30 novembre 2021

FAI, FLAI E UILA PALERMO: FORTE È L'INDIGNAZIONE PER LA MANCATA PUBBLICAZIONE NELLA GAZZETTA UFFICIALE DELLA VARIAZIONE DI BILANCIO PRESUPPOSTO PER IL PAGAMENTO DELLE MENSILITÀ ARRETRATE AI LAVORATORI E LAVORATRICI FORESTALI DELLA PROVINCIA

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Flai Cgil Palermo







IL SIFUS CONFALI DENUNCIA I GRAVI RITARDI DEI PAGAMENTI DEI FORESTALI RELATIVE ALLE MENSILITÀ DI SETTEMBRE, OTTOBRE E NOVEMBRE. VERGOGNA! VERGOGNA!


Ricevo e pubblico
dalla Segreteria Regionale del Sifus Confali

Palermo 30/11/2021 - Dopo l'insicurezza del completamento delle giornate di competenza, per i forestali si aggiunge la beffa dei ritardi nell'erogazione degli emolumenti legati all'inefficienza politico - amministrativa, mentre le famiglie dei forestali stanno soccombendo nella povertà più assoluta aggrappandosi al percepimento di qualche aiuto statale.
Alla faccia dei contratti di lavoro vigenti che vengono ripetutamente disattesi.
Se dovesse persistere questo stato di strafottenza nei confronti dei bisogni oggettivi dei lavoratori forestali, il Sifus chiamerà alla lotta tutti i lavoratori di buona volontà nel rispetto dei loro diritti contrattuali. 
G.Fiore SIFUS-CONFALI





FORESTALE MONREALESE ESCLUSO DALLA REGIONE DOPO UNA CONDANNA, IL GIUDICE LO REINTEGRA


Dal sito monrealelive.it

29 Novembre 2021
Può tornare a lavorare come operaio forestale dopo la cancellazione dagli elenchi a causa di una condanna. Così S.A. da oggi potrà di nuovo rientrare nelle graduatorie degli operai forestali dopo una causa intentata contro la Regione Siciliana che lo aveva escluso 5 anni fa.

“Nel marzo del 2016 S.A., operaio forestale stagionale, era stato cancellato dagli elenchi vigenti delle graduatorie dei lavoratori della Forestale a seguito del provvedimento voluto dall’allora presidente della Regione Rosario Crocetta in quanto soggetto colpito da condanna penale, divenuta irrevocabile. Il dirigente del servizio competente dell’assessorato regionale della Famiglia, decretava la cancellazione di S. A. dagli elenchi dei lavoratori Forestali, in quanto “non in possesso dei requisiti necessari alla costituzione di un rapporto di lavoro con la Pubblica Amministrazione”. I legali Salvino Caputo e Giada Caputo hanno eccepito l’illegittimità del decreto regionale, atteso che il reato contestato al lavoratore non poteva essere considerato ostativo al mantenimento del rapporto di lavoro, poichè che si trattava di attività prettamente manuale e non esecutiva.

Come sostengono i difensori del monrealese, inoltre, la Regione aveva errato a considerare la sanzione della interdizione dai pubblici uffici permanente e non temporanea. I legali di S.A., pertanto, hanno presentato al giudice penale monocratico un incidente di esecuzione finalizzato a individuare esattamente la durata della sanzione della interdizione dai pubblici uffici.

Il tribunale ha così accolto il ricorso e ha rideterminato la durata della sanzione accessoria da perpetua in temporanea. Quindi è stata inoltrata diffida ai dirigenti regionali competenti, che su parere favorevole dell’Ufficio Legale regionale, hanno revocato la cancellazione e hanno invitato S.A. a ripresentare i documenti per l’inserimento nelle graduatorie forestali.

“Siamo contenti del risultato – hanno ribadito Salvino e Giada Caputo – resta però l’amarezza per il lavoratore forestale che è rimasto per 5 anni escluso dalle attività lavorative, con gravissimo danno economico e pensionabile. Valuteremo l’avvio delle procedure in danno nei confronti della Regione per fare ottenere al lavoratore le indennità arretrate, con la corresponsione degli interessi e le rivalutazioni previdenziali a far data dal giorno della cancellazione”.







SIFUS CONFALI. IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA INVECE DI ASSOLVERE ALLE FUNZIONI DI RIEQUILIBRATORE TERRITORIALE TRA NORD E SUD D'ITALIA DETERMINERÀ L'ESATTO OPPOSTO. IL PNRR SULL'AMMODERNAMENTO DELLE RETI IRRIGUE NE RAPPRESENTA LA TESTIMONIANZA PIÙ AUTENTICA





Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso

Palermo 30 novembre 2021 - La conferenza stampa del SiFUS ( Ernesto Abate, Fabio Barbera, Maurizio Grosso) tenuta presso la prestigiosa sala Pio La Torre del Parlamento più antico del mondo a cui hanno partecipato parlamentari nazionali ( on.li Antonio Lombardo e Simona  Suriano) e regionali ( on.li Vincenzo Figuccia, Valentina Palmieri, Danilo Lo Giudice), è servita per dimostrare analiticamente le ragioni  della bocciatura dei 31 su 31 progetti relativi  all'ammodernamento delle reti irrigue siciliane ma anche e soprattutto,  la redistribuzione territoriale sbagliata dei 204 miliardi provenienti dai recovery fund più i 30 miliardi del bilancio italiano poiché non tiene assolutamente conto della funzione di riequilibrio territoriale che persegue l'Europa in questa fase storica. 
Per quanto attiene i 31 progetti del PNRR bocciati dal Ministero alle Politiche Agricole, è stato dimostrato dal SiFUS, attraverso un dettagliato dossier disponibile al pubblico che le responsabilità oggettive ricadono tutte in capo i progettisti dei consorzi, l'Assessore all'Agricoltura Tony Scilla e il Presidente Nello Musumeci come emerge dall'accettazione dei criteri di assegnazione delle risorse in sede di Conferenza Stato Regioni, dal soccorso istituzionale ministeriale non richiesto e soprattutto, dagli errori grossolani dei tecnici rispetto il soddisfacimento dei criteri previsti dalla piattaforma Dania ( non hanno pigiato financo i tasti in cui bisognava asserire  che in Sicilia si ripetono lunghi periodi di siccità e che la desertificazione la fa da padrona). In ogni caso, come scaturisce dalla classificazione dei progetti finanziabili sulla base degli 880 milioni messi a bando (n.79), il 67% delle risorse del Pnrr servirà per realizzare opere nelle regioni del nord e il 33% in quelle del sud con regioni come Sicilia, Puglia, Sardegna, Molise e Abruzzo completamente escluse. Significa che si realizzeranno investimenti nelle regioni dove le precipitazioni meteo sono frequenti, non esiste la desertificazione e il sistema irriguo è più moderno, mentre al contrario, non se ne realizzeranno laddove si registrano lunghi periodi di siccità, c'è la desertificazione e le reti irrigue sono colabrodo.
Per quanto attiene invece la redistribuzione sbagliata delle risorse da parte del Governo Draghi, il SiFUS ha denunciato che le ragioni per cui l'Europa ha  assegnato all'Italia molti più fondi dei 27 Stati membri ( 204 miliardi su 750) non deriva dal fatto che il nostro ex Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato più bravo degli altri Presidenti europei, ma perché l'Europa con i ricovery fund si è data l'obiettivo di riequilibrare le aree fragili dei vari Stati che presentano deficit infrastrutturali, occupazionali, economici, sociali,ecc.
Essendo il "meridione" un area fragilissima d'Italia e d'Europa, il nostro paese, ha ricevuto più fondi di tutti gli altri Stati membri al fine di colmare il gap con il resto del paese e rimettersi con esso nella stessa carreggiata. Senza il meridione l'Italia avrebbe avuto assegnati almeno 100 miliardi in meno.
Cosa hanno fatto il Presidente Draghi e il Parlamento Italiano?
Hanno accettato  i 204 miliardi assegnati dall'Europa usando il meridione come specchietto per le allodole ma invece di redistribuire  i fondi secondo le indicazioni europee e quindi il 70% di essi al meridione e il 30% al nord li hanno distribuiti prevedendo il 60% al nord e il 40% al meridione.
Questo modello di redistribuire anziché ridurre le distanze tra il nord e il sud del paese le divarichera' ulteriormente anche perché, per effetto della interdipendenza strutturale dovuta alla composizione  del paese,  ogni euro speso al nord produce un beneficio del 5% al sud mentre ogni euro investito al sud produce vantaggi del 40,9% al nord.
Dalla conferenza stampa grazie al significativo contributo dei parlamentari intervenuti è emersa la necessità di una rivisitazione dell'assegnazione delle risorse del Pnrr a carattere nazionale ( si chiederà un incontro al Ministro per il sud) ma anche di individuare alternative perché queste arrivino ai territori che ne hanno la necessità oggettiva senza passare dalle forche caudine dei progettisti ( si pensa ad un ddl che preveda l'utilizzo dei tecnici degli ordini professionali) e soprattutto, dei bandi.
L'addetto stampa SiFUS CONFALI






FORESTALI, IL PD: “NO ALLA PROPOSTA DELLA REGIONE, ABROGA LAVORO A TEMPO INDETERMINATO”. IL BLOG: CARO PD, DA QUALE PULPITO VIENE LA PREDICA? ANCHE VOI NON AVETE MANTENUTO LE PROMESSE. MA VE LA SIETE LETTA LA PROPOSTA DELL'EX ASSESSORE CRACOLICI? PERCHÈ TANTA DEMAGOGIA ANCORA? LA POLITICA DOVREBBE ESSERE UNA COSA SERIA!



Dal sito sicilia.opinione.it

29 Novembre 2021
“Condividiamo le critiche delle organizzazioni sindacali, quella del governo regionale è una proposta da bocciare perché non tutela l’ambiente e invece di cancellare il precariato cancella il lavoro a tempo indeterminato”. Lo dicono i deputati regionali del PD Giuseppe Lupo, Michele Catanzaro ed Antonello Cracolici a conclusione dell’incontro con i rappresentanti sindacali dei lavoratori forestali che si è svolto questa mattina in Ars.

“Il testo di legge proposto – ha aggiunto Lupo – elimina la possibilità di stabilizzazione, blocca il turn over dei lavoratori stagionali e il ricambio generazionale. Il progetto di legge del governo non ha una visione produttiva del comparto forestale, non affronta i temi della lotta agli incendi e della prevenzione del dissesto idrogeologico”.

“Abbiamo tradotto le richieste dei lavoratori in emendamenti che sosterremo in commissione ed in aula – conclude Lupo – per arrivare ad una riforma concreta che trasformi quello dei forestali in un comparto di vitale importanza per la tutela ambientale in Sicilia’.




*****


La nota del Blog:

Caro Pd, nella passata legislatura eravate al governo con tutte le scarpe quando avete illuso i lavoratori forestali.

Ve lo siete dimenticati?

Siete anche Voi in campagna elettorale?

E che dire della proposta dell'ex Assessore Cracolici partorito nel governo Crocetta ed assegnato il 17 Settembre 2020 alla Terza Commissione?

Avete per caso letto quello che avete firmato? Se la risposta è sì, allora complimenti e grazie di vero cuore!

A parte l'On. Cracolici, ma tutti gli altri deputati, perchè non vogliono il miglioramento occupazionale dei lavoratori forestali?


La più grande fesseria del PD Ars firmato dai seguenti deputati:

Cracolici Antonino (PD XVII Legislatura).
Lupo Giuseppe (PD XVII Legislatura).
Arancio Giuseppe Concetto (PD XVII Legislatura).
Barbagallo Anthony Emanuele (PD XVII Legislatura).
Catanzaro Michele (PD XVII Legislatura).
De Domenico Francesco (PD XVII Legislatura).
Dipasquale Emanuele (PD XVII Legislatura).
Gucciardi Baldassare (PD XVII Legislatura).


*****

E quello che avete promesso quando eravate al governo e non avete mantenuto?


Leggere per credere:

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Anche voi avete avuto cinque anni per risolvere l'eterna problematica dei lavoratori forestali. Non solo, a Roma avevate anche Matteo Renzi che ci poteva dare una mano. Caro PD, le persone serie non prendono in giro le persone, in questo caso i lavoratori forestali.
Buona campagna elettorale a tutti!







29 novembre 2021

ANNULLATO PRESIDIO SIFUS PRO RIFORMA PRO TEMPO INDETERMINATO DI GIORNO 30 NOVEMBRE


Ricevo e pubblico
dalla Segreteria regionale del Sifus Confali 

Causa sospensione dell'incontro della Commissione Attività Produttive del 30 Novembre a data da destinarsi per la mancanza della presenza dei deputati/commissari, la quale doveva continuare i lavori sulla Riforma forestale prendendo in considerazione i DDL 1009 e il DDL 1038, viene annullato il presidio Sifus pro tempo indeterminato di domani 30 Novembre 2021.

G.Fiore SIFUS-CONFALI




RIFORMA COMPARTO FORESTALE: FLAI, FAI E UILA HANNO INCONTRATO OGGI I GRUPPI ALL' ARS DEL PARTITO DEMOCRATICO E DI SICILIA FUTURA, RAPPRESENTATI DAGLI ONOREVOLI LUPO, CRACOLICI, CATANZARO E TAMAJO



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Flai Cgil Sicilia

I Sindacati hanno espresso con forza le istanze di una giusta Riforma del settore e annunciato che questo è soltanto il primo di una serie di incontri con i gruppi parlamentari siciliani dedicati al tema della riforma. Il. Prossimo mercoledì incontro previsto con il gruppo di Forza Italia.








ANNULLAMENTO D.D.G. N. 2827 DEL 17/11/2021 E APPROVAZIONE E FINANZIAMENTO DELL’OPERAZIONE DENOMINATA PROGETTO: “FORNITURA DI MEZZI ED ATTREZZATURE ANTINCENDIO SECONDO LE PREVISIONI DEL PIANO REGIONALE”, PER IL POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI VIGILANZA, PREVENZIONE E SPEGNIMENTO A TERRA DEGLI INCENDI BOSCHIVI E/O DI VEGETAZIONE”




D.D.G. n. 2969 del 29.11.2021




Leggi anche:







FORESTALI. SU RADIO FANTASTICA È INTERVENUTO NINO MARINO, SEGRETARIO REGIONALE SICILIA UILA. VIDEO






ENZA MELI (UIL): “TENTATO FEMMINICIDIO A BELPASSO, ALTRO TERRIBILE EPISODIO DI UN’EMERGENZA IGNORATA”




Ricevo e pubblico
dalla Uil Catania

“Abbiamo appena concluso le iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e subito un tentato femminicidio, ancora in provincia di Catania, ci ricorda che non basta un 25 novembre per sradicare questa pianta dell’odio dal nostro territorio”. Lo afferma Enza Meli, segretaria generale della Uil di Catania, dopo avere appreso che a Belpasso una donna ieri è stata accoltellata dal marito. “Alla vittima che è ora ricoverata al Policlinico – sottolinea l’esponente sindacale – assicuriamo non soltanto solidarietà, ma anche massimo sostegno con i nostri uffici di servizio al cittadino.  Nessuno tenti ora di giustificare l’aggressore, nessuno parli di raptus. Piuttosto, ci dicano cosa ha preceduto quest’ultimo fatto di sangue e perché non s’è potuto impedirlo”.

Enza Meli quindi sottolinea: “Nella recente, bellissima, tappa catanese di Uil Tour 2021 abbiamo denunciato come il femminicidio rappresenti un’emergenza ignorata di questo Paese. In piazza Spedini, l’intensa testimonianza della sorella di Valentina Salamone (diciannovenne assassinata in una villetta di Adrano nel 2010, ndr) ci ha ricordato la lunga lista di delitti in terra d’Etna che s’è allungata quest’anno con i nomi di Vanessa Zappalà e Ada Rotini. Noi vogliamo ora rilanciare la sfida alle istituzioni politiche, a partire dalla Regione, perché dicano cosa hanno fatto. Non cosa promettono di fare. Sono uno scandalo i ritardi nelle aperture dei Centri di cura, possibilmente obbligatori, per uomini maltrattanti. Così, il Codice rosso e le nuove norme contro la violenza sulle donne non funzionano. Non possono funzionare”. La segretaria generale della Uil conclude: “Il tentato omicidio di Belpasso rilancia la necessità di prevenzione. Noi crediamo che sia necessaria farla anche nelle scuole, tra gli studenti, con iniziative di educazione permanente. Non con qualche manifestazione occasionale. Ragazze e ragazzi crescano nella cultura del rispetto. Per questo, ricordiamo con emozione il flashmob sulla violenza di genere con cui i giovanissimi dell’Oratorio “Giovanni Paolo II” di Librino hanno chiuso Uil Tour 2021. Alla loro generazione, innanzitutto a loro, sono affidate le nostre speranze”.






NEL FRATTEMPO NELLA REGIONE MOLISE, COPERTURA FINANZIARIA 2022 PER GLI OPERAI FORESTALI: L’ASSESSORE CAVALIERE: “OBIETTIVO IMPORTANTE, RINGRAZIO GLI OPERAI PER IL LAVORO PREZIOSO CHE SVOLGONO SUL TERRITORIO”



Dal sito www.molisenews24.it

L’assessore Cavaliere: “Obiettivo importante, ringrazio gli operai per il lavoro prezioso che svolgono sul territorio”

CAMPOBASSO – Garantita la copertura finanziaria (misura 8.3 e misura 8.5 del PSR) per tutto il 2022 dei progetti che coinvolgono gli operai forestali in Molise. A comunicarlo è stato direttamente l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Cavaliere, in occasione di un incontro tenutosi a Campobasso con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.

“Ringrazio – commenta Cavaliere – tutti gli operai che svolgono un lavoro egregio e che quindi meritano risposte concrete da parte delle istituzioni. Preziosa la loro attività, sia dal punto di vista del presidio del territorio che sul fronte degli incendi, un’emergenza che ha interessato negli ultimi anni diverse aree della regione”.

“Sul tema stipendi – precisa l’assessore – si sono dette e scritte tante cose e non sono mancate le strumentalizzazioni, ma la realtà è che l’Arsap ha fatto di tutto per ridurre al minino i disagi. E alla struttura vanno i miei ringraziamenti per la professionalità e il grande impegno messi in campo nonostante le tante difficoltà”.

“Trattandosi di fondi comunitari, – spiega Cavaliere – i complessi iter burocratici scaturiti dall’estensione del vecchio PSR terminato nel 2020 hanno purtroppo comportato ritardi nei pagamenti. Ricordo che proprio il sottoscritto, nel lontano 2010 individuo’ nelle misure strutturali del PSR la soluzione per salvare l’attività dei forestali, in assenza di fondi del bilancio regionale. È trascorso più di un decennio, ma anche chi mi ha succeduto ha percorso la medesima strada perché alternative di fatto non esistono”.

“L’importante – conclude – è dare stabilità ai progetti e garantire continuità. Voglio ringraziare infine i sindacati, con i quali c’è stato sempre un confronto aperto, onesto, leale e soprattutto costruttivo”.



FLAI CGIL SICILIA. ACQUA, TERRITORIO E AGRICOLTURA IN SICILIA. IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DELLA INIZIATIVA DI MARTEDÌ 30

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Flai Cgil Sicilia












27 novembre 2021

IL MEETING. AMBIENTE, INSEDIATO TAVOLO TECNICO PER LA STRATEGIA DI “SICILIA SOSTENIBILE” DI AGENDA 2030


Dal sito www.ilsicilia.it

27 Novembre 2021
Si è insediato ieri il tavolo tecnico presieduto dall’assessore regionale per il Territorio e l’ambiente, Toto Cordaro, per definire la strategia regionale per lo sviluppo sostenibile “La Sicilia Sostenibile”, in linea con gli obiettivi di Agenda 2030. Al tavolo hanno partecipato i rappresentanti dei dipartimenti in capo agli assessorati della Regione Siciliana ed esperti esterni per i vari ambiti, con il coordinamento del dipartimento regionale dell’Ambiente.

Obiettivo del tavolo tecnico è la redazione del documento di Strategia regionale di sviluppo sostenibile mediante l’elaborazione delle proposte di tutti i dipartimenti che, per le rispettive competenze e gli ambiti di intervento, collaboreranno a definire la strategia regionale e le relative azioni da realizzare, in coerenza con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Goals) fissati da Agenda 2030.


In linea con gli obiettivi e la strategia nazionale – che è lo strumento di coordinamento dell’attuazione dell’Agenda 2030 in Italia – ogni singola Regione ha il compito di approvare la propria strategia di sviluppo sostenibile, individuando le azioni che intende intraprendere.

«Nel pieno della fase di condivisione abbiamo individuato i referenti per ogni dipartimento che formuleranno le proposte relative alle macroaree di interesse – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Toto Cordaro – I contributi che andranno a confluire nel documento verranno valutati a stretto giro il prossimo 13 dicembre. La raccolta delle proposte sarà poi messa al vaglio del tavolo istituzionale presieduto dal presidente Musumeci e sottoposto alle organizzazioni maggiormente rappresentative a livello regionale per le attività che afferiscono a tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economica) e, infine, dopo la presentazione al Forum regionale per lo sviluppo sostenibile per il confronto, si passerà alla stesura definitiva e all’adozione».

Queste le macroaree di riferimento su cui lavoreranno i dipartimenti regionali per elaborare delle proposte: competitività, ricerca, innovazione, digitale; ambiente, risorse naturali, energia e clima; lavoro, istruzione, inclusione e protezione; accessibilità, trasporto e mobilità; qualità urbana e territoriale; efficienza e capacità amministrativa.

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PRESIDIO SUL TERRITORIO. NOTO, RINNOVATO L’ACCORDO TRA COMUNE E CORPO FORESTALE PER LA SEDE IN CONTRADA FALDINO


Dal sito www.notonews.it

24 Novembre 2021
Il protocollo d'intesa fu firmato nel 2013 ed è rinnovabile ogni 4 anni

La sede del Distaccamento di Noto del Corpo Forestale sarà ospitata nella struttura comunale di contrada Faldino, nei locali che già ospitano gli uffici del Giudice di Pace. La Giunta Figura ha già dato l’ok al protocollo d’intesa che prolunga di fatto per altri 4 anni la concessione in comodato d’uso gratuito del primo piano dell’edificio, oltre a concedere l’utilizzo degli spazi all’aperto.

Al primo piano del fabbricato che già ospita gli uffici del Giudice di Pace di Noto, saranno ospitati gli uffici del Distaccamento mentre altre due stanze saranno allestite per le squadre antincendio.

La Forestale potrà inoltre utilizzare parte del piazzale per la sosta degli automezzi di servizio, comprese le autobotti ed i mezzi di soccorso in dotazione al Distaccamento. E’ inoltre consentito l’uso del box individuato al piano terra e indicato come autorimessa con doppio accesso (interno ed esterno) per il ricovero delle attrezzature in dotazione al Distaccamento e per l’effettuazione di piccole manutenzioni d’emergenza sui mezzi in dotazione.

La convenzione prevede anche la possibilità di realizzare nelle aree esterne delle strutture necessarie a riparare i mezzi in sosta dagli agenti meteorici e di montare una vasca idrica mobile antincendio, nel periodo coincidente con la campagna antincendio estiva per permettere al mezzo aereo a pala rotante il rifornimento di acqua in occasione di eventuali incendi.

Il Corpo Forestale si occuperà della manutenzione ordinaria e avrà anche il compito di assicurare il presidio h24 durante il periodo antincendio, periodo che solitamente coincide con i mesi estivi.

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FORESTALI ANCORA IN ATTESA DELLA RIFORMA TANTO DECANTATA DA TUTTI


Dal sito www.giornalenisseno.com

25 Novembre 2021 
Serpeggia il malcontento tra i lavoratori della forestale per la mancanza di notizie certe della Riforma del comparto Forestale.

E’ abbastanza evidente lo stato di disperazione in cui si trovano le famiglie dei lavoratori Forestali, ed è altrettanto chiaro il fatto che a tutt’oggi è l’unica fonte di reddito, i lavoratori rivendicano azioni di protesta al fine di fare rispettare il loro diritto e ottenere certezze sulla riforma.

Manuel Bonaffini Il governo Regionale, secondo lo snalv, dovrebbe assumere tutte le opportune iniziative per disporre già, per l’anno 2022 l’inizio della stabilizzazione di tutti i lavoratori Forestali.

Ad essere coinvolti dalla situazione di precarietà sono circa  16.000 lavoratori tra antincendio e manutenzione, bisogna cambiare rotta, non è possibile che gli operai lavorino in queste condizioni vivendo una situazione precaria e per giunta percepire gli stipendi sempre in ritardo, vedi come ancora i lavoratori dell’antincendio Boschivo devo percepire ancora il Mese di Ottobre.

Siamo ad a fine Novembre e ancora oggi si parla della riforma dei lavoratori forestali stagionali, ma peccato che restano a oggi  solo chiacchiere e passerelle che abbiamo assistito in queste elezioni Comunali nelle varie Provincie Siciliane.

Ogni anno si ripresenta il solito problema, non si sa se ci saranno i fondi, se lavoreranno, se non lavoreranno, per questo motivo bisogna iniziare a discuterne prima. 

Lo Snalv Confsal chiede la stabilizzazione con forza perché ormai in situazione di crisi più totale specialmente in Sicilia, l’unica alternativa è quella di dare dignità a questa categoria mantenendola in maniera stabile.

Noi chiediamo la stabilizzazione, i Sindaci devono essere in prima linea su questo fronte della stabilizzazione perché conoscono il territorio e si può dare una valutazione a 360° del nostro territorio che è in stato di totale abbandono.

Oggi la politica deve mettere in campo delle riforme strutturali del comparto Forestale, pensando in primis al nostro territorio e come utilizzare i lavoratori Forestali impiegandoli tutto l’anno e, non formulando promesse elettorali che non saranno mai mantenute, prova ne sia che è l’unica categoria più anziana di precari non stabilizzata.

I forestali possono essere impiegate in diversi servizi come quelli di prevenzione come è avvenuto in diversi Comuni della Sicilia e in diversi mansioni che potrebbero svolgere, utilizzandoli tutto l’anno e impiegandoli in servizi di pubblica utilità.

Vorremmo capire cosa ne  pensano i nostri  Deputati  Regionali della Riforma dei Forestali, sulla  stabilizzazione perché, ricordiamolo che i circa 16.000 forestali fanno comodo alla politica, con un bacino di voti, ma nessuno si assume la responsabilità e l’onere di mettere in campo una sana politica per stabilizzare i lavoratori, perché è facile dimostrare che l’utilizzo dei lavoratori tutto l’anno eviterebbe tutto quello a cui abbiamo assistito inerti alla distruzione del nostro territorio e patrimonio distrutto in parte dalle calamità naturali, perché non vi  è una prevenzione del nostro territorio e tenere i lavoratori forestali a casa è VERGOGNOSO.

Ricordiamo a noi stessi, che ogni campagna elettorale chiunque si candida promette la stabilizzazione dei forestali ed è per questo probabilmente, che passano gli anni e non vengono mai stabilizzati.

Lo snalv Confsal ribadisce la sua contrarietà a un aumento delle giornate lavorative come proposto dal Governo Regionale creando solo due contingenti di lavoratori con 120 giorni e 180 giorni l’anno.

IL segretario Regionale comparto forestali Bonaffini Manuel illustrerà la proposta dello sindacato snalv all’Assessore Antonio Scilla giorno 03.12.2021 alle ore 15.00 presso L’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.

Il Segretario Regionale Comparto Forestali Snalv

Bonaffini Manuel






FORESTALI, SINDACATI BOCCIANO IL DISEGNO DI LEGGE. PRONTI ALLO SCIOPERO







CGIL, CISL, UIL: MOBILITAZIONE IN PIAZZA ROMA PER DIRE NO A UNA MANOVRA INADEGUATA SU PENSIONI, FISCO, LAVORO, SVILUPPO E POLITICHE SOCIALI


Ricevo e pubblico
dalla Uil Catania

27/11/2021
In piazza Roma a Catania anche da Siracusa e Ragusa, da Enna e Caltanissetta per dire “no a una manovra inadeguata su pensioni, fisco, lavoro, sviluppo e politiche sociali”.

Malgrado la pioggia, è stata davvero significativa stamattina la partecipazione di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, cittadine e cittadini alla manifestazione catanese nella giornata nazionale di mobilitazione proclamata da Cgil, Cisl e Uil per contestare le scelte del Governo Draghi e offrire proposte di equità, di buon senso, da inserire nella legge di bilancio 2022.

“La bozza di legge di bilancio non garantisce risposte sufficienti neppure a una città come la nostra che ha un presente complicato”, ha esclamato il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo, prendendo la parola in piazza Roma. Presenti anche i segretari provinciali di Cisl e Uil, Maurizio Attanasio ed Enza Meli. “Serve – ha aggiunto De Caudo – una pensione di garanzia per i giovani che oggi sono costretti a lasciare Catania poiché non trovano né lavoro, né quelle prospettive che non solo darebbero luogo ad una occupazione soddisfacente e adeguata ai propri talenti personali o al percorso di studi intrapreso, ma anche ad una vecchiaia dignitosa”. L’esponente della Cgil ha, quindi, affermato: “Oggi chiediamo di contrastare il lavoro nero, l’evasione e l’elusione fiscale. Per farlo davvero il Governo deve assicurare gli strumenti, a partire dagli organici dell’ispettorato del Lavoro, affinché i controlli vengano effettuati in tutti i contesti. Ancora oggi nei comuni etnei braccianti comunitari ed extracomunitari sono in competizione per una giornata di lavoro e per questo offrono le loro braccia al massimo ribasso alla mercé dei caporali. E anche il problema degli irregolari nei cantieri edili catanesi è sempre, drammaticamente, presente. I controlli anche in quel comparto oggi rappresentano una necessità”.

Nel suo intervento il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, ha detto: “La nostra è una mobilitazione costruttiva, un messaggio responsabile al governo affinché equità e giustizia siano il cuore delle strategie dell'esecutivo. È questo il senso delle piazze che riempiamo oggi, in Sicilia e nel Paese. Dalla legge di Bilancio al Piano nazionale di ripresa, ripartenza economica e solidarietà, crescita e coesione, competitività e inclusione sociale devono essere al centro delle scelte del governo. Questo è il filo conduttore delle nostre proposte: dalle pensioni al fisco, dal lavoro alla scuola al welfare alla sanità”. Cappuccio ha dichiarato ancora: “Noi saremo determinati, intransigenti. Servono dialogo e concertazione. Serve un confronto responsabile nel merito dei temi: un dialogo vero, non insufficiente qual è stato nelle settimane che abbiamo alle spalle. Giudicheremo il governo dai fatti. Vale per il governo Draghi, com'è stato fin qui per quello Musumeci. Lo giudicheremo dai frutti concreti che potremo raccogliere dall'albero delle scelte dell'esecutivo nelle prossime settimane, prima che a fine anno si chiuda la sessione di bilancio”.

La manifestazione è stata conclusa dalla segretaria confederale Uil, Ivana Veronese. “Quando diciamo più risorse per lo sviluppo nel Meridione – ha sottolineato – intendiamo uno sviluppo compatibile, ecosostenibile, in un territorio come il vostro  fragile,  massacrato da eventi atmosferici legati a cambiamenti climatici che hanno effetti dirompenti, che sia basato anche sulle bellezze del territorio che vanno preservate e non cancellate per costruirci sopra una fabbrica, magari di qualche imprenditore che arriva solo perché è incentivato, prende contributi pubblici, sfrutta, inquina e poi se ne va”. La segretaria nazionale Uil ha, quindi, esclamato: “Quando chiediamo più soldi nelle tasche di lavoratori e pensionati, non possiamo dimenticarci che le pensioni siciliane  sono tra le più basse d’Italia. L’importo medio mensile delle pensioni in Italia è 882 euro, in Sicilia 686 e le donne prendono ancora meno. E vogliamo dare un futuro pensionistico ai giovani con una pensione di garanzia perché stanno lavorando con contratti precari e basse retribuzioni. Vogliamo lavoro, buono, a tempo indeterminato e con l’applicazione dei contratti nazionali firmati dalle categorie di Cgil,  Cisl e Uil. La mobilitazione non si ferma, i tavoli promessi non sono ancora iniziati”.

Dal palco di piazza Roma sono intervenuti pure sei delegati sindacali: Francesca La Rosa (Filt Cgil), Graziella Marino (Filcams Cgil), Nuccio Rizzo (Cisl Fp), Riccardo Rodano (Cisl Scuola), Salvo Di Giandomenico (Uiltec) e Omar dell’Ombra (Feneal Uil).





FORESTALI: SINDACATI, PRONTI ALLO SCIOPERO GENERALE



Ricevo e pubblico
dalla Giornalista Laura Compagnino 
Ufficio Stampa Fai Cisl Sicilia

"Lunedì saremo in sit-in a Palermo, nei giorni successivi ci incontreremo con tutti i capigruppo dell'Assemblea regionale che hanno raccolto il nostro invito. Sia chiaro, però, che colpi di mano e false promesse ai lavoratori, patetiche passerelle e bugie seriali, rendono impossibile ogni confronto con la Regione sulla riforma forestale. Siamo pronti allo sciopero generale, ancora una volta accanto alle centinaia di sindaci siciliani che hanno firmato la nostra proposta e aderito alla Giornata SvegliaRegione". Così, gli Esecutivi di Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil Sicilia riuniti oggi in videoconferenza su iniziativa dei segretari generali Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino. "Ad anni di battaglia condotta da operaie e operai forestali insieme con Fai, Flai e Uila - sottolineano gli esecutivi unitari delle tre organizzazioni di categoria - qualcuno vorrebbe rispondere con una risposta povera presentata come disegno di legge e con un ricco paniere di mezze verità. Al danno, poi, si aggiunge la beffa dei ritardi cronici nei pagamenti".
Fai, Flai e Uila Sicilia denunciano "le cose non dette ai forestali, a partire dal fatto che il disegno di legge del governo Musumeci nega qualsiasi stabilizzazione, offre soltanto precariato a vita e blocca assurdamente il turn-over. È altresì inaccettabile che venga spacciata per una miglioria e una magnanima concessione la garanzia di 180 giornate, perché queste saranno effettivamente disponibili solamente dopo sei o sette anni almeno dall'entrata in vigore della normativa, peraltro a fronte di un taglio progressivo degli organici e delle risorse".
Fai-Flai-Uila Sicilia contestano, inoltre, la "menzogna dei vincoli di spesa imposti dall'accordo Stato-Regioni: già oggi, infatti, la gran parte dei fondi per la Forestale provengono da finanziamenti europei e sono destinati a investimenti per l'ambiente che non possono essere furbescamente confusi con la spesa corrente, questa sì da ridurre". Le organizzazioni confermano, infine, "la necessità di una legge utile alla difesa del territorio e alla sicurezza dei siciliani. Tra roghi e alluvioni, non si può passare di emergenza in emergenza. Non smetteremo mai di rivendicare una riforma vera. Ci rivolgiamo ancora una volta all'Ars, al suo presidente e a ogni singolo deputato perché non si abbatta sulla forestale e sulla Sicilia un ddl che non migliora le cose. Anzi,
le peggiora". 





COMPARTO DEI FORESTALI E FONDI DEL PNRR A RISCHIO PER LA SICILIA


Dalla pagina Facebook
dell'On. Danilo Lo Giudice

Ieri è venuto a trovarmi in comune Maurizio Grosso, segretario generale del sindacato Sifus che da sempre porta avanti grandi battaglie inerenti il comparto dei forestali, consorzi di bonifica e molto altro…
Abbiamo chiacchierata sulla situazione inerente questo comparto e della necessaria riforma che possa vedere l’impiego dei forestali a supporto serio e concreto del territorio e dei comuni con una programmazione…
Al contempo abbiamo affrontare il problema inerente le risorse del pnrr che hanno visto bocciati tutti i progetti presentati dalla sicilia per ciò che concerne l’ammodernamento della rete irrigua…
Ma non finisce qui…c’è pronta la replica in tal senso anche per le risorse inerenti le reti idriche comunali dove l’assenza del gestore unico non ci consentirà neanche di partecipare…tutti lo sanno ma nessuno ne parla…vedremo!!!





SIFUS CONFALI: LA FLAI CGIL DI RUSSO TONINO EVITI LA SPOCCHIA DA GRADASSI POICHE' CI FA RIDERE E SI PENTA PER AVER SOSTENUTO LA PROPOSTA DI RIFORMA DEL COMPARTO VOLUTA DA CRACOLICI E IL CONTRATTO INTEGRATIVO REGIONALE PEGGIORATIVO DEL PRECEDENTE "NCUMATO" CON MUSUMECI


Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso

Palermo 26 novembre 2021 - In occasione della riunione della commissione attività produttive all' ARS tenutasi martedì U.S in cui si discuteva il ddl di riforma del comparto forestale avanzato dal Governo Musumeci ed erano pertanto invitati i sindacati, il Segretario Regionale della FLAI CGIL, Russo Tonino, lungo il suo intervento, riferendosi al SIFUS (che interveniva alla riunione da remoto da piazza Parlamento in Palermo mentre lui dalla sua comoda poltrona), ebbe a sostenere che se avesse saputo che c'era qualcuno  che interveniva da un Presidio, il suo sindacato o i 3 confederali, avrebbero fatto lo stesso portando in piazza 10 mila lavoratori.
All' Egregio Segretario Russo Tonino ci sentiamo di rispondere che:
1) se ci fa sapere come rintracciarlo, al prossimo presidio o a manifestazione in cui il SIFUS interloquierà  da remoto con qualsiasi Commissione o Governo,  non avremo alcuna difficoltà ad informarlo;
2) se la prossima volta che mentre interviene  in Commissione o ovunque, farà il "gradasso" sparando improponibili numeri (10 mila lavoratori ha detto) circa i lavoratori forestali che lui, o lui e gli altri confederali, avrebbero portato in Piazza solo se avessero saputo che lo stava facendo il SIFUS,  il sottoscritto non  garantisce che riuscirà a frenare una grossa "pernacchia" davanti a tutti. Il SIFUS infatti, approfitta dell'occasione per ricordare al sig. Russo che in occasione dell'ultima manifestazione organizzata dai confederali a Palermo nel luglio US, giunsero in piazza, nonostante proclami, spacchiolamenti vari, permessi sindacali, tric trac e patatine solo 500/600 lavoratori;
3) rispetto i lavori della commissione in argomento, il SIFUS si complimenta per il coraggio avuto dal signor Russo Tonino nel lamentarsi della proposta di riforma del Governo Musumeci nonostante nella passata legislatura il suo sindacato abbia sostenuto  in pompa magna una proposta di riforma dei forestali voluta da Cracolici, ancora peggiore, che avrebbe previsto, tra gli altri, sempre 78/101/151 giornate senza  le garanzie occupazionali (art.21). Il SIFUS approfitta della situazione ancora per complimentarsi col Sig. Russo Tonino per la sottoscrizione, in questa legislatura, di un contratto integrativo regionale peggiorativo di quello precedente ma che regala ai confederali 9 mila ore di permessi sindacali ( lo stesso numero dei tempi in cui forestali Siciliali erano oltre 30 mila) che usano come strumento atto a frenare la fuga dei lavoratori.
Maurizio Grosso  - Segretario Generale SIFUS CONFALI






“MOLTI COMPITI E POCHISSIME RISORSE DALLA REGIONE PER L’EX PROVINCIA. ANCHE IL CONSIGLIO CHE VERRÀ RISCHIA DI RIMANERE INTRAPPOLATO IN QUESTO SCONCERTANTE PARADOSSO”


Ricevo e pubblico
dalla Uil Catania

“Milleottocento chilometri di rete stradale e decine di istituti scolastici superiori in disperata attesa di manutenzioni. Politiche sociali da rendere adeguate alla crescita dei bisogni e del disagio. Tutela ambientale e promozione turistica da reinventare. Se l’ex Provincia di Catania con le sue molte competenze sarà lasciata dalla Regione ancora a corto di risorse, qualcuno davvero pensa che servirà a qualcosa l’elezione del Consiglio metropolitano annunciata per il 22 gennaio?”.  

A domandarselo sono i segretari generali di Uil, Uil Fpl e UilT Catania Enza Meli, Stefano Passarello e Salvo Bonaventura che aggiungono: “Fa piacere che il presidente Nello Musumeci sottolinei l’importanza del ritorno al voto (di secondo grado) dopo dieci anni di attesa, ma noi sollecitiamo interventi efficaci e decisivi per restituire strumenti all’ex Provincia di Catania in modo che venga finalmente valorizzato il patrimonio professionale e umano costituito da lavoratrici e lavoratori di questo ente. Che, invece, hanno dovuto tirare avanti sinora senza mezzi e nessuna certezza. Forti soltanto della loro dignità, della loro competenza”. 

Gli esponenti sindacali affermano ancora: “Nessuno dimentichi che dalle sorti della Città Metropolitana dipende pure presente e futuro dei dipendenti di Pubbliservizi. A oggi, siamo sempre in attesa che siano stanziati i fondi necessari per il risanamento di questa partecipata in linea con gli impegni ripetutamente assunti e venga depositata la proposta concordataria. Noi abbiamo creduto e crediamo nelle potenzialità di Pubbliservizi, chiamata sin dall’origine ad assicurare attività-chiave nell’espletamento delle funzioni affidate alla Provincia, ora Città Metropolitana. Anche in questo caso, però, senza disponibilità economiche e finanziarie si vanifica ogni buon proposito degli amministratori e soprattutto la generosa abnegazione del personale che ormai da troppo tempo opera in un’insopportabile stato di incertezza”.

Enza Meli insieme con Stefano Passarello e Salvo Bonaventura conclude: “Al sindaco metropolitano e al futuro Consiglio non faremo mai mancare la necessaria disponibilità al confronto, alla collaborazione, nella consapevolezza di quanto questo ente sia importante per la qualità della vita dei cittadini nei 58 comuni catanesi, ma la Regione dica seriamente cosa vuol fare. Prevedere compiti e negare risorse è uno sconcertante paradosso, nel quale rischiano di restare intrappolati pure gli amministratori locali che verranno”.





26 novembre 2021

FAI-FLAI-UILA SICILIA: “COLPI DI MANO E FALSE PROMESSE AI LAVORATORI, COSÌ FINISCE IL CONFRONTO CON LA REGIONE SULLA RIFORMA FORESTALE. LUNEDÌ SIT-IN A PALERMO, PRONTI ALLO SCIOPERO GENERALE”


Dalla pagina Facebook
Sicilia UILA

Fai-Flai-Uila Sicilia: “Colpi di mano e false promesse ai lavoratori, così finisce il confronto con la Regione sulla riforma forestale. Lunedì sit-in a Palermo, pronti allo sciopero generale”
“Lunedì saremo in sit-in a Palermo, nei giorni successivi ci incontreremo con tutti i capigruppo dell’Assemblea regionale che hanno raccolto il nostro invito. Sia chiaro, però, che colpi di mano e false promesse ai lavoratori, patetiche passerelle e bugie seriali, rendono impossibile ogni confronto con la Regione sulla riforma forestale. Siamo pronti allo sciopero generale, ancora una volta accanto alle centinaia di sindaci siciliani che hanno firmato la nostra proposta e aderito alla Giornata SvegliaRegione”. Così, gli Esecutivi di Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil Sicilia riuniti oggi in videoconferenza su iniziativa dei segretari generali Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino.
“Ad anni di battaglia condotta da operaie e operai forestali insieme con Fai, Flai e Uila – sottolineano gli Esecutivi unitari delle tre organizzazioni di categoria – qualcuno vorrebbe rispondere con una risposta povera presentata come disegno di legge e con un ricco paniere di mezze verità. Al danno, poi, si aggiunge la beffa dei ritardi cronici nei pagamenti a lavoratrici e lavoratori, che hanno già rischiato di vedersi negare l’effettivo riconoscimento del loro diritto alle giornate lavorative previste dalle norme in vigore”.
Fai, Flai e Uila Sicilia denunciano “le cose non dette ai forestali, a partire dal fatto che il disegno di legge del Governo Musumeci nega qualsiasi stabilizzazione, offre soltanto precariato a vita e blocca assurdamente il turn-over”. “È altresì inaccettabile – aggiungono – che venga spacciata per una miglioria e una magnanima concessione la garanzia di 180 giornate, perché queste saranno effettivamente disponibili solamente dopo sei o sette anni almeno dall’entrata in vigore della normativa, peraltro a fronte di un taglio progressivo degli organici e delle risorse”. Fai-Flai-Uila Sicilia contestano, inoltre, la “menzogna dei vincoli di spesa imposti dall’accordo Stato-Regioni: già oggi, infatti, la gran parte dei fondi per la Forestale provengono da finanziamenti europei e sono destinati a investimenti per l’ambiente che non possono essere furbescamente confusi con la spesa corrente, questa sì da ridurre”.
 Le organizzazioni guidate da Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino confermano, infine, “la necessità di una legge utile alla difesa del territorio e alla sicurezza dei siciliani”. “Tra roghi e alluvioni, non si può passare di emergenza in emergenza pensando che possa bastare al Governo regionale qualche annuncio e un paio di belle frasi per salvare la faccia. Anche alla luce dei disastri ambientali ormai ricorrenti, noi non smetteremo mai di rivendicare una riforma vera che sfrutti finalmente le potenzialità professionali dei forestali. Ribadiamo la nostra esigenza di progettazione e programmazione di un grande piano di riforestazione dell’Isola per combattere il riscaldamento globale, il dissesto idrogeologico, il processo di desertificazione in corso. Ci rivolgiamo ancora una volta all’Assemblea regionale, al suo presidente e a ogni singolo deputato perché non si abbatta sulla Forestale e sulla Sicilia un disegno di legge che non migliora le cose. Anzi, le peggiora”.






NIENTE BILANCIO IN GAZZETTA E QUINDI SLITTANO ANCORA GLI STIPENDI DEI LAVORATORI FORESTALI. L'ARS AVEVA DELIBERATO 18 MILIONI DI EURO PER I FORESTALI, SIA PER IL COMPLETAMENTO DELLE GIORNATE, SIA PER PAGARE LE MENSILITÀ PREGRESSE. CHE VERGOGNA!


di Michele Mogavero
(operaio forestale, agosto l'ultimo stipendio percepito)

26 Novembre 2021
Carissimi LTI e LTD, oggi doveva essere il giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle variazioni di bilancio. La settimana scorsa l'Ars aveva deliberato 18 milioni di euro per i lavoratori forestali, finalizzati sia al completamento delle giornate lavorative, sia per pagare le mensilità pregresse. Ebbene, la pubblicazione non è avvenuta e gli stipendi slittano ancora. 
La vergogna continua all'infinito, non vogliono risolvere l'eterna problematica della puntualità. Nessun governo si è mai impegnato affinchè i lavoratori forestali percepiscano in tempo gli emolumenti. Cosa interessa a loro?

Si sono mai preoccupati se un operaio non arriva a fine mese? (Tutti)

Si sono mai preoccupati se le bollette non possono essere pagate regolarmente? (Tutti)

Si sono mai preoccupati dei lavoratori forestali in generale? (Tutti)

Si sono mai preoccupati della loro condizione di precarietà? (Tutti)

Hanno mai mantenuto una promessa elettorale? (Tutti)

Continueranno a promettere mare e monti? (Tutti)





SIFUS CONFALI: CONSORZI DI BONIFICA - SICILIA - LA LOTTA PAGA SEMPRE COME DIMOSTRA LA CIRCOLARE CHE STABILISCE I REQUISITI PER ACCEDERE AL TURNOVER NEI CONSORZI. ADESSO LA PARTITA SI GIOCA SUL REPERIMENTO DI TUTTE LE RISORSE PER COMPLETARLO E SULL' ACCELERAZIONE DELL'APPROVAZIONE DELLA RIFORMA


Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso

Palermo 26 Novembre 2021 - Relativamente i consorzi di bonifica in Sicilia la strategia sindacale del Sifus, nonostante si scontri costantemente con quella dei sindacati confederali sempre più reazionari, con una burocrazia lenta ed incancrenita e con una classe politica spesso non all'altezza della sfida,  va avanti lentamente ma segna risultati conseguenziali sempre più importanti che mentre avvicinano i dipendenti al tempo indeterminato  trasformano i consorzi medesimi in strumenti utili per le imprese agricole. 
Contro tutto e tutti, prima, abbiamo vinto smontando e facendo cambiare rotta al Governo Musumeci rispetto la riforma ciofeca ereditata dall'ex Assessore Cracolici ed amata da Cgil-Cisl-Uil; poi, determinando le condizioni per il licenziamento in tronco del direttore generale "despota"della Sicilia Orientale, Bizzini Fabio da Caltagirone e contribuendo a far avviare il percorso istituzionale su una proposta di riforma dei consorzi intelligente ed alternativa; ora, sulla necessità di introdurre il meccanismo del turnover (lo abbiamo fatto con nostri emendamenti in finanziaria) per riempire i posti vacanti e sopratutto, sui criteri che si devono tener conto nella definizione delle graduatorie come dimostrano i contenuti della circolare che si allega. Sapete perfettamente che gli altri sindacati, ossia i confederali, puntavano ad inserire criteri che si ponevano l'obiettivo di continuare a privilegiare i loro amici già privilegiati.  
Il prossimo nostro obiettivo, su cui lavoriamo anche la notte, è  spingere il Parlamento a reperire tutti i fondi necessari per applicare l'intero turnover ed approvare la nuova riforma del comparto.
Siamo sicuri che con i lavoratori come sempre a nostro fianco porteremo a casa in tempi congrui l'importante risultato. 
Maurizio Grosso - Segretario Generale SIFUS CONFALI