30 settembre 2020

INCONTRO TRA L'UGL ED IL DIRIGENTE GENERALE DEL COMANDO DEL CORPO FORESTALE DELLA REGIONE SICILIANA, LA RIFORMA DEL COMPARTO FORESTALE AL CENTRO DEL DIBATTITO


Ricevo e pubblico
dal Segretario Regionale Ugl Agricoli e Forestali
Franco Arena

La riforma del comparto forestale al centro dell'incontro tra la delegazione Ugl rappresentata dal Segretario regionale, Giuseppe Messina e dal Segretario regionale della Federazione agricoli e forestali, Franco Arena ed il Dirigente Generale del Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana, Giovanni Salerno.
Il confronto, chiesto dall'Ugl, ha toccato temi delicati per il comparto e sentiti dai lavoratori come l'organizzazione del servizio antincendio.
A tal proposito è stato sollecitato l'avvio delle prove d'arte.
Affrontata anche la questione cruciale. Per i forestali e riguardante la selezione dei capi squadra AIB in alcune province.
L'Ugl ha consegnato copia della proposta di riforma del comparto forestale e la relazione sulle osservazione dell'Ufficio legale del sindacato in merito alle recenti sentenze che stanno rallentando i lavori al tavolo regionale della riforma.




L'ASSESSORE BANDIERA: LA RIFORMA È PRONTA E VA NELLA DIREZIONE DI INCREMENTARE IL LAVORO FORESTALE. ABBIAMO ALCUNI PICCOLISSIMI NODI DA SCIOGLIERE COME PER ESEMPIO LA PROCEDURA DI INFRAZIONE COMUNITARIA CHE L'EUROPA HA FATTO ALL'ITALIA SULLA STAGIONALITÀ DEL LAVORO. VIDEO


 



SOLDI PER I FORESTALI E LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, L'ARS VARA DUE LEGGI


Dal sito palermo.repubblica.it

Arriva una riduzione della platea per l'esenzione del bollo auto, ordine del giorno per rifinanziare i cantieri di servizio


di CLAUDIO REALE 29 settembre 2020
Arrivano 15 milioni per i forestali, un fondo per il credito alle piccole e medie imprese e una piccola riduzione della platea di beneficiari dell'esenzione del bollo auto. Nell'ultimo rush prima delle Amministrative l'Ars approva due leggine: se una è un contenitore di varie norme tecniche, l'altra, la più attesa, è quella che rimpingua di 15 milioni il fondo contro gli incendi boschivi. "Secondo le nostre stime - attacca il capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo - i soldi per pagare le giornate si erano già esauriti. L'Ars ha rimediato così a un errore di programmazione".

Più tecnica l'altra legge, che però contiene anche norme tangibili. Arriva infatti una riduzione della platea per l'esenzione del bollo auto: se infatti con la Finanziaria alcune categorie (per reddito e cilindrata dell'auto) erano state escluse da quelle che devono versare la tassa automobilistica, adesso potrà accedere a questo beneficio solo chi aveva comprato l'auto prima di aprile. Due articoli sbloccano inoltre altrettanti contenziosi con lo Stato: uno spalma in disavanzo in 3 anni, come chiedeva Roma, e non in 4, l'altro sblocca i fondi per la manutenzione di strade provinciali e scuole. Fra le altre norme arriva anche un fondo per il credito alle piccole e medie imprese finanziato dalla Banca europea per gli investimenti.

Passa inoltre un ordine del giorno che impegna il governo a rifinanziare i cantieri di servizio. "I cantieri di servizio - osserva Lupo - hanno dimostrato di essere strumenti utili ed efficienti a disposizione delle amministrazioni comunali, che in questo modo possono avviare interventi di manutenzione o realizzare piccole opere pubbliche, offrendo al tempo stesso un'opportunità di lavoro a soggetti delle fasce più deboli. Per questo motivo, anche alla luce della sollecitazione che proviene dagli stessi amministratori e sindaci, abbiamo chiesto al governo regionale di poter  rafforzare questo percorso anche individuando nuovi canali di finanziamento".






REGIONE, “RITOCCHINO” IN GIUNTA. ECCO CHI ESCE E CHI PUÒ ENTRARE. RESTA IN PALIO L'ASSESSORATO DI EDY BANDIERA


Dal sito www.lasicilia.it

29/09/2020 - di Mario Barresi

Dopo il vertice Musumeci-Miccichè via libera al cambio di assessori di Forza Italia. «Così più forti sui territori»

Catania. L’argomento - più umano che politico - per rompere il ghiaccio, dopo mesi di rapporti tesi, suona più o meno così: «Caro Nello, quando ti convincerai che io non tramo contro di te, ma sono il tuo migliore alleato, sarà sempre tardi». L’interlocutore col pizzetto annuisce, non si sa con quale grado di effettiva convinzione. La scena risale a martedì scorso, in prima serata: Gianfranco Miccichè faccia a faccia con Nello Musumeci, alla buvette di Palazzo dei Normanni. Testimone istituzional-oculare del disgelo è Riccardo Savona, potente presidente forzista della commissione Bilancio all’Ars.

La notizia, scremata dai gustosi siparietti (compreso quello di Miccichè che si dice «offeso» con il leader di DiventeràBellissima per il flirt con la Lega), è che Musumeci avrebbe dato il suo sostanziale assenso a un turn over degli assessori, «purché non lo chiamiamo rimpasto, visto che non lo è». Parola d’ordine: «Ritocchino». Ottenuto, a quanto pare, da Miccichè. Che da tempo spinge per cambiare tutti i forzisti in giunta. E incassa la facoltà, da leader regionale del partito, di modificare «una o al massimo due» caselle. Complicato resta l’iter di rottamazione dell’odiatissimo vicepresidente Gaetano Armao (oltre che dall’editto di “intoccabilità” di Silvio Berlusconi, l’assessore all’Economia è blindato dal coordinatore nazionale Antonio Tajani), anche Marco Falcone resterà in sella ai Trasporti come portabandiera del’area ex An, con Maurizio Gasparri come garante, al netto del grande feeling con Palazzo d’Orléans.

E dunque gli assessorati in palio restano quelli di Edy Bandiera (Agricoltura) e Bernardette Grasso (Autonomie locali), in quest’ordine di fila al terminal partenze. Quasi certa - anche se sussurrata da mesi, ma lui è sempre al suo posto - l’uscita dell’assessore siracusano, evenienza che susciterà l’ira di Stefania Prestigiacomo. Ma anche Grasso rientra nella strategia di Miccichè, che vorrebbe i due «più presenti a far politica per il partito nel loro territorio», in un piano di riorganizzazione di Forza Italia in Sicilia pronto a partire dopo le Amministrative. E in questo contesto c’è anche il «riequilibrio della rappresentanza dei territori in giunta, anche per consentirci di costruire in questi due anni liste forti per il 2022». Principio su cui Musumeci non ha avuto nulla da ridire.

E ora per il viceré di Berlusconi nell’Isola è prioritario dare «spazio e visibilità» ad Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Tre province per due poltrone? La questione potrebbe risolversi con un unico nome - il nisseno Michele Mancuso, vicecapogruppo all’Ars - come “sportello unico” anche delle istanze agrigentine, col placet dell’influente deputato regionale Riccardo Gallo, che rinuncerebbe a Vincenzo Giambrone, sindaco di Cammarata ed ex presidente dell’Ast oltre che vecchio inquilino di Sala d’Ercole. L’altro aspirante neo-assessore è Toni Scilla, uomo forte di Miccichè nel Trapanese, «uno dei pochi che nel partito riesce a spostare voti», ammettono anche forzisti distanti dal presidente dell’Ars, consapevoli però del sostanziale veto del deputato marsalese Stefano Pellegrino.

Grasso, stimata dal governatore, gode però dell’“immunità rosa”: se uscisse lei, nel governo regionale non ci sarebbero più donne. «Il che è consentito dalla legge, ma sarebbe un brutto segnale politico», ragiona un musumeciano doc. E allora l’assessora messinese (che resterebbe all’Ars) uscirebbe solo attraverso due percorsi. Il primo: se Forza Italia piazzasse il tandem Mancuso-Scilla, potrebbe essere l’Udc a schierare una donna (la deputata regionale Margherita La Rocca Ruvolo), al posto di Alberto Pierobon o di Mimmo Turano. «Ma così si complicherebbero le cose e il “ritocchino” autorizzato da Musumeci si allargherebbe pericolosamente», ragionano a Palermo. Ed ecco la soluzione interna ai forzisti: Maria Antonietta Testone, ex assessora a Sciacca, coordinatrice siciliana di “Azzurro Donna”. A fare un passo indietro, in tal caso, dovrebbe essere proprio Mancuso, che alcuni nel partito definiscono «l’unico nuovo assessore da proporre al presidente».

Se ne riparlerà presto, dopo lo spoglio delle Amministrative. Cioè da quando, come ripete Miccichè ai suoi, «comincerà la vera volata finale di questa legislatura», in cui «non possiamo più permetterci di sbagliare una sola mossa».

Twitter: @MarioBarresi

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29 settembre 2020

LE SEGRETERIE REGIONALI DI FAI, FLAI E UILA COMUNICANO, CHE DOPO L'APPROVAZIONE SUL PROSEGUIMENTO DELLE GIORNATE LAVORATIVE, STANNO SOLLECITANDO L’ASSESSORATO ED IL DIPARTIMENTO, AFFINCHÈ TUTTI I LAVORATORI FORESTALI SICILIANI RIPRENDANO A LAVORARE



Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila -Uil comunicano che dopo aver approvata la legge all’ARS che assegna ulteriori 15 milioni per comparto forestale, stanno sollecitando l’Assessorato ed il dipartimento, perché da subito tutti i forestali Siciliani riprendano a lavorare. Inoltre chiedono che nell’immediato si sblocchino le rimanenti risorse finanziarie occorrenti per completare le giornate previste dalla legge. Continuano a monitorare e sollecitare la situazione perché nessun lavoratore perda giornate di lavoro.





CACCIATORI SORPRESI IN AREA PROTETTA A CARINI, DENUNCIATI DUE PALERMITANI


Dal sito www.blogsicilia.it

di Ignazio Marchese - 28/09/2020
I forestali del distaccamento di Carini hanno bloccato in contrada Cozzo Palombaro due cacciatori in area protetta.

I due palermitani R.S di 64 anni e G.S. di 52 anni sono stati trovati nei pressi di montagna Longa, Pizzo Montanello e sono denunciati per esercizio della caccia in area protetta.

I loro fucili e il munizionamento sono stati sequestrati.

Questi servizi rientrano in un programma previsto dall’Ispettorato ripartimentale delle foreste finalizzato alla tutela delle aree protette e alla repressione del bracconaggio.





IL DIRIGENTE UGL, GUGLIELMO MONELLO: LA RIFORMA È PRONTA E CONFEZIONATA. PRESTO I CONTENUTI SARANNO MESSI SOPRA IL TAVOLO, COSÌ CHE TUTTI POSSANO VEDERE IL LAVORO SVOLTO

Dalla pagina facebook
del Dirigente Ugl, Guglielmo Monello







IL SIFUS HA INCONTRATO IL COMMISSARIO DI GOVERNO CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO PER CERCARE RISORSE ECONOMICHE PRO STABILIZZAZIONE


Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso

Palermo 29-09-2020. In data odierna, assieme ad Ernesto Abate e Francesco Campanella, il sifus ha incontrato il dott. Maurizio Croce nella qualità di Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico.
Le ragioni da tale incontro, promosso dal Sifus, sono contenute nella nostra quotidiana ricerca di canali finanziari a sostegno di una riforma del comparto forestale che deve puntare alla stabilizzazione di tutti i lavoratori.
La nostra delegazione è uscita soddisfatta dall'incontro ed è determinata a mettere le risultanze a frutto in occasione del prossimo tavolo tecnico tra governo e sindacati pro riforma.
Rispetto alla criticitaà emerse in occasione dell'ultimo tavolo tecnico ( sentenze, ecc), il Sifus rende noto che proporrà al governo nei prossimi giorni ben 2 soluzioni per superare i problemi di ordine giuridico che impedirebbero la stabilizzazione.
Inoltre, il Sifus chiederà, non appena sarà in calendario, al Presidente della Commissione Attività Produttive all'Ars, On Ragusa, di partecipare ai lavori della commissione medesima in cui si discuterà il ddl 831 che ha come primo firmatario l'On. Antonello Cracolici.
Maurizio Grosso Sifus Confali





OGGI L'ARS VOTA IL DDL N. 832 PER LA PROSECUZIONE DELLE ATTIVITÀ FORESTALI E DELLE ATTIVITÀ ANTINCENDIO


Il disegno di legge che si pone all'attenzione dell'Aula reca interventi nel settore  della forestazione e talune modifiche di norme in materia finanziaria, introdotte  nel corso dell'esame in Commissione. 

L'articolo 1 destina la somma di 15.845,55  migliaia di euro ad incremento dell'autorizzazione di spesa relativa agli interventi  nel settore della forestazione, sulla base delle esigenze rappresentate dal Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale e dal Dipartimento regionale del Corpo forestale, per il completamento delle attività antincendio. La relativa copertura è assicurata mediante riduzione del contributo alla finanza pubblica per il 2020, a seguito delle recenti previsioni introdotte dal Decreto legge 14 agosto 2020, n. 104 con la destinazione di ulteriori 480 milioni di euro in favore della Regione siciliana in conseguenza della perdita di entrate connesse all'emergenza Covid-19. Il comma 3 dell'articolo 1 abroga precedenti previsioni  normative in materia di finanziamento di interventi nel settore della  forestazione a valere sulle risorse del Fondo di sviluppo e coesione. 

L'articolo 2 reca le conseguenti modifiche allo stato di previsione della spesa del bilancio regionale. 

Gli articoli 3 e 4 apportano modifiche a precedenti leggi regionali al fine di scongiurare i possibili effetti negativi del relativo giudizio di costituzionalità, di prossima definizione, rispettivamente in materia di ripiano del disavanzo e di interventi finanziari in favore delle Città metropolitane e dei liberi Consorzi comunali. 

L'articolo 5 prevede la proroga di termini per il riversamento  ad opera dell'agente regionale della riscossione, in linea con analoghi provvedimenti nazionali. 

L'articolo 6 modifica la strategia di impiego delle risorse  destinate allo strumento finanziario Fondo Tranched Cover Sicilia verso ulteriori  strumenti finanziari gestiti dalla Banca europea degli investimenti, al fine di rispondere in maniera più efficace alla grave crisi di liquidità delle imprese  nell'attuale contesto emergenziale. 

L'articolo 7 introduce modifiche in materia  di esenzione della tassa automobilistica regionale, al fine di consentire l'attuazione della relativa misura.





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"ALLA TERRA RESTANO SETTE ANNI DI VITA": A NEW YORK ARRIVA CLIMATE CLOCK, IL CONTO ALLA ROVESCIA PER LA CATASTROFE CLIMATICA


Dal sito www.tgcom24.mediaset.it

27 Settembre 2020
Sette anni, 102 giorni e 12 ore: ecco quando il mondo finirà. Non è una profezia in stile Donnie Darko - il film di Richard Kelly dove il coniglio antropomorfo Frank profetizzava l'Apocalisse in poco più di 28 giorni - ma l'installazione Climate Clock, comparsa sulla parete del grattacielo Metronome a Union Square, New York

Il grande orologio digitale in occasione della Climate Week si è trasformato in un conto alla rovescia che indica il tempo che il nostro pianeta ha a disposizione per limitare le emissioni di biossido di carbonio prima che si arrivi a un punto di non ritorno. Ad accompagnare lo scorrere del tempo, la scritta "The Earth has a deadline", "la Terra ha una scadenza". Sul sito ufficiale dell'iniziativa, anche un messaggio volto a sensibilizzare la popolazione mondiale: "L'umanità ha il potere di aggiungere del tempo, ma solo se lavoriamo collettivamente e misuriamo i nostri progressi rispetto a obiettivi ben definiti". 

Il countdown, che dovrebbe esaurirsi a gennaio 2028, segue una stima basata sugli studi condotti dalle Nazione Unite.







28 settembre 2020

L'AVVOCATO FASANO: FORESTALI SICILIANI, LA RICHIESTA DI RESTITUZIONE DEGLI ARRETRATI CONTRATTUALI TRASMESSA DALLE AMMINISTRAZIONI È PRIVA DI BASE LEGITTIMANTE! ECCO IL MODELLO DI RISPOSTA CHE DOVRETE SPEDIRE AL VOSTRO MITTENTE

Dalla pagina Facebook
dell'Avvocato Fasano




UE: CONTE, '37% RISORSE RECOVERY DESTINATO A PROGETTI GREEN'. IL PIANO CONTERRÀ INTERVENTI VOLTI A MIGLIORARE FUNZIONALITÀ E RESISTENZA DELLE FORESTE


Dal sito www.lasicilia.it

28 settembre 2020
Roma, 28 set. (Adnkronos) - Nell'uso del Recovery fund si "dovrà dedicare almeno il 37% del volume delle risorse disponibili a progetti green", quindi come Italia "ne approfitteremo per potenziare gli interventi per la prevenzione e il contrasto al dissesto idrogeologico e per contrastare quei fenomeni di consumo del suolo come l'erosione da acqua che nel nostro Paese caratterizzano soprattutto i territori più marginali". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, intervenendo alle celebrazioni per i 100 anni di Confagricoltura, oggi a Roma.

"Non possiamo abbassare la guardia rispetto alla resilienza delle nostre terre - ha rimarcato il presidente del Consiglio - Per affrontare queste sfide il Piano conterrà interventi volti a migliorare funzionalità e resistenza delle foreste, a beneficio del sistema irriguo e allo scopo di incrementare la diffusione delle reti di imprese forestali". Poi alcune rassicurazioni su alcuni temi particolamente sentiti dal comparto agricolo. "Proseguiremo la lotta al falso", ha sottolineato infatti Conte, rimarcando inoltre che il governo è pronto a contrastare, a livello europeo, norme sull'"etichettature che penalizzerebbero il nostro futuro".






SERVIZIO XV CENTRO PER L'IMPIEGO DI SIRACUSA - NOTA PROT. N. 18607 DEL 28/09/2020. AVVIAMENTO DI MANODOPERA FORESTALE









PER L'ENNESIMA VOLTA, I COMMENTI ANONIMI E/O VOLGARI VERRANNO SEMPRE CESTINATI. PERCHE' NASCONDERSI DIETRO UNA TASTIERA?


di Michele Mogavero
Purtroppo mi ritrovo a cestinare giornalmente diversi commenti non firmati. Ribadisco che alla fine di ogni commento bisogna inserire il nome e il cognome, almenochè il nominativo è visibile nel profilo.
Non verranno mai pubblicati quelli offensivi e/o volgari e il titolare del Blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi.

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SALVIAMO I BOSCHI – COORDINAMENTO SICILIA, L’ISTANZA DI CAMBIAMENTO ATTRAVERSA L’ISOLA


Dal sito www.antudo.info

28 Settembre 2020
Nelle ultime settimane si è di nuovo imposto con forza all’interno del dibattito pubblico siciliano il tema degli incendi. Una piaga che interessa tantissimi territori siciliani e che in ognuno di questi – con tempi e modi diversi – sta trovando una risposta degli abitanti. Sappiamo, però, che non è la prima volta che si verificano questi incendi e non è neanche la prima volta che gli abitanti dei luoghi colpiti provano a reagire.
 
La Sicilia brucia e il popolo risponde

È il 2017 quando, dopo gli incendi che hanno devastato circa 6000 ettari tra bosco e macchia mediterranea e colpito un luogo simbolo come la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, nasce il coordinamento “Salviamo i boschi”.

Abbiamo fatto alcune domande a Mariangela Galante, che si presenta come l’animatrice del gruppo.

 
Come e quando nasce il coordinamento?

All’assemblea del 2017 parteciparono moltissime persone. Tra queste, i
rappresentanti locali delle associazioni ambientaliste (e non solo) maggiormente diffuse sul territorio nazionale.
I primi gruppi ad aderire furono quelli di Castellammare del Golfo, Calatafimi, Alcamo, Trapani (Metropolis, Angimbè, Ecò, Oasi Zen, Italia Nostra), e poi via via altre realtà. La marcia simbolica del 25 agosto 2017 all’interno della Riserva dello Zingaro, che ha visto la partecipazione di oltre 2000 persone, è il primo segno tangibile dell’impegno di “Salviamo i boschi” per la diffusione di una coscienza civica riguardo gli incendi.

Un rete di associazioni: questa è l’anima del Coordinamento che è frutto di una collaborazione positiva e reale tra associazioni e persone.

Nel 2020 abbiamo deciso di incrementare l’attività accogliendo nuove realtà associative, anche nate fuori dalla provincia di Trapani. La nostra presenza sul territorio, ora anche sull’Isola, è forte.
Abbiamo fatto rete con il gruppo di Altofonte, con il coordinamento “Salviamo i boschi – Sicilia Orientale” , con il Comitato spontaneo di Macari/San Vito Lo Capo.

Senza dimenticare che al nostro interno sono presenti associazioni ambientaliste storiche e di stampo nazionale e tante giovani associazioni come Thàlia APS, Trapani per il futuro, No marine Resort,
Vivere Slow, il Comitato Antudo Lentini e tante altre!
 

Quali attività mette in campo il Coordinamento, con quale modalità?

Il Coordinamento tiene a coltivare i rapporti con le istituzioni. Nel 2017 abbiamo fatto impegnare la Prefettura per avviare un intervento più efficace contro gli incendi. Sempre nel 2017 abbiamo presentato una denuncia circostanziata alla Procura della Repubblica di Trapani; che, però, è rimasta lettera morta.

Oggi lavoriamo all’integrazione della denuncia presentata nel 2017. La denuncia questa volta sarà portata avanti da un pool di avvocati di Trapani e Palermo, determinati a seguirne l’iter fino all’auspicabile istruzione di un processo con conseguente costituzione di parte
civile delle associazioni e di tutti i soggetti interessati.

Inoltre, stiamo elaborando un documento destinato alla Regione contenente delle richieste precise in ordine alla presa in carico delle responsabilità in materia di incendi. Parallelamente ci adoperiamo per creare una maggiore sensibilizzazione sulle tematiche connesse ai roghi in Sicilia.

La petizione che abbiamo promosso su change.org è giunta ad
oltre 40.000 firme. E adesso stiamo organizzando un flash mob che si svolgerà nei prossimi giorni.


Quali obiettivi si prefigge il Coordinamento?

Il Coordinamento “Salviamo i boschi” mira a fare pressione sulle istituzioni regionali affinché realizzino al più presto una inversione di tendenza rispetto alla gestione della politica ambientale, al tema della prevenzione e del controllo degli incendi.

Per raggiungere questo obiettivo bisognerà mettere mani alla riforma della Forestale, mantenendola pubblica ma realmente efficace: il che presuppone la presenza di un giusto numero di guardie e con la giusta preparazione.

Vi sono centinaia di laureati in scienze ambientali in Sicilia che sono una risorsa in tal senso ma che oggi, a fronte di un sistema forestale a corto di uomini e mezzi, sono spesso costretti ad aspettare.

Ma la vera conditio sine qua non affinché tali obiettivi vengano raggiunti è la creazione di una coscienza collettiva sulle tematiche ambientali. Occorre muoversi prima di tutto, e in parallelo, sul piano educativo-culturale. Proporre piani alternativi di sviluppo, partendo
dalle esperienze concrete che molte piccole realtà hanno già sperimentato con successo nei propri territori.

La Sicilia brucia, dicevamo. E benché i cosiddetti ambientalisti siano spesso circondati dalla disinformazione tipica di una società inerte a diversi modelli di sviluppo, avvinghiata al tintu canusciutu, resistente al sacrificio dei propri insostenibili privilegi, essi sono il cuore pulsante di una parte consistente della società che vuole cambiare le cose, radicalmente.

I Costituenti di “Salviamo i boschi Sicilia”, fuori da ogni categorizzazione, sono portatori di un’istanza di cambiamento che nessuna istituzione, siciliana prima di tutto, può permettersi di ignorare.

Il Coordinamento è l’emblema del fuoco che arde i cuori e le menti dei siciliani. L’unico fuoco che merita di divampare indomito, quello della autocoscienza di un popolo rispetto al potere di cambiare il corso degli eventi.





UILA E UILA PESCA SI INCHINANO DINANZI AL SACRIFICIO ESTREMO DI AURELIO VISALLI, VITTIMA DEL DOVERE



Ricevo e pubblico
dalla Uila Sicilia

“Uila e Uila Pesca ammainano in segno di lutto le proprie bandiere inchinandosi dinanzi al sacrificio estremo del sottufficiale della Guardia Costiera Aurelio Visalli, vittima del dovere, annegato per salvare due giovanissimi nel mare di Milazzo. Ai familiari di Visalli il nostro abbraccio, nella certezza che l’inchiesta della magistratura saprà rispondere alla loro richiesta di accertamenti e verità sull’accaduto”. Lo dichiarano i segretari di Uila e Uila Pesca Sicilia Nino Marino, Tommaso Macaddino e Nino Pensabene: “A parenti, amici e colleghi di Aurelio Visalli esprimiamo affetto e solidarietà nella consapevolezza di come, in questi casi, si sperimenti l’inutilità delle parole. Ci uniamo al loro dolore e a quello della grande comunità umana della Guardia Costiera”.





CORONAVIRUS, ORDINANZA URGENTE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE. IL PROVVEDIMENTO ENTRERÀ IN VIGORE MERCOLEDÌ E AVRÀ EFFICACIA FINO AL 30 OTTOBRE



Ordinanza contingibile e urgente n. 36 del 27 settembre 2020

Dalla pagina Facebook
Regione Siciliana

Coronavirus: ordinanza di 
Nello Musumeci
, così i nuovi obblighi

Uso obbligatorio delle mascherine quando si è tra estranei, registrazione e tamponi rapidi per chi proviene dall'estero, controlli periodici sul personale sanitario e sui soggetti cosiddetti fragili, oltre ai divieti di assembramento. Sono queste le ulteriori misure di prevenzione contenute nella nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per limitare il contagio del Coronavirus nell’Isola. Il provvedimento, appena firmato, entrerà in vigore mercoledì e avrà efficacia fino al 30 ottobre.

“Le misure che adottiamo con questa ordinanza - evidenzia Musumeci - mettono al centro i controlli e la prevenzione nei confronti delle persone fragili o più esposte al contagio. I nostri costanti e ripetuti inviti alla prudenza purtroppo non sono stati da tutti adeguatamente raccolti ed entriamo in una fase difficile dell’epidemia, con l’arrivo della stagione influenzale. Il testo è ancora una volta improntato al principio della leale collaborazione tra tutte le istituzioni e del confronto con i professionisti, che presto l’assessore Ruggero Razza tornerà ad incontrare con il Comitato tecnico scientifico. Abbiamo appreso che la chiave più importante per affrontare questa emergenza è rappresentata dalla tempestività delle decisioni e della previsione degli eventi futuri. La #Sicilia non vuole un nuovo lockdown, ma per impedirlo dobbiamo impegnarci tutti, soprattutto i più giovani”.

L'ordinanza si è resa necessaria visto che “il numero dei casi di #Covid19 continua ad aumentare” e che quindi “occorre mantenere una linea di massima prudenza”, con la evidente necessità di non “sottovalutare il rischio di una rapida ripresa epidemica dovuto ad un eccessivo rilassamento delle misure e dei comportamenti individuali anche legati a momenti di aggregazione estemporanea (es. movida)”.


*****


ORDINA

Art. 1
(uso obbligatorio della mascherina)
  1. È obbligo di ogni cittadino, al di sopra dei 6 anni, di tenere sempre la mascherina nella propria disponibilità, quando si è fuori casa. Nei luoghi aperti al pubblico la mascherina deve essere indossata se si è nel contesto di presenze di più soggetti. Si è dispensati solo quando ci si trova tra congiunti o conviventi;
  2. Le autorità competenti al mantenimento dell’ordine pubblico provvedono a garantire il rispetto delle superiori prescrizioni, anche mediante azioni di controllo, con la erogazione delle sanzioni previste dalla legge;
  3. Sono esclusi dall’obbligo di utilizzo della mascherina in modo continuativo coloro che svolgono attività motoria intensa, a condizione che il distanziamento interpersonale possa essere mantenuto, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività medesima.

Art. 2
(misure di prevenzione per soggetti provenienti da nazioni diverse dall’Italia)
  1. Chiunque entri nel territorio della Regione provenendo da Stati UE e/o extra UE ha l’obbligo di registrarsi sul sito www.siciliacoronavirus.it ovvero di comunicare la propria presenza al servizio sanitario della Regione. I cittadini residenti in Sicilia adempieranno a tale obbligo sia mediante la registrazione sul sito sia dandone pronta comunicazione al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta;
  2. Alle norme di cui sopra dovranno uniformarsi anche coloro che hanno fatto rientro in Sicilia nei sette giorni antecedenti la pubblicazione della presente ordinanza;
  3. Le Aziende Sanitarie Provinciali competenti territorialmente provvedono alla sottoscrizione di un Protocollo con le Società di gestione degli aeroporti, le Autorità portuali, i gestori del trasporto, di concerto con l’Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, al fine di sottoporre al c.d. tampone rapido ovvero ad altri mezzi di indagine diagnostica, validati dall’Istituto Superiore di Sanità, i soggetti provenienti dai Paesi esteri.

Art. 3
(ulteriori misure di prevenzione sul personale sanitario e sui pazienti fragili)
  1. Le Aziende del sistema sanitario regionale provvedono a svolgere controlli periodici sul personale, mediante tampone c.d. rapido ovvero con altro mezzo di indagine diagnostica. Il Dipartimento delle Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato regionale della Salute monitora il rispetto della presente disposizione anche mediante la distribuzione dei test necessari ove non reperiti dalle singole Aziende;
  2. Al medesimo controllo periodico sono sottoposti gli ospiti delle strutture socio-sanitarie e i c.d. soggetti fragili.

Art. 4
(misure di contenimento e divieti di assembramento)
  1. È fatto divieto di assembramento mediante il prolungato stazionamento nei luoghi pubblici o aperti al pubblico quali, a titolo esemplificativo, le strade, le piazze e i parchi. Sono escluse le sole occasioni di iniziative pubbliche previste dalla legge e/o comunicate all’Autorità di pubblica sicurezza, per le quali l’organizzatore è comunque responsabile dell’assoluto rispetto delle norme comportamentali per la prevenzione dal rischio di contagio.
  2. Le disposizioni che precedono escludono le attività produttive per le quali vigono le Linee Guida approvate dalla Conferenza delle Regioni e allegate al vigente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri;
  3. Nel caso di cluster territorializzati, i Dipartimenti di Prevenzione propongono con immediatezza al Presidente della Regione Siciliana, previa intesa con le Amministrazioni comunali competenti, l’adozione di Protocolli contenitivi, limitatamente ad aree infracomunali, comunali o sovracomunali.

Art. 5
(disposizioni finali)
  1. La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza comporta le conseguenze sanzionatorie previste dall’art. 650 del Codice penale se il fatto non costituisce reato più grave.
  2. La presente ordinanza è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, anche con valore di notifica individuale, e sul sito internet istituzionale della Regione Siciliana, con efficacia dal 30 settembre 2020 al 30 ottobre 2020 compreso.
  3. Essa, per gli adempimenti di legge, viene trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, ai Prefetti, ai Comuni.
  4. Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di giorni sessanta dalla comunicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.

Il Presidente
MUSUMECI









ADDIO QUOTA 100. NOVITÀ PENSIONI


Dal sito  www.laleggepertutti.it

26 Settembre 2020 | Autore: Paolo Remer

Il premier comunica la decisione definitiva: la 
misura non sarà prorogata oltre scadenza. Ma i lavori usuranti avranno forme di uscita anticipata.

«Il rinnovo di Quota 100 non è all’ordine del giorno». Così oggi il premier Giuseppe Conte, intervenuto al festival dell’Economia di Trento, ha annunciato l’abbandono della misura, che, a quanto ha lasciato intendere, arriverà alla sua scadenza naturale del 31 dicembre 2021 ma non sarà prorogata oltre.

«Quota 100 è un progetto triennale di riforma che veniva a supplire a un disagio sociale», ha aggiunto il premier. Su come sarà sostituita la pensione anticipata con 62 anni di età e 38 di contributi, Conte ha preannunciato il contenuto delle misure in arrivo: «tra le riforme che ci aspettano lavoreremo anche su quella delle pensioni. Dobbiamo metterci attorno a un tavolo: fare una lista dei lavori usuranti mi sembra la prospettiva migliore. Dobbiamo avere il coraggio di differenziare».

Per ogni tramonto esiste un’alba, così i tavoli di confronto tra il Governo e le parti sociali sono già aperti e prevedono un calendario fitto di incontri per esaminare tutte le problematiche. Ora che il presidente del Consiglio ha comunicato quali sono le intenzioni del Governo, bisognerà decidere quale sarà la sorte delle altre uscite anticipate, come Ape sociale ed Opzione donna.

L’obiettivo del premier e del suo ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, è quello di realizzare una riforma di ampia durata, non semplici ritocchi alle varie forme pensionistiche esistenti. Ma i problemi in campo sono molti, a cominciare dal nodo delle risorse pubbliche necessarie per finanziare le prossime pensioni: il fabbisogno disponibile condizionerà moltissimo, ad esempio, l’ipotesi di una nuova Quota 102 che era stata ipotizzata prima dell’emergenza Coronavirus.

Ma occorrerà evitare anche lo “scalone” che colpirebbe gli esclusi da Quota 100, i quali dovrebbero aspettare il compimento di 67 anni o il raggiungimento di un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per arrivare al traguardo della pensione di vecchiaia previsto dalla legge Fornero che tutti, dai sindacati al Governo stesso, vorrebbero superare.

La strada percorribile rimane forse quella della “flessibilità in uscita“, che salvaguarderebbe chi è alle soglie dei 62 o 63 anni e dei 38 anni di contributi, ma con probabili penalizzazioni dell’assegno. Per conoscere le possibilità attuali di uscita dal mondo del lavoro leggi anche la nostra guida pensioni e previdenza: le ultime novità.








27 settembre 2020

ROGHI E MASSI TRA LE VITI DELL’ETNA. C’È L’OMBRA DELLA MAFIA RURALE

Il rogo in un vigneto e alcuni massi posti come barriera d'accesso

Dal sito livesicilia.it

IL CASO di Laura Distefano

L'ultimo episodio a Randazzo. Indagano i carabinieri.

RANDAZZO – Sopraffazione e intimidazione. La politica del terrore. La chiamano mafia rurale. Quella che avanza silenziosa tra roghi, sordide minacce, pascoli non autorizzati e sbarramenti di massi.

Il veleno della mafia rurale

Randazzo, con le sue fertili campagne dell’Etna, è un piatto ghiotto per i criminali che hanno la pretesa di impadronirsi di terre seminando paura. L’esistenza di chi aveva messo cuore e sudore in un pezzo di latifondo si è trasformata in un incubo.
Molte vittime sono produttori vitivinicoli. E purtroppo alcuni hanno deciso di alzare bandiera bianca e abbandonare. Perché quando qualcosa pare muoversi con sequestri, operazioni, arresti, poco dopo tutto ricomincia. Un circolo vizioso che pare non fermarsi mai.

Caso denunciato in contrada Nave

Risale a qualche giorno fa l’ultimo episodio che potrebbe essere collegato ai fenomeni delle tante barriere abusive create in modo rudimentale in molte campagne randazzesi. Ma questa volta, ignoti hanno colpito in Contrada Nave.
Alcuni massi sono stati posizionati proprio per bloccare l’accesso. Un caso già segnalato ai carabinieri della Compagnia di Randazzo che stanno svolgendo le dovute indagini. La pista della mafia rurale è quella privilegiata.

Il modus operandi

Il modus operandi, infatti, ricorda quello già utilizzato da alcun famiglie legate a consorterie mafiose locali (coinvolte in alcune inchieste, ndr) che – attraverso questi metodi – cercano di accaparrarsi terreni per il pascolo. Poi, aggirando i protocolli antimafia, tentano di ottenere i fondi europei dell’Agea.
Lo scopo criminale sarebbe quello di intascare contributi e finanziamenti. Ma dall’altra parte c’è anche quello di trovare pascolo per greggi e mandrie. Alcuni produttori, si ritrovano nei propri campi pecore e bovini. Un altro segno. Un’altra velata intimidazione. 

Viticoltori nel mirino

Intere attività in questi anni sono state distrutte e vandalizzate. Con enormi perdite economiche per piccoli imprenditori agricoli. Porzioni di vigneti sono state incendiate o danneggiate. Molti i produttori vitivinicoli che hanno dovuto far fronte a ulteriori costi, oltre a già quelli esosi della vendemmia. C’è chi resiste e denuncia. Ma c’è anche chi ha gettato la spugna.
La pandemia poi ha già causato profonde crisi. Il ‘mostro’ invisibile della mafia rurale rischia di assestare il colpo ‘finale’. E per questo motivo che gli imprenditori non vanno lasciati soli. Ma non bastano le istituzioni. Le forze dell’ordine fanno la loro parte, ma denunciare significa dire no a questo sistema del terrore. Paura e omertà sono i primi concimi di questa mafia senza scrupoli. 
27 Settembre 2020





TERMINI IMERESE. SANIFICAZIONE STRADALE DELL'ABITATO CITTADINO DA PARTE DEL CORPO FORESTALE DELLA REGIONE SICILIANA






 

INCENDIO AL PARCO ARCHEOLOGICO DI SELINUNTE, ALLONTANATI I VISITATORI

Foto archivio

Dal sito trapani.gds.it

26 Settembre 2020
Un incendio all’interno del Parco di Selinunte, ha fatto scattare l’allarme nell’area archeologica con i visitatori e il personale che sono stati allontanati per motivi di sicurezza. Nell’area sono a lavoro diverse squadre del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco.

Il rogo è alimentato dal forte vento. Necessario è stato anche il supporto di un canadair. Da un primo sopralluogo, è emerso che a prendere fuoco sono state alcune sterpaglie alla foce del fiume Modione con le fiamme che si sono propagate.

© Riproduzione riservata






INCENDI, CHIESTO L’INTERVENTO DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA


Dal sito www.telesudweb.it

27 Settembre 2020
Il Coordinamento Salviamo i Boschi Sicilia, che negli ultimi giorni ha ampliato la sua rete fino a comprendere circa 30 associazioni e comitati civici diffusi su tutto il territorio regionale, ha inviato al Presidente della Commissione Regionale Antimafia, On. Claudio Fava, una richiesta urgente affinché la Commissione si occupi della questione incendi in Sicilia verificando le evidenti implicazioni criminali e le eventuali responsabilità o negligenze della pubblica amministrazione. Contestualmente alla richiesta il Coordinamento ha allegato la denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Trapani già nel dicembre 2017 con un dossier molto circostanziato sulla stagione degli incendi di quell’anno.
“Il Presidente Fava – si legge in una nota del coordionamento – ci ha rassicurato che, in seguito alla nostra richiesta e a consimili segnalazioni, verrà avviata un’indagine specifica. Siamo soddisfatti dell’interessamento mostrato dal Presidente della Commissione Antimafia e riteniamo questo un primo passo importante verso l’accertamento della verità, come da noi richiesto ormai da anni e ripetuto nella petizione lanciata su Change. Org che, grazie alla collaborazione tra promotori di altri appelli simili ha già raggiunto quasi 45.000 firme. La conferma che i cittadini sono stanchi di promesse e che la richiesta di affrontare l’emergenza incendi in Sicilia come una priorità assoluta è condivisa da una fetta consistente di opinione pubblica.







PROPOSTA INDECENTE MA NON TROPPO. INNALZIAMO A 2000 EURO GLI STIPENDI DEI PENSIONATI, OPERAI, IMPIEGATI, ECC. NESSUNO DEVE RIMANERE INDIETRO!






PULIAMO IL MONDO E…PIANO BATTAGLIA


Dal sito www.madonielive.com

26 Settembre 2020
L’iniziativa nazionale ” Puliamo il Mondo” promossa da Legambiente, ha fatto tappa anche a Piano Battaglia dove volontari del Cai e il Parco delle Madonie(presente anche il presidente Angelo Merlino)hanno raccolto sacchi di spazzatura dalla località sciistica madonita. Le zone interessate lungo il Sentiero Italia CAI a Petralia Sottana e Piano Battaglia.Nei giorni scorsi iniziativa simile è stata fatta in altri comuni madoniti.

26 settembre 2020

INCENDI SICILIA, ROGO ALLE PORTE DI BALESTRATE: “ABBIAMO POTUTO SEGUIRE IL LENTO AVANZARE DEL FUOCO, I FORESTALI NON FACEVANO NULLA PER FERMARE LE FIAMME”. IL BLOG: SICURAMENTE ARRIVERANNO LE SMENTITE DEI COLLEGHI


 Dal sito www.meteoweb.eu

"Abbiamo potuto seguire con rabbia e sbigottimento il lento avanzare del fuoco che ha raggiunto i dintorni di una casa sul fondo del vallone per poi cominciare a risalire sempre più violentemente"

A cura di Beatrice Raso 26 Settembre 2020 

La Sicilia fa ancora i conti con gli incendi alimentati dal forte vento di Scirocco. La redazione di MeteoWeb ha ricevuto la dichiarazione di uno dei testimoni dell’incendio divampato alle porte di Balestrate, che racconta una realtà diversa, soprattutto per quanto riguarda gli interventi dei soccorritori. Ecco la testimonianza:

“L’allarme è scattato intorno alle 9 di questa mattina. Il fuoco, sospinto dal forte vento proveniente da sud stava raggiungendo alcune abitazioni alle porte di Balestrate, nelle contrade Tavolata e Ogliastra. Le fiamme si sono dirette verso il profondo vallone sul quale sorge il ponte della statale 187. Una decina di case sono state evacuate e sono entrati all’opera uomini e mezzi” – Questo è quanto dicono i pochi articoli, ma la realtà è ben diversa e va raccontata. Fin dalle 10 quando abbiamo fatto la prima chiamata al Servizio Antincendi  si vedevano delle fiamme al di là del vallone del torrente Lupo, nella contrada Ogliastra, che sembravano non troppo alte e in piccoli focolai sparsi. Dal mio terrazzo che è prospiciente al vallone potevamo vedere tutto. Quando infine sono arrivate le prime squadre d’intervento, quelli della Forestale con le belle tutine arancioni, abbiamo potuto assistere a un pietoso comportamento. Andavano, venivano ma non facevano assolutamente niente per fermare il fuoco che andava tranquillamente progredendo. Addirittura a fine mattinata, dopo l’intervento di un pietoso elicottero con bidoncino d’acqua scaricata troppo dall’alto e qua e là, malgrado tutta la buona volontà, visto che la lingua di fuoco si era molto ridotta e procedeva lentamente solo sul crinale davanti ai nostri occhi, sarebbe stato possibile intervenire con qualche colpo di pala per spegnere tutto. Invece abbiamo potuto seguire con rabbia e sbigottimento il lento avanzare del fuoco che ha raggiunto i dintorni di una casa sul fondo del vallone per poi cominciare a risalire sempre più violentemente dal versante sotto di noi, fino a lambire i terreni intorno e la nostra casa. Per fortuna a quel punto sono arrivati un maresciallo con carabinieri e vigili del fuoco da Carini che hanno preso in mano la situazione, ci hanno ordinato di evacuare ed è stato richiesto l’invio di Canadair, che alla fine hanno evitato il peggio, inondando tutto. Ce la siamo vista veramente brutta!”.