Dal sito mowmag.com
di Emanuele Fragasso - 09 Dicembre 2023
Il recente concorso per gli agenti forestali indetto dalla Regione Sicilia è stato vinto da Alessio Maria Salerno, figlio dell'ex dirigente dello stesso organo, Giovanni Salerno, che avrebbe formato il team di esaminatori poco prima di lasciare il post. Casualità? Dopo la denuncia di Ismaele La Vardera su MOW anche la Corte dei conti vuole fare chiarezza. Come? E avvia un'inchiesta
La Sicilia è una terra meravigliosa, si sa. Tanti secoli fa, l’imperatore Federico II, arrivando a Gerusalemme per scacciare i musulmani dalla Terra Promessa, guardando le brulle terre e sterili della Palestina, esclamò: “Se questa è la Terra Promessa, Dio non è mai venuto nella mia Sicilia”. Un posto magnifico, un vero e proprio paradiso terrestre, che però ha un grande, anzi, enorme problema. Soffre di un immobilismo cronico che danneggia parecchio l’isola, che potrebbe senza problemi diventare uno dei motori economici trainanti dell’Italia, assieme alla Lombardia. Un esempio di come il sistema fatichi a cambiare e migliorare è l’ultimo concorso concorso per quarantasei agenti forestali.
La denuncia dell’onorevole La Vardera
Secondo quanto denunciato proprio su MOW dall’Onorevole Ismaele La Vardera, ex inviato de Le Iene, adesso deputato all’Assemblea Regionale Siciliana, il concorso sarebbe stato vinto in maniera ufficiosa da tale Alessio Maria Salerno. Nulla di strano penserete, complimenti e lui, fortunato che avrà un ottimo posto fisso, il sogno di molti. E invece no. Guarda caso Alessio Salerno è figlio dell’ex dirigente della forestale Giovanni Salerno. Quest’ultimo, prima di andare in pensione ha nominato la commissione esaminatrice del concorso vinto dal figlio. Secondo fonti non ufficiali, il giovane di casa Salerno non avrebbe sbagliato nemmeno una domanda. Una genialità che ha insospettito non poche persone dentro e - sopratutto fuori - i damascati palazzi dell’Ars. Visto l’imbarazzo e l’onda di sterco mediatico arrivato fin dentro le stanze dei palazzi del governo siciliano, il governatore Renato Schifani non ha potuto far altro che annullare il concorso, a seguito degli esiti degli accertamenti compiuti da uno speciale collegio ispettivo, nominato dallo stesso ex presidente del Senato. La storia però non sembra essersi conclusa, anzi. Soltanto l'8 dicembre è stato reso noto che la Corte dei conti di Palermo ha aperto un’inchiesta sul concorso vinto dal figlio dell’ex dirigente, nonostante fosse stato già annullato.
I cittadini protestano: “Avanti sempre i soliti figli di papà”
In tutti i bar dal centro di Palermo alle sue più lontane periferie, sui social e nei gruppi dedicati alla meravigliosa città arabo-normanna, non si parla d'altro. “Dovrebbero arrestarli tutti - argomenta un utente su un gruppo Facebook dedicato al centro città - chissà quanti sacrifici hanno fatto tutti quei ragazzi del concorso, quanti soldi spesi e quante privazioni, per voi vedersi sottratto un futuro da un ragazzo più fortunato, con più di un santo in paradiso, è veramente deprimente, se continueranno così, la Sicilia è destinata a morire”.
Fonte: mowmag.com
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