Dal sito www.lentepubblica.it
24 Novembre 2020
I dettagli sullo Sciopero del Pubblico Impiego per il 9 Dicembre: ecco i motivi di questa protesta ed il programma di mobilitazione.
A dichiarare la giornata di Sciopero sono stati i Segretari Generali delle categorie della funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi, Nicola Turco.
In pratica la bozza di Legge di Bilancio 2021 non piace ai sindacati per quanto riguarda i temi del rinnovo dei contratti pubblici e l’impegno per nuove assunzioni.
Si tratta di un evento che non si verificava da tempo: l’ultima volta il Pubblico Impiego aveva aderito allo sciopero generale del 2016, ma uno sciopero con tutte le sigle sindacali e specifico del comparto pubblico si era registrato il 28 settembre 2012.
Sciopero Pubblico Impiego del 9 Dicembre: ecco il perché della protesta
L’annuncio dei sindacati è il seguente:
Noi lavoratrici e lavoratori pubblici abbiamo fatto funzionare le amministrazioni pubbliche anche quando i governi hanno tagliato risorse e privatizzato i servizi ai cittadini e ora, anche in smart working e con nostri mezzi, siamo sempre a disposizione dei cittadini e delle imprese, in sanità, nei servizi educativi, nell’assistenza ai cittadini e garantiamo la loro sicurezza, ci stiamo prendendo cura del paese rischiando in prima persona.
Le sigle sindacali hanno poi sintetizzato per “argomenti” le motivazioni del proprio sciopero.
Eccoli qui di seguito.
ASSUNZIONI
Per sostenere i cittadini e aiutare le imprese servono enti pubblici più efficaci. E invece sono stati svuotati dal blocco delle assunzioni e dai pensionamenti ed hanno dipendenti con un’età media di 51 anni! Per questo chiediamo un piano straordinario di assunzioni: 500000 sono i lavoratori che verranno a mancare alla pubblica amministrazione e sono una straordinaria occasione per l’innovazione dei servizi e per tanti giovani che possono sperare in un lavoro stabile.Rinnovare la PA assumendo giovani per dare migliori servizi ai cittadini.
LOTTA AL PRECARIATO
Lavoratrici e lavoratori precari in Italia nella PA 170mila170mila precari nella pubblica amministrazione sono un abuso. Per questo la Commissione Europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia. Ridare dignità al lavoro è una priorità. Stabilizzare si può e si deve, chiediamo la proroga dei requisiti per le stabilizzazioni, il riconoscimento dei periodi di lavoro svolti con tutte le forme di lavoro flessibile e la stabilizzazione di tutti i precari COVID. Rischiano la vita in emergenza almeno diamogli sicurezza nel lavoro!
SICUREZZA
In tutti i luoghi di lavoro il personale deve essere fornito di adeguati DPI, gli ambienti devono essere sicuri ed occore impedire che il personale subisca quotidianamente aggressioni. I carichi di lavoro devono essere sostenibili fisicamente e psicologamente; basta turni che superano spesso le 12 ore. Gli operatori sanitari sono aggrediti negli ospedali. I lavoratori pubblici sono offesi e denigrati. Ma nella pandemia, senza protezioni e con pesanti carichi di lavoro, hanno organizzato il lavoro e i servizi. Meritano protezione e rispetto!
RINNOVI CONTRATTUALI
Contratti di Sanità, Enti Locali, Amministrazioni centrali sono scaduti da due anni! La pandemia ha dimostrato che il lavoro pubblico serve al paese e i servizi pubblici per cittadini e imprese vanno rafforzati. Per questo chiediamo al governo più risorse per i contratti di tutti i lavoratori pubblici. E così dare servizi migliori a cittadini e imprese. Inoltre per organizzare meglio le amministrazioni. E per personale più qualificato. Le risorse sono riconoscimento di salario ma per noi del settore pubblico sono necessarie anche per riformare il sistema di qualificazione professionale, sbaglia chi denigra la nostra rivendicazione perché mettere in valore le competenze e riconoscere le professionalità sono una priorità, soprattutto se la Pubblica amministrazione vuole vincere la sfida dell’innovazione.
Il Volantino
Qui di seguito, o a questo link in formato PDF, potete visualizzare e scaricare il volantino della giornata di Sciopero.
Fonte: www.lentepubblica.it
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