30 novembre 2024

IL PARCO DELLE MADONIE CUSTODE DI BOSCHI VETUSTI E ALBERI MONUMENTALI RARI


Dal sito madonielive.com

29 Novembre 2024
Ci sono il Bosco di agrifogli giganti di Piano Pomo tra Castelbuono e Petralia Sottana, ma anche la Faggeta di Cozzo Luminario e Lecceta di Monticelli di Castelbuono, e ancora la Lecceta di Orippotto a Isnello ed il Querceto di rovere di Pomieri di Petralia Sottana nell’Elenco regionale dei boschi vetusti, che abbraccia 21 siti boschivi siciliani di particolare interesse e che è appena stato istituito da un apposito decreto dell’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino. LINK

L'elenco speciale di 21 boschi vetusti censisce gli alberi più antichi della Sicilia, nell’ambito di un progetto di identificazione, delimitazione e caratterizzazione dei boschi secolari più importanti della Sicilia avviato dal Corpo Forestale della Regione, in collaborazione con l’Ateneo di Palermo.I boschi vetusti sono sistemi forestali non utilizzati dall’uomo da tempi remoti con caratteristiche che li rendono simili alle antiche foreste primarie. Rappresentano un grande serbatoio di biodiversità e sono di fondamentale importanza dal punto di vista ecologico, ma anche per lo studio delle dinamiche naturali.
I 21 siti individuati si trovano nei territori di Palermo, Messina, Catania e Siracusa, soprattutto su aree demaniali. Una volta inseriti nell’Elenco regionale, entreranno a far parte della Rete nazionale istituita nel 2023 dal ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

«Il registro che abbiamo istituito – spiega l’assessore Savarino – individua un numero importante di boschi vetusti, un elemento che testimonia l’impegno pluriennale nella tutela del nostro patrimonio naturale. Ciò significa che abbiamo saputo preservare tante realtà che rispondono agli stringenti requisiti previsti dalla normativa, tra i quali l’esigenza che i siti boschivi siano rimasti inalterati da almeno 60 anni. Il governo Schifani proseguirà su questa strada. Si tratta di luoghi unici e preziosi che custodiscono la storia della nostra terra. Oltre a continuare a essere tutelati, adesso vanno anche valorizzati.
C’è sempre maggiore interesse per i beni naturali e noi, nelle modalità comunque idonee a preservarli, dobbiamo diffondere la conoscenza e la fruizione di questi tesori, soprattutto verso i nostri giovani e ovviamente, verso i turisti».
Un plauso al decreto regionale giunge dal Commissario straordinario dell’Ente Parco Salvatore Caltagirone: “Il decreto rafforza ulteriormente la strategia di conservazione della natura che rientra tra le priorità di questo governo regionale. Un sentito ringraziamento a tutti gli attori del progetto, all’Università ed al Corpo forestale impegnati sul campo, e le cui risultanze scientifiche, con un encomiabile lavoro di squadra, hanno portato la Regione e l’assessore Savarino a riconoscerne ulteriormente il valore per decreto, avviando adesso le procedure per ulteriori e specifici programmi di tutela”.




Leggi anche:





29 novembre 2024

L'EVENTO. A PALERMO IL CONVEGNO NAZIONALE DEI “BOSCHI VETUSTI”. SAVARINO: “UN BENE UNICO CHE DOBBIAMO TUTELARE E VALORIZZARE” CLICCA PER IL VIDEO


Dal sito ilsicilia.it

Annalisa Ciprì - 28 Novembre 2024
Si è tenuto oggi il convegno Nazionale “Boschi vetusti” a Palermo, presso l’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, via Ugo La Malfa, 169. Un incontro durante il quale sono stati illustrati i primi risultati dell’attività di ricerca promossa dalle Regioni e realizzata dalle Università, volta proprio all’individuazione dei primi boschi vetusti in Italia.

Un’attività sostenuta finanziariamente dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste che ha emanato le “Linee guida per l’identificazione delle aree definibili come boschi vetusti“. Oggi viene firmato il provvedimento con il quale si istituisce l’elenco regionale dei boschi vetusti in Sicilia, che si inserisce in una rete più ampia. La Sicilia è pronta a farne parte e ad essere riconosciuta a livello normativi. Un evento sicuramente molto importante.

Proprio un anno fa con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto a firma del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida nasce in Italia la Rete nazionale dei boschi vetusti. La prima in Europa. Si tratta di un innovativo strumento per la valorizzazione della biodiversità degli ecosistemi forestali, previsto dal Testo Unico delle foreste, e che ha ottenuto il via libera dal Tavolo di concertazione permanente del settore forestale.

Aree di questo tipo costituiscono importantissimi scrigni di biodiversità e sono di fondamentale importanza per lo studio delle dinamiche naturali e della gestione forestale che deve rappresentare un elemento trainante per la valorizzazione delle aree della nostra Regione.

Il nostro territorio offre un patrimonio naturalistico importante, è l’impegno che prende l’assessorato e del Corpo Forestale è proprio quello di salvaguardarlo, e iniziative come queste sono perfettamente in linea con gli obbietti. Conservazione e valorizzazione, è importante mettere a conoscenza il cittadino dell’importanza di queste aree.

Oggi emaniamo il decreto per cui rispondiamo a una normativa nazionale che è molto rigida, dopo un screening attento fatto dal nostro Corpo Forestale, siamo riusciti ad individuare in Sicilia 20 boschi vetusti. Un bene prezioso e unico“, queste le parole di Giusi Savarino, assessore regionale Territorio e Ambiente.

“Abbiamo appena attivato la nuova programmazione dei fondi extra regionali, mi sto muovendo nel rendere più accessibile queste nostre aree e rendere questi beni immobili fruibili e utilizzabili“.

Valorizzare aree di questo genere significa contribuire al patrimonio naturalistico della Regione Siciliana, un fenomeno importante anche per l’attrattività turistica.

Abbiamo l’obiettivo di attuare una serie di azioni coerentemente con la strategia forestale 2030 e con la biodiversità. Questo è un primo elenco che costituisce il punto di forza del nostro patrimonio naturalistico“, commenta Giuseppe Battaglia, dirigente generale del Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana. “Tramite i lavori di oggi stabiliremo quali sono le idonee strategie di conservazione e valorizzazione“.

Cittadino e biodiversità, un binomio perfetto. Così da creare un futuro importante per noi tutti e per le future generazioni. Sicilia non solo patrimonio di ricchezza artistica e architettonica ma ha anche un grande valore naturalistico.

Fonte: ilsicilia.it



INCENDIO DI STROMBOLI, LA REGIONE SI COSTITUIRÀ PARTE CIVILE AL PROCESSO PER IL ROGO DEL 25 MAGGIO 2022


Dal sito messina.gds.it

di Bartolino Leone - 28 Novembre 2024
La Regione Siciliana si è costituita parte civile nei procedimenti penali per il disastro ambientale a Stromboli per il rogo del 25 maggio del 2022, in corso al tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Lo ha deciso la giunta Schifani nella riunione di questo pomeriggio a Palazzo d’Orléans e la richiesta è stata presentata già dall'assessorato del Territorio e dell'ambiente e dal dipartimento della Protezione civile della Presidenza della Regione.

L’incendio si era sviluppato in località San Vincenzo, al di fuori del centro abitato, in una zona di vegetazione spontanea dove si stavano svolgendo le riprese di una fiction televisiva. Il vento aveva poi favorito il propagarsi delle fiamme che devastarono centinaia di ettari di macchia mediterranea dell’isola delle Eolie, rendendo necessaria l’evacuazione di alcune persone per precauzione. Per contrastare il fuoco erano intervenuti gli uomini del Corpo forestale della Regione, i carabinieri della stazione locale, la guardia costiera di Lipari e i vigili del fuoco già presenti sul set. Era stato necessario l’intervento di due mezzi aerei. La fiction fu poi trasmessa, nonostante la contrarietà dei residenti di Stromboli e la richiesta della Regione Siciliana di sospenderne la messa in onda.

Al tribunale di Barcellona l'udienza per i danni causati dall’incendio della fiction è stata rinviata al 16 dicembre per la decisione di ammissibilità delle costituzioni di parte civile depositate nell’interesse degli enti coinvolti, associazioni e attività commerciali e privati cittadini.

Foto notiziarioeolie.it





Leggi anche:












28 novembre 2024

FAI, FLAI E UILA CAMPANIA. RISULTATO STORICO: GRANDE SODDISFAZIONE PER L'APPROVAZIONE DEL DDL REGIONALE SULLA STABILIZZAZIONE NEL SETTORE FORESTALE. LA LOTTA PAGA!

Dalla pagina Facebook
Lavoratori Precari
Comunità Montane
(IDRAULICI FORESTALI)



SIFUS CONFALI: LETTERA AI CONSIGLIERI REGIONALI CAMPANI A SOSTEGNO DELL'EMENDAMENTO AL DDL FORESTAZIONE PRESENTATO DALLA CONSIGLIERA MARIA MUSCARÀ

Ricevo e pubblico
dal Segretario Gen.le Sifus Confali
Maurizio Grosso 






SIFUS CONFALI: L'ASSESSORE CAPUTO FA PINOCCHIO E IL CONSIGLIO REG.LE APPROVA LA NORMA CHE NON STABILIZZA GLI OPERAI A TERMINE MA LEGITTIMA LE ASSUNZIONI INTERINALI


Ricevo e pubblico
dal Segretario Gen.le Sifus Confali
Maurizio Grosso

Roma 28-11-2024. Vi invito ad ascoltare la registrazione dei lavori del Consiglio Regionale (dal minuto 56 al minuto 1.20) relativamente l'approvazione della norma pro forestazione in Campania. Vi accorgerete che i Consiglieri Regionali vivono sulla luna poiché non hanno la più pallida idea di ciò che succede nel comparto forestale e di conseguenza, di come funzionerà la norma che in 33 hanno votato positivamente. Solo i consiglieri del gruppo 5 stelle hanno votato contro e la Consigliera Muscarà del gruppo misto si è astenuta. Ma andiamo ai fatti. Alle critiche  sollevate alla norma dalla Consigliera Muscarà e, specificatamente, rispetto  la mancata stabilizzazione degli operai forestali a tempo determinato, l'Assessore all' Agricoltura, Nicola Caputo, contrariato ed infastidito,  ha risposto che "con questo provvedimento storico, di fatto, abbiamo la stabilizzazione" tant'è che la norma è stata discussa,  addirittura, con cgil-cisl-uil, con l'ufficio legislativo e con il Presidente De Luca. Fermo restando che non ci risulta che nelle  ultime iniziative  pubbliche il Presidente De Luca abbia dichiarato che la norma  stabilizza, è necessario sottolineare che abbiamo preso atto che l'Assessore Caputo mentiva sapendo di mentire, (non solo dalla lettura del ddl e del verbale della VIII commissione),  quando il Presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero, ha considerato irricevibile per carenza di copertura finanziaria l'emendamento  dalla Consigliera Muscarà che puntava  a trasformare i rapporti di lavoro degli operai con contratti "a termine" in contratti "a tempo indeterminato" prima di legittimare nuove assunzioni. Una domanda sorge spontanea: se non c'è copertura finanziaria, come si fa a trasformare i 1300 contratti a termine in contratti a tempo indeterminato? Come fa l'Assessore Caputo ha sostenere che la norma stabilizza gli otd mentre l'emendamento Muscarà non viene ammesso per carenza di copertura economica finalizzata a stabilizzare gli otd? È evidente che con questa norma, il Governo De Luca, il Consiglio Regionale e soprattutto, l'Assessore Caputo mentono in prospettiva elettorale. Cgil-cisl-uil dove trovano il coraggio per sostenere pubblicamente questa norma che non stabilizza gli otd ma legittima il lavoro interinale? Presto, purtroppo, i forestali loro creduloni si accorgeranno di essere rimasti, ancora una volta, con le pezze al culo! Adesso, egregi operai forestali, gli unici strumenti che abbiamo per costringere il Governo a stabilizzare, sono rafforzare il SIFUS e  promuovere una causa ogni 36 contro l'abuso dei contratti a termine ai sensi della lex 166/2024. Presto organizzeremo un #sifustour per sollecitare le cause pro #Stabilizzazione. 
Maurizio Grosso Segretario Generale SiFUS



I DUE VOLTI DELLA SICILIA: CRESCE IL PIL MA IL LAVORO È PRECARIO


Dal sito palermo.repubblica.it

di Gioacchino Amato - 27 Novembre 2024

Secondo Svimez l’Isola ha il record di impieghi part-time e giovani emigrati. La fuga si spiega con il divario di servizi rispetto alle regioni del Nord

La regione che è cresciuta di più fra quelle italiane ma che ha il record di lavoratori scoraggiati o in part time involontario e di giovani neolaureati che si trasferiscono al Nord o all’estero. È l’immagine della Sicilia che viene fuori dal rapporto Svimez 2024 sull’economia del Mezzogiorno, presentato a Roma nell’aula magna della Pontificia università gregoriana dal direttore generale dell’associazione Luca Bianchi.





27 novembre 2024

ARS, SPUNTA UNA SECONDA FINANZIARIA: IN COMMISSIONE APPROVAZIONE LAMPO PER UN TESTO IN CUI FAR CONFLUIRE GLI EMENDAMENTI. GLI ARTICOLI CHE ATTUALMENTE COMPONGONO IL DISEGNO DI LEGGE APPROVATO IERI SONO SETTE. LA PIÙ IMPORTANTE È QUELLA CHE ELIMINA UN VINCOLO A CARICO DEI FORESTALI PERMETTENDO COSÌ AL GOVERNO DI DIROTTARE VERSO LO SPEGNIMENTO DEGLI INCENDI GLI OPERAI STAGIONALI PIÙ GIOVANI, OGGI IMPIEGATI SOLO NELL’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE


Dal sito gds.it

Il disegno di legge è pronto per l’aula e toccherà al presidente Galvagno decidere se metterlo al voto poco prima o insieme alla manovra

di Giacinto Pipitone - 27 Novembre 2024
Il piano è pronto, prevede di creare un disegno di legge che affianchi la Finanziaria e si trasformi in un contenitore su cui dirottare tutte le norme che non potrebbero entrare nella manovra che ha già iniziato il suo percorso all’Ars. Emendamenti dei deputati che rischierebbero di appesantire il testo voluto dal governo e lo esporrebbero a impugnative da parte del governo nazionale.

È destinata, di fatto, a diventare una Finanziaria parallela quella approvata ieri in commissione Affari Istituzionali con una seduta lampo. «Questo disegno di legge - ha spiegato il presidente Ignazio Abbate - adesso è pronto per l’aula e toccherà al presidente Galvagno decidere se metterlo al voto poco prima o insieme alla manovra». Formalmente è un testo che sfrutta una serie di cavilli e coincidenze per aggirare paletti regolamentari che impedirebbero di portare all’Ars fino a gennaio altre norme che non siamo la Finanziaria o il bilancio. Il disegno di legge approvato ieri con i soli voti del centrodestra è una iniziativa parlamentare che formalmente serve a recuperare alcune norme della prima Finanziaria del 2024 impugnate dal governo nazionale: riproporle in forma corretta permette di salvare queste misure. Il testo era stato preparato mesi fa ma non era mai stato votato.

In questa chiave di lettura gli articoli che attualmente compongono il disegno di legge approvato ieri sono sette e sbloccano norme rimaste in sospeso da mesi per effetto di precedenti impugnative. La più importante è quella che elimina un vincolo a carico dei forestali permettendo così al governo di dirottare verso lo spegnimento degli incendi gli operai stagionali più giovani, oggi impiegati solo nell’attività di prevenzione.

Le altre sono tutte norme di basso impatto politico. Ma il punto è che questo disegno di legge può essere riempito con molto altro. «E siccome l’appetito vien mangiando...» è la battuta con cui Giuseppe Lombardo, deputato di opposizione ha lasciato trasparire il vero obiettivo della votazione lampo di ieri in commissione.

In pratica qui potranno confluire, come ha spiegato anche Abbate, quegli emendamenti dei deputati che non troverebbero spazio nella Finanziaria, soprattutto quelli ordinamentali: cioè quelli che introducono norme e regole nuove in svariati settori. Ma la previsione generale è che in questo testo troveranno spazio quegli emendamenti che i deputati presentano a vantaggio dei territori in cui sono stati eletti. In questo senso la Finanziaria parallela diventerebbe il testo in cui inserire le norme meno nobili: evitando così che la loro eventuale impugnativa possa travolgere la Finanziaria vera.

Si capirà solo nei prossimi giorni il peso che avrà questo disegno di legge parallelo: intanto va registrato il fatto che al testo base della Finanziaria, sono stati già agganciati centinaia di emendamenti nelle varie commissioni che lo hanno esaminato.

Infine, l’approvazione del disegno di legge parallelo ha riportato d’attualità un tema che l’anno scorso ha aperto un dibattito molto delicato. Nella Finanziaria di gennaio c’era una norma che prevedeva un sussidio o un posto di lavoro per le donne vittima di violenza o per i figli nei casi di femminicidio. La norma fu impugnata dal governo nazionale per un problema di copertura finanziaria e di potestà legislativa della Regione. Schifani aveva ottenuto dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, l’impegno ad accendere un semaforo verde alla norma se l’Ars l’avesse corretta.

Le correzioni erano state inserite proprio nel disegno di legge approdato in commissione e che era rimasto in stand by da mesi. Ma nella versione approvata ieri la correzione della norma sui femminicidi è stata cancellata. Il risultato è che gli aiuti alle vittime di violenza e ai loro figli restano bloccati. A meno che, come ha proposto Abbate, non vengano di nuovo inseriti nella Finanziaria principale nella versione suggerita dal ministero dell’Economia. Si vedrà, intanto ora ci sono due Finanziarie da votare.

Fonte: gds.it



“FESTA DELL’ALBERO” 2024 – MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PUBBLICA FINALIZZATA ALL’EROGAZIONE DI CONTRIBUTI PER LO SVOLGIMENTO DI VISITE DIDATTICO-EDUCATIVE E DIVULGATIVE NELLE AREE FORESTALI E PROTETTE DELLA SICILIA. PUBBLICAZIONE DETERMINA GRADUATORIA PROVVISORIA



Nell’ambito delle iniziative organizzate per la “Festa dell’albero” 2024, è stata pubblicata, sul sito della regione siciliana, sezione “Bandi e avvisi pubblici”, la determina della graduatoria provvisoria finalizzata all’erogazione di contributi per lo svolgimento di visite didattico-educative e divulgative nelle aree forestali siciliane.


Sarà possibile presentare eventuali memorie avverse entro e non oltre le ore 20 del 30 novembre 2024.




26 novembre 2024

LAVORATORI FORESTALI - EMENDAMENTO DELLA LEGA AL COLLEGATO LAVORO CHE METTE A RISCHIO INDENNIZZI E STABILIZZAZIONI. IN 10ª COMMISSIONE PERMANENTE AL SENATO, LE DICHIARAZIONI DELLE SENATRICI FURLAN E CAMUSSO, RISPETTIVAMENTE EX SEGRETARI NAZIONALI DI CISL E CGIL. IL BLOG: DA IGNORANTI E NON AVENDO MOLTA DIMESTICHEZZA CON IL SETTORE E SOPRATTUTTO CON LA CONTRATTAZIONE NAZIONALE, PENSIAMO CHE L'ART. 46 BIS DEL CCNL DEVE ESSERE ABOLITO PERCHÈ SI STA RIVELANDO UN BOOMERANG



Prosegue l'esame, sospeso nella seduta antimeridiana del 20 novembre.

La senatrice FURLAN (PD-IDP) critica la tendenza ad apportare frequenti modifiche di portata limitata all'ordinamento del lavoro per mezzo di differenti veicoli normativi, con l'effetto di determinare instabilità e incertezza nel mondo del lavoro e delle imprese. Il disegno di legge in esame, inoltre, elude la questione delle tutele da accordare al lavoro, consistendo piuttosto in una serie di interventi sull'ordinamento vigente volti sostanzialmente a deregolamentare e ad espandere l'area della precarietà. Non può pertanto che aggravarsi un quadro caratterizzato dalla presenza di rilevanti sacche di disoccupazione e di lavoro precario, riguardanti in special modo le donne e i giovani. Ciò è reso evidente anche dal favore accordato all'espansione delle possibilità di ricorso al lavoro in somministrazione e alla stagionalità, immotivato in quanto in contraddizione con le reali esigenze di efficienza del sistema produttivo, mentre l'espansione della possibilità di intervento normativo nell'ambito dei fondi di solidarietà bilaterali rappresenta un fattore di indebolimento della partecipazione e della contrattazione collettiva.

Risulta particolarmente deludente la mancanza di previsioni idonee a contrastare i gravi problemi dell'evasione contributiva e degli incidenti nei luoghi di lavoro. Il disegno di legge pone inoltre le condizioni per un affievolimento delle tutele nei confronti del fenomeno delle dimissioni in bianco, in contrasto con le importanti conquiste ottenute dal mondo del lavoro, mentre appare scarsamente comprensibile l'assenza di misure volte ad agevolare il ricorso al lavoro agile, benché questo costituisca uno strumento fondamentale in ordine alla tutela di categorie fragili e alla conciliazione lavoro-famiglia.

In conclusione, preannuncia la presentazione di emendamenti tesi a porre rimedio alle criticità rilevate, con particolare riferimento alle garanzie in tema di stabilità lavorativa.



*****



(1264) Disposizioni in materia di lavoro, risultante dallo stralcio degli articoli 10, 11 e 13 del disegno di legge n. 1532 d'iniziativa governativa e approvato dalla Camera dei deputati

(Seguito dell'esame e rinvio)

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 5 novembre.

La presidente CANTU' dichiara aperta la discussione generale.

La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) esprime inizialmente perplessità in relazione al procedimento di approvazione del disegno di legge in esame, fortemente in ritardo rispetto alla manovra di bilancio di cui pure costituisce un collegato.

Nel merito, desta particolare preoccupazione la presenza di disposizioni che appaiono mirate a comprimere gli spazi della contrattazione e a privilegiare l'intervento del legislatore, in aperta contraddizione con la dinamica storica dell'evoluzione dell'ordinamento del lavoro e con la normativa dell'Unione europea in materia di salario minimo e contrattazione collettiva. Inoltre, la proposta in esame pare non tenere conto della constatata assenza di effetti economici positivi delle politiche di deregolamentazione del lavoro, ma semmai favorire il ricorso alla somministrazione e la precarizzazione dei rapporti di lavoro, oltre ad estendere in maniera del tutto ingiustificata l'area del lavoro stagionale. A tale proposito, risulta evidente la contrapposizione all'evoluzione compiuta particolarmente nel settore agricolo circa le garanzie sulla continuità dei rapporti di lavoro.

Il disegno di legge in esame risente inoltre della tendenza ad assecondare l'impostazione strategica di un'ampia area del sistema delle imprese, che punta prevalentemente sulla riduzione dei costi, specialmente del lavoro. Tuttavia, è riconosciuto che l'esito di tale impostazione consiste in bassi livelli di competitività. Pertanto, sarebbe stato apprezzabile un intervento mirato piuttosto a incoraggiare gli sforzi della parte del sistema produttivo, che accorda priorità all'innovazione e all'investimento nel lavoro qualificato.

La proposta in esame non reca poi alcuna seria misura in materia di prevenzione, con riguardo alla sicurezza nei luoghi di lavoro, creando invece le premesse per una maggiore deresponsabilizzazione delle imprese e risente nel complesso di un'impostazione ideologica, che ignora la necessità di porre rimedio alla questione del lavoro povero e di supportare la ripresa della contrattazione collettiva, pur a fronte di un numero elevato di contratti scaduti.






NASCE LA NUOVA CARTA FORESTALE ITALIANA


Dal sito www.siciliaagricoltura.it

25 Novembre 2024
Strumento innovativo, contenitore di conoscenze approfondite ed in costante aggiornamento sarà fondamentale per garantire una gestione e pianificazione efficace del patrimonio boschivo nazionale. La nuova Carta Forestale Italiana è online, sul sito del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

E’ disponibile la nuova Carta Forestale Italiana (CFI2020), consultabile sul sito del Sistema informativo nazionale delle foreste e delle filiere forestali (SINFor), al link https://sinfor.sian.it/#/ e realizzata dal CREA su incarico della Direzione Foreste del Masaf. Si tratta del primo innovativo strumento, dopo la Carta della Milizia Forestale del 1936, in grado di trasmettere una conoscenza approfondita del territorio e della consistenza del Patrimonio forestale nazionale elaborata in modo integrato rispetto ai dati degli Inventari forestali nazionali. La CFI2020 rappresenta uno strumento fondamentale di supporto per le scelte politiche e per l’adozione di opportune azioni di programmazione forestale, a garanzia di una gestione e pianificazione efficace del patrimonio boschivo nazionale. La Carta permette di visualizzare, a scala 1:10.000, la superficie forestale distinta secondo le definizioni di bosco previste sia a fini normativi (da quella nazionale del TUFF, Testo Unico in materia di Foreste e Filiere forestali, a quelle regionali qualora presenti) sia per fini statistici (definizione FAO in coerenza con quanto previsto dall’Inventario forestale nazionale). Si tratta di una dettagliata e funzionale rappresentazione vettoriale, derivante dall’aggiornamento e mosaicatura di cartografie tematiche, regionali e locali, basata sulle ortofoto AGEA ad oggi più recenti per l’intero territorio nazionale, a risoluzione geometrica di 20 cm.

Tutte le informazioni georeferenziate disponibili in materia forestale e riguardanti aspetti diversi del territorio italiano, vengono in tal modo messe a disposizione di privati, amministrazioni, enti pubblici e/o competenti sul territorio. Sarà possibile, infatti, scaricare lo strato vettoriale prodotto per ogni singola regione, previa richiesta da inviare a sinfor@crea.gov.it.





25 novembre 2024

OPERAI AGRICOLI, INPS STA PER PAGARE 1.200€ DI ‘TRATTAMENTO INTEGRATIVO 2024’. IL TRATTAMENTO, PIÙ NOTO COME EX BONUS RENZI, SPETTA ANCHE AI BENEFICIARI DELLA INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE AGRICOLA. HANNO DIRITTO A 100 EURO MENSILI, RAPPORTATI ALLE GIORNATE DI EFFETTIVO LAVORO


Dal sito tuttolavoro24.it

di Valentina Giampietro - 23 Novembre 2024
INPS sta per pagare il trattamento integrativo che spetta agli operai agricoli che hanno ricevuto la Disoccupazione Agricola nel corso del 2024.  

Si avvicina la data di accredito del bonus Irpef dal valore di 100 euro mensili e di 1.200 euro annuali. Vediamo regole e prossime lavorazioni dell’ente previdenziale.  

A chi spetta

Il trattamento integrativo, più noto come ex Bonus Renzi, è un bonus fiscale che spetta ai lavoratori dipendenti privati e pubblici. Spetta anche ai titolari di reddito assimilato al lavoro dipendente come i beneficiari della indennità di disoccupazione NASpI e Disoccupazione Agricola.

Gli OTD, operai agricoli a tempo determinato, che hanno ricevuto la Disoccupazione Agricola hanno diritto a 100 euro mensili, rapportati alle giornate di effettivo lavoro. Complessivamente il massimo raggiungibile è 1.200 euro annuali.  

Non avranno alcun pagamento coloro che rientrano nella no tax area, cioè hanno un reddito fino a 8.500 euro. Il limite reddituale massimo è di 15.000 euro, al di sopra di tale soglia il reddito scende fino a che c’è capienza fiscale.  

Non riceveranno i pagamenti coloro che non hanno beneficiato della Disoccupazione Agricola erogata da Inps.  

Quando avvengono i pagamenti?

Gli importi sono pagati in un’unica soluzione da Inps a fine anno. In genere nel mese di dicembre. Anche se non sono mancati accrediti anticipati negli anni precedenti.  

Prima dei pagamenti l’ente previdenziale opera dei conguagli per ogni situazione individuale, per questo gli importi sono differenti da persona a persona.  

Lo scorso anno le lavorazioni partirono a dicembre e i primi accrediti iniziarono ad affluire nella settimana prima di Natale, intorno al 20 dicembre 2023. Come nel caso che segue:


Occorrerà attende qualche settimana, dunque per conoscere l’esatte tempistiche delle lavorazioni Inps.

Controllare sul Fascicolo previdenziale del cittadino

Per controllare le disposizioni di pagamento del Bonus Irpef, Trattamento integrativo sulla disoccupazione agricola 2024, gli operai agricoli possono accedere con le proprie credenziali al sito INPS e collegandosi al Fascicolo Previdenziale del Cittadino.

Una volta entrati nel Fascicolo previdenziale del cittadino si deve cliccare sul menu a sinistra, su Prestazioni ed in seguito Pagamenti – Pagamenti Piattaforma Fiscale”.





PIOGGIA DI EMENDAMENTI SULLA MANOVRA: SI PUNTA SU SVILUPPO, LAVORO E AIUTI ALLE FAMIGLIE


Dal sito gds.it

I funzionari del Bilancio in queste ore stanno smistando le proposte che avevano già avuto il via libera

di Giuseppina Varsalona -23 Novembre 2024
Finora nessuna notizia di norme-mance per distribuire a pioggia soldi ad associazioni, fondazioni ed enti dello spettacolo. Tutti giurano di non averne presentate e di essersi limitati a fare proposte di alto livello. Ma è difficile credere che nelle pieghe dei 700 emendamenti alla Finanziaria 2025, arrivati in commissione Bilancio, non ci siano richieste ad hoc avanzate dai deputati di maggioranza e opposizione.

I funzionari del Bilancio in queste ore stanno smistando le proposte che avevano già avuto il via libera nelle altre commissioni per capire se sono tutte ammissibili. All’appello mancano ancora quelle della commissione Ambiente che si riunirà lunedì. Per poi da mercoledì iniziare la discussione generale sul testo del disegno di legge di Stabilità che vale 500 milioni.

Dopo il caso di Carlo Auteri, accusato di avere finanziato compagnie dello spettacolo vicine a lui e alla sua famiglia, e l’apertura delle inchieste della Corte dei Conti e delle due procure di Siracusa e Palermo, sotto i riflettori c’è il sistema dei finanziamenti diretti. Ma vuoi per gli inviti del presidente della Regione, Renato Schifani e del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno a rivedere il sistema dei finanziamenti diretti, vuoi che questo è solo il primo round, come si lascia scappare qualcuno, fatto sta che, da ciò che filtra da Palazzo Reale, la maggior parte degli emendamenti riguarderebbero «temi alti»: sviluppo, lavoro e aiuti alle famiglie in difficoltà finanziaria. Probabile, infatti, come da prassi parlamentare, che i desiderata di partiti e deputati, destinati ad accontentare i territori di appartenenza, verranno poi inseriti in un maxi emendamento alla manovra. Si vedrà. Su circa 700, sono 254 quelli presentati dal M5s, spiega il capogruppo Antonio De Luca.

C’è la norma sull’aumento del fondo di rotazione a disposizione dei Comuni per la demolizione delle case abusive; ci sono i 18 milioni da anticipare al Cas per il completamento di un lotto della Siracusa-Gela; l’istituzione di un fondo per le coppie che ricorrono alle tecniche di procreazione medicalmente assistita; un sostegno economico alle Università per dare continuità ai ricercatori assunti col Pnrr; contributi per i Comuni della Sicilia orientale danneggiati dalle alluvioni; contributi per le parrucche per i malati oncologici; risorse per l’attivazione di una commessa per la salvaguardia dei lavoratori di Almaviva; l’incremento delle spese di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici; l’aumento delle risorse delle Asp per i piani terapeutici individualizzati di presa in carico comunitaria e la richiesta dell’estensione oraria sino a 36 ore settimanali per gli ex contrattisti nei Comuni.

Dal Pd, con Antonello Cracolici, arrivano emendamenti di alto impatto economico. La prima riguarda i mutui a tasso zero fino a 300 mila euro senza interessi per le ristrutturazioni nei centri storici e l’edilizia di borgata.

Proposto lo stanziamento di 5 milioni. Una legge che esiste dal 2009 ma che non è stata rifinanziata e che mira a sostenere il comparto dell’edilizia e dare una boccata d’ossigeno a chi vive in queste zone. C’è poi un’altra misura che va dai 10 ai 20 milioni destinata all’abbattimento degli interessi sul credito al consumo destinata alle famiglie, «perché – spiega il presidente della commissione Antimafia - in Sicilia, malgrado i toni trionfalistici sul Pil, si sono ridotti i consumi e quindi il potere d’acquisto».

Forza Italia, con Marco Intravaia, ha presentato una serie di emendamenti: sostegni ai Comuni per i piani di riequilibrio finanziario e per quelli in dissesto finanziario (previsti 10 milioni); il Fondo di progettazione dei Comuni (15 milioni), i contributi per il Comuni che ospitano siti Unesco (3,5 milioni); e infine quella destinata ai bagnini e al servizio di salvataggio a mare per i Comuni costieri (1 milione). Dalla commissione Salute arriva la proposta, presentata da Pippo Laccoto e approvata con il parere unanime di tutti i componenti, di aumentare il budget di spesa, dai 10 previsti dalla manovra a 20 milioni, per dare incentivi forfettari fino a 18 mila euro lordi l’anno per i medici dei pronto soccorso, con l’eccezione dei capoluoghi delle Città metropolitane, e dei presidi delle zone disagiate, al fine di colmare i vuoti in organico e la carenza di personale nei reparti di emergenza-urgenza.

C’è poi la proposta di Vincenzo Figuccia sui dipendenti della Regione, iscritti al Fondo Pensioni, che potranno riscattarsi gli anni, fino ad un massimo di 5, che non risultano coperti da contribuzione.

Fonte: gds.it



SE IL SINDACATO NON RAPPRESENTA PIÙ QUASI NESSUNO, È UN PROBLEMA DI DEMOCRAZIA


Dal sito www.huffingtonpost.it

di Giorgio Merlo
La risposta a questa pesante crisi di fiducia è nel modello Cisl, non nella ricetta della Cgil attuale, che da un lato si è ormai trasformato in un partito e dall’altro solletica gli istinti più triviali della società per perseguire un disegno politico

24 Novembre 2024
In un recente sondaggio presentato durante Piazza Pulita, trasmissione di La7, i sindacati - secondo gli italiani -  rappresenterebbero appena il 28,5% dei lavoratori, contro un 55,5% che dice che non li rappresenta più e un 16% che non si esprime. Un dato, questo, che liquida da solo tutta la narrazione di Maurizio Landini che sentenzia, goliardicamente, che la sua sigla sindacale, la Cgil, rappresenterebbe quasi per intero i lavoratori del nostro paese. Ora, al di là di Landini che confonde la virtualità con la realtà - oltre ad essere oggettivamente inquietante per il suo continuo ed insistente invito alla “rivolta sociale” contro un Governo che ormai, secondo la sua versione, è considerato un vulnus sempre più pericoloso per la conservazione della democrazia italiana - c’è da essere seriamente preoccupati se emerge in modo sempre più palese che il sindacato è ormai un soggetto del tutto marginale e periferico nello scacchiere sociale e politico del nostro paese.

Perchè quando la percezione popolare è che il sindacato, storico pilastro e presidio dell’assetto democratico e costituzionale del nostro paese, non rappresenta più i lavoratori significa che la qualità della nostra democrazia si sta impoverendo progressivamente. Ed è proprio di fronte a questo scenario che ci dobbiamo chiedere semplicemente perché tutto ciò capita concretamente. Non c’è, come ovvio, una risposta immediata nè, tantomeno, esiste una ricetta per sciogliere positivamente questi nodi. Ma, almeno su un aspetto, non possiamo non essere chiari seppur consapevoli delle enormi difficoltà riconducibili alla crisi cronica degli strumenti di mediazione di rappresentanza democratica. Oltre ai partiti, e più dei partiti, appunto i sindacati. La cosiddetta “disintermediazione dei corpi intermedi”. 

Ora, la risposta a questa pesante crisi di fiducia non può certamente essere la ricetta della Cgil attuale, cioè di un sindacato che da un lato si è ormai trasformato in un partito a tutti gli effetti e, dall’altro, solletica gli istinti più triviali della società per perseguire un disegno squisitamente ed autenticamente politico. La ricetta, checchè se ne dica, continua a risiedere nella storica cultura della Cisl. E cioè in un sindacato che antepone il merito delle questioni alle pregiudiziali ideologiche; in un sindacato che privilegia la contrattazione e quindi il dialogo e il confronto con le altre parti sociali e di governo rispetto al mero scontro politico ed ideologico; in un sindacato, infine, che non fa dello scontro frontale e della divisione cronica la sua ragion d’essere ma indica la sua priorità nel difendere concretamente gli interessi, le istanze e le domande concrete dei lavoratori e dei ceti popolari. Una concezione, questa, che è sicuramente più moderna e più contemporanea perchè la stella polare resta sempre quella di porre gli interessi del singolo lavoratore al centro dell’agenda di un’organizzazione sindacale.
Dopodichè, e come ovvio, se non ritorna la fiducia negli strumenti democratici previsti dalla nostra Costituzione difficilmente si potrà invertire la rotta. Una rotta che rischia, purtroppo, di essere esplosiva sotto il profilo democratico se lega la crescente personalizzazione della politica e dei partiti con un sindacato in preda ad una deriva massimalista ed estremista che rischia di sconfinare anche nella violenza. Per il momento, e per fortuna, solo verbale




24 novembre 2024

TRAGEDIA A PACECO, MUORE MAURIZIO SCUDERI. SINDACALISTA DELLA FLAI CGIL DI TRAPANI E FORESTALE


Dal sito m.tp24.it

24 Novembre 2024
Tragedia a Paceco: muore schiacciato dal trattore il sindacalista Maurizio Scuderi. 

Tragedia nelle campagne di Paceco, dove ieri ha perso la vita Maurizio Scuderi, 55 anni, sindacalista della Flai Cgil di Trapani e forestale. L'uomo, sposato e padre di due figli, è rimasto vittima di un incidente sul lavoro mentre stava operando su un appezzamento di terreno di sua proprietà. Il trattore che stava guidando si è ribaltato, schiacciandolo. Quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. Maurizio Scuderi era una figura molto conosciuta e stimata, sia per il suo impegno professionale sia per il suo ruolo sindacale. Giovanni Di Dia, segretario della Flai Cgil di Trapani, lo ricorda con parole commosse: “Era una persona disponibile, sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei lavoratori. Non si tirava mai indietro, una bella persona, che mancherà a tutti noi”.  Il dolore per la sua scomparsa ha colpito anche il gruppo sacro “La Sollevazione della Croce”, di cui il cognato Giacomo Cintura è vice console. Il capo console del gruppo, Silvio Mauro, ha espresso profondo cordoglio, ricordando il legame della famiglia Scuderi con le attività del sodalizio. La comunità di Paceco e il mondo sindacale piangono la perdita di un uomo generoso e impegnato, punto di riferimento per tanti colleghi.  

Fonte: m.tp24.it


Leggi anche:




UNA TERRIBILE TRAGEDIA È ACCADUTA A TRAPANI, È MORTO IL COLLEGA ASPI MAURIZIO SCUDERI


Ci hanno appena comunicato una bruttissima notizia

Una terribile tragedia è accaduta a Trapani, è morto il collega ASPI Maurizio Scuderi. E' morto in un incidente col trattore in campagna. Il mezzo agricolo si è ribaltato rimanendo a quanto pare schiacciato.
Un collega giovane pieno di vita, impegnato sindacalmente nella FLAI CGIL punto di riferimento di tanti colleghi, molto conosciuto soprattutto nel Trapanese. Aveva 55 anni, lascia la moglie e due figli.

Il Segretario della Flai di Trapani, Giovanni Di Dia, enormemente dispiaciuto, ci tiene a precisare che era uno di quelli sempre disponibile, che non si tirava mai indietro, ma soprattutto in prima linea a difendere i diritti dei lavoratori. Ci lascia una gran bella persona - dichiara al Blog il Segretario Di Dia.


Il Blog esprime le più sincere condoglianze alla famiglia





MONTEROSSO ALMO, GROSSO INCENDIO IN CONTRADA UTRA. L'EPISODIO STA FACENDO MOLTO DISCUTERE VISTO CHE IN QUESTO PERIODO DELL'ANNO NON SI SONO MAI VERIFICATI EPISODI DEL GENERE

 
Dal sito www.giornaleibleo.it

22 Novembre 2024

L'episodio sta facendo molto discutere visto che in questo periodo dell'anno non si sono mai verificati episodi del genere

Clamoroso a Monterosso Almo, in serata un grosso incendio è stato appiccato in contrada Utra, al confine con la zona forestale di Bosco Canalazzo. Il chiarore che rischiara la notte è visibile da buona parte del paese. La circostanza incredibile è che l’episodio si sta verificando in un periodo dell’anno in cui, a causa delle basse temperature serali, di solito episodi del genere non si registrano. Sul posto le squadre dei vigili del fuoco e della protezione civile di Monterosso Almo. Anche se domare le fiamme risulta abbastanza complicato. Si spera che l’umidità e la pioggia possano aiutare (foto di Alessandro Pantano).





23 novembre 2024

SICILIA, IL PIANO FORESTALE É FERMO ALL' EPOCA DEL GOVERNO LOMBARDO


Dal sito qds.it

23 Novembre 2024 - Simone Olivelli
Lo strumento di pianificazione in materia di boschi risale al periodo 2009-2013. L’M5s presenta interrogazione all’Ars. Esiste una proposta di aggiornamento che, nel 2022, ha superato la prima fase della valutazione ambientale strategica 

PALERMO – “Il futuro del bosco è legato a una politica forestale regionale che persegua i seguenti obiettivi: promuovere una selvicoltura sempre meno intensiva; realizzare piantagioni per arboricoltura da legno; concertare misure di prevenzione e difesa da danni biotici e abiotici al bosco, in particolare, quelli connessi agli incendi boschivi; favorire una economia forestale che tenga conto dell’elevato valore sociale del bosco”. A leggerli una dozzina di anni dopo, più che propositi li si potrebbe definire desideri frutto di una spiccata sensibilità ambientale ma anche un poco campati in aria. La realtà, infatti, è contrassegnata da costanti minacce alla natura e generale incuria; fattori che, con la complicità degli effetti dei cambiamenti climatici in atto su scala globale, finiscono per acuire le fragilità del territorio e aumentare il livello di insicurezza di chi li vive.

Eppure il virgolettato è tratto dal piano forestale della Regione 2009-2013. Di fatto si tratta dell’ultimo strumento di pianificazione di cui la politica siciliana si è dotata. La firma sul provvedimento che…




VERTICE DI MAGGIORANZA A PALAZZO D’ORLEANS, OK AD ACCORDO PER APPROVAZIONE MANOVRA ENTRO FINE ANNO


Dal sito www.blogsicilia.it

22/11/2024
Si è svolto oggi a Palazzo d’Orleans il periodico vertice di maggioranza alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. L’incontro ha visto la partecipazione dei segretari regionali e dei capigruppo all’Ars dei partiti della coalizione di centrodestra. Erano presenti: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, Democrazia Cristiana e Movimento per le Autonomie.

Sulla Legge di Stabilità e il Bilancio 2025, il presidente Schifani ha illustrato i principali contenuti dei documenti finanziari già all’esame delle commissioni di merito, che hanno l’obiettivo di assicurare rigore e sviluppo. L’impostazione è stata apprezzata dalle varie forze politiche, che hanno confermato l’obiettivo di approvare la manovra entro dicembre, evitando così, per il secondo anno consecutivo, il ricorso all’esercizio provvisorio. Per quanto concerne la concessione dei contributi, sono stati tutti concordi nel prevedere il finanziamento di interventi qualificanti, scelti con criteri di selezione rigidi.

La riforma delle ex province

Sulla riforma per il ritorno all’elezione diretta per le ex Province, i partiti di maggioranza hanno apprezzato le dichiarazioni dei ministri Salvini e Piantedosi sull’ipotesi della modifica della legge Delrio, percorso che va nella direzione già auspicata da tempo in Sicilia per garantire maggiore rappresentatività e una gestione amministrativa più efficace dei territori.
Il presidente Schifani ha espresso soddisfazione per l’esito del vertice, sottolineando come il confronto costruttivo e la coesione tra i partiti della maggioranza siano elementi fondamentali per affrontare le sfide che attendono la Sicilia nei prossimi mesi.

La manovra

La legge approvata a novembre a Palazzo Reale vale in totale circa 560 milioni di euro. All’iniziale stanziamento del ddl, così come approvato in giunta, si sono aggiunti infatti ulteriori 210 milioni frutto di maggiori entrate accertate durante la discussione del testo in Ars.
Per l’emergenza siccità vengono stanziati 65 milioni di euro, incrementando inoltre di 20 milioni di euro i capitoli di spesa relativi agli interventi di protezione civile per le calamità. Oltre 50 milioni sono stanziati per i sussidi al mondo dell’agricoltura piegato dalla crisi (bonus fieno, minori raccolti cerealicoli, peronospora, blue tongue, brucellosi, comparto apistico), 30 milioni sono destinati all’assegno di povertà una tantum e 10 milioni alla bonifica dei siti contaminati.

Gli interventi

Circa 55 milioni vanno agli interventi in materia di mobilità: 19 per il TPL, 10 per i trasferimenti nelle isole minori, 17 per il contrasto al caro voli e 10 in favore degli aeroporti minori.

Per gli enti locali sono stanziati oltre 15 milioni: 11 per i Comuni in dissesto, 3,5 per gli enti a cui sono state trasferite infrastrutture dall’Irsap, 2 per gli enti interessati dall’emergenza per la crisi vulcanica. Oltre 30 milioni saranno destinati alla contrattazione collettiva regionale. Approvata, inoltre, la stabilizzazione dei precari delle Camere di commercio.
Nel settore sociale il prestito d’onore agli universitari vale 10 milioni, i maggiori stanziamenti per l’Asacom valgono 8 milioni, 12,5 milioni i fondi ulteriori per le disabilità gravissime e 1,2 milioni per il sostegno dei lavoratori delle aree di crisi complessa di Termini Imerese e Gela.





21 novembre 2024

LAVORO E DIRITTI: IL CONFRONTO DELLA UILA A TRAPANI TRA PESCA, AGRICOLTURA E SICUREZZA. AL CENTRO ANCHE LE DIFFICOLTÀ E LE PROSPETTIVE DEI LAVORATORI FORESTALI. MARINO HA ANCHE ACCOLTO CON PRUDENZA LA NOTIZIA DI UN EMENDAMENTO ALLA MANOVRA ECONOMICA DEL GOVERNO MELONI, PER AUMENTARE LE GIORNATE LAVORATIVE DEI FORESTALI. È UN SEGNALE POSITIVO, MA LA STORIA CI INSEGNA CHE È MEGLIO ATTENDERE L’ESITO FINALE E DEFINITIVO DI EMENDAMENTI E NORME PRIMA DI CANTARE VITTORIA


Dal sito www.tp24.it

21/11/2024
A Trapani si è svolta ieri una riunione cruciale della Uila, alla presenza della segretaria generale Enrica Mammucari. L’incontro, ospitato nella sede della Uil in via Nausicaa, ha visto la partecipazione del gruppo dirigente siciliano dell’organizzazione e ha messo al centro le difficoltà e le prospettive di lavoratori del settore agricolo, forestale e della pesca, oltre ad affrontare temi di rilievo nazionale come la tutela dei diritti e la sicurezza sul lavoro. 

Nella sala-riunioni della Uil, in via Nausicaa, presenti fra gli altri i segretari di Uila, Filbi-Uila e Uila Pesca Sicilia Nino Marino, Enzo Savarino e Nino Pensabene, insieme con i segretari provinciali di Uil e Uila, Tommaso Macaddino e Leo Falco.

I pescatori continuano a pagare il prezzo di regolamenti restrittivi, mentre il mercato è invaso da prodotti importati che non rispettano standard ambientali o di sicurezza alimentare", ha detto. La richiesta alla politica nazionale ed europea è chiara: garantire una reale reciprocità nei trattati commerciali e tutelare un settore fondamentale per l’economia locale.



Enrica Mammucari s’è, quindi, soffermata sul “ruolo da protagonista” che le parti sociali devono essere chiamate a svolgere “in tema di politiche attive del lavoro in agricoltura: dalla formazione all’inserimento occupazionale, dalla tutela della salute e della sicurezza ai trasporti e agli alloggi"

Gli Ebat (enti bilaterali, ndr) devono essere lo strumento tecnico operativo delle sezioni territoriali della Rete del Lavoro agricolo di qualità per garantire un mercato del lavoro tracciabile, trasparente, che faccia diventare leader l’Italia con un Made in Italy che profuma di lavoro di qualità. Pure così si combatte il caporalato, nelle cui maglie finiscono anche e soprattutto lavoratrici e lavoratori stranieri che noi della Uila vogliamo difendere e sostenere con le nostre Consulte Migranti presenti in tutti i territori”.

Sempre per il settore agricolo, la riforma dei Consorzi di Bonifica resta una priorità. Nino Marino, segretario della Uila Sicilia, ha sottolineato l’urgenza di risposte concrete da parte della Regione per fronteggiare problemi cronici come la siccità e il dissesto idrogeologico. "Non servono più annunci, ma risorse certe e tempi rapidi per valorizzare il territorio e sostenere i lavoratori", ha affermato Marino. L’attenzione è rivolta anche al turnover generazionale e al rafforzamento dell’occupazione, temi centrali per il futuro delle campagne trapanesi.

Un altro punto chiave è stata la sicurezza sul lavoro, con un focus particolare sulla lotta al caporalato. Mammucari ha ribadito l’importanza degli enti bilaterali per garantire trasparenza e condizioni dignitose. "Non possiamo accettare - ha affermato - che ancora oggi ci siano lavoratori sfruttati, spesso migranti, in un mercato che deve diventare tracciabile e giusto".

Nino Marino, segretario generale della Uila Sicilia, ha posto l’attenzione sulla lunga attesa per una riforma forestale che, nonostante il sostegno di centinaia di amministrazioni locali e la mobilitazione unitaria attraverso iniziative come SvegliaRegione, continua a restare in sospeso. "Abbiamo sospeso una manifestazione programmata per lunedì a Palermo – ha spiegato Marino – come gesto di cortesia istituzionale nei confronti del presidente della Regione, che tramite l’assessore all’Agricoltura si è detto disponibile a incontrarci in settimana. Valuteremo i risultati di questo confronto, ma rimaniamo fermi sulla richiesta di tempi certi per gli interventi necessari".

Marino ha anche accolto con prudenza la notizia di un emendamento proposto da una forza politica di maggioranza alla manovra economica del governo Meloni, volto a destinare un significativo stanziamento alla Sicilia per aumentare le giornate lavorative dei forestali. "È un segnale positivo – ha sottolineato – ma la storia ci insegna che è meglio attendere l’esito finale e definitivo di emendamenti e norme prima di cantare vittoria".

Leo Falco, segretario della Uila Trapani, ha invece rivolto un accorato appello alle istituzioni politiche per interventi concreti in grado di contrastare le crisi che colpiscono settori strategici del territorio. "La nostra provincia – ha dichiarato Falco – soffre enormemente a causa della siccità, che sta devastando le campagne vitivinicole e olivicole. Nel settore della pesca, invece, si continua a pagare un prezzo altissimo per l’assenza di una politica organica. Non possiamo limitarci alla demolizione dei pescherecci, ma dobbiamo puntare a rinnovare la flotta con innovazioni tecnologiche che favoriscano una reale affermazione della blue economy".

Falco ha sottolineato anche la necessità di lavorare per una gestione sostenibile del Mar Mediterraneo, basata sulla pacifica convivenza e sul rispetto reciproco tra le nazioni, e di garantire maggiore sicurezza per i lavoratori del settore. "Non basta parlare di reddito e previdenza – ha concluso – serve un impegno serio per migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza, senza le quali non è possibile immaginare un futuro sostenibile per queste attività".

Fonte: www.tp24.it