26 febbraio 2021

UNA RIFORMA DEL SETTORE FORESTALE FINALIZZATA, NON AL RILANCIO DEL SETTORE, MA ESCLUSIVAMENTE ALLA RICERCA DI UNA ECONOMIA E DOVE UNA RIAPERTURA DELL’ELENCO SPECIALE, RICHIESTA DA MOLTI, VIENE FATTA PAGARE DAI LAVORATORI ANZIANI CON IL BLOCCO DEL TURN-OVER




Ricevo e pubblico
dalle Segreterie Territoriali Palermo
di Fai, Flai e Uila


COMUNICATO SINDACALE

In data 23 febbraio u.s. il Governo ha approvato la delibera n. 107, basata totalmente sull’accordo Stato-Regione sottoscritto in data 14 gennaio 2021.
Solo ieri abbiamo letto la dichiarazione dell’Presidente dell’ARS che dice “Non c'è dubbio che è stato fatto un accordo Stato-Regione ricattatorio, con la pistola puntata alla tempia”, dice Gianfranco Miccichè sul documento sottoscritto all’inizio dell’anno dall’assessore all’Economia Gaetano Armao e dal governo Conte II” eppure il Governo che ricordiamo è della stessa parte politica di Miccichè approva un documento di ben 69 pagine preparato dall’Assessore all’Economia Avv. Armao.
In tale corposo documento, che ancora non abbiamo esaminato con la dovuta attenzione, spicca, a pagina 40, il punto 5 lettera f) La Riforma dei consorzi di bonifica e degli altri enti del GAP e la riforma dei forestali.
In queste due pagine si cominciano a delineare le vere intenzioni di questo Governo sulla riforma forestale, ma anche la visione retrograda, dell’assessore proponente, che non riteniamo abbia competenze in campo agricolo e ambientale, come forse non ne ha in campo economico, se consideriamo le bacchettate giornaliere che riceve dalla Corte dei Conti.
Eppure la delibera è passata con il voto, riteniamo favorevole, degli Assessori al Territorio e all’Ambiente e all’Agricoltura e allo sviluppo rurale che pur qualcosa avrebbero dovuto dire.
La forestale viene catalogata con il trito e ritrito stereotipo di bacino assistenziale/occupazionale senza alcuna funzione a cui affidare, come ultima spiaggia, “un diverso e maggiore impiego dei medesimi contingenti di lavoratori in altre attività che, compatibilmente alle mansioni possedute da detto personale, potranno dagli stessi essere svolte, così come ad esempio in relazione a taluni interventi eseguibili in materia di protezione civile”, ma attenzione, non per motivare una maggiore occupazionale/stabilità ma per avere ulteriore “economia indiretta”.
Queste sono le basi sulle quali fondare un disegno di legge di iniziativa governativa che lo stesso documento dice in “fase di definizione”, altro che disegno di legge pronto da mesi come dichiarato a destra e a manca (più a destra a dire il vero).

In un momento politico nazionale che vede l’istituzione del nuovo ministero “per la transizione ecologica” e si parla anche di “super ministero green” l’assessore all’economia disegna, tra le righe, un futuro della Sicilia fatto di agricoltura intensiva servita da un unico Consorzio di Bonifica e evidenziando un totale disinteresse per l’Ambiente, volendo in questo termine contemplare tutto quello di buono e innovativo si sta sviluppando nel mondo, anche dal punto di vista economico, non avendo mai sposato appieno una visione esclusivamente preservatrice che riteniamo anche superata dai tempi.
Una riforma del settore forestale finalizzata, non al rilancio del settore, ma esclusivamente alla ricerca di una economia e dove una riapertura dell’elenco speciale, richiesta da molti, viene fatta pagare dai lavoratori anziani con il blocco del turn-over.
Altro che stabilizzazione, altro che due contingenti a 151 e T.I., se la situazione non fosse effettivamente gravissima verrebbe da ridere a pensare a tutte le stupidaggini che si sono dette e diffuse in questi ultimi anni.
Come segreterie di Palermo riteniamo che il limite si sia abbondantemente superato e fortemente preoccupati anche per quanto scritto in merito alla natura delle risorse disponibili che mettono a rischio le attività per il corrente anno, chiedono l’apertura di una vertenza che abbia al centro le riforme, non come strumento di ricerca di economia, non certo come strumento di sterile risposta occupazionale ma come nuova visione delle politiche ambientali in Sicilia, sicuri che da questo possano derivare le risposte alle motivatissime richieste dei lavoratori interessati.
Palermo lì 26/02/2021

F.to
   FAI-CISL            FLAI-CGIL           UILA-UIL
(Adolfo Scotti) (Dario Fazzese) (Giuseppe La Bua)










3 commenti:

  1. Nel settore forestale lassistenzialismo lo fa da padrone da una vita Perche?io la risposta la so!!!!!sono 30 anni di servizio e lo trovata sempre così con l'assistenzialismo naturalmente non voluto da noi forestali di chi sappiamo noi.Voglio dire ogni anno in questo settore c'è il famoso fuoco di paglia tanto per ci stanno giocando un po' tutti.ci vogliono fare credere che l' asino vola ma alla fini diventa peggio di prima.Scusatemi la colpa e semplicemente nostra che ancora crediamo a voi sindacati forse la nostra rovina? . Tantissimi anni fa il sindacato era sindacato ora siete tutti politicizzati ,fate la guerra alla rovescio.Speriamo che mi sbaglio un saluto Di Stefano Mario Giovanni

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  2. ALLORA DOPO QUESTA SOLITA BLA BLA BLA ,COmE SINDACATO ,COSA PROPONETE CONCRETAMENTE DI FARE??????franco puglisi

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  3. Tutti noi lavoratori forestali dobbiamo andare dell'avvocato angengelafassano achiederci irisalcimento alaregione siciliana tuttequestianni diprecariato Tommaso lamedusa

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