13 maggio 2025

GIÙ IL SIPARIO. È ARRIVATO IL MOMENTO DI CHIUDERE IL BLOG. BASTA, CI SIAMO STANCATI, C'È STATA LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO! NON È QUESTA LA SICILIA CHE VOGLIAMO. GRAZIE DI CUORE A VOI CHE CI AVETE SEGUITI FIN QUI… RIMANIAMO ANCORA FIDUCIOSI PERCHÈ SARANNO I TRIBUNALI A DECIDERE LE SORTI DEI LAVORATORI FORESTALI. È L'UNICA SPERANZA CHE CI RIMANE, VISTO CHE LA POLITICA E I SINDACATI NON CI SONO ANCORA RIUSCITI!


di Michele Mogavero
Cala il sipario sul Blog dei Lavoratori Forestali e degli Addetti allo Spegnimento Incendi della Regione Siciliana. Adesso.
L'avevamo detto il 12 marzo 2025 che il Blog non ha più motivo di esistere qualora venisse rispolverata una norma congelata "un'altra mazzata che si è tenuta in stand by fino ad ora potrebbe essere presto rispolverata. E se è vero quello che si vocifera, il Blog non ha più motivo di esistere".
In questo link: 

Ebbene, la minchiata del secolo sta per essere rispolverata!

Gestire il Blog per me non è mai stato un lavoro, è stata solo una bellissima passione. Il Blog richiede tempo, cura, attenzioni, stimoli, ecc. E quando mancano queste cose, mi sono chiesto spesso se valesse la pena continuare.

Con il Blog abbiamo fatto il possibile, ci siamo posti l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative con un aumento strutturale delle giornate e/o con la stabilizzazione, ma non ci siamo riusciti. 

Siamo stati anche criticati difendendo sempre la categoria, il nostro pane. Pensiamo di essere stati nel giusto. Abbiamo lottato con modalità diverse ma avendo sempre lo stesso obiettivo.

Siamo stati i primi in assoluto ed anche i promotori a credere nella petizione Europea quando tutti erano scettici, dai Sindacati Confederali al Sifus. Da premettere che il Sifus dopo qualche anno ha cambiato idea per buttarsi anche lui nei ricorsi per chiedere sia il risarcimento che la stabilizzazione e secondo noi ha fatto bene. Mettetevelo bene nella zucca, se succede qualcosa di positivo lo dobbiamo per prima allo studio legale Fasano che ha proposto la petizione europea. La petizione è andata bene, è andata talmente bene che hanno cambiato le carte per contrastarla, questi sono i fatti e le chiacchiere li lasciamo agli altri, ai leoni da tastiera, quelli che criticano sempre senza metterci un dito, quelli che non sbagliano mai rimanendo nel divano.

Ci siamo stancati perché abbiamo capito da un bel pò che non abbiamo speranze, che il sistema non cambia. L'ultimo sciopero quello del 26 marzo 2025 é stato utile, ma non è andato per come doveva andare, non ha avuto quel successo che i sindacati speravano.
Purtroppo i lavoratori sono sfiduciati, non credono più a nessuno.
Ma a prescindere di tutto, quello che non ci è piaciuto è stato il rifiuto del Presidente Schifani a ricevere le OO.SS..

I Sindacati purtroppo non riescono più ad essere incisivi come una volta. Prima qualche risultato arrivava. Quando c'era qualcosa di importante si seguivano in diretta le sedute parlamentari con lo schermo in piazza. Altri tempi!

Continueranno tavoli e tavolini tecnici? Incontri vari?
Solo questo abbiamo visto!

Ha ancora senso scrivere nel Blog?

Ha ancora senso farsi prendere per i fondelli nonostante cerchi giornalmente di farlo capire con tutti i mezzi?

Ha ancora senso rimanere nel precariato?

Ha ancora senso far entrare nuovi lavoratori e/o ripescati senza che prima vengono stabilizzati quelli che sono stati sempre fedeli nelle graduatorie?

Ma è così difficile stabilizzare prima quelli storici ed un minuto dopo  assumere tutti gli altri?

Ma è così difficile cambiare mentalità?

Ma è così difficile non pensarla tutti alla stessa maniera?

Ma si può sapere perchè dall'oggi al domani con un colpo di penna l'ultimo CCNL ha trasformato i lavoratori forestali da tempo determinato a stagionali ottenendo l'effetto Boomerang?

In questi ultimi anni si è lavorato solo per creare nuovi precari, siamo solo mortificati e non ci sono scuse che tengono.
Non è questa la Sicilia che vogliamo!

Si è iniziato con il ripescaggio, con quelli che per un motivo X avevano abbandonato la forestale perchè avevano trovato di meglio. Di fatto hanno modificato la legge senza che nessuno ne sapesse niente. Stiamo parlando del comma 90 dell’art.13 L.r. 16/2022, quello sui ripescati.

La prima infornata arriva con l'art. 13 comma 90 LEGGE 10 agosto 2022, n. 16 (Stiamo parlando dei nuovi ripescati)
I soggetti che, pur aventi titolo all'inserimento nelle graduatorie ai sensi dell'art. 47 della legge regionale n.14/2006, ne risultano esclusi, possono produrre istanza di inclusione all'atto della predisposizione annuale delle graduatorie di cui  all'art. 12 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5. I medesimi concorrono alla attribuzione delle giornate  di lavoro nel limite di quelle resesi disponibili  in  ragione della minore spesa dovuta ai pensionamenti o decessi registratisi nell'anno precedente. Gli stessi sono  inseriti in coda nella graduatoria unica distrettuale ad esaurimento, come previsto dal  comma 7 dell'art. 44 della legge regionale n. 14/2006.
Ebbene, questo è stato solo un bruttissimo precedente che adesso apre le porte a tutti gli altri. Infatti basta dimostrare di aver svolto almeno un turno di lavoro con l’amministrazione forestale in qualsiasi tempo per essere inseriti e passare direttamente a 101 giornate in quei distretti dove non ci sono più 78isti.

Tutto quì?
Ma quando mai!

Sotto la guida del Governo Schifani arriva infatti l'Art. 75 Legge Regionale n.3/2024.
Infatti basta dimostrare di aver svolto almeno un turno di lavoro con l’amministrazione forestale in qualsiasi tempo per essere inseriti e passare direttamente a 101 giornate in quei distretti dove non ci sono più 78isti.
Art. 75. Disposizione in materia di rapporto di lavoro con l'amministrazione forestale.

1. Ai lavoratori che alla data del 31 dicembre 1990 abbiano intrattenuto rapporti di lavoro a tempo determinato con l'amministrazione forestale che non hanno presentato apposita istanza, in deroga rispetto a quanto previsto dal comma 3 dell'articolo 49 della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16 e successive modificazioni, è riconosciuto il punteggio di cui al comma 2 del predetto articolo 49.

2. Al fine di dare attuazione alle previsioni del comma 1 si procede all'aggiornamento d'ufficio dei punteggi dei singoli lavoratori e delle relative graduatorie distrettuali, con inserimento prioritario nel contingente in presenza di vacanza di organico e senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio della Regione.

3. A decorrere dall'anno 2024 le disposizioni di cui al comma 90 dell'articolo 13 della legge regionale 10 agosto 2022, n. 16 e successive modificazioni trovano applicazione, ad istanza degli interessati, anche ai soggetti che abbiano svolto almeno un turno di 51 giornate lavorative ai fini previdenziali, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio della Regione.

 


Ma era stato proprio lui a promettere che: "La precarietà la dobbiamo combattere, abolendola, sistemando quella che c'è, ma non creandone più altra. Perchè la precarietà è un epoca che è finita, dobbiamo guardare al lavoro stabile, al lavoro duraturo, al lavoro che da certezze ai nostri figli, alle famiglie, ai figli dei nostri figli".

Il ripescaggio, senza pensare prima a quelli che sono stati sempre fedeli nelle graduatorie é stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, era stato uno dei nostri cavalli di battaglia. Non è questa la Sicilia che vogliamo!
Purtroppo abbiamo solo constatato che gli impegni vanno nella direzione di creare nuovi precari non avendo rispetto dei lavoratori storici.
Ma ci sono anche altre cose, che sommate a tutto questo, ti fanno venire meno la voglia di andare avanti.
Il sistema è più forte che mai, ma siamo noi a volerlo!

Il Blog ha cercato di contrastare questa porcata, ma era impossibile riuscire a cambiarla. Purtroppo ci siamo resi conto che eravamo in pochi a voler cambiare questo sistema.
Avevamo creato una petizione online firmata da pochissimi lavoratori, siamo stati letteralmente boicottati. Pazienza, ma non è questa la Sicilia che vogliamo!

Avevamo scritto al Governo Schifani e non abbiamo avuto mai risposta. Che dovevamo fare ancor di più se nessuno ci è venuto in aiuto? Addirittura eravamo disposti a scendere in piazza anche da soli. Non siamo stati capaci perchè gli interessi per fermarci erano troppo grandi.

Ci siamo appellati al presidente Schifani affinchè si congelassero le nuove assunzioni di precari nella forestale. Abbiamo fatto notare che non ci è sembrato corretto nei confronti di quei lavoratori, che sono in graduatoria da decenni e che non si vedranno aumentare nemmeno un giorno di lavoro.
Se nuove assunzioni di precari dovranno arrivare, lo si faccia con la riforma e pensando prima a quelli storici - dicevamo per iscritto.

L'art. 75, L.R. n. 3/2024, anche se viene abrogato non cambia assolutamente nulla, perchè anche i soggetti che in qualsiasi tempo abbiano intrattenuto rapporti di lavoro a tempo determinato con l'Amministrazione, sono inclusi nel comma 90 dell’art.13 L.r. 16/2022.
Da ignoranti che siamo abbiamo dato questa interpretazione.

Cosa vogliamo dire con questo?
Che innanzitutto non ce l'abbiamo con i nuovi ingressi, anzi, che ben vengano a centinaia, a migliaia. Ma prima bisogna stabilizzare quelli storici che non hanno mai abbandonato la forestale ed un secondo dopo assumere tutti gli altri.
Lo ripetiamo ogni volta, i ripescati sono esenti da tutte le colpe.

La Sicilia è fondata sul precariato. PUNTO!
Sono convinto che con il referendum dell'8 e 9 giugno per i forestali non cambierà nulla perchè c'è sempre qualche scienziato più intelligente, anzi più di uno, che ha sempre la soluzione pronta per non stabilizzare.
Quindi vale veramente la pena andare a votare per il referendum?

In Sicilia e per i lavoratori forestali si è sempre lavorato per tenere vivo il precariato. 

Diminuiscono i precari lavoratori forestali?
Nessun problema, ne creiamo altri sotto forma di ripescati.

Inutile nasconderci, in 40 anni non abbiamo mai visto un provvedimento serio che migliora le condizioni di lavoro degli operai forestali. Solo promesse elettorali per accaparrarsi i voti.

Il potere ha fatto di tutto per cambiare le carte in tavola, si è rifiutato ancora una volta di modificare la parte che riguarda i contingenti. In questi anni ci siamo sgolati affinchè tutti e nessuno escluso avessero le stesse giornate eliminando le VERGOGNOSE fasce occupazionali di 78, 101 e 151, anche gradualmente.
Due soli contingenti: 181 e LTI, ancora meglio la stabilizzazione!

Si è lavorato SOLO per creare nuovi precari modificando dall'oggi al domani le leggi. E' filato tutto liscio senza problemi. Ma sappiatelo tutti che questa è la Sicilia che non vogliamo.

L'eterna questione forestale è una scelta politica, non economica.
Le risorse ci sono!

Ma ci sarebbe tanto da fare ma che la politica non fa.
Qualche esempio?

Strade comunali, provinciali, parchi, siti archeologici ecc. hanno continuamente bisogno di manutenzione. I comuni sono a secco di operai per la manutenzione del verde. Però fanno credere all'opinione pubblica che siamo un peso per le casse regionali. Ma non è vero perchè possiamo essere impiegati anche nelle altre competenze.

Fate come volete, avete carta bianca in quanto nessuno si indigna più.
Siamo una forza, ma siamo tutti divisi, peccato perché potremmo farci ascoltare.

Saranno sicuramente i tribunali a decidere le sorti dei lavoratori forestali!

Una frecciatina va a quei colleghi che hanno incarichi in politica e/o nelle Amministrazioni comunali. Se si è bravi ad amministrare, non c'è bisogno di andare dal politico di turno per chiedere un finanziamento per il proprio paese, ci sono tanti modi per ottenere quello che spetta. Da premettere, che è importante avere dei riferimenti politici, ma se questi se ne fregano dei forestali allora bisogna avere il coraggio di posarli. Ma a quanto pare vogliono avere due piedi in una scarpa e guarda caso chi ha la sorte peggiore sono proprio i lavoratori forestali.
Con quale coraggio, da adesso in poi chiedete i voti ai lavoratori forestali?

SI PUÒ E DI DEVE FARE POLITICA PENSANDO SOPRATTUTTO ANCHE AL PROPRIO LAVORO DI OPERAIO FORESTALE. INVECE SI FA POLITICA A DISCAPITO DEI LAVORATORI FORESTALI

Cosa voglio dire con questo?
  • Che se non si cambia questo sistema non si ottiene un bel niente!
  • Chi promette stabilizzazioni, aumento delle giornate specialmente in campagna elettorale li deve mantenere!
  • Chi promette che a breve la riforma va in discussione all'Ars o nelle varie commissioni (nel frattempo sono passati anni, decenni), li deve mantenere!
  • Chi promette che a breve i lavoratori forestali avranno quello che hanno sempre desiderato (nel frattempo sono passati anni, decenni) lo deve mantenere!
Signori, questa è storia, è sempre andata così, si mente sapendo di mentire.

E' da decenni che ci prendono in giro.
In ogni campagna elettorale assistiamo alle stesse cose, incontri, comizi, promesse non mantenute ecc.

Risultato? 
Loro vanno a governare anche con i voti dei lavoratori forestali e guarda caso si dimenticano di tutto, anzi in qualche caso peggiorano le cose modificando le leggi esistenti. Però noi li premiamo sempre, invece a chi si impegna realmente viene lasciato fuori dai giochi perchè non fa parte di questo sistema malato. Ma siamo noi i primi responsabili ad eleggere gli scienziati di turno, la colpa è solo nostra. 

Fortunatamente però non tutti la pensano così!

Abbiamo cercato di farlo capire in tutte le maniere, ma non siamo stati così bravi ad ottenere l'effetto desiderato. Pazienza, non abbiamo nulla da rimproverarci sotto questo punto di vista.
La politica è bella solo se si è in grado di cambiare il sistema, solo se si mantengono le promesse, se non si dicono bugie, altrimenti sono solo prese per i fondelli. Se vengono meno queste premesse, bisogna subito abbandonare il proprio "cavallo" e non illudere i propri colleghi. Vi raccomando, applausi scroscianti alle prossime elezioni, magari conditi con aperitivi e pranzi, tutto a gratis.

Non è stato per niente facile scrivere questo post, ma era giusto motivare la chiusura del Blog nonostante l'ottimo successo con i suoi quasi 35 milioni di visualizzazioni, migliaia di visualizzazioni al giorno, 6930 follower nella pagina Facebook. Un risultato lusinghiero in termini di visite, ma non era questo il nostro obiettivo, come non era nemmeno lo scopo di lucro che abbiamo sempre rifiutato e respinto, sempre!
Siamo partiti dal nulla, per gioco, ma con la grande passione per la forestale e ci tengo a precisare: libero da influenze politiche o di altro tipo.
Sono trascorsi più di 14 anni, stanchi e delusi anche dai colleghi che non vogliono provare a cambiare le cose, ma anche molto soddisfatti per quello che siamo riusciti a fare. Ma la vera partita, quella della dignità lavorativa è stata persa solo per colpa nostra. Nel nostro piccolo, senza essere mai citati, abbiamo fatto ed ottenuto grandi cose. Perchè quando veramente si vuole qualcosa, alla luce del sole, il risultato arriva sempre! In tutto questo però dobbiamo fare sempre i conti con una parte che rema e che ha remato contro.

Gli operai forestali continueranno ad usare il cervello per la "Rivolta Sociale" pacifica per dire basta al lavoro precario.

Grazie di cuore a voi che ci avete seguiti fin qui…

Tutto ha un inizio e una fine!
Tutti siamo utili ma nessuno è indispensabile!





06 maggio 2025

CAMPAGNA ANTINCENDIO IN SICILIA, 1000 NUOVI VOLONTARI E 300 MEZZI OPERATIVI


Dal sito siciliarurale.eu

di Annalisa Ciprì - 06/05/2025
L’estate è alle porte e con le temperature calde arrivano anche gli incendi. La stagione delle attività antincendio boschivo per l’anno 2025 avrà inizio il 15 maggio e terminerà il prossimo 31 ottobre, quindi tutto pronto per i mesi ‘critici’ della nostra Isola, che ogni anno vive il dramma dei disastri causati dal fuoco che colpisce campagne e non solo.

Di competenza del Corpo Forestale della Regione Siciliana, insieme ai Vigili del Fuoco, quest’anno sarà riproposta la convenzione, come lo scorso anno, che ha visto entrare in campo delle squadre aggiuntive e distaccamenti, per ripartire con una marcia in più.

Infatti, la campagna dell’anno scorso, come abbiamo visto, si è svolta mettendo all’opera 532 volontari specializzati nell’estinzione dei focolai e a altri 177 formati per promuovere la cittadinanza attiva e la riduzione dei rischi. Tutto grazie alla messa in campo di strategie per preservare il patrimonio boschivo, ma anche per tutelare le abitazioni e soprattutto la popolazione.

Durante il 2023 l’Italia è stata colpita da incendi boschivi per una superficie complessiva di 1.073 chilometri quadrati, inferiore solo al 2021 negli ultimi sei anni. I numeri risultano in aumento rispetto al 2022 soprattutto per le superfici bruciate totali (+36%), e in misura minore per le sole superfici forestali bruciate (+6%). Solo la Sicilia e la Calabria hanno contribuito a più dell’83% del totale di superficie forestale italiana colpita da grandi incendi boschivi.

E Palermo è stata la Provincia maggiormente colpita dagli incendi con 43,5 chilometri quadrati. Da sola rappresenta il 43% del totale forestale regionale bruciato e ben il 28% del totale forestale nazionale percorso da incendio.

Nell’arco di soli 4 giorni, quelli tra il 24 e il 28 luglio 2023, sono bruciati circa 80 chilometri quadrati di superficie boschiva, in media si tratta di 20 chilometri quadrati al giorno. Invece, nei mesi di agosto e settembre sono bruciati 0,3 chilometri quadrati di foreste al giorno. Un altro evento significativo è stato quello avvenuto a settembre, quando, tra il 17 e il 23, sono bruciati nuovamente 20 chilometri quadrati di bosco, 2,8 chilometri quadrati al giorno.

Secondo i dati dell’assessorato Territorio e Ambiente, invece, i numeri nel 2024 si sono leggermente abbassati, ci sono stati 4.730 incendi, nello stesso periodo del 2023 erano stati 5.300. Il calo è dovuto al fatto che non ci sono state molte giornate con venti forti, e c’era poco materiale combustibile perché erba e sterpaglie non si sono sviluppate per la mancanza di acqua.

Gli incendi, soprattutto quelli di fine luglio, hanno devastato diverse aree, in particolare attorno a Palermo, dove 43,5 chilometri quadrati sono stati inceneriti, rappresentando il 43% del totale forestale regionale e il 28% di quello nazionale. Anche le province di Messina e Siracusa hanno subito gravi perdite, con 25 e 30 chilometri quadrati di superficie boschiva bruciati rispettivamente.

Su scala nazionale, sono stati rilevati 615 incendi e nonostante l’estensione delle aree colpite.

Quali sono le prospettive per il 2025?

Il dirigente generale della Protezione Civile regionale Salvatore Cocina, ha annunciato che in Sicilia si assisterà a un’estate un po’ più difficile perché avendo avuto più piogge ci sono molte erbe e vegetazione, e si aspettano delle temperature molto elevata nell’estate, le previsioni quindi non sono favorevoli.

Ma tutto dipenderà comunque sia della temperatura, ma soprattutto dal vento. Sono. appunto, le giornate di vento forte che creano incendi che non si possono fermare e non si possono spegnere, incendi devastanti.

In 1000 volontari pronti, con circa 300 mezzi, che si stanno preparando con delle esercitazioni, una che è stata completata e ne sono previste altre 5 in tutta la Sicilia, si tratta di esercitazioni congiunte, partecipano i volontari, a supporto, preposti istituzionalmente a spegnere gli incendi, e sono guidate dai Vigili del Fuoco e dagli operatori della Forestale. Nel contempo ci sono in corso formazioni per altri 540 volontari che si chiuderanno entro i primi di giugno.

Il lavoro di squadra e la tempestività degli interventi sono le uniche armi vincenti in tema di prevenzione e contrasto del rischio incendi. L’obiettivo principale è quello di fornire ai volontari gli strumenti necessari per gestire il fuoco e spegnere focolai di vegetazione in modo adeguato, minimizzando i rischi per la loro sicurezza e per quella degli altri.

E’ tutto molto incerto in questo momento, non ci resta che sperare che il caldo e gli incendi ci diano tregua.

© Riproduzione Riservata




INNESCÒ UN INCENDIO BOSCHIVO PER SFRUTTARE I TERRENI COME PASCOLO, ARRESTATO


Dal sito gds.it

06 Maggio 2025
I carabinieri hanno arrestato a Taormina, un uomo di 59 anni accusato di incendio boschivo aggravato dal grave danno ambientale e dalla determinazione di un pericolo per gli edifici. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Messina. L’incendio di vaste proporzioni si era sviluppato il 25 e 26 luglio 2023, nella zona tra Taormina, Castelmola e Letojanni. L’incendio, che aveva interessato un’estensione complessiva di 234 ettari, causò danni ingenti a coltivazioni e aree boschive arrivando a lambire anche l'autostrada A18 Catania-Messina, con la momentanea interruzione del tratto tra Roccalumera e Taormina.

Le fiamme si erano propagate in modo così rapido che l’indagato non sarebbe riuscito a spostare il suo camion, andato distrutto insieme a due fucili che si trovavano al suo interno.

Secondo gli investigatori l’uomo avrebbe innescato il rogo per sfruttare alcuni terreni come pascolo, anche se i fondi non erano di sua proprietà. In particolare avrebbe invitato vari allevatori a condurre il proprio bestiame nelle zone in questione, avviando trattative per «concedere» il pascolo - benché senza alcun titolo - in cambio di somme di denaro per migliaia di euro.

Fonte: gds.it



05 maggio 2025

PARTINICO (PA). ALCUNI OPERAI FORESTALI SARANNO ASSEGNATI AL COMUNE. L’ACCORDO PREVEDE L'IMPIEGO PER CINQUE GIORNI ALLA SETTIMANA PER LA MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO E DURERÀ 12 MESI A PARTIRE DALLA FIRMA E SARÀ ESECUTIVO DA SUBITO. IL BLOG SALUTA POSITIVAMENTE L'ACCORDO, MA LE ALTRE COMPETENZE DEVONO PREVEDERE UN AUMENTO DELLE GIORNATE. AUSPICHIAMO CHE L'ANCI SICILIA CI VENGA IN NOSTRO SOCCORSO

Foto archivio

Nell'articolo del 2 Maggio 2025, apparso nel sito partinicolive.it, a firma del giornalista Michele Giuliano, abbiamo appreso che i lavoratori forestali di Partinico cureranno gli spazi verdi della città. L’accordo prevede l’assegnazione al Comune di almeno quattro operai forestali, per cinque giorni alla settimana, per la manutenzione del verde pubblico. 
L’accordo durerà 12 mesi a partire dalla firma e sarà esecutivo da subito.

L'articolo completo in questo link: www.partinicolive.it


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Il Blog saluta positivamente l'accordo. Ma le altre competenze devono portare un aumento delle giornate ai lavoratori forestali. Punto!

Adesso, visto questo bel precedente, i comuni siciliani sono autorizzati a chiedere la collaborazione dei lavoratori forestali per tutti i giorni.

L'abbiamo sempre saputo che siamo indispensabili anche per gli enti locali, ma l'obiettivo è sempre stato più giornate di lavoro sin da subito.
I lavoratori forestali sono ben lieti di questa collaborazione, ma a condizione che si aumentano le giornate.

Visto che l'Anci Sicilia sostiene le nostre rivendicazioni, potrebbe venirci in soccorso dopo questa notizia?



IN SICILIA I PANNELLI SOLARI STRAPPANO ETTARI DI TERRENO ALL'AGRICOLTURA, ALLARME DI COLDIRETTI


Dal sito palermo.gds.it

03 Maggio 2025
«Là dove c'era il grano, là dove c'erano produzioni tipiche adesso ci sono distese di pannelli solari. Basta percorrere pochi chilometri dalle città per vedere quanto sta succedendo in Sicilia dove in nome della transizione green si sta modificando la vocazione territoriale, agricola, turistica, paesaggistica completamente alterata da una deregulation durata anni». Lo dice Coldiretti che denuncia la «deformazione territoriale» che sta avvenendo nell’Isola.

«Migliaia di ettari strappati all’agricoltura per produrre elettricità ma non si sa quanta ne rimanga nella nostra Regione. Siamo di fronte ad una nuova colonizzazione che depaupera i terreni fertili su cui questi pannelli vengono installati - ribadisce Coldiretti Sicilia -. Basta percorrere le autostrade o le strade interne per constatare quanto sia cambiato Il paesaggio che è anche uno dei presupposti su cui si fonda la scelta turistica perché addirittura i pannelli confinano con le aree più belle».

«Continuare così - aggiunge - significa limitare le possibilità agricole dei giovani che vogliono rimanere e lavorare in agricoltura. Occorre definire con chiarezza i limiti non valicabili dell’imposizione di strutture che possono trovare una destinazione consona e non su terreni produttivi. Non si tratta di bloccare lo sviluppo di energie alternative ma di evitare l’esodo continuo nelle campagne che incrementa le incertezze di chi rimane».





04 maggio 2025

I COMPONENTI DELL'EX "MOVIMENTO SAB 2002" OGGI SI SONO INCONTRATI PER UN MOMENTO CONVIVIALE. MOMENTO MEMORABILE!


Quelli del Movimento Sab 2002, oggi si sono dati appuntamento per un bel momento conviviale e per rendere ancora più speciale l'evento, hanno partecipato anche le rispettive famiglie. Non sono mancati momenti di gioia e relax pensando quei periodi di lotta. A distanza di anni ricordiamo ancora lo sciopero storico che sono riusciti ad organizzare, migliaia di lavoratori in piazza per rivendicare la dignità lavorativa. Ricordiamo il coraggio e la determinazione del Movimento Sab 2002, che hanno veramente lottato per i nostri diritti.
In questi anni le vecchie glorie hanno mantenuto e coltivato una vera amicizia. Erano trentenni e lottavano per qualche giornata in più, oggi sono quasi sessantenni e ancora continuano a lottare.
Si contavano alcune assenze, ma la prossima volta si farà il possibile per essere tutti presenti.









PARTITO DEMOCRATICO. AGRICOLTURA: LAUS E LACARRA PRESENTANO PDL PER AUMENTARE INDENNITÀ DISOCCUPAZIONE AGRICOLA E SUPERARE DISPARITÀ. UNA PROPOSTA DI LEGGE CON LO SCOPO DI PORRE FINE ALLA STORICA DISPARITÀ TRA L’INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE AGRICOLA (OGGI FERMA AL 40%) E QUELLA DEGLI ALTRI LAVORATORI (FISSATA AL 75%). IL BLOG: ECCELLENTE PROPOSTA, ADESSO AUSPICHIAMO IN UN PIENO ACCOGLIMENTO DA PARTE DEL GOVERNO. CONOSCIAMO LA POLITICA E I POLITICI, QUINDI, IL GOVERNO MELONI ACCETTERÀ MAI UNA PROPOSTA DELL'OPPOSIZIONE? POSSIAMO SOLO SPERARE IN UNA RILEVANZA TRASVERSALE DEL PROVVEDIMENTO. MA PORCA MISERIA, PERCHÈ NON CI PENSAVANO QUANDO C'ERANO LORO AL GOVERNO? INCROCIAMO LE DITA SPERANDO CHE LA PROPOSTA DIVENTI LEGGE AL PIÙ PRESTO!






Fonte Camera dei Deputati PDF:



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Aumento indennità disoccupazione agricola: al via l’esame della proposta di legge

La proposta di legge mira ad aumentare progressivamente l’indennità di disoccupazione per gli operai agricoli a tempo determinato, adeguandola a quella prevista per altri lavoratori. Assegnata alla Commissione Lavoro, è ora all’esame del Parlamento.

2 Maggio, 2025 Il 27 marzo u.s. è stata presentata alla Camera dei deputati la proposta di legge n. 2326, a firma di numerosi parlamentari del PD, con l’obiettivo di modificare il trattamento di disoccupazione ordinaria previsto per gli operai agricoli a tempo determinato. La proposta si concentra in particolare sulla revisione del comma 55 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, che disciplina l’importo giornaliero dell’indennità di disoccupazione per questa categoria di lavoratori. Attualmente, tale importo è calcolato nella misura del 40% della retribuzione di riferimento. Una percentuale che, secondo i proponenti, risulta significativamente inferiore rispetto a quanto previsto per altri lavoratori disoccupati, i quali beneficiano della NASpI in misura pari al 75% della retribuzione, come stabilito dal D.lgs 4 marzo 2015, n. 22. Cosa prevede la proposta
L’articolo 1 del testo depositato propone una revisione progressiva della misura dell’indennità, secondo un calendario triennale:
  • 55% della retribuzione per i trattamenti di disoccupazione con decorrenza compresa tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025;
  • 65% della retribuzione per i trattamenti con decorrenza tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2026;
  • 75% della retribuzione a partire dal 1° gennaio 2027. La retribuzione a cui si fa riferimento resta quella stabilita dal decreto legge 9 ottobre 1989, n. 338 (convertito dalla legge 7 dicembre 1989, n. 389). Il numero massimo di giornate indennizzabili rimane invariato e corrisponde al numero di giornate di iscrizione negli elenchi nominativi, fino a un massimo di 365 giornate annue.
Motivazioni e contesto

Nella relazione introduttiva, i firmatari della proposta denunciano una disparità di trattamento tra i lavoratori agricoli e quelli di altri settori. Una differenza ritenuta ingiustificata, anche alla luce dell’importanza economica e sociale del comparto agricolo. Secondo i dati citati, in Italia gli operai agricoli a tempo determinato rappresentano una forza lavoro numerosa e strutturalmente esposta alla discontinuità occupazionale: su oltre un milione di lavoratori agricoli registrati nel 2022, circa 594.000 hanno percepito l’indennità di disoccupazione.
In un settore che, da solo, vale 8,8 miliardi di euro in esportazioni e occupa circa mezzo milione di persone, la proposta si presenta come un tentativo di adeguamento delle tutele a fronte della crescente instabilità economica, aggravata da fenomeni come l’inflazione e l’aumento del costo della vita. Copertura finanziaria
Il secondo e ultimo articolo della proposta quantifica gli oneri necessari per l’attuazione della misura, stimati in:
  • 110 milioni di euro per il 2025,
  • 155 milioni per il 2026,
  • 190 milioni annui a partire dal 2027.
Le risorse sarebbero reperite tramite una riduzione del Fondo istituito dall’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. L’iter legislativo
La proposta di legge è stata assegnata in sede referente alla XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) della Camera dei Deputati il 28 aprile u.s. Sono inoltre previsti i pareri delle Commissioni I (Affari costituzionali), V (Bilancio e Tesoro) e XIII (Agricoltura), a testimonianza della rilevanza trasversale del provvedimento sia sul piano giuridico-istituzionale che su quello economico e settoriale. L’iter parlamentare è dunque ufficialmente avviato, anche se non ancora entrato nella fase di discussione. Nei prossimi mesi sarà possibile valutare se il testo subirà modifiche e con quali tempi potrà eventualmente essere approvato. Autore: Giulia Spadafora



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Agricoltura: Laus e Lacarra presentano PDL per aumentare indennità disoccupazione agricola e superare disparità


26/03/2025
“È necessaria più giustizia per i lavoratori agricoli, per questo oggi ho depositato con il collega Marco Lacarra una proposta di legge con lo scopo di porre fine alla storica disparità tra l’indennità di disoccupazione agricola (oggi ferma al 40%) e quella degli altri lavoratori (fissata al 75%)”. Così si legge sul profilo social del deputato dem Mauro Laus.
“Con questa proposta – prosegue il parlamentare PD - vogliamo portare l’indennità agricola al 75% entro il 2027, con un aumento graduale già dal 2025. È una questione di giustizia, di dignità e di rispetto per chi lavora nei campi, alimenta il Made in Italy e rappresenta una parte fondamentale del nostro sistema produttivo”. “Quella del PD è una proposta, che sostiene oltre 590 mila lavoratori agricoli stagionali e riconosce il valore di un settore che vale oltre 70 miliardi per l’economia italiana. Ora tocca al Parlamento fare la sua parte”, conclude Laus.






03 maggio 2025

MICHELE SALVATORE LONZI LANCIA UN NUOVO ALLARME SUGLI INCENDI NELLE AREE VERDI. E AVANZA UNA PROPOSTA CONCRETA IN FAVORE DEGLI ALLEVATORI: UTILIZZARE COME FORAGGIO LE ERBE RIMOSSE DAI VIALI PARAFUOCO. UN ALTRO ERRORE GRAVISSIMO COMMESSO QUEST’ANNO È L’AVVIO DELLA STAGIONE DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI BOSCHIVI IL 15 MAGGIO. I LAVORI DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI BOSCHIVI VANNO ESEGUITI TUTTO L’ANNO


Dal sito www.thehour.info

01 Maggio 2025
Meno male che in Sicilia per cercare di tutelare l’ambiente c’è ancora chi utilizza il buon senso

“Incominciando a realizzare i viali parafuoco alle porte di maggio è impossibile mettere in sicurezza i nostri boschi. Inoltre i lavori silvocolturali non sono solo i viali parafuoco, ma ben altro e debbono essere eseguiti durante tutto l’arco dell’anno!”. Lo scrive su Facebook Michele Salvatore Lonzi, già comandante del Corpo Forestale della Regione siciliana. Noi siamo perfettamente d’accordo con Lonzi. Chi scrive, in tempi non sospetti, e precisamente alla fine del 2021, dopo aver visto andare in cenere oltre 80 mila ettari di verde della Sicilia a causa degli incendi boschivi, lanciò una proposta: assumere in pianta stabile almeno 30 mila operai forestali per farli lavorare 365 giorni all’anno a tutela dei boschi e anche per effettuare i lavori di regimazione dei corsi d’acqua. Le assunzioni avrebbero dovuto essere effettuate dalla Regione siciliana. Solo che la politica non era e non è interessata alla tutela dei boschi e, in generale, del verde e dell’ambiente. Così nel 2022, sempre in Sicilia, sono andati in fumo, sempre a causa degli incendi boschivi, poco meno di 70 mila ettari di superficie (dati Ispra, come potete leggere qui). Lo scorso anno gli ettari inceneriti dal fuoco sono stati circa 51 mila: boschi e anche fondi agricoli (come potete leggere qui). La Sicilia, negli ultimi tre anni, è stata, in assoluto, la regione italiana che ha subito più incendi di aree verdi.  

Se con 20 gradi e senza vento di Scirocco in Sicilia ci sono stati già grandi incendi di aree verdi che succederà quando le temperature arriveranno a 40 gradi e forse più, magari in presenza di sciroccate?

E’ evidente che, nella nostra Isola, negli ultimi tre anni, la prevenzione degli incendi delle aree boschive e, in generale, delle aree verdi è stata fallimentare. Un altro errore gravissimo commesso quest’anno è l’avvio della stagione di prevenzione degli incendi boschivi il 15 Maggio. I lavori di prevenzione degli incendi boschivi vanno eseguiti tutto l’anno come sottolinea Michele Salvatore Lonzi e come scriviamo noi. E infatti, in questi giorni, sono andate a fuoco aree verdi nel Palermitano, nell’Agrigentino, nel Ragusano e in altre parti della nostra Isola. Un segnale bruttissimo, perché tali incendi – di probabile origine dolosa – si sono verificati con temperature di 20-24 gradi e in assenza di vento di Scirocco. Se lo scenario è questo che succederà quando, tra qualche mese, le temperature arriveranno a 40 gradi e oltre, magari con il vento di Scirocco?  

Come aiutare concretamente gli allevatori siciliani 

Nel post dell’ex comandante del Corpo Forestale della Regione siciliana leggiamo una proposta interessante: “Quest’anno molti allevatori rischiano di dovere svendere mandrie e greggi per l’impossibilita di foraggiare i propri animali. Proporrei ai funzionari del Servizio Ufficio del territorio di dare la possibilità agli allevatori limitrofi o del territorio circostante che ne avessero bisogno, di imballare le erbe rimosse dai viali parafuoco. Tra l’altro, aggiungo, sarebbe fieno di ottima qualità più che bio. Ecco un servizio per il territorio, un segno di vicinanza concreta al territorio, un modo per non sprecare ciò che oggi sarebbe un aiuto concreto. La parte burocratica si supera facilmente , basta volerlo”. Ci auguriamo che gli uffici regionali si attivino subito per mettere in atto una proposta di buon senso.




ENNA. UGCONS RINNOVA IL PROPRIO IMPEGNO A TUTELA DEI CITTADINI AVENTI DIRITTO AL BONUS IDRICO —UN'AGEVOLAZIONE DESTINATA A CHI POSSIEDE UN REDDITO MOLTO BASSO. ATTRAVERSO IL SUPPORTO LEGALE OFFERTO DALL’ AVV. DAIANA PIAZZA, I CONSUMATORI DELLA PROVINCIA DI POTRANNO RICEVERE CONSULENZE MIRATE E ATTIVARE LE PROCEDURE NECESSARIE PER FAR VALERE I PROPRI DIRITTI


Ricevo e pubblico
dal Presidente Regionale Ugcons Sicilia
Francesco Arena

UGCons rinnova il proprio impegno a tutela dei cittadini aventi diritto al bonus idrico—un'agevolazione destinata a chi possiede un reddito molto basso—che continuano a ricevere bollette dell’acqua Enna con tariffe piene, nonostante lo sconto previsto.
Attraverso il supporto legale offerto dall’ Avv. Daiana Piazza, i consumatori della provincia di Enna potranno ricevere consulenze mirate e attivare le procedure necessarie per far valere i propri diritti. 
UGCons si pone inoltre l’obiettivo di sensibilizzare le autorità competenti affinché il riconoscimento dell’agevolazione avvenga in modo corretto e trasparente.
I cittadini interessati possono rivolgersi allo Sportello dei Consumatori di Enna, sito in Via Villarosa 2, per ricevere assistenza dedicata e personalizzata.
UGCons, conferma la propria determinazione nel garantire equità e giustizia per tutti i consumatori, promuovendo soluzioni efficaci per una gestione più trasparente del servizio idrico.

Presidente Regionale
Ugcons Sicilia
Francesco Arena



UGL SICILIA - UTL ENNA - A FROSINONE - 1 MAGGIO - FESTA DEL LAVORO 2025


Ricevo e pubblico
dal Segretario Ugl-Utl Enna
Franco Arena

COMUNICATO STAMPA
UGL SICILIA - UTL ENNA - a Frosinone - 1 maggio - Festa del Lavoro 2025.
L'Unione Generale Lavoro, Unione Territoriale Locale - Enna, coordinata da Franco Arena, unitamente all' UGL Regione Sicilia, guidata dal segretario regionale, Carmelo Giuffrida, in viaggio per Frosinone per aderire e per partecipare alla Festa del 1 Maggio 2025 a conferma dell' impegno e del sostegno a favore ed a tutela di lavoratrici e di lavoratori.
Un numeroso gruppo di Siciliani, partito in bus il 30 mattina, giunto in città in serata e pernottando, alle 9 ritrovatosi puntualmente al punto di raduno per la consegna di bandiere e di cappellini, appena unitesi le Unioni Territoriali Locali delle altre Regioni, si è mosso in corteo verso il parco cittadino che ha ospitato circa mille partecipanti tra giovani, donne e uomini, impegnati nel sindacato e nel mondo del lavoro. Dopo brevi saluti tematici di  numerosi rappresentanti istituzionali e di settore, con un corposo intervento ha chiuso i lavori Franco Capone, segretario generale, all'insegna dei temi indicati + sicurezza, - disoccupazione, - precariato, al grido di evviva lavoratrici, evviva lavoratori,  evviva l' UGL rinnovando un caloroso grazie a tutti gli iscritti e simpatizzanti ed un arrivederci al prossimo 1 maggio 2026 con i migliori attesi obiettivi centrati.
Il Segretario UGL-UTL ENNA
(Franco Arena)



02 maggio 2025

1° MAGGIO 2025. MAURIZIO LANDINI CGIL: LA RIVOLTA SOCIALE VUOL DIRE BASTA LAVORO PRECARIO, BASTA MORTI SUL LAVORO...IL BLOG: CONDIVIDIAMO LE FANTASTICHE PAROLE DEL SEGRETARIO DELLA CGIL. CI TENIAMO A PRECISARE, CHE LA "RIVOLTA SOCIALE" PACIFICA, I LAVORATORI FORESTALI SICILIANI L'HANNO INIZIATA CON LA PETIZIONE STORICA ALLA COMMISSIONE EUROPEA. GENT.MO MAURIZIO LANDINI, ABBIAMO UNA RICHIESTA DA FARE, SI POTREBBE ABOLIRE L'ART. 46 BIS DELL'ULTIMO CCNL? STIAMO PARLANDO DI "RIVOLTA SOCIALE" PACIFICA!


di Michele Mogavero
Condividiamo le fantastiche parole del Segretario Generale della Cgil e non è la prima volta che lo facciamo. Ci teniamo però a precisare, che la "Rivolta Sociale" pacifica, i lavoratori forestali siciliani l'hanno iniziata con la petizione storica alla Commissione Europea. Non avendo però molta dimestichezza con il settore e soprattutto con la contrattazione nazionale. Infatti, forse ci sbagliamo, ma sosteniamo che avendo ottenuto giustizia (vedi infrazione UE) con la "Rivolta Sociale" pacifica, siamo stati premiati con l'inserimento dell'art. 46 Bis dell'ultimo Ccnl, che si sta rivelando un Boomerang. Ci possiamo sbagliare, ma siamo ancora convinti così.
Egregio Segretario Landini, non sappiamo perchè dopo decenni è stato scritto questo articolo, lo possiamo solo immaginare. I lavoratori forestali comunque continueranno la "Rivolta Sociale" pacifica per come dice lei, usando ancora una volta il cervello. Sappiamo però benissimo che ci sono sempre quelli più intelligenti dei lavoratori forestali siciliani, che faranno di tutto per rendere difficile il percorso della stabilizzazione.
Ma affinchè non si sarà chiusa definitivamente la partita, gli operai forestali continueranno la "Rivolta Sociale" pacifica, per dire basta al lavoro precario e rafforzare la tesi di Landini.

Gent.mo Maurizio Landini, abbiamo una richiesta da fare, si potrebbe abolire l'Art. 46 Bis dell'ultimo CCNL?

Stiamo parlando di "Rivolata Sociale" pacifica!


L'8 e il 9 giugno ci recheremo alle urne per dire basta con la precarietà per come sostiene la Cgil. Musica per le nostre orecchie!





SIFUS - 1 MAGGIO FESTA DEL LAVORO: CELEBRIAMO IL LAVORO MA NE DENUNCIAMO LE FERITE


Ricevo e pubblico
dalla Segreteria regionale del Sifus Confali

Roma 1-05-2025 - In occasione del 1° Maggio, Festa del Lavoro, intendiamo onorare la forza, la dignità e la storia delle lavoratrici e dei lavoratori. Una giornata di memoria e lotta, simbolo delle conquiste sociali e dei diritti conquistati con anni di impegno e mobilitazione collettiva.
Ma oggi più che mai questa festa assume un valore amaro e urgente
Il mondo del lavoro attraversa una fase di profonda crisi: occupazione record ma con una quota parte di quasi 6 milioni di lavoratori che percepiscono in media 800 euro al mese e un altra quota di circa 8 milioni che ne percepisce in media 1200; aumento significativo della povertà e delle diseguaglianze; salari fermi da decenni mentre l'inflazione continua a eroderne il potere d'acquisto; numero dei morti sul lavoro che anzichè abbassarsi aumenta: una strage che non può essere più tollerata.
In poche parale, la forbice tra ricchi e poveri si allarga e il lavoro, anziché essere strumento di emancipazione, troppo spesso, si traduce in fatica senza prospettiva.
Chiediamo al Governo Meloni in questo giorno di festa cosi come abbiamo fatto con i Governi precedenti interventi concreti e urgenti:
- una legge che obblighi un salario orario minimo di 9/10 euro al di sotto del quale è vietato assumere;
- una legge che adegui automaticamente i salari al costo della vita per aggredire l'infrazione;
- una legge contro la precarietà che limiti l’abuso dei contratti a termine e rafforzi le garanzie per tutte le forme di lavoro;
- una legge che obblighi in tutte le categorie la trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato;
- investimenti concreti  per la  sicurezza nei luoghi di lavoro a partire dall'aumento degli ispettori del lavoro ed introducendo il reato di omicidio sul lavoro;
- di cestinare la legge che consente il massimo ribasso negli appalti;
- una riforma complessiva del sistema di welfare per proteggere i lavoratori concretamente  anche nei momenti di fragilità.

In conclusone, il 1° Maggio non deve essere una celebrazione liturgica ma un grido collettivo: il lavoro deve tornare al centro dell’agenda politica.
Il SIFUS sarà sempre al fianco di chi lotta per rivendicare i diritti negati ed unirà sempre la protesta alla proposta.
Maurizio Grosso  - Segretario Generale SiFUS



01 maggio 2025

L'AVVOCATO FASANO: AIUTIAMO A DIFENDERE IL TUO POSTO DI LAVORO. 1 MAGGIO, NOS AUXILIUM TUUM DEFENDAS


Ricevo e pubblico
dall'Avvocato Fasano

🛑 aiutiamo a difendere il tuo posto di lavoro

Nos auxilium tuum defendas

Il Diritto del Lavoro può essere definito come il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano oltre che l'interesse economico, anche la libertà, la dignità e la personalità del lavoratore.

❤️Noi difendiamo da sempre questi 4 interessi.



BUON 1° MAGGIO AI LAVORATORI FORESTALI ANCHE SE C'È BEN POCO DA FESTEGGIARE. EFFETTO BOOMERANG CON LA STAGIONALITÀ. IL 1° MAGGIO SIGNFICA 181/STABILIZZAZIONE, NON CI POSSONO ESSERE ALTRE PROPOSTE. QUESTO METTETEVELO BENE TUTTI IN TESTA. I FORESTALI DELLA SICILIA NON POSSONO ESSERE TRATTATI COME NUMERI


Gli operai forestali della Sicilia non possono essere trattati come numeri. Il 1° Maggio significa 181/stabilizzazione, non ci possono essere altre proposte. Questo mettetevelo bene tutti in testa!


di Michele Mogavero
La stagionalità si è rivelata un Booemerang. Il 1° Maggio poteva essere diverso. Dopo quarant'anni si doveva fare di più, invece siamo andati indietro.
Il 1° Maggio è la festa del lavoro, ma per i lavoratori forestali non lo è mai stato!

Dopo quarant'anni pensavamo che finalmente anche per i lavoratori forestali l'Italia fosse una Repubblica fondata sul lavoro. Invece si festeggia il precariato a vita, dei ripescati dell'art. 13 comma 90 LEGGE 10 agosto 2022 e dei prossimi ripescati dell'art. 75 Legge Regionale n. 3/2024. Per i lavoratori forestali è sempre stato così! E si continua con proposte da precariato, da futuri pensionati da fame. C'è stata una proposta di 178 giornate (noi l'abbiamo visionata) invece con soli due tre giornate in più si potrebbe dare la possibilità di essere STABILIZZATI per chi lo vorrà, e saranno i lavoratori a dover scegliere, questo dice l'ultimo contratto. Invece no! I lavoratori forestali devono morire da precari ed andranno in pensione da precari.

Il 1° Maggio è la festa del lavoro, ma per i lavoratori forestali non lo è mai stato!
L' 8 e il 9 giugno andremo a votare per il referendum, ma ci crediamo a ben poco. Si predica bene ma si razzola male. In televisione tutti parlano di stabilizzare i precari, lo fanno ogni giorno i Sindacati, i politici di destra, di sinistra e di centro, lo fanno da 40 anni. Cambiano i governi, eleggiamo anche Sindacalisti, ma per i lavoratori forestali non cambia niente, anzi. Bisogna solo cambiare canale perchè mentono sapendo di mentire, i lavoratori forestali sono la prova vivente.
Poi sei vicino alla stabilizzazione, la tocchi con mano perchè dal basso e LEGITTIMAMENTE hai fatto funzionare il cervello. Però ci sono sempre quelli più intelligenti di te e ti cambiano il contratto e quindi bastoni tra le ruote. Ne prendiamo atto ma ancora non è finita!
Continueremo legittimamente a lottare contro questo sistema usando sempre il cervello.

Per gli operai forestali poi si fanno accordi, tavoli e tavolini tecnici sempre al ribasso. W il 1° Maggio festa dei lavoratori!
Dopo quarant'anni assistiamo ancora a proposte non degne dell'Art. 1 della Costituzione Italiana, di creare anche nuovi precari non pensando per prima ai lavoratori forestali storici. Le cose devono avvenire di pari passo senza che nessuno venga lasciato indietro. Ma se lo sono mai chiesti con quanto si va in pensione rimanendo precari? W il 1° Maggio festa dei lavoratori!

Tutti commettiamo degli errori, anche i Sindacati! Bisogna solo ammetterli e ricominciare da capo perché tutto si può ancora risolvere.

Abbiamo bisogno dei Sindacati, abbiamo però bisogno di chi ci ascolta! 
I compromessi ci sono sempre stati, ma sempre al ribasso non se ne può più! Il riferimento è alla dignità lavorativa. Non stiamo parlando dei diritti acquisiti di cui ne siamo riconoscenti, anche se qualcuno è stato rivisto al ribasso, ma questo è un altro tema.

La precarietà si può risolvere anche con l'attuale contratto solo se c'è volontà! Noi da ignoranti e incompetenti che siamo, la scusa che non ci sono le risorse non la beviamo affatto. Le risorse si possono trovare solo se c'è volontà! Ribadiamo ancora una volta che per la dignità dei lavoratori forestali si deve pensare almeno a 181 giornate subito per tutti.

Perchè 181 giornate?

Perchè il contratto dei lavoratori forestali (se non lo cambieranno) a 181 giornate ti permette di scegliere se rimanere a 181 a vita o essere stabilizzato, quindi sono i lavoratori a dover scegliere. Per noi 181 giornate significa 39 ore settimanali o 36 mantenendo lo stesso salario, con l'indennità di disoccupazione. Noi siamo chiari, coerenti e non giochiamo con le parole.
SAREBBE QUESTO IL 1° MAGGIO PER NOI!



30 aprile 2025

L'ON. ISMAELE LA VARDERA: INTERROGATO PER OLTRE 30 MINUTI SULLE MIE DENUNCE IN PARLAMENTO. SONO STATO SENTITO DAL TRIBUNALE DI PALERMO PER GLI INCENDI DEVASTANTI AVVENUTI NEL 2023. ROGHI CHE SI POTEVANO PREVENIRE SE LA POLITICA AVESSE FATTO IL SUO DOVERE


Dalla pagina Facebook
dell'On. Ismaele La Vardera

INTERROGATO PER OLTRE 30 MINUTI SULLE MIE DENUNCE IN PARLAMENTO.  Sono stato sentito dal Tribunale di Palermo come testimone dei fatti avvenuti durante l’estate 2023. Incendi devastanti hanno distrutto case, spezzato vite umane. Roghi che si potevano prevenire se solo la politica avesse fatto il suo dovere, sono felice che le mie denunce possano varcare le aule dei tribunali, anche questo è il senso del mio mandato parlamentare. 
Controcorrente sempre! 
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