Lettera inviata alla redazione di "Striscia la notizia"
di Antonino Lomonaco
Aspi di Linguaglossa
Non c'è niente di peggio che fare ironia attraverso informazioni superficiali. Si tratta di un comportamento sciocco, analogo al bullismo infantile di quando i bambini se la prendono contro qualche compagno meno fortunato. Mi riferisco all'insulso servizio di ieri sera su "Striscia la notizia", su canale cinque, dedicato agli incendi boschivi in Sicilia.
Ogni informazione deve essere contestualizzata, altrimenti si può dire tutto di tutti, solo per ridere e fare confusione ma non per informare correttamente.
Non si può dimenticare che la Sicilia sia la regione più a sud d'Italia, con il clima più arido, tanto che a sud di essa vi è già un deserto come il Sahara. Non si può dimenticare che il suo territorio interno e montano sia stato per lo più abbandonato da decenni , poichè l'agricoltura tradizionale non regge più la concorrenza e che, perciò vi è, da un lato, una "riappropriazione" da parte della vegetazione spontanea e, dall'altro, l'approfittazione di alcuni che, per vari motivi ed in modo criminale, appiccano incendi. Tuttavia questa criminale pratica degli incendi non è solo una questione siciliana, bensì è una questione planetaria. La peculiarità della Sicilia, semmai, è che un incendio, a differenza di altre parti del mondo, non si protrae mai oltre qualche giorno. Questo avviene grazie alla presenza degli operai dell'antincendio forestale i quali, pur con tutti i loro difetti, svolgono un compito che dovrebbe essere elogiato anzichè calunniato.
L'insulso servizio inizia lamentando che questa estate, in Sicilia, siano andati in fumo oltre ventimila ettari di aree verdi.
Tenendo conto che anche un solo metro quadrato bruciato sia un crimine e che il reato di incendio boschivo si dovrebbe equiparare al reato di strage (perchè tale è!), le stesse parole usate sarebbero state adeguate solo anteponendo ad esse stesse la parola "soltanto": così la formula giusta sarebbe stata ( viste le condizioni di temperatura ambientale e della vegetazione inaridita e rinsecchita della estate in Sicilia) <<sono andati in fumo "soltanto" ventimila ettari di boschi.>>
Ventimila ettari sono l'estensione che solo il mio distaccamento di Linguaglossa controlla e su cui interveniamo!
Non si può dimenticare che solo un incendio, qualche anno fa, bruciò tutta la Grecia, con decine di morti ed un danno catastrofico!!!
Paragonare le condizioni del Canada con la Sicilia rasenta l'ignoranza più bieca.
Innanzitutto la zona più a sud (più a sud!) del Canada si trova sul 49° parallelo nord. In Europa significa il nord della Francia, la Germania, la Repubblica Ceca, ecc. Quale condizioni ambientali, climatiche-vegetative si potrebbero paragonare a quelle della Sicilia che si trova, invece, a 37 gradi dall'Equatore?!!!
Gli operai forestali, di cui tanto si parla, sono un contingente di stagionali che lavorano, per lo più, solo per 101 o al massimo 151 giornate l'anno: non a tempo indeterminato!!! Ma, soprattutto, si deve andar a vedere che le spese riguardo i lavori forestali, in Italia, si equivalgono fra le varie regioni, per cui la Sicilia, a riguardo, non fa sprechi e non è una eccezione. La differenza è che molte regioni preferiscono dare in appalto a privati tali servizi, mentre in Sicilia si è fatta un'altra scelta.
Gli agricoltori hanno già un numero a cui poter chiamare per dare l'allarme incendi: il 1515. E semmai dovrebbero confessare che la gran parte degli incendi parte dai terreni privati ed abbandonati, mai dal demanio, dove lavorano le squadre della manutenzione forestale.
Le innovazioni tecnologiche hanno il nostro benvenuto, abbiamo bisogno di rafforzare il nostro operato. Ma queste decisioni sono prese dalle amministrazioni regionali e se Musumeci, in questo servizio, quasi ammicca una sufficienza dei suoi operai dell'antincendio boschivo, dovrebbe prima dire cosa abbia fatto la sua aministrazione per ovviare a questa sufficienza!
Da addetto allo spegnimento incendi boschivi, quale sono, conosco bene i nostri difetti e so che dipendono tutti dalla cattiva gestione della sua amministrazione (così come delle precedenti amministrazioni) con la fornitura ogni anno in ritardo dei mezzi e dei DPI che servono alla nostra guerra contro gli incendi;
con la scelta di dirigenti spesso inappropriati, che conoscono male e non amano il loro compito.
Vi è una miopia politica nel non vedere i meriti di queste squadre di cui mi onoro di appartenere, una miopia che sconosce i problemi del territorio siciliano e delle genti che vi abitano. Una miopia che passa attraverso i mezzi cosidetti di informazione, i quali si prestano alla facile supposizione, ormai becera, del voto di scambio.
Basta guardare le vicissitudini elettorali, negli anni, per capire che il voto di scambio dei forestali possa incidere solo miseramente e personaggi come Crocetta o, adesso, Musumeci hanno certamente fatto l'occhiolino ai forestali, come capita con tutte le altre categorie in tutte le campagne elettorali (Musumeci ha persino trovato l'appoggio di un piccolo sindacato autonomo dei forestali), per dimenticarsene però subito dopo e abbandonare l'operato dell'antincendio boschivo siciliano, fra i migliori al mondo, alle illazioni di un discutibile e superficiale giornalismo.
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