31 maggio 2019
IL FUNZIONARIO DEL CORPO FORESTALE REGIONALE, GAETANO GUARINO: DA DOMENICA 2 GIUGNO SARÒ IMPEGNATO CON LA CAMPAGNA ANTINCENDIO 2019 NEI DISTRETTI CHE COMPRENDONO IL PARCO DELLE MADONIE
del Funzionario del Corpo Forestale regionale
Gaetano Guarino
E da domenica 2 giugno io sarò impegnato con la Campagna antincendio 2019. Che tutto vada bene, noi ce la metteremo tutta, consapevoli che ogni anno è sempre più difficile. Per ora non voglio commentare il nuovo incarico di Preposto nell'VIII e IX Distretto Forestale che comprendono il Parco delle Madonie.
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PALERMO. MERCOLEDÌ 5 GIUGNO, CON MOLTA PROBABILITÀ, SARANNO EVASE LE RICHIESTE DEI LAVORATORI DELL’ANTINCENDIO. I 151STI AVVIATI PRESSO L’AZIENDA FORESTALE DOVRANNO COMUNICARE LA RICHIESTA DI CHIUSURA DEL RAPPORTO DI LAVORO
FAI CISL Palermo Trapani
Mercoledì 5 giugno, con molta probabilità, saranno evase le richieste dei lavoratori dell’antincendio della Provincia di Palermo, presso gli UPL di competenza.
Pertanto i lavoratori 151sti che in questo momento sono avviati presso l’azienda forestale e che intendono svolgere le restanti 101 giornate all’antincendio, dovranno comunicare tramite un’istanza scritta, la richiesta di chiusura del rapporto di lavoro con l’Azienda Forestale, indicando come ultimo giorno di lavoro il 13 giugno.
30 maggio 2019
ANTINCENDIO. IL FUNZIONARIO DEL CORPO FORESTALE, GAETANO GUARINO E' IL NUOVO DIRETTORE DELL'OTTAVO E NONO DISTRETTO PALERMO
Gli Aib delle Madonie accolgono con calore ed entusiasmo la notizia del nuovo incarico al Funzionario Guarino, sarà il responsabile del servizio antincendio boschivo dei distretti 8 e 9 Palermo. Per lunedì ha già convocato a Lascari gli operai a tempo indeterminato, quindi, in quella sede si metterà a fuoco la campagna antincendio 2019.
Nella giornata di domani, molto probabilmente nei Cpi arriveranno le richieste di avviamento
SIFUS CONFALI INVITA IL GOVERNO SICILIANO AD ACCELERARE SULLE RIFORME DI FORESTALI E CONSORZI
Maurizio Grosso Sifus Confali
In data odierna, Sifus Confali, ha inviato una missiva agli assessori regionali siciliani all'Agricoltura ( On. Bandiera) e al Territorio ( On. Cordaro) per chiedere, dopo la sbornia elettorale, di riprendere velocemente la discussione sulle riforme dei comparti forestali e dei consorzi di bonifica.
Maurizio Grosso Sifus Confali
ROMA. COSTA, IDEA SCELLERATA CHIUDERE FORESTALE
ROMA, 29 MAG - "E' stata un'idea assolutamente scellerata dell'epoca" chiudere "il Corpo Forestale dello Stato. Non mi permetto di contestarla, la osservo e ne ho il massimo rispetto". Così il ministro dell'Ambiente Costa in audizione in commissione Ecomafie. "Il suo assorbimento nell'Arma - continua - lascia un vuoto dal punto di vista della gestione e tutela del sistema della biodiversità, vuoto grande, ancora da riempire". Per il ministro sarebbe "una buona cosa incrementare" le "figure professionali: servono almeno 1500 unità di nuove assunzioni e su questo chiedo aiuto al Parlamento". "L'assorbimento della Forestale nell'Arma lascia un vuoto - osserva - invece sul sistema di presidio ambientale sicuramente si sta camminando bene ma si è troppo pochi. Se allargassimo il panorama a tutte le vicende ambientali che ci riguardano sarebbe una buona cosa l'idea di incrementare queste figure professionali: occorrerebbero almeno 1500 unità di nuove assunzioni con quella specializzazione, che siano Noe o Carabinieri forestali".
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NO ALLA SOPPRESSIONE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO
Non si cancellano con un tratto di penna 196 anni di storia del glorioso Corpo Forestale dello Stato
Anche il nostro Blog ha aderito
29 maggio 2019
ANTINCENDIO CATANIA. L'IRF STA EFFETTUANDO LE RICHIESTE PER L'ASSUNZIONE DEL DEGLI OPERAI ANTINCENDIO TRA DOMANI AL MASSIMO LUNEDÌ
Dalla pagina facebook
del Segretario prov.le Snaf Fna Catania
Franco Cupane
Antincendio Catania
Si comunica che l'ispettorato ripartimentale delle foreste di Catania sta effettuando le richieste per l'assunzione del degli operai antincendio tra domani al massimo lunedì le richieste saranno nei CPI di competenza . Entro martedì sapremo le disposizioni di servizio è confermato inizio campagna antincendio il 15 Giugno 2019 visita medica entro il mese ....
CF. SNAF.CATANIA
CAMPAGNA ANTINCENDIO. I SINDACATI LAMENTANO CARENZA DI PERSONALE ALLA FORESTALE
Marco Ipsale - 29 Maggio 2019
48 lavoratori nel Messinese a fronte dei 305 previsti dalla legge
MESSINA – La nuova campagna antincendio ha gravi criticità operative. Lo dicono i rappresentanti sindacali di Cisl Fp, Fp Cgil, Cobas-Codir, Sadirs, Ugl, Uil e Fpl, che chiedono un incontro alla prefetta Maria Carmela Librizzi.
“L’organico dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina – scrivono – dispone in atto di una forza lavoro di 48 unità (4 dirigenti – 39 personale in divisa – 5 personale tecnico) dei quali utilizzabili nell’attività specifica antincendio risultano 29 unità operanti sul territorio provinciale (Dos), 15 unità impiegate presso il Centro Operativo Provinciale istituito nei locali del Sirf e 4 dirigenti che operano in regime di reperibilità per il coordinamento, a fronte delle 305 previste dalla legge . È reale quindi una carenza di personale, in quanto la forza attiva sopra indicata è pari al 4,7% circa dell’organico Regionale vigente. La provincia di Messina è seconda per indice di boscosità in campo nazionale e detentrice di circa il 75% della superficie boscata della Regione Siciliana, nel suo territorio vi sono 2 Parchi (Nebrodi e Fluviale dell’ Alcantara) e 9 Riserve Naturali di notevole pregio ed estensione di territorio”.
L’organizzazione sul vasto territorio provinciale, esteso da Tusa a Giardini Naxos per oltre 200 km, prevede 21 Distaccamenti Forestali, alcuni sono stati già chiusi e accorpati a quelli viciniori (Montalbano, Capizzi, Floresta, Lipari, Novara S. e Tusa) per totale carenza di personale, altri su un organico previsto da 4 a 24 unità in divisa per ognuno, hanno solo 1 unità (Barcellona, Francavilla, Naso, Rometta e Tortorici). Ecco, invece, la disponibilità di personale negli altri distaccamenti: Caronia: 3 – Cesarò: 2 – Galati M.: 2 – Messina S.Rizzo: 2 – Militello R.: 2 – Mistretta: 3 – Patti: 2 – San Fratello:2 – S.Angelo di Brolo: 2 – Savoca: 2. – Sezione P.G. alla Procura del Tribunale di Patti: 2.
“Il personale attualmente in servizio non è assolutamente in condizioni di poter espletare i compiti d’istituto previsti dalle leggi vigenti. Il problema insormontabile si presenterà come di consueto, fra qualche giorno, con l’attivazione del Servizio Antincendio Boschivo per la campagna 2019. Con l’attuale organico esistente in Ispettorato 15 unità (personale in divisa 10, personale tecnico forestale 5) sarà problematico turnare nel Cop, poiché tale esiguo numero è inoltre impegnato con i carichi di lavoro che si aggiungono alla turnazione presso il Cop. E ancor di più non sarà possibile garantire la presenza del Dos, fondamentale per tutte le operazioni di spegnimento incendi nonché unico soggetto abilitato ad effettuare una richiesta di intervento aereo e la successiva gestione operativa. Iniziare la Campagna Antincendio in queste condizioni di grave carenza di organico, con personale tutto di età che varia da 57 a 61 anni che per il tipo di lavoro usurante corrisponde ad una età di 62, 66 anni, pone in condizione di incorrere nel reato di omissione di soccorso”.
I sindacati chiedono, per la provincia di Messina, una deroga al Piano Regionale Aib 2018, assegnando ai vigili del fuoco il compito di inoltrare la Richiesta Intervento Aereo (Ria) al Centro Operativo Regionale (Cor).
Fonte: www.tempostretto.it
LIPARI, FORESTALE: AREE ARCHEOLOGICHE RIPULITE, MISSIONE COMPIUTA. GLI INTERVENTI DI DISERBAMENTO E DECESPUGLIAMENTO SONO STATI EFFETTUATI DAGLI OPERAI FORESTALI. IL BLOG: CONGRATULAZIONI!
28 Maggio 2019
Lipari- Si sono conclusi, nei parchi e nelle aree archeologiche, dell’isola, gli interventi di diserbamento e decespugliamento effettuati nel mese in corso dagli operai forestali del 7° distretto (Salina, Vulcano Lipari) diretto dal dott. Giovanni Cavallaro, per la direzione dei lavori del geom. Vincenzo Messina. Il programma degli interventi è stato reso possibile su input dell’Amministrazione comunale, grazie all’assessore Tiziana De Luca e alla collaborazione del Museo Bernabò Brea, diretto dal dott. Rosario Vilardo con la preziosa collaborazione della dott.ssa Maria Clara Martinelli. Gli operai coordinati da Domenico Cambria, capisquadra Bartolo Pantò, Francesco Faralla, Pietro Daniele Belfiore e Giovanni La Mancusa ) hanno svolto un ottimo lavoro che consente ai turisti, ma anche ai residenti, di poter fruire oltre che di spazi verdi in pieno centro, di aree di notevole interesse per chi intendesse conoscere la storia di queste isole (di seguito una carrellata di foto)COT
Ringraziamo, a nome della cittadinanza, Alfredo Taranto, Bartolino Alizzo, Vincenzo Bartolone, Lorenzo Taranto, Alba Aurora Saltalamacchia , Giorgio Barbuto, Nunzio Morello , Mario Faralla, Silvio Taranto, Antonio Biviano , Giuseppe Taranto, Bartolo Locantro, Francesco Taranto, Giuseppa Palmisano, Maria Angela Taranto, Rosa Agostina Taranto, Antonio Maniaci, Santina Podetti , Valentino Taranto, Roberto Ravidà, Giuseppe Nicolò Restifo, Gino Taranto e Maurizio Taranto.
Si tratta di lavoratori che con opportuni progetti, pensiamo ad esempio alla sentieristica, possono dare tanto in queste isole in termini di valorizzazione e fruizione di un territorio unico.
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AUTONOMIA: LA LEGA NORD E IL NODO DELLE RISORSE PER IL SUD
Dal sito qds.it
28 Maggio 2019
La ministro Stefani, chiamata in audizione in Commissione, si difende. Ma per molti, come Paola Nugnes (M5s) la legge avvantaggerebbe solo il Settentrione
“Chi cerca di mettere la gente del Sud contro quella del Nord dicendo loro ‘attenti, perché con l’autonomia vi vogliono fregare’ compie un atto irresponsabile. L’Italia è una e lo sviluppo lo facciamo solo se andiamo avanti tutti insieme”.
Questa affermazione per molti versi non condivisibile, visto come sono andate finora le cose, è stata fatta dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, la leghista Erika Stefani, in audizione alla Commissione parlamentare per le Questioni regionali, a Palazzo San Macuto nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul processo di attuazione del controverso “regionalismo differenziato” sul quale punta la Lega Nord e che per molti rappresenta un nuovo vantaggio dato alle regioni del Settentrione.
Tra questi la senatrice pentastellata Paola Nugnes, che da mesi sottolinea il rischio che regioni come Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, “nonostante la Costituzione sia chiara su una necessaria ripartizione delle risorse equilibrata e che sostenga le Regioni con più difficoltà, ci ritroveremo con un divario enorme tra Nord e Sud”. Un divario che, come conferma ogni anno il rapporto Svimez, “sarà ancora più amplificato”.
“Se questa norma passa senza attuare i lep (i livelli essenziali delle prestazioni che l’articolo 117 della Costituzione impone che vengano garantiti su tutto il territorio nazionale) e la perequazione, cadrà l’Italia: è assurdo e anticostituzionale arricchire ancora di più Regioni che già vivono condizioni estremamente migliori di altre”.
“Il testo – ha sottolineato la Stefani difendendosi in Commissione – è il frutto di una intensa attività di confronto con le Regioni e i Ministeri, parliamo di 48 Riunioni tecniche e 25 riunioni politiche per questo sono rimasta stupita dalle polemiche e dalle contestazioni che ho ricevuto dalla stampa”.
“Sul piano istituzionale, che è quello che attiene la realtà – ha detto ancora l’esponente della Lega Nord -, importanti risultati sono stati raggiunti in materie delicate come la tutela e la sicurezza del Lavoro, su cui si è definito un testo, che fatti salvi alcuni punti ancora aperti, ha ormai raggiunto un elevato livello di consenso. Questo vale anche per il trasferimento di competenze in materia di governo del territorio, su cui l’intesa può già oggi considerarsi possibile, così come in materia di commercio con l’estero e internazionalizzazione delle imprese”.
“Anche sulla delicata materia della tutela della Salute – ha concluso – su cui tanta è, giustamente, l’attenzione da parte di tutte le forze politiche, registriamo al momento, un consenso da parte delle regioni su buona parte della proposta governativa”.
Molte polemiche sono state sollevate nei mesi scorsi sull’Autonomia, anche per l’insistenza nel propugnarla da parte di alcuni governatori del Nord, come il veneto Luca Zaia, ex ministro leghista dell’Agricoltura, in costante contatto con la Stefani e che si è fatto fotografare con lei in mille diverse situazioni.
Fonte: qds.it
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IL GOVERNO REGIONALE VERSO IL RIMPASTO MUSUMECI: "LO FAREMO ENTRO L'ESTATE"
Dopo le elezioni europee la maggioranza cambia volto e la destra chiede più spazio a Musumeci
Il governo regionale va verso il rimpasto. Il quadro politico vero è cambiato dopo i risultati delle ultime elezioni e anche all’Ars qualcosa accadrà per tenere conto della nuova mappa del potere del centrodestra fuori da Palazzo d’Orleans. "Per quanto riguarda il governo non cambia nulla - dice il governatore Musumeci - fermo restando la mia volontà di voler procedere al rimpasto cosa che faremo entro l'estate perché un ritocco al motore va fatto".
Il governatore Nello Musumeci di fatto è già costretto a nominare due nuovi assessori: ai Beni culturali, dopo la scomparsa di Sebastiano Tusa, e al Turismo, dove Sebastiano Pappalardo è in uscita perché nominato al vertice dell’Enit. In bilico c’è anche l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, che Gianfranco Miccichè, nell’infuocata campagna elettorale per il suo pupillo Giuseppe Milazzo, ha definito un «ex assessore» perché sosteneva Salvatore Cicu. Proprio Miccichè, inoltre, ha firmato cambiali in bianco per trovare consensi a Milazzo promettendo assessorati.
Ne ha firmato una con Cateno De Luca e Sicilia futura dell’ex ministro Salvatore Cardinale. A loro qualcosa dovrà dare, e già si parla di un possibile cambio tra gli assessori azzurri a favore di un nome gradito all’asse Sicilia futura-De Luca, che all’Ars potrebbe a breve costituire un gruppo autonomo: il nome sul tavolo per il ruolo di assessore è quello dell’ex deputato Giuseppe Picciolo. De Luca è netto: «La giunta regionale cambierà». Insomma, a Musumeci arriveranno di certo richieste di cambi. Il vero nodo è sui numeri che spettano alle varie aree politiche in base ai nuovi equilibri dentro e fuori dall’Ars. Fratelli d’Italia, ad esempio, a breve vedrà crescere il suo gruppo a Palazzo dei Normanni con l’ingresso di Rossana Cannata e Raffaele Stancanelli, che con Musumeci ha avuto scontri accesi per la scelta di candidarsi alle Europee con Fdi, per il partito della Meloni chiederà il conto. Udc e Cantiere popolare, con lo stesso numero di deputati di Fratelli d’Italia, hanno indicato due assessori a testa. Anche il partito di Giorgia Meloni chiederà insomma spazio.
C’è poi tutta un’area che si sta avvicinando alla Lega e che all’Ars vorrebbe creare un gruppo vicino al partito di Salvini anche senza il simbolo: Tony Rizzotto e Luigi Genovese stanno già lavorando in questa direzione e subito dopo chiederebbero un assessore in giunta. Che Musumeci non potrebbe rifiutare, anche perché nella scelta di Genovese di lasciare Forza Italia un ruolo chiave lo ha avuto il gran consigliere politico del governatore, Ruggero Razza. Musumeci dovrà fare qualche cambio in giunta, un po’ perché obbligato, un po’ per rilanciare l’azione di governo, un po’ perché lui stesso, sostenendo l’asse sovranista della Lega e avendo siglato un accordo con Salvini, dovrà dare spazio a questa area. Oggi maggioritaria nel centrodestra.
Fonte: palermo.repubblica.it
IL BURNOUT ENTRA NELLA LISTA DELLE MALATTIE RICONOSCIUTE DALL'OMS: I 3 CRITERI PER RICONOSCERLO
Dal sito www.huffingtonpost.it
28/05/2019
L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha inserito nell'International Classification of Diseases (ICD), il manuale che l’Oms affida ai medici per diagnosticare le malattie
Ormai il termine “burnout” è entrato nel lessico comune, per indicare un esaurimento fisico e psicologico causato dal lavoro. Ora la dicitura potrebbe comparire anche nelle cartelle cliniche.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha inserito nell’International Classification of Diseases (ICD), il manuale che l’Oms affida ai medici per diagnosticare le malattie.
Il burnout è classificato nella sezione che riguarda l’occupazione e la disoccupazione. I criteri per diagnosticarlo sono tre: esaurimento psichico e fisico; alienazione, negatività e cinismo legati al lavoro; una riduzione della qualità delle performance lavorative.
Prima di diagnostica il burnout, i medici devono escludere che non si tratti di disturbi dell’adattamento, dell’ansia o dell’umore. La diagnosi, inoltre, dovrebbe essere limitata all’ambiente di lavoro e non dovrebbe applicarsi alla vita fuori dall’ufficio.
Il burnout è da anni materia di studio. Il primo studio riconosciuto risale al 1974, a opera dello psicologo Herbert Freudenberger. Ai tempi non era considerato un disturbo mentale reale.
Fonte: www.huffingtonpost.it
28 maggio 2019
SCENARI DEL DOPO-VOTO. POST-EUROPEE, ALLA REGIONE SICILIANA GOVERNO “MUSUMECI BIS” CON LA LEGA?
27 Maggio 2019 - di Alberto Samonà
Fra le conseguenze politiche più immediate che potrebbe avere il voto europeo del 26 maggio ci sono quelle sul governo regionale siciliano.
Che l’esecutivo di Musumeci dopo le elezioni si darà una rinfrescata con un rimpasto in giunta, non è mistero e lo si sapeva da tempo, ma l’esito delle urne potrebbe dare un’accelerata a questo processo e soprattutto, riservare l’apertura di nuovi scenari, che fino a ieri erano per lo più ascrivibili a mere voci di corridoio o a indiscrezioni giornalistiche. Un effetto clamoroso, potrebbe, infatti, essere l’ingresso della Lega nel governo della Regione.
Il partito di Matteo Salvini alle scorse regionali era riuscito a far eleggere un solo parlamentare a Sala d’Ercole, ma è chiaro che l’assetto politico attuale è radicalmente diverso rispetto a quello del novembre 2017: l’exploit della Lega alle elezioni europee e l’ottimo risultato conseguito in Sicilia – dove ha superato il 20 per cento dei consensi – infatti, difficilmente possono lasciare Musumeci indifferente. Soprattutto alla luce del fatto che i mutati equilibri nazionali e l’inevitabile peso ulteriore che la Lega conseguirà nei prossimi mesi sulle scelte del governo nazionale, potrebbero favorire un dialogo più costruttivo fra l’esecutivo di Palazzo d’Orleans e Roma, che in questo anno è stato altalenante e discontinuo. Un apporto, quello della Lega, che dunque non sarebbe fondato sui numeri della maggioranza nel parlamento regionale che resterebbero immutati, ma sull’influenza politica che questo potrebbe riservare.
Un dialogo o, meglio, un’intesa strutturata, è, infatti, proprio quello che starebbe cercando il governatore siciliano, che proprio oggi ha auspicato una “più forte interlocuzione con Roma” e “un governo nazionale rigenerato e legittimato dal consenso popolare”; un governo, sempre per dirla con le parole di Musumeci, “che non deve guardare alla Sicilia con spirito fazioso, come ha fatto qualche ministro negli ultimi mesi” e il riferimento al Movimento 5 stelle è più che evidente.
Insomma, se Palermo chiama Roma risponde? Di certo la Lega peserà con attenzione un’eventuale offerta di entrare al governo della Regione, soprattutto alla luce degli indici di gradimento che danno l’esecutivo siciliano all’ultimo posto fra i governatori italiani (i primi tre invece sono tutti del Carroccio). Il rafforzamento dell’azione di governo con assessori leghisti, comunque potrebbe non essere un’ipotesi remota. Dal canto suo, infatti, il commissario siciliano della Lega Stefano Candiani (sottosegretario al Ministero dell’Interno) non ha mai chiuso la porta, ribadendo spesso con forza che il partito di Matteo Salvini non rivendica poltrone. Ma con altrettanta chiarezza, lo stesso Candiani in più di un’occasione si è detto disponibile ad aiutare Musumeci a meglio caratterizzare l’azione politica della Regione su temi concreti come i trasporti e l’utilizzo dei fondi europei, chiedendo però una “discontinuità con il passato“.
Bisognerà capire come si possa conciliare un eventuale ingresso leghista nel governo regionale con le posizioni siciliane di Forza Italia, che vede nel presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè un solido alleato di Musumeci, e, al contempo, uno dei principali avversari di Matteo Salvini. Un nodo non di poco conto, soprattutto se si tenga conto del fatto che quella “discontinuità con il passato” richiesta dalla Lega al governo regionale, in parte fa riferimento proprio all’insofferenza rispetto all’influenza politica di Miccichè sulla Regione Siciliana.
Insomma, grandi manovre all’orizzonte in vista del prossimo rimpasto di governo a Palazzo d’Orleans, che potrebbe colorarsi un po’ anche di verde… Sempre che si possano smussare gli angoli e abbassare i toni dei mesi scorsi.
Fonte: www.ilsicilia.it
27 maggio 2019
26 maggio 2019
A LIPARI SEMPRE AL LAVORO GLI OPERAI DELLA FORESTALE. PULIZIA AREE ARCHEOLOGICHE SOPRA LA SCALINATA DEL CONCORDATO
25 Maggio 2019
Lipari- Sempre al lavoro gli operai della forestale, diretti da Domenico Cambria per gli interventi di diserbamento e decespugliamento programmati con l’assessore De Luca e con il museo Bernabò Brea. Questa mattina intervento, al Castello, sopra la scalinata del Concordato . Una foto di oggi che ci ricorda quella di quasi 80 anni fa…
Fonte: www.giornaledilipari.it
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SETTIMANA EUROPEA DEI GEOPARCHI “MADONIE GEOPARK WEEK 2019”
Dal sito www.madonielive.com
25 Maggio 2019
Dal 27 maggio al 10 giugno torna l’appuntamento con la European Geoparks Week , una celebrazione che tutti i Geopark della “European Geoparks Network” (EGN) e della “Global Geoparks Network” (GGN) dedicano ogni anno, alla promozione del geoturismo o fruizione del patrimonio geologico ricadente nelle aree protette aderenti alle stesse reti organizzate riconosciute dall’UNESCO. Si tratta di un patrimonio geologico preventivamente valutato e riconosciuto di valore internazionale dal rigorosoprocesso di valutazione istituito dalla EGN, che prevede anche un processo di rivalutazione quadriennale, a controllo dell’effettiva operatività imposta, a partecipazione delle attività di rete e d’azione locale verso lo sviluppo socio-economico sostenibile. A questo patrimonio s’innesta la ricerca scientifica, l’educazione ambientale e la fruizione con tutte quelle azioni di valorizzazione che considerano il paesaggio definito da rocce e vicende geologiche e l’ambiente tutto immancabilmente collegato al patrimonio naturale e
culturale. Con il costante supporto dell’UNESCO fin dal 2000, quando i Geopark di tutto il mondo erano solo 4, gli attuali 72 Geopark in 24 paesi europei ed i restanti d’altri continenti tengono in grande considerazione l’uomo che vive il territorio e per questo, e soprattutto, cercano di sviluppare strategie di sviluppo a beneficio della popolazione residente. Presupposto rilevante per il quale la
stessa UNESCO ha inserito tutti i Geoparchi del mondo operanti in rete nel proprio Programma Internazionale delle Geoscienze e dei Geoparchi. Quest’anno, l’Ente Parco delle Madonie, membro EGN dal 2001 e GGN dal 2004, rispettando le proprie finalità istitutive e quelle EGN integrative e concordanti, unitamente alle più attive realtà associative e pubbliche dell’area protetta, offrono attività
condivise e di svago per collegare ed amalgamare i beni o, meglio, le “bellezze” della Terra con quelle naturali e culturali locali. Il tutto per interpretare e comunicare anche il patrimonio tangibile ed intangibile che ha costruito la nostra identità ed il nostro “genius loci” o “spirito del luogo” del Parco delle Madonie. In primo piano anche le risorse “agroalimentari” del territorio, rappresentate all’interno di
un marchio “Paniere natura” che racconta la cultura alimentare delle Madonie caratteristica della Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità. Lo stile di vita dei nostri avi che i centri minori incarnano alla perfezione. Cultura, cibo, paesaggio, ambiente e radici … una cornice essenziale per promuovere e valorizzare il territorio del Parco e le sue risorse naturali, identitarie e ambientali. A tutti coloro che vorranno unirsi all’incredibile successo internazionale dei Geoparks integrati dall’UNESCO e
partecipare a questa Week 2019 del Madonie Geopark, giunta alla XIII edizione, sempre stimolante e formativa ed offerta gratuitamente a livello promozionale da quanti per la prima volta sono identificati nel “Chi Opera” del programma allegato e sostiene con il proprio lavoro lo sviluppo sostenibile del Parco delle Madonie, porgiamo il più cordiale benvenuto ed un sincero augurio affinché
le bellezze dei nostri “genius loci” siano deterrente d’abbandono migratorio dei paesi del Parco. Anche perché questo nostro Parco delle Madonie, che la Regione Sicilia a norma dell’art. 1 della L.R. n. 98 del 6 maggio 1981 ha voluto fondare per “concorrere, nel rispetto dell’interesse nazionale e delle convenzioni e degli accordi internazionali, alla salvaguardia, gestione, conservazione e difesa del
paesaggio e dell’ambiente naturale, per consentire migliori condizioni di abitabilità nell’ambito dello sviluppo dell’economia e di un corretto assetto dei territori interessati, per la ricreazione e la cultura dei cittadini e l’uso sociale e pubblico dei beni stessi nonché per scopi scientifici”, suscita ancora meraviglia e forse un po’ di speranza così tanto necessaria nel tempo di “crisi” in cui viviamo.
In allegato tutto il programma completo
week-2019
Fonte: www.madonielive.com
25 maggio 2019
PALERMO. LA PROSSIMA SETTIMANA INVIERANNO LE RICHIESTE PER I LAVORATORI DELL’ANTINCENDIO
Dalla pagina Facebook
FAI CISL Palermo Trapani
25 Maggio 2019
Ieri mattina l’Ispettorato di Palermo ha ricevuta una nota dal Dirigente Regionale per procedere all’invio, nella prossima settimana, delle richieste per i lavoratori dell’antincendio per la Campagna 2019.
LIPARI. AREE ARCHEOLOGICHE : BEL LAVORO OPERAI FORESTALE CON AMMINISTRAZIONE E MUSEO. UNA MANIERA INTELLIGENTE DI ADOPERARE LE FORZE EOLIANE
Dal sito www.giornaledilipari.it
24 Maggio 2019
Lipari- Proseguono gli interventi di diserbamento e decespugliamento nelle aree archeologiche dell’isola. Le opere sono svolte dalle squadre degli operai forestali, coordinate da Domenico Cambria, d’intesa con il Comune, grazie all’interesse dell’assessore ai beni culturali, Tiziana De Luca, e al Museo Bernabò Brea. Decisamente un ottimo lavoro con tanto di biotrituratore per il riutilizzo degli scarti.
Una maniera intelligente di adoperare le forze eoliane della Forestale, vera e propria risorsa di un territorio da valorizzare, così come sta avvenendo.
24 maggio 2019
ZAIA E SALVINI: ALLA SICILIA NON SERVONO 22 MILA FORESTALI! VIDEO
Per approfondire meglio e guardare il video integrale:
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14 Aprile 2015. La Sicilia ha 22mila forestali il Veneto 400, se qualcuno ci spiega la ragione di questa cosa, forse le Dolomiti me li sono immaginate...
Per approfondire meglio e guardare il video integrale:
Per Salvini Zaia e company
Per non dimenticare
La lega Nord sempre e comunque contro i lavoratori forestali della Sicilia, mai una proposta seria!
Luca Zaia: hanno condannato la sanità veneta a perdere almeno altri 240 milioni di fondi nazionali, che servono anche per pagare lo sconcio di migliaia e migliaia di forestali in Sicilia e in Calabria
Zaia: unici sopra 50%, Tosi pagina chiusa». Credo che dovremmo occuparci anche dei diecimila forestali della sicilia contro i 400 che lavorano in Veneto
L'orgoglio dei forestali siciliani alla Lega Nord: fuori i soldi delle quote latte!
Riguardo ai 500 milioni per la sicilia. Zaia: il Veneto e i Veneti hanno diritto di chiedere conto, e lo farò ogni giorno, di come vengono usati o, come purtroppo accade, spesso sperperati, come quando si pagano stipendi a 20 mila operai forestali
Matteo Salvini: il sud è sempre più povero, arretrato e disoccupato, nonostante i miliardi di euro che arrivano ogni anno. A casa tutti i politici ma anche i forestali inutili. On Salvini mi scusi, ma dove li mettiamo invece i fannulloni come Lei?
Ponte sullo Stretto, il costruttore Salini con la leghista Votino e il tentativo di “fottere” lo Stato
Zaia: i 22 mila forestali in Sicilia sono ancora là e noi continuiamo a mandare 21 miliardi di tasse a Roma
Intervista a Luca Zaia (Lega) sulla riforma della costituzione. Io so che in Sicilia ci sono 22 mila guardie forestali e ancora devo capire dove hanno le montagne, noi ne abbiamo 400 di forestali nonostante le nostre di montagne siano ben note anche all'Unesco
Migliaia e migliaia di forestali. Il Governatore del Veneto (Lega) Luca Zaia: il governo di Roma dovrebbe portare più stato nei territori spreconi coi soldi degli altri come la Sicilia che sono tecnicamente falliti
Zaia: unici sopra 50%, Tosi pagina chiusa». Credo che dovremmo occuparci anche dei diecimila forestali della sicilia contro i 400 che lavorano in Veneto
Veneto, la Lega: “Aspettiamo forestali siciliani per ripulire”
Risposta del Segretario Generale della FAI CISL Sicilia, Fabrizio Colonna, al Governatore del Veneto, Luca Zaia, in merito agli attacchi polemici contro i Forestali siciliani
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Zaia: i 22 mila forestali in Sicilia sono ancora là e noi continuiamo a mandare 21 miliardi di tasse a Roma
Intervista a Luca Zaia (Lega) sulla riforma della costituzione. Io so che in Sicilia ci sono 22 mila guardie forestali e ancora devo capire dove hanno le montagne, noi ne abbiamo 400 di forestali nonostante le nostre di montagne siano ben note anche all'Unesco
Migliaia e migliaia di forestali. Il Governatore del Veneto (Lega) Luca Zaia: il governo di Roma dovrebbe portare più stato nei territori spreconi coi soldi degli altri come la Sicilia che sono tecnicamente falliti
La
riforma costituzionale è stata bocciata. Zaia: se la Sicilia resta
fuori, con i suoi 22 mila forestali contro i nostri 400, a cosa serve?
E' la teoria del buco della cinta: noi non ne abbiamo più da tirare, ma
c'è chi ha pure la cinta di scorta
Sicilia:
Salvini, non voglio i voti dei falsi forestali, dei falsi pompieri che
accendono gli incendi per essere pagati, non mi interessa il voto di
quella gente lì
Luca Zaia: in Sicilia hanno gli stessi forestali del piemonte, e si meritano pure un aumento di 80 euro. Ditemi voi se, di contro, il veneto virtuoso non ha diritto a piena autonomia. Non si fa attendere la nota del blog
Luca Zaia: in Sicilia hanno gli stessi forestali del piemonte, e si meritano pure un aumento di 80 euro. Ditemi voi se, di contro, il veneto virtuoso non ha diritto a piena autonomia. Non si fa attendere la nota del blog
Veneto.
Autonomia non significa indipendenza. Poi non meravigliamoci degli
sprechi della Sicilia, come i 28mila forestali. Praticamente la Sicilia
istituisce il reddito di cittadinanza assumendo tutti come forestali
Allucinante.
Referendum della Lombardia del 22 ottobre. Maroni a Sky tg24: disposto a
dare contributi al sud, però non per gli stipendi dei forestali. Forza
Italia sosterrà il referendum. In Sicilia queste persone stanno con
Musumeci. Occhio colleghi! Guarda il video
L'intervista al mitico Salvini alleato di Musumeci: lo statuto speciale per la regione? Non ne sapevo nulla. La Lega resta nazionale. In Sicilia l’autonomia non è mai stata applicata e l’aumento ai forestali sono soldi sbattuti via
Sicilia. Per Salvini 22 mila forestali sono troppi, lascerà quelli che servono. Guarda la puntata di Piazza Pulita
Sky Tg24, intervista del 29 ottobre 2017 a Matteo Salvini: taglierò la spesa pubblica improduttiva. In Sicilia i voti dei falsi forestali non mi interessano. Nel pubblico impiego premieremo il merito e sfoltiremo gli "albi vaccari". Il Blog: possiamo sapere chi sono i falsi forestali?
Continuano le interviste scioccanti di Matteo Salvini. Puntata di Matrix canale 5: è una vergogna che in Sicilia ci sono 22.000 forestali
Reguzzoni (Grande Nord): “Sì ai braccialetti anche per politici e dipendenti pubblici”. Ma anche ai forestali della Calabria e della Sicilia. Il Blog: non siete capaci a risolvere la questione, sapete solo sparare cavolate minacciando di licenziare coloro che sono esenti da colpe. Vergogna!
Zaia: «Voglio una squadra di guerrieri». Il presidente esorta i futuri parlamentari a fare squadra nel segno dell’autonomia, oggi a Roma la firma sulla pre intesa. Con tutto il rispetto il Veneto ha più bisogno di forestali della Sicilia
La dichiarazione del parlamentare. Regione, Rizzotto: “La Lega sta con Musumeci”. Il Blog: ma la Lega sta con i lavoratori forestali? Ancora non l'abbiamo capito visto che Salvini lascerà quelli che servono
L'intervista al mitico Salvini alleato di Musumeci: lo statuto speciale per la regione? Non ne sapevo nulla. La Lega resta nazionale. In Sicilia l’autonomia non è mai stata applicata e l’aumento ai forestali sono soldi sbattuti via
Sicilia. Per Salvini 22 mila forestali sono troppi, lascerà quelli che servono. Guarda la puntata di Piazza Pulita
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