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Sifus Confali - Segreteria Generale
Palermo 24-03-2022 - Sicuramente lo scellerato "consociativismo" praticato sistematicamente dai sindacati confederali negli ultimi 30anni in tutti i settori lavorativi, a partire dal comparto forestale, ha rappresentato un elemento fondamentale circa la "disaffezione" dei lavoratori verso la lotta sindacale finalizzata a rivendicare diritti sempre più avanzati.
La dimostrazione della disaffezione che sto teste' rappresentando si registra nel settore forestale siciliano, anche da quando non dovrebbe, ossia, da quando esiste il SIFUS e quindi, da quando i lavoratori hanno avuto a loro disposizione un sindacato alternativo ( quindi non consociativo) che ha puntato con i fatti alla loro stabilizzazione (vedi il ddl di iniziativa popolare 104/2013).
Senza la disaffezione di massa causata dalle metodiche dei confederali (le loro lotte in realtà sono state festicciule finalizzate alla rivendicazione di caramelle avvelenate e alla degustazione di squisiti panini con la meusa), in questi 12 anni, con la presenza e la serietà del sifus, sicuramente, il comparto forestale avrebbe potuto portare a casa se non la stabilizzazione, certamente, una condizione lavorativa più avanzata di quella attuale.
Tuttavia, la verità delle verità, è rappresentata dal fatto che i lavoratori del comparto forestale oltre ad essersi disaffezionati del sindacato si sono disaffezionati dalle lotte che stanno alla base di ogni sindacato che si rispetti ( ne' rappresentano l'arma vincente) e preferiscono percorrere vie più comode e opportunistiche che gli consentono di illudersi che la soluzione verso i loro diritti la trovano da soli: fare causa alla Regione.
Nell' ultimo 15ennio le cause contro la Regione Siciliana per rivendicare una serie di diritti negati sono state tantissime e a parte qualcuna per violazioni delle norme attinenti il numero di giornate, la maternità, il servizio militare, gli scatti d'anzianita' e qualcos'altro, non mi pare che se ne siano vinte tante altre. Altre tipologie di cause per risarcimento danni, anche se vinte in primo grado, vedono la Regione ricorrere in appello. Per le stesse cause ci sono ritardi enormi nei Tribunali. Nel Tribunale di Caltagirone ad esempio, giacciono cause, per cui, dal 2016 ad oggi, la prima udienza è stata spostata almeno 8 volte. Le cause per la stabilizzazione sembrerebbe siano state tutte perse e molte di esse, con condanne alle spese per i lavoratori. In verità noi del SIFUS ne abbiamo 6, della provincia di Enna, attualmente in Cassazione.
Con quanto rappresentatovi non intendo assolutamente sostenere che cause contro la Regione non se ne debbano promuovere per rivendicare singoli diritti negati, ma che le cause non sono assolutamente la soluzione per condurre il comparto forestale al tempo indeterminato nonostante l'ufficio legale del sifus una cinquantina le abbia promosse su specifica richiesta dei singoli lavoratori. Non esiste, a mio modesto giudizio, specificatamente, per questo
settore, una norma generalmente riconosciuta che possa accompagnare il lavoratore forestale alla legittima stabilizzazione e il decreto mille proroghe che è rivolto ai dipendenti della pubblica amministrazione ( no ai forestali) ne rappresenta la testimonianza autentica.
Ovviamente, la strada per la stabilizzazione non è rappresentata nemmeno dalla proposta di riforma forestale avanzata dall'Assessore Scilla poiché questa, oltre a millantare, in 6 anni, fantomatici aumenti di giornate, punta solo a sfuggire alle continue infrazioni rilevate dall' Unione Europea per il continuato uso dei contratti a tempo determinato.
A risolvere il problema delle infrazioni con l'Unione Europea, all'Assessore Scilla, pur lasciando i forestali precari a vita, una soluzione gli e l'hanno fornita i soliti sindacati confederali (Cgil-cisl-uil) il 9-12-2021, attraverso l'inserimento nell'ultimo CCNL degli addetti ai lavori idraulico forestali, dell'art.46 bis ( pag.34). Questo articolo contrattuale prevede il notevole "aumento della flessibilità organizzativa nella gestione della ciclicità delle attività" e, di conseguenza, consente alla Regione Siciliana e alle Regioni che lo vorranno, di sostituire l'attuale contratto a tempo determinato con un contratto di tipo stagionale.
Grazie a questo articolo, il Governo Musumeci punta ad approvare in Parlamento il ddl 1038 che lascia tutti precari sfuggendo alle infrazioni europee.
Paradossalmente, sono cgil-cisl-uil che a parole predicano una riforma a due contingenti, a fornire assist straordinari alla Regione (che rappresenta il datore di lavoro) per garantire il precariato a vita ai forestali siciliani.
In conclusione, questo ragionamento più o meno analitico, vuole dimostrare che solo la lotta sindacale può portare il comparto al tempo indeterminato.
Per queste ragioni invitiamo tutti i lavoratori forestali siciliani a partecipare alla nostra manifestazione in data 30 marzo 2022, alle 10,30 in piazza Parlamento a Palermo.
Il sifus nell'interesse esclusivo dei forestali
Maurizio Grosso - Segretario Generale SiFUS CONFALI
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Siete nati con questo slogan,il problema è che sono passati vent'anni ,a buon intenditore poche parole
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