31 agosto 2020

IL COMUNE DI ALIA (PA) COMUNICA CHE SONO STATE PUBBLICATE LE GRADUATORIE DEFINITIVE DI SCORRIMENTO FORESTALI ANNO 2020 - L.R. 5/2014 E S.M.I. DEI DISTRETTI IV E VII


Dal sito www.comune.alia.pa.it

Si porta a conoscenza di tutti  i lavoratori  interessati  che  e stato   pubbllcato I'elenco  definitivo  delle graduatorie forestali   di cui all'art.12  della L.R. 5/14, trasmesse con  notaprot.53982 del 28/08/2020 dal Dirigente  del Servizio  XIII C.P.I. Via Praga,29 Palermo e sono  visionabili  sul sito  del Dipartimento Lavoro, sessione  Forestale,  dalla data odierna.

Si precisa,  inoltre,  che  eventuali  ricorsi   potranno  essere  esperiti  in via amministrativa e/o in sede giurisdizionale, nei modi e nei termini  di legge. (prot.n.54252 del 31 agosto 2020).

in pubblicazione all'Albo Pretorio dal 31-08-2020 al 15-09-2020 (reg. 979/2020)


Fonte: www.comune.alia.pa.it




PRESENTATO ESPOSTO AL PROCURATORE DI TRAPANI SUGLI INCENDI DELLO ZINGARO E DI SAN VITO LO CAPO


Dal sito www.alqamah.it

Marcello Contento - 31 Agosto 2020
E’ stato appena presentato un esposto indirizzato al Procuratore della Repubblica di Trapani in cui si chiede l’avvio di indagini immediate, in considerazione degli ultimi fatti di cronaca, sulla pista dolosa degli incendi avvenuti nell’area dei monti di San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo.

I giorni 29 e 30 scorsi – si legge nell’esposto alla Procura – diversi incendi si sono sviluppati in tutta l’area dei monti di San Vito Lo Capo nell’area del Golfo del Cofano (Makari, Castelluzzo, Baia Santa Margherita, etc) complici le condizioni meteo le fiamme si sono estese a quasi tutta la penisola dei Monti di San Vito (Zona di Protezione Speciale e Zona Speciale di Conservazione dell’Unione Europea) interessando tra l’altro nella giornata di domenica anche tutta la riserva dello Zingaro che si accinge nei prossimi mesi a celebrare i 40 anni della sua istituzione. Sembrerebbe chiara l’origine umana in considerazione che le notizie stampa narrano di inneschi in più punti. Si chiede pertanto, un intervento urgente da parte di codesta procura, al fine di individuare gli eventuali responsabili del disastro ambientale ed economico per un intero territorio, così come previsto dalla legge 68 del 2015 e dagli artt 733/bis e 727/bis del Codice Penale, e gli interessi che possono nascondersi dietro tali atti in considerazione che la distruzione di questi habitat naturali oltre ad avere ricadute immense in termini di danni ambientali ha ed avrà nei mesi a seguire anche non indifferenti ricadute in termini economici per una vasta area che ha fatto della riserva dello zingaro e della tutela della natura la sua forza di attrazione.

L’esposto è stato firmato dall’Associazione FareAmbiente Lab di Alcamo (Annalisa Guggino), dalla SIgea Sicilia (Girolamo Culmone) e dalla Lega Navale sez. Castellammare del Golfo (Giuseppe Stabile).


Fonte: www.alqamah.it






FORESTALI. CRACOLICI: ALL’ARS PROPOSTA PD PER RIFORMA SETTORE E RAZIONALIZZAZIONE LAVORATORI. IL BLOG: GLI OPERAI FORESTALI PERÒ VOGLIONO LAVORARE TUTTO L'ANNO! NON TUTTO L'ANNO CON LE STESSE GIORNATE PER COME SI EVINCEVA IN UNA SUA BOZZA E PER COME FORSE VOLETE


Dal sito www.pdars.it

31 Agosto 2020
“Oggi più che mai è necessario un progetto di riforma del settore forestale in Sicilia che preveda una razionalizzazione del lavoro per i circa 20 mila addetti del settore, con turnazioni che coprano l’intero anno solare, e metta in campo efficaci politiche di prevenzione antincendio”. Lo dice Antonello Cracolici primo firmatario del disegno di legge di riforma del settore forestale, sottoscritto da tutti i parlamentari del gruppo e presentato oggi all’Ars per essere esaminato dalle commissioni di merito.
“Non è ammissibile che accada, come in questi giorni, che nel momento di maggiore necessità, l’amministrazione regionale non sia in grado di utilizzare nell’emergenza incendio i lavoratori del settore perché i contratti stagionali sono scaduti. E’ indispensabile, invece, – prosegue Cracolici – una diversa organizzazione del lavoro che preveda l’impiego dei lavoratori dal primo gennaio al 31 dicembre di ogni anno, in modo tale da consentire all’amministrazione regionale di programmare interventi di prevenzione ed affrontare le emergenze contando sulla presenza costante della manodopera. Il progetto di riforma che abbiamo presentato – continua- prevede la costituzione di una nuova agenzia per le attività forestali, rurali e territoriali che coinvolgendo la platea di circa 20 mila forestali, – si occupi di forestazione e gestione di boschi e riserve nelle aree demaniali, programmazione e gestione produttiva del patrimonio boschivo. Una razionalizzazione che abbandonando le vecchie logiche dei centocinquantunisti”, “centounisti” ed “settantottisti” consenta, attraverso l’impiego semestrale, quadrimestrale e trimestrale, in più turni durante il corso di tutto l’anno, un miglior utilizzo dei lavoratori non in termini numerici strettamente assoluti, ma in relazione a ciascuna tipologia di intervento. L’obiettivo della proposta di legge – conclude – il parlamentare Pd – è proprio quello di mettere ordine tra le innumerevoli norme di settore, intervenute negli anni in maniera poco organica, e meglio ridistribuire le competenze tra i diversi rami dell’amministrazione regionale e meglio impiegare i lavoratori, perché non accada più che in caso di incendio la Regione in assenza di personale in servizio, sia costretta ad assistere impotente alla distruzione del nostro patrimonio boschivo”.


Fonte: www.pdars.it





LA MARCIA DI PORTELLA, FIGUCCIA: "AL FIANCO DEI SICILIANI ONESTI"


Ricevo e pubblico
dall'On. Figuccia

In tantissimi all'iniziativa promossa dal parlamentare dell'Udc in tandem con il Sifus, sindacato per la stabilizzazione. Operatori forestali, precari, operatori socio sanitari, piccoli imprenditori, licenziati. La frazione a pochi passi da Piana degli Albanesi che fu teatro di sangue diventa un nuovo spaccato di protesta "non più contro i latifondisti come allora - afferma Figuccia - ma contro i poteri forti di oggi. Le nostre armi - dice - sono ghirlande di fiori, è la nostra onestà che oggi depositiamo ai piedi di quest' altare laico che merita rispetto come meritano rispetto queste centinaia di lavoratori, vessati dalle nefandezze romane. E quest'oggi siamo qui ad opporci a questo modus operandi che vede Roma padrona soppiantare sistematicamente i nostri sacrosanti diritti. Oggi, peraltro, diciamo no alle sterili polemiche di chi tra chiacchiere e distintivi vuole privatizzare intellettualmente ed ideologicamente un sito che è emblema di ricerca di giustizia e di verità, un sito che è di tutti".





Leggi anche:

Stabilizzazione. Il 31 agosto a Portella delle Ginestre il Sifus incontra gli operai forestali

La marcia dei diritti punta su Portella. La Cgil inaccettabile! la stoccata di Figuccia: "70 anni di chiacchiere e passerelle"- domani sarò lì- dice Figuccia, scelgo di far partire da portella il progetto per la concreta stabilizzazione degli operai forestali 


La “marcia su Portella” targata Figuccia non piace alla Cgil. Dal Sifus, Maria Concetta Mandalà fa sapere che “non ci sarà nessuna marcia, ma un incontro per discutere della stabilizzazione degli operai forestali”






IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, NELLO MUSUMECI: PIROMANI SENZA SCRUPOLI. GRAZIE A CHI HA LAVORATO SENZA TREGUA: VVFF, CORPO FORESTALE, OPERATORI FORESTALI, VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE


Dalla pagina Facebook
del Presidente della regione
 Nello Musumeci

Che i piromani siano criminali senza scrupoli è noto. Che troppo spesso la facciano franca, pure. Che quando vengono presi dovrebbero ricevere ben altre pene, lo pensiamo tutti. Ma di questo parleremo in un altro momento. Ora voglio dire grazie a tutti coloro che si sono impegnati in queste ore ed hanno spento decine di focolai, salvaguardando centinaia di famiglie. Hanno operato il nostro Corpo forestale, il dipartimento della protezione civile, centinaia di operatori forestali e volontari di protezione civile, il corpo nazionale dei vigili del fuoco. E con loro i mezzi predisposti dalla Regione, 5 canadair, 9 elicotteri, compresi quelli comprati per i vigili del fuoco proprio da noi. È stato un lavoro complesso, coordinato dai nostri dirigenti generali sotto lo sguardo attento dell’assessore Toto Cordaro. Assieme al ringraziamento del governo per quello che si è fatto e che si continua a fare in queste ore, nel pomeriggio si riunirà la Giunta Regionale per valutare le prime iniziative da assumere. Ed essere vicini alle comunità colpite.



INCENDI, PROCURE DI PALERMO E TRAPANI A LAVORO. ESPOSTO DEGLI AMBIENTALISTI. MA C'È ANCHE CHI PUNTA IL DITO CONTRO LA MANCATA RIFORMA FORESTALE. IL SERVIZIO DELLA TGR SICILIA. IL BLOG: NO COMMENT!

https://www.rainews.it/tgr/sicilia/video/2020/08/sic-incendi-41410320-a429-41a9-8a69-2d2f8af32f1d.html

Dal sito www.rainews.it

31 Agosto 2020
Accertata l'origine dolosa dei roghi ad Altofonte e allo Zingaro, si attendono le prime informative per l'avvio delle inchieste.


di Elena Sorci riprese Claudio Vajana montaggio Gerlando Tabone








INCENDI. CGIL SICILIA: CONTROLLARE, REPRIMERE, INVESTIRE


Dal sito www.collettiva.it

31/08/2020
Il fuoco che distrugge il territorio non è una fatalità. Il sindacato in prima linea richiama alla necessità di affidare al lavoro dei forestali, riorganizzato e finanziato, l'opera di prevenzione e salvaguardia del patrimonio isolano

Il bosco di Altofonte incenerito, la riserva dello Zingaro in fiamme. Non è colpa dello scirocco, che pure rende più difficile circoscrivere e ridurre i danni. Saranno le indagini a individuare cause e responsabilità degli incendi che stanno devastando parti diverse della Sicilia, ma è possibile, anzi necessario mettere in campo una serie di interventi per rendere più efficace sia l’opera di prevenzione del fuoco, che il controllo e lo spegnimento.

“Più controlli e pene più severe per i responsabili. E insieme l’accelerazione della riforma del settore forestale, rafforzando il servizio antincendio con mezzi adeguati ed efficienti, maggiori risorse umane e assicurando un ricambio generazionale”. Lo chiedono la Cgil e la Flai siciliane a fronte del divampare di incendi che stanno devastando in queste ore il territorio.  “Siamo vicini alle popolazioni colpite – scrivono in una nota congiunta Alfio Mannino e Tonino Russo, segretari generali della Cgil e della Flai- e condanniamo fortemente gli atti criminali che inequivocabilmente stanno a monte di queste devastazioni. Le responsabilità vanno individuate e sanzionate in modo duro”.

Controlli e pene perché ad appiccare il fuoco difficilmente è il caso, più frequentemente è la mano dell’uomo, magari non lontano da interessi vicini alla criminalità organizzata. E controlli e prevenzione, più efficaci a evitare la distruzione di ettari di territorio che non idranti e canader, impongono investimenti e attenzione al territorio. Mannino e Russo aggiungono che “sul piano organizzativo risulta incomprensibile la sospensione dei lavoratori della manutenzione in un periodo in cui potrebbero continuare i lavori di prevenzione, si potrebbe organizzare la vigilanza attiva e fare le opere di bonifica nei luoghi percorsi dagli incendi per evitare che riprendano. Inoltre- sottolineano- vanno immediatamente eseguite le opere di messa in sicurezza dei luoghi percorsi dagli incendi per evitare che con le prime piogge ci siano smottamenti e caduta di massi”.

Fonte: www.collettiva.it




OCCORRE FERMARE LA REGIA OCCULTA CHE STA DIETRO AGLI INCENDI LA CGIL SICILIA E FLAI SICILIA, STANNO INOLTRANDO UN ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA AFFINCHÉ SI POSSA INDAGARE SU QUALI INTERESSI ECONOMICI CI POSSANO ESSERE DIETRO QUESTI CRIMINI. VIDEO


Dalla pagina Facebook
Flai Cgil Sicilia

Occorre fermare la regia occulta sta dietro agli incendi che hanno devastato il nostro patrimonio ambientale. Come Cgil Sicilia e Flai Sicilia, stiamo inoltrando un esposto alla magistratura affinché si possa indagare su quali interessi economici ci possano essere dietro questi crimini.

Leggi il comunicato: https://www.flaicgilsicilia.it/incendi-ora-basta/



INCENDI: CGIL E FLAI SICILIA ANNUNCIANO ESPOSTO A MAGISTRATURA E QUERELE PER CHI DIFFAMA DI FORESTALI “CHE NON TRAGGONO ALCUN PROFITTO DAGLI INCENDI MA NE RICAVANO SOLO DANNI”


Ricevo e pubblico
dal Segretario Regionale Flai Cgil
Tonino Russo

Palermo, 31 ago- La Cgil e la Flai regionali si apprestano a presentare un esposto alla magistratura sulle responsabilità degli incendi che stanno devastando in questi giorni la Sicilia. “ Va fatta luce su quanto accaduto- dicono Alfio Mannino e Tonino Russo, segretari della Cgil e della Flai-  individuati gli interessi e le persone che stanno dietro questo disastro, la regia occulta,  e le pene devono essere severe”.  I due esponenti sindacali aggiungono che “chiamare in causa i forestali, con qualunque mezzo social compresi, che da quanto accaduto ricavano solo un danno visto che il loro posto di lavoro va in fumo, oltre ad essere assurdo sarebbe diffamatorio e non esiteremo a procedere per le vie legali”. Mannino e Russo chiedono al governo nazionale e a quello regionale “di istituire negli aeroporti siciliani, di concerto con l’aeronautica militare e l’esercito, una flotta aerea stanziale, che possa intervenire subito sugli incendi, non gravando ulteriormente sui conti pubblici e sulle tasche dei siciliano”.




LE SEGRETERIE PROVINCIALI DI FAI, FLAI E UILA PALERMO: I PIROMANI SONO CRIMINALI SENZA ALCUNA ATTENUANTE







SIFUS CONFALI - ALTRO CHE PIROMANI, PER RIDURRE IL RISCHIO INCENDI BISOGNA LAVORARE NEI BOSCHI E NEL TERRITORIO TUTTO L'ANNO ATTRAVERSO LA STABILIZZAZIONE DEI FORESTALI. IL RESTO SONO CHIACCHIERE FINI A SE STESSE

Ricevo e pubblico
dalla Segreteria generale SIFUS-CONFALI

31-08-2020 - I piromani, contro cui il governo conte dovrebbe inasprire le pene, rappresentano certamente, i soggetti su cui ricade la responsabilità oggettiva degli incendi che stanno devastando il territorio siciliano ed il sud, ma deve essere chiaro che, è la miopia dei governi regionali, a partire dal governo musumeci che manifestano incapacità di agire nei boschi attraverso una seria programmazione degli internenti di manutenzione preventiva rendendoli di fatto, nella stagione estiva, vere e proprie polveriere. E' ridicolo  che in un quadro cosi drammatico, il presidente musumeci se la prenda, oltre che con i piramani, financo "con una sparuta parte di forestali" invece prendersela con il suo stesso governo che è intervenuto nei boschi senza un barlume di programmazione, con un corpo forestale a personale ridotto e privo di mezzi idonei e sopratutto, mentre i boschi bruciano, tiene parte significativa dei forestali a casa.
quando dichiarato dal presidente Musumuci è ancora più ridicolo se si tiene conto che a quasi 3 anni dal suo insediamento, non e' stato in grado di metterci a conoscenza della sua proposta di riforma del comparto forestale.
se in sicilia, come nel resto d'italia (Veneto, Campania, ecc,), si vogliono ridurre al minimo i rischi di incendi boschivi e sopratutto, si vuole mettere in sicurezza il territorio dal dissesto idrogeologico, bisogna essere intelligenti: mettere in piedi riforme che consentano ai lavoratori forestali di lavorare tutti i giorni dell'anno.

Maurizio Grosso Sifus Confali






BRUCIA IL BOSCO RAGABO DI LIGUAGLOSSA. SI LAVORA SENZA SOSTA CON DIVERSE SQUADRE ANTINCENDIO DELLA FORESTALE, PER SPEGNERE UN INCENDIO CHE HA CAUSATO DANNI PER CIRCA DUE ETTARI


Ricevo e pubblico
da Gaetano Giacca
Aib di Linguaglossa


Quello che attualmente sta succedendo al Bosco Ragabo di Linguaglossa, zona Zappinnazzo fa venire tanta rabbia.
Da questa notte si lavora senza sosta con diverse squadre antincendio della forestale, per spegnere un incendio che ha causato danni per circa due ettari di bosco.
Danno causato da gente ignorante, villeggianti che se ne dovrebbero semplicemente stare a casa loro. Invece no! Escono e procurano danni incenti alla nostra natura.
TU IDIOTA O IDIOTI PEZZI DI MERDA, CON UN FOCOLALIO ACCESO PER TERRA, OGGI HAI CREATO QUESTO, CON DANNI SIA ALLA NATURA E SIA A LIVELLO ECONOMICO.
TU, VOI NON AMATE LA NATURA, SEMPLICEMENTE SIETE DEI TERRORISTI DI UNA DOMENICA DI FINE AGOSTO. VERGOGNATEVI














GRADUATORIE PALERMO. IL CPI DI CEFALU' DOPO IL DISTRETTO 8 PUBBLICA ANCHE QUELLE DEL DISTRETTO 9



Clicca quì per visualizzare le graduatorie del non distretto Palermo



AEROPORTO E MISURE ANTICONTAGIO. ENZA MELI ALLA SAC: “DECISIONE E TRASPARENZA PER GARANTIRE SICUREZZA. CATANIA NON PUÒ FARE A MENO DI FONTANAROSSA”


Ricevo e pubblico
dalla Uil Catania

Riunione in videoconferenza convocata oggi dalla Sac sulla sicurezza nell’aeroporto Fontanarossa. Per Uil e UilTrasporti Catania hanno partecipato i segretari generali Enza Meli e Salvo Bonaventura insieme con Antonio Oranges, segretario della UilT Trasporto Aereo.

Intervenendo nel confronto Sac-sindacati, Enza Meli ha fra l’altro affermato: “Noi vogliamo ribadire qui, oggi, che per la Uil esiste una sola priorità: il diritto alla salute e al lavoro in sicurezza di tutti gli addetti allo scalo di Fontanarossa, ovunque essi operino e sotto qualsiasi sigla aziendale. Difendere questi diritti, muoversi secondo questa priorità, è un obiettivo che dobbiamo perseguire tutti con decisione e nella massima trasparenza. La minaccia-Coronavirus esiste, bisogna conviverci tenendo alta la guardia. Questo è un principio elementare, che però giornalmente viene ignorato e irriso da chi deve contestare persino i più elementari dispositivi anticontagio o anche solo da chi si ostina a non igienizzarsi le mani e usa le mascherine da scaldacollo!”.

“È necessario - ha aggiunto Enza Meli - non cedere all’improvvisazione o, peggio ancora, al fatalismo di molti e al cinismo di qualcuno. Si può fronteggiare questo virus, pur sapendo che il rischio-zero non esiste. E non esiste soprattutto all’aeroporto di Catania per i suoi flussi di traffico, che restano sempre estremamente significativi anche se purtroppo ben lontani dal periodo pre-Covid. Oggi, in questa fase di tormentata ripartenza, è indispensabile resistere per puntare domani a un reale rilancio di questo territorio che già prima della pandemia soffriva tanto, soffriva troppo. Resistere assicurando occupazione in sicurezza è interesse delle lavoratrici e dei lavoratori, delle loro famiglie, delle comunità in cui vivono. Ma è anche interesse del sistema socio-economico nel suo complesso perché Fontanarossa non è soltanto l’aeroporto di Catania ma una delle pochissime, grandi, infrastrutture di Sicilia. Diciamolo con franchezza, come noi abbiamo fatto nei mesi scorsi: non possiamo permetterci che, a causa dell’emergenza Coronavirus, Fontanarossa diventi il luogo-simbolo del deserto che avanza”.

“Siamo un territorio - ha concluso la segretaria Uil - cui sono state negate alternative di mobilità, non si può fare a meno dell’aeroporto. Per questo, abbiamo chiesto alla Sac ogni sforzo e un confronto costante per affrontare la fase attuale. Ripeto: con decisione e nella massima trasparenza possiamo, anzi dobbiamo, farcela. Ciascuno di noi ha un ruolo e un’identità - è giusto che sia così e non va dimenticato - allo stesso tempo, però, abbiamo il dovere di trovare le ragioni per remare tutti nella stessa direzione. Ovvero, l’esclusivo interesse dei lavoratori e dei cittadini!”





 

I PIROMANI BRUCIANO LA SICILIA. INFERNO DA PALERMO A MESSINA. PER LA COLDIRETTI OCCORRE AVVIARE PIANI ANTINCENDIO GIÀ DALL’INVERNO ALTRIMENTI COME OGNI ANNO SIAMO COSTRETTI A RINCORRERE LE EMERGENZE. NECESSARIA PER I SINDACATI LA RIFORMA DELLA FORESTALE

Il maxi rogo ad Altofonte (Foto Pro loco)

Dal sito livesicilia.it

PALERMO – Una notte da incubo che non ha ancora avuto fine per centinaia di sfollati nella zona di Altofonte. I vigili del fuoco, ancora al lavoro da un capo all’altro della Sicilia per decine di incendi divampati nell’Isola, stanno facendo di tutto per permettere ai residenti di tornare nelle proprie abitazioni, lasciate in fretta e furia stanotte, quando anche il sindaco Angela De Luca ha avvisato tramite i social i propri concittadini: “Uscite adesso, il fuoco è entrato nel bosco”. E’ il bosco della Moharda, un vero e proprio polmone verde letteralmente divorato dalle fiamme che sarebbero state appiccate in almeno sei punti. Il fuoco si è poi diffuso con il forte vento di scirocco, travolgendo tutto ciò che incontrava e seminando terrore e distruzione.

“Ad Altofonte criminali in azione”

Sulla dolosità del rogo che ha devastato un territorio che si estende per oltre mille ettari, non ci sarebbero dubbi. “I criminali che hanno appiccato il fuoco ad Altofonte – ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci – hanno compiuto un atto violento che sta pagando una intera popolazione”. Oltre 150 uomini, tra vigili del fuoco, protezione civile e corpo forestale, hanno lavorato per domare le fiamme e all’alba sono entrati in azione anche tre canadair. Una notte ‘apocalittica’, come in molti l’hanno definita: “Siamo terrorizzati, impauriti per quanto abbiamo visto e vissuto – ha detto il sindaco di Altofonte – adesso stiamo iniziando a fare la conta dei danni. Ci sono alcune villette danneggiate e tanti animali morti. Certamente tutti quelli che si trovavano nello splendido bosco della Moarda che adesso non c’è più. Ci vorranno decenni per restituire il bosco”.

Pioggia di cenere da San Vito alla Riserva dello Zingaro

Ore drammatiche, tra urla, paura, richieste di aiuto. Proprio come da San Vito e fino alla Riserva dello Zingaro, una vastissima area dello splendido Golfo di Castellammare ancora una volta finito nel mirino dei piromani. Chi oggi ha trascorso la domenica in spiaggia ha visto coi propri occhi il lavoro dei canadair, ma la riserva, un vero e proprio paradiso naturale del Trapanese, ha completamente cambiato il suo aspetto. Al posto del verde intenso di una natura rigogliosa oggi solo fuoco e cenere. E per fortuna nessuno è rimasto ferito, visto che l’area era stata chiusa per l’allerta emanata dalla protezione civile.

Fiamme al parco Himera e nel Messinese

Inferno di fuoco anche nei terreni del Parco archeologico Himera, con fiamme e fumo arrivati sia sulla statale 113 che sull’autostrada A19 Palermo-Catania. Le strutture del parco e il museo non sono rimaste coinvolte nel rogo, ma la vegetazione intorno al Tempio della Vittoria è stata distrutta dal fuoco. Incendi anche ad Aliminusa. Piana degli Albanesei e Montemaggiore Belsito, sempre nel Palermitano, dove è intervenuto un canadair, ma momenti di paura si sono verificati pure nel Messinese: tre incendi divampati in punti diversi e poi riuniti in un vasto fronte hanno minacciato il centro abitato di Pettineo, un paese dei Nebrodi. Le fiamme si sono sviluppate nelle contrade Fontecà, Ciuppa e Innari e in breve sono arrivate a lambire alcune abitazioni che sono state evacuate. L’intervento dei vigili del fuoco, canadair, uomini della protezione civile e di alcuni volontari ha contenuto il propagarsi del rogo.

‘Canadair a Ciampino per rifornirsi?’

“Mentre la Sicilia brucia da Trapani a Messina, passando per lo Zingaro, Altofonte, Selinunte e altre zone – dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – i canadair della Protezione Civile devono tornare a Ciampino per rifornirsi di carburante?! Come è possibile che in un periodo come questo di continua emergenza incendi non ci siano Canadair stanziati negli aeroporti di Trapani, Palermo e Catania e che si perdano ore (oltre che sprecare soldi) per fare rifornimento a Roma? Lo chiedo come Presidente di ANCI Sicilia e mi aspetto che da subito si trovi una soluzione”.

La risposta dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente della Sicilia, Toto Cordaro, non si è fatta attendere: “Al termine di questa drammatica e impegnativa giornata voglio far sapere a Leoluca Orlando, anche come presidente dell’Anci Sicilia, che le sue esternazioni su eventuali rientri di Canadair operanti in Sicilia a Ciampino per fare rifornimento di carburante sono destituite di qualsiasi fondamento! Oggi, per fronteggiare una situazione di estrema emergenza che ha visto contemporaneamente ben 44 fronti di incendio aperti, abbiamo operato con 18 mezzi, tra i quali 5 Canadair, due di stanza a Birgi e altri tre il cui intervento abbiamo espressamente richiesto alla Protezione civile nazionale. Soltanto uno di questi è giunto da Roma mentre gli altri due sono arrivati dalla Sardegna e dalla Calabria. A loro si sono affiancati 9 elicotteri, otto dei quali nostri, naturalmente tutti di stanza in Sicilia, mentre l’altro era dei Carabinieri. E ancora, hanno operato un elicottero dei Vigili del fuoco, due A502, uno di stanza a Trapani e l’altro giunto dalla Calabria e, infine, due S64, uno partito in volo da Catania e l’altro arrivato, anch’esso, dalla Calabria.
L’unico Canadair che è stato inviato da Roma, lo sappia Orlando, ha fatto rientro dopo sei ore di volo e solo per il cambio turno del pilota, così come impongono i regolamenti. Per tale ragione, il sindaco Orlando farebbe meglio, se proprio sente il bisogno di far sentire anche la sua voce, a congratularsi con chi senza tregua è stato impegnato, e continua in queste ore ad essere impegnato, per riportare la situazione alla normalità”.

Coldiretti: “Agosto devastante”

Emergenze nelle emergenze, insomma, con un unico risultato: un agosto devastante per tutta la Sicilia, proprio come amaramente sostiene Coldiretti: “Agosto è stato uno dei mesi più devastanti per il territorio siciliano. Non sono state assolutamente messe n campo attività adeguate per contrastare prima di tutto le azioni di criminali che mettono a repentaglio la vita umana devastando intere zone. È chiaro – aggiunge Coldiretti – che siamo di fronte ad un vero e proprio piano criminale che distrugge migliaia di ettari di boschi, macchia mediterranea malformando il territorio per sempre. Occorre avviare piani antincendio già dall’inverno – aggiunge Coldiretti Sicilia – altrimenti come ogni anno siamo costretti a rincorrere le emergenze. Il diffondersi dei roghi è favorito dalle alte temperature, anche se il 60% di essi è di origine dolosa, ma è pure effetto della chiusura delle aziende agricole”.

“Nella maggioranza dei boschi italiani non si trova più la presenza di un agricoltore che – evidenzia la Coldiretti – possa gestirli in un Paese come l’Italia dove più di 1/3 della superficie nazionale è coperta da boschi per un totale di 10,9 milioni di ettari. La corretta manutenzione aiuta a tenere pulito il bosco e ad evitare il rapido propagarsi delle fiamme in caso di incendi. Ci vogliono almeno 15 anni per far rinascere tutto l’ecosistema forestale – spiega la Coldiretti -. Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli”.

“Solo la prevenzione può aiutarci”

E sull’idea di investire in attività di prevenzione è d’accordo Pino Apprendi, ex parlamentare regionale, già funzionario dei vigili del fuoco.”La Sicilia continua a bruciare. Riserve, parchi, boschi e terreni privati in prossimità alle città. Centinaia e centinaia di uomini e donne che ormai da oltre 24 ore cercano di spegnere gli incendi appiccati da mani criminali, una sorta di guerriglia che si sposta, là dove le risorse umane sono concentrate in altri posti e dove favoriti dalle alte temperature e dal vento si creerà il deserto. In attesa che cali il vento e le temperature, perché non basterà l’impegno di Vigili del fuoco, forestali e volontari a spegnere queste insidiose fiamme. Gli stessi Canadair che di notte non volano, si muovono con obiettive difficoltà fra vento e fumo. Purtroppo – aggiunge – i danni sono incalcolabili, per l’ambiente deturpato, ma anche per le conseguenze che ci saranno con le prime piogge, potranno verificarsi altri allagamenti come quelli dei mesi scorsi. L’acqua porterà a valle tutti i residui degli incendi. La lotta è impari, i criminali si muovono e colpiscono quando e come vogliono. Di fronte all’entita’ di questi ‘attacchi’ la repressione ha ben poco da fare, c’è soltanto da augurarsi che non ci siano vittime fra gli operatori del soccorso e fra gli stessi abitanti del luogo”. “Bisogna cambiare rotta. Investire sulla prevenzione, sul presidio del territorio – conclude – e su nuove tecnologie di controllo. Mi auguro che il prossimo anno alla conferenza stampa sulla campagna antincendio la parola chiave diventi prevenzione”.

“Necessaria la riforma della Forestale”

Ma c’è anche chi ribadisce la necessità di una riforma della Forestale. “Altofonte brucia, la Sicilia brucia. La Regione intanto resta colpevolmente inerte di fronte alla devastazione del territorio che minaccia cittadini e comunità per mancanza di prevenzione e di squadre antincendio – dicono Claudio Barone e Nino Marino, segretari generali di Uil e Uila Sicilia -. Altofonte diventa per noi, da oggi, un luogo-simbolo. Da lì torneremo a urlare “SvegliaRegione!” per rivendicare, come facciamo da anni insieme con centinaia di amministrazioni comunali, una riforma della Forestale fondata sulla valorizzazione di professionalità che possono assicurare un presidio permanente contro roghi e dissesto idrogeologico”.
30 Agosto 2020

Fonte: livesicilia.it





IL DRAMMA. SICILIA DEVASTATA DAGLI INCENDI, CACCIA AI PIROMANI: "PER RICOSTRUIRE I BOSCHI CI VORRANNO 15 ANNI"


Dal sito gds.it

30 Agosto 2020
"Da Altofonte allo Zingaro, da Termini Imerese a Selinunte la Sicilia brucia per colpa di piromani criminali, non solo per colpa del clima. Sono pazzi che distruggono il nostro patrimonio più importante mettendo a rischio la vita dei cittadini e di chi combatte gli incendi". Queste le parole del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, al termine di una giornata difficile per tutta la Sicilia occidentale. In queste ore infatti gli incendi hanno distrutto Altofonte, la Riserva dello Zingaro e San Vito Lo Capo nel Trapanese, e il Parco archeologico Himera, sempre nel Palermitano. "Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo". E’ quanto stima la Coldiretti.  "Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare - sottolinea l'associazione - è proprio l’azione dei piromani, visto che il 60% degli incendi si stima sia causato volontariamente".

"Occorrono pene severissime, occorre un fermo rigetto sociale - denuncia Orlando - Dall'Amministrazione del Comune di Palermo la massima solidarietà a tutti i cittadini e ai sindaci dei paesi colpiti e un grazie di cuore Vigili del Fuoco, alla Forestale e a tutti coloro che sono impegnati in queste ore contro i roghi". Ma è un attacco unanime ai piromani. «Esprimo solidarietà alla comunità di Altofonte colpiti dagli sciagurati incendi di questa notte ad opera di piromani, che stanno creando danni ancora non quantificabili e notevoli disagi agli abitanti di quella zona ma anche al futuro delle nostre comunità». Lo ha detto l’arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, a margine di un incontro con l’Azione Cattolica diocesana sul tema «Il pianeta che speriamo: Ambiente, lavoro, futuro».

«Non basta più spegnere gli incendi, occorre un’azione di prevenzione, bloccando sul nascere l’azione dei piromani, anche con ronde di pattugliamento e un’attività di intelligence messa in campo dall’autorità giudiziaria attraverso le forze dell’ordine». A dirlo è Salvo Cocina, direttore del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Siciliana attraverso un post pubblicato sui social, a proposito della lotta «al fenomeno di piromani e incendiari» e dopo che la Sicilia - da Altofonte, a San Vito Lo Capo, da Piana degli Albanesi alla Riserva dello Zingaro - è stata «ferita» da fiamme devastanti, alimentate da alte temperature e dal vento di scirocco ma, anche, da atti dolosi. «Come sempre si tratta di incendi appiccati di proposito da sconosciuti, che - sottolinea Cocina - hanno fatto leva sulle condizioni meteo di questi due giorni, caratterizzate da forte vento di scirocco e temperature elevate». È confermata per domani pomeriggio, a Palazzo Orleans a Palermo, la seduta straordinaria del governo della Regione. All'ordine del giorno della riunione della Giunta Musumeci l'emergenza umanitaria e gli incendi dolosi che in queste ore hanno colpito l'Isola.

Incendi in Sicilia, le fiamme ad Altofonte e nel Trapanese


In questi luoghi gli incendi hanno date tristemente certe, e non c'è estate che si sottragga all’appuntamento con i piromani. Ma questa volta si è sfiorata la tragedia: la notte scorsa ad Altofonte, diecimila persone sulle colline a sud di Palermo, il paese che ha dato i natali al mezzofondista Totò Antibo, quattro abitanti ogni cento sono stati evacuati dalle loro case. Il rogo avanzava a tenaglia divorando il bosco della Moarda, il polmone verde che manda frescura fino a Palermo e dosa l’acqua piovana raccolta dal fiume Oreto che attraversa il capoluogo siciliano. Un disastro che sconvolge un’area socialmente debole e un ecosistema fragile. La fortuna ha evitato danni alle persone, ma ha divorato le cose: alberi, abitazioni. Alcune bombole del gas sono esplose.



«Altofonte non c'è più, l’hanno assassinato», dice l’ex sindaco Enzo Di Girolamo, mentre il primo cittadino, Angela De Luca, smanetta su Facebook per avvisare i suoi concittadini di lasciare le abitazioni. Tutti fuggono portando con sé quello che possono e nella loro parole c'è il terrore di chi sa che potrebbe non ritrovare più la casa. Sulla natura dolosa dell’incendio nessuno nutre dubbi: ieri sera, intorno alle 21, cinque inneschi sono partiti quasi contemporaneamente creando un fronte di fuoco di oltre due chilometri, salito su per la collina a causa del forte vento da sud. Una mosso studiata e messa in atto quando le condizioni meteo si annunciavano più favorevoli al piano di distruzione.


Quando le fiamme hanno valicato Altofonte (era già mattina), si sono spinte all’interno, in direzione di Portella della Ginestra e Piana degli Albanesi, aree con intensa vegetazione. Il lavoro di Canadair, elicotteri, forestale, volontari è stato incessante, mentre su alcune zone di Palermo cadeva la cenere e dalla parte orientale dell’isola arrivavano notizie di altri roghi: a San Vito Lo Capo, nel Trapanese; nella Riseva naturale dello Zingaro, già incenerita dalle fiamme nel 2012. Un’area incastonata tra mare e collina, dove dal disastro non si è salvata neanche l’unica caletta inizialmente sfuggita al rogo, la «Tonnarella dell’Uzzo».


Gli incendi nella zona di San Vito e di Alcamo Marina hanno costretto alla chiusura della strada statale 187 "Castellammare del Golfo", riaperta al transito nel tardo pomeriggio in entrambe le direzioni dal km 62,700 al km 63,500, nel comune di Trappeto in provincia di Palermo. La chiusura si è resa necessaria per garantire la sicurezza degli utenti, a causa della "nube di fumo formatasi sulla carreggiata a seguito di un incendio divampato nelle scorse ore nei terreni limitrofi".


Fiamme anche nel Messinese

30 Agosto 2020
Ma il bollettino degli incendi è impietoso: le fiamme hanno circondato il Parco archeologico Himera, nel Palermitano, dopo che ieri avevano minacciato quello di Selinunte, risparmiando, per fortuna, il museo e lambendo un ristorante. Il fumo è arrivato sull'Autostrada A19 Palermo-Catania. Altro rogo sulle colline di Messina, nel Villaggio di San Saba, dove dalle 21 di ieri sera e fino alle 4 del mattino l’incendio ha costretto i residenti a lasciare le case. E a Pettineo, sempre nel Messinese, tre roghi divampati in punti diversi e poi riuniti in un vasto fronte hanno minacciato il centro abitato.


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Fonte: gds.it





LA “MARCIA SU PORTELLA” TARGATA FIGUCCIA NON PIACE ALLA CGIL. DAL SIFUS, MARIA CONCETTA MANDALÀ FA SAPERE CHE “NON CI SARÀ NESSUNA MARCIA, MA UN INCONTRO PER DISCUTERE DELLA STABILIZZAZIONE DEGLI OPERAI FORESTALI”


Dal sito www.vallejatonews.it

LEANDRO SALVIA 30 AGOSTO 2020
PIANA DEGLI ALBANESI. E’ polemica per “la marcia su Portella della Ginestra” annunciata dal deputato regionale Vincenzo Figuccia. L’appuntamento è in programma per domani pomeriggio alle ore 15. Lo slogan è “Liberare la Sicilia dal potere centrale di Roma, per portare avanti diverse battaglie, a partire dai soprusi ricevuti dai lavoratori in tutti questi anni”. Così annuncia sul suo profilo Facebook il deputato dell’Udc.

“La Sicilia – scrive Figuccia – deve riscattarsi dai torti subiti, cambiamenti climatici, questioni lavorative e condizione degli operatori di vari comparti a partire dai forestali, per i quali serve una vera e definitiva riforma del settore e dalla tutela dei boschi”. Tra gli organizzatori dell’appuntamento c’è anche il Sifus, il sindaco autonomo dei forestali. La scelta del luogo e dello slogan non sono però piaciuti alla Cgil di Palermo.

LA CGIL: “UN’INFELICE SCELTA DI PAROLE”
“Ci auguriamo – scrivono in una nota il segretario Calogero Guzzetta e Dario Fazzese, segretario generale Flai – che sia solo un’infelice scelta di parole. Vorremmo ricordare agli organizzatori che Portella fu il teatro di una strage dove a far fuoco furono gli uomini del bandito Giuliano su mandato mafioso, che proprio della bandiera autonomista e indipendentista si fregiavano. Inoltre, anche il termine ‘marcia ‘in questo Paese rievoca le peggiori pagine della nostra recente storia”. Il sindaco confederale invita a scegliere un’altra sede e chiede ai comuni di Monreale e di Piana degli Albanesi, nel cui territorio ricade Portella, “a non concedere quegli spazi”. La Cgil fa sapere inoltre che “garantirà- con la propria presenza – che nessuno violi la sacralità di quel luogo e manchi di rispetto alla memoria delle vittime della strage del 1947”.

PER L’ASSOCIAZIONE DELLE VITTIME “È INACCETTABILE”
Disappunto dall’associazione “Portella della Ginestra”, che raggruppa i testimoni e i familiari delle vittime: “É moralmente inaccettabile tentare di trasformare un luogo simbolo della democrazia italiana come Portella della Ginestra a palcoscenico della cattiva politica. Il sacrario non può diventare un luogo di scontro tra frazioni politiche e sindacali. Per questo invitiamo il promotore, che alcuni mesi fa ha presentato una interpellanza a sostegno della ricerca della verità sulla strage, a scegliere un altro spazio per la sua attività politica”. Anche il Partito democratico provinciale ha chiesto “rispetto per le vittime del 1° maggio 1947”.

Dal Sifus, Maria Concetta Mandalà fa sapere che “non ci sarà nessuna marcia, ma un incontro per discutere della stabilizzazione degli operai forestali”.

Fonte: www.vallejatonews.it



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Stabilizzazione. Il 31 agosto a Portella delle Ginestre il Sifus incontra gli operai forestali

La marcia dei diritti punta su Portella. La Cgil inaccettabile! la stoccata di Figuccia: "70 anni di chiacchiere e passerelle"- domani sarò lì- dice Figuccia, scelgo di far partire da portella il progetto per la concreta stabilizzazione degli operai forestali






INCENDI: DOMATO IL FUOCO NELLA RISERVA DELLO ZINGARO








INCENDI, IL GOVERNO REGIONALE DICHIARI LO STATO DI CALAMITÀ


Dal sito qds.it

31 Agosto 2020
Lo chiedono i deputati del Pd dell'Ars dopo i roghi che hanno distrutto migliaia di ettari di bosco mettendo a rischio i cittadini. L'allarme della Sindaco di Altofonte. Apprendi, investire sulla prevenzione e sulle nuove tecnologie di controllo
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“Chiediamo al governo regionale di dichiarare lo stato di calamità e di intervenire con ogni mezzo utile per fronteggiare l’emergenza che ha danneggiato la comunità di Altofonte”.

Lo hanno dichiarato il capogruppo del Pd dell’Assembea regionale siciliana Giuseppe Lupo e i parlamentari regionali dem Antonello Cracolici e Baldo Gucciardi, aggiungendo la richiesta “di adottare analoghi provvedimenti per altre zone messe in ginocchio dalle fiamme in questa terribile coda d’estate”.

“Rabbia e indignazione” vengono espressi in una nota dei deputati “per gli incendi dolosi che hanno distrutto i boschi di Moarda ad Altofonte e di Macari nel Trapanese, costringendo quattrocento cittadini di Altofonte ad abbandonare le proprie abitazioni”.

“Siamo quasi certamente di fronte – si legge nella nota – a gravi atti criminali che hanno distrutto alcuni dei polmoni verdi più importanti della Sicilia. Che esprimono il loro plauso agli uomini dei Vigili del Fuoco, Forestale e Protezione Civile e a quanti sono impegnati per prestare soccorso alla cittadinanza e domare le fiamme”

Ieri Cracolici, insieme con il segretario provinciale del Pd di Palermo, Rosario Filoramo, si è recato ad Altofonte per esprimere solidarietà alla cittadinanza.

La sindaco di Altofonte, Angela De Luca, aveva lanciato su Facebook un appello: “La situazione è gravissima, tutti i cittadini che abitano sotto il bosco, anche zona Campo Vecchio, Cozzo di Castro, corso Piano Renda, devono allontanarsi. Le fiamme e la cenere incandescente puo causare roghi anche al centro abitato. Allontanatevi tutti dalle vostre abitazioni.. scendete a valle del paese. Subito”.

“La situazione è davvero preoccupante – ha detto Cracolici – la Sicilia viene devastata, migliaia di ettari vanno in fumo e le conseguenze si avranno anche sulla tenuta del territorio, aumentano i pericoli di effetti franosi”.

Gucciardi ha ricordato le conseguenze degli incendi che in questi giorni hanno devastato diverse aree del Trapanese, da Monte Cofano al bosco Castellaccio, nella zona della grotta di Santa Ninfa, fino all’incendio di Macari, fra Castelluzzo e San Vito Lo Capo.

“Allo scempio ambientale – ha sottolineato Gucciardi – si sommano le conseguenze sull’equilibrio climatico in zone di assoluto valore anche dal punto di vista turistico”.

“Il gruppo parlamentare del Pd chiederà al governo Musumeci – ha concluso Lupo – di presentare in Aula un bilancio dei danni provocati dagli incendi questa estate, anche per verificare la regolarità dei lavori di manutenzione svolti e l’adeguatezza delle misure antincendio adottate”.

“Presenteremo inoltre – ha aggiunto – una proposta per migliorare l’organizzazione del lavoro, valorizzando l’attività dei lavoratori impegnati a prevenire e contrastare gli incendi”.

“Un ricordo particolare – ha concluso Lupo – va anche in questa occasione al lavoratore forestale Paolo Todaro che quest’anno ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere”.

Apprendi, investire sulla prevenzione

“La Sicilia continua a bruciare: riserve, parchi, boschi e terreni privati in prossimità alle città divorati da incendi appiccati da mani criminali” ha detto l’ex parlamentare regionale dem Pino Apprendi, che è stato funzionario dei Vigili del fuoco.

“Non basterà – ha detto – l’impegno di Vigili del fuoco, Forestali e Volontari a spegnere queste insidiose fiamme. Gli stessi Canadair che di notte non volano, si muovono con obiettive difficoltà fra vento e fumo. Così i danni sono incalcolabili, per l’ambiente deturpato, ma anche per le conseguenze che ci saranno con le prime piogge, potranno verificarsi altri allagamenti come quelli dei mesi scorsi e l’acqua porterà a valle tutti i residui degli incendi”.

“La lotta è impari – ha sottolineato -, i criminali si muovono e colpiscono quando e come vogliono. Di fronte all’entità di questi attacchi c’è soltanto da augurarsi che non ci siano vittime fra gli operatori del soccorso e fra gli abitanti. E poi bisogna cambiare rotta: investire sulla prevenzione, sul presidio del territorio e su nuove tecnologie di controllo”.

Fonte: qds.it






ZINGARO 30/08/2020. ASSOCIAZIONE BOSCO ANGIMBÈ: QUI RIPOSA LA NOSTRA BELLEZZA E IL NOSTRO NON FUTURO! FOTO

Dalla pagina Facebook
Associazione Bosco Angimbè






















IL ROGO. RISERVA DELLO ZINGARO, L'IMPRESSIONANTE FOTO DI UNA CALA PRIMA E DOPO L'INCENDIO


Dal sito trapani.gds.it

30 Agosto 2020
La Riserva dello Zingaro, ancora una volta, paga a carissimo prezzo la mano criminale dei piromani. L'immagine della distruzione è in questa impressionante foto di una delle cale prima e dopo l'incendio. Le fiamme del rogo nel Trapanese, partite da Macari, hanno superato la montagna e sono arrivate prima alla Tonnara di San Vito Lo Capo, sulla costa, e poi si sono estese allo  Zingaro, che già nel 2012 era stata distrutta dalle fiamme.

La Riserva è uno dei luoghi naturalistici più frequentati dalla Sicilia ed è stata la prima riserva naturale istituita nell’isola quarant'anni fa. Le fiamme hanno raggiunto anche il Centro visitatori dello Zingaro, dove i Canadair stanno effettuando lanci d’acqua per limitare i danni. Non si sa ancora se il fuoco abbia interessato il residence di Calampiso, dove non ci sono persone: la struttura, infatti, quest’anno è rimasta chiusa.


Foto di Federica Raccuglia/Associazione Bosco Angimbè

© Riproduzione riservata

Fonte: trapani.gds.it





SINDACO CAMPOFELICE DI ROCCELLA: FRONTEGGIATO UN GRAVE INCENDIO


Dal sito www.madonielive.com

30 Agosto 2020
Un inferno di fuoco ovunque. In queste ore – scrive il sindaco di Campofelice Michela Taravella – abbiamo fronteggiato un grave incendio che interessa il territorio di Collesano, Termini Imerese e Campofelice, nei pressi dello svincolo autostradale di Buonfornello.
Si è temuto il peggio, a causa della vicinanza delle fiamme all’impianto Ecorek ed al Comando della Polizia Stradale di Buonfornello ed ancora, all’Antiquarium di Himera e ad alcune aziende agricole, che hanno subito ingenti danni alle strutture.
Il vento di scirocco – scrive – ha agevolato la mano criminale di qualche piromane.
Per fortuna, adesso, è tutto sotto controllo e si sono evitati danni peggiori.Grazie a tutti coloro che, in questo momento, si stanno prodigando per spegnere gli incendi: Vigili del fuoco, Protezione civile, Corpo Forestale Regionale e Forze dell’ordine.
Un ringraziamento speciale – conclude il sindaco – ai volontari della Protezione civile di Campofelice (O.N.V.G.I ed Aquile) ed ai volontari di Protezione civile di Collesano, impegnati da stamattina nelle operazioni antincendio.

Fonte: www.madonielive.com