28 febbraio 2021

MONREALE, FIAMME NEL COMPRENSORIO: DANNI A DAMMUSI, SIGNORA, E VALLE LUPA. LA FLAI CGIL: “CHIEDIAMO CHE SI METTANO IN CAMPO TUTTE LE FORZE”



Dal sito www.monrealenews.it

MONREALE, 28 febbraio – Comincia presto la stagione degli incendi nel territorio di Monreale. Stanotte un vasto incendio ha devastato le zone di Dammusi, Signora e Valle Lupa. Notevoli i danni al patrimonio boschivo, uno dei più suggestivi del comprensorio.

“Tutto questo – osserva Tonino Russo, segretario regionale della Flai-Cgil – mentre la regione discute la nuova finanziaria. Riteniamo che bisogna per tempo attivare la prevenzione e la lotta agli incendi. Siamo preoccupati per il fatto che la Regione sta dirottando sui fondi europei le risorse per il comparto forestale. Speriamo che questo non comporti ritardi nella progettazione e nella realizzazione delle opere di prevenzione. Al comune di Monreale chiediamo che si mettano in campo tutte le forze, le strutture ed i piani occorrenti ad affrontare la stagione estiva, perché il nostro territorio non sia ancora una volta devastato dagli incendi”.






“UN ABBRACCIO VERDE PER SENTIRCI PARTE DI UN TUTTO” INCONTRO CON L’AIMEF ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICINAFORESTALE. L’ASSOCIAZIONE, È PRESENTE ANCHE IN SICILIA E PROGETTA E REALIZZA ESPERIENZE DI IMMERSIONE FORESTALE OVUNQUE SIA POSSIBILE!


Dal sito agenziastampaitalia.it

Scritto da Donatella Arezzini - 27 Febbraio 2021
(ASI) Oggi più che mai abbiamo bisogno di rigenerarci lontano dalla routine quotidiana, lontano dalla sovrabbondanza di informazioni propinateci dai media e trovare uno spazio, un luogo ideale per ascoltare il silenzio. 

Forse questa “riconciliazione”  con Madre Natura è diventata possibile grazie ad associazioni come Aimef al cui presidente  dottor Paolo Zavarella, Medico, Dentista ed Osteopata, Direttore Scientifico della scuola di Medicina Forestale curata dall’istituto EDUCAM, ho posto alcune domande.

Dottor   Zavarella può parlarmi del perché/quando nasce l’Aimef e quali sono gli obiettivi che si prefigge?

“L’Aimef nasce nel 2018 e ha come principale scopo statutario quello di far riconoscere la Medicina Forestale come disciplina di Medicina Complementare che può essere prescritta dai Medici e dagli Psicologi per prevenire e curare diverse patologie e per promuovere la salute dell’Uomo. Esattamente come avviene in Giappone da quarant’anni anche in Italia la nostra associazione vuole dimostrare, attraverso la sperimentazione e la ricerca, che la Medicina Forestale può portare tanti benefici anche solo con una semplice passeggiata “consapevole” di 4-6 ore in un bosco, una foresta o in un parco urbano che definiamo Immersione Forestale. Per questo prima e dopo tutte le Esperienze Forestali vengono sempre rilevati dati biologici e biopsicosociali con gli appositi strumenti scientifici: pressione del sangue, HRV, ventilazione, ossigenazione, glicemia, temperatura e conduttanza cutanea, questionari sulla percezione dello stress o di valutazione della salute e dell’umore.

L’ Aimef  si occupa anche di Qualificare i luoghi adatti ad effettuare le immersioni forestali che vengono chiamati Forest Bathing Center. All’interno dell’associazione sono stati creati diversi Gruppi di lavoro: Comitato scientifico, Task force dei Medici, Squadra tecnica di esperti, ma anche un normale cittadino può associarsi con una quota minima di 20,00 euro all’anno contribuendo alla ricerca scientifica, alla salvaguardia della natura ed alla diffusione della Medicina Forestale in Italia.”

Quali e quanti sono i luoghi qualificati da Aimef? Come si diventa luogo qualificato e cosa sono i livelli di immersione?

“La procedura di Qualificazione dei Forest Bathing Center effettuata da Aimef ha l’obiettivo di dimostrare scientificamente che trascorrere del tempo in quel determinato luogo naturalistico è davvero in grado di produrre effetti significativi sulla salute e sul benessere psico- fisico delle persone. Attraverso misurazioni sul terreno, sulla biodiversità, sulla presenza dei B-VOC ( le sostanze terapeutiche emesse dalle piante), di inquinanti o radiazioni e soprattutto mediante prova sul campo effettuata durante una Immersione forestale con un campione di 30 persone, i nostri esperti sono in grado di quantificare il potenziale terapeutico del luogo naturalistico (Parco Regionale o Nazionale, Villa Urbana, Giardino o Orto Botanico) in modo da consentirne la tutela e favorire la presenza  e la frequentazione da parte dei cittadini. La qualificazione di idoneità alla Balneazione forestale può essere richiesta da Enti pubblici e privati, titolari e gestori di Location che si ritengono titolate e qualificate ad ospitare Esperienze e progetti di Medicina Forestale. L’ente pubblico o privato  che sceglie liberamente di ottenere  l’ Attestato di Qualificazione FBC di Idoneità alla Balneazione Forestale può utilizzarlo nelle proprie informative per rendere visibile al pubblico il Potenziale di Promozione della Salute che è stato riscontrato dall’ AIMEF nell’ambiente naturale di proprietà o cura o dove si svolgono le esperienze di contatto con la natura ( Immersioni Forestali, Shinrin-Yoku, Asilo nel Bosco, Passeggiate Terapeutiche, Esperienze di Forest Coach, Forest therapy ed altro.)”

“Le Immersioni Forestali sono state classificate da Aimef in 5 Livelli di Profondità: dal livello 1, diurna di gruppo e guidata dagli Esperti Diplomati in Medicina Forestale fino al livello 5, che prevede invece un pernottamento in solitaria all’interno di un contesto forestale, con supervisione di un Esperto. Inoltre sono state suddivise in 3 diverse categorie: a) che consiste in una semplice riattivazione del contatto con la natura, b) che implica anche l’esecuzione di esercizi e pratiche di promozione della salute (respirazione, yoga, mindfullness, euritmia, aromaterapia, osteopatia…) c) che implica invece un lavoro diretto alla tutela della natura (piantumazione, pulizia dei sentieri, cura delle piante, metodo Plantfulness…)”.

“Chi sono i fruitori principali delle Immersioni?”

“L’ associazione, grazie alla collaborazione dei tanti associati e dei Diplomati esperti Facilitatori in Medicina Forestale che oggi sono già presenti in molte regioni italiane (Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino –Alto Adige, Veneto), progetta e realizza Esperienze di Immersione Forestale ovunque sia possibile! Di solito le esperienze di Shinrin-Yoku sono rivolte a tutte le persone che percepiscono come il distacco forzato che stiamo vivendo dalla natura ci stia danneggiando. I ricercatori ed i medici fanno proprio riferimento alla “Sindrome da Deficit di Natura” per indicare tutti quei sintomi e patologie che oggi si stanno diffondendo così prepotentemente nel mondo occidentale: diabete, ipertensione, infarto, asma e bronchiti, malattie allergiche tumori, disturbi del metabolismo del sistema endocrino-immunitario, ansia,depressione, demotivazone…tantissime persone partecipano alle nostre immersioni forestali sia per prevenzione o promozione della salute che per velocizzare la guarigione da qualche patologia. Il Diplomato Esperto di Medicina Forestale ,col patrocinio di Aimef, può svolgere attività di Facilitatore per un approccio “terapeutico” alle immersioni nella natura in ambito privato, nel contesto delle terapie del benessere, nei contesti psicopedagogici ( asili, scuolematerne, associazioni disabili,anziani,recupero della devianza minorile), nei diversi contesti sociosanitari (ospedali, cliniche private, facilitazione del recupero post chirurgico nei pazienti oncologici o cardiopatici, facilitazione del recupero delle patologie metaboliche ,disfunzionali,psichiatriche,ambito PNEI,e molto altro. E poi, grazie alla nostra esperta diplomata Francesca Laiacona, oggi c’è anche la Pet Forest Therapy: esperienze di Medicina Forestale progettate per i nostri animali da compagnia, come cani e gatti e altri “piccoli pelosetti” che, a forza di vivere nelle nostre case, stanno ammalandosi delle stesse nostre malattie! La Pet Forest Therapy è pensata per i nuclei familiari che hanno cura di un animale che vive in casa, per consentire a tutti di vivere delle esperienze salutari e terapeutiche nei contesti naturali delle nostre città e campagne!

Donatella  Arezzini per Agenzia Stampa Italia







EDILIZIA, STABILIZZAZIONE PRECARI. IL GOVERNO STOPPA LA REGIONE






IL GOVERNO NAZIONALE IMPUGNA LA LEGGE REGIONALE SULLA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE PRECARIO, IN QUANTO LE DISPOSIZIONI SI PONGONO IN CONTRASTO CON IL PRINCIPIO DELL’ANNUALITÀ DEL BILANCIO E CONSEGUENTEMENTE DELL’ARTICOLO 81 DELLA COSTITUZIONE

 

Dal sito www.governo.it

Consiglio dei Ministri del 26 Febbraio 2021




Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato ventisei leggi delle Regioni e delle Province autonome e ha deliberato:
  • di impugnare: 
1. la legge della Regione siciliana n. 33 del 28/12/2020, recante “Variazioni al bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2020 e per il triennio 2020-2022. Modifiche di norme in materia di stabilizzazione del personale precario” in quanto le disposizioni si pongono in contrasto con il principio dell’annualità del bilancio e conseguentemente dell’articolo 81 della Costituzione;



*****






Leggi anche:









27 febbraio 2021

SIFUS CONFALI: LE LOTTE PER I DIRITTI NON SI PROCESSANO. PRESIDIO DI SOLIDARIETA' A MAURIZIO GROSSO DAVANTI IL TRIBUNALE DI PALERMO IL 3 Marzo 2021 DALLE ORE 9:00




Ricevo e pubblico
dal SIFUS CONFALI 
Segreteria - Settore Giovani

Mercoledì 3 Marzo presso il Tribunale di Palermo si terrà un'altra udienza del processo che vede imputato per i reati di resistenza, manifestazione non autorizzata, ecc , il segretario generale del Sifus Maurizio Grosso.
I fatti risalgono al 18-11- 2015 quando oltre un migliaio di forestali tra i 3-4  mila che protestavano sotto Palazzo D'Orleans contro il Governo Crocetta per rivendicare il completamento delle misere giornate lavorative previste dalla legge,  lasciarono la Piazza e si diressero autonomamente verso il Porto. 
Maurizio Grosso per placare gli  animi ed impedire che la loro rabbia per il rischio di non completare le giornate lavorative (i 78 isti persero in media 10 giornale lavorative nel 2015) si trasformasse in gesti inopportuni, si mise il testa del corteo e lungo la via Roma  venne prelevato con la forza dalla Polizia, ammanettato e trattenuto in Questura fino a tardo pomeriggio.
SIFUS CONFALI - SETTORE GIOVANI nel ritenere che le lotte per rivendicare i diritti negati non si processano mai, organizza per  Mercoledì 3 Marzo 2021 dalle ore 9:00 davanti il Tribunale di Palermo, un presidio di solidarietà in occasione  del processo.
Andrea Zappia - 
Segretario Reg.le Sifus Giovani





FINANZIAMENTO PER IL CONSOLIDAMENTO DELLA ZONA DEL TIRO AL PIATTELLO DI NOVARA DI SICILIA E CONVENZIONE CON LA FORESTALE. UN VANTAGGIO ANCHE PER I LAVORATORI FORESTALI CHE AVRANNO LA POSSIBILITÀ DI LAVORARE NEL PROPRIO TERRITORIO DI RESIDENZA


Dal sito www.98zero.com

BENEDETTO ORTI TULLO 27 FEBBRAIO 2021

Novara di Sicilia – Arrivano buone notizie per il Comune di Novara di Sicilia. E’ stato infatti finanziato, da parte del Ministero degli Interni, il lavoro di consolidamento della zona del Tiro al Piattello in contrada Vallon Botte.

L’importo del finanziamento è di un milione di euro. Sono lavori che serviranno a consolidare l’area e ingrandire il campo, cercando di creare una forza più grande. L’auspicio dell’Amministrazione Comunale è quello che l’iniziativa possa avere una ricaduta positiva per il turismo e per l’economia del Comune. Altra notizia positiva riguarda la convenzione tra il Comune e l’Azienda Regionale Forestale per l’affidamento in gestione dei terreni moscati o comunque di interesse naturalistico o paesaggistico di proprietà del Comune in Contrada Vallon Botte, estesi più di trenta ettari.

I terreni saranno quindi migliorati con percorsi naturalistici, zone pic-nic e rimboschimento. Un vantaggio anche per i lavoratori forestali novaresi che avranno la possibilità di lavorare nel proprio territorio di residenza.









“RETROGRADA” LA RIFORMA DELLA FORESTALE DELINEATA DAL GOVERNO. “CHIEDIAMO RIFORME BASATE SU UNA VISIONE NUOVA DELLE POLITICHE AMBIENTALI IN SICILIA, IN LINEA CON L’ISTITUZIONE DI UN MINISTERO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA”


Dal sito www.madonielive.com

27 Febbraio 2021
“Riteniamo che il limite sia abbondantemente superato e siamo fortemente preoccupati per la natura delle  risorse disponibili,  che mettono a rischio le attività del comparto forestale per il corrente anno”. 
A lanciare l’allarme sono i segretari provinciali di Flai,Fai e Uila dopo che il governo regionale ha approvato, il 23 febbraio scorso, la delibera che prevede la Riforma dei consorzi di bonifica e degli altri enti del GAP e la riforma dei forestali.
Una delibera nella quale – osservano le segreterie territoriali di Flai, Fai e Uila – la  forestale viene catalogata con l’eterno stereotipo di “bacino assistenziale-occupazionale”.  E in cui si parla di un diverso e maggiore impiego dei lavoratori, anche in ambito della protezione civile, “ma non per motivare una maggiore stabilità dell’occupazione ma per avere ulteriore economia indiretta”.
Una riforma, quella  del comparto forestale, che  non soddisfa le richieste dei sindacati:  non è  finalizzata al rilancio del  settore e la riapertura dell’elenco speciale, richiesta da molti, viene fatta pesare sui lavoratori anziani con il blocco del turn-over.   
Per questo i sindacati chiedono l’apertura di una vertenza che abbia al centro delle vere riforme del settore con una nuova visione delle politiche ambientali in Sicilia.
“Non servono riforme  come strumento di ricerca di economie  né  come strumento di sterile risposta occupazionale. Solo una riforma che metta al centro le nuove politiche ambientali può dare risposte alle motivatissime richieste dei lavoratori interessati”, dichiarano il segretario generale di Flai Cgil Palermo Dario Fazzese, il segretario generale Adolfo Scotti per Fai Cisl Palermo Trapani e Giuseppe La Bua per la Uil Palermo.
I sindacati definiscono “retrograda” la visione che sta alla base della riorganizzazione del settore  forestale delineata dal governo regionale. “Eppure la delibera è passata con il voto, riteniamo favorevole, degli assessori al Territorio e all’Ambiente e all’Agricoltura e allo sviluppo rurale che pur qualcosa avrebbero dovuto dire – aggiungono Fazzese, Scotti e La Bua – In un momento politico nazionale che vede l’istituzione del nuovo ministero per la Transizione ecologica e si parla anche di super ministero green, l’assessore all’Economia della Regione siciliana ha disegnato, tra le righe, un futuro della Sicilia fatto di agricoltura intensiva servita da un unico Consorzio di Bonifica e evidenziando un totale disinteresse per l’ambiente”.







IL CASO. REGIONE SICILIANA, IN 450 IN CORSA PER LAVORARE NELLA FORESTALE: C'È ANCHE UNA DEPUTATA DEL M5S

La deputata del Movimento 5 Stelle, Roberta Alaimo

Dal sito gds.it

27 Febbraio 2021
Sono stati 450 i dipendenti regionali che hanno risposto all'interpello della Regione Siciliana per un trasferimento nel Corpo Forestale. Un boom forse inaspettato, visto che di solito a questo tipo di richieste, che prevedono un cambio di ruolo volontario all'interno dell'amministrazione regionale, rispondono in pochi, in alcuni casi nessuno.

Stavolta è stato diverso, in palio 100 posti per i quali è previsto anche un incremento di stipendio di circa 500 euro al mese. Fra i candidati, scrive Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola, anche Roberta Alaimo dipendente regionale, deputata nazionale del Movimento 5 Stelle e figlia d'arte: il padre infatti era un forestale.

Nata a Corleone, prima di diventare onorevole ha lavorato all’assessorato all’Agricoltura e in quello alla Formazione. E così, a meno di sorprese, quando abbandonerà la vita politica (i 5 Stelle hanno un limite di due mandati e lei è a metà del primo) tornerà a essere una dipendente regionale ma possibilmente con la divisa: «Ho risposto all’atto di interpello - dice - perché ho già lavorato nell’ambito dello sviluppo rurale. E poi, perché no, c’è un vantaggio economico».

Nel frattempo la Regione dovrebbe trovare loro anche nuovi compagni: l’obiettivo dell’assessore Toto Cordaro è quello di bandire un concorso da circa 300 posti. Un progetto avviato già un paio di volte ma che finora si è scontrato con l’impugnativa da parte dello Stato della legge che prevedeva la possibilità di riaprire i concorsi.

© Riproduzione riservata

Fonte: gds.it



Leggi anche:










SIFUS CONFALI: I DIRITTI ACQUISITI DEI LAVORATORI FORESTALI NON SI TOCCANO




Ricevo e pubblico
dal Segretario Regionale SIFUS-CONFALI
Giuseppe Fiore

Alla luce di notizie negative rispetto al futuro dei lavoratori forestali, il Sifus ribadisce che non è disposto né a indietreggiare rispetto ai diritti acquisiti dei lavoratori forestali e nemmeno rispetto ad un idea di Riforma che coniughi Ambiente - Territorio - Turismo - Lavoro, che dà la possibilità ai forestali di mangiare tutti i giorni dell'anno e non 78-101-151 gg.
IL SIFUS C'È! UNITI DI VINCE!
Giuseppe Fiore
Segretario Regionale SIFUS-CONFALI




Leggi anche:












CITTADINI STANCHI, DISGUSTATI E SEMPRE PIÙ DISTANTI DALLA POLITICA. IL BLOG: MA È OVVIO! NEL CASO DEI FORESTALI, SE CONTINUAMENTE PRENDONO PER I FONDELLI (SONO GIÀ 40 ANNI), NON RISPETTANO GLI IMPEGNI, PEGGIORANO LE CONDIZIONI LAVORATIVE, FIRMANO PESSIMI ACCORDI, CHE FIDUCIA POSSONO AVERE?


Dal sito qds.it

Antonino Lo Re 27 Febbraio 2021
Anche in Sicilia soffia il vento della disaffezione: nel 2020 (anno imposta 2019) solo l’1,59% dei contribuenti li ha finanziati con il 2xmille. In testa il Partito democratico, seguono Fratelli d'Italia e Lega. Pagano: "Se siamo dietro Pd e Fdi, allora la Lega è fortissima". Cannata (FdI): "Attestato di stima che ci spinge a fare meglio"
_________________________________________________

Sono 45.469 i contribuenti siciliani che hanno deciso di destinare il 2 per mille del proprio Irpef al finanziamento di un partito politico, su un totale di 2.859.620. Questo è quanto emerge dal report pubblicato dal ministero dell’Economia e delle Finanze, riferito alle dichiarazioni del 2020 con redditi del 2019.

Rispetto allo scorso anno, in Sicilia vi è stato un leggerissimo aumento del numero dei contribuenti che hanno destinato il 2 per mille ai partiti, infatti appena 12 mesi fa erano 44.460.

Le preferenze dei contribuenti siciliani sono principalmente per il Partito democratico: in totale sono 15.258 rispetto alle 17.610 dello scorso anno.
A completare il terzetto dei partiti più premiati troviamo Fratelli d’Italia con 8.957 preferenze rispetto alle 7.784 di 12 mesi fa, e la Lega che è passata nel giro di un anno da 5.955 preferenze a 3.937.

La Sicilia torna ad essere la prima regione del Sud Italia ad “appoggiare” la Lega, scavalcando la Campania che deteneva il primato dello scorso anno.
Al quarto posto in Sicilia c’è Italia Viva, il partito fondato da Matteo Renzi con 3.002 preferenze. Crolla ancora Forza Italia passando da 2.417 di un anno fa agli attuali 1.841.

Ma se consideriamo che solo l’1,59% dei contribuenti siciliani ha destinato il 2 per mille ai partiti, è evidente la disaffezione dei cittadini alla politica.
E questo scollamento tra le parti rischia di farsi sempre più crescente con la crisi di Governo che ha portato all’insediamento di Mario Draghi: il nuovo governo guidato dall’ex governatore della Bce costituisce la rappresentazione plastica della debolezza dei partiti che nel corso della legislatura non hanno saputo costruire alleanze in grado di garantire la governabilità di cui invece il Paese ha disperato bisogno.

La scelta del Quirinale di affidarsi a Mario Draghi è stata a giusto titolo interpretata come un commissariamento del sistema dei partiti, incapaci, di fatto, di tenere testa alle sfide poste dall’emergenza pandemica. I gruppi politici hanno dimostrato ancora una volta la totale inadeguatezza nella gestione di questo delicato periodo inevitabilmente condizionato dalla pandemia e questa inadeguatezza non potrà che avere delle conseguenze sul piano della credibilità degli stessi partiti e della loro “affidabilità” agli occhi dei cittadini-elettori.
Non è un che caso i “nodi” di fondamentale importanza per il Recovery Plan (Economia, Innovazione tecnologica e Transizione Ecologica) sono nelle mani di ministri “tecnici”, lontani dal mondo dei partiti.

Se guardiamo al Sud è inevitabile fare caso all’assenza di un ministro che “rappresenti” la Sicilia. Nell’Isola c’è già parecchia delusione nei confronti del nuovo Governo. Della squadra formata ben 18 su 23 ministri provengono dalle regioni settentrionali (9 vengono dalla Lombardia e 4 dal Veneto, il centro Italia è rappresentato solo dai romani Draghi e Giovannini; dal Sud vengono Lamorgese e Speranza (lucani); Carfagna e Di Maio (campani). Nessuno dalla Calabria, Sicilia e Sardegna. È dal 2011 che non accadeva, con il Governo Monti. Ma anche con ministri meridionali, e ce ne sono stati parecchi in passato, quasi sempre l’interesse del Mezzogiorno è passato in secondo piano.

Alla polemica sulla mancanza di ministri siciliani si è ben presto aggiunta quella legata alla rappresentanza femminile. Il melodramma che si è consumato nei giorni scorsi è stato in parte “risolto” con la nomina della squadra dei sottosegretari ma ha comunque rivelato un’altra debolezza del sistema partitico italiano: la sua totale incapacità di affrontare in maniera seria persino la questione di genere.


Alessandro Pagano: “Se siamo dietro Pd e Fdi, allora la Lega è fortissima”
In Sicilia 3.937 contribuenti che hanno destinato il 2 per mille ai partiti hanno scelto la Lega. Preferenze in calo ma il dato che salta agli occhi è che l’Isola è la prima regione del Sud a scegliere il partito di Salvini come destinatario del 2 per mille.
Abbiamo chiesto un commento ad Alessandro Pagano, vice capogruppo della Lega Salvini premier alla Camera dei Deputati.

Onorevole Pagano, cosa ne pensa e quali scenari apre questo dato?
“Si tratta di un dato eccellente, perché oltre a essere il primo partito del Sud sotto questo punto di vista, c’è da fare il confronto con gli altri partiti. Al primo posto troviamo il Partito Democratico, al secondo Fratelli d’Italia, due gruppi che in tutte le sue conformazioni, sul panorama politico siciliano esistono da quando è presente la democrazia. Se noi siamo dietro loro, vuol dire che la Lega è fortissima. Noi esistiamo in Sicilia soltanto dal 2018, quando ci siamo candidati per la prima volta alle elezioni nazionali. In due anni raggiungiamo circa 4.000 persone, davanti a noi ci sono partiti che esistono da 70 anni, il resto li abbiamo tutti dietro. Se continueremo con questo trend ho l’impressione che tra qualche anno il primo partito a cui siciliani destineranno il due per mille sarà proprio la Lega”.



Rossana Cannata (FdI): “Attestato di stima, ci spinge a fare meglio”
Onorevole Cannata, Fratelli d’Italia è il secondo partito scelto dai siciliani che hanno deciso di destinare il 2 per mille ai partiti. Numero di preferenze in aumento rispetto all’anno precedente. Come interpreta questo dato?
“Si tratta di un risultato importante che si conferma in linea con la crescita del partito registrata negli ultimi mesi. Sia i sondaggi, sia i risultati elettorali, nell’ultimo anno, rilevano, infatti, un aumento della fiducia degli elettori nel partito e nella sua leader Giorgia Meloni. Gli italiani, evidentemente, riconoscono serietà e coerenza alla politica di Fratelli d’Italia. Un attestato di stima che ci spinge sempre di più a stare dalla parte degli italiani, delle famiglie, delle categorie più deboli, delle partite iva e di tutti quei lavoratori abbandonati dal governo Conte in questo momento di emergenza sanitaria, sociale ed economica. Un significativo riconoscimento che adesso viene rilevato anche tramite questa risposta concreta”.

Fonte: qds.it






IL CONSIGLIO DEI MINISTRI ISTITUISCE IL MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA, CHE ASSUME ANCHE LE COMPETENZE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE, POLITICHE DI CONTRASTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI, CONTRASTO AL DISSESTO IDROGEOLOGICO E AL CONSUMO DEL SUOLO



Dal sito www.governo.it

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 4

26 Febbraio 2021
Il Consiglio dei Ministri si è riunito venerdì 26 febbraio 2021, alle ore 12.45 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Roberto Cingolani, del Ministro per il coordinamento di iniziative nel settore del turismo Massimo Garavaglia, del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini, del Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei ministeri.

Il testo istituisce il Ministero della transizione ecologica, che assume le competenze del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché quelle in materia di politica energetica dal Ministero dello sviluppo economico, tra le quali: la definizione degli obiettivi e delle linee di politica energetica e mineraria nazionale; l’autorizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili di competenza statale anche ubicati in mare; l’attuazione dei processi di liberalizzazione dei mercati energetici e la promozione della concorrenza nei mercati dell’energia e tutela dell’economicità e della sicurezza del sistema; l’individuazione e lo sviluppo delle reti nazionali di trasporto dell’energia elettrica e del gas naturale e la definizione degli indirizzi per la loro gestione; le politiche di ricerca, incentivazione e gli interventi nei settori dell’energia e delle miniere; la ricerca e coltivazione di idrocarburi e risorse geotermiche; la vigilanza su enti strumentali e il collegamento con le società e gli istituti operanti nei settori dell’energia; la gestione delle scorte energetiche nonché la predisposizione e attuazione dei piani di emergenza energetica; l’impiego pacifico dell’energia nucleare, la protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti e la gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito; le agro-energie; la rilevazione, l’elaborazione, l’analisi e la diffusione di dati statistici in materia energetica e mineraria, finalizzati alla programmazione energetica e mineraria; l’elaborazione di piani e misure in materia di combustibili alternativi e delle relative reti e strutture di distribuzione per la ricarica dei veicoli elettrici; la qualità dell’aria; le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici e per la finanza climatica e sostenibile e il risparmio ambientale anche attraverso tecnologie per la riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra; la pianificazione in materia di emissioni nel settore dei trasporti; la gestione, il riuso e il riciclo dei rifiuti e l’economia circolare. In considerazione dell’istituzione del nuovo dicastero, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri si istituisce il Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE), con il compito di assicurare il coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica e la relativa programmazione. Il comitato approva, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, il Piano per la transizione ecologica, al fine di coordinare le politiche in materia di mobilità sostenibile, contrasto al dissesto idrogeologico e al consumo del suolo, risorse idriche e relative infrastrutture, qualità dell’aria ed economia circolare. Il Piano, sul quale è acquisito il parere della Conferenza unificata, individua le azioni, le misure, le fonti di finanziamento, il relativo cronoprogramma, nonché le amministrazioni competenti all’attuazione delle singole misure.

Si stabilisce la ridenominazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.

Si istituisce, inoltre, il Ministero del turismo, che avrà il compito di curare la programmazione, il coordinamento e la promozione delle politiche turistiche nazionali, i rapporti con le regioni e i progetti di sviluppo del settore turistico, le relazioni con l’Unione europea e internazionali in materia di turismo, fatte salve le competenze del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, e i rapporti con le associazioni di categoria e le imprese turistiche e con le associazioni dei consumatori. Allo stesso Ministero saranno trasferite le funzioni in materia di turismo esercitate dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, che assumerà quindi la nuova denominazione di Ministero della cultura.

Il Ministro senza portafoglio per la transizione digitale, su delega del Presidente del Consiglio dei Ministri, avrà il compito di promuovere, indirizzare e coordinare le materie dell’innovazione tecnologica, dell’attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea, della strategia italiana per la banda ultra larga, della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, nonché della trasformazione, crescita e transizione digitale del Paese, in ambito pubblico e privato, dell’accesso ai servizi in rete, della connettività, delle infrastrutture digitali materiali e immateriali e della strategia nazionale dei dati pubblici. È infine istituito il Comitato interministeriale per la transizione digitale (CITD), con il compito di assicurare il coordinamento e il monitoraggio dell’attuazione delle iniziative di innovazione tecnologica e transizione digitale delle diverse pubbliche amministrazioni ordinariamente competenti.







26 febbraio 2021

CATANIA DISTRETTO 5. PROVVEDIMENTO DI CANCELLAZIONE DA ELENCO SPECIALE DEI LAVORATORI FORESTALI L. R. 9/2013 ART. 25, COMMA 5 BIS









I SINDACATI CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE IN MERITO ALLA PROGRAMMAZIONE DELL'ATTIVITÀ FORESTALE E DEL SERVIZIO ANTINCENDIO PER L'ANNO 2021

Ricevo e pubblico 
dalle Segreterie Regionali di 
Fai, Flai e Uila 








IL TWITTER DI INGRASSIA: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO DIVENTA TEMA EUROPEO E LA REGIONE SICILIA CHE FA? RINUNCIA A MODERNIZZARE IL SETTORE FORESTALE E PROGETTA RESTRIZIONI, PER CREARE FAVORITISMI E SCIPPARE VOTI ALLE PROSSIME ELEZIONI


di Michelangelo Ingrassia 
Il dissesto idrogeologico diventa tema #europeo e 
@Regione_Sicilia
 che fa? Rinuncia a modernizzare il settore forestale e progetta restrizioni, per creare favoritismi e scippare voti alle prossime elezioni. Giusta contestazione di Flai, Fai, Uila Palermo.





SCIOPERO DEI LAVORATORI FORESTALI. E' IL MOMENTO IDEALE PER LA DIGNITÀ DEL LAVORO E CONTRO I TAGLI AL COMPARTO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. BISOGNA USCIRE ALLO SCOPERTO!


di Michele Mogavero
Bisogna lanciare un segnale forte e chiaro alla politica regionale e nazionale. I primi per aver proposto i tagli al comparto e i secondi che hanno condiviso il tutto.


Vergognatevi tutti, siete solo bravi ad illudere i lavoratori forestali. 
Non si salva nessuno! Avete contribuito a togliere le risorse prima ai padri di famiglia e poi al territorio e all'ambiente. Noi non vogliamo assistenzialismo, ma un lavoro dignitoso tutto l'anno senza trucchetti. Il linguaggio del politichese lo conosciamo abbastanza, infatti grazie a Voi signori dei 14 mila euro al mese, ci siamo fatti gli anticorpi ed abbiamo imparato il vostro modo di fare. Purtroppo ancora qualcuno abbocca o vuole far abboccare, ma altri pesano ogni singola parola e virgola.
Abbiamo investito il nostro futuro sulla forestazione! Quindi ci siamo sposati, abbiamo messo al mondo dei magnifici figli e i più fortunati sono riusciti a stipulare dei mutui per acquistare una modestissima casa.

Non si baratta la dignità dei lavoratori con gli interessi di pochi!

Volete per caso orchestrare qualcosa alla vigilia delle elezioni per essere rieletti?
Troppo tardi, non funziona più e non faremo sconti a nessuno. A nessuno....









BILANCIO DI PREVISIONE - ARMAO CHIARISCE I RILIEVI DELL'UFFICIO STUDI DELL'ARS


Dal sito pti.regione.sicilia.it

26 Febbraio 2021
E' possibile approvare il bilancio pluriennale di previsione 2021-23 anche in attesa dell'approvazione definitiva del rendiconto dell'esercizio finanziario precedente. Mentre i rilievi mossi dalla Corte dei Conti sul rendiconto 2019 dovrebbero avere una incidenza limitata sul risultato di amministrazione e, in ogni caso, è stata prevista la copertura di eventuali saldi negativi. L'assessore all'Economia, Gaetano Armao, ha chiarito ieri in Commissione Bilancio i rilievi mossi dall'Ufficio Studi dell'Assemblea regionale siciliana al ddl presentato dal governo Musumeci.

Armao ha basato il suo intervento sulla relazione del ragioniere generale della Regione Siciiana, Ignazio Tozzo. Il documento, infatti, spiega che grazie alla legge 178/2020 è stata introdotta una modifica normativa che snellisce la disciplina precedente e consente di approvare il bilancio pluriennale di previsione anche senza che il rendiconto dell'esercizio precedente sia stato parificato dalla Corte dei Conti. Basta infatti che sia stato approvato dalla giunta regionale.

La norma, dunque, consente di approvare il bilancio di previsione e di apportare le eventuali "variazioni che si dovessero rendere necessarie a seguito dell'approvazione definitiva del rendiconto dopo la decisione di parificazione" con un assestamento di bilancio.

L'assessore Armao ha anche spiegato che è stato previsto per il 2021 un fondo di 100 milioni per far fronte a eventuali coperture del disavanzo che dovesse derivare da quello non recuperato degli anni precedenti, anche se gli elementi in possesso dell'amministrazione fanno ritenere che "la quota prescritta di disavanzo per il 2020 risulti recuperata". In ogni caso, questo accantonamento "prudenziale"
potrà essere utilizzato in occasione dell'assestamento tecnico "che verrà operato nell'esercizio 2021 sulla base del giudizio finale di parifica sul rendiconto 2019".
Proprio sul rendiconto 2019, la relazione rileva inoltre che i 319 milioni oggetto delle irregolarità riscontrate dalla Corte dei Conti dovrebbero avere un impatto neutro sul risultato di amministrazione.
In ogni caso, è stata prevista una voce apposita nel bilancio di previsione 2021-23 proprio per la copertura di eventuali saldi negativi.








COVID, “840 EURO AL GIORNO”: IL LIBRO MASTRO DEGLI STIPENDI D’ORO. POTERE E POLITICA! IL BLOG: LA SANITÀ È SEMPRE STATA LO SPRECO DEI SOLDI, PERÒ BISOGNA TAGLIARE SEMPRE SUI LAVORATORI FORESTALI


Da 40 a 60 euro l'ora, 500 nomi, importi fino a 27mila euro al mese. I particolari.

Dal sito livesicilia.it

di Antonio Condorelli
CATANIA – Guadagnano quanto un Presidente della Repubblica, anzi, spesso di più, staccano fattura a fine mese, tariffa oraria di 40 o 60 euro, nessun limite agli straordinari e gli importi volano, fino a 27mila euro al mese. Il database degli stipendi dei professionisti Covid, contiene 500 nomi fino a gennaio 2021, LiveSicilia lo ha potuto visionare, contiene un infinito elenco di nomi, cognomi e cifre record.

Sono i compensi del team che ha affiancato dal primo lockdown il super commissario anticovid Pino Liberti, tra i più apprezzati infettivologi, piazzato dall’assessore alla Salute Ruggero Razza per gestire tutte le criticità della pandemia.

Il contingente

La firma nelle singole fatture è di Pino Liberti, che ha rinunciato alla differenza tra la notte e il giorno, gestendo un ufficio sorto in pochi mesi, che comanda un esercito degno di uno stabilimento Fiat. Complessivamente, comprese le Usca che dipendono dall’Asp, si tratta di 800 lavoratori, tra informatici, operatori e medici professionali che hanno lavorato durante l’emergenza Covid. Sono i medici addetti al tracciamento, alla vaccinazione, al monitoraggio dei pazienti covid. Adesso il contingente si è ridotto, Liberti ha infatti puntato sugli amministrativi, per far scendere i costi.

Gli importi

La tariffa oraria è di 40 o 60 euro lordi. Per questo, a fine giornata, con un turno di 14 ore, si può arrivare a 840 euro. Meta che raggiungono quasi tutti i professionisti. Con 5 giorni la settimana si toccano i 4.000 euro, ma anche di più. E la fattura anticipata ieri da Repubblica, di 27mila euro al mese, è vera e corrisponde a una singola mensilità, almeno stando a quanto è riuscita a verificare LiveSicilia.

Il libro mastro

Guardando il libro mastro, gli importi, escluso una ventina di “fortunati”, si attestano poco sotto i 20mila euro al mese. Ma quasi tutti hanno percepito oltre 10mila euro al mese.

“Dipendono dall’Asp”

Il commissario Covid giura di “non essere in possesso dell’elenco dei dipendenti” e che “a fare i pagamenti è l’Asp3”. Liberti, nei primi mesi di attività, come ha dichiarato a LiveSicilia prima di Natale, non ha percepito alcun compenso aggiuntivo e rilancia: “La tariffa non l’ho stabilita io, ho una figlia che fa l’insegnante in giro per l’Italia e non ci sono miei parenti tra i contrattualizzati”.

Lanza difende Liberti

Sul caso interviene il manager dell’Asp Maurizio Lanza: “Quello di Liberti è un buon modello di gestione della pandemia, che è stato adottato in tutte le altre Asp. Il Commissario, nella sua autonomia e responsabilità, gestisce il personale, per realizzare, nella maniera migliore, i fini stabiliti dall’ordinanza assessoriale. È il modello Catania che funziona, comprese le Usca, che stanno evitando l’afflusso di persone in pronto soccorso”.

Lavoro difficile

I medici che staccano fattura hanno eseguito il tracciamento dei contagi, gestito i dati dei positivi, in sinergia con le Usca che dipendono dall’Asp, ovvero i professionisti che eseguono i tamponi a domicilio, monitorano i contagi nelle case di riposo. Un lavoro difficile, per giovani spesso appena abilitati o laureati. Professionisti a partita iva che assumono un rischio per la propria salute.

Braccio di ferro politico

Lo scontro, sugli 800 lavoratori, è politico. Da un lato i vertici Asp, con il super manager Maurizio Lanza, tecnico di alto profilo, con un passato in Fiat e al Comune di Catania negli anni più difficili, accusato di essere “stancanelliano”, cioè vicino a uno degli ex sostenitori di spicco di Nello Musumeci. Dall’altro l’assessorato, che non ha tagliato la testa a Lanza, ma lo ha fatto affiancare, così come è avvenuto in altre province, dal commissario Liberti. La scelta non è caduta a caso su Liberti, perché considerato competente ed equilibrato.

Potere e politica

Il contingente di oltre 500 persone ha fronteggiato l’emergenza Covid. Attualmente ce ne sono in servizio 31 in aeroporto, 80 nei distretti e 15 nell’ufficio. Più i lavoratori delle Usca, che dipendono dall’Asp. Molte attività, in questo momento, vengono gestite da amministrativi “con costi più bassi”.

Ma aver gestito un battaglione di neo laureati che guadagnano milioni di euro ogni mese, ha un valore anche politico. Ufficialmente i rapporti tra Asp e politica sono “ottimi”. Ma sotto la cenere covano le foto, scattate ai medici in servizio emergenziale, che farebbero “pic nic in Aeroporto” e poi ci sono altri documenti, che LiveSicilia sta visionando. Tutto in emergenza Covid, con l’ultima novità dell’Asp: il tetto delle 36 ore massimo a settimana. Cioè un limite agli stipendi che non superino gli 8mila euro al mese. “Ma così – dice Liberti a Livesicilia – non possiamo gestire una situazione di emergenza”. E poi c’è l’incognita su quanti siano e quanti siano stati, effettivamente, i medici professionali impegnati nell’emergenza covid. Alcuni funzionari hanno verificato che, per esempio all’aeroporto Fontanarossa, nello stesso giorno, sarebbero stati in funzione “30, 85 o 47 medici professionali, in base a chi rispondesse al telefono”. L’Asp sta eseguendo verifiche, per quanto sia difficile, anche ex post. Ma il braccio di ferro potrebbe attirare altre attenzioni, anche di Uffici che agiscono nell’ordinarietà, per combattere altri virus.
26 Febbraio 2021






LA DECISIONE DELLA RAGIONERIA REGIONALE. REGIONE, ESERCIZIO PROVVISORIO IN SCADENZA: VERSO LA GESTIONE PROVVISORIA



Dal sito www.ilsicilia.it

26 Febbraio 2021
Con l’esercizio provvisorio in scadenza (28 febbraio), alla Regione scatta la gestione provvisoria. A ore saranno bloccati i pagamenti, salvo quelli obbligatori come gli stipendi al personale, come disposto dalla Ragioneria generale.

Per sbloccare la spesa bisognerà attendere l’approvazione del bilancio 2021, al momento all’esame della commissione Bilancio dell’Ars.

© Riproduzione Riservata







UNA RIFORMA DEL SETTORE FORESTALE FINALIZZATA, NON AL RILANCIO DEL SETTORE, MA ESCLUSIVAMENTE ALLA RICERCA DI UNA ECONOMIA E DOVE UNA RIAPERTURA DELL’ELENCO SPECIALE, RICHIESTA DA MOLTI, VIENE FATTA PAGARE DAI LAVORATORI ANZIANI CON IL BLOCCO DEL TURN-OVER




Ricevo e pubblico
dalle Segreterie Territoriali Palermo
di Fai, Flai e Uila


COMUNICATO SINDACALE

In data 23 febbraio u.s. il Governo ha approvato la delibera n. 107, basata totalmente sull’accordo Stato-Regione sottoscritto in data 14 gennaio 2021.
Solo ieri abbiamo letto la dichiarazione dell’Presidente dell’ARS che dice “Non c'è dubbio che è stato fatto un accordo Stato-Regione ricattatorio, con la pistola puntata alla tempia”, dice Gianfranco Miccichè sul documento sottoscritto all’inizio dell’anno dall’assessore all’Economia Gaetano Armao e dal governo Conte II” eppure il Governo che ricordiamo è della stessa parte politica di Miccichè approva un documento di ben 69 pagine preparato dall’Assessore all’Economia Avv. Armao.
In tale corposo documento, che ancora non abbiamo esaminato con la dovuta attenzione, spicca, a pagina 40, il punto 5 lettera f) La Riforma dei consorzi di bonifica e degli altri enti del GAP e la riforma dei forestali.
In queste due pagine si cominciano a delineare le vere intenzioni di questo Governo sulla riforma forestale, ma anche la visione retrograda, dell’assessore proponente, che non riteniamo abbia competenze in campo agricolo e ambientale, come forse non ne ha in campo economico, se consideriamo le bacchettate giornaliere che riceve dalla Corte dei Conti.
Eppure la delibera è passata con il voto, riteniamo favorevole, degli Assessori al Territorio e all’Ambiente e all’Agricoltura e allo sviluppo rurale che pur qualcosa avrebbero dovuto dire.
La forestale viene catalogata con il trito e ritrito stereotipo di bacino assistenziale/occupazionale senza alcuna funzione a cui affidare, come ultima spiaggia, “un diverso e maggiore impiego dei medesimi contingenti di lavoratori in altre attività che, compatibilmente alle mansioni possedute da detto personale, potranno dagli stessi essere svolte, così come ad esempio in relazione a taluni interventi eseguibili in materia di protezione civile”, ma attenzione, non per motivare una maggiore occupazionale/stabilità ma per avere ulteriore “economia indiretta”.
Queste sono le basi sulle quali fondare un disegno di legge di iniziativa governativa che lo stesso documento dice in “fase di definizione”, altro che disegno di legge pronto da mesi come dichiarato a destra e a manca (più a destra a dire il vero).

In un momento politico nazionale che vede l’istituzione del nuovo ministero “per la transizione ecologica” e si parla anche di “super ministero green” l’assessore all’economia disegna, tra le righe, un futuro della Sicilia fatto di agricoltura intensiva servita da un unico Consorzio di Bonifica e evidenziando un totale disinteresse per l’Ambiente, volendo in questo termine contemplare tutto quello di buono e innovativo si sta sviluppando nel mondo, anche dal punto di vista economico, non avendo mai sposato appieno una visione esclusivamente preservatrice che riteniamo anche superata dai tempi.
Una riforma del settore forestale finalizzata, non al rilancio del settore, ma esclusivamente alla ricerca di una economia e dove una riapertura dell’elenco speciale, richiesta da molti, viene fatta pagare dai lavoratori anziani con il blocco del turn-over.
Altro che stabilizzazione, altro che due contingenti a 151 e T.I., se la situazione non fosse effettivamente gravissima verrebbe da ridere a pensare a tutte le stupidaggini che si sono dette e diffuse in questi ultimi anni.
Come segreterie di Palermo riteniamo che il limite si sia abbondantemente superato e fortemente preoccupati anche per quanto scritto in merito alla natura delle risorse disponibili che mettono a rischio le attività per il corrente anno, chiedono l’apertura di una vertenza che abbia al centro le riforme, non come strumento di ricerca di economia, non certo come strumento di sterile risposta occupazionale ma come nuova visione delle politiche ambientali in Sicilia, sicuri che da questo possano derivare le risposte alle motivatissime richieste dei lavoratori interessati.
Palermo lì 26/02/2021

F.to
   FAI-CISL            FLAI-CGIL           UILA-UIL
(Adolfo Scotti) (Dario Fazzese) (Giuseppe La Bua)










SIFUS CONFALI: UN MOMENTO DELLA RIUNIONE DEL DIRETTIVO REGIONALE SICILIANO IN CUI È STATA APPROVATA LA RELAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE MAURIZIO GROSSO. FOTO



Ricevo e pubblico
dalla Segreteria generale SIFUS-CONFALI

Sifus Confali -  Palermo 25-02-2021 - Un momento della riunione del direttivo regionale siciliano in cui è stata approvata all'unanimità la relazione del Segretario Generale Maurizio Grosso che, tra l'altro,  prevede lo spostamento del congresso a gennaio 2022. Il direttivo ha eletto inoltre, Ernesto Abate quale Segretario Generale Regionale Aggiunto.