13 ottobre 2018

ANTINCENDIO, IL FATTORE CLIMA NEL SUCCESSO DI MUSUMECI. ESPERTO: «IN CENTO ANNI MAI PIOVUTO COSÌ TANTO IN ESTATE»


Dal sito meridionews.it

Luigi Pasotti dirige l'unità operativa climatologica dell'Osservatorio acque della Regione. A MeridioNews spiega quanto le condizioni meteorologiche abbiamo influito nella capacità di controllare i roghi. «Senza i venti secchi del Nordafrica è stato più facile», spiega

SIMONE OLIVELLI 12 OTTOBRE 2018
«Successo della campagna antincendio? Qualsiasi giudizio non può non tenere conto dell'eccezionalità delle condizioni climatiche che quest'anno abbiamo avuto». A suggerire una nuova lettura dei dati divulgati ieri in conferenza stampa dal presidente della Regione, Nello Musumeci, è Luigi Pasotti, dirigente dell'unità operativa climatologica dell'Osservatorio acque. Il governatore ieri ha fatto il punto sulle operazioni di spegnimento nelle aree boschive e non della Sicilia, sottolineando come rispetto all'anno precedente ci sia stato circa il 35 per cento in meno di interventi e una riduzione della superfice percorsa dal fuoco dei quasi tre quarti. 

Tali risultati, per Musumeci, sono direttamente collegati alla possibilità avuta in questa stagione di usufruire dei mezzi aerei. Oltre ai tre elicotteri del ministero della Difesa e a uno dei carabinieri, ci sono stati quelli messi a disposizione dai privati: il raggruppamento temporaneo di imprese formato dalla nissena Helixcom e dalla campagna E+S Air, unico partecipante, si è aggiudicato a giugno la gara da oltre due milioni di euro. «Abbiamo lavorato bene, la possibilità di usare mezzi aerei consente di raggiungere facilmente la zona interessata dal rogo e di intervenire prima che le fiamme si propaghino su vaste aree - dichiara a MeridioNews l'imprenditore nisseno Luca Mannino, titolare di Helixcom -. Considerato che l'appalto è iniziato in ritardo, contiamo di mantenere i sei mezzi per l'intero mese di novembre, anziché fermarne cinque così come previsto dal capitolato».

Sui vantaggi derivanti dagli elicotteri si sono fermati ieri sia Musumeci - «quest'anno sul fronte degli incendi siamo riusciti a ottenere ottimi risultati grazie all'utilizzo strategico dei mezzi aerei» - sia il comandante del Corpo forestale regionale, Filippo Principato, che si è spinto oltre: «Questi risultati non sono frutto del meteo clemente perché - ha spiegato - la superficie media bruciata è scesa moltissimo e questo è indipendente dalle condizioni meteo». Di avviso completamente diverso è però Luigi Pasotti. Un convincimento che poggia sui dati di questi mesi: «Abbiamo avuto un'estate con caratteri di eccezionalità mai registrati finora - dichiara il responsabile dell'unità operativa climatologia della Regione -. Per esempio, da che si monitorano le condizioni meteo, non aveva mai piovuto così tanto a giugno e agosto».

Le condizioni favorevoli al controllo degli incendi sono state diverse. «Nel 2017 abbiamo avuto l'anticiclone nordafricano puntato sempre sulla Sicilia, mentre nel 2018 lo stesso è valso per la penisola iberica - continua Pasotti -. Noi ci siamo presi le correnti balcaniche. La Sicilia per certi tratti è stata la regione più fresca d'Italia, e questo chiaramente ha inciso sugli indici di innesco e propagazione. In sostanza se la vegetazione presenta un livello di umidità elevato le possibilità che la stessa prenda fuoco resta bassa. Al contempo senza la presenza di venti secchi dal Nordafrica i roghi si propagano con velocità inferiori». La soddisfazione di Musumeci è quindi immotivata? «Non avere avuto incendi come nel 2017 è senz'altro motivo di gioia per quanti tengono alla Sicilia. Ma per quanto l'organizzazione possa essere stata migliore rispetto al passato, un'analisi approfondita deve tenere conto anche del clima, altrimenti si dà un'informazione incompleta».

Fonte: meridionews.it





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Caro Presidente Musumeci, la medaglia che vi siete affissi sull'abbattimento dell'estensione di superficie boschiva incendiata, ve la potevate risparmiare sia perchè il merito è del padreterno, sia perchè la Sicilia è classificata anche quest'anno la regione piu bruciata d' Italia







3 commenti:

  1. Musumeci si ritiene amico dei lavoratori forestali. Ma parla la stessa lingua del suo predecessore crocetta. Se ricordate anche il governo crocetta aveva avuto un clima, simile a questo anno. E l'allora governatore crocetta si vantava che l'antigendio aveva funzionato a perfezione Ma sappiamo che non era così era stata il Padre Eterno. Di fatto è stato smentito nel 2017 alte temperature Sicilia maglia nera. Devastazione aziende andate a fuoco. Migliaia di ettari di boschi andati a fumo. Quindi verbo volante. Musumeci vogliamo i fatti.

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  2. Il vero dramma però è.... che, sia il comandante del Corpo Forestale, che il presidente della Regione siano veramente convinti che la loro ***strategia***..abbia funzionato.

    Quindi, se ne deduce, che, tutto sia a posto e non vi sia alcun problema nel settore antincendio!!

    Annamo bene, annamo proprio
    bene..... direbbe a sora Lella.

    Giuseppe Spagnuolo.

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  3. Il presidente Musumeci grazie alla piovosità di questa estate si attribuisce meriti organizzativi per AIB ....... Allora deve sperare che per tutto il suo mandato piove sempre d'estate ...... così la sua organizzazione sarà eccellente .... a prescindere dei DPI .... automezzi precari di tutto ..... elicotteri che arrivano in ritardo e poi da contratto restano pure dopo il 15 ottobre ...... bella organizzazione ..... ancora non si sono visti gli aumenti del nuovo contratto e neanche la promessa che non avremmo avuto neanche un giorno di riposo per tutto l'anno ..... Fedele B.N. D2 Catania

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