sono da sempre naturali in ambienti Mediterranei)
Eliminazione vegetazione e dunque degli apparati radicali delle Piante. Questo influenza la struttura e tessitura del Suolo, che si ritrova libero, non più trattenuto da radici. Gravissimi danni idrogeologici possono insorgere in caso di successiva pioggia, acquazzone…e quindi un aumento delle frane, valanghe, perdita di Suolo.
Tra tutti gli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico finanziati a livello nazionale dal 1999 ag oggi, la Sicilia è la regione con il maggior importo finanziato (789 milioni di euro per 542 interventi), seguita da Toscana, Lombardia e Calabria. (l’ISPRA nel primo rapporto ReNDiS (Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo)
Eliminazione più o meno istantanea di Insetti, Pedofauna, Piccoli mammiferi, Rettili, Anfibi e in generale tutti gli animali poco mobili. Inoltre a causa della morte della vegetazione, la catena alimentare viene interrotta per mancanza di produttori primari e i suoi effetti colpiscono qualunque livello trofico-

Quando a bruciare sono gli Alberi poi, i danni aumentano: le foreste assorbono attivamente l’anidride carbonica, agendo come dei veri e propri depositi di Carbonio viventi…carbonio che viene rilasciato in atmosfera non appena il fuoco li avvolge. Inoltre ossigenano la nostra aria, aiutano a controllare il clima e le precipitazioni del pianeta.
Il rogo causa eliminazione di alberi, ombra, verde e quindi umidità e frescura. Questo si somma all’aumento temperatura media globale, tant’è che come vedete in questa foto, i modelli dei climatologi non fanno altro che mostrare una Sicilia desertificata (non in senso di deserto di sabbia ma a livello di produttività del Suolo, che inaridisce e muore) sul 75% del suo territorio, nel futuro prossimo di 50 anni (più è rosso più è un territorio a elevato rischio desertificazione).

In molti casi le fiamme in Sicilia arrivano anche alle case e alle infrastrutture, recando gravi danni a persone, animali, beni personali.

COSA NON VA
• oggi sempre più gli incendi interessano aree con vegetazione naturale o agraria non rientranti nelle tipologie di bosco e pascolo tutelate dalla legge
• le norme esistenti o non vengono applicate in modo rigoroso o non vengono applicate proprio
• 
• Una forte riduzione del numero delle guardie del Corpo Forestale regionale (sono appena 500 in tutta l’Isola di cui 350 effettivamente sul campo) + mancato turn over del personale qualificato che guidava i lavori di prevenzione ed età troppo avanzate
• 
• Troppe energie e risorse per lo spegnimento, piuttosto che per la prevenzione! Sono azioni che drenano decine di milioni di euro, contro i mantenuti costi di interventi di selvicoltura preventivi, molto inferiori….azioni che dovrebbero aver cura del più generale spazio rurale e aumentare la resilienza delle formazioni vegetazionali.
• Assenza di Piani di Gestione per i complessi Forestali nonostante le stringenti previsioni di Legge, strumenti fondamentali per la gestione sociale e ambientale del territorio http://sif.regione.sicilia.it/ilportale/piano-forestale
• i catasti comunali delle aree percorse dal fuoco, se si è fortunati e vengono redatti accade con grande ritardo e/o in modo incompleto, mettendo più anni assieme, con procedure farraginose
(Il catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco è uno strumento indispensabile per attuare i princìpi di tutela dei boschi e dei pascoli presenti nel territorio comunale in attuazione di quanto previsto nella citata legge 21/11/2000, n. 353, anche alla luce degli eventi incendiari di origine dolosa o quantomeno colposa, al fine di preservare le aree verdi del Paese ed evitare che gli eventi incendiari suddetti siano preordinati a disegni criminosi speculativi in campo edilizio e/o in relazione ad un diverso uso del territorio rispetto a quello presente al momento dell’incendio. Indicano diversi vincoli: -quindicennali: la destinazione delle zone percorsi dal fuoco non può essere modificata rispetto a quella preesistente l’incendio per min. 15 anni
-decennali: è vietata per 10 anni la realizzazione di edifici, strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive -quinquennali: è vietato lo svolgimento di attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche per min 5 anni
SE IL COMUNE NON AGGIORNA IL CATASTO –> NON SI DICHIARA IL SUOLO COME PERCORSO DAL FUOCO –> NON SONO VALIDI I VINCOLI,

COSA CHIEDIAMO
• L’emergenza incendi deve diventare una priorità nell’agenda della politica Regionale: è necessario che le istituzioni competenti che amministrano il territorio RICONOSCANO L’ESISTENZA DEL FENOMENO. Altrimenti è come combattere la mafia quando “non esisteva”
• Le strisce tagliafuoco vanno anticipate almeno a maggio! (attualmente vengono realizzate con gran ritardo, quasi sempre a luglio, mentre per Legge dovrebbero essere pronti a metà giugno)
• Riformare il settore privilegiando la pianificazione forestale regionale (PFR) che possono garantire lo sviluppo polifunzionale delle attività boschive e l’applicazione dei criteri di gestione forestale sostenibile come previsto dalla Legge
• Applicare un rigido sistema di controlli interni, una Commissione che controlli che le norme vigenti vengano applicate e rispettate
• Prevenzione, gestione e spegnimento, e, una volta accertatene le responsabilità, provvedere alla loro immediata rimozione
• Ripristino della consistenza numerica delle Guardie forestali e il rafforzamento dei distaccamenti territoriali: conosciamo un sacco di giovani laureati che darebbero ogni energia per mettere in pratica quel che hanno studiato della loro Terra! La quasi totalità non trova un impiego nel suo settore, anche se sarebbero di fondamentale importanza oltre che necessari a curare gravi inefficienze amministrative e operative perpetrate in anni di approssimazione
• Agevolare il presidio dei boschi, coinvolgendo ed avvalendosi dell’ausilio delle organizzazioni di volontariato e di Protezione civile, sul modello di quanto sperimentato con successo nel Parco dell’Aspromonte
• Verificare l’avvenuta emanazione delle ordinanze comunali riguardanti la pulizia dei terreni a bordo strada o confinanti con il demanio forestale (comprensivi di una fascia di sicurezza di 40 metri) e controllarne l’effettiva attuazione
• Rendere obbligatoria da parte dei Comuni la redazione del Catasto degli Incendi secondo quanto previsto dalla legge quadro 353 del 2000 (art.10). Verificarne periodicamente l’attuazione, l’aggiornamento, l’avvenuta pubblicazione e l’effettivo sanzionamento di chi non avesse rispettato gli obblighi di legge previsti
• Potenziare il controllo del territorio attraverso l’uso di nuove tecnologie (telecamere agli ingressi dei percorsi delle aree boschive e nei punti da cui tradizionalmente partono gli incendi, droni…), senza tuttavia escludere il ripristino e la valorizzazione delle torri di avvistamento
• Ripristinare e potenziare i bacini antincendio e le prese d’acqua già presenti in molti boschi
• Rimboschire le aree percorse dal fuoco, trascorsi i previsti cinque anni, nel rispetto delle buone norme tecniche, prevedendo una graduale sostituzione delle aghifoglie, che sono più suscettibili agli incendi, con le più resilienti latifoglie
• Perfezionare e rendere trasparente il coordinamento tra le varie strutture, Corpi e Associazioni preposte alle operazioni di spegnimento degli incendi, individuando in maniera chiara figure, compiti e responsabilità, al fine di evitare inefficienze e ritardi
• Richiedere che i mezzi aerei per lo spegnimento degli incendi (Canadair), già di Proprietà della Protezione Civile, siano affidati alla gestione pubblica per evitare di incoraggiare il cosiddetto ‘business degli incendi’ da parte di società private sulle quali sono state già avviate varie inchieste da parte dei mezzi d’informazione e della magistratura
• Introdurre l’efficacia nella prevenzione degli incendi quale criterio prevalente per L’attribuzione degli incentivi alla produttività previsti dal DL 150/2009 nel settore forestale. Garantire la graduale stabilizzazione dei precari al fine di evitare meccanismi equivoci o Propriamente clientelari legati al sistema delle assunzioni.

COSA SI PUO’ FARE DAL BASSO: I SICILIANI CHE DICONO NO (AUMENTANO)…
Esistono realtà come il Mai che di seguito vi presenteremo, che si occupano in maniera volontaria ma soprattutto locale del problema. Essere locali vuol dire avere una profonda conoscenza delle zone e dei relativi rischi, siano essi morfologici, boschivi o sociali
Si è costituito il M.A.I. (Movimento Antincendio Ibleo). Si tratta di un movimento spontaneo di associazioni e di cittadini sorto per evitare ulteriori devastazioni di aree protette, archeologiche e naturalistiche, alberi, animali e case e purtroppo gli incendi continuano anche in questi giorni. E’ sorto poiché abbiamo a cuore la tutela della natura e la bellezza di questa terra, fatta di colline e cave incantevoli, che sono le caratteristiche peculiari del nostro altipiano ibleo. Pensiamo sia importante la valorizzazione di un territorio in cui valga la pena di vivere, in cui la gente si senta custode della bellezza della terra su cui cammina. Difendere il nostro territorio è un diritto/dovere di tutti che si può ottenere con la partecipazione e la cittadinanza attiva che devono tutelare il bene comune. Sono in corso raccolte di firme e ci si propone di organizzare eventi culturali e corsi che promuovano la cultura antincendio e la cura del territorio. Il movimento ha l’intento, anche, di avviare incontri con Sindaci, col Prefetto di Siracusa, Assessori Regionali, Funzionari della Forestale e della Protezione Civile. Lo scopo è di sensibilizzare le Istituzioni che operano nel territorio ibleo, colpito sistematicamente da devastanti incendi, al rispetto delle leggi e regolamenti esistenti per combattere il fenomeno incendi, nonché di proporre, alle Pubbliche Amministrazioni e agli enti preposti, possibili soluzioni e rapporti di collaborazione. Il movimento si avvale dell’impegno dei coordinatori delle 5 aree di intervento (Rapporti con le Istituzioni, Prevenzione incendi, Spegnimento, Rimboschimento, Cultura/istruzione) nonché di tutti gli altri attivisti/e.
Il Coordinamento SalviAmo i Boschi Sicilia, nato in seguito al disastroso anno 2017, ad oggi coinvolge circa 50 Associazioni.

La DIRETTIVA 2004/35/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 21 aprile 2004 sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, stabilisce che “chi rompe” (all’ambiente) paga e che i singoli stati sono semmai autorizzati ad inasprire il loro intervento







COMUNE DI SAN VITO LO CAPO, IL NOSTRO TERRITORIO "SORVEGLIATO SPECIALE", LA COMANDANTE DI POLIZIA MUNICIPALE, MICHELA CUPINI: DISPOSTA VIGILANZA "AD UOMO"


Dal sito www.comune.sanvitolocapo.tp.it

28 Giugno 2021
Il Dipartimento di Protezione Civile ha emanato un Avviso di Allerta Rossa -Livello Attenzione per ondate di calore e rischio incendi per oggi, 28 giugno, e per le successive 24 ore. 

La Comandante di P.M. Michela Cupini ha disposto un ordine di servizio per la "Sorveglianza ad Uomo" dei punti più sensibili ovvero quelli da cui, nelle scorse stagioni calde, si sono propagati gli incendi che hanno devastato il nostro territorio (Biro, Castelluzzo, Baia S.ta Margherita, Macari, Cozzo Monaco Mondello ed altri).

"Monitorare e vigilare a tutela del territorio - afferma il sindaco Peraino - è di fondamentale importanza e le devastanti esperienze degli scorsi anni ci insegnano una grande lezione. L'iniziativa della nostra Comandante di P.M.  trova pieno riscontro nella volontà della amministrazione. Faccio appello anche alla profonda sensibilità dei miei concittadini e di tutti coloro che amano il nostro territorio come fosse il proprio: vigilate, denunciate, aiutate. Ricordo che chi vuole può offrire anche una sola ora del proprio tempo alla tutela ed alla prevenzione, attraverso l'adesione al Volontariato Civico Comunale".






PREVENIRE GLI INCENDI CON I FORESTALI CON FRANCO CUPANE. VIDEO



Dalla pagina Facebook
Iafue per la terra

La Cassetta degli Attrezzi del Lavoro del 28.6.21

Presenta: Maurizio Grosso
Focus: Prevenire gli incendi con i Forestali con Franco Cupane
Focus: Verso la raccolta del Pomodoro con Gervasio Ungolo e Baye Diouf
Concludendo: Quello che ci insegna la morte di un bracciante di 27 anni (Mauri Grosso)






PAURA AD ALIA E BELMONTE MEZZAGNO, MINACCIATE ABITAZIONI E AZIENDE AGRICOLE. INTERVENTO DI FORESTALI E VIGILI DEL FUOCO


Dal sito www.blogsicilia.it

di Ignazio Marchese - 28/06/2021
Diversi incendi sono divampati oggi in provincia di Palermo. Sono intervenuti i mezzi aerei per contrastare le fiamme che hanno distrutto diversi ettari di macchia mediterranea a Belmonte Mezzagno nella zona di Scala dei muli e pizzo Belmonte.

Diversi roghi hanno minacciato le abitazioni di Alia. Qui sono intervenuti a protezione delle abitazioni due elicotteri e anche due canadair e i vigili del fuoco e i forestali. Sono  stati minacciati il centro abitato e alcune aziende agricoli.

Le fiamme hanno danneggiato anche alcune abitazioni in campagna.

Incendi anche a Caccamo in contrada San Giovanni e San Calogero. Anche qui stanno intervenendo i canadair.

 
“Queste foto scattate ieri ad Alia (PA), relative a un incendio che ha distrutto un appezzamento di prezioso grano ‘Perciasacchi’, le dedichiamo a quanti non adottano un serio piano di prevenzione, a coloro che preferiscono spendere 14000 euro l’ora per il noleggio dei Canadair. – si legge nel gruppo Facebook stop incendi


–  Le dedichiamo al presidente della Regione troppo impegnato a presentare i risultati della sua giunta (le elezioni si avvicinano e ce ne ricorderemo), all’opposizione perché è ‘sempre colpa degli altri’ e scrivendo qualche interrogazione parlamentare si lavano la coscienza (le elezioni si avvicinano e ce ne ricorderemo) e alla manina criminale che si è divertita a distruggere lavoro, fatica e biodiversità”.








RACALMUTO (AG). SPAVENTOSO INCENDIO MINACCIA FATTORIA: LA FORESTALE SALVA IN EXTREMIS UN CAVALLO


Dak sito www.agrigentonotizie.it

Il proprietario, nonostante molteplici tentativi, non è riuscito a raggiungere l'animale che era ormai circondato dalle fiamme

27 giugno 2021 
E'stato portato in salvo in extremis. Soltanto grazie al tempestivo intervento degli uomini della Forestale s'è evitato che il cavallo, ormai circondato dalle fiamme, perdesse la vita. Ad intervenire - in zona Ponte Scaccia di Racalmuto - per un vasto incendio che minacciava una fattoria, sono state proprio le squadre della Forestale. Il proprietario, nonostante molteplici tentativi, non riusciva a raggiungere l'animale che ha rischiato grosso. 

Gli uomini del corpo Forestale della Regione Siciliana sono però riusciti - mettendosi anche a rischio - a salvare l'animale. Sempre a Racalmuto qualche giorno addietro gli stessi operatori avevano salvato un altro cavallo da un incendio di vegetazione incontrollato.


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SICULIANA (AG). BRUCIA IL BOSCO DI SICULIANA: CANADAIR, ELICOTTERO E FORESTALE IN AZIONE. UOMINI E MEZZI STANNO CERCANDO DI SCONGIURARE IL DISASTRO AMBIENTALE


Dal sito www.agrigentonotizie.it

28 Giugno 2021
Vasto incendio boschivo in contrada Matarano a Siculiana. 

Ci sono le sterpaglie di mezza provincia a bruciare, ma in contrada Matarano l'incendio boschivo è veramente vastissimo. Al lavoro, per cercare di scongiurare un disastro ambientale, ci sono due squadre del servizio Antincendio del corpo Forestale, un canadair e un elicottero, coordinati da ispettori del corpo Forestale. Uomini e mezzi stanno infatti cercando di contenere i danni.


© Riproduzione riservata








28 giugno 2021

SICILIA. LIVELLI DI ALLERTA RISCHIO INCENDI E ONDATE DI CALORE. PREVISIONI DEL GIORNO 28.06.2021







BONUS BRACCIANTI AGRICOLI 2021 AL VIA LE DOMANDE, ECCO LA PROCEDURA ONLINE. I PAGAMENTI DEL BONUS AGRICOLO DI 800 EURO, DOVREBBERO AVVENIRE VERSO LA FINE DEL MESE DI LUGLIO, INIZIO DEL MESE DI AGOSTO 2021


Dal sito insindacabili.it

Di Nicola Di Masi 24 Giugno 2021

Articolo aggiornato il 26 giugno 2021 da Stefano Mastrangelo 


Bonus braccianti agricoli guida alla domanda

Dal 24 giugno 2021, è attivo il servizio online, per inoltrare la domanda: bonus braccianti agricoli 2021, previsto per i lavoratori agricoli con almeno 50 giornate nell’anno 2020. Vediamo insieme come richiedere il bonus di 800 euro.


Bonus 800 euro agricoli 2021: tutti i requisiti ufficiali

L’articolo 68 del decreto sostegni Bis, riconosce un’indennità per i lavoratori del settore agricolo e della pesca, pari ad 800 euro. La nuova indennità Inps di 800 euro, per i braccianti agricoli spetta:
  • agli operai agricoli a tempo determinato che, nel 2020, abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo.
I lavoratori agricoli, al momento di presentazione della domanda, non devono trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, con esclusione del contratto di lavoro intermittente senza diritto all’indennità di disponibilità ai sensi dell’articolo 13, comma 4 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81;
  • titolari di pensione.
Il bonus di 800 euro per i lavoratori agricoli a tempo determinato, non fa reddito ed è incompatibile, con l’intervenuta riscossione del:

  • Reddito di cittadinanza,
  • Reddito di emergenza dell’anno 2020, (articolo 82 del decreto legge 34/2020)
  • nuovo reddito di emergenza dell’anno 2021 (articolo 12 decreto legge 41/2021),
  • le indennità Inps previste dall’articolo 10 del decreto legge 41/2021,
Il bonus Inps degli agricoli è cumulabile, invece, con l’assegno ordinario di
invalidità di cui alla legge 12 giugno 1984, n. 222.


Requisiti bonus 800 euro braccianti agricoli 2021



Domanda bonus braccianti agricoli 2021 online

Dal 24 Giugno 2021, è possibile presentare la domanda del bonus di 800 europer i braccianti agricoli. L’istanza online è possibile presentarla al patronato di zona, oppure accedendo al servizio online: Indennità covid-19 (Decreto Sostegni Bis 2021), con le proprie credenziali Inps (Pin Inps, Spid, carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi). Dopo essere entrati, bisogna cliccare su invia domanda, sul menu a sinistra e avanti in basso.


Informazioni domanda Bonus agricoli 2021


Alle sezione seguente, bisogna indicare i recapiti telefonici e l’indirizzo email. In seguito cliccando su avanti, dobbiamo premere sul quadratino: Indennità per i lavoratori agricoli DL 73/2021,


Indennità per lavoratori agricoli DL 73/2021 (art. 69  DL 73/2021)


selezionare l’unica categoria di indennità presente ed il tipo di qualifica e cliccare su avanti.


Selezionare il tipo di identità da richiedere


In seguito bisogna leggere tutte le incompatibilità e premere su avanti.


Incompatibilità Bonus 800 euro agricoli 2021


Nella schermata seguente, è necessario indicare le modalità di pagamento, ossia dove sarà accredito il bonus di 800 euro. Consigliamo di inserire un conto corrente postale o bancario intestato o cointestato con il richiedente della domanda.


Modalità di pagamento Bonus agricoli Inps


In seguito, bisogna cliccare sul quadratino a sinistra delle dichiarazioni, dopo aver letto cosa si dichiara.


Dichiarazioni Bonus 800 euro 2021 lavoratori agricoli


In conclusione, bisogna leggere attentamente i dati inseriti, soprattutto il codice Iban ed è indispensabile cliccare su conferma, per inviare la domanda.


Conferma bonus agricoli Inps 2021


Alla fine della procedura, è importantissimo scaricare la ricevuta della domanda.
Questa procedura vale, anche per chi, deve richiedere l’indennità omnicomprensiva bis di 1600 euro (solo per chi non ha ricevuto il bonus precedente di 2400 euro) e per ricevere l’indennità Pesca.

I pagamenti del bonus agricolo di 800 euro, dovrebbero avvenire verso la fine del mese di Luglio, inizio del mese di Agosto 2021.

Consulenza Professionale online
Un Team di professionisti del settore seguirà con premura ed attenzione le tue richieste e le tue Pratiche.







IMMENSA TRISTEZZA! IMMAGINI DEL ROGO CHE HA DEVASTATO CENTINAIA DI ETTARI AGRICOLI E FORESTALI TRA ENNA E PIAZZA ARMERINA. IL COMMENTO DEL COMANDANTE DEL DISTACCAMENTO FORESTALE DI ENNA, ISPETTORE CASTRIANNI



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Piazza in Diretta

I danni devastanti a Montagnola- Furma. Nonostante le pessime condizioni ambientali e climatiche e la brutta ricezione del segnale web, siamo riusciti a filmare lo spettrale paesaggio post calamità. Il commento del comandante del distaccamento forestale di Enna, ispettore Castrianni.

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Piazza in Diretta
Le prime immagini del rogo che ha devastato centinaia di ettari agricoli e forestali tra Enna e Piazza Armerina, nei pressi delle contrade Ramata, Grottacalda e Ramarsura…