OPERAI FORESTALI: DALLA FARSA AL DRAMMA!
Sarà che se ne è occupato anche un programma domenicale su Rai uno, sarà che ormai i giornali ne parlano sempre più spesso, sarà che gli operai forestali li conosciamo perché spesso, sono parenti, cugini, amici, e sappiamo benissimo come si sta evolvendo questa storia ma ormai il caso è scoppiato, gli scioperi si susseguo e molti di essi stanno vivendo delle vere e proprie catastrofe economiche.
Ma andiamoci per ordine: notizia nota a tutti la Sicilia ha più operai forestali che boschi da curare almeno così ci hanno fatto capire, il fatto che oggi questi lavoratori sono un costo divenuto insostenibile ha fatto scoppiare lo scandalo. In pochi sono destinati a fare servizio di antincendio nel periodo estivo, ma la gran parte di questi operai sono destinati a fare lavori del tutto inutili e improduttivi, perlo più senza mezzi e risorse, fatto nuovo tutti i motoagricoli da quest’anno sono stati dichiarati non idonei e quindi fermati a deposito (azzerando spese di carburante e assicurazioni) quindi sono pure a piedi. Allora i burocrati e i politici della regione Sicilia si sono accorti solo ora di questa palla al piede.
Tutti gli altri siciliani che vivono facendo altro e da anni assistono a questo sperpero di soldi pubblici viene quasi da ridere se non piangere.
Dagli anni settanta fino al 2008 circa, tutti abbiamo assistito a scene da farsa, artigiani anche molto capaci ed esperti che di inverno si facevano il turno al bosco e in estate portavano avanti la propria impresa artigianale con operai, mezzi, attrezzature e quant'altro, solo ora che le casse della regione sono vuote si sono accorti di questo ingranaggio inceppato, di questo piccolissimo dettaglio.
Signori miei U PISCI FETI DA TESTA, non è colpa degli operai se nessuno gli da lavori da portare avanti nei giorni in cui sono assunti, invece li fanno stare sotto le tettoie in mezzo ai boschi fermi, tanto ormai nemmeno il sottobosco si può più pulire (negli anni scorsi c’è chi ha rischiato un processo per aver avviato degli operai a pulire il sottobosco).
Quello che tutti omettono di dire sono i risvolti nascosti di questa storia, Dietro la macchina della forestale ci stanno centinaia di maiali ingrassati sulle spalle dei cittadini e dei lavoratori. 24000 operai che fanno i turni, sono 24000 operai che si recano ogni anno in un sindacato/ patronato a fare domande di disoccupazione, sussidi, richieste di agevolazioni e quant’altro, 24000 operai che lavorano 78/101/150 giorni sono 24000 lavoratori che nel periodo in cui non sono impegnati devono cercarsi un lavoro (in nero) per dare da mangiare ai propri figli, non ultimo 24000 operai sono un bacino di voti che si legano indissolubilmente a chi li fa ballare tutto l’anno dietro richieste al collocamento, visite mediche, ecc… ecc…
Quali le possibili strade da intraprendere per uscire dal baratro? Di sicuro Tutti questi lavoratori non si possono buttare in mezzo ad una strada, nel frattempo molti di loro oggi vivono solo di questo reddito, la crisi ha colpito tutti i settori dell’artigianato quindi anche loro .
Da nessun mediocre Politico tuttologo abbiamo sentito fare una sola proposta decente, nessuno ha pensato che questa grandissima forza lavoro va sfruttata al meglio soprattutto oggi che le amministrazioni locali sono al collasso e con le casse vuote. Ora ci chiediamo e vogliamo chiedere a chi di competenza: perché questi operai non vengono messi a disposizione dei comuni per tutti quei lavori di pulizia caditoie, verde pubblico, parchi urbani, e quant'altro? Perché non vengono messi a disposizione dell’anas per la pulizia delle strade anziché l’anas pagare ditte private con costi altissimi? quei soldi l’anas li potrebbe impiegare per la manutenzione delle strade abbandonate da anni; e ancora perché non impieghiamo questa grandissima forza lavoro per la prevenzione del dissesto idrogeologico? Questi operai hanno dei costi per la comunità altissimi sotto forma di sussidi di disoccupazione, vantaggi fiscali, sanitari ecc… ecc… allora meglio assumerli a tempo pieno ed impiegarli per le mille urgenze che ci sono nel nostro territorio, in un colpo solo si risolverebbero molteplici problemi non ultimo appunto quello del lavoro nero, se li impegniamo tutto l’anno il loro lavoro qualcun altro in regola lo dovrà pur fare, con un ritorno per le casse pubbliche.
Bene sapete perché tutto questo non solo non si fa ma nemmeno si propone? Perché in un colpo solo centinaia di persone perderebbero tutto il potere che esercitano su una grossa fetta di popolazione. Andiamo a contare quanti caposquadra, ispettori, sindacalisti si sono ingrassati e hanno fatto carriera politica proprio per quel sistema di do ut des che si viene a creare dentro questa macchina infernale. Fin quando ai vertici ci saranno persone che lucrano e approfittano dei più deboli in Sicilia e in Italia non si risolverà niente, tutte queste belle idee rimarranno solo parole dette in qualche salotto televisivo o su di un palco in campagne elettorale. La nostra solidarietà va a tutte quelle famiglie che oggi vivono questo dramma.
30 Ottobre 2014