12 luglio 2018

IL 12 LUGLIO 1979 QUATTRO OPERAI FORESTALI AIB MORIRONO NELL’ADEMPIMENTO DEL PROPRIO DOVERE, DURANTE LO SPEGNIMENTO DI UN INCENDIO BOSCHIVO SUL MONTE INICI DI CASTELLAMMARE DEL GOLFO




di Michele Mogavero 
Il Blog ne è venuto a conoscenza grazie al Torrettista, nonchè affermato giornalista di Videosicilia News, Riccardo Galatioto, che l'altro ieri ha inviato (in questo link) un servizio per ricordare i quattro operai forestali deceduti durante le operazioni di spegnimento di un incendio boschivo del 12 luglio 1979 sul Monte Inici di Castellammare del Golfo. Nel frattempo il Blog ha fatto le sue ricerche scoprendo cose interessanti.  
  • Il Comune di Valderice ha intitolato le vie a Fortunato Catalano e a Zichichi Andrea (vedi foto sopra). 
  • Il Comune di Erice ha intitolato una via a Guitta Salvatore 


  1.  Fortunato Catalano. Operatore forestale addetto ai servizi di prevenzione e spegnimento incendi. Nato a Valderice il 27.05.1956 e deceduto durante le operazioni di spegnimento di un incendio boschivo verificatosi il 12 luglio 1979 nel demanio forestale «Petrazzi Inici» in territorio del Comune di Castellammare del Golfo. Il decesso è avvenuto nell’adempimento del proprio dovere, durante lo spegnimento di un incendio, unitamente ad altri tre colleghi anch’essi deceduti.  
  2. Guitta Salvatore. Operatore forestale addetto ai servizi di prevenzione e spegnimento incendi. Nato a Erice il 22.08.1955 e deceduto durante le operazioni di spegnimento di un incendio boschivo verificatosi il 12 luglio 1979 nel demanio forestale «Petrazzi Inici» in territorio del Comune di Castellammare del Golfo. Il decesso è avvenuto nell’adempimento del proprio dovere, durante lo spegnimento di un incendio, unitamente ad altri tre colleghi anch’essi deceduti. 
  3. Poma Mario. Operatore forestale addetti ai servizi di prevenzione e spegnimento incendi. Nato a Buseto Palizzolo il 09.10.1940 e deceduto durante le operazioni di spegnimento di un incendio boschivo verificatosi il 12 luglio 1979 nel demanio forestale «Petrazzi Inici» in territorio del Comune di Castellammare del Golfo. Il decesso è avvenuto nell’adempimento del proprio dovere, durante lo spegnimento di un incendio, unitamente ad altri tre colleghi anch’essi deceduti. 
  4. Zichichi Andrea. Operatore forestale addetti ai servizi di prevenzione e spegnimento incendi. Nato a Valderice il 14.04.1938 e deceduto durante le operazioni di spegnimento di un incendio boschivo verificatosi il 12 luglio 1979 nel demanio forestale «Petrazzi Inici» in territorio del Comune di Castellammare del Golfo. Il decesso è avvenuto nell’adempimento del proprio dovere, durante lo spegnimento di un incendio, unitamente ad altri tre colleghi anch’essi deceduti.
  • Inoltre, è stato concesso a favore di ciascuno degli orfani minorenni degli operai forestali Poma Mario e Zichichi Andrea, un assegno annuo nella misura di lire 1.200.000. La corresponsione degli assegni da effettuarsi con erogazioni semestrali anticipate, con effetto dal mese di luglio 1979, cessa di diritto dall'inizio del mese successivo al raggiungimento della maggiore età da parte di ciascun beneficiario.
  • E' concesso al sig. Guitta Leonardo ed al sig. Catalano Giuseppe, genitori, rispettivamente, degli operai forestali Guitta Salvatore e Catalano Fortunato, deceduti durante le operazioni di spegnimento dell'incendio boschivo di cui un assegno vitalizio di lire 1.200.000 annue ciascuno. La corresponsione degli assegni di cui all'articolo precedente, da effettuarsi con erogazioni semestrali anticipate con effetto dal mese di luglio 1979, sarà devoluta, in caso di decesso dai beneficiari, in favore delle vedove dei medesimi. La presente legge è autorizzata dall'esercizio finanziario 1979. «Forme varie di assistenza e beneficenza prestata direttamente o tramite istituzioni sociali», la spesa annua di lire 3.600.000.

Il Blog ha scoperto che un riconoscimento simile è stato giustamente erogato anche alle famiglie di Giuseppa Manitta, Vincenzo Zumbo, Benedetto Mineo (operai forestali addetti allo spegnimento incendi boschivi), Francesco Manitta (Brigadiere del Corpo Forestale), divorate dalle fiamme nell'agosto del 1993 in un incendio tra Linguaglossa e Castiglione di Sicilia, sulle falde dell' Etna. A cui è stata disposta l'erogazione di un contributo straordinario di 80 milioni di lire. Il contributo è stato incrementato di lire 10 milioni per ciascuno dei figli a carico delle vittime al momento dell'evento. E' stata autorizzata la spesa di lire 500 milioni. All'onere di lire 500 milioni si è provveduti con parte delle disponibilità del capitolo 21257 del bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 1995.

Non ci risultano PURTROPPO erogazioni di assegni per le seguenti famiglie:

Giuseppe Bonincontro A.S.P.I. morto d’infarto nell'agosto 2017 al rientro dell’ultimo impegnativo turno. Link    

Giuseppe Perri stava tentando di spegnere l'incendio, è morto soffocato dal fumo nell'ottobre 2012. Link

Francesco Pizzuto muore avvolto dalle fiamme nell'agosto 2012. Link

Girolamo Clemente nell'agosto 2010 ha accusato un malore precipitando in un profondo burrone durante l'intervento. Link

Giuseppe Petrolio nell'agosto 2009 viene investito da un’autobotte e muore. Link    

Antonio Bongiorno, nell'ottobre 2007è stato trovato morto dal collega torrettista che gli doveva dare il cambio. Link

Marino Liborio, A.S.P.I. Luglio 1999. Link

Anni 80, Mimmo Valenza, Torrettista. Stava rifornendo il gruppo elettrogeno di carburante, partì una scintilla e l’uomo venne avvolto dalle fiamme. Il collega, a cui aveva dato da poco il cambio, si accorse di tutto dalla strada. Link


Facciamo presente a chi di competenza, di intervenire presso il Governo della Regione Siciliana, affinchè quest'ultimo si faccia carico per il passato, presente e futuro, di erogare contributi alle famiglie degli operai morti nell’adempimento del proprio dovere o infortunatisi con inabilità al 100%.






1 commento:

  1. Io vorrei testimoniare il mio ricordo del giorno dopo, il 13 luglio 1979. Avevo 16 anni,con mio fratello le mie vacanze estive le trascorrevamo a Palermo falde dove abitavo e dove mio padre in estate svolgeva il servizio antincendio. La triste notizia la ascoltai dal maresciallo Dalle Nogare, persona con grandi doti umane. Io ascoltavo e come tutti avevo gli occhi lucidi. Tornammo a casa e demmo la notizia a mamma. Mamma ci abbraccio' poi si mise a pregare.ci fu un grande silenzio. Pensavamo tutti e tre la stessa cosa: Dio quando papà esce per spegnere un incendio proteggilo, abbiamo bisogno di lui. Ecco ogni volta che vedo i miei colleghi andare a spegnere un incendio penso a quei giorni di quasi quaranta anni fa.Un abbraccio a tutti. Federico De Luca

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