17 dicembre 2024

INCONTRO TRA IL CODIRES, LO SNALV CONFSAL E L'ASSESSORE BARBAGALLO. L'ASSESSORE HA COMUNICATO CHE LA RIFORMA APPRODA IN GIUNTA NELLA FINANZIARIA CORSO E MOLTO PROBABILMENTE CI SARÀ UN AUMENTO DI GIORNATE LAVORATIVE PER IL 2025


Ricevo e pubblico
dal Coordinatore regionale 
del Codires 
Enrico Scozzarella

COMUNICATO   STAMPA   

In data 16 dicembre ’24 rappresentati Regionali e Nazionali:  Francesco Crocitti, Enrico Scozzarella e Manuel Bonaffini delle rispettive OO.SS. - CODIRES e SNALV- CONFSAL hanno incontrato l’Assessore Regionale all’agricoltura e dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea dott. Salvatore Barbagallo per discutere delle riforma di legge 16/96 ss.mm.ii.  del comparto forestale. Durante il confronto molto disteso, le OO.SS. hanno sostenuto e rappresentato che il comparto forestale si è notevolmente ridotto come numeri di lavoratori in quanto alla data odierna può contare in tutta la Regione Sicilia circa 16.000 forestali quasi tutti a tempo determinato. Alla luce  di tutto ciò, abbiamo chiesto di formare solo due contingenti uno a tempo indeterminato e l’altro a 180 giorni con lo scivolo naturale dei pensionamenti. Abbiamo  riteniamo necessario ed urgente, sollecitare il Governo Regionale ad una revisione legislativa dell’attuale L.R. di settore  integrando e prevedendo nelle attuali previsioni  istituzionali:
 
- la bonifica idraulico-fluviale, al fine di una maggiore tutela del territorio, regimentando e facilitando il deflusso dei corsi d’acqua; 
- una maggiore riforestazione utile a prevenire il diffuso dissesto idrogeologico, rendere produttiva la commercializzazione del legname, combattere la desertificazione, contribuire al rispetto del protocollo di Kyoto, sanificando l’aria respirata; - utilizzo degli scarti legnosi al servizio di centrali elettriche predisposte per l’utilizzo delle bio masse;                              
- l’utilizzo continuativo, al bisogno, in compiti di supporto alla protezione civile sia in situazione di emergenza idrica che ordinaria; 
- utilizzo dei Lavoratori a supporto dell’attività turistico-montana da svilupparsi nelle aree boschive demaniali; 
- utilizzo dei Lavoratori per compiti di vigilanza del territorio agro-montano a supporto del corpo forestale e delle guardie faunistico - venatorie; 
- utilizzo dei Lavoratori nella gestione annuale di parchi e riserve ; - utilizzo dei Lavoratori per compiti utili alla gestione e manutenzione del verde sia pubblico che privato, a supporto preventivo, tra l’altro, della puntuale applicazione della L. 353/2000; 
- potenziamento di mezzi e strumenti ad oggi spesso inidonei e sistemazione adeguate delle stradelle di accesso ai cantieri; 
- incremento delle torrette di avvistamento incendi e delle postazioni operative di sosta automezzi al fine di velocizzare l’impiego sui luoghi, dotandoli di relativi servizi a norme tanto altro.  

Inoltre, abbiamo dato un suggerimento operativo, utilizzare gli autobotti e la forza lavoro del Corpo  forestale per dare supporto concreto nelle province che stanno subendo ulteriormente lo stato di crisi di emergenza idrica. L’Assessore Regionale dott. Barbagallo, ci ha comunicato, nelle more che la riforma di comparto approda in Giunta Regionale nella finanziaria in corso, molto probabilmente ci sarà un aumento economico di bilancio per finanziare ulteriore giornate lavorative ai lavoratori forestali per l’anno 2025.
                                
CODIRES
Enrico Scozzarella e 
Francesco Crocitti

SNALV- CONFSAL
Manuel Bonaffini


PRIMA LIQUIDAZIONE CON LA LEGGE 166/2024. IL TRIBUNALE DI TERMINI IMERESE PER IL COMPRENSORIO MADONIE, OLTRE AGLI SCATTI DI ANZIANITÀ RICONOSCE IL DANNO COMUNITARIO FINO A 8 MENSILITÀ. UN' OPERAIO FORESTALE CHE NON SUPERAVA 20 ANNI DI SERVIZIO, QUINDI LA LIQUIDAZIONE DELLE 8 MENSILITÀ È PER QUESTO MOTIVO. ORMAI IL TRIBUNALE DI TERMINI IMERESE HA PRESO QUESTO ORIENTAMENTO PER LE MADONIE E SARANNO TUTTE COSÌ



Ricevo e pubblico
dallo studio legale Fasano

FORESTALI: per il nostro studio le prime vittorie in Tribunale per il danno da precariato di cui alla legge n. 166/2024 (risarcimento del danno da precariato dalle 4 alle 24 mensilità).

Con sentenza del 12 dicembre 2024 il Tribunale di Termini Imerese ha liquidato gli scatti di anzianità e il danno comunitario, quest’ultimo, fino a 8 mensilità della retribuzione tabellare base. 

Valutazione che è stata determinata in base agli anni di precariato del ricorrente. 

Siamo soddisfatti di questo risultato e rimaniamo a vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento o informazione. 

Per informazioni:

📲334812803
📲 388 4736894
📲 327 6622136
📲 320 9336398




IL SEGRETARIO GENERALE DELLA UILA SICILIA, NINO MARINO: PENSARE CHE PER 30 ANNI CI SONO ANCORA LAVORATORI CON 78 E 101 GIORNATE, QUESTO NON È NÈ GIUSTIFICABILE NÈ CIVILE. LA POLITICA È STATA TOTALMENTE DISATTENTA. LA RIFORMA PUR PREVEDENDO UNA GRADUALE STABILIZZAZIONE ANCORA È FERMA. LA PROPOSTA SIGLATA DAI SINDACATI E DAL GOVERNO, NON VA IN GIUNTA E NEMMENO IN ASSEMBLEA. SI PERDE TEMPO PERCHÈ NON È TRA LE PRIORITÀ. FINORA LA RIFORMA FORESTALE È SOLO UN PEZZO DI CARTA! VIDEO

Clip estrapolata dalla pagina Facebook: 
Sestarete TV - Canale 81



Video completo dalla pagina Facebook: 
Sestarete TV - Canale 81

Agricoltura, il segretario generale della Uila Sicilia, Nino Marino, traccia il bilancio del 2024: "Situazione molto critica a causa della siccità, ma troppi ritardi ancora anche dalla politica. Accelerare nei prossimi mesi le riforme dei Forestali e dei Consorzi di bonifica".
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SOLDI SOTTO L’ALBERO PER LA REGIONE, SPUNTA UN TESORETTO DA 50 MILIONI MENTRE INIZIA LA DISCUSSIONE SULLA FINANZIARIA


Dal sito www.blogsicilia.it

di Manlio Viola 16/12/2024
Inizia la settimana cruciale per la Finanziaria della Regione siciliana. Incardinata in aula con il termine scaduto per la presentazione degli emendamenti oggi tocca agli uffici completare le procedure di ammissione e dare, così, il via libera ai lavori d’aula che entreranno nel vivo domani martedì 17 dicembre puntando a chiudere la discussione entro venerdì 20 dicembre o al massimo sabato 21.

La finanziaria regionale

La legge di stabilità si presenta formalmente snella: una ventina di articoli con una formulazione semplice intorno alla quale non dovrebbero esserci particolare difficoltà. i nodi saranno sugli emendamenti aggiuntivi. un maxi emendamento governativo ed uno parlamentare nei quali confluiscono un po’ tutte le richieste provenienti dai gruppi se non dai singoli parlamentari.

Compare il tesoretto

Intanto gli uffici di via Notarbartolo scoprono un tesoretto nelle casse regionali. Si tratta di circa 50 milioni di euro potranno essere utilizzati per la manovra. In parte andranno probabilmente a coprire le varie richieste d’aula ma la regione punta ad usarli per dare respiro ulteriore al mondo imprenditoriale.

Ulteriore perchè nonostante la fine dell’anno prti verso la chiusura della cassa regionale nelle ultime settimane la Regione ha dato una accelerazione ai pagamenti nei confronti di imprese creditrici di beni, servizi e lavori. Il passaggio successivo è tecnico: avendo abbattuto il debito d’esercizio  (i pagamenti in sospeso) in manovra non è più obbligatorio l’accantonamento di garanzia ed ecco che si sbloccano i 50 milioni.

La manovra a blocchi

Al tesoretto da 50 milioni potrebbero aggiungersi ulteriori fondi che potrebbero far salire la disponibilità aggiunti fino a 75 o anche a 100 milioni portando la manovra complessi da 600 a 700 milioni per effetto dello sblocco di altri accantonamenti e per il ricalcolo dei residui riutilizzabili derivanti dalla chiusura del bilancio triennale. Articolati passaggi tecnici che permetteranno, con tutta probabilità, di utilizzare maggiori risorse derivanti dai così detti fondi globali non utilizzati e non vincolati e dunque impiegabili nel 2025.

La manovra viene divisa, dagli uffici dell’assessorato all’economia, in tre blocchi. Dei 700 milioni c’è un primo blocco del 10%, pari a circa 70 milioni che sarà vincolato a spese obbligatorie a partire dalle aggiuntive della sanità (Ci sono spese da recuperare anche degli anni passati); la manovra vera e propria che vale circa 350 milioni di euro di spese generali necessarie; c’è poi un tesoretto da circa 80 milioni messo a disposizione dei maxi emendamenti per accontentare le richieste parlamentari e fluidificare l’iter della manovra.

Sulla parte restante ci sarà da discutere ma c’è da ricordare anche che il disavanzo regionale, per quanto abbattuto in maniera consistente, non è ancora azzerato e il governo vorrebbe destinare una parte delle risorse anche a questo aspetto perché chiudere il capitolo disavanzo significherebbe liberare l’amministrazione da una palla al piede annosa e pesante.





15 dicembre 2024

FICUZZA, OPERAIO FORESTALE MUORE DURANTE IL TURNO DI LAVORO: RIMANDATA ACCENSIONE ALBERO A CORLEONE. CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA DA PARTE DEL BLOG

Nella foto l'operaio deceduto a Ficuzza. La foto in bianco e nero è stata scattata per le nozze d'argento (Fonte Facebook)

Dal sito quotidianodipalermo.it

Rimandata l'accensione dell'albero di Natale a Corleone. L'uomo era originario di Godrano

Un operaio della Forestale è morto nei giorni scorsi a Ficuzza, a causa di un malore, mentre stava svolgendo il suo turno di lavoro. Rosario Sileci, 58 anni, era di Godrano, comune in provincia di Palermo. Commovente il messaggio della moglie sui social: “Come seminavi i tuoi terreni e raccoglievi i tuoi frutti – scrive la donna – lo hai fatto anche nella tua vita, hai seminato tanto Amore e tanta allegria e sono sicura che in ogni persona che ti ha conosciuto questo seme verrà custodito nei loro cuori come per sempre nel mio. Una parte di me è morta con te, sappi che tu sarai per sempre il mio grande Amore. Un giorno ci riabbracceremo di nuovo e tu sarai là ad aspettarmi con il tuo sorriso. Ti Amo immensamente, mi manchi come l’aria”

L’amministrazione comunale di Corleone, dove Sileci era conosciuto e stimato, in segno di rispetto, ha deciso di rinviare l’accensione dell’albero di Natale, inizialmente prevista per domani in piazza Colonnello Russo. L’evento è stato posticipato alla prossima settimana. “Per rispetto nei confronti di Rosario Sileci – si legge nella nota – l’accensione dell’albero di Natale è rimandata. L’amministrazione comunale e il Consiglio comunale porgono sentite condoglianze alla famiglia”.




Condoglianze alla famiglia da parte del Blog




NELL'ATTESA CHE LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA SI ESPRIMA CON LA SENTENZA NEI CONFRONTI DELLO STATO ITALIANO, RIPERCORRIAMO CON FATTI E PAROLE, QUANTO È SUCCESSO PER I PRECARI PIÙ VETUSTI D'EUROPA


di Michele Mogavero
Operai forestali, rimaniamo fiduciosi ed abbiamo un'ottima considerazione del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Ue, istituzioni di cui ci fidiamo. Lo dimostrano i fatti: non hanno mai tentennato e sono stati sempre coerenti. Speriamo di non sbagliarci.

Usando il condizionale, cerchiamo di fare chiarezza sulla questione che investe il comparto forestale, attraverso i fatti e le parole delle istituzioni, cercando di stilare un percorso temporale che definisca chi siamo e dove dovremmo andare.
Iniziamo riportando fedelmente quanto dichiarato dal Presidente Schifani in sede di campagna elettorale, il 17 settembre del 2022, al giornale online
LIVE SICILIA: “Nel luglio 2019 la Commissione Europea – ricorda Schifani – ha comunicato al governo italiano l’avvio di una procedura di infrazione per non avere correttamente recepito una Direttiva in materia di contratti di lavoro a tempo determinato. Per superare questa procedura è necessario intervenire con una norma che permetta di dare stabilità ai lavoratori forestali, oggi stagionali con contratti di lavoro a tempo determinato, con garanzia occupazionale”, conclude.

Abbiamo capito bene? In virtù dello stato d'infrazione sancito dalla Commissione Europea, già nel 2019, rilanciato nel 2021 e con il parere motivato nel 2023, lo Stato Italiano avrebbe dovuto formulare una norma che dia stabilità a questi lavoratori.
Facciamo ora un ulteriore salto in avanti, e arriviamo al 16 settembre del 2024, giorno in cui viene pubblicato in Gazzetta ufficiale il DL 131 definito anche salva infrazioni. Con il suo articolo 12 si cerca di offrire una soluzione in caso di reiterato abuso dei contratti a termine, con la possibilità di richiedere un risarcimento compreso tra le 4 e le 24 mensilità. L'articolo 12 del DL 131 è una conseguenza dello stato d'infrazione 4231/2014, di cui fanno parte diverse categorie di lavoratori della pubblica amministrazione, compresi i forestali, ma ci sono anche i precari dei vigili del fuoco, i precari dell'istruzione ed altri ancora. L'intenzione del Governo italiano nell'inserire tale articolo 12 era quella di chiudere l'infrazione derivante del mancato recepimento della direttiva 1999/70/UE, cercando di scongiurarne le conseguenze.
Non sappiamo se la Commissione europea non abbia ritenuto congrua la soluzione offerta dall'art. 12, ma il 3 ottobre, dopo soli 18 giorni dall'uscita del decreto la Commissione Europea ha deciso di deferire l'Italia (INFR(2014)4231) alla Corte di giustizia dell'UE in quanto tale paese non ha posto fine all'utilizzo abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie (direttiva 1999/70/CE del Consiglio).
Fino a questo momento ci siamo attenuti ai fatti e alle parole che facilmente si possono riscontrare. Ora stiamo assistendo ad un continuo susseguirsi di altri fatti ed altre parole. Noi continueremo a riportare fatti e parole che riguardano questo comparto, ma ci auguriamo che nell'immediato futuro la Corte di Giustizia Europea, attraverso la sentenza che immaginiamo rispecchierà la direttiva 1999/70/CE che lo stesso Stato Italiano ha sottoscritto, che venga fatta chiarezza, e il comparto di precari più vetusto d'Europa (insieme agli altri precari) abbia il giusto riconoscimento attraverso un lavoro più stabile.

Da ignoranti che siamo, possono cambiare tutti i contratti di lavoro che vogliono, possono votare tutti i provvedimenti che vogliono (vedi stagionalità), ma alla fine quello che conta è la Corte di Giustizia Europea. La soluzione non potrà mai essere la nuova legge approvata dal Governo nazionale o eventualmente quella regionale, qualora non rispecchiasse le direttive UE.
Stabilizzazione e risarcimento, questo abbiamo capito dalla Commissione Europea, ma che non hanno ancora capito le istituzioni italiane.
Da una nostra interpretazione, lo dimostra il salva infrazioni che solo dopo 18 giorni dall'uscita del decreto la Commissione Europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'UE in quanto tale paese non ha posto fine all'utilizzo abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie.

Ci piace ricordare che la Commissione Europea, ha più volte esortato l’Italia a prevenire l’abuso di contratti a tempo determinato e ad evitare condizioni di lavoro discriminatorie nel settore pubblico. Ha deciso di inviare un parere motivato ed imposto di non discriminare i lavoratori a tempo determinato. La normativa italiana non previene né sanziona in misura sufficiente l’utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato per diverse categorie di lavoratori del settore pubblico in Italia. Tra questi anche i lavoratori forestali, stagionali o non stagionali che siano!

Rispetteremo com'è giusto che sia, tutte le leggi dei parlamenti Europei, Nazionali e Regionali. Rispetteremo com'è giusto che sia, le sentenze dei vari Tribunali positive o negative che siano.
Ma quella che metterà fine a questa lunga telenovela sarà la sentenza della Corte di Giustizia Europea, che ha già chiesto il diritto al lavoro. Anche per gli operai forestali della regione Siciliana. 
Abbiamo usato il condizionale, però è quello che tutti sperano.



UNA FINANZIARIA DI CARTAPESTA. PER GLI OPERAI FORESTALI IN ATTESA DI UNA LEGGE DI RIFORMA, PROMESSA DA ANNI. TUTT’AL PIÙ SI METTERÀ QUALCHE PEZZA, AUMENTANDO LE GIORNATE DI LAVORO, E SPERANDO DI SCAMPARE ALL’IMPUGNATIVA DA PARTE DI PALAZZO CHIGI (SEMPRE DIETRO L’ANGOLO)


Dal sito www.buttanissima.it

La manovra è piatta e senza futuro. L'aula si prepara al maxi emendamento per l'assalto finale alla diligenza


Alberto Paternò 14/12/2024

Non si fa che parlare di contributi alle associazioni e di come, i 70 parlamentari dell’Ars, troveranno il modo di foraggiare gli amici di sempre. Della restante parte di questa Finanziaria, invece, non v’è traccia. Le notizie sono poche e obsolete: la prima è che il valore della manovra 2025, stando alle indicazioni del governo che l’aveva approvata a inizio novembre, è di circa 650 milioni di euro; l’altra è che è stato stralciato l’articolo 1, cioè la creazione di un’Agenzia regionale per gli investimenti con l’obiettivo di “promuovere, agevolare e attrarre investimenti nazionali e internazionali nel territorio della Regione, contribuendo allo sviluppo dell’economia e alla creazione di nuove opportunità di lavoro”. Un tema, l’unico, che ha creato bagarre in commissione Bilancio: l’articolo – che mette in palio un milione e la creazione di nuove poltrone, a partire dal Cda – è al centro di una contesa fra l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, e le opposizioni. Se ne riparlerà in aula.

Prima però c’è il concerto della Ricciarelli. La manovra è già stata incardinata a Sala d’Ercole e oggi scadono i termini per gli emendamenti, anche se il dibattito non comincerà prima di mercoledì prossimo (e difficilmente si concluderà entro Natale). La domanda resta: a parte i contributi per le attività di “promozione turistica e culturale”, che verranno assorbiti dal testo grazie alla solita furbizia del maxi emendamento, di cosa si occupa questa Finanziaria? In pochi lo sanno… Forse perché c’è poco da sapere: si va dall’ormai “rituale” stabilizzazione degli Asu impiegati nel settore dei beni culturali, alle maggiori garanzie – anche questo un rituale – per i lavoratori dei Consorzi di Bonifica e per gli operai forestali (piccolo inciso: entrambe le categorie sono ancora in attesa di una legge di riforma, promessa da anni). Tutt’al più si metterà qualche pezza, aumentando le giornate di lavoro, e sperando di scampare all’impugnativa da parte di Palazzo Chigi (sempre dietro l’angolo).

E per il resto? Ci si affida alle rivelazioni spente dei giornali: i fondi per le devianze giovanili e per le giovani coppie (la legge sul crack, finanziata con 23 milioni di euro lo scorso settembre, è ancora in attesa dei decreti attuativi); quelli per gli Ato o per la manutenzione degli edifici popolari; i 10 per incentivare la presenza dei medici nei presidi ospedalieri delle Asp che presentano maggiori carenze di organico. E poi una nuova edizione dello straccia-bollo auto, 50 milioni per contrastare la siccità e gli stanziamenti nei confronti dei Comuni, che stando alle premesse di Palazzo d’Orleans, dovrebbero “coprire” 550 milioni sui 650 complessivi del Ddl. Dovrebbero. Il Movimento 5 Stelle, che negli ultimi giorni ha cercato di placare – almeno sulla carta – le tentazioni del centrodestra, ha evidenziato che “il testo trasmesso dal Governo all’aula ricorda la banana di Cattelan: è un documento senza alcun valore reale, è solo scena, dentro non c’è nulla, è solo un veicolo cui agganciare il maxiemendamento che è la prova dalla debolezza di Schifani che cerca di mettersi al riparo dai colpi dei franchi tiratori della sua stessa maggioranza che sono pronti a fare a pezzi la Finanziaria”.


Quella esitata dalla commissione Bilancio, in realtà, è una manovra talmente snella – una ventina di articoli – che non c’è stato neppure bisogno di litigare. La proposta della coalizione di governo è passata con l’astensione dei deluchiani e col voto contrario di Pd e M5s. Nel frattempo – in deroga al principio di non assegnare finanziamenti diretti alle associazioni – è stata ripristinata la dotazione per la fondazione Mandralisca, la fondazione Sciascia, l’Istituto Pio La Torre, l’Istituto Gramsci, i Consorzi tra comuni che si occupano di beni confiscati “e le associazioni antiracket riconosciute”. Inoltre sono stati assegnati nuovi fondi all’assessorato al Turismo – tutto grasso che cola – per l’organizzazione di ‘grandi eventi’ (3,5 milioni) e, in commissione Cultura, è stato incrementato da 6,5 a 14,5 milioni il Furs, il Fondo unico regionale per gli spettacoli. In palio 750 mila euro, invece, per l’organizzazione di festival cinematografici, rassegne, premi e convegni (un anno fa erano 485 mila).

Le misure territoriali, e più marcatamente di competenza dei singoli deputati, verranno catapultate nel maxi emendamento che prenderà forma soltanto in aula. Il M5s ha chiesto di leggerlo con almeno 24 ore d’anticipo, e con le firme dei proponenti in calce a ogni proposta; mentre il Pd è spaccato tra chi vorrebbe accettare l’offerta del governo (si parla di 700 mila euro per ogni deputato d’opposizione) e il rigore richiesto dalla segreteria nazionale, che ha raccomandato ai propri rappresentanti nell’Isola di tenersi distanti da qualsiasi inciucio.

Questa Finanziaria è una bella gatta da pelare, un appassionante B-movie con un finale già scritto (ma da decifrare). Tuttavia, gli interrogativi non mancano: se davvero ci fosse un tesoretto per ogni onorevole – ad esempio – anche l’on.Carlo Auteri, transitato da poco al gruppo Misto, riceverà la strenna senza colpo ferire? E con quale discrezionalità i sindaci, che verranno investiti da un fiume di denaro (meglio loro delle singole associazioni), potranno “smistare” queste risorse sul territorio? Non c’è molto da fare: l’unico tema spendibile, durante quest’attesa, è quello delle mance. Non c’è un progetto di riforma, un processo di sviluppo o una visione da alimentare. Solo spesucce parcellizzate: tra chiese da ristrutturare, piazzette da inaugurare, sagre da organizzare e pagnottisti da sfamare. Ma davvero la Sicilia non merita di meglio?




14 dicembre 2024

IL BLOG AL PRESIDENTE SCHIFANI: EGREGIO PRESIDENTE, CERCHIAMO DI VIVERE IL SANTO NATALE IN MANIERA COERENTE, ALMENO PER QUESTA VOLTA. CI PIACE RICORDARE, MA SOPRATTUTTO RIPETERE E CONDIVIDERE LE SUE BELLE PAROLE. LEI, PRESIDENTE SCHIFANI, FACEVA PRESENTE, CHE NEL LUGLIO 2019 LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIAVA UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER NON AVERE CORRETTAMENTE RECEPITO UNA DIRETTIVA IN MATERIA DI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO. NON SOLO, LEI DICHIARAVA ANCHE: CHE PER SUPERARE QUESTA PROCEDURA È NECESSARIO INTERVENIRE CON UNA NORMA CHE PERMETTA DI DARE STABILITÀ AI LAVORATORI FORESTALI, OGGI STAGIONALI CON CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO, CON GARANZIA OCCUPAZIONALE. PRESIDENTE, ASPETTIAMO UN SUO SEGNALE PER QUESTO NATALE



Il Blog ricorda le belle parole del Presidente Renato Schifani:






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Ascolta anche:

Dalla pagina Facebook
Forza Italia Sicilia Coordinamento Regionale (profilo non più esistente).
Chiusura campagna elettorale




di Michele Mogavero
Circa 9/10 mesi fa, in qualità di operaio forestale e di responsabile del Blog dei lavoratori forestali e addetti Aib della regione siciliana, mi permettevo di chiedere
col cuore in mano di migliorare la bozza di riforma che l'ex Assessore Sammartino aveva consegnato alle OO.SS. il 2 gennaio 2024.
Quello che ci preme segnalare tutt'ora, non scavalcando i Sindacati di cui abbiamo rispetto, è il dato di 178 giorni (voluto appositamente per non stabilizzare) che per soli due giorni in più, potrebbe stabilizzare gli operai dall'anno successivo in poi. Però secondo una nostra interpretazione all'art. 46 del CCNL, quei lavoratori che avendo svolto nei 12 mesi precedenti almeno 180 giornate di lavoro effettivo, maturano il diritto, se richiesto dal lavoratore stesso. Quindi, la norma chiarisce che la trasformazione del rapporto a tempo indeterminato potrebbe avvenire su con garanzia di una durata minima pari a 181 giornate, senza essere necessariamente stabilizzati tutto l'anno.
Ovviamente per chi lo vorrà, almeno questo abbiamo capito dal contratto.

In tutto questo, abbiamo anche la certezza matematica che non tutti vogliono essere stabilizzati (a 365 giorni), basta dare un'occhiata alle graduatorie per rendersene conto dei già rinunciatari a tempo indeterminato. E tanti altri rinuncerebbero, anzi, rinunciano in ogni aggiornamento delle graduatorie. Ma nel calderone dei probabili rinunciatari, troviamo anche quelli che hanno incarichi presso le istituzioni scolastiche (e non solo), bidelli, applicati in segreteria, assistenti, ecc. che man mano raggiungono i punteggi necessari lasceranno ed hanno già lasciato il comparto forestale.
Gli chiedevo anche di approvare al più presto la bozza di riforma in Giunta  e subito dopo, prima delle elezioni europee, nelle Commissioni di merito e subito dopo all’Ars per il voto finale. Da premettere che le precedenti bozze di riforme (Cracolici e Scilla), non entriamo nel merito, essendo state approvate dalla Giunta si sono rivelate carta straccia perché non hanno continuato il suo iter. Nella campagna elettorale del 2022, in occasione delle elezioni regionali, ci ha fatto comunque piacere apprendere che il suo impegno è anche quello di stabilizzare i lavoratori forestali.

Presidente Schifani, per questo Natale aspettiamo un suo segnale.




REGIONE, PROGRAMMAZIONE STRATEGICA 2025. SCHIFANI CAMBIA: «MENO OBIETTIVI, MA PIÙ VERIFICABILI. TEMPI CELERI PER I PAGAMENTI ALLE IMPRESE». UN OTTIMALE UTILIZZO DELLE RISORSE EXTRAREGIONALI. TRA GLI OBIETTIVI FIGURANO ANCHE LA PREVENZIONE DEL RISCHIO INCENDI E DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO


Dal sito www.siciliaagricoltura.it

13 Dicembre 2024
Sanità, gestione del territorio e lotta alla siccità, potenziamento del sistema dei trasporti, attivazione celere degli strumenti finanziari per garantire tempi certi nei pagamenti alle imprese e ottimale utilizzo delle risorse extraregionali. Sono questi i settori prioritari indicati dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella direttiva di indirizzo sulla programmazione strategica dell’amministrazione inviata agli assessori per il 2025. Un numero di attività più calibrate ma più facilmente monitorabili nella realizzazione concreta e nei risultati: è questo il nuovo paradigma al quale è ispirato il documento programmatico attraverso cui il vertice politico dell’amministrazione regionale individua gli obiettivi strategici da perseguire nel prossimo anno.

«Sono i campi – dice il governatore – che maggiormente impattano con la vita quotidiana dei cittadini che, legittimamente, chiedono risposte da chi governa. In questi mesi abbiamo già avviato un grande lavoro di pianificazione, anche per affrontare le emergenze, affrontando situazioni che richiedevano un piglio deciso e fermo. I risultati si cominciano a vedere. Dal prossimo anno questi frutti dovranno essere ancora più evidenti, segnando una svolta strutturale per una Regione in grado di garantire ai siciliani servizi sempre più moderni ed efficienti».

In particolare, per quanto riguarda la sanità, tra gli obiettivi figurano l’abbattimento delle liste d’attesa, il potenziamento dei pronto soccorso e degli screening oncologici; la prevenzione del rischio incendi, del dissesto idrogeologico e il contrasto agli effetti della siccità saranno le priorità nelle politiche di gestione del territorio. Il settore della mobilità vedrà l’amministrazione impegnata nella prosecuzione delle attività di adeguamento e potenziamento infrastrutturale con lavori sulla rete autostradale e interventi anche sul trasporto pubblico locale. Sul piano finanziario, il rispetto dei tempi dei pagamenti alle imprese favorirà il sistema produttivo per rafforzare la spinta allo sviluppo dell’economia e dell’occupazione in Sicilia. In questo senso, fondamentale risulta anche l’efficace impiego delle risorse finanziarie nazionali e comunitarie sia in termini quantitativi che qualitativi per progetti funzionali alla crescita.





13 dicembre 2024

SIFUS CONFALI - APPROVATO IL DDL LAVORO: CONTIENE L'AMPLIAMENTO AI FORESTALI DELLE ATTIVITÀ " STAGIONALI". ADESSO I GOVERNI NON SONO OBBLIGATI A STABILIZZARE MA SARANNO COSTRETTI A FARLO DALLE CAUSE CONTRO I CONTRATTI A TERMINE


Dalla pagina Facebook
Maurizio Grosso Sifus Confali 

Roma 13-12-2024 - Nei giorni scorsi è stato approvato al Senato della Repubblica il DDL lavoro che introduce l'ampliamento delle attività stagionali. L'art. 11 contiene infatti, l'emendamento Giagoni della Lega, ossia, lo strumento che estende la stagionalità anche quelle categorie che la prevedono nel contratto. Il settore forestale adesso (grazie a cgil-cisl-uil), è  un settore stagionale poiché lo prevede l'art. 46 bis del ccnl idraulico forestale. I Governi Regionali adesso, non sono obbligati a stabilizzare (contratti a tempo indeterminato) financo gli operai forestali che subiscono i contratti a termine da 40 anni. Il SIFUS è sicuro che producendo cause in massa  contro i contratti a termine, i Governi Regionali, o prima o poi, saranno costretti a stabilizzare per evitare di subire enormi danni economici. Maurizio Grosso Segretario Generale SiFUS



GIORNO 16 DICEMBRE P.V. LO SNALV E IL CODIRES INCONTRANO L'ASSESSORE ALL'AGRICOLTURA, SALVATORE BARBAGALLO

Ricevo e pubblico
dal Coordinatore regionale
del Codires
Enrico Scozzarella




ACCREDITATO QUESTA MATTINA IL TRATTAMENTO INTEGRATIVO (EX BONUS RENZI)


Sono iniziati i pagamenti del trattamento integrativo (ex Bonus Renzi) a tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno percepito l’indennità di disoccupazione agricola nel 2024.



OK AL BILANCIO CONSOLIDATO, SI SBLOCCANO LE ASSUNZIONI ALLA REGIONE


Dal sito livesicilia.it

Oltre duecento nuovi dipendenti

12 Dicembre 2024
PALERMO – Il governo regionale ha approvato il bilancio consolidato 2023. Si tratta del documento contabile consuntivo che riunisce i risultati economico-finanziari del Gap (gruppo amministrazione pubblica) composto dagli enti partecipati, controllati o strumentali della Regione.

Schifani: “Oltre 200 nuovi dipendenti”

“Con l’approvazione del bilancio consolidato da parte della giunta – dice il presidente Renato Schifani – la Regione è prossima allo sblocco delle assunzioni. Oggi stesso gli uffici invieranno all’Assemblea regionale siciliana e ai revisori dei conti il documento finanziario per il via libera definitivo, così da permettere, nelle prossime settimane, lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già espletati che consentirà di assumere oltre 200 nuovi dipendenti”.

Dagnino: “Chiudiamo la contabilità 2023”

“La redazione di questo strumento finanziario – afferma l’assessore dell’Economia, Alessandro Dagnino – conclude l’iter relativo alla contabilità 2023 che è iniziato con il riaccertamento dei residui ed è proseguito con l’approvazione in giunta del rendiconto generale 2023. Rispetto al documento relativo al 2022, migliora ancora la quantità dei soggetti che sono stati consolidati nel documento: da 73 si passa, infatti, a 95. Positiva, inoltre, anche la riduzione degli enti facenti parte del Gap che da 158 sono diminuiti a 136”.

Nella stessa seduta la giunta ha approvato il piano di rientro del disavanzo al 31 dicembre 2023, con cui il governo, alla luce del maxi recupero di 3,1 miliardi di euro, ha aggiornato le quote di risanamento dei conti regionali tarando il recupero del disavanzo sull’ammontare residuo pari a 897 milioni di euro.





NOVITÀ ANCHE PER L'AGENZIA REGIONALE DEGLI INVESTIMENTI. FINANZIARIA, IN COMMISSIONE BILANCIO DISCO VERDE PER INTERVENTI A FAVORE DELL’AGRICOLTURA E STRATEGIE PER COLMARE LA CARENZA DI MEDICI


Dal sito ilsicilia.it

Annalisa Ciprì - 12 Dicembre 2024
L’Ars ha incardinato il bilancio di previsione e ddl di stabilità dando il termine per gli emendamenti a sabato prossimo alle 18.30 e rinviando a martedì prossimo, alle 15, la relazione in aula del presidente della commissione Bilancio Dario Daidone e la discussione generale congiunta dei due documenti. L’esame degli articoli comincerà il giorno successivo, mercoledì. 

Sono 22 gli articoli della legge di Stabilita per il 2025 approvati dalla commissione Bilancio, incardinati oggi all’Ars alle ore 12. 

Agenzia regionale per la promozione e l’attrazione degli investimenti
È stata istituita l’Agenzia regionale per la promozione e l’attrazione degli investimenti, un ente pubblico non economico che promuove, agevola e attrae investimenti privati nazionali e internazionali nel territorio della Regione, contribuendo allo sviluppo dell’economia e alla creazione di nuove opportunità di lavoro.

Per garantire il funzionamento dell’Agenzia, il budget iniziale previsto è di un milione e mezzo per il triennio 2025-2027, copertura necessaria per l’avvio e il consolidamento delle attività. Elaborare e attuare strategie per la promozione degli investimenti privati nell’ambito del territorio regionale, anche attraverso l’attrazione dall’esterno dell’area, in coerenza con la politica economica regionale è l’obiettivo primario, divulgando in Italia e all’estero le agevolazioni.

L’agenzia, inoltre, offre un supporto e un’assistenza tecnica agli investitorinon solo nel reperimento delle risorse finanziarie, incluso l’accesso al credito e al private equity, ma promuove anche le attività di coordinamento tra enti pubblici e società e tra enti pubblici e privati, associazioni di categoria, camere di commercio e altri soggetti interessati alla promozione degli investimenti privati nel territorio regionale. Tutto ciò seguendo passo dopo passo l’impatto degli investimenti privati sul tessuto economico e sociale della Regione.

Inoltre, il funzionamento dell’Agenzia è assicurato dai trasferimenti iniziali effettuati dalla Regione al momento della costituzione; dalle risorse stanziate annualmente dal bilancio regionale, anche attraverso specifici fondi dedicati all’attrazione degli investimenti; dai contributi di enti pubblici nazionali e internazionali e dalle entrate derivanti da attività di consulenza, servizi offerti e progetti di cooperazione internazionale.

Un ente, quindi, che stimola a trecentosessanta gradi l’economia siciliana. 

Sono organi dell’Agenzia il direttore e il revisore unico, nominati dal presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale per l’economia, d’intesa con l’assessore regionale per le attività produttive.

Il revisore unico è scelto tra i soggetti iscritti nel registro dei revisori legali, in caso di assenza o impedimento viene nominato un revisore supplente con le stesse modalità. Il direttore, invece, viene scelto tra colore che hanno svolto delle attività dirigenziali per almeno cinque anni, in enti pubblici o privati e in possesso di specifiche competenze e professionalità attinenti l’ambito operativo dell’Agenzia.

Il direttore ha la rappresentanza legale dell’Agenzia, quindi adotta il regolamento concernente l’ordinamento della stessa, dirige la struttura e ne assicura la funzionalità ed è anche responsabile del raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Giunta regionale. Il revisore unico esercita delle funzioni di controllo, verifica la regolare tenuta della contabilità, esprime parere sul bilancio di previsione annuale e pluriennale, e accerta almeno semestralmente la consistenza di cassa. Ha l’obbligo, nel caso in cui ci fossero irregolarità nella gestione, di riferirne immediatamente alla Giunta regionale. Resta in carica cinque anni dalla data del provvedimento di nomina. Il revisore supplente, invece, resta in carica fino alla scadenza dell’incarico del revisore unico al quale subentra.

L’Agenzia regionale per la promozione e l’attrazione degli investimenti si avvale anche di un Comitato scientifico che è composto massimo da cinque esperti in materia di economia e lavoro, nominati con deliberazione della Giunta regionale su proposta dell’assessore regionale per l’economia, d’intesa con l’assessore regionale per le attività produttive. Ha la funzione di consultazione strategica e di sostegno alle attività di promozione degli investimenti, di pubblicità nel territorio nazionale e di promozione del partenariato tra soggetti pubblici e privati. Dall’istituzione del Comitato scientifico non discendono nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Le funzioni di indirizzo, vigilanza e controllo sono esercitate dall’assessorato regionale dell’economia, in comune accordo con l’assessorato regionale delle attività produttive.

L’organizzazione, le competenze degli organi e il funzionamento dell’ente sono disciplinati con decreto del presidente della Regione su proposta dell’assessore regionale per le attività produttive e dell’assessore regionale per l’economia. L’Agenzia ha la facoltà di avvalersi a titolo gratuito di locali, arredi, sistemi informativi e personale dell’amministrazione regionale.

L’Agenzia, a pena di decadenza dell’organo di gestione, invia con cadenza annuale una relazione sull’attività svolta all’Assemblea regionale siciliana, da assegnare a fini conoscitivi alle competenti commissioni.

Interventi nel settore dell’agricoltura e di contrasto al fenomeno della siccità
Un milione e mezzo della finanziaria sono destinati alle progettazione di opere ed interventi con finalità irrigue e di bonifica. Si tratta di contributi a favore dei consorzi di bonifica della Regione. Con decreto dell’assessore regionale per l’agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca mediterranea, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono determinate le modalità di ripartizione fra i consorzi delle risorse di cui al presente comma.

Dato la situazione critica in cui riversa la nostra Isola, dai Consorzi di bonifica partono gli interventi di manutenzione straordinaria delle opere idriche da eseguire con urgenza non solo per fronteggiare la carenza, salvaguardare gli allevamenti zootecnici e le produzioni delle imprese agricole ma anche per garantire sufficienti volumi d’acqua per l’irrigazione delle colture. Una spesa di 9 milioni e mezzo. Mezzo milione, invece, è destinato per la realizzazione di una diga sul fiume Sosio-Verdura, a cura del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti.

Altri fondi sono destinati alla gestione di centri per il recupero e il soccorso della fauna selvatica. Settantamila euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2025, 2026 e 2027.

Disposizioni urgenti per fronteggiare la carenza di medici del Servizio sanitario regionale
L’articolo 42 della legge regionale 31 gennaio 2024, n. 3 è abrogato. Sono destinati 10 milioni al Servizio sanitario regionale, per garantire la funzionalità dei presidi ospedalieri delle Aziende sanitarie provinciali che presentano maggiori carenze di organico in relazione alle singole discipline, con esclusione di quelli ricadenti nelle città capoluogo. Destinato anche ai medici in servizio di questi presidi può essere attribuito un incentivo straordinario fino a diciottomila euro lordi annui, finalizzato ad un indennizzo forfettario di natura transitoria delle spese sostenute prioritariamente per l’alloggio e il trasporto. Un incentivo, questo, che viene attribuito al personale medico di nuova assunzione, per far fronte alle gravi carenze di organico e di ridurre il ricorso alla esternalizzazione delle funzioni.

Con decreto dell’assessore regionale per la Salute, da adottarsi entro il 28 febbraio di ciascun anno sulla base dei dati rilevati al 31 dicembre dell’anno precedente, sono determinati i criteri per l’attribuzione dell’incentivo di cui al comma 2 e per la sua graduazione, con un ordine di priorità. Unità operative di pronto soccorso nell’ambito dell’emergenza/urgenza; presidi ospedalieri di zone disagiate; presidi che presentano maggiori carenze di organico in relazione alle singole discipline; distretti sanitari territoriali e presidi di continuità assistenziale dei comuni ricadenti nelle aree interne.

Fonte: ilsicilia.it



12 dicembre 2024

IL DDL LAVORO È LEGGE. LE NOVITÀ PER LAVORATORI E IMPRESE. ATTIVITÀ STAGIONALI AMPLIATE. RIENTRANO NELLA CATEGORIA QUELLE ATTIVITÀ COLLEGATE AI CICLI STAGIONALI SECONDO QUANTO PREVISTO DAI CONTRATTI COLLETTIVI STIPULATI DALLE ORGANIZZAZIONI COMPARATIVAMENTE PIÙ RAPPRESENTATIVE. IL BLOG: LA FRITTATA PERFETTA! NON AVENDO MOLTA DIMESTICHEZZA CON IL SETTORE E SOPRATTUTTO CON LA CONTRATTAZIONE NAZIONALE, RITENIAMO CHE IL CCNL DEI LAVORATORI FORESTALI SI POTREBBE RIVELARE UN BOOMERANG. SICURAMENTE CI PROVERANNO. MA PER QUALE MOTIVO HANNO VOLUTO TUTTO QUESTO? NOI UNA MEZZA IDEA CE L'ABBIAMO!


Dal sito www.lavorosi.it

12/12/2024
Dopo il via libera ottenuto alla Camera il 9 ottobre scorso, il Senato ha approvato con 81 voti favorevoli ; 47 contrari e un solo astenuto il DDL recante “ Disposizioni in materia di lavoro “ (A.S. 1264).

Il disegno di legge nasce dall’ esigenza di semplificare numerosi adempimenti connessi al rapporto di lavoro con particolare riferimento ai temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, della disciplina dei contratti di lavoro, dell'adempimento degli obblighi contributivi e degli ammortizzatori sociali.

Nel corso dell'esame alla Camera in prima lettura il disegno di legge era stato oggetto di sostanziose modifiche con l’aggiunta di 13 articoli ma nel corso dell’esame al Senato tutti gli emendamenti, per lo più riconducibili all’opposizione, sono stati respinti. Il testo resta così invariato. Fanno seguito le principali novità per lavoratori e imprese:  

Dimissioni : Risoluzione per assenza ingiustificata – Sicuramente tra le norme simbolo del provvedimento  l’ art. 19 del Decreto stabilisce che l’assenza ingiustificata del lavoratore protratta oltre il termine previsto dal contratto collettivo o, in mancanza di previsione contrattuale, oltre i quindici giorni, comporta la risoluzione del rapporto di lavoro per volontà del lavoratore senza che sia necessario applicare  la disciplina sulle dimissioni telematiche.

E’ stato invece introdotto un nuovo obbligo per il datore di lavoro tenuto a  comunicare all’Ispettorato del lavoro l’assenza per le dovute verifiche sulla veridicità della comunicazione.  La disposizione non trova applicazione se il lavoratore dimostra l’impossibilità, per causa di forza maggiore o per fatto imputabile al datore di lavoro, di comunicare i motivi che giustificano l’assenza. In assenza di tali motivi il rapporto di lavoro si intenderà risolto per volontà del lavoratore e, di conseguenza, quest’ultimo non potrà fare richiesta di Naspi venendo meno il requisito della disoccupazione involontaria.   

Meno vincoli per la somministrazione di lavoro – Altrettanto dibattuta è la norma prevista all’art 10  con semplificazioni in materia di somministrazione di lavoro. Le modifiche intendono incentivare l’utilizzo di contratti flessibili e rendere più dinamico il mercato del lavoro, allineandosi alle esigenze produttive delle imprese che potranno utilizzare senza limiti e vincoli i contratti in somministrazione a tempo determinato e indeterminato.

A tal fine, vengono esclusi dal tetto del 30% previsto per i lavoratori in somministrazione a tempo determinato rispetto al totale dei contratti stabili, i lavoratori assunti dalle agenzie per il lavoro a tempo indeterminato o lavoratori con determinate caratteristiche o assunti per determinate esigenze (svolgimento di attività stagionali o di specifici spettacoli, start-up, sostituzione di lavoratori assenti, lavoratori con più di 50 anni).

Viene poi eliminata la previsione per la quale, se il contratto tra agenzia di somministrazione e lavoratore è a tempo indeterminato, non trovano applicazione i limiti di durata complessiva della missione a tempo determinato presso un soggetto utilizzatore e attualmente pari a 24 mesi.  

Durata del periodo di prova – L’art. 13 ridefinisce il periodo di prova dei contratti a tempo determinato stabilendo criteri univoci per la durata.

La nuova norma prevede che, fatte salve le previsioni più favorevoli della contrattazione collettiva, la durata del periodo di prova per i rapporti di lavoro a tempo determinato è fissata in un giorno di effettiva prestazione ogni quindici giorni di calendario a partire dalla data di inizio del rapporto di lavoro.

In ogni caso, la durata del periodo di prova non può essere inferiore a due giorni né superiore a quindici giorni per i contratti con durata non superiore a sei mesi, e non può essere inferiore a due giorni e superiore a trenta giorni per quelli con durata superiore a sei mesi e inferiori a dodici mesi.  

Smart working – All’ art. 14 è previsto che il datore di lavoro comunichi, in via telematica al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, i nominativi dei lavoratori e la data di inizio e di fine del lavoro agile entro cinque giorni dalla data di avvio o termine del periodo.

Apprendistato: formazione e trasformazione – Con gli art. 15 , 16 e 18 è prevista l’estensione a tutte le tipologie di apprendistato delle risorse destinate annualmente al solo apprendistato professionalizzante. E’ prevista inoltre la possibilità di trasformare l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale anche in apprendistato professionalizzante e/o di alta formazione e ricerca, successivamente al conseguimento della qualifica o del diploma professionale.

Attività stagionali ampliate - All’art. 11 viene introdotta una norma di interpretazione autentica, in materia di attività stagionali  individuate da decreto (Dpr del 1963) in alternativa alla contrattazione collettiva. In pratica, oltre ai cosiddetti “stagionali”, la norma specifica che rientrano nella categoria quelle attività organizzate per far fronte a “intensificazioni” dell’attività lavorativa in determinati periodi dell’anno, nonché a esigenze tecnico-produttive o collegate ai cicli stagionali dei settori produttivi o dei mercati serviti dall’impresa, secondo quanto previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative.

Cassa integrazione e attività lavorativa - All’art. 6 trova riscontro la norma che riconosce  la possibilità per il lavoratore in cassa integrazione di svolgere attività di lavoro in forma subordinata o autonoma, salvo dover comunicare tempestivamente all’INPS l’inizio della nuova attività. Durante lo svolgimento di tale attività perde il diritto al trattamento di integrazione salariale. La norma mira a ridurre la dipendenza esclusiva dalle misure di integrazione salariale e favorisce la ricerca di nuove opportunità lavorative. 

Conciliazioni telematiche – Con l’ art. 20 viene introdotta una semplificazione per la conciliazione in materia di lavoro. Tali procedimenti potranno svolgersi in modalità telematica mediante collegamenti audiovisivi.  La nuova norma si pone l’obbiettivo di agevolare l’accesso ai servizi di conciliazione e ridurre i costi mantenendo comunque l’affidabilità delle procedure in atto.

Sospensione dei termini degli adempimenti per liberi professionisti -  All’ art. 7 viene estesa la possibilità per il professionista di sospendere il decorso dei termini relativi a adempimenti fiscali e contributivi. In caso di parto o di interruzione della gravidanza avvenuta oltre il terzo mese dal suo inizio, i termini relativi agli adempimenti fiscali e contributivi sono sospesi, rispettivamente   a decorrere dall’ottavo mese di gestazione fino al trentesimo giorno successivo al parto,  ovvero fino al trentesimo giorno successivo all’interruzione della gravidanza. Le disposizioni si applicano anche nei riguardi del libero professionista che, a causa di ricovero ospedaliero d’urgenza per infortunio o malattia grave del proprio figlio minorenne ovvero per intervento chirurgico dello stesso, dovendo assistere il figlio, è impossibilitato temporaneamente all’esercizio dell’attività professionale. In entrambi i casi, entro 15 giorni dall’evento deve essere inviato il certificato medico attestante le informazioni utili alla sospensione, nonché copia dei mandati professionali.

Contratto a causa mista –  All’art. 17 è prevista l’introduzione di un contratto ibrido a causa mista, con la possibilità di assumere un lavoratore in parte con un contratto dipendente, in parte con un rapporto autonomo a partita Iva, beneficiando del regime forfettario per il reddito autonomo.  Ciò consente ai professionisti di lavorare con contratti part-time come dipendenti e contemporaneamente fornire prestazioni come autonomi, garantendo una maggiore flessibilità alle imprese con particolare riguardo a quelle che occupano più di 250 dipendenti.

Fondi di solidarietà – All’art 8 viene previsto che ai fondi di solidarietà bilaterali costituiti dopo il 1° maggio 2023, siano trasferite risorse già accumulate presso il fondo di integrazione salariale (FIS) da parte di imprese facenti parte del settore a cui fa riferimento ciascuno dei predetti fondi bilaterali. Il trasferimento delle risorse sarà definito da decreti del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell’ Economia.

Formazione lavoratori somministrati - All’art. 9 sono previste disposizioni volte a favorire una gestione flessibile delle risorse dei fondi bilaterali Formatemp e Ebitemp per la formazione e integrazione al reddito dei lavoratori somministrati a tempo determinato e indeterminato.

Rateizzazione debiti contributivi - L'articolo 23 introduce la possibilità per INPS e INAIL di autorizzare la rateizzazione dei debiti contributivi non ancora affidati alla riscossione, fino a un massimo di 60 rate mensili e per i casi previsti dal Decreto del MLPS da emanarsi. La misura, valida dal 1° gennaio 2025, è volta a favorire la regolarizzazione spontanea dei debiti contributivi, con l’obiettivo di agevolare i datori di lavoro in difficoltà economiche.

Semplificazioni ricorsi INAIL  - All’ art. 2 sono previste disposizioni per la semplificazione delle procedure relative ai ricorsi in materia di applicazione delle tariffe dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali

Sicurezza sul lavoro – Il decreto prevede all’art. 1 una serie di novità in materia di salute e sicurezza sul lavoro. In particolare :

1. Viene prevista la redazione annuale, da parte del Ministero del Lavoro, di una relazione alle Camere sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro, che dovrà contenere l’indicazione di misure per migliorare le condizioni di sicurezza (lett. b);

2. Nell’ambito della sorveglianza sanitaria effettuata dal medico competente viene riconosciuta la possibilità di svolgere visite mediche preventive per valutare l’ idoneità alla mansione specifica anche in fase preassuntiva (lett. d, punto 1.1).

3. L’opportunità se svolgere le visite mediche precedenti alla ripresa del lavoro , a seguito di assenze superiori a sessanta giorni continuativi, viene valutata dal medico competente (lett. d, punto 1.3) ;

4. Sempre nell’ambito della sorveglianza sanitaria viene introdotta la possibilità per il medico competente di evitare la ripetizione di esami clinici e diagnostici già effettuati risultanti dalla cartella clinica del lavoratore  lett.d, punto 2)

5. Per le attività lavorative svolte in locali chiusi sotterranei o semi sotterranei, se le lavorazioni non danno luogo ad emissioni di agenti nocivi, il datore di lavoro è tenuto a comunicare tramite PEC, al competente ufficio territoriale dell’Ispettorato (INL), l’uso dei locali allegando adeguata documentazione, individuata con apposita circolare dell’INL, che dimostri il rispetto dei requisiti di idonee condizioni di aerazione , illuminazione e microclima. I locali potranno essere utilizzati entro 30 giorni dalla comunicazione, salvo espresso divieto (lett. e). 

a cura di WST Law & Tax







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Ddl 1264 collegato alla manovra finanziaria. Resoconto del 11/12/2024. Emendamento della lega sulla stagionalità che colpirebbe anche i lavoratori forestali. Una proposta sbagliata - dichiara - la Senatrice Furlan, ex segretaria nazionale della Cisl - aumenta la precarietà del lavoro. Volete stagionalizzare tutti i lavori in tutti i settori e comparti, creando condizioni per cui il lavoro a termine sia infinito - continua Furlan - Il Blog: gent.ma senatrice Furlan, noi siamo ignoranti, si potrebbe informare lei sul perchè il ccnl dei forestali dopo 40 anni, sottoscritto dalle OO.SS. più rappresentative a livello nazionale, è stato trasformato in stagionale? Da ignoranti che siamo, non riusciamo a capirlo. Sosteniamo che l'ultimo Ccnl si sta rivelando un boomerang. interpretiamo le sue dichiarazioni in linea con le nostre. Da premettere però, che non abbiamo molta dimestichezza con il settore e soprattutto con la contrattazione nazionale




AMBIENTE. CANADAIR, IL LORO APPORTO OGGI SERVE PIÙ CHE MAI. PRIVATO E PUBBLICO IN CAMPO


Dal sito www.thewatcherpost.it

11 Dicembre 2024 - Di Giampiero Cinelli
L’aviazione di soccorso è un settore che ha bisogno di stabilità e giusta strategia, alla luce del fatto che il cambiamento climatico molto probabilmente metterà gli Stati di fronte a un impegno sempre maggiore. In Italia gli addetti ai lavori vedono aumentare gli incendi annui ma le competenze e i mezzi per fortuna ci sono. I Vigili del Fuoco hanno quindi deciso di parlare alla stampa estera (nella sede di Palazzo Grazioli) dell’attività di soccorso che svolgono con i canadair principalmente nei boschi, teatri specie d’estate di incendi gravosi. La conferenza ha visto la partecipazione di Avincis, l’ente privato che effettua gli interventi usufruendo anche dei Canadair dei Vigili del Fuoco.

Le necessità, i mezzi
«Operiamo in otto Paesi con servizi di antincendio, elisoccorso e missioni critiche utilizzando più di 200 velivoli – ha fatto sapere Roberto Marcolini, Managing Director Divisione Antincendio di Avincis –. Registriamo un aumento degli incendi persino nel Nord Est dell’Europa e nell’ultima stagione abbiamo eseguito 2.000 missioni sul fuoco. Per questo è stata istituita una divisione e coordinamento europei di Protezione Civile. Agli Stati membri si aggiungono altri 10 Paesi. Gli incendi boschivi incidono per l’8% sulle emissioni di CO2 ogni anno, ma per fortuna quest’anno l’Italia è riuscita a evitare gli attacchi mediatici relativi alla gestione degli incendi poiché siamo stati in grado di garantire la disponibilità di 15 aerei da mattina a sera». Marcolini ha aggiunto: «Questi aerei sono difficili da manutenere, in quanto si tratta ancora dei modelli degli anni 60-70, mai cambiati perché è così che devono essere concepiti. Però oggi è difficile trovare pezzi di ricambio e l’usura non è indifferente. La manutenzione di un canadair non è come quella classica di un aereo di linea. Ogni volta viene smontato interamente e riparato (si pensi che lavora nell’acqua e vicino al fuoco), in genere la mano d’opera sui canadair impiega 150.000 ore».

E cambiare la flotta non è la strada più semplice come si penserebbe, perché produrre nuovi Canadair per venderne pochi – resta comunque un mercato di nicchia – non conviene a molte aziende.

Il contesto, le istituzioni
Quindi l’intervento di Marina Malinconico, Dirigente dell’Ufficio Sorveglianza Aeronautica e Aeroportuale dei Vigili Del Fuoco: «Abbiamo acquisito la flotta dei canadair nel 2013, continuiamo ad usarla perché è efficiente ed efficace. In Italia ci sono incendi boschivi dal Friuli alla Sicilia, dunque le nostre forze sono dispiegate lungo tutta la penisola. Invece ad esempio in Francia ci si concentra sulla fascia mediterranea e il loro metodo d’intervento è diverso. Avincis ci permette di lavorare con flessibilità dosando i mezzi, d’estate abbiamo anche 15 aeromobili in azione. L’analisi dei costi-benefici è difficilissima perché dobbiamo decidere quanto vale una vita umana. Quella del 2024 è stata un’estate lunga i cui impatti si sono sentiti, sappiamo che una buona prevenzione limita gli incendi». Malinconico ha poi chiarito: «Conosciamo anche le difficoltà di Portogallo e Grecia e noi abbiamo spento una Svezia che bruciava. In Italia l’antincendio è diventata una materia regionale ma lo Stato conserva la facoltà di intervento residuale quando una regione mostra di avere risorse non più sufficienti. Stiamo studiando l’utilizzo dei canadair per operazioni di soccorso al di fuori dell’ambito dei Vigili del Fuoco e abbiamo già studiato l’uso dei canadair per il trasporto rapido di specialisti», ha concluso Marina Malinconico.





SIFUS CONFALI - LO STUDIO LEGALE FASANO E IL SIFUS PROMUOVERANNO UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE A CARATTERE EUROPEO FINALIZZATA A SPINGERE I GOVERNI REGIONALI A STABILIZZARE GLI OPERAI FORESTALI, DEI CONSORZI DI BONIFICA, EX SAAP, ECC.



Ricevo e pubblico
dal Segreterio generale Sifus Confali
Maurizio Grosso

Roma 12-12-2024 - Si e tenuto ieri, presso lo Studio Legale Fasano in Palermo, un incontro tra l'Avv. Angela Fasano e i Dirigenti del SiFUS, Maurizio Grosso e Franco Cupane finalizzato a mettere in campo strategie atte a costringere i Governi  a legiferare nella direzione della stabilizzazione (contratti a tempo indeterminato di 39 ore la settimana) nonostante i tentativi di respingerla con l'introduzione dell'ostacolo "stagionalità" o di 'realizzarla a rate contorte" come in Campania. 
L' Avv. Angela Fasano, conosciuta in tutta Italia per essere stata la testarda promotrice della petizione popolare Europea da cui è nata la legge 166/24 contro l'abuso dei contratti a termine, ha suggerito ai Dirigenti del SIFUS, che hanno immediatamente condiviso, di mettere in campo, "assieme", oltre le note lotte, ulteriori azioni di pressione a carattere Europeo.
Visto che nessun Governo Regionale  ha ancora proposto un disegno normativo che ricalchi le basi del pensiero giuridico dell’Unione Europea, lo Studio legale Fasano e il SIFUS, promuoveranno richiesta di procedura di infrazione d’urgenza nell'ambito della procedura 0171.2018 in commissione PETI a Bruxelles, attesi i gravi e perduranti inadempimenti.
In sintesi, lo Studio Legale Fasano e il SIFUS non si accontentano solo del risarcimento dei danni per l'abuso dei contratti a termine ma intendono avviare una serie di procedure capaci di indurre i Governi Regionali alla stabilizzazione degli operai forestali, dei consorzi di bonifica, ex sap, ecc.
L'addetto stampa sifus confali




DDL 1264 COLLEGATO ALLA MANOVRA FINANZIARIA. RESOCONTO DEL 11/12/2024. EMENDAMENTO DELLA LEGA SULLA STAGIONALITÀ CHE COLPIREBBE ANCHE I LAVORATORI FORESTALI. UNA PROPOSTA SBAGLIATA - DICHIARA - LA SENATRICE FURLAN, EX SEGRETARIA NAZIONALE DELLA CISL - AUMENTA LA PRECARIETÀ DEL LAVORO. VOLETE STAGIONALIZZARE TUTTI I LAVORI IN TUTTI I SETTORI E COMPARTI, CREANDO CONDIZIONI PER CUI IL LAVORO A TERMINE SIA INFINITO - CONTINUA FURLAN - IL BLOG: GENT.MA SENATRICE FURLAN, NOI SIAMO IGNORANTI, SI POTREBBE INFORMARE LEI SUL PERCHÈ IL CCNL DEI FORESTALI DOPO 40 ANNI, SOTTOSCRITTO DALLE OO.SS. PIÙ RAPPRESENTATIVE A LIVELLO NAZIONALE, È STATO TRASFORMATO IN STAGIONALE? DA IGNORANTI CHE SIAMO, NON RIUSCIAMO A CAPIRLO. SOSTENIAMO CHE L'ULTIMO CCNL SI STA RIVELANDO UN BOOMERANG. INTERPRETIAMO LE SUE DICHIARAZIONI IN LINEA CON LE NOSTRE. DA PREMETTERE PERÒ, CHE NON ABBIAMO MOLTA DIMESTICHEZZA CON IL SETTORE E SOPRATTUTTO CON LA CONTRATTAZIONE NAZIONALE



BORGHESI Stefano (Gruppo Lega Salvini Premier - Partito Sardo d'Azione)
Si interviene poi in materia di lavoro stagionale, importantissimo per molti settori; si fa chiarezza e si amplia la possibilità per la contrattazione collettiva di individuare le ipotesi di stagionalità. Il nostro ordinamento sapete bene che non ha una disciplina specifica della stagionalità: il riferimento normativo è il decreto del Presidente della Repubblica n. 1525 del 1963, che fornisce l'elenco di una serie di attività per le quali è consentita l'assunzione di personale con contratto di lavoro stagionale. Al contempo, la contrattazione collettiva nazionale può individuare ulteriori tipologie di attività stagionali. Si tende perciò ad un ampliamento fondamentale e importante, introdotto dalla giurisprudenza, chiarendo che tra le ipotesi di stagionalità individuate dalla contrattazione rientrano anche le attività organizzate per far fronte all'intensificazione dell'attività lavorativa in determinati periodi dell'anno, quando ci sono più carichi di lavoro, nonché a esigenze tecnico-produttive o dei mercati serviti dall'impresa, secondo quanto previsto dai contratti.

FURLAN (PD-IDP). Ex segretaria nazionale della Cisl
Signor Presidente, colleghe senatrici e senatori, arriva in Aula un provvedimento di cui il Paese, in particolare i lavoratori e le lavoratrici, avrebbero fatto sicuramente a meno; una proposta sbagliata, che aumenta la precarietà del lavoro, con meno regole a tutela dei lavoratori e, soprattutto, meno diritti. Stiamo parlando di un disegno di legge collegato al cosiddetto decreto lavoro, approvato dal Governo il 1° maggio 2023, che è rimasto fermo per mesi nei cassetti e nei corridoi parlamentari e che portate all'approvazione un anno e mezzo dopo. Avrebbe dovuto essere il completamento delle norme contenute in quel decreto, ma alla fine, nonostante la mole voluminosa, contiene scarsi contenuti e tutti con forti accenti negativi per gli uomini e le donne del lavoro.
Proviamo a guardare i numeri del mondo del lavoro per capire come le norme che oggi venite a presentarci siano completamente disallineate rispetto alla realtà. Dietro il dato sugli occupati di cui vi vantate, si nasconde una realtà drammatica del lavoro in Italia:
trend negativo per l'occupazione femminile e aumento dei giovani inattivi, cioè quelli che non hanno un'occupazione e non cerca nemmeno lavoro. Nel 2023, il numero di persone comprese nella fascia tra quindici e trentaquattro anni che lavorano è aumentato di 96.000 unità, mentre quello degli inoccupati di ben 166.000. A proposito di giovani, c'è un altro tema che si configura come emergenza: aumentano costantemente le ragazze e i ragazzi che fuggono all'estero, perché non trovano occupazione di qualità nel nostro Paese.
Il mondo del lavoro è però attraversato da una profonda diseguaglianza che le vostre proposte di legge non sembrano vedere: migliorano i contratti a fascia alta, aumentano a dismisura le partite IVA e invece i salari sono degradati sempre più in basso, in un terreno in cui il part-time involontario e la precarietà sono diventati ordinari. L'Istat ha fotografato un aumento preoccupante dei lavoratori poveri nel nostro Paese. Un terzo delle persone che vivono in condizioni di povertà assoluta sono lavoratrici e lavoratori. È inaccettabile, perché significa che in molti casi non basta più lavorare per non essere assolutamente poveri. Sapete cosa significa? Significa che il lavoro ha perso il suo valore morale e sociale, quello impressone all'articolo 1 della nostra Costituzione.
Signor Presidente, adesso proviamo a sovrapporre a questa desolante fotografia del mondo del lavoro, gli articoli della legge che oggi arriva al Senato. È un quadro desolante, perché sono norme che invece di risolvere i problemi, li aggirano per ampliarli. Le misure previste da questo provvedimento, in particolare quelle contenute negli articoli 9, 10 e 11, in nessun modo andranno a risolvere gli annosi problemi che ci affliggono. Basti pensare alla liberalizzazione selvaggia della somministrazione del lavoro, che non porterà altro che ulteriori sacche di precariato; o, peggio, si pensi alla reintroduzione delle cosiddette dimissioni in bianco, mascherate da licenziamento a seguito di un tot di giorni di assenza.
Mettendo insieme tutte le novità che introducete con questo collegato lavoro, è evidente come il Governo stia promuovendo una massiccia esternalizzazione della forza lavoro temporanea, che andrà sicuramente a favore di qualche agenzia di somministrazione, ma soprattutto delle aziende utilizzatrici.

Durante il lavoro in Commissione abbiamo presentato emendamenti che avevano l'obiettivo di reintrodurre le causali dei contratti a termine, che erano state tolte con il decreto lavoro del 2023, che, come abbiamo verificato, portava il lavoro soltanto nel nome e che - come rivelano i dati che ho esposto poco fa - ha portato una serie di norme che di fatto hanno aumentato la marginalità e l'esclusione e hanno moltiplicato il lavoro povero e precario. Ovviamente le nostre proposte sono state tutte respinte, con una riduzione dei tempi di confronto che ancora una volta, come ormai è vostra pessima abitudine, ha compromesso il lavoro parlamentare.
C'è bisogno di un confronto vero, perché con questo disegno di legge non applicate solo una profonda deregolamentazione a danno dei lavoratori, ma aumentate la precarietà e riducete ancora una volta il perimetro dei diritti. Il pacchetto di norme, in alcuni punti, arriva a mettere in discussione le prerogative del contratto collettivo nazionale del lavoro, come sulle risorse del Fondo bilaterale per la formazione. A parole questa maggioranza sembra favorevole a un percorso per accrescere il valore della partecipazione, ma al momento del voto in Aula sembra invece smantellare le conquiste della contrattazione collettiva.
(Applausi).
E ancora, con questo provvedimento si amplia il criterio di classificazione dei contratti stagionali, aumentando in questo modo la precarietà. Venendo meno i paletti, tutto è stagionale, con la conseguenza che si potranno aggirare i vincoli che impediscono a un contratto a termine di essere ripetuto a oltranza.
Intravediamo anche il rischio di un ritorno alle dimissioni in bianco. Con l'articolo 19 si apportano modifiche sostanziali ai rapporti di lavoro, prevedendo la risoluzione dopo cinque giorni di assenza dal lavoro per volontà del lavoratore. Sono norme che attribuiscono un potere di recesso alla parte datoriale che, così come definito, senza i tempi e le procedure necessari al reale accertamento della volontà del lavoratore assente, è semplicemente inaccettabile.
Meno diritti, come vediamo, e una trasformazione del mondo del lavoro a cui state lavorando, continuando a premiare fiscalmente le partite IVA a danno dei contratti di lavoro. Lo vediamo con la norma sui contratti misti, che rischia di allargare il bacino delle finte partite IVA nel nostro Paese, che significano meno diritti e meno tutele.

FURLAN (PD-IDP). Ex segretaria nazionale della Cisl
Aggiungo che, come in ogni disegno di legge del Governo Meloni, anche questo non poteva non prevedere una norma che, ancora una volta, strizza l'occhio a chi evade gli oneri contributivi. L'allungamento dei tempi di pagamento dei contributi diluisce ulteriormente la certezza della riscossione, potenzialmente incentivando i datori di lavoro a rimandare obblighi essenziali, con possibili effetti negativi sulle risorse di INPS e INAIL.
Vengo al grande tema scomparso da questo disegno di legge. In un anno tragico per il numero di incidenti e morti sul lavoro, vi presentate in Aula con un collegato che non contiene alcuna norma migliorativa per rispondere all'esigenza di contrastare questo dramma del Paese; anzi, fate peggio, perché l'aumento della precarietà produce inevitabilmente anche un aumento dei rischi per la sicurezza dei lavoratori. Secondo tutti gli studi effettuati, in Italia si continua a morire sul lavoro, con una media di tre decessi al giorno: una vera e propria strage annuale a cui non provvedete per niente. Dilungate invece i tempi di pagamento degli oneri per le imprese, senza assicurare risorse necessarie a INPS, a INAIL e all'Ispettorato del lavoro per assumere personale. La mancanza di controllo è una delle cause dei tanti morti sul lavoro.
Signor Presidente, in questo disegno di legge la maggioranza ha posto le basi per una riscrittura delle regole del lavoro, tutte indirizzate verso una flessibilità vantaggiosa per le imprese, a danno delle lavoratrici e dei lavoratori. Si tratta di un'operazione preoccupante, costruita seminando qualche aiuto agli evasori, sottraendo i vincoli sui contratti stagionali, allargando somministrazione e precarietà, con qualche regola per i sindacati più piccoli, e aggredendo invece la partecipazione e il ruolo fondamentale dei sindacati maggiormente rappresentativi: una sommatoria di norme pericolose, che rischiano di aggravare ulteriormente la condizione dei lavoratori.
La superficialità con cui avete affrontato la discussione su questo provvedimento è ancora più preoccupante dei risultati a cui si è arrivati: niente per fermare l'emorragia degli incidenti sul lavoro; niente per sanare le ferite profonde del lavoro precario. Parliamo di famiglie di lavoratori che si spaccano la schiena e non arrivano alla fine del mese, ma voi guardate da un'altra parte. Parlate di imprese, ma sostenerle ha un significato ben diverso: significa accompagnarle nel processo di transizione ecologica e digitale; significa mettere risorse sulla formazione, vera piaga del mondo del lavoro in Italia; significa lavorare a un piano industriale che ponga le basi per una vera ripartenza, cosa che ancora, dopo due anni e mezzo, continuiamo a non vedere.
(Applausi)

FURLAN (PD-IDP). Ex segretaria nazionale della Cisl
Signor Presidente, l'emendamento 11.4 è molto importante, perché di fatto ripristina il concetto reale di stagionalità. I lavori stagionali ci sono già adesso, non ce li dobbiamo inventare, e sono legati alle stagioni. È ovvio che la stagionalità è fortemente utilizzata in agricoltura, ma lo è anche in molti comparti del turismo; d'inverno c'è bisogno di pochi bagnini e la raccolta si fa in periodi diversi dalla semina.
In questo modo stagionalizzate tutto e confondete la stagionalità dai necessari momenti di picchi di lavoro delle imprese, che sono da augurarsi e che hanno altri strumenti di organizzazione e flessibilità del lavoro in cui trovare una loro giusta risposta. In questo modo voi volete precarizzare ancora di più un settore di mercato del lavoro che ha già alcune criticità e difficoltà. Volete stagionalizzare tutti i lavori in tutti i settori e comparti, creando condizioni per cui il lavoro a termine sia infinito.
È per questo motivo che siamo assolutamente contrari alla misura e abbiamo presentato emendamenti per ripristinare la stagionalità, così come intesa oggi, nel lavoro.


Resoconto stenografico integrale (all'interno, oltre ai vari senatori, ci sono anche le dichiarazioni interessanti della senatrice Camusso, ex segretaria nazionale della Cgil)