31 maggio 2012

LA STABILIZZAZIONE PORTA ENORMI BENEFICI PER TUTTI

Vittorino: "Enormi benefici per tutti"

MONREALE, 31 maggio - "Dobbiamo vigilare affinchè la legge di iniziativa popolare sulla stabilizzazione dei forestali sia esitata nei tempi previsti dalle altre due commissioni competenti, Bilancio e Territorio, dopo l'approvazione all'unanimità in commissione Attività produttive".
Mimmo Vittorino, consigliere comunale del Pdl, non ha nascosto la sua soddisfazione per l'approvazione della norma, proposta dal sindacato autonomo dei forestali Sifus. La proposta prevede che i lavoratori siano impiegati anche in mansioni diverse da quelle forestali, utilizzando i fondi che l'Inps eroga per le indennità di disoccupazione.
"Se la legge, al termine dell'iter normativo, sarà approvata dall'Ars, alcuni territori particolari, come il nostro, ne avranno enormi benefici. La possibilità di impiegare per tutto l'anno questo personale, anche in mansioni diverse da quelle tradizionali, ad esempio il verde pubblico oppure la pulizia del letto dei torrenti, è un'ottima opportunità di cura e prevenzione di cui possono beneficiare soprattutto i comuni, che con i bilanci allo stremo non riescono più ad assicurare alcuni servizi. La stabilizzazione cambierebbe anche la motivazione di questa gente che non ha mai guardato alla forestale come ad una risposta esaustiva e duratura per sé e per la propria famiglia. Sottrae, inoltre, terreno fertile al lavoro nero. Non si può sottovalutare, infine, che sul nostro territorio insistano importanti estensioni boschive, da San Martino delle Scale, a Pioppo, a Casaboli, fonte di ricchezza in termini economici e di stabilità orografica dei terreni. Ringrazio – ha concluso Vittorino – il presidente della commissione Attività produttive Salvino Caputo per l'impegno profuso".
Il comparto forestale impiega circa mille persone del territorio che aspettano di essere avviati. I primi a partire, il prossimo 5 giugno, saranno i lavoratori dell'antincendio. A Pioppo, quasi il 90 per cento della popolazione attiva è impiegata nel settore.

31 Maggio 2012

SINDACATI: SI ALLA STABILIZZAZIONE NO ALLE AMBIGUITA'

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A PROPOSITO DELLA TASK-FORCE RIPROPOSTA DALL'ON. RAIA

Nel 2010 ho pensato di scrivere al Presidente della Camera Gianfranco Fini, affinchè venisse ripristinato proprio quel documento di mercoledì 9 marzo 2005 approvato dalle Commissioni Agricoltura e Lavoro. Quest'ultimo doveva impegnare il  Governo a costituire una « task-force » coordinata dal Ministero delle Politiche Agricole, volta alla stabilizzazione dei lavoratori forestali siciliani, la «task-force» doveva avere il compito di monitorare il numero dei forestali appartenenti alle varie fasce,di stimare i costi della retribuzione e l'indennità di disoccupazione di cui godiamo e quantificare il numero dei forestali disponibili alla stabilizzazione. Risultato: Nulla di fatto!!!

Ecco quì sotto il riscontro della Segreteria della Camera dei deputati


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ON. CONCETTA RAIA (PD): UNA TASK-FORCE PER NUOVE RISORSE

 

FORESTALI SUBITO UNA TASK FORCE PER REPERIRE NUOVE RISORSE






E' necessario creare subito una task force per recuperare attraverso strumenti di programmazione comunitaria cento milioni di euro grazie ai quali circa ventimila forestali, tremila nella provincia di Catania, tra aziende e ispettorato, nei prossimi giorni potranno avviarsi al lavoro in vista della prossima stagione estiva.
Di fronte a una condizione oggettivamente inaccettabile abbiamo chiesto e ottenuto che la commissione Bilancio intervenisse tempestivamente dopo che l’impugnativa del commissario dello Stato di parte della finanziaria regionale aveva pressoché azzerato i capitoli di spesa per il comparto forestale. Sono stati infatti reperiti 93 milioni di euro attraverso un’ulteriore variazione di bilancio che si vanno ad aggiungere ai 121,6 milioni di euro recuperati tra residui di spesa, rimodulazione del PSR e residui dei fondi Fas (linea di azione 4.4 “utilizzo tecnologie innovative per la difesa dell’ambiente”).
Una prima risposta è stata data, ma con altrettanta chiarezza e onestà va detto che per garantire le giornate previste dall’accordo dell’anno precedente occorrono circa cento milioni di euro una cifra che la Regione non potrà in alcun modo trovare con nuove variazioni di bilancio. Ecco perché abbiamo chiesto l’istituzione di una cabina di regia tra gli assessorati Agricoltura e Territorio e Ambiente che lavori per trovare con altri strumenti finanziari le risorse necessarie sia per tutelare il nostro patrimonio boschivo che per dare una risposta occupazionale a migliaia di lavoratori che vivono una condizione assai difficile.
Con questa consapevolezza noi del gruppo parlamentare del Pd stiamo lavorando. Oggi abbiamo scongiurato il caos, ora serve un salto di qualità nell’azione amministrativa e grande impegno da parte di tutti (Governo, Parlamento amministrazione regionale e il supporto delle organizzazioni sindacali) e trovare soluzioni che diano le risposte strutturali indispensabili al comparto per garantire la tutela del bosco e il diritto al lavoro.
Onorevole Concetta Raia - PD - (nella foto)

 
30 Maggio 2012 




Di Task-Force ne avevo già sentito parlare nel lontano 2005.
















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CALTANISSETTA. ACCORDO PER I FORESTALI

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30 maggio 2012

IL COMMISSARIO DELLO STATO SBLOCCA LE RISORSE

Ok del Commissario dello  Stato, sbloccate le risorse

 

ars
La legge approvata il 23 maggio è passata indenne al vaglio del Commissario dello Stato. Sono sbloccate così le risorse a favore degli operatori forestali, gli Enti locali, le istituzioni culturali, l’Eas. Sono finanziate le leggi di spesa. Per i teatri diviene obbligatoria la rendicontazione di riequilibrio finanziario e contabile.
La legge completa il suo iter con la promulgazione e pubblicazione.
  
Disposizioni  in materia di entrate e per la salvaguardia degli equilibri di bilancioInterventi riguardanti il settore della forestazione. Finanziamento leggi di spesa.


Art. 1.
           Canoni di concessione dei beni immobili appartenenti al
             demanio forestale. Biglietto di accesso per le aree
                             naturali protette.

            1.  Le  modalità di calcolo delle tariffe  afferenti  ai
        canoni  di  concessione  dei beni immobili  appartenenti  al
        demanio  forestale e l’individuazione dei valori unitari  da
        porre a base del calcolo degli stessi, sono determinati  con
        riferimento  all’effettiva  redditività  del  bene   oggetto
        della  concessione in relazione alla destinazione d’uso  per
        la   quale  la  concessione  è  richiesta  o  è  stata   già
        rilasciata,    da   aggiornarsi   con   cadenza    biennale.
        L’Assessore regionale per le risorse agricole ed  alimentari
        è  autorizzato  ad  emanare,  di  concerto  con  l’Assessore
        regionale per l’economia, entro trenta giorni dalla data  di
        pubblicazione  della  presente  legge,  un  decreto  per  la
        determinazione  delle  modalità e  l’  individuazione  delle
        tariffe  unitarie  determinate ai sensi  dei  commi  1  e  2
        dell’articolo  19 della legge regionale 27 aprile  1999,  n.
        10  e  successive  modifiche  ed  integrazioni.  Le  tariffe
        unitarie  relative alle concessioni di terreni a  pascolo  e
        dei   prodotti  di  bosco  sono  stabilite  annualmente  con
        decreto  del  dirigente generale del Dipartimento  regionale
        Azienda  regionale  foreste demaniali  di  concerto  con  il
        dirigente  generale del Dipartimento regionale del  bilancio
        e  del  tesoro  ed  il dirigente generale  del  Dipartimento
        regionale  delle  finanze  e del   credito  dell’Assessorato
        regionale  dell’economia, sulla base dei  criteri  stabiliti
        dal vigente ordinamento statale.

            2.   A  decorrere  dalla  data  di  pubblicazione  della
        presente  legge,  al  fine  di  incrementare  i  servizi  ai
        visitatori  e  le  attività di tutela  delle  aree  protette
        regionali,  fatta eccezione per quelle ubicate  nelle  isole
        minori,  è previsto il pagamento di un biglietto di  accesso
        per  le  aree naturali protette e per le aree attrezzate  da
        individuare con successivo decreto dell’Assessore  regionale
        per  il  territorio e l’ambiente, emanato  di  concerto  con
        l’Assessore  regionale  per  l’economia,  sentiti  gli  enti
        gestori  delle aree naturali protette ed i comuni nei  quali
        sono ricomprese le aree interessate.

     Art. 2.
            Disposizioni finanziarie riguardanti gli enti locali

            1.  L’autorizzazione di spesa relativa alla quota  delle
        assegnazioni, per l’anno 2012, di parte corrente, in  favore
        degli  enti locali di cui al comma 1 dell’articolo  4  della
        legge   regionale   9  maggio  2012,  n.   26   da   erogare
        nell’esercizio  finanziario  2012,  è  ridotta   di   35.000
        migliaia  di euro per i comuni e di 5.000 migliaia  di  euro
        per le province.

            2.  In  favore degli enti locali è assegnata per  l’anno
        2012  un’ulteriore somma pari a 70.000 migliaia di euro  per
        i  comuni  ed  a 10.000 migliaia di euro per le province  da
        destinare   ad  investimenti  coerenti  con  il   comma   18
        dell’articolo  3  della legge 24 dicembre  2003,  n.  350  e
        successive modifiche ed integrazioni.

            3.  Per il finanziamento della maggiore spesa di cui  al
        comma  2, il Ragioniere generale della Regione è autorizzato
        ad    effettuare   nell’anno   2012   ulteriori   operazioni
        finanziarie  per un importo complessivo di  80.000  migliaia
        di euro.

            4.   I   maggiori   oneri  derivanti  dalle   operazioni
        finanziarie  previste  dal comma  3  sono  quantificati  per
        l’anno  2012  in  5.377  migliaia  di  euro  e  a  decorrere
        dall’anno 2013 in  10.754 migliaia di euro.

            5.  Agli  oneri  di  cui al comma 4 si  fa  fronte:  per
        l’anno  2012  quanto  a  2.400 migliaia  di  euro  a  valere
        sull’UPB  4.2.1.4.1  e quanto a 2.977  migliaia  di  euro  a
        valere  sull’UPB 4.2.3.9.1; per l’anno 2013 quanto  a  4.529
        migliaia  di  euro a valere sull’UPB 4.2.1.4.1  e  quanto  a
        6.225   migliaia   di   euro  mediante  riduzione   dell’UPB
        4.2.1.4.1; per l’anno 2014 quanto a 4.150 migliaia  di  euro
        a  valere  sull’UPB 4.2.1.4.1 e quanto a 6.604  migliaia  di
        euro a valere sull’UPB 4.2.3.9.1.

     Art. 3.
                  Interventi nel settore della forestazione

            1.  Per l’attuazione di progetti, coerenti con il  comma
        18  dell’articolo 3 della legge 24 dicembre 2003, n.  350  e
        successive  modifiche  ed  integrazioni,  finalizzati   alla
        costruzione  e  manutenzione  straordinaria  di   opere   ed
        impianti  del  demanio e del patrimonio  pubblico  forestale
        nonché  per  la ricostituzione ed il recupero del patrimonio
        pubblico   boschivo,   compreso  l’acquisto   di   impianti,
        macchinari  ed  attrezzature  tecnico  scientifiche  per  la
        prevenzione  degli  incendi, è autorizzata  per  l’esercizio
        finanziario 2012 la spesa complessiva di 60.000 migliaia  di
        euro.  La  spesa autorizzata dal presente comma è  destinata
        quanto  a  30.000 migliaia di euro per l’espletamento  delle
        funzioni  di  competenza del Dipartimento regionale  Azienda
        regionale  foreste demaniali e quanto a 30.000  migliaia  di
        euro  per  l’espletamento delle funzioni di  competenza  del
        Comando del Corpo forestale della Regione siciliana.

            2.  Per il finanziamento della maggiore spesa di cui  al
        comma  1  il Ragioniere generale della Regione è autorizzato
        ad    effettuare   nell’anno   2012   ulteriori   operazioni
        finanziarie  per  un importo complessivo di 60.000  migliaia
        di euro.

            3.   I   maggiori   oneri  derivanti  dalle   operazioni
        finanziarie  previste  dal comma  2  sono  quantificati  per
        l’anno  2012  in  4.033  migliaia  di  euro  e  a  decorrere
        dall’anno 2013 in 8.066 migliaia di euro.

            4. Agli oneri di cui al comma 3 si fa fronte:

            a)  per  l’anno 2012 quanto a 1.800 migliaia di  euro  a
        valere sull’UPB 4.2.1.4.1 e quanto a 2.233 migliaia di  euro
        mediante riduzione dell’UPB 4.2.1.4.1;

            b)  per  l’anno 2013 quanto a 3.397 migliaia di  euro  a
        valere sull’UPB 4.2.1.4.1 e quanto a 4.669 migliaia di  euro
        mediante riduzione dell’UPB 4.2.1.4.1;

            c)  per  l’anno 2014 quanto a 3.113 migliaia di  euro  a
        valere sull’UPB 4.2.1.4.1 e quanto a 4.953 migliaia di  euro
        mediante riduzione dell’UPB 4.2.1.4.1.

            5.  Per  gli  interventi di manutenzione  ordinaria  del
        patrimonio  boschivo e per la prevenzione e  gli  interventi
        di  controllo  degli incendi boschivi e  per  interventi  di
        tipo    conservativo   è   autorizzata,   per    l’esercizio
        finanziario 2012 la spesa complessiva di 33.770 migliaia  di
        euro,  di  cui  16.885 migliaia di euro  per  l’espletamento
        delle  funzioni  di  competenza del  Dipartimento  regionale
        Azienda  regionale  foreste demaniali e 16.885  migliaia  di
        euro  per  l’espletamento delle funzioni di  competenza  del
        Comando del Corpo forestale della Regione siciliana.

            6.  Agli  oneri  discendenti dal comma  5,  quantificati
        complessivamente  in 33.770 migliaia di euro,  si  provvede,
        per  l’esercizio  finanziario 2012  mediante  corrispondente
        utilizzo  della riduzione dell’autorizzazione  di  spesa  di
        cui  al  comma  1  dell’articolo 4 della legge  regionale  9
        maggio  2012, n. 26, come disposta dal comma 1 dell’articolo
        2 della presente legge.

     Art. 4.
                       Finanziamento di leggi di spesa

            1.  La  spesa  complessiva di 33.363  migliaia  di  euro
        autorizzata  per l’esercizio finanziario 2012  dall’articolo
        128   della  legge  regionale  12  maggio  2010,  n.  11   e
        successive  modifiche ed integrazioni, è  rideterminata  per
        l’esercizio  finanziario 2012 in 32.748  migliaia  di  euro,
        compresi  gli  impegni  assunti  nel  corso  della  gestione
        provvisoria  del  bilancio della Regione  autorizzata  dalla
        legge   regionale  10  gennaio  2012  n.  5  e  dalla  legge
        regionale  11 aprile 2012, n. 23, da destinare  ai  soggetti
        indicati   nell’Allegato  1  alla  presente  legge,   tenuto
        altresì  conto  dell’articolo 7  della  legge  regionale  11
        maggio   2011,   n.   8,  per  gli  importi   nello   stesso
        specificati.

            2.  Fermo  restando quanto previsto al comma 1,  per  le
        medesime  finalità previste dall’articolo  128  della  legge
        regionale  n. 11 del 2010 e con le modalità ivi previste,  è
        autorizzata,  per  l’esercizio finanziario  2012,  la  spesa
        complessiva di 2.000 migliaia di euro a titolo di  ulteriore
        contributo  a  favore dei soggetti di seguito individuati  e
        per l’importo indicato a fianco degli stessi in migliaia  di
        euro:

            a) UPB 6.2.1.3.1, capitolo 183704      + 300
            b) UPB 6.2.1.3.3, capitolo 183701      + 600
            c) UPB 6.2.1.3.3, capitolo 183715      + 300
            d) UPB 9.2.1.3.3, capitolo 373711      + 600
            e) UPB 1.2.1.3.2, capitolo 105719      + 200.

              3.  All’onere  di  cui  al comma  2,  quantificato  in
        complessivi  2.000  migliaia di euro, si  provvede  mediante
        corrispondente utilizzo della riduzione di spesa di  cui  al
        comma  1  dell’articolo  4 della legge  regionale  9  maggio
        2012,  n.  26,  come  disposta dal comma 1  dell’articolo  2
        della presente legge.

     Art. 5.
               Disposizioni per l’Ente Acquedotti siciliani in
  liquidazione

            1.  Al  fine  della razionalizzazione e del contenimento
        della spesa relativa all’Ente acquedotti siciliani (EAS)  in
        liquidazione,  coerentemente con lo stato di liquidazione  e
        con  le  residue  attività di gestione attribuite  all’ente,
        entro  novanta giorni dalla data di entrata in vigore  della
        presente   legge,   il  commissario  liquidatore,   nominato
        secondo  le  disposizioni di cui al comma 2 dell’articolo  1
        della  legge regionale 31 maggio 2004, n. 9, al  quale  sono
        conferiti,  fino  alla  completa  liquidazione  dell’EAS,  i
        poteri  di dirigente generale a far data dalla pubblicazione
        della  presente legge, provvede altresì ad adottare apposita
        delibera   di   approvazione  di  modifica  del  regolamento
        interno  dell’ente  che preveda non  più  di  due  strutture
        intermedie  a  far data dalla pubblicazione  della  presente
        legge.

            2.  Coerentemente  con le misure di razionalizzazione  e
        contenimento  di  cui  al  comma  1,  in  favore   dell’Ente
        Acquedotti    Siciliani    in   liquidazione,    ai    sensi
        dell’articolo  1  della legge regionale n.  9  del  2004,  è
        autorizzata,  per  l’esercizio finanziario  2012,  la  spesa
        entro  i  limiti  di 11.650 migliaia di euro,  a  titolo  di
        compartecipazione  destinata,  esclusivamente,  agli   oneri
        sostenuti per la spesa del personale.

            3.  All’Istituto  regionale  del  vino  e  dell’olio   è
        concesso  un  contributo, per l’esercizio finanziario  2012,
        pari  a  173 migliaia di euro per il  concorso al  pagamento
        degli  emolumenti  al  personale  proveniente  dall’EAS   in
        liquidazione,  ai sensi del comma 2 quinquies  dell’articolo
        23 della legge regionale 27 aprile 1999, n. 10.

            4.   All’Istituto  regionale  per  lo   sviluppo   delle
        attività  produttive (IRSAP) è concesso un  contributo,  per
        l’esercizio  finanziario 2012, pari a 800 migliaia  di  euro
        per  il  concorso al pagamento degli emolumenti al personale
        proveniente dall’EAS in liquidazione, ai sensi del  comma  2
        quinquies  dell’articolo 23 della legge regionale 27  aprile
        1999 n. 10.

            5.  Agli  Enti  Regionali  per il  diritto  allo  studio
        universitario   della   Sicilia   (ERSU)   è   concesso   un
        contributo, per l’esercizio finanziario 2012,  pari a  2.000
        migliaia  di  euro  per  il  concorso  al  pagamento   degli
        emolumenti    al   personale   proveniente    dall’EAS    in
        liquidazione,  ai sensi del comma 2 quinquies  dell’articolo
        23 della legge regionale 27 aprile 1999 n. 10.

            6.   Agli   oneri  discendenti  dal  presente  articolo,
        quantificati  complessivamente in 14.623 migliaia  di  euro,
        si provvede, per l’esercizio finanziario 2012:

            a)  quanto  a 6.000 migliaia di euro mediante  riduzione
        di  pari importo dell’UPB 4.2.1.5.2, capitolo 215704 (di cui
        1.200  migliaia  di  euro  da accantonamento  1001  e  4.800
        migliaia di euro da accantonamento 1003) del bilancio  della
        Regione per l’esercizio finanziario medesimo;

            b)  quanto  a 6.000 migliaia di euro mediante  riduzione
        dell’autorizzazione  di  spesa  disposta   per   l’esercizio
        finanziario  2012 dal comma 45 dell’articolo 11 della  legge
        regionale 9 maggio 2012, n. 26  (U.P.B 4.2.1.5.99,  capitolo
        215731);

            c)   quanto   a   2.623  migliaia   di   euro   mediante
        corrispondente  utilizzo della riduzione dell’autorizzazione
        di  spesa  di  cui  al comma 1 dell’articolo 4  della  legge
        regionale  9 maggio 2012, n. 26, come disposta dal  comma  1
        dell’articolo 2 della presente legge.

     Art. 6.
            Fondo per la salvaguardia dell’equilibrio di bilancio

            1.  Le  disponibilità finanziarie,  pari  a  complessivi
        euro  23.012.150,07, rinvenienti nelle sotto elencate  Unità
        previsionali  di  base  del  bilancio  di  previsione  della
        Regione  per  l’esercizio finanziario 2012, confluiscono  in
        un   apposito   fondo   non  utilizzabile   destinato   alla
        salvaguardia degli equilibri finanziari di bilancio:

            a) UPB 4.2.1.5.3    per euro     18.523.068,00
            b) UPB 2.2.1.3.7    per euro        919.420,78
            c) UPB 9.2.1.3.5    per euro      2.169.911,29
            d) UPB 10.3.1.3.2   per euro         99.750,00
            e) UPB 5.2.2.6.6    per euro        800.000,00
            f) UPB 6.2.1.3.1    per euro        500.000,00.

     Art. 7.
              Variazioni allo stato di previsione dell’entrata
                  e della spesa del bilancio della Regione

            1.  Nello  stato di previsione dell’entrata del bilancio
        della   Regione  per  l’esercizio  finanziario   2012   sono
        introdotte le variazioni di cui all’annessa Tabella  A’.

            2.  Nello  stato di previsione della spesa del  bilancio
        della   Regione  per  l’esercizio  finanziario   2012   sono
        introdotte le variazioni di cui all’annessa Tabella  B’.

     Art. 8.
          Disposizioni in materia di contributi ad enti teatrali e
    musicali

            1.   L’erogazione  dei  contributi  agli  enti  di   cui
        all’Amministrazione  Assessorato  regionale   del   turismo,
        dello   sport   e  dello  spettacolo,  Rubrica  Dipartimento
        regionale  del  turismo,  dello  sport  e  dello  spettacolo
        dell’allegata  tabella  B’ è soggetta alle modalità  di  cui
        all’articolo  128 della legge regionale 12 maggio  2010,  n.
        11 e successive modifiche ed integrazioni.

     Art. 9.
  Norma finale

            1.  La  presente  legge sarà pubblicata  nella  Gazzetta
        ufficiale  della Regione siciliana ed entrerà in  vigore  il
        giorno stesso della pubblicazione.

            2. E’ fatto obbligo, a chiunque spetti, di osservarla  e
        di farla osservare come legge della Regione.

30 Maggio 2012 


CGIL CISL UIL. L'EVENTO DELLA STABILIZZAZIONE? AMBIGUITA' E DEMAGOGIA!

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CALTANISSETTA. PROTESTA DEI LAVORATORI ANTINCENDIO






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MINISTRO CLINI: 41 MILIARDI PER LA TUTELA DEL TERRITORIO

 

Ambiente, il ministro Clini annuncia lo stanziamento di 41 miliardi di euro per la tutela del territorio

Stiamo preparando un piano nazionale basato sulla manutenzione degli assetti naturali e sulla revisione degli usi. Gli alvei dei torrenti e dei fiumi vanno puliti, gli argini aggiustati o costruiti ex novo, i boschi devono essere curati. La difesa del territorio e’ un’infrastruttura necessaria allo sviluppo, come lo sono le ferrovie veloci, i porti efficienti e gli scali aerei all’avanguardia. Per farlo in Italia abbiamo calcolato che occorrano 41 miliardi di euro in 15 anni: il 40 per cento a carico del settore pubblico e il resto sostenuto da investimenti privati con meccanismi fiscali di supporto. E’ cambiato il clima in senso proprio, confidiamo che cambi il clima anche in senso metaforico e che tutti si diano da fare“. Cosi’ Corrado Clini (nella foto), ministro dell’Ambiente, risponde a Famiglia Cristiana nell’intervista pubblicata nel numero di questa settimana. Clini e’ stato per circa 21 anni direttore generale del ministero. Alla domanda di qualche possibile autocritica risponde indicando tre errori: “Primo: volendo far presto si sono moltiplicati i commissari straordinari per questa o per quella emergenza, pensiamo alla spinosa questione dei rifiuti, deresponsabilizzando Comuni, Province e Regioni, senza risultati apprezzabili, anzi con la cronicizzazione dei problemi. Secondo: dal 1996 il ministero e’ stato considerato un posto dei Verdi, cosi’ molti hanno remato contro temendo che i Verdi aumentassero il proprio consenso. L’ambiente e’ un bene collettivo, non di una parte. Terzo: puntando al massimo si e’ ottenuto poco o nulla. Nel 1998 erano stati individuati per legge 57 siti di interesse nazionale da bonificare. Ne e’ stato bonificato solo uno: l’Acna di Cengio. Sono stati indicati obiettivi di bonifica non realistici e a costi impossibili. Il meglio e’ nemico del bene“. Superata la scelta di Corcolle, il sito vicino a Villa Adriana a Roma dove doveva essere realizzata la nuova discarica della capitale e che ha visto il Governo schierarsi con il ministro dell’Ambiente, che aveva avversato la scelta, Clini afferma di aver proposto “un piano finalizzato ad allineare la gestione dei rifiuti di Roma agli obiettivi stabiliti dalle leggi nazionali e dalle direttive europee per la raccolta differenziata, il recupero di materiali ed energia, lasciando le discariche in coda, come soluzione residuale per la quota di rifiuti non recuperabili. Dobbiamo uscire fuori dalla ‘schiavitu” delle discariche“. Per Corcolle, continua, “abbiamo valutato i rischi ambientali e confermato le valutazioni negative dell’Autorita’ di bacino del Tevere, perche’ la discarica potrebbe compromettere uno dei siti piu’ delicati per l’approvvigionamento idrico di Roma“.
Relativamente alla ormai prossima conferenza sull’ambiente di Rio+20, che vedra’ riuniti oltre 50 mila delegati provenienti da tutto il mondo, Clini non crede che possa essere uno degli ennesimi fallimenti che in un modo o nell’altro hanno segnato i vertici passati, “non si scrivera’ nessun trattato, afferma, non verranno date pagelle. Piuttosto si individueranno obiettivi comuni nella direzione della green economy, sostenuta dagli investimenti nelle tecnologie pulite per l’energia e per le fonti rinnovabili (260 miliardi di dollari nel 2011), con Cina e Usa che guidano il gruppo di chi e’ piu’ generoso nel finanziare progetti. Senza dimenticare l’obiettivo dell’equa distribuzione delle risorse e delle opportunita’ a livello globale. Le emissioni pro capite di anidride carbonica degli Usa hanno valori 3 volte superiori di quelle cinesi e 15 volte maggiori rispetto a quelle indiane“. La green economy nel nostro Paese sembra essere l’unico settore in crescita e cosi’ il ministro risponde nell’intervista al settimanale cattolico: “Da noi, la green economy conta 120 mila occupati. Le opportunita’ e i settori d’intervento aumentano. La crescita economica passa e passera’ sempre piu’ attraverso l’uso sostenibile delle risorse naturali ed energetiche. Si tratta di una prospettiva di cui i giovani sono consapevoli. Il 31 maggio abbiamo organizzato alla Luiss di Roma il primo Greening Camp italiano. Abbiamo interpellato quaranta Universita’ perche’ ci segnalassero gli studenti piu’ promettenti. Abbiamo selezionato 150 laureandi o neolaureati e ben 60 progetti innovativi di start up. Il futuro ecologico e’ sempre piu’ un business. Ad alto contenuto etico“.

29 Maggio 2012

29 maggio 2012

AVVIAMENTI NEL CATANESE

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VIA LIBERA ALLA STABILIZZAZIONE DEI FORESTALI

 

Commissione Ars, via libera alla stabilizzazione dei forestali

Dopo le polemiche arriva il parere favorevole, reso alla unanimità dei presenti, al disegno di legge di iniziativa popolare finalizzato alla stabilizzazione del personale del comparto agro-forestale e ambientale




PALERMO. La commissione Attività produttive dell'Ars ha esitato con parere favorevole reso alla unanimità dei presenti il disegno di legge di iniziativa popolare finalizzato alla stabilizzazione del personale del comparto agro-forestale e ambientale. «Il testo di iniziativa popolare è stato presentato, corredato da migliaia di firme, dai sindacati autonomi che avevano elaborato la proposta per conseguire la trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato per tutto il comparto forestale siciliano», dice il presidente della commissione e relatore del ddl Salvino Caputo. «Abbiamo dato un primo riconoscimento legislativo e parlamentare - afferma Caputo - a un disegno di legge che certamente ha il pregio di porre una attenzione ad un annoso problema che interessa decine di migliaia di operatori forestali». «Adesso - prosegue - toccherà alla commissione Bilancio individuare le risorse necessarie per dare copertura finanziaria al progetto di legge. Certamente il parlamento non si sottrarrà ad un dibattito di grande interesse». «Mi auguro - conclude - soltanto che tanto lavoro non venga vanificato dalle annunziate dimissioni del presidente della Regione e dalla grave crisi politica che ha investito il governo e il Parlamento»

29 Maggio 2012

MAGARI!!!
VORREMMO TANTO CHE TUTTO QUESTO FOSSE VERO.
MA QUANTO SONO SIMPATICI

ENNA. CHIAMATA PER 860 LAVORATORI ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO

Chiamata per 680 lavoratori forestali della provincia, addetti al servizio antincendio. A comunicarlo il segretario provinciale di categoria della Ugl –agricoli e forestali, Franco Arena. Le maestranze saranno avviati al lavoro tra il 5 e 6 giugno mentre la chiamata sarà effettuata giovedì 31 maggio. Riguarderà esattamente 92 autobottisti, 110 addetti alle torrette di avvistamento e alla sala operativa, 478 alle squadre antincendio che appartengono alla fascia occupazionale delle 151 e 101 giornate lavorative. I 680 lavoratori che saranno assunti, riguardano infine i tre uffici di collocamento di Enna. Nicosia e Piazza Armerina.
Rino Caltagirone

29 Maggio 2012


PIROMANI IN AZIONE

Ragusa, 28 mag. (Adnkronos) - Nella valle dell'Ippari, in territorio di Vittoria, in provincia di Ragusa, tre squadre operative stanno operando per domare un incendio di sterpaglie e arbusti che rischia di espandersi in aree abitate. Il fumo e' arrivato fino al piazzale retrostante l'ospedale, dove opera una squadra di vigili del fuoco a tutela degli insediamenti del nosocomio. Da Catania sono intervenuti anche un elicottero e un'altra squadra di vigili del fuoco ha raggiunto un altro incendio, sempre nella valle dell'Ippari, lungo la provinciale Vittoria-Santa Croce Camerina.

28 Maggio 2012



L’arrivo della bella stagione risolleva il problema degli incendi boschivi, fenomeni che ogni anno distruggono ettari ed ettari di macchia mediterranea. 

 

I RITARDI NELL′AVVIO DEL SERVIZIO ANTINCENDIO METTONO IN PERICOLO LA SICUREZZA BOSCHIVA.


COMUNE DI BAGHERIA: EFFETTUARE URGENTEMENTE I LAVORI DI SALVAGUARDIA E DIFESA DEL PATRIMONIO BOSCHIVO

Il sindaco chiede alla Regione interventi urgenti di pulizia del complesso Boscato di Monte Catalfano

monte catalfanoIl sindaco Vincenzo Lo Meo, con una nota di oggi, 28 maggio 2012 ,inviata al dirigente del Dipartimento Regionale del Corpo Forestale, al dirigente generale dell’Azienda Foreste Demaniali, all’ assessore regionale al Territorio ed Ambiente e all’assessore regionale all’Agricoltura, ha effettuato una richiesta per la realizzazione di lavori urgenti ed indifferibili nel complesso Boscato di Monte Catalfano, in territorio di Bagheria.
L’Azienda Foreste demaniali già negli anni ‘70 aveva occupato temporaneamente una superficie di 180 ettari circa, realizzando una serie di interventi di imboschimento. Con l’approvazione ed il finanziamento del progetto di Parco suburbano di cultura ambientale nell’anno 2004, nell’ambito del programma PIOS 25, si è realizzata l’espropriazione dei suoli, sia di quelli occupati in precedenza dalla Forestale e sia di ulteriori, da parte di questo Comune che risulta oggi essere proprietario.
Tuttavia gli interventi naturalistici ed agronomici sono sempre stati realizzati e gestiti dall’Azienda Foreste demaniali, in forza di una convenzione stipulata tra il Comune stesso e l’Azienda.
Poiché quest’ultima convenzione è scaduta ed il suo rinnovo non è stato autorizzato dal Dipartimento, il sindaco specifica che “ciò pregiudica ad oggi la realizzazione delle cure colturali da parte dell’Azienda Foreste che, in amministrazione diretta, ha gestito con competenza ed efficacia l’intero complesso boscato negli ultimi anni”.
Ancora: “L’approssimarsi dell’estate, in uno con il ritardo nella realizzazione di alcune cure colturali indifferibili, quali la realizzazione dei viali parafuoco, la pulizia delle aree prossime alle strade, i lavori colturali alle giovani piantine, crea forte allarme per il rischio incombente di incendi che potrebbero manifestarsi, come puntualmente avviene ogni anno, già dai primi giorni di Giugno.La mancata realizzazione delle fasce parafuoco determinerà infatti la sicura distruzione del soprassuolo che con tanta fatica e con tante risorse pubbliche è stato creato in questi 40 anni nell’area.Si rischia concretamente di vanificare in poche ore il lavoro e l’impegno degli ultimi 40 anni, lavoro e impegno, impone sottolinearlo, che hanno creato, anche a seguito dell’avvenuta realizzazione del progetto del parco, una delle più belle aree della costa settentrionale siciliana, metà di turisti e studiosi provenienti da tutta Europa che qui accorrono a visitare questo sito unico e di eccezionale bellezza paesaggistica e naturalistica (area S.I.C. definita di interesse comunitario con decreto del Presidente della Regione nell’anno 2000 e come tale inserita nella rete di aree Natura 2000). “
La preoccupazione di Lo Meo del mancato rinnovo della convenzione tra questo Comune e l’azienda Foreste Demaniali è la conseguente impossibilità a realizzare interventi urgenti ed indifferibili senza i quali si potrebbero determinare danni irreparabili.
Il sindaco specifica: “Questo Comune non dispone né di mezzi, né di uomini né, ancor meno, di risorse, che gli possano consentire, in via succedanea, di apprestare con urgenza i prospettati interventi di salvaguardie e difesa del soprassuolo boschivo e della vegetazione arbustiva.”

Lo Meo chiede dunque il reclutamento e l’invio di operai forestali per l’effettuazione urgente dei lavori di difesa della vegetazione dal fuoco facendosi “interprete delle aspettative e della domanda, altrettanto legittima dei numerosi operai forestali stagionali aventi diritto che chiedono di poter lavorare nell’area, come di consueto, area che sentono propria perché creata con il loro lavoro, la più vicina alle loro abitazioni”.


28 Maggio 2012

28 maggio 2012

ANTINCENDIO: PARTITE LE PROCEDURE PER L'AVVIAMENTO

Anticendio: partite le procedure per l'avviamento
Dopo la protesta di questa mattina davanti l'Ispettorato Foreste. Si attende solo l’autorizzazione per la copertura finanziaria gia' approvata
“Adesso dipende tutto dalla Regione. Non appena l’Ispettorato Dipartimentale delle Foreste riceverà dalla Direzione regionale i fondi a copertura, potrà immediatamente partire il servizio forestale antincendio”. Al termine della giornata di protesta dei forestali organizzata da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil sotto la sede di via Tommaso Cannizzaro, arriva una buona notizia per i circa 1000 lavoratori impegnati nell’antincendio in provincia. Grazie anche all’impegno profuso dai tre segretari regionali di Fai, Flai e Uila Tripi, Colonna e Pensabene, che sin da venerdì hanno fatto pressing sul direttore regionale Pietro Tolomeo e, oggi, anche su sollecitazione del capo dell’Ispettorato di Messina, Carmelo Di Vincenzo, il direttore generale regionale ha provveduto a inoltrare agli uffici provinciali la disposizione a poter inviare alle Scica di competenza le richieste per l’avviamento della squadra antincendio. Il tutto legato alla copertura finanziaria.
“E’ un primo passo – sottolineano i segretari provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Calogero Cipriano, Giovanni Mastroeni e Salvatore Orlando – perché così si accorciano decisamente i tempi burocratici per l’immissione in servizio, presumibilmente prevista entro la prima decade di giugno”.
Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil in mattinata avevano anche interessato della vicenda il Prefetto di Messina, Francesco Alecci, chiedendo al rappresentante del Governo un suo intervento presso gli uffici competenti della Regione. “Un intervento immediato – affermano Cipriano, Mastroeni e Orlando – grazie anche al supporto del vicario, dott.ssa Maria Antonietta Cerniglia, che ha immediatamente sollecitato anche il presidente della Regione. Adesso non resta che vigilare sul rispetto dei tempi di trasferimento dei fondi a copertura del servizio”.

28 Maggio 2012

SENZA I LAVORATORI FORESTALI SI PUO' CHIUDERE BARACCA



Licenziare i forestali? Nel nisseno sarebbe un colpo mortale all’economia




Con Monti e l Fornero, il licenziamento è ormai la chiave di ogni cosa: l’unica ricetta vincente per  tirare fuori l’Italia dalle sabbie mobili della crisi è potere mandare liberamente tutti a casa: dipendenti pubblici e privati. Mentre i privilegi e le spese della casta politica rimangono intatti. Un vento che sta investendo in pieno anche la Sicilia, che come sempre, invece di eliminare i veri sprechi, rischia di fare pagare tutto ai lavoratori.
Nella costante ricerca della formula di libertà di licenziamento p
er tutto e per tutti, senza se e senza ma,  c’è una categoria che è sempre sul filo:  i ‘famigerati’ lavoratori forestali. Loro sono i “fortunati”, i beneficiari dell’assistenzialismo più estremo, la zavorra dello sviluppo economico dell’isola, del Mezzogiorno e quindi di conseguenza dell’intero sistema Italia. Almeno così  vogliono farci credere.  Ora la Regione siciliana, con il blocco del mutuo che serviva a pagare anche i loro stipendi, da parte del Commissario dello Stato (la legge dice che si possono contrarre mutui per investimenti, non per la spesa corrente), non sa che pesci prendere. E a meno che non si trovi una soluzione, il licenziamento non è da escludere.
La soluzione però non sembra delle migliori. Non solo per loro: tagliare il ramo dei lavoratori forestali significa, infatti, dare una botta  a tutta l’economia siciliana, soprattutto in quelle aree dove il loro reddito è il motore dei consumi. Come in provincia di Caltanissetta.  Lo ha detto chiaramente, ad esempio, Vincenzo Alessi , vicepresidente della Confcommercio nissena: “Senza i lavoratori forestali si può chiudere baracca in buona parte del territorio nisseno” e numeri alla mano i conti non mentono.
I lavoratori forestali in Sicilia sono circa 26 mila e hanno un’età media che supera i 40 anni. Il solo Distretto 2 in provincia di Caltanissetta, che comprende un bacino di poco più di 20 mila abitanti tra Mazzarino e Riesi, ne conta quasi 650 (fonte UILA Mazzarino)  e se la Regione non potesse più pagare, l’effetto a catena costringerebbe migliaia di famiglie della zona a cercare fortuna altrove,  con un intero territorio siciliano praticamente morto. Non siamo per l’assistenzialismo, ma i fatti dicono che la figura del lavoratore forestale, oltre a svolgere un ruolo di salvaguardia, mantenimento e tutela del territorio, è un pilastro portante delle già poco floride economie locali. Quindi perché non eliminare i veri sprechi che si annidano alla Regione, invece di buttare sulla strada migliaia di famiglie? Se poi bisogna organizzare e razionalizzare al meglio il lavoro dei forestali, lo si faccia. Di certo non mancano le cose da fare.

28 Maggio 2012 

DDL DEL 5 NOVEMBRE 2008



5 novembre 2008

PER NON DIMENTICARE

  
 
Questo e' successo quando il PD era all'opposizione 
 
 
 
RELAZIONE DEI DEPUTATI PROPONENTI

       Onorevoli colleghi,

       con  l'accordo  sottoscritto il 30 novembre  2005  da
     Fai-Cisl,  Flai-Cgil  e  Uila-Uil  regionale   con   il
     governo  della  Regione,  scaturito  da  una  lunga  ed
     intensa   trattativa   tra  le   parti,    sono   state
     individuate  una serie di misure per il comparto  agro-
     forestale-ambientale che hanno come fine:

       a)  la  promozione e la valorizzazione delle  risorse
     del comparto;

       b)  la tutela del territorio rurale e montano e delle
     condizioni   socio-economiche  delle   popolazioni   di
     montagna e delle zone svantaggiate;

       c)  l'incremento  qualitativo  e  quantitativo  della
     superficie   boscata,   della  selvicoltura   e   delle
     attività connesse;

       d)   la   prevenzione   delle   cause   di   dissesto
     idrogeologico;

       e) la lotta alla desertificazione;

       f)  la  tutela degli ambienti naturali, del paesaggio
     e degli ecosistemi;

       g)   la   ricostituzione  e  il  miglioramento  della
     copertura vegetale dei terreni marginali;

       h)  l'utilizzo  sociale  dei  boschi  anche  ai  fini
     ricreativi e didattici;

       i)  la  difesa dagli incendi del patrimonio forestale
     regionale, dei terreni agricoli, del paesaggio e  degli
     ambienti  naturali  che devono assurgere  ad  obiettivo
     prioritario della Regione Siciliana;

       l)  il  contribuire al raggiungimento degli obiettivi
     assegnati  all'Italia  nell'ambito  degli  accordo   di
     Kyoto.

       Quanto  detto non poteva prescindere da una  gestione
     delle      risorse      umane      alle      dipendenze
     dell'Amministrazione  forestale  che  raggiungesse   in
     tempo  prefissato  l'obiettivo di diminuire  il  numero
     totale  dei  dipendenti e nel contempo di incrementarne
     l'utilizzo   attraverso  una  verticalizzazione   verso
     l'alto dell'impegno occupazionale e professionale.

       Il  Parlamento siciliano ha recepito con la legge  n.
     14   del   14   aprile  2006  gran  parte  dell'accordo
     sindacale  sottoscritto il 30 novembre 2005, rimandando
     alcune sue parti ad ulteriori momenti legislativi.

       Ad  oggi,  parti importanti della legge regionale  n.
     14  del  14  aprile 2006 rimangono ancora  inapplicate,
     mentre  si  può definire conclusa la fase di attuazione
     degli   articoli  riguardanti  il  personale,   ed   in
     particolare    quelli   concernenti   la    istituzione
     dell'elenco  speciale,  degli incrementi  occupazionali
     per  i  lavoratori  a  tempo  indeterminato  e  per   i
     lavoratori a tempo determinato.

       Una   maggiore   e   prolungata  presenza   dell'uomo
     all'interno  del  bosco, grazie agli  incrementi  della
     legge   regionale  n.  14/06  anche   se   minime,   ha
     determinato  una  maggiore tutela  e  salvaguardia  del
     nostro  patrimonio boscato i cui effetti positivi  sono
     riconducibili  negli  ultimi  due  anni  proprio   alla
     parziale  trasformazione in legge dell'accordo  del  30
     novembre 2005.

       Al  fine di raggiungere gli importanti obiettivi  che
     il  richiamato  accordo  si  è  posto,  il  gruppo  del
     Partito  democratico all'Assemblea regionale  siciliana
     ritiene  indispensabile darne completa  applicazione  e
     pertanto  con il presente disegno di legge, integrativo
     della  legge  regionale n. 14 del 14  aprile  2006,  si
     vuole  completare una riforma che fin dalle  sue  prime
     battute sta dando positivi risultati, inoltre,  con  la
     riforma  della  previdenza in  agricoltura  intervenuta
     con  la  finanziaria nazionale 2008, sono  venuti  meno
     gli  indicatori  relativi  alle  giornate  di  garanzia
     utili  per  il  diritto alle prestazioni  previdenziali
     che  per  decenni hanno orientato anche  i  disegni  di
     legge in materia di occupazione forestale.

       Per  questi  motivi si ritiene necessario ampliare  a
     8.690  i  lavoratori a tempo indeterminato,   istituire
     un    contingente    di   lavoratori    con    garanzia
     occupazionale di 7 mesi lavorativi annui pari a  11.230
     unità,  e istituire una  fascia di garanzia di  4  mesi
     lavorativi  annui   di  cui  faranno   parte  tutti   i
     lavoratori  inseriti nell'elenco speciale, non  facenti
     parti delle garanzie sopra menzionate.

       Con la suddetta misura, da attuarsi nel biennio 2009-
     2010   e   con   una  progressione  sul  totale   della
     manodopera,  si procederà ad una riduzione  del  numero
     totale  dei  lavoratori forestali di circa 2.000  unità
     annue   conseguenza  della  definitiva   individuazione
     dell'organico    come   previsto   con    l'istituzione
     dell'elenco speciale.

       Tale   verticalizzazione   prevista,   realizza   una
     valorizzazione   professionale  ed  occupazionale   dei
     lavoratori  e  un  loro utilizzo razionale  nelle  fasi
     colturali di cui necessita la risorsa ambiente- bosco.

       Per  tali ragioni ci attendiamo una rapida e positiva
     approvazione del testo in oggetto.

                                ---O---

              DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA PARLAMENTARE

                                Art. 1.
                          Organici forestali

       1.  L'articolo  44 della legge regionale   14  aprile
     2006, n. 14, è così sostituito:

        Art.  44  -  1.  Ferma restando  l'articolazione  in
     distretti  forestali di cui all'articolo 27,  comma  2,
     lettera  a) , della legge regionale 5 giugno  1989,  n.
     11,  per le esigenze connesse all'esecuzione dei lavori
     condotti in amministrazione diretta, per l'attività  di
     prevenzione    e   presidio   territoriale    di    cui
     all'articolo  29, per la prevenzione e  la  repressione
     degli   incendi,   nonché  per  ogni   altra   attività
     ascrivibile alle funzioni istituzionali, la Regione  si
     avvale di:

       a) n. 8690 lavoratori a tempo indeterminato (LTI);

       b)  n.  11.230  lavoratori con garanzia occupazionale
     minima   di  sette  mesi  lavorativi  annui   ai   fini
     previdenziali;

       c)  lavoratori con garanzia occupazionale  minima  di
     quattro  mesi  lavorativi annui ai fini  previdenziali,
     inclusi nell'elenco speciale di cui all'articolo 43.

       2.  A  regime, nel biennio 2009 - 2010, le  dotazioni
     complessive  a livello regionale sono determinate  come
     segue:

       a) contingente lavoratori a tempo determinato:

    L.R.       L.R.     Previsti    2009       2010      TOTALE
    16/96     14/06    da accordo
                      (30/11/05)
                       al 2008

     875      1.313      2.350     + 3.170   + 3.170     8.690

       b)  contingente lavoratori con garanzia occupazionale
     minima   di  sette  mesi  lavorativi  annui   ai   fini
     previdenziali;

    L.R.       L.R.    Previsti     2009       2010     TOTALE
    16/96     14/06   da accordo
                      (30/11/05)
                       al 2008

    2.942     5.226      7.830    + 1.700    + 1.700    11.230


       c)  contingente  ad  esaurimento  di  lavoratori  con
     garanzia  occupazionale di quattro mesi annui  ai  fini
     previdenziali,   formato   dal   rimanente    personale
     iscritto  nell'elenco  speciale e  non  rientrante  nei
     contingenti  di cui alle lettere a) e b)  del  presente
     articolo;

       d)   contingente  di  lavoratori  da  inquadrare  nei
     livelli    impiegatizi,   pari   al   10   per    cento
     dell'organico dei contingenti di cui ai punti a) e b).

       3.  La dotazione complessiva dei lavoratori di cui al
     comma  2  è  articolata dall'Osservatorio regionale  di
     cui  all'articolo  48,  in  contingenti  provinciali  e
     distrettuali, distinti per l'Azienda regionale  foreste
     demaniali   e  per  il  Dipartimento  regionale   delle
     foreste.   Le  dotazioni  distrettuali  per   l'Azienda
     regionale  delle  foreste  demaniali  sono  determinate
     avendo  riguardo  alle superfici demaniali  delle  aree
     protette  o  comunque  gestite,  ai  vivai,  alle  aree
     attrezzate,  agli  opifici, ai servizi  generali  e  ad
     ogni  ulteriore  attività istituzionale  espletata.  Le
     dotazioni  distrettuali  per il Dipartimento  regionale
     delle  foreste  sono  stabilite  avendo  riguardo  alla
     superficie   boscata,   alle   aree   protette,    alla
     orografia,  ai  mezzi, alle attrezzature in  dotazione,
     ai  servizi  generali  e  ad  ogni  ulteriore  attività
     istituzionale   espletata.  La  Giunta  regionale,   su
     proposta  dell'Assessore regionale per l'agricoltura  e
     le  foreste, sentito l'Osservatorio di cui all'articolo
     48,    ridetermina   le   dotazioni   provinciali   dei
     contingenti distrettuali in base ai criteri   suddetti,
     tenuto conto delle variazioni intervenute.

       4.  Ferma  restando l'appartenenza dei lavoratori  al
     contingente  distrettuale, è ammessa,  su  istanza  del
     lavoratore      o      per     specifiche      esigenze
     dell'Amministrazione,  la mobilità  dei  lavoratori  di
     cui  al comma 2, nell'ambito provinciale. I criteri per
     disciplinare   la   mobilità   interdistrettuale   sono
     definiti dall'Osservatorio di cui all'articolo 48.

       5.   L'Azienda  regionale  foreste  demaniali  ed  il
     Dipartimento  regionale  delle foreste  utilizzano,  di
     norma,  in modo continuativo i lavoratori di  cui  alle
     lettere  b), c) e d) del comma 2 del presente articolo,
     fino al completamento delle garanzie occupazionali  del
     contingente di appartenenza.

                                Art. 2.
                    Graduatoria unica distrettuale

       1.  L'articolo  45  della legge regionale  14  aprile
     2006, n. 14, è così sostituito:

        Art.  45  -  1.  In ogni distretto è costituita  una
     graduatoria distrettuale, comprendente, nell'ordine,  i
     lavoratori   di  cui  alle  lettere  a),   b)   e   c),
     dell'articolo 44 così come modificato e integrato.   La
     graduatoria è formulata attribuendo ad ogni  lavoratore
     10  punti per ogni anno di anzianità di iscrizione  nel
     contingente  di  appartenenza. A  parità  di  punteggio
     sono    considerate,   nell'ordine,   l'anzianità    di
     iscrizione  nell'elenco anagrafico e  la  maggiore  età
     anagrafica.

       2.  In  ogni distretto è istituita, altresì, un'unica
     graduatoria distrettuale per i lavoratori di  cui  alla
     lettera  d),  dell'articolo 44, così come modificato  e
     integrato.  Al fine della formazione della  graduatoria
     sono  attribuiti  10  punti per  ogni  anno  di  lavoro
     prestato    in   qualsiasi   tempo   alle    dipendenze
     dell'Amministrazione  forestale, considerando  anno  di
     lavoro  anche  un  solo  turno nell'arco  dell'anno.  A
     parità   di  punteggio  vale  il  numero  di  anni   di
     iscrizione  negli elenchi anagrafici e la maggiore  età
     anagrafica.

       3.  Le  graduatorie distrettuali sono valide ai  fini
     della  progressione verticale dalla fascia di  garanzia
     occupazionale inferiore a quella superiore,  che  dovrà
     avvenire  entro trenta giorni dalla individuazione  dei
     posti  resisi  vacanti  fino  al  raggiungimento  delle
     unità previste dalla presente legge .

       4.  Le  graduatorie distrettuali sono utilizzate  per
     la   formazione   e  l'aggiornamento   di   contingenti
     distinti  in  relazione all'impiego dei lavoratori  nel
     settore   forestale,   alle   dipendenze   dell'Azienda
     regionale  foreste  demaniali nonché  del  Dipartimento
     regionale  delle  foreste, con le  dotazioni  organiche
     che  sono  determinate dall'Osservatorio  regionale  di
     cui all'articolo 48.

       5.  La competenza alla formulazione delle graduatorie
     è  delle commissioni provinciali di cui all'articolo 50
     della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16. Qualora  le
     suddette  commissioni  non  adempiano  nel  termine  di
     trenta  giorni, provvede nei successivi quindici giorni
     il   direttore  dell'Ufficio  provinciale  del   lavoro
     competente.

       6.  L'appartenenza del contingente dei  lavoratori  a
     tempo  indeterminato è incompatibile con la  iscrizione
     negli   elenchi  dei  coltivatori  diretti,  coloni   e
     mezzadri  e, comunque, di altre categorie di lavoratori
     autonomi.

       7.  Il  mancato espletamento dell'attività lavorativa
     prevista,   salvo   documentati   casi   di   malattia,
     infortunio,  contratti di lavoro  a  tempo  determinato
     inferiore  a  dodici mesi, cause di  forza  maggiore  o
     altri  gravi  motivi, comporta la decadenza  definitiva
     dal contingente di appartenenza.

       8.  Il  lavoratore, in caso di rinunzia al  passaggio
     al  contingente superiore, permane definitivamente  nel
     contingente   di  appartenenza,  nella   posizione   in
     graduatoria  che  gli  compete,  con  l'annotazione   a
     margine  dell'avvenuta rinunzia  in  via  definitiva  e
     permanente.

       9.  L'Osservatorio regionale di cui  all'articolo  48
     determina  i  criteri  per  il  passaggio,  nell'ambito
     dello   stesso   distretto,  del  personale    tra   il
     contingente  alle  dipendenze  dell'Azienda   regionale
     delle  foreste  demaniali e quello corrispondente  alle
     dipendenze del Dipartimento regionale delle foreste.

       10.  I  lavoratori impiegati nella lotta attiva  agli
     incendi  di cui alla lettera a) dell'articolo 57  della
     legge  regionale  6 aprile 1996, n. 16,  al  compimento
     del  cinquantacinquesimo anno di  età  sono  impiegati,
     anche  in  soprannumero,  dal Dipartimento  foreste  in
     altre mansioni all'interno del servizio antincendio.  I
     posti  resisi  vacanti nel contingente  sono  ricoperti
     tramite   progressione   dalla   fascia   di   garanzia
     inferiore.

                                Art. 3.
         Assunzione dei lavoratori con garanzia occupazionale

       1.  A decorrere dall'entrata in vigore della presente
     legge,  l'Azienda regionale delle Foreste demaniali  ed
     il    Dipartimento   regionale   delle   foreste,    in
     applicazione   dell'attuale   normativa   statale   sul
     mercato  del  lavoro, previa definizione  dei  criteri,
     delle    modalità   e   della   tempistica,   con    le
     organizzazioni  sindacali firmatarie  del  CCNL  e  del
     CIRL     di    categoria,    provvedono    direttamente
     all'assunzione  dei  lavoratori di  cui  alla  presente
     legge.

       2.   Al  fine  dell'assunzione  dei  lavoratori  sono
     utilizzate   le   graduatorie   distrettuali   di   cui
     all'articolo 1, comma 3.

       3.  La  mancata  presentazione  del  lavoratore  alla
     richiesta  di  assunzione,  se  non  giustificata  come
     previsto  dall'articolo 2, comma 7, equivale a rinunzia
     del   medesimo   all'assunzione  ed  alla   prestazione
     lavorativa,   con   corrispondente   riduzione    della
     garanzia    occupazionale    minima    nell'anno     di
     riferimento.

                                Art. 4.
          Assunzione di lavoratori per l'ulteriore fabbisogno
                             occupazionale
                in caso di nuovi insediamenti forestali

       1.  Nel  caso di nuovi interventi forestali  attivati
     dall'Amministrazione  regionale a  decorrere  dall'anno
     2005  nei  comuni in assenza di precedenti  interventi,
     sono  parimenti inseriti nell'elenco speciale  anche  i
     lavoratori  che abbiano effettuato almeno un  turno  di
     lavoro   di  51  giornate  lavorative  alle  dipendenze
     dell'Amministrazione  regionale,  esclusi  i  casi   di
     malattia,  infortunio  o documentate   cause  di  forza
     maggiore.

       2.  E'  consentito  l'avviamento  di  lavoratori  nei
     comuni  dove  l'Amministrazione  regionale  non   abbia
     operato  in  precedenza. In tal caso sono  sottoscritte
     apposite  clausole  derogatorie con  le  organizzazioni
     sindacali   firmatarie   del   contratto,   che    sono
     sottoposte      all'approvazione      dell'Osservatorio
     regionale  di cui all'articolo 48 della legge regionale
     14 aprile 2006, n. 14.

       3.    Per    la   formulazione   delle   graduatorie,
     l'avviamento  al  lavoro ed ogni  altro  adempimento  è
     competente il Dipartimento regionale del lavoro.

                                Art. 5.
                      Meccanismo di sostituzione
             per la copertura dei posti resisi disponibili

       1.   In   caso  di  sopravvenuta  inidoneità  fisica,
     accertata  ai  sensi  e  con le modalità  previste  dal
     decreto  legislativo  19  settembre  1994,  n.  626   e
     successive  modifiche  ed  integrazioni,  i  lavoratori
     alle   dipendenze   del   Dipartimento   foreste   sono
     inseriti,  anche  in soprannumero, nel  contingente  di
     appartenenza con altre qualifiche, purché sussistano  i
     requisiti  di  idoneità  fisica  e  professionale.   Il
     Dipartimento   foreste  verifica  la   possibilità   di
     proficuo  utilizzo  del lavoratore  in  altre  mansioni
     compatibili  con  il suo stato di salute  e  l'idoneità
     specifica  sotto il profilo professionale e  sanitario.
     In   caso   di   impossibilità  di  proficuo   utilizzo
     all'interno  del  Dipartimento foreste,  il  lavoratore
     transita,  anche  in  soprannumero, nel  corrispondente
     contingente  alle  dipendenze  dell'Azienda   regionale
     foreste   demaniali,   fermo   restando   il   possesso
     dell'idoneità fisica e professionale.

                                Art. 6.
                         Abrogazione articoli

       1.  Sono  abrogati i commi 3, 4 e 5 dell'articolo  60
     della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16.

       2.  Sono  abrogati i commi 4, 5 e 6 dell'articolo  50
     della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16.

                                Art. 7.
                           Norma finanziaria

       1.  Per l'attuazione della presente legge è istituito
     nel  bilancio  della Regione per l'anno  2009  apposito
     capitolo   di  spesa  con  lo  stanziamento   di   euro
     34.173.680,00;  per il 2010 euro 20.504.208  e  per  il
     2011  euro  13.669.472,00  cui  si  provvede  ai  sensi
     dell'articolo 3, lettera g), della legge  regionale  27
     aprile 1999, n. 10.

                                Art. 8.
                           Entrata in vigore

       1.  La  presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta
     ufficiale della Regione siciliana ed entrerà in  vigore
     il giorno successivo a quello della sua pubblicazione.

       2.  E'  fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla
     e di farla osservare come legge della Regione.
 
 

Gruppo Parlamentare PD                            
 
 
 

 
  
 
 
Firmatari
 
Oddo Camillo (PD).
•    Cracolici Antonino (PD). Gucciardi Baldassare (PD). Ferrara Massimo (PD). Ammatuna Roberto (PD). Apprendi Giuseppe (PD). Barbagallo Giovanni (PD). Bonomo Mario (PD). De Benedictis Roberto (PD). Di Benedetto Giacomo (PD). Digiacomo Giuseppe (PD). Di Guardo Antonino (PD). Donegani Michele (PD). Faraone Davide (PD). Fiorenza Cataldo (PD). Galvagno Michele (PD). Laccoto Giuseppe (PD). Lupo Giuseppe (PD). Marinello Vincenzo (PD). Marziano Bruno (PD). Panarello Filippo (PD). Panepinto Giovanni (PD). Picciolo Giuseppe (PD). Raia Concetta (PD). Rinaldi Francesco (PD). Speziale Calogero (PD). Termine Salvatore (PD). Vitrano Gaspare (PD)
 
Link.  
 
Oppure cliccate l'immaggine quì sotto dell'On Camillo Oddo.
 

 
 
Fino a ieri 27/05/2012 essendo stati parte integrante del  Governo Regionale, non sono stati capaci di far approvare questo ddl, addirittura non conosciamo nessun documento ufficiale in merito. Li possiamo capire, perchè proprio ieri nell'Assemblea  Regionale del PD hanno dovuto affrontare altri punti più  importanti dei forestali, uno dei quali: "è legato al voto imminente  e a chi dovrà decidere la composizione delle liste per le regionali e soprattutto per le politiche. Perché se, come sembra, per Camera e Senato si tornerà a votare col Porcellum, non saranno gli elettori ma le segreterie dei partiti a decidere chi staccherà il biglietto per Roma. E anche alla luce del limite dei tre mandati fissato dallo statuto del Pd, qualcuno rischia di restare a piedi e in questo clima da lunghi coltelli vuole maggiori garanzie".
Continua quì..
Questo dimostra che le priorità sono altre, cioè essere rieletti. Adesso prima che lo dite voi lo dico io: è vero con questo Governo abbiamo effettuatoqualche giorno in più, cosa che non è successo con i Governi precedenti. 
Dove sono le garanzie per il futuro? Non possiamo ogni anno vivere l'incubo del Commissario dello Stato, dovete o dovevate trovare la soluzione a questa eterna problematica. Con il PD al Governo, che essendo stati appoggiati elettoralmente dal Sindacato, si pensava che potevano fare la differenza, invece.....
Concludo condividendo il l'ultimo comunicato del Segretario della  Fai Cisl Sicilia, Fabrizio Colonna:POLITICA FALLIMENTARE E BUGIARDA.

 Niente legge? Niente voti!!!

MA VALE PER TUTTI.


 Si pensa che il PD da oggi non darà più il sostegno al Governo Lombardo.