29 febbraio 2016

FORESTALI, STOP AL TURNOVER IN ATTESA DELLA RIFORMA. CRACOLICI: «SONO TROPPI? DEMAGOGIA E PREGIUDIZI»


Forestali, stop al turnover in attesa della riforma. Cracolici: «Sono troppi? Demagogia e pregiudizi»


Politica – L'Ars ha approvato l'articolo 19 della legge di stabilità che prevede il blocco del meccanismo delle sostituzioni. Entro 120 giorni l'Assemblea dovrà approvare la riorganizzazione di un settore negli ultimi anni al centro delle critiche, per l'ampiezza del personale e il relativo peso sulle casse della Regione




Simone Olivelli
Stop al turn over in attesa della riforma. Il capitolo forestali all'interno della legge di stabilità si conclude con la promessa di mettere mano a una legge che cambierà il settore. Iter legislativo che dovrà camminare a velocità sostenuta: 120 giorni, infatti, è il tempo massimo che oggi l'Ars si è data per partorire una riforma da tempo attesa. Fino ad allora, la novità riguarderà il blocco delle sostituzioni.

Previsto dall'articolo 52 della legge regionale 16/1996, il turnover per i forestali prevede la possibilità di «scorrimento dalla fascia immediatamente inferiore a quella superiore attingendo alla graduatoria unica». In altre parole, fino a oggi, nel caso di un pensionamento, il posto lasciato vacante veniva preso dal primo in graduatoria della fascia occupazione inferiore. I forestali, infatti, oltre ad avere contratti a tempo indeterminato, sono divisi in categorie corrispondenti alle giornate di lavoro annuali: 151, 101 e 78

Con l'approvazione dell'articolo 19 della legge di stabilità, per il momento si bloccano i passaggi, nell'attesa della ristrutturazione di un settore già al centro di molte polemiche, per la ampiezza del personale e per il conseguente peso sulle casse pubbliche. «Abbiamo votato una norma che apre la strada alla prima vera riforma del settore forestale e che potrà aumentare le competenze dei lavoratori finalmente utilizzati appieno per la tutela del patrimonio boschivo e naturalistico dell'isola», ha dichiarato la presidente del gruppo parlamentare del Pd Alice Anselmo, insieme ai deputati Mariella Maggio, Baldo Gucciardi e Giovanni Panepinto. Che poi hanno aggiunto: «I lavoratori hanno pagato fino a questo momento le conseguenze dell'assenza di una vera riorganizzazione». 

A commentare la situazione dei forestali è stato anche l'assessore all'Agricoltura Antonello Cracolici: «Mi sono impegnato a presentare una proposta di riforma sulla forestazione che metta al centro le attività che i lavoratori faranno a servizio della Sicilia: valorizzazione produttiva dei boschi, gestione delle riserve e dei siti a finalità turistico ambientale, istituzione del servizio di prevenzione civile per monitorare il nostro territorio a rischio dissesto». Cracolici si è poi soffermato sulla sospensione del turnover: «Serve a fotografare la situazione calcolando la forza lavoro ed il numero di giornate effettuate. La Sicilia - ha continuato l'assessore - ha il dovere di restituire dignità a un lavoro che costituisce un pezzo essenziale della tutela ambientale del nostro territorio». 

Una battuta, infine, anche sulla questione numerica. Secondo l'assessore, le critiche non sarebbero fondate: «Renderemo evidente che tanta demagogia si è fondata esclusivamente su pregiudizi, a partire dal numero di addetti che, comprensivi anche del servizio antincendio, in Sicilia sono circa 9000 unità uomo anno - ha concluso Cracolici -. Il numero di giornate degli attuali 24mila corrisponde infatti a 9000 unità uomo anno. Numeri simili ad altre regioni che utilizzano per le stesse tipologie di lavoro l'affidamento a cooperative e a imprese private».

28 Febbraio 2016
http://meridionews.it/articolo/41043/forestali-stop-al-turnover-in-attesa-della-riforma-cracolici-sono-troppi-demagogia-e-pregiudizi/







SICILIA. FORESTALI, L'ON IOPPOLO DELLA LISTA MUSUMECI: ENTRO TRE MESI LA RIFORMA









CRACOLICI: LA LEGGE SUI FORESTALI ENTRO TRE MESI









LEGGE DI STABILITA'. L'ON.LE TOTO' LENTINI SULLA CENTRALE UNICA DEGLI ACQUISTI: UNA COMMISSIONE DI GRANDE PROFILO ETICO E PROFESSIONALE PER VALUTARE ACQUISTI E PREZZI DEL SETTORE SANITARIO


Ricevo e pubblico
dalla Giornalista
Dott.ssa Maria Giambruno



COMUNICATO STAMPA
LEGGE DI STABILITA'
L'ON.LE TOTO' LENTINI SULLA
CENTRALE UNICA DEGLI ACQUISTI

“UNA COMMISSIONE DI GRANDE PROFILO ETICO
E PROFESSIONALE PER VALUTARE ACQUISTI E PREZZI
DEL SETTORE SANITARIO”



Palermo, 29 febbraio 2016 – “La Centrale unica degli acquisti per il settore sanitario sia improntata a caratteri di professionalità, trasparenza, legalità, massima competenze e rigore  etico dei suoi componenti. E' quanto ha richiesto il Deputato regionale On.le Totò Lentini al Presidente Rosario Crocetta ed all'Assessore alla Sanità Baldo Gucciardi nel corso dell' intervento per l'approvazione dell'art. 7 della legge finanziaria. La spending review - ha precisato l'On.le Lentini - non si fa chiudendo gli ospedali e privando i territori di servizi essenziali, ma operando controlli scrupolosi sugli acquisti effettuati dalle strutture ospedaliere. La Commissione da nominare deve essere composta da professionisti al di sopra di ogni sospetto sia sotto il profilo professionale che quello etico. Questo potremo ottenerlo magari ricorrendo ad un bando europeo per la selezione delle candidature. La compartecipazione alle spese sanitarie, passata dal 42 al 49% grazie ad un accordo tra la Regione Siciliana e il Governo nazionale – continua Totò Lentini - ha portato dal 2006 ad oggi nelle casse dello Stato circa 600 milioni di euro. La Regione Siciliana è tra le regioni virtuose. E' ora che il Governo regionale e i nostri colleghi parlamentari nazionali rivendichino con forza il ritorno ad una compartecipazione del 42%dal momento che le altre regioni si attestano su una percentuale di compartecipazione del 40%”.





SIFUS: PER GLI STIPENDI DEI FORESTALI BISOGNA ASPETTARE LA PUBBLICAZIONE DEL BILANCIO E FINANZIARIA NELLA GAZZETTA UFFICIALE


Ricevo e pubblico
dal segretario regionale del Sifus
Giuseppe Fiore


Sifus: per gli stipendi dei forestali bisogna aspettare la pubblicazione del bilancio e finanziaria nella Gazzetta Ufficiale


Stipendi forestali 2015
Stamattina ci è stato riferito da esponenti istituzionali che le mensilità del 2015 verranno erogate non appena saranno rese spendibili e cioè successivamente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bilancio e finanziaria 2016. Su pressione del Sifus, il Governo regionale si è impegnato a pubblicare venerdì prossimo bilancio e finanziaria non aspettando i 15 gg. che prevede la legge. Quindi presubilmente i pagamenti partiranno dalla prossima settimana. Il Sifus vigilerà affinché tutti i passaggi avverranno nei tempi stabiliti. Se ritarderanno ulteriormente siamo pronti a scendere in piazza per difendere il nostro diritto di essere ricompensati per il lavoro svolto nel 2015. 
G. Fiore









 

L'ASSESSORE CRACOLICI SPIEGA AI DEPUTATI L'ART.19 PROPOSTO DAL GOVERNO (FORTUNATAMENTE RISCRITTO). LA NOTA DEL BLOG


L'assessore Cracolici spiega ai deputati l'art.19 proposto dal Governo (fortunatamente riscritto)



CRACOLICI, assessore per l’agricoltura, lo sviluppo rurale e le pesca mediterranea. Signor Presidente, questo articolo si pone due obiettivi. Il primo è quello di affrontare dopo vent’anni una riforma organica del settore della forestazione, che è un’attività già in itinere con la struttura dell’Assessorato e contiamo di poter predisporre il testo da presentare in Aula entro novanta giorni. Questo è un obiettivo che ci diamo, che possiamo anche formalizzare in quest’Aula. La sospensione del turn over nasce perché, proprio per fare la riforma, è necessario avere la fotografia, allo stato degli atti, della situazione dei lavoratori forestali rispetto alle varie fasce ed alle modalità di impiego che si avranno nel futuro. 
L’altra questione, e lo dico per rispetto e per dare dignità ai lavoratori forestali, noi contiamo di fare una riforma che mette al centro le attività, non le giornate, cioè per anni abbiamo discusso del lavoro forestale come un fatto di concessione di giornate di lavoro e non parlando, invece, di restituire la dignità del lavoro che si fa, cioè dell’attività utile per la collettività. In questo senso, la riforma che ci apprestiamo a fare ha proprio questa ambizione: restituire dignità al lavoro forestale mettendo al centro le attività, l’utilità sociale delle attività che verranno svolte e, in nome di questo, ridare anche orgoglio, funzione e credibilità al lavoro forestale uscendo anche da una letteratura.
Lo dico con una battuta, quando si parla di forestali si parla per numeri: si dice 24 mila, 22 mila, 25 mila, 20 mila, si dimentica che i lavoratori forestali che utilizza la Regione sono lavoratori giornalieri e, quindi, come tali, non sono 25 mila lavoratori che sono tutto l’anno lavoratori full time. Abbiamo fatto una stima rispetto al numero delle giornate che, in atto, vengono fatte dai lavoratori forestali e può dirsi, con certezza, che il numero di addetti di uomo-anno-lavoro è pari a meno di 9 mila addetti. Lo dico perché altre Regioni del nostro Paese, a partire dalla Sardegna, ha un numero di lavoratori addetti nel settore della forestazione, considerati i rapporti demografici diversi tra noi e altre Regioni, che non è di molto inferiore a quello che, in atto, ha la Regione siciliana. Quindi, lo dico per uscire da stereotipi, da frasi fatte anche di campagne di comunicazioni che rappresenta il lavoro forestale come una delle vergogne della Sicilia.
Noi non possiamo accettare questa rappresentazione del lavoro forestale come una vergogna. Lo vogliamo rivalorizzare, dargli la dignità di lavoro utile e mettendo al centro la funzione organizzativa della Regione al fine di dare attività utili, ripeto, alla collettività, a partire dalla costituzione, in Sicilia, del servizio di prevenzione civile, un servizio che metta al centro questa attività per garantire, monitorare il lavoro nei nostri territori al fine di prevenire i disastri ambientali che, ogni anno, raccontiamo dopo le piogge.



Pag 419. Fonte: http://www.ars.sicilia.it/DocumentiEsterni/ResSteno/16/16_2016_02_22_318_P.pdf



Nota

Assessore ma che significa fare una riforma che mette al centro le attività, non le giornate? 
Purtroppo non comprendiamo bene il linguaggio politichese. 
A noi interessano prima la sicurezza delle giornate lavorative e poi le attività.  
Le giornate lavorative devono essere regolamentate da una legge, cancellando definitivamente i contingenti di 78 e 101 e se è il caso anche quelli di 151, portando il tutto a due soli contingenti: 181 e Oti. 
Non le nascondiamo che la nostra ambizione sarebbe quella della stabilizzazione. Ma su queste due nostre proposte facciamo scegliere a voi, qualsiasi cosa decidiate per noi va benissimo.
Come vede noi siamo chiari e schietti nel linguaggio ed abbiamo le idee chiarissime. Su questa base, siamo anche pronti ad un incontro pubblico con lei e/o il Governo. 
Accettate ed entriamo tutti nella storia, e fu così che nel comparto ritornò il sereno.







LA UILA DI SAN MICHELE DI GANZARIA: VI TERREMO AGGIORNATI SUGLI SVILUPPI DELL'ART. 19 DELLA LEGGE FINANZIARIA APPROVATO IERI MATTINA ALL'ARS


La Uila di San Michele di Ganzaria:  Vi terremo aggiornati sugli sviluppi dell'art. 19 della legge finanziaria approvato ieri mattina all'Ars




Uila San Michele di Ganzaria: Emendamento di riscrittura dell'art 19. L'aula ha approvato l'emendamto che prevede il tempo entro il quale il governo presenti la riforma del settore forestale. Nelle more si blocca il turnover, se entro 120 non si approva la riforma forestale, si riavvia il turnover per gli stessi. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

















FINANZIARIA 2016. LA NOTA DELLE TRE SEGRETERIE PROVINCIALI DI FLAI, FAI E UILA PALERMO SULL'APPROVAZIONE DELL'ART. 19 "BLOCCO DEL TURN-OVER"


Ricevo e pubblico
dalle Segreterie Territoriali
Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil
Palermo











VERTENZA PAGAMENTI. QUESTA MATTINA I CONFEDERALI. SI RECHERANNO PRESSO L'ASSESSORATO AL BILANCIO PER SBLOCCARE GLI STIPENDI, SI CHIEDE DI ESSERE PRESENTI CON UNA DELEGAZIONE DI LAVORATORI


Ricevo e pubblico


Vertenza pagamenti stipendi



Vi comunico che lunedì 29 alle ore 10 le tre organizzazioni, Flai, Fai e Uila, con una delegazione di lavoratori si recheranno presso l'Assessorato al Bilancio per sbloccare i pagamenti vi chiediamo di essere presente con una delegazione di lavoratori.





 

IL MAB SICILIA QUESTA DOMENICA MATTINA SI È RECATO ALL’ASSEMBLEA REGIONALE PER RAPPRESENTARE TUTTI I SOCI E COLLEGHI



Ricevo e pubblico
dal Coordinatore del Mab Sicilia
Piero Margiotta





Il Mab Sicilia questa domenica mattina si è recato all’Assemblea Tegionale per rappresentare tutti i soci e colleghi

Questa mattina anche se domenica il MAB Sicilia si è recato all’ARS dove si discutevano gli emendamenti sul settore forestale, l’attenzione era solo focalizzata sull’articolo che parlava del blocco del turn-over, come se quell’emendamento avrebbe risolto i problemi di migliaia di operai, il MAB era lì oltre a dire no a questo emendamento per ascoltare e spingere gli altri due proposti emendamenti presentati, che come sempre ribadito proponevano la valorizzazione dell’impiego degli operai forestali sia nell’attività principale di spegnimento incendi boschivi, che in via secondaria in attività di protezione civile proponendo un loro utilizzo: nella cura, pulizia di parchi, siti archeologici, cura e pulizia delle proprietà del demanio marittimo; cura, pulizia e scerbatura del verde presente nelle scuole pubbliche, università, centri di ricerca, musei; cura e pulizia del verde pubblico di proprietà dei comuni. Ma la proposta del MAB Sicilia al governo è sempre quella di un riordino legislativo forestale che dia stabilità al settore e a chi ci lavora, che elimina tutte queste vergognose forme diricatto, di ingiustizie, di guerre sociali e di perdite economiche. Devo dire che ascoltando di persona la discussione fatta all’interno dell’Assemblea Regionale, l’orientamento è proprio quello della riforma e quindi le nostre richieste stanno arrivando al governo, la riforma deve essere fatta urgentemente poiché ogni mese che passa è un grosso danno per il nostro lavoro da forestali. Colleghi, da questo momento in poi, dopo decenni, finalmente si parlerà di riordino forestale, per questo sento di dire che non dobbiamo stare ad aspettare cosa ne uscirà fuori, l’esecutivo ha una scadenza di 120 giorni di tempo per presentarla e farla e approvare, quindi dobbiamo attivarci giornalmente, dobbiamo essere noi gli attori principali perché ad essa è legato il nostro futuro lavorativo e direttamente il futuro del nostro ambiente, della nostra Sicilia, il MAB Sicilia come associazione di categoria chiede da questo momento collaborazione a chi si vuole mettere in gioco. Voglio ringraziare l’On. Vincenzo Figuccia che oggi ho incontrato, parte attiva di tutte quelle proposte che fin qua ci hanno aiutato, il quale come al solito e con la massima disponibilità mi ha chiarito tutti i vari passaggi fatti dal governo: vedo in lui una futura e innovativa politica.
28 Febbraio 2016
Il Presidente MAB Sicilia
Salvatore Ferrara









FINANZIARIA. PER I FORESTALI APPROVATA UNA NORMA-COMPROMESSO. UN MEZZO BLUFF. CHE SEMBRA FAR CONTENTI TUTTI, OPPOSIZIONE E PARLAMENTO. E ANCHE ASSESSORI CHE NON SEMBRAVANO PENSARLA ALLO STESSO MODO, COME BACCEI E CRACOLICI. LA NORMA SOSPENDE IL TURN OVER IN ATTESA CHE VENGA APPROVATA LA RIFORMA DEL SETTORE. MA SE ENTRO 90 GIORNI IL GOVERNO NON PRODURRÀ QUESTA LEGGE O SE ENTRO 120 GIORNI L'ARS NON L'APPROVERÀ, SI RITORNERÀ AL VECCHIO SISTEMA




PALAZZO DEI NORMANNI

Ecco i soldi per precari, Forestali e Consorzi. E dal governo arriva la "sanatoria" per i burocrati



Via libera da Sala d'Ecole ai finanziamenti e alle proroghe per i circa 24 mila lavoratori degli enti locali (compresi quelli dei Comuni in dissesto). Restano fuori i 1.700 ex sportellisti. Forestali: il blocco del turn over è solo sospeso in attesa della riforma: se non si farà in 4 mesi, tutto tornerà come prima. Crocetta presenta un emendamento per proteggere i dirigenti che hanno ricevuto indennità per doppi incarichi vietati dalla legge.

PALERMO - Via ibera alle norme sui precari e sui Forestali. Ed ecco una "sanatoria" per i burocrati regionali spacciata per un provvedimento di "spending review". Mancano undici articoli all'approvazione finale della legge di stabilità regionale. Domani si riprenderà dagli ultimi temi caldi: la ricapitalizzazione per Riscossione Sicilia e la ex Tabella H.

I FORESTALI

Come detto, via libera all'articolo sui Forestali. Giunto in Aula tra le polemiche, per la norma voluta dal governo che avrebbe dovuto bloccare il turn over, cioè la sostituzione e le promozioni per i lavoratori "a giornate". Alla fine, è saltata fuori una norma-compromesso. Un mezzo bluff. Che sembra far contenti tutti, opposizione e parlamento. E anche assessori che non sembravano pensarla allo stesso modo, come Alessandro Baccei e Antonello Cracolici. La norma sospende il turn over in attesa che venga approvata la riforma del settore. Ma fissa una scadenza obbligatoria per l'ok alla riforma. Se entro 90 giorni il governo non produrrà questa legge o se entro 120 giorni l'Ars non l'approverà, si ritornerà al vecchio sistema.

“È stata data una risposta importante e positiva al mondo dei forestali. Apprezziamo l’impegno dell’assessore Cracolici, ora bisogna lavorare concretamente ad una riforma che possa valorizzare il comparto ottimizzando il loro lavoro di tutela e salvaguardia del territorio”. Questo il commento dei parlamentari regionali del Pd Concetta Raia, Mario Alloro, Giuseppe Arancio, Marika Cirone Di Marco, Pippo Digiacomo, Antonella Milazzo e Filippo Panarello.

LA SANATORIA PER I DOPPI INCARICHI

Apparentemente era una norma per il contenimento delle spese nella pubblica amministrazione. Invece, a guardarla bene, somiglia a una sanatoria. Nei confronti di quei burocrati che per anni hanno ricevuto i compensi per i propri "doppi incarichi" negli enti regionali, nonostante un chiaro divieto espresso prima da un decreto nazionale del 2010, poi dalla Finanziaria regionale del 2012. E' bastata un breve emendamento voluto dal governo Crocetta, col quale si fornisce l'"interpretazione autentica" di quella norma del 2012, sulla quale, a dire il vero, si era già espresso il Cga escludendo l'erogazione di quelle indennità per tutti i dirigenti. Un parere al quale era seguita una circolare del Ragioniere generale Sammartano che aveva obbligato gli enti regionali a bloccare quegli stipendi e ad avviare il recupero delle somme degli anni scorsi. L'emendamento del governo capovolge quindi l'interpretazione del giudice amministrativo, apre per il futuro ale retribuzioni per i doppi incarichi e pone le basi per una "sanatoria" almeno per gli incarichi dal 2012 in poi.

Tra l'altro, il governo Crocetta ha anche ampliato la platea degli enti esclusi dall'obbligo della gratuità degli incarichi. Dalle società partecipate all'Aran, passando per le Camere di Commercio e i soggetti contenuti nell'Allegato 1 della Finanziaria. Tra questi, gli enti economici, l'Irsap, il Ciapi, l'Istituto Vite e vino, l'Istituto incremento ippico, l'Esa, enti parco e teatri.

PRECARI

L'articolo che riguarda i precari siciliani dà il via libera alla copertura finanziaria per garantire un anno di proroga ai lavoratori degli enti locali. Entro il 30 giugno del 2016 ogni ente approva il piano programmatico triennale delle assunzioni. Gli enti che avranno ri risorse disponibili per assumere e posti liberi in pianta organica, ma non procederanno con le assunzioni, subiscono una decurtazione del cinquanta per cento dei contributi per i precari. Le spese per le assunzioni non entreranno nel computo relativo al rispetto del Patto di stabilità. Prevista anche la copertura per i precari dei Comuni in dissesto. Tra qusti, i Comuni di Bagheria e Augusta. I Comuni potranno usare per il 2016 le somme non utilizzate nel 2015. Polemica in Aula per la scelta della presidenza dell'Ars di non ammettere alcuni subemendamenti relativi ad altre categorie sdi precari. Tra questi, gli oltre 1.700 lavoratori degli ex sportelli multifunzionali. Alcuni di loro, presenti a Palazzo dei Normanni hanno protestato: "Avevamo ricevuto rassicurazioni dal governo. Sia l'esecutivo di Crocetta che un pezzo di Ars non hanno mantenuto la parola. Siamo stati ingannati".

CONSORZI BONIFICA

La norma prevede un finanziamento da oltre 36 milioni di euro per i Consorzi. Il primo comma prevede un aumento del contributo di circa 3 milioni rispetto all'anno scorso. Previsti però anche alcuni obblighi per i Consorzi: gli enti dovranno, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della Finanziaria, presentare il rendiconto dell'anno precedente, insieme a un Piano che preveda il taglio del 20 per cento dei costi di gestione. Gli enti che non rispetteranno questi obblighi, non riceveranno i contributi.

“Il sistema di Consorzi di bonifica è ad un punto di crisi, la riforma non va solo scritta, va applicata in tempi brevi. Bisogna ristrutturare gli enti ed aumentare le superfici irrigue in modo da poter far crescere le entrate ed avere tariffe compatibili con la condizione attuale dell’agricoltura siciliana”. Lo ha detto Antonello Cracolici, assessore regionale all’Agricoltrua, a proposito dell’articolo 32 sui Consorzi di Bonifica approvato oggi dall’Ars nell’ambito dell’esame della finanziaria, che finanzia con ulteriori tre milioni gli enti ed impegna i commissari a fornire un piano di riduzione dei costi di gestione ed a trasmettere i rendiconti anche all’Ars. “Il vero problema – ha aggiunto Cracolici - è che oggi non è chiara la situazione debitoria degli enti, né dei contenziosi anche verso soggetti esterni. Stiamo parlando di enti commissariati da vent’anni, la riforma è indispensabile”.


28 Febbraio 2016
http://livesicilia.it/2016/02/28/la-domenica-della-finanziaria-si-riparte-dai-forestali-i-deputati-no-al-blocco-del-turn-over-diretta_720773/








FORESTALI, EX SPORTELLISTI E PRECARI: L'ARS SI INGOLFA TRA RICHIESTE E VETI. NON È STATO FACILE TROVARE LA QUADRA SULL’ART. 19 CHE TRATTA DEI LAVORATORI DELLA FORESTALE PER I QUALI È PREVISTO IL BLOCCO DEL TURN-OVER. BLOCCO AL QUALE, TRASVERSALMENTE, SI SONO OPPOSTI ESPONENTI DI TUTTE LE FORZE POLITICHE


POLITICA REGIONALE

Forestali, ex sportellisti e precari:
l'Ars si ingolfa tra richieste e veti


di Lillo Miceli 


PALERMO - Ancora una giornata di lavori all’Ars con il freno a mano tirato. E non poteva essere altrimenti nell’affrontare alcuni articoli del ddl di Stabilità, in precedenza accantonati, per la loro complessità. Finora è rimasto irrisolto il nodo dei cosiddetti “ex-sportellisti”, circa 1.700 lavoratori che si sarebbero dovuti aggiungere all’esercito dei precari degli enti locali. Argomenti spinosi, come quello dei consorzi di bonifica, che sono stati al centro di un confronto piuttosto duro. L’Ars ha approvato una norma che consente agli amministratori delle società partecipate e degli enti regionali di continuare a percepire un’indennità. Una giravolta rispetto alla norma con la quale la finanziaria stabiliva la gratuità degli incarichi.

Non è stato facile trovare la quadra sull’art. 19 che tratta dei lavoratori della forestale per i quali è previsto il blocco del turn-over. Blocco al quale, trasversalmente, si sono opposti esponenti di tutte le forze politiche. Dopo ore di serrato confronto, la norma è stata riscritta impegnando il governo a presentare entro novanta giorni un ddl di riforma del settore che l’Ars dovrà approvare entro i successivi trenta giorni. Nel caso contrario, decadrà automaticamente il turn-over dei lavoratori forestali. L’obiettivo è quello di fare diventare il lavoro forestale produttivo.

Infinita anche la discussione sulla nomina dei revisori dei conti negli enti regionali e nelle scuole (art. 20) che rimane una competenza degli assessori al ramo, mentre negli enti locali, dove gli organi amministrativi sono democraticamente eletti, i revisori dei conti vengono estratti a sorte. Ovviamente, c’è parecchia attesa sul ddl di riforma del comparto forestale, sollecitato anche Ioppolo (Lm). «Mi sono impegnato a presentare una proposta di riforma sulla forestazione - ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura, Cracolici - che metta al centro le attività che i lavoratori faranno al servizio della Sicilia: valorizzazione produttiva dei boschi, gestione delle riserve e dei siti a finalità turistico-ambientale, istituzione del servizio di prevenzione civile per monitorare il nostro territorio a rischio dissesto».



Un’altra riforma che Cracolici dovrà affrontare prossimamente è quella dei consorzi di bonifica (art. 32) che per il 2016 hanno uno stanziamento di 36 milioni. Somma che sarebbe insufficiente poiché solo per i dipendenti a tempo indeterminato sarebbero necessari circa cinquanta milioni: dieci per gli stagionali, quindici per la gestione. I consorzi di bonifica, di regola, dovrebbero essere autonomi dal punto di vista finanziario, riscuotendo i canoni irrigui che non possono essere, però, aumentati senza alcuna logicità dai commissari che hanno l’obbligo di approvare i bilanci in pareggio. In realtà, i consorzi dovrebbero essere gestiti dagli agricoltori che avrebbero tutto l’interesse a contenere le spese e a rendere efficienti le strutture.

Tra una sospensione e l’altra della seduta, l’Ars ha approvato la norma sul finanziamento, fino al 31 dicembre 2016, dei precari degli enti locali (art. 29), una platea di circa 24.000 persone. È stata prevista la possibilità di rinnovare i contratti anche ai precari dei Comuni in dissesto finanziario. Nei prossimi tre anni, dovranno presentare piani annuali per la stabilizzazione. Non sono stati inseriti, invece, gli ex-sportellisti. Il gruppo parlamentare di Sicilia futura non ha nascosto il disappunto. «Non condividiamo l’intransigenza della presidenza dell’Ars - hanno detto i deputati di Sf - che non ha permesso la trattazione di alcuni importanti emendamenti, già apprezzati nelle commissioni di merito, che per questioni formali non erano inseriti tra gli ammissibili. Bisogna pensare allo sconforto in cui versano migliaia di famiglie siciliane che attendevano dall’Aula una risposta, ancora una volta rinviata per tecnicismi “variabili”, più o meno legittimi, dai quali intendiamo prendere le distanze». Amarezza per la decisione di non ammettere l’emendamento riguardante gli ex-sportellisti, è stata espressa dal capogruppo di Forza Italia, Falcone, e dal suo vice, Figuccia. Approvato anche l’articolo sull’Eas.

L’Ars ritornerà a riunirsi questa mattina alle 11 (a mezzanotte scade il secondo mese dell’esercizio provvisorio) per esaminare gli ulteriori articoli accantonati, a cominciare dall’art. 23 che comprende i finanziamenti a enti e associazioni, ovvero la mai scomparsa “tabella H”. Inoltre, dovranno essere esaminati gli artt. 5, 6 e 7 che erano stati accantonati su richiesta dell’assessore all’Economia, Baccei, in quanto legati alla spesa congelata di 550 milioni di euro che dovrà sborsare il governo nazionale.


28 Febbraio 2016
LASICILIA.IT









28 febbraio 2016

INTERVENTO IN AULA DI ANGELA FOTI SULLA RIFORMA DEI FORESTALI. VIDEO














SICILIANI LIBERI: "ENNESIMO ATTACCO DI RAI 1 ALLA SICILIA: E' ORA DI SMETTERLA"


Ricevo e volentieri pubblico
dal movimento indipendentista  
Siciliani Liberi












ANAS E “ARGA SICILIA” INSIEME PER PROMUOVERE LA POTATURA A VASO POLICONICO DELL’ULIVO, DI M. LIBERTO


Ricevo e pubblico
dal Presidente dell'Anas Collesano
Antonello Vara


Anas e “Arga Sicilia” insieme per promuovere la potatura a vaso policonico dell’ulivo, di M. Liberto


Foto vaso policonico

L’ANAS (Ass. Nazionale di Azione Sociale) di Collesano, in collaborazione con Il giornale “Sicilia Agricoltura” di Made in Sicily, l’Associazione Arga (Associazione regionale dei giornalisti siciliani che si occupano di Agricoltura, Ambiente e Agroalimentare) e l’Accademia Internazionale Epulae, ha promosso, nel territorio di Collesano un corso teorico-pratico di potatura a “vaso policonico” dell’ulivo.
L’iniziativa ha trovato un largo consenso con la partecipazione di 45 operatori olivicoli di gran parte della Sicilia. Altri 70 operatori attendono un successivo corso per conoscere questa nuova tecnica di potatura.
Il corso è stato sviluppato in due giornate e ha visto la partecipazione, come docenti, del perito agrario Francesco Bruscato, uno dei maggiori esperti di questo tipo di potatura a livello nazionale e dell’agronomo e giornalista Mario Liberto.
I due tecnici nelle due giornate hanno illustrato i vantaggi del “vaso policonico”, con una divulgazione tecnico-pratica su l’importanza di questo tipo di potatura e della forma di allevamento; una modalità semplificata di potatura, in quanto avviene interamente da terra con ausilio di alcune semplici attrezzature: seghetto, forbici e svettatoio. Questa tecnica facilita la gestione della pianta, poiché la struttura dello scheletro dell’ albero è semplificata ad un asse per ogni branca primaria con la presenza di due o tre branche secondarie, si esclude l’uso della scala, con riduzione di eventuali rischi d’infortuni, si controllano da terra le zone apicali della pianta attraverso l’utilizzo degli svettatoi telescopici. Un modello di allevamento che facilita anche la successiva raccolta dell’ulivo e nel contempo, assicura una maggiore insolazione e passaggio di aria all’ interno della chioma determinando una maggiore qualità della produzione; inoltre, riduce i costi di gestione, si evidenzia anche una maggiore resa in raccolta, e a regime, si evita le alternanze produttive (annate di carico e scarico), insomma, massimo rendimento, minor spese e qualità elevata.
La prova pratica si è svolta presso l’azienda agricola di contrada Garbinogara di Collesano, un bene confiscato alla criminalità mafiosa, con un uliveto che conta circa 24 mila alberi di diverse varietà.
Soddisfatto per la riuscita dell’iniziativa Antonello Vara, presidente della locale Anas, il quale, nella sua presentazione – ha ringraziato i partecipanti e si è dispiaciuto di non aver potuto accontentare le circa 120 domande di operatori del territorio. Inoltre ha espresso elogi per le autorità civili e militari che hanno concesso l’azienda Garbinogara, evidenziando l’importanza di riscatto sociale dell’iniziativa nel contesto Madonita -.


28 Febbraio 2016
http://argasicula.altervista.org/anas-e-arga-sicilia-insieme-per-promuovere-la-potatura-a-vaso-policonico-dellulivo-di-m-liberto/







FINANZIARIA. CRACOLICI: RIFORMA SETTORE FORESTALE RESTITUIRÀ DIGNITÀ AL SERVIZIO DI TUTELA AMBIENTALE


Finanziaria. Cracolici: riforma settore forestale restituirà dignità al servizio di tutela ambientale


Finanziaria. Cracolici: riforma settore forestale restituirà dignità al servizio di tutela ambientale

“Mi sono impegnato a presentare una proposta di riforma sulla forestazione che metta al centro le attività che i lavoratori faranno a servizio della Sicilia: valorizzazione produttiva dei boschi, gestione delle riserve e dei siti a finalità turistico ambientale, istituzione del servizio di prevenzione civile per monitorare il nostro territorio a rischio dissesto”. Così l’assessore regionale  assessore all'agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea Antonello Cracolici commenta  la riscrittura dell’articolo 19 della finanziaria, che prevede la sospensione delle  graduatorie nell’attesa di una riforma da votare entro 120 giorni. Termine oltre il quale, qualora non venisse approvata, tornerebbero a vigere le norme preesistenti.

“La sospensione del turnover in attesa della riforma serve a fotografare la situazione calcolando la forza lavoro ed il numero di giornate effettuate. La Sicilia – sottolinea Cracolici - ha il dovere di restituire dignità ad un lavoro che costituisce un pezzo essenziale della tutela ambientale del nostro territorio. Con la legge che faremo, - continua - concertandola innanzitutto con i sindacati che costituiscono gli interlocutori principali del processo di condivisione, renderemo evidente che tanta demagogia alimentata si è fondata esclusivamente su pregiudizi, a partire dal numero di addetti, compresivi anche del servizio antincendio, che in Sicilia sono circa 9000 unità uomo anno (Il numero di giornate degli attuali 24 mila corrisponde infatti a 9000 unità uomo anno), numeri simili ad altre regioni che utilizzano per le stesse tipologie di lavoro l'affidamento a cooperative e a imprese


28 Febbraio 2016
http://www.pdars.it/primo-piano/item/1745-finanziaria-cracolici-riforma-settore-forestale-restituir%C3%A0-dignit%C3%A0-al-servizio-di-tutela-ambientale







FORESTALI. I COMMENTI A CALDO DEI DEPUTATI DEL PARTITO DEMOCRATICO SULLA NORMA APPROVATA


Forestali. I commenti a caldo dei deputati del Partito Democratico sulla norma approvata


Finanziaria. PD: apertura a riforma settore forestale è grande risultato


On Panepinto. Il PD è riuscito a costruire una sintesi con tutti i gruppi parlamentari alla ARS e il governo stamattina, sulla salvaguardia dei diritti degli operai forestali e della urgente riforma del settore forestale al fine di mettere a reddito il patrimonio boschivo, per valorizzare la forza lavoro ivi impiegata e per ampliare compiti e funzioni a favore del comparto agricolo e per la tutela ambientale. Il secondo comma l'ho scritto io e sono orgoglioso di questa formulazione condivisa ovviamente con il mio gruppo e tutti i gruppi. Si deve FARE la riforma e basta agli insulti di Giletti..

On. Raia. L'articolo appena approvato da tutta l'aula riguarda il tempo entro il quale il governo presenta la riforma del settore forestale , nelle more si blocca il turnover , se entro 120 non si approva la riforma forestale si riavvia il turnover per gli stessi . Il partito democratico e i suoi parlamentari tutelano sempre i lavoratori del comparto forestale

On. Maggio. In aula all’Ars abbiamo approvato una norma che prevede la riscrittura dell'art.19 della Finanziaria regionale , che riguarda i lavoratori forestali. L'articolo ricalca l'emendamento condiviso da tutti i gruppi parlamentari e consente di riorganizzare il comparto. Abbiamo votato una norma, infatti, che apre la strada alla prima vera riforma del settore forestale con l'obiettivo di aumentare le competenze dei lavoratori e finalmente utilizzarli appieno per la tutela del patrimonio boschivo e naturalistico dell’isola. Il turn over sarà ripristinato se il Parlamento,entro 120 giorni, non varerà la legge di riforma. D'ora in poi lavoriamo a un percorso, che consenta di definire una riforma capace di legittimare le professionalità dei lavoratori finora rimaste inespresse.






IL SIFUS SI RITIENE SODDISFATTO E DA DOMANI SARÀ NUOVAMENTE IN CAMPO


Ricevo e pubblico
dal Segretario regionale del Sifus 
Giuseppe Fiore

Il Sifus si ritiene soddisfatto e da domani sarà nuovamente in campo


Il Sifus ha vinto la battaglia!!
Prepariamoci per la guerra finale, prepariamoci a sostenere la nostra legge sulla stabilizzazione. Domani il Sifus sarà nuovamente in campo per accellerare l'iter per il pagamento degli stipendi pregressi dei forestali e cercherà di incontrare le istituzioni regionali per capire i contenuti di questa nuova riforma del comparto forestale, che il governo regionale vorrebbe varare nei prossimi mesi. Il Sifus sarà pronto a collaborare con tutti coloro i quali tengono cuore il destino di noi forestali, nell'ottica di una definitiva stabilizzazione. Ringrazio personalmente tutti i colleghi che con la loro costanza e tenacia hanno condotto questa lotta per raggiungere questo risultato: non bloccare lo scorrimento delle graduatorie per il 2017. Inoltre un plauso e ringraziamento va a tutti i deputati a noi vicini in  primis l'On. Figuccia. Grazie alla loro sensibilità hanno contribuito attivamente a fare giustizia nei nostri confronti. Grazie a tutti. 
W i forestali. W il sifus. 
G. Fiore








PASSA UNA NORMA CHE GOVERNO BLOCCA IL TURNOVER TRA I 24 MILA FORESTALI E PRECARI DELL'ESA: NON POTRANNO ESSERCI AUMENTI DI GIORNATE PER GLI STAGIONALI, MA ENTRO 90 GIORNI IL GOVERNO DEVE PORTARE IN AULA UNA RIFORMA DEL SETTORE ED ENTRO 30 GIORNI LA RIFORMA DEVE ESSERE VOTATA IN AULA. IN CASO CONTRARIO, DOPO 120 GIORNI VIA LIBERA ALLE PROMOZIONI CHE COSTERANNO ALMENTO 5 MILIONI DI EURO


Finanziaria all'Ars, tagli ai cda degli enti ma i 5stelle attaccano: "Solo un bluff"

Riprende la maratona per il voto della manovra economica. Via libera a giugno alle promozioni per i forestali. Ok ai tagli ai compensi per i dirigenti che hanno doppi incarichi e per chi amministra società direttamente finanziate dalla Regione: ma un cavillo salva gli emolumenti per i cda di una miriade di enti, dai teatri agli enti parco. "Si tratta di una norma bluff", attacca Cancelleri dei 5stelle
di ANTONIO FRASCHILLA




Finanziaria all'Ars, tagli ai cda degli enti  ma i 5stelle attaccano: "Solo un bluff"


Il futuro di Riscossione Sicilia è appeso a un filo. A Sala d'Ercole non c'è accordo sulla norma che deve essere votata in Finanziaria per la ricapitalizzazione della società attraverso almeno 17 milioni di euro di crediti che la Regione deve versare subito nelle casse della spa. Un fronte trasversale, che va da Forza Italia ai renziani del Pd, è pronto a votare un emendamento che di fatto apre alla cessione di Riscossione a Equitalia, che punta a incrementare la raccolta in Sicilia ferma a quota 500 milioni di euro, poco rispetto a quanto c'è da riscuotere. Il governatore Crocetta punta invece a salvare la società e il suo presidente, Antonio Fiumefreddo, è pronto a dare battaglia. Ma a rallentare i lavori della Finanziaria è anche il nodo forestale: sindacati e un folto drappello di deputati chiedono di togliere il blocco del turnover, il che significa garantire promozioni interne che costerebbero 5 milioni di euro all'anno. La partita è aperta  e stamani riprenderà il voto a Sala d'Ercole. Ieri battaglia su fondi ai sindaci e tagli ai dirigenti.

I compensi per i cda delle spa e degli enti della Regione
Passa l'applicazione della norma nazionale: i dirigenti generali che hanno incarichi aggiuntivi non possono prendere alcun compenso, i dirigenti semplici invece devono restituire il 50 per cento. Nei mesi scorsi il ragioniere generale aveva chiesto la restituzione delle somme a una miriade di dirigenti che avevano doppi incarichi. Sulla carta recepita anche la norma che prevede incarichi gratuiti per i cda degli enti che ricevono finanziamenti regionali in maniera diretta e sono controllati da Palazzo d'Orleans: ma un cavilo salva da quest'ultima norma una miriade di enti, dai teatri all'Esa, dalle Ipab agli Istituti case popolari. Il deputato del 5 stelle Giancarlo Cancelleri attacca: "Si tratta di un taglio bluff, di fatto sono esclusi gli enti dell'allegato 1, e chi va a scorrere questo allegato trova tutti gli enti regionali, un assurdo", dice l'esponente Pentastellato. Dalla ragioneria ribattono: "Anche nello Stato sono fatti salvi i teatri e diversi enti controllati".
La norma comunque non sana il passato, dal 2012 a oggi, che secondo una legge regionale prevedeva per tutti i cda di qualsiase ente e spa regionale il titolo "onorifico", tanto che il ragioniere generale Salvatore Sammartano aveva sospeso gli emolumenti anche ai componenti dei cda di Sicilia e-Servizi e Riscossione, Antonio Ingroia e Antonio Fiumefreddo, solo per fare degli esempi.  Passa in aula invece il taglio da tre a due per i componenti del collegio dei revisori dei conti nelle scuole.

I forestali
Passa una norma che governo che blocca il turnover tra i 24 mila forestali e precari dell'Esa: non potranno esserci aumenti di giornate per gli stagionali, ma entro 90 giorni il governo deve portare in aula una riforma del settore ed entro 30 giorni la riforma deve essere votata in aula. In caso contrario, dopo 120 giorni via libera alle promozioni che costeranno almento 5 milioni di euro.

Le norme votate nei giorni scorsi.
Tagli al personale e permessi sindacali
Passa la norma che taglia le buonuscite dei regionali, che sarà calcolata non più sull'ultima busta paga ma su quelle degli ultimi cinque anni. Stop al salario accessorio per i dipendenti in aspettativa sindacale: di fatto la Regione recepisce le norme statali per quanto riguarda non solo le aspettative sindacali ma anche per i permessi. Approvata anche una nro a che ribadisce il taglio immediato, anche con i contratti in essere, per i dirigenti generali che superano i tetto di 160 mila euro. Approvata anche una norma che rafforza lo spoil system: i dirigenti generali che saranno revocati non riceveranno più lo stipendio pieno dopo la cessazione dell'incarico, ma solo il trattamento fondamentale dei dirigenti anche se hanno il contratto in essere da capi dipartimento.

Fondi ai Comuni, indennità consiglieri e royalties
Via libera al fondo per i Comuni: sarà di 390 milioni di euro, 50 dei quali saranno prelevati dal Fondo delle pensioni dei regionali e gli enti locali li potranno utilizzare per coprire le rate dei mutui. Altri 115 milioni arriveranno dai fondi Pac solo per spese di investimento o, anche qui, per prestiti fatti per investimenti degli enti locali.
Salve le royalties di Ragusa, bocciato con voto segreto una proposta sostenuta dall'ex sindaco Nello Dipasquale del Pd che riduceva le royalties per il Comune Ibleo e stabiliva dei paletti per l'utilizzo. La norma è saltata, quindi l'amministrazione 5stelle di Ragusa non avrà paletti né riduazioni sulle royalties. Dipasquale attacca: "Con questa bocciatura salta il finanziamento annuale da 5 milioni di euro per Ibla che io volevo coprire con il royalties".
Per i Comuni di Barcellona, Milazzo e Antillo interessati dall’alluvione dell’autunno 2015, l’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica è autorizzato a concedere, per l’esercizio finanziario 2016, un contributo di 100 migliaia di euro ciascuno, a valere sul Fondo delle Autonomie Locali. Salta fuori anche una norma che dà 1 milione di euro per Ortigia su emendamento del deputato Vincenzo Vinciullo, che ha firmato anche l'emendamento che stanzia 1,2 milioni di euro per salvaguardare i precari degli enti locali in dissesto, da Augusta a Bagheria.

Musei ai Comuni
Passa la norma che prevede il trasferimento dei musei e delle aree archeologiche minori ai Comuni. L'elenco sarà emenato dall'assessorato ai Beni culturali, il personale però rimarrà alla Regione e sarà utilizzato per altri compiti, a meno che non se ne faccia carico l'ente locale interessato.

Fondi alle aziende agricole
Istituito un fondo da 4 milioni di euro per le aziende agricole danneggiate da eventi atmosferici riconsciiuti con legge come calamità naturali. In aula è nato un duro scontro perché la nroma inizialmente in votazione dava fondi solo alle aziende dei Comuni delle province di Siracusa e di Agrigento. I deputati ragusani hanno protestato, così come quelli della provincia di Palermo. Il presidente della commissioen Bilancio, Vincenzo Vinciullo, ha attaccato duramente il governo definendolo composto da "felloni", tra le risate dell'aula. Alla fine si è deciso di approvare un emendamento generico.  Parte dei fondi, per la precisione 2,5 milioni di euro, saranno prelevati dai crediti che la Regione deve a Riscossione Sicilia.

L'Irfis e gli aiuti alle imprese
Via libera alla norma che consentirà all'Irfis di dare prestiti agevolati e finanziamenti non solo alle imprese dell'industria, ma anche a quelle dei settori dell'agricoltura, dei servizi alle persona, del turismo, dell'edilizia e dell'editoria, purchè abbiano sede in Sicilia.

Distributori di carburanti
Via libera a una sorta di liberalizzazione del settore dei distributori di carburante. Si passa da un regime di concessioni a "semplici" autorizzazioni che saranno regolamentate con un decreto dell'assessore alle Attività produttive con relativo aggiornamento dei canoni.  L'iter per aprire un distributore sarà semplificato. Passa un emendamento dei grillini che prevde l'obbligo di installazione di impianti di controllo della temperatura del carburante: "E' fatto obbligo alle aziende distributrici di carburante, nonché agli impianti di distribuzione di carburante ubicati nel territorio della regione, di installare apposito dispositivo di misurazione della temperatura e della pressione del carburante in fase di erogazione che permetta l’esatta quantizzazione del prezzo del prodotto venduto"

Dipendenti Spi
Salvi i 15 dipendenti della Sicilia patrimonio immobiliare, le competenze passeranno alla Sas e così anche i lavoratori. Costo previsto, 1,9 milioni di euro

Fondi alle imprese
Via libera a 20 milioni di euro ad Ircac e Crias per finanziamenti alle imprese a un fondo di 13 milioni di euro per la ricapitalizzazione delle imprese agricole che hanno debiti e sono costituite in società o in cooperative. Passa anche una norma  che consente all'Ircac di dare fondi alle cooperative del settore dell'informazione locale per cinque anni al fine di coprire le passività.

Tassa sulle auto storiche
Approvata una norma che prevede che "i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale e personale, iscritti ai registri degli enti certificatori appartenenti a proprietari residenti nel territorio siciliano, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione, sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di euro 25,82 per i veicoli ed euro 10,33 per i motoveicoli". Gli stessi veicoli "a decorrere dall'anno in cui si compie il ventesimo anno dalla loro costruzione, sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di euro 75,00 per gli autoveicoli e di euro 35,00 per i motoveicoli". Una norma statale ha abolito questo bollo per la stessa tipologia di auto trentennali,  la Sicilia in questo modo la mantiene ma fa un notevole sconto per il bollo delle ventennali.

Trasporto marittimo e Trenitalia
Via libera all'incremento del fondo per le gare del trasporto marittimo per 7 milioni di euro e alla possibilità di aggiudicarle non solo con il massimo ribasso ma anche con l'offerta economicamente vantaggiosa.  Si potranno utilizzare mezzi alternativi ai traghetti e agli aliscafi ma solo se "più economici". Via libera a 11 milioni di euro per Trenitalia per "oneri sull'Iva"

Demanio marittimo
La norma affida la gestione delle pratiche per le concessioni demaniali marittime ai Comuni, ma la Regione ne manterrà la proprietà e avrà le competenze di indirizzo. I Comuni dovranno avviare dei piani di gestione delle spiagge e delle aree demnaili marittime e in base a questi piani rinnovare con evdienza pubblica le concesisoni, tenendo fermo che quelle attuali scadono nel 2020. Approvato anche una norma che consente le attività tutto l'anno e non solo per il periodo stagionale: "Ai concessionari del demanio marittimo è consentito il mantenimento delle strutture balneari per tutto l’anno solare, al fine di esercitare le attività complementari alla balneazione, avvalendosi della concessione demaniale in corso di validità rilasciata per le attività stagionali estive - si legge nella norma approvata -  ai fini dell’esercizio delle attività i concessionari sono tenuti a presentare la sola comunicazione di prosecuzione dell’attività all’autorità concedente con l’indicazione delle opere e degli impianti da mantenere installati nonché la richiesta di rideterminazione del canone all’ente concedente". A sostegno della norma è intervenuto il deputato di Ncd Francesco Cascio: "Mi pare una norma sacrosanta - dice - e voglio essere chiaro per evitare polemiche: io sono stato assessore al Territorio e ambiente e conosco bene la materia. Non sono più da anni cognato del socio del Mida a Mondello e quindi nessuno faccia polemiche strumentali. Finalmente ci mettiamo al passo con il resto del Paese in tutta la Sicilia". Il Movimento 5stelle attacca: "Decisione vergognosa", il deputato Giampiero Trizzino: "Con un gioco di parole il governo autorizza i concessionari a mantenere strutture balneari tutto l'anno - dide -  l'assessore Croce si giustifica dicendo che la norma già esiste, in realtà non è cosi: la norma del 2005 parla di gestione tutto l'anno e non di mantenimento delle strutture tutto l'anno. Si tratta di una vera aggressione al territorio. Non è questo il modello di destagionalizzazione che può rilanciare la Sicilia"." Con l'articolo 43 stiamo facendo un torto a tutti gli esercizi commerciali autorizzati prima del 1976, il cui regolamento per ottenere la concessione è stato rigorosissimo - aggiunge Mimmo Turano dell'Udc - non ho difficoltà a prendere le distanze dalla maggioranza perchè non condivido le norme e sono pronto a fare la mia battaglia su questa che mi appare come una sanatoria camuffata da mantenimento tutto l'anno di strutture balneari precarie". Duro l'attacco di Michele Cimino (Sicilia futura): "Turano chiarisca i termini del suo intervento perchè i suoi toni e le sue accuse gravano sulla tenuta della maggioranza". "L'elenco si allunga. Sanatoria edilizia, trivelle, inceneritori e adesso anche lo stupro delle coste. Ennesima vergogna di un Parlamento siciliano che, dopo avere toccato il fondo, ha iniziato a scavare". A dirlo Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia, che aggiunge: "E' davvero impressionante come l'Ars trovi la coesione quando si tratta di demolire l'ambiente. Quella di oggi, l'approvazione della norma che autorizza i concessionari a mantenere strutture balneari tutto l'anno, e' l'ennesima riprova dell'aggressione al territorio battezzata da una politica cieca. La norma oggi modificata prevedeva strutture a servizio della fruizione del mare, con questo grimaldello sono state realizzate, pizzerie discoteche e pub sulle spiagge. Adesso ci chiediamo a servizio di quale fruizione del mare servono queste strutture anche d'inverno? Ancora una volta - conclude - daremo battaglia con tutti i mezzi a nostra disposizione per tutelare le nostre coste e le nostre spiagge da questa norma vergognosa".

Alberghi in verde agricolo e sanatoria sottotetti
Salta la norma che connsentiva la realizzazione di strutture ricettive in verde agricolo anche all'interno dei 200 metri da centri abitati e grandi infrastrutture pubbliche. Su questo articolo era nata una forte protesta di pezzi del Pd, degli ambientalisti e degli imprenditori del settore. A proporla erano stati i renziani. Passa invece la sanatoria per i sottotetti che potranno essere trasformati in unità abitative anche se recentemente costruiti: spaccato il Pd, con Valeria Sudano che ha sostenuto la sanatoria, mentre contro hanno votato i dem Filippo Panarello e Giovanni Panepinto.

Il tetto agli stipendi
Salta la norma che fissava a 118 mila euro il tetto per gli stipendi dei dirigenti degli enti e delle società controllate dalla Regione. In aula era passato prima un emendamento del Movimento 5stelle che abbassava il tetto a 79 mila euro, a questo punto per il Pd Giovanni Panepinto ha chiesto all'aula di bocciare l'articolo e a voto segreto la maggioranza ha tenuto. Alla fine salta quindi il tetto agli stipendi dei dirigenti della galassia degli eni e delle spa della Regione.

I fondi alle Università
Via alla norma che "al fine di favorire il diritto allo studio e l'ammodernamento delle Università degli Studi di Palermo, Catania e Messina, una quota parte dei fondi PAC 2014-2020, in misura non inferiore a 3 milioni di euro, è destinata in parti uguali a ciascuna delle predette Università".Niente fondi comunitari per l'Università Kore di Enna, bocciato l'emendamento che la riguardava. Ma adesso il rischio è che tutte le somme non possano essere utilizzati perché "non garantiscono la concorrenza" come ha detto in aula l'assessore Bruno Marziano.

Composizione gare di appalto
Passa la riforma delle commissione di gara degli Urega. Adesso vi potranno fare parte come presidenti anche tecnici dello stesso ufficio che espleta la gara. L'articolo recita che "nel caso di appalto da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la commissione incaricata dell’espletamento delle gare di interesse provinciale, intercomunale e comunale è individuata mediante sorteggio pubblico svolto, entro il termine perentorio di due giorni lavorativi successivi alla data di scadenza per la presentazione delle offerte, dal Presidente di turno della Sezione centrale. In particolare, il Presidente è individuato mediante sorteggio tra i componenti della sezione provinciale competente per territorio,  il secondo componente è individuato mediante sorteggio tra i dirigenti tecnici in servizio presso la stessa sezione provinciale dell’Urega e presso l’Ufficio del Genio civile nel cui territorio ricadono i lavori oggetto dell’appalto. Per ogni componente della Commissione sono sorteggiate tre figure: il primo sorteggiato assume la veste di titolare, il secondo ed il terzo di supplenti”.

Centrale unica appalti Sanità
Passa la norma che prevde che "al fine di garantire la realizzazione degli interventi di razionalizzazione della spesa mediante aggregazione degli acquisti di beni e servizi, alla spesa connessa all'attività svolta dalla “Centrale unica di committenza”, per gli acquisti di beni e servizi per gli enti e le aziende del servizio sanitario regionale, si fa fronte, a decorrere dall'anno 2016, con le risorse correnti del Fondo sanitario regionale, nel limite annuo massimo di 1.000 migliaia di euro".

Sicilia e-Servizi e Sviluppo Sicilia
Un emendamento  che ha visto andare sotto il governo, il più importante, riguarda lo stop alla possibilità di dare appalti informatici anche ad altre società oltre Sicilia e-Servizi. Il presidente della spa aveva chiesto di cancellare questo articolo che era passato in commissione Bilancio su proposta dei renziani guidati da Luca Sammartino. Il governo ha quindi presentato un emendamento soppressivo per volere di Crocetta. Ma in aula l'assessore Alessandro Baccei si è rimesso all'aula e il risultato è stato che l'emendamento è stato bocciato.  La Regione potrà "avvalersi " anche di altre società informatiche oltre Sicilia e-Servizi. Si rompe quindi il monopolio certo garantito alla controllata di Palazzo d'Orleans con affidamenti in house. Ma c'è di più: le competenze sul controllo della spa passano all'assessorato di Baccei e non più alla Funzione pubblica. "Finché il monopolio era assicurato dal governo Cuffaro andava bene alla politica - dice l'ad della società Antonio Ingroia - oggi invece hanno cambiato idea. Chissà come mai. E' più facile stare dalla parte delle lobby che della legalità". "Aggiungo solo una cosa: se era un modo per indurmi a dimettermi hanno sbagliato bersaglio", conclude Ingroia, che attacca duramente l'assessore Baccei: " Ma se devo un ringraziamento personale al presidente Crocetta, credo che l’assessore Baccei, che ha lasciato libertà di voto sull’emendamento, debba un chiarimento politico ai siciliani visto il danno che deriverà da questa decisione. Una decisione incoerente rispetto alle recenti scelte del governo e, proprio perché non voglio fare un processo alle intenzioni, totalmente incomprensibile. Il voto della politica non ha fatto altro che l'atto finale della loro rivincita nei confronti della legalità - aggiunge - Non è un caso che l'assessore all'Economia Baccei, che contraddicendo la volontà del presidente della Regione ha lasciato libertà di voto sull'emendamento che di fatto chiude Sicilia E-Servizi, avesse stretti rapporti professionali con l'ex socio privato di Sicilia E-Servizi in una situazione di confitto di interessi clamorosa". La replica di Baccei non si fa attendere: "Non lavoro in Accenture, l'ex socio privato di e-Servizi, dal 1997, prima che entrasse nel capitale della controllata della Regione. Ingroia mi spieghi in cosa consiste il conflitto dinteressi". Nessuna ricapitalizzazione invece per Sviluppo Sicilia come chiesto da diversi deputati, da Franco Rinaldi a Toto Cordaro e Bernadette Grasso. Il fondo per le spa rimane  di 44,5 milioni di euro e adesso Sviluppo Sicilia rischia di non poter chiudere il bilancio 2015 che sarà in rosso.

L'ecotassa per i Comuni
Via libera alla norma che istituisce una tassa per i Comuni che non fanno almeno il 65 per cento di differenziata. I proventi andranno sempre a incentivi per la raccolta ecologica.  Per il primo triennio dall’entrata in vigore della presente legge si applica una decurtazione del 30 per cento del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti per i Comuni che realizzano un incremento su base annua almeno pari a 10 punti percentuali della raccolta differenziata ed una decurtazione del 40 per cento del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti per i Comuni che realizzano un incremento su base annua almeno pari a 15 punti percentuali della raccolta differenziata. "Le somme che la regione incasserà da questo tributo -  dice l'assessore all'Energia Vania Contrafatto - saranno destinate ai Comuni che hanno progetti per la differenziata. Per i Comuni virtuosi quindi ci sarà un risparmio e un reinvestimento di risorse".

Le miniere
Recupero delle miniere siciliane in chiave turistica. Questo grazie ad un emendamento all'articolo 37 della finanziaria a firma del M5S, che destina 800 mila euro per le opere di bonifica della miniera Bosco Palo di San Cataldo e altri 200 mila euro a quella Cozzo Disi in territorio di Casteltermini, che serviranno per la messa in sicurezza delle sue parti sotterranee. La miniera Cozzo Disi è già visitabile all'esterno, con il nuovo stanziamento sarà possibile valorizzarne il sottosuolo, che è stato già in parte riqualificato, grazie a finanziamenti europei e regionali i cui risultati rischiavano, però, di essere vanificati dall'incuria. “Con queste somme – affermano i deputati Giancarlo Cancelleri e Matteo Mangiacavallo – si aprono le porte ai visitatori in tutta la miniera, per permettergli di vedere come era la vita al suo interno. Si tratta di un passaggio obbligato che ci consentirà di valorizzare il nostro passato per farne un'opportunità di turismo per il futuro”.

Testimoni di giustizia
La norma autorizza la spesa per il 2017 di 510 mila euro in favore dei testimoni di giustizia, attraverso l'assunzione nella pubblica amministrazione. Con un emendamento del governo, illustrato dall'assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri, entrano nel 2016 negli uffici pubblici altri nove testimoni di giustizia.

Ztl
Via libera a un emendamento che obbliga i Comuni a varare tariffe differenziate per entrate in Zone a traffico limitato tra residenti e non. Il rischio è che si blocchi l'iter per la Ztl di Palermo, visto che non c'è alcun regolamento votato dal Consiglio comunale che differenzia le due tariffe. L'articolo prevede l'obbligo di: le tariffe per ottenere il permesso di accesso alle ZTL; riduzioni per i veicoli meno inquinanti; accesso gratuito alle ZTL per le persone disabili, le cui autovetture siano dotate di contrassegno speciale e per le vetture a trazione elettrica; agevolazioni per i residenti all’interno del perimetro ZTL, nonché le misure necessarie volte ad incentivare il trasporto pubblico e la lotta all’inquinamento; l’applicazione ai residenti di tariffe differenziate rispetto a quelle applicate ai non residenti; il regime delle sanzioni da applicare in base al Codice della strada, nonché appositi strumenti di monitoraggio sull’inquinamento.

Fondo per i disabili e progetti disseseto idrogeologico
Stanziato un fondo di 4 milioni di euro per il trasporto nelle scuole dei disabili, a valere sui fondi Pac. Ok al fondo da 700 mila euro per la progettazione d'interventi sul dissesto idrogeologico: il fondo sarà gestito dall'assessorato Territorio e ambiente ed era stato proposta dall'assessore Maurizio Croce.

Cantieri lavoro e Pip
Via liebra all'utilzizo di 80 milioni di euro per l'avviod ei Cantieri lavoro di Comuni ed enti di culto. I fondi potranno essere utilizzati anche per avviare al lavoro disoccupati nel settore della raccolta differenziata porta a porta. Passa anche la norma che rende più difficile l'espulsione dei Pip benestanti: chi supererà la soglia Isee personale di 20 mila euro non uscirà più se non supererà anche la soglia familiare Isee di 40 mila euro.

Palasport Agrigento e revisori dei conti
Approvata una norma che prevede il trasferimento del Palasport di Agrigento al Parco archeologico della Valle dei templi e la norma che prevede la nomina dei revisori dei conti attraverso sorteggio nei consigli comunali


28 Febbraio 2016
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/02/28/news/finanziaria_all_ars_scontro_su_riscossione_e_forestale-134408385/