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dell'On. Carlo Auteri (Fratelli d'Italia)
Ragionare sul miglioramento del Comparto Forestale nella nostra Regione è, di per sé, esercizio complicato. E lo so perfettamente io, che vivo e lavoro nel Comune più coinvolto di tutta la Sicilia. Perciò l’ultima cosa è attizzare polemica. E però, gli allarmismi inutili, meritano una veloce considerazione: il comparto va migliorato, modernizzato e razionalizzato. Chi va in trincea contro il fuoco va tutelato, aiutato, assistito, con mezzi e garanzie. Non sobillato contro manovre inesistenti o strategie immaginarie. Un disegno di Legge è semplicemente la volontà di intervenire con il mezzo migliore che ci sia. La Legge, appunto. Un progetto che non può essere giudicato sulla scorta dei “si dice”. Va compreso. Come vanno considerate le decine di passaggi che si avvicenderanno prima che esso diventi legge effettiva. Che senso ha istigare alla protesta contro soprusi immaginari? Vi prego, non siate cinici fino a questo punto: non giustificate così, un immobilismo che dura da trent’anni. Non vi garantite la solita, piccola, rendita di posizione con queste assurde isterie. Sono lavoratori preziosi, esseri umani straordinari, famiglie meravigliose. Meritano questo da noi? Da “tutti”, noi?
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Lasci perdere onorevole, c'è già il governo impegnato nella stesura della riforma di "tutto" il comparto forestale. Se veramente, così come dite, volete bene a queste persone che svolgono quest' attività rischiosa che è il servizio antincendio, pensate solo ad adoperarvi a individuare le risorse finanziarie da reperire, perché alla fine questo è il vostro compito, su come articolare poi una riforma seria, lasciate fare a chi ha più competenza ed è addetto a farlo. Questo pensiero vale anche per altri paladini politici che si sono spesi per la causa forestale, che hanno racimolato qualche pugno di voti, ma che poi alla fine, e come era prevedibile , hanno lasciato i lavoratori illusi. Dovete stare al vostro posto, ognuno con le proprie, e alle proprie competenze. Basta fare solo campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori forestali, questa è mancanza di rispetto verso di loro, e soprattutto verso coloro che nel proprio lavoro ci hanno perso la vita, grazie anche alle scelte politiche scellerate a cui ci avete condannati in questi ultimi quindici anni. Noi siamo forestali, apparteniamo al mondo degli agricoli, se avete pensato un servizio aib per la protezione civile, bene, ci mandate tutti a lavorare al dipartimento sviluppo rurale e passate le competenze dello spegnimento incendi alla protezione civile..........sarebbe più dignitoso. Giuseppe Candela
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