30 novembre 2022

FORESTALI. UGL, AVVIATO CONFRONTO CON ASSESSORE PAGANA



Comunicato Stampa

Ricevo e pubblico
dal Segretario regionale Ugl Agricoli e Forestali
Franco Arena

Si è svolto in un clima di cordialità il primo incontro con il neo l'assessore regionale al territorio e ambiente, Elena Pagana che insieme  a Giovanni Salerno, Dirigente generale del Comando regionale del Corpo forestale della Regione Siciliana ed il Capo di gabinetto, Dorotea Di Trapani ha affrontare con il sindacato le tante criticità che attanagliano il servizio antincendio boschivo regionale.
A dichiararlo Franco Arena, Segretario regionale Ugl Agricoli e forestali e Giuseppe Senia, Reggente della categoria in provincia di Trapani.
Con spirito costruttivo abbiamo apportato il nostro contributo  al tavolo - aggiungono i due sindacalisti - per migliorare le  linee guida per la prossima campagna antincendio. 
Al fine di affrontare compiutamente le varie criticità del comparto, ci siamo lasciati con l'impegno di rivederci dopo la metà del mese di gennaio - concludono Arena e Senia.




GIORGETTI FRENA SUGLI AIUTI IMMEDIATI ALLA SICILIA, LA FINANZIARIA DI SCHIFANI IN STALLO


Dal sito www.blogsicilia.it

REGIONE
30/11/2022
La Finanziaria in Sicilia è in stallo, e così anche gli aiuti. Una situazione non chiara, che non lascia tranquilla la maggioranza e il Governo del presidente Renato Schifani.

Come scrive Il Giornale di Sicilia, dopo il faccia a faccia di giovedì scorso fra il Governatore e il ministro Giancarlo Giorgetti, ieri i tecnici del ministero dell’Economia e di Palazzo d’Orleans avrebbero dovuto iniziare a stendere un piano, una tabella di marcia, per quantificare e calendarizzare l’aiuto che lo Stato può dare alla Regione.

La richiesta di Schifani

Giorgetti aveva dato disponibilità a valutare la richiesta di Schifani: 500 milioni subito per recuperare una parte della mancata erogazione di accise che dovevano compensare negli ultimi anni il trasferimento a carico della Regione di una quota cospicua dei costi della sanità pubblica che dovrebbe garantire lo Stato. Ieri Giorgetti non c’era al nuovo incontro, svoltosi in modalità on line.

C’era il sottosegretario Federico Freni, leghista anche lui, che ha comunicato che Roma non è pronta a dare alla Regione risposte immediate. Non è un no secco, ministero e Regione torneranno a incontrarsi ma adesso i tempi rischiano di allungarsi perché si incastrano con quelli della manovra nazionale. Dunque la Regione potrebbe dover attendere gennaio per sapere su che tipo di aiuto potrà contare, ma intanto il nervosismo serpeggia.

I 500 milioni

La trattativa ha preso una piega precisa: la Regione ha chiesto almeno l’una tantum di mezzo miliardo in attesa che con lo Stato si stabilisca come mettere a regime il riequilibrio dei costi della sanità. Secondo Palazzo d’Orleans dall’attuale quota pari al 49 per cento del totale del budget si dovrebbe scendere progressivamente per avvicinarsi al 42,5%. Il sottosegretario ha risposto che di questo e della parte che riguarda gli arretrati vantati dalla Regione a partire dal 2007 si discuterà a gennaio.
Entro fine anno invece Giorgetti dirà se e quanto dei 500 milioni chiesti subito da Schifani per immettere liquidità nel bilancio regionale potranno essere erogati prima di chiudere le intese generali. Da questo dipende la chiusura dei conti di quest’anno e l’approvazione della manovra del 2023, che su buona parte di questo tesoretto dovrebbe poggiare.



Leggi anche:






IL BLACK FRIDAY DEL PARLAMENTO: DEPUTATI E SENATORI SI “REGALANO” BONUS DA 5500 EURO



Dal sito www.teleclubitalia.it

Di Marino Ciccarelli - 29 Novembre 2022
Un bonus da 5500 euro per i parlamentari. E’ la determina di Montecitorio firmata giovedì scorso, 24 novembre dai questori della Camera in vista delle festività. Un regalo di Natale (o da Black friday, se preferite) che senatori e deputati si concedono con i soldi dei contribuenti proprio mentre infiamma la polemica sulla sforbiciata al reddito di cittadinanza.

Bonus da 5500 euro per i parlamentari: il regalo di Natale dalle Camere

In calce al provvedimento compaiono le firme di tre deputati: Paolo Trancassini di Fratelli d’Italia, Alessandro Manuel Benvenuto della Lega e Filippo Scerra del M5S. Si tratta di un gettone destinato a finanziare le “dotazioni d’ufficio” a disposizione degli eletti. Tablet, smartphone e pc con cui i 400 onorevoli dovrebbero soddisfare le proprie esigenze “tecnologiche”. Una determina simile fu licenziata anche nel 2018, ma la differenza è nell’importo: 2500 a fronte dei 5500 di oggi per il rimborso spese. Un bonus gonfiato del 120 % rispetto a quello della scorsa legislatura. Una scelta discutibile, che di sicuro mal si concilia con l’austerity sui conti pubblici annunciata negli ultimi tempi dall’attuale Esecutivo.

Quali sono le spese rimborsabili

In allegato al provvedimento, c’è un elenco di beni rimborsabili da Montecitorio. Sono tanti, abbastanza da farci ricadere tutto. Portatili, smartphone, tablet completi di accessori, cuffie come le costose Airpods della Apple, monitor fino a 34 pollici (la scorsa legislatura erano 32, meglio abbondare). Incassare il gettone da 5500 euro è facile: basta infatti presentare gli scontrini che certifichino le spese effettuate e i controlli sono affidati agli stessi contabili della Camera, in nome “dell’autodichia” parlamentare. Difficile che le richieste di rimborso vengano respinte.

Non ci sono limitazioni. Nel 2018, ad esempio, il M5S introdusse alcune condizioni per l’erogazione dei fondi. Erano infatti previste trattenute nel caso in cui un parlamentare non partecipasse ad almeno il 50% delle sedute in Aula o non presentasse almeno l’80% delle proposte di legge o degli atti ispettivi in formato elettronico, per risparmiare sulla carta. Di questo passaggio non c’è traccia nell’attuale determina. Anzi, il bonus a favore dei 400 parlamentari è persino raddoppiato.






CI SONO FOTO DEL 1935 RECUPERATE DALL'AMBIENTALISTA UMBERTO MERCURIO CHE MOSTRANO LA REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE SUL MONTE EPOMEO A CASAMICCIOLA. SERVIVANO PER NON FARE SUCCEDERE ALLAGAMENTI. IL SINDACO DI ISCHIA HA DICHIARATO CHE PROPRIO IN QUEL PERIODO LA MANUTENZIONE ERA AFFIDATA AGLI OPERAI IDRAULICI DELLA FORESTALE E CHE QUESTO CORPO DI OPERAI NON ESISTE PIÙ. SE CI FOSSE STATA LA MANUTENZIONE, SICURAMENTE NON SUCCEDEVA QUELLO CHE È SUCCESSO



Trova la differenza e capirai perché ad Ischia e venuta giù la frana


*****

Il sindaco di Ischia: 110 anni fa la manutenzione era affidata agli operai idraulici della forestale, questo corpo di operai non esiste più. Se ci fosse stata la manutenzione, sicuramente non succedeva quello che è successo. E' il momento di curare il territorio! Video
👇


Stralcio della puntata "Non è l'arena" andata in onda ieri 28/11/2022






L'UOMO È LA ROVINA DELLA TERRA






29 novembre 2022

MALTEMPO, SCHIFANI: “PROSEGUONO INIZIATIVE PER EVITARE ESONDAZIONE FIUMI E TORRENTI”. APERTO AGLI INTERVENTI DEI PRIVATI L’ATTIVITÀ DI SCERBATURA. LA REGIONE HA ATTIVATO UN’ULTERIORE PROCEDURA CHE PREVEDE IL FINANZIAMENTO E L’ESECUZIONE DIRETTA DA PARTE DEI COMUNI, DEGLI INTERVENTI URGENTI E INDIFFERIBILI DI MANUTENZIONE IDRAULICA. POTENZIATA L’ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALLE SCERBATURE SUI CORSI D’ACQUA, CON IL DIPARTIMENTO REGIONALE PER LO SVILUPPO RURALE


Dal sito qds.it

29 Novembre 2022
Proseguono le iniziative dell'Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia per mitigare l'esondazione dei corsi d'acqua

Proseguono le iniziative messe in campo dall’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia per mitigare i fenomeni di esondazione dei corsi d’acqua dell’Isola nel caso di eventi meteo avversi sempre più estremi. Dopo aver semplificato e aperto agli interventi dei privati l’attività di scerbatura, la Struttura che fa capo alla presidenza della Regione ha attivato un’ulteriore procedura che prevede il finanziamento e l’esecuzione diretta da parte dei Comuni, degli interventi urgenti e indifferibili di manutenzione idraulica.

Già undici le convenzioni, per complessivi 1,6 milioni di euro, stipulate tra il segretario dell’Autorità Leonardo Santoro e i sindaci dell’Isola, che più si sono rilevati sensibili verso la problematica. Altri 48 Comuni hanno aderito all’iniziativa, redigendo con i tecnici della Struttura 60 verbali di somma urgenza per interventi ricadenti nei propri territori, per complessivi 13,5 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023.

“La recente tragedia nell’Isola di Ischia – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani – dimostra che, ormai, non si può lasciare nulla al caso, perché gli eventi meteo estremi sono sempre di più all’ordine del giorno. Così come avvenuto in queste ore anche in Sicilia, fortunatamente senza vittime. Ci vuole un’attenta e costante attività di manutenzione di tutti i corsi d’acqua, con una sinergia istituzionale tra organi regionali e Comuni. Quello che l’Autorità di bacino, anche su mio impulso, sta facendo».

Nel frattempo, sono sei i cantieri eseguiti direttamente dall’Autorità di bacino. Tra questi sono già stati completati quelli a Termini Imerese e Campofelice di Roccella, nel Palermitano e sono in fase conclusiva i lavori sul torrente Verderame nei Comuni di Misiliscemi e Paceco, nel Trapanese. A breve, invece, verranno avviati analoghi interventi a Stromboli, nelle isole Eolie, e nel Comune di Messina. Appalto in vista anche per i cantieri sui torrenti Cefalà e Milicia nel Palermitano, sul Carboj nell’Agrigentino e sul Mazzarà nel Messinese, per un importo complessivo di 8,4 milioni di euro.

Altri 12,4 milioni di euro di fondi Poc sono stati stanziati per le progettazioni, anche con il prezioso supporto degli uffici del Genio civile, dell’Ufficio speciale per la progettazione di Palazzo d’Orléans e acquisendo le progettazioni esecutive eseguite dai Comuni. Numerosi sono, poi, gli interventi già finanziati al dipartimento regionale Tecnico e che verranno attuati attraverso il Genio civile.

Potenziata anche l’attività di supporto alle scerbature sui corsi d’acqua, svolta in sinergia con il dipartimento regionale per lo Sviluppo rurale – evidenzia Leonardo Santoro – . Nel frattempo, l’Autorità di bacino ha commissionato al dipartimento regionale Tecnico e all’Ufficio speciale per la progettazione della Regione la predisposizione di appositi Accordi quadro per la manutenzione di torrenti e fiumi che metterà finalmente a regime, nell’ordinarietà e non in emergenza, tale preziosa attività di messa in sicurezza del territorio. È una lotta contro il tempo quella che si sta combattendo contro l’incuria atavica, la cementificazione selvaggia e contro gli effetti dei fenomeni meteo avversi, tentando così, con il supporto di tutti gli organi istituzionali, di far fronte a eventi meteorici sempre più violenti e concentrati nel tempo”.

Fonte: qds.it




PIOPPO, FORESTALI IMPEGNATI A METTERE IN SICUREZZA L’ABITATO. RUSSO (FLAI CGIL): “I FORESTALI FONDAMENTALI PER I PIANI DI SICUREZZA DEI COMUNI, PER PREVENIRE INCENDI E ALLUVIONI


Dal sito filodirettomonreale.it

Russo (FLAI CGIL): “I forestali fondamentali per i piani di sicurezza dei comuni, per prevenire incendi e alluvioni, le amministrazioni si attivino con maggiore frequenza”

PIOPPO (MONREALE) – 7 operai della forestale sono da oggi impegnati a ripulire e mettere in sicurezza la frazione di Pioppo. Questa mattina hanno cominciato a ripulire dalle sterpaglie via Giovanni Paolo II, per poi dedicarsi al cortile della scuola elementare, dove stanno ridando dignità al monumento ai caduti delle guerre. Continueranno per tutta la settimana a ripulire la strada provinciale e le vie secondarie da erba e sterpaglie, a liberare i canali di scolo dai rifiuti. Il gruppo forestale, facente parte del demanio di Carpineto, è stato capitanato dal caposquadra operativo Cosentino Antonino, con la partecipazione del decespugliatorista Di Matteo Pietro e degli operai forestali Antonio Bennardo, Salvatore Zummo, Antonino Sardisco e Caterina Pirozzo. Un ruolo importante è stato effettuato anche dai dipendenti dell’Ecolandia, che si sono occupati della raccolta della spazzatura.

Tonino Russo, dirigente sindacale della FLAI CGIL, sottolinea l’importanza del lavoro svolto dagli operai forestali che oltre a dedicarsi alla manutenzione e preservazione dei boschi danno un importante contributo alle città.


“Si tratta di interventi che servono non solo a pulire e a dare decoro al territorio, ma a metterlo in sicurezza. Il loro intervento di manutenzione è fondamentale. Nel periodo estivo la pulizia dei terreni serve a prevenire gli incendi, mentre con l’arrivo delle piogge la manutenzione dei canali di scolo, l’eliminazione delle ostruzioni dovute anche ai rifiuti, evitano allagamenti”.

Il servizio svolto dai forestali in questi giorni a Pioppo, ma già cominciato nelle settimane scorse per le strade vicine a Monreale (panoramica, via Strada Ferrata), deriva da una convenzione stipulata dall’azienda foreste con il comune di Monreale.

“Di queste convenzioni se ne dovrebbero stipulare molte di più. Il ruolo dei forestali è fondamentale per mettere in sicurezza il territorio – spiega Russo -. Un lavoro utile, fatto bene. Dovrebbero essere utilizzati con maggiore frequenza dalle amministrazioni comunali, che dovrebbero attivarsi per elaborare con l’aiuto della forestale un piano di messa in sicurezza del territorio, fondamentale per prevenire gli incendi in estate e le alluvioni in inverno”.



Foto
















SIFUS CONFALI: I MORTI DI ISCHIA COME QUELLI DI SENIGALLIA E DI TUTTE LE COMUNITÀ DEVASTATE DAGLI ALLAGAMENTI, DALLE FRANE, DAGLI SMOTTAMENTI, ECC, CI DICONO CHE LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO È DIVENUTA LA PIÙ GRANDE E PRIORITARIA OPERA PUBBLICA DA REALIZZARE. IN QUESTA DIREZIONE IL SIFUS HA CHIESTO UN INCONTRO AL MINISTRO ALL'AMBIENTE E AL MINISTRO ALLA PROTEZIONE CIVILE



Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso

Benevento 29-11-2022 -  I lutti insopportabili  che si registrano ogni qualvolta che le sempre più frequenti alte precipitazioni meteorologiche si scontrano con le fragilità dei territori, da nord a sud, ci dicono che  la messa in sicurezza del territorio è divenuta la più grande e prioritaria opera pubblica che bisogna realizzare nei nostro paese.
E' inutile che in questa delicata fase si perda tempo nei palazzi e nei salotti televisivi per ricercare  le responsabilità circa i disastri che hanno massacrato Ischia - ha dichiarato Maurizio Grosso Segretario Generale SIFUS - poiché sono arcinote e derivano dal connubio cementificazione selvaggia/assenza di messa in sicurezza del territorio. Chi ha consentito la cementificazione selvaggia, le sanatorie edilizie, i condoni e non ha inteso realizzare opere di manutenzione e messa in sicurezza del territorio  - ha continuato Grosso - sono i responsabili dei disastri ambientali  da Ischia a Stromboli, da Sciacca a Sanigallia, ecc, ecc.  Ora le istituzioni, in primis  il Governo  Meloni - ha continuato Grosso -  devono decidere se aspettare che tra qualche giorno si spengano i riflettori sui lutti  di Ischia , nelle more che tra qualche settimana se ne registrino altri, oppure, prendere il toro oer le corna ed intervenire seriamente per affrontare e risolvere i problemi derivanti dalle fragilità strutturali del nostro territorio realizzando opere capaci di metterlo in sicurezza, magari, approfittando dei fondi del pnrr. Per mettere in sicurezza il territorio - ha continuato Grosso -  bisogna abbandonare la strategia dell'emergenza ed abbracciare quella della prevenzione che può essere subito avviata utilizzando  gli operai forestali e dei consorzi di bonifica a tempo indeterminato nelle more che venga messo in campo anche altro personale. Chi meglio di loro è in grado di realizzare la pulizia dei letti dei fiumi, dei torrenti, dei corsi d'acqua e  la sistemazione degli argini degli stessi? Chi meglio di loro è in grado di realizzare l'assestamento e il consolidamento idrogeologico del territorio anche attraverso opere di ingegneria ambientale? Ecc,ecc.
Il SIFUS - ha concluso Grosso -  ha chiesto un incontro al Ministro all'Ambiente, on. Paolo Zangrillo e al Ministro alla Protezione Civile, On. Musumeci per rappresentargli soluzioni pro messa in sicurezza del Territorio.




CONTRASTO AL DISSESTO IDROGEOLOGICO, IL MINISTRO DELLA PROTEZIONE CIVILE NELLO MUSUMECI A QUARTA REPUBBLICA: TUTTO POSSIAMO DIRE TRANNE CHE MANCANO I SOLDI. IL BLOG: GENTILE MINISTRO, NON HA STABILIZZATO I LAVORATORI FORESTALI, HA ANCHE DETTO CHE BISOGNA TROVARE UN ACCORDO CON LO STATO. EBBENE, OGGI È NELLE CONDIZIONI DI PORTARE A TERMINE IL SUO IMPEGNO. PERÒ C'È UN PERÒ...

28 Novembre 2022. 
Intervista al Ministro Musumeci a Quarta Repubblica


*****

Gentile Ministro, abbiamo constatato che lei non ha mantenuto l'impegno di stabilizzare i lavoratori forestali durante il suo mandato alla presidenza della regione siciliana. Non dovevamo avere più un giorno di riposo, questo ha detto lei pubblicamente da Bruno Vespa. 
Poi ha detto che bisognava trovare un accordo con lo Stato, ma per lavorare 9/10 mesi mettendo sul piatto l'indennità di disoccupazione.
Lei oggi è nelle condizioni di mantenere quell'impegno perchè si trova a Roma e quindi non può trovare nessuna scusa e perchè anche a Palermo governa la coalizione di centro destra. 
Però c'è un però, carissimo Ministro Musumeci, stabilizzazione significa lavorare tutto l'anno, cioè da gennaio a dicembre, solo in questo caso non si avrebbe l'indennità di disoccupazione. Il resto è politichese ed anche incostituzionale!


Musumeci. Per i lavoratori forestali serve un confronto serrato, serio 
con il governo nazionale, per garantire loro, almeno una continuità di lavoro, che vada oltre la umiliante condizione di lavoratori stagionali


Il Presidente Musumeci zittisce Bruno Vespa: non licenzieremo nessuno, anzi, li facciamo diventare da peso a risorsa. Li vorrei a pulire i laghi, fiumi, le aree verdi, le spiagge e non avranno un giorno di riposo. Conosco il metodo del governo per averlo già sperimentato.
Ma se cambia idea non è più coerente!




Musumeci: Sui forestali avremo una riforma, ma ci vuole il consenso con il governo nazionale. Il Blog: non ci convince il discorso sull'indennità di disoccupazione, via solamente in cambio della stabilizzazione, non avrebbe senso lavorare per 10 mesi


Egregio Ministro Nello Musumeci, non tocchi l'indennità di disoccupazione ai lavoratori forestali stagionali. Tranne che si utilizzano tutto l'anno, non per 9/10 mesi per come lei ha detto.




28 novembre 2022

IL SIFUS È STATO CONVOCATO PER IL 30 NOVEMBRE PRESO L'ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTE PER UN INCONTRO DI PRESENTAZIONE CON IL NUOVO ASSESSORE

Ricevo e pubblico
dalla Segreteria Regionale del Sifus Confali






FRANA CASAMICCIOLA, NELLO MUSUMECI: «TUTTA L’ITALIA È A RISCHIO, ORA INTERVENTI STRUTTURALI». IL BLOG: EGREGIO MINISTRO, COSA NE PENSA DI UTILIZZARE TUTTO L'ANNO I LAVORATORI FORESTALI? ERA STATO PROPRIO LEI A CHIEDERE AIUTO A ROMA QUANDO GOVERNAVA LA SICILIA. SI RICORDA?



Dal sito www.ilmessaggero.it

Il ministro della Protezione civile: piano per adattarci ai cambiamenti climatici

di Andrea Bulleri 27 Novembre 2022
A Ischia ieri non è riuscito ad arrivare: «Lo farò appena ci saranno le condizioni. Non voglio essere un problema, ma rendermi utile». Ma appena saputo della tragedia, Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le politiche del Mare, è stato il primo membro del governo ad arrivare a Napoli, «in costante contatto con Giorgia Meloni». E dopo aver partecipato al coordinamento dei soccorsi in Prefettura, ha passato la notte nel capoluogo campano, per monitorare l’evolversi della situazione.


Ministro Musumeci, il governo dichiarerà lo stato di emergenza? 

«Il governo è pronto in qualunque momento ad adottare le misure necessarie per far fronte all’emergenza. Il nostro dipartimento ha già predisposto il documento, redatto dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, per dare il via libera ai primi stanziamenti in deroga alle norme ordinarie». 

Di che cifra parliamo? 

«Di diversi milioni di euro per un primo intervento. Dopodiché ci sarà un’attenta ricognizione per elaborare una stima dei danni e varare un impegno finanziario maggiore, che tenga conto anche dei necessari interventi di prevenzione strutturale. Ma questo potrà avvenire anche nei prossimi giorni. La priorità, in questo momento, è la ricerca dei dispersi, a cui si stanno dedicando oltre duecento tra operatori e volontari». 




Il bilancio, al momento, è di una persona morta, undici dispersi e tredici feriti. 

«Gli undici dispersi sono il principale motivo che ancora tiene in ansia l’intera comunità locale e nazionale.

Mentre parliamo, a Casamicciola si continua a scavare per trovare chi manca all’appello. Ci auguriamo tutti che si tratti di un falso allarme». 

Di dissesto idrogeologico in Italia si continua a morire. L’associazione dei costruttori dice che per risolvere il problema servono almeno 5 miliardi. Come interverrà il governo? 

«Nel 2019 contro il dissesto sono stati stanziati 11 miliardi. Il problema non è tanto la mancanza di risorse, quanto piuttosto la disomogeneità del loro utilizzo e la polverizzazione delle competenze sul tema». 

Che intende dire?

«Le faccio un esempio. Per quanto riguarda le infrastrutture per mitigare i rischi di frane, i fondi hanno molte provenienze diverse, gestiti da una pluralità di soggetti. C’è la struttura contro il dissesto idrogeologico, i finanziamenti del Pnrr, i Fondi europei di sviluppo regionale. E poi intervengono, tra gli altri, i ministeri dell’Interno e dell’Ambiente, le Regioni, gli enti locali». 

Troppa burocrazia? 

«Mancano coordinamento e programmazione: la mano destra non sa cosa fa la sinistra. E le priorità degli interventi non sempre vengono rispettate. Serve una cabina di regia: sarà questo uno dei principali obiettivi a breve termine del governo». 

I geologi, e non solo loro, dicono che quella di Ischia era una tragedia annunciata. Concorda? 

«Purtroppo la vulnerabilità del territorio è nota da decenni, non soltanto a Ischia: tutta l’Italia è un teatro di grande fragilità, da questo punto di vista. Il 45% dei nostri edifici scolastici sorge in zone sismiche. Ma se manca una corretta lettura del territorio, o se a questa non seguono adeguati interventi strutturali, continueremo a inseguire le emergenze».

Che fare, allora? 

«È giunto il momento di dotarci di un piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, perché i mutamenti del clima non possono più essere trascurati. Ma sa qual è il paradosso tutto italiano? È che un piano è stato avviato nel 2016 e presentato informalmente nel 2018, ma ancora non è stato approvato. Come si fa a prevenire, se prima non c’è un’adeguata previsione?». 

Intanto però le frane si ripetono, quasi ogni volta che piove un po’ di più. 

«Per questo dico che è giunto il momento di mettere mano a una serio piano di prevenzione che contempli interventi strutturali, non spot. La messa in sicurezza del territorio è la più grande opera pubblica che dobbiamo realizzare nei prossimi anni. Altrimenti continueremo a piangere altri morti». 

Andrà a Ischia, per rendersi conto della situazione di persona? 

«Ci andrò, non appena ci saranno le condizioni per poterlo fare. Intanto facciamo lavorare i soccorritori, a cui va tutto il mio ringraziamento. Sia quelli in divisa che i tanti volontari che nelle scorse ore hanno raggiunto l’isola». 

Si impegnerà per ottenere più fondi per la Protezione civile? 

«La Protezione civile è una corpo formato da tanti soggetti, una macchina che lavora quasi alla perfezione. Quel che è mancato finora, come dicevo, è una semplificazione normativa, per accelerare gli interventi di messa in sicurezza. Ma ci tengo a sottolineare un punto». 

Prego. 

«Il governo è vicino alla comunità ischitana per questa tragedia. E posso garantire che sarà fatto tutto il possibile non solo per ripristinare le condizioni di normalità e restituire quanto prima un tetto agli sfollati, ma anche per scongiurare il ripetersi di ulteriori calamità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA





IL SINDACO DI ISCHIA: 110 ANNI FA LA MANUTENZIONE ERA AFFIDATA AGLI OPERAI IDRAULICI DELLA FORESTALE, QUESTO CORPO DI OPERAI NON ESISTE PIÙ. SE CI FOSSE STATA LA MANUTENZIONE, SICURAMENTE NON SUCCEDEVA QUELLO CHE È SUCCESSO. È IL MOMENTO DI CURARE IL TERRITORIO! VIDEO


Stralcio della puntata "Non è l'arena" andata in onda ieri 28/11/2022





FRANA ISCHIA, SINDACO FORIO: “ABUSIVISMO NON C’ENTRA, MANCA CURA TERRITORIO”. VA FATTA LA MANUTENZIONE, ALL’INIZIO DEL ‘900 CI PENSAVA IL GENIO CIVILE, POI PROVVEDEVA LA FORESTALE, ORA IL TERRITORIO È COMPLETAMENTE ABBANDONATO”


Dal sito www.sbircialanotizia.it

27 Novembre 2022
(Adnkronos) – “Noi italiani siamo forcaioli, si cerca di trovare il capro espiatorio dove non c’è”. A parlare a Rainews24 è il sindaco di Forio d’Ischia Francesco Del Deo, secondo cui in quanto accaduto sull’isola verde “l’abusivismo edilizio non c’entra nulla. Nel 1910 non c’era l’abusivismo edilizio e la chiesa venne seppellita lo stesso dal fango – spiega – E’ se noi non abbiamo cura del territorio che succedono queste cose. Va fatta la manutenzione, all’inizio del ‘900 ci pensava il genio civile, poi provvedeva la forestale, ora il territorio è completamente abbandonato”. 





ALLUVIONI, FRANE E MORTI: LA SICILIA NON È MESSA MEGLIO DI ISCHIA. L’ALLARME DI MAURIZIO GROSSO: “LO STATO INVERTA LA TENDENZA, PRATICHI LA PREVENZIONE UTILIZZANDO A TAL UOPO, A TEMPO INDETERMINATO, GLI OPERAI FORESTALI E DEI CONSORZI DI BONIFICA”


Dal sito www.inuovivespri.it

27 Novembre 2022
  • In queste ore a Ischia è tempo di lutti. Attenzione, perché con i cambiamenti climatici in corso sono a rischio le tante aree fragili d’Italia. Con in testa la Sicilia
  • Maurizio Grosso, segretario del Sifus: “I responsabili dei disastri ambientali sono da ricercare tra tutti quei soggetti (Sindaci, Presidenti delle Regioni, Presidenti del Consiglio) che hanno consentito la cementificazione selvaggia, le deroghe ai Piani regolatori, i disboscamenti”
  • “Lo Stato inverta la tendenza, pratichi la prevenzione utilizzando a tal uopo, a tempo indeterminato, gli operai forestali e dei Consorzi di bonifica”
Il ruolo centrale delle opposizioni in Assemblea regionale siciliana per il controllo sulle azioni a tutela del territorio  

In queste ore a Ischia è tempo di lutti. Attenzione, perché con i cambiamenti climatici in corso sono a rischio le tante aree fragili d’Italia. Con in testa la Sicilia

In queste ore ad Ischia si contano i morti e i feriti. Il maltempo, certo, ma anche l’incuria dell’uomo, che in Italia è piuttosto diffusa. Un anno fa I Nuovi Vespri ha iniziato una campagna per segnalare alla politica siciliana da un lato le criticità del territorio della nostra Isola e, altro lato, il pericolo dei cambiamenti climatici tra siccità e piogge sempre più intense. noi lo segnaliamo in Sicilia, ma il discorso vale per tutta l’Italia dove il territorio è stato abbandonato perché le poche risorse finanziarie che gli strozzini dell’Unione europea dell’euro lasciano al nostro Paese vengono impiegate in tanti settori, tranne che nella difesa dell’ambiente. I fatti luttuosi che vanno in scena in queste ore nell’isola di Ischia ne sono una drammatica testimonianza. I disastri ambientali frutto dell’incuria di chi oggi amministra l’Italia a livello nazionale, regionale e comunale in due post il segreta li segnala in due post il segretario nazionale del Sufus Confali, Maurizio Grosso 


(nella foto)



Maurizio Grosso, segretario del Sifus: “I responsabili dei disastri ambientali sono da ricercare tra tutti quei soggetti (Sindaci, Presidenti delle Regioni, Presidenti del Consiglio) che hanno consentito la cementificazione selvaggia, le deroghe ai Piani regolatori, i disboscamenti”

“I responsabili dei disastri di Ischia, come quelli del Cilento, di Stromboli e di tutti i territori in cui le catastrofi si sono già manifestate scrive Grosso – a prescindere che nei cambiamenti climatici, sono da ricercare tra tutti quei soggetti (Sindaci, Presidenti delle Regioni, Presidenti del Consiglio) che hanno consentito la cementificazione selvaggia, le deroghe ai Piani regolatori , i disboscamenti”. Il segretario del Sifus stigmatizza l’operato dei pubblici amministratori che non hanno messo “in sicurezza i territori contro il dissesto idrogeologico attraverso la realizzazione di opere di prevenzione. Come se ciò non bastasse – aggiunge Grosso – la classe politica preferisce intervenire quando c’è lo ‘stato di emergenza’, poiché in queste circostanze è possibile derogare alle rigide norme che regolamentano le gare d’appalto”. Accusa gravissima: in pratica, non solo la politica non fa nulla per la prevenzione dei disastri ambientali, ma quando si verificano ne approfitta per gestire allegramente appalti in deroga alle leggi che regolano i lavori pubblici! “Il Sifus non ci sta! – dice il segretario di un sindacato che da anni, in Sicilia, si batte per la stabilizzazione degli operai forestali, sempre in prima linea per combattere incendi boschivi ed effetti nefasti del dissesto idrogeologico. mentre altre fallimentari organizzazioni sindacali, insieme con partiti politici falliti quanto le organizzazioni sindacali si battono per stabilizzare precari di una Pubblica amministrazione siciliana che fa acqua da tutte le parti, proprio perché negli anni, anche nei decenni è stata riempita di personale non qualificato, precari raccolti di qua e di là per raccattare voti. Vergogne totali!


“Lo Stato inverta la tendenza, pratichi la prevenzione utilizzando a tal uopo, a tempo indeterminato, gli operai forestali e dei Consorzi di bonifica”

“È necessario che lo Stato metta in piedi velocemente, magari utilizzando fondi del Pnrr – scrive sempre Grosso – un piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio da Nord a Sud. La cura del territorio è l’unico rimedio contro i danni causati dalle alte precipitazioni meteorologiche, dalle frane, dagli smottamenti ed, in ogni caso, l’unico lavoro serio di cui ha bisogno il territorio ma che le istituzioni sono restii a praticare. Lo Stato inverta la tendenza, pratichi la prevenzione utilizzando a tal uopo, a tempo indeterminato, gli operai forestali e dei Consorzi di bonifica”. Il segretario del Sifus si rivolge anche al Governo di Giorgia Meloni: “Il Governo Meloni e tutti i Governi regionali devono capire che senza lavori di prevenzione nel territorio e con l’intensificarsi dei cambiamenti climatici, il territorio medesimo, vedi Ischia, cadrà a pezzi dal Nord al Sud d’Italia”. Grosso ribadisce che l’emergenza si risolve con la prevenzione. La pianificazione della prevenzione inizia mettendo in campo a tempo indeterminato tutti gli operai forestali italiani a costi irrisori rispetto a quelli che necessitano qualora si intervenga in seguito alle emergenze foriere di lutti e dispersi”.


Il ruolo centrale delle opposizioni in Assemblea regionale siciliana per il controllo sulle azioni a tutela del territorio

Sottoscriviamo le dichiarazioni del segretario nazionale del Sifus. Segnalando alle opposizioni dell’Assemblea regionale siciliana alcuni elementi di opacità proprio in materia di tutela del territorio. Per la prima volta dopo decenni il passato Governo regionale ha utilizzato i fondi per fronteggiare il dissesto idrogeologico. Un fatto positivo, senza dubbio. Quello che non si capisce si riassume nella domanda: chi sono i soggetti che hanno realizzato o stanno realizzando queste opere per la quali, negli ultimi cinque anni, è stato impegnato un fiume di denaro pubblico? Agli annunci hanno fatto seguito i lavori? E, se è così, chi li sta realizzando? Un tempo di questi lavori si occupava l’Azienda Foreste Demaniali della Regione insieme con la terza direzione dell’assessorato regionale all’Agricoltura, la direzione Foreste. E’ ancora così? O questi lavori sono stati assegnati ai privati? Le opposizioni presenti nel Parlamento siciliano possono cominciare a fare chiarezza su questi aspetti oggi poco chiari? Anche perché la Sicilia non ha meno problemi di Ischia. Ci sono aree della nostra Isola a rischio. Come scrive correttamente Grosso, con i cambiamenti climatici in corso servono interventi che possono essere assicurati solo dalla presenza costante dell’uomo. Per questo, dal Novembre dello scorso anno, dopo le alluvioni di Catania e del Catanese e del Siracusano sollecitiamo l’assunzione di almeno 30 mila operai forestali a tempo indeterminato per presidiare il territorio siciliano tutto l’anno con un servizio H 24. Ciò consentirebbe di effettuare la prevenzione degli incendi boschivi e gli interventi di prevenzione di frane, smottamenti e allagamenti che, in certe aree della Sicilia, potrebbero esporre la popolazione a grandi rischi. facciamo spesso l’esempio di Mondello e di Partanna Mondello a Palermo, dove le semplici piogge provocano già problemi seri. Figuriamoci cosa potrebbe succedere con qualcosa di più pesante.

Foto di Ischia dopo la tempesta tratta da Il Fatto Quotidiano





27 novembre 2022

TUTTO QUELLO CHE C'È DA FARE CON I BAMBINI AL BOSCO FICUZZA: L'ESPERIENZA DI CINQUE MAMME. SI RESTA PARTICOLARMENTE COLPITI DALL’ESTREMA CURA CON CUI VENGONO MANTENUTI MA ANCHE DALLA GENTILEZZA E DALLE ATTENZIONI DEGLI OPERAI FORESTALI



Dal sito www.balarm.it

Vi portiamo in un'area verde a pochi chilometri da Palermo. Un luogo sempre più gettonato dalle famiglie che vivono qui momenti di gioia e relax. I loro racconti

Anna Orsi 
Mamma e fondatrice di Palermo Kids - 26 Novembre 2022

A circa un’ora di macchina da Palermo, nella Riserva naturale orientata Bosco della Ficuzza e in particolare dietro la Reale Casina di Caccia di Ficuzza, si trova un’area verde dove le mamme e i papà amano portare i propri figli.

Ci sono un parco giochi, dei campi sportivi e un’area attrezzata dove si resta particolarmente colpiti dall’estrema cura con cui vengono mantenuti ma anche dalla gentilezza e dalle attenzioni degli operai forestali del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale della Regione Siciliana che la gestiscono - fanno sapere tutte le intervistate.

«L’area è adatta anche alle mamme con passeggino - dice Roberta Trentacoste, mamma di una bimba molto piccola - si riescono a riaggiungere facilmente diversi punti».

Gianfranco Orlando, Direttore della Riserva Bosco della Ficuzza, conferma che è un parco assolutamente inclusivo ed accoglie gratuitamente i bambini speciali.

E Giusi Serio, un'altra mamma aggiunge. «Si può lasciare la macchina nella piazza della Reale Casina e proseguire a piedi oppure arrivare con l'auto sin davanti l’ingresso all’area».


«L’accesso al parco giochi costa 2,50 euro e pagano soltanto i bambini dai 2 anni compiuti - spiega Sabrina Saglimbeni. Ci sono altalene, scivoli di varie dimensioni e giostrine. Tutto è pulito e ben tenuto».

All’interno dell’area bimbi «non ci sono aree pericolose «perché è recintato - dice Miriana Testa - e nell’unica entrata ci sono i dipendenti». Attualmente il parco giochi segue l’orario invernale (da ottobre a marzo) ed è aperto solo il sabato e la domenica dalle 9 alle 16 mentre in estate è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 22.

Per chi ha amici a quattro zampe è importante sapere che sono i benvenuti ma per regolamento non possono entrare nell’area giochi. Sono presenti anche dei campi sportivi dove è possibile praticare calcetto, tennis, calcio balilla umano, beach volley, ping pong e in estate c’è anche una piscinetta. Il costo per poterne usufruire è di 2,50 euro l’ora per persona. Completa il tutto un percorso mountain-bike con a disposizione bici e tricicli.

L’area attrezzata è bellissima e libera a tutti. Al suo interno ci sono tavoli e barbecue, con griglia e legna messa gratuitamente a disposizione dalla forestale.

«Tutto ben curato e pulito - confida Alessia Coppolino. Cosa molto importante per alcune mamme la presenza di bagni (con water e non alla turca) molto puliti e con carta igienica. Naturalmente l'aria è più frizzantina rispetto a Palermo, bisogna portare sempre qualcosa di più pesantuccio, anche con il bel tempo», consiglia Sabrina Saglimbeni.

Nelle vicinanze si trovano diversi agriturismi dove poter mangiare - aggiunge Roberta Trentacoste - il centro di recupero fauna selvatica e un pub nel bosco.

Oppure si può fare come Sabrina Saglimbeni che ha visitato la Real Casina e che a riguardo racconta: pagando il biglietto di ingresso (solo adulti questa volta) abbiamo visto un breve video sull'ecosistema del bosco, sulla storia del borgo di Ficuzza, sulla storia e restauro della casina, abbiamo fatto la visita guidata del piano nobile e poi girato in autonomia il piano terra, gli scantinati e il giardino. Ne vale la pena!».

Da non perdere anche la passeggiata al pulpito del re e, quando è stagione, la raccolta delle castagne.





SIFUS CONFALI: I RESPONSABILI DEI DISASTRI DI ISCHIA, DEL CILENTO, ECC, HANNO NOMI E COGNOMI. LA SOLUZIONE È LA "PREVENZIONE" SENZA SE E SENZA MA


Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso

Roma 27-11-2022 - I responsabili dei disastri di Ischia, come quelli del Cilento, di Stromboli e di tutti i territori in cui le catastrofi si sono già manifestate, a prescindere che nei cambiamenti climatici, sono da ricercare in tutti quei soggetti (Sindaci, Presidenti delle Regioni, Presidenti del Consiglio) che hanno consentito la cementificazione selvaggia, le deroghe dei piani regolatori, i disboscamenti e, sopratutto che non hanno inteso mettere in sicurezza i territori contro il dissesto idrogeologico attraverso la realizzazione di opere di prevenzione.
Come se cio' non bastasse, la classe politica preferisce intervenire quando c'è lo "stato di emergenza" poiché in queste circostanze è possibile derogare alle rigide norme che regolamentano le gare d'appalto.
Il SIFUS non ci sta! È necessario che lo Stato metta in piedi velocemente, magari utilizzando fondi del PNRR, un piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio da nord a sud.
La cura del territorio è l'unico rimedio contro i danni causati dalle alte precipitazioni meteorologiche, dalle frane, dagli smottamenti ed, in ogni caso, l'unico lavoro serio di cui  ha bisogno il territorio ma che le istituzioni sono restii a praticare.
Lo Stato inverta la tendenza, pratichi la prevenzione utilizzando a tal uopo, a tempo indeterminato, gli operai forestali e dei consorzi di bonifica.
Maurizio Grosso 
Segretario Generale SiFUS CONFALI





26 novembre 2022

OVUNQUE NONAPPENA ARRIVANO LE PRECIPITAZIONI METEOROLOGICHE.I GOVERNI INTERVENGANO CON LA PREVENZIONE ANZICHÉ ASPETTARE DI INTERVENIRE PER LE EMERGENZE


Ricevo e pubblico
dal Segretario generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso

Roma 26-11-2022 - Il Governo Meloni e tutti i Governi regionali devono capire che senza lavori di  prevenzione nel territorio e con l'intensificarsi dei cambiamenti climatici, il territorio medesimo, vedi Ischia,  cadrà a pezzi da nord a sud d'Italia.
Lo ha dichiarato  Maurizio Grosso  - Segretario Generale del Sifus  - dopo i gravi fatti di Ischia che ha sottolineato: l' 'emergenza si risolve con la prevenzione che deve essere pianificata.
La pianificazione della "prevenzione" inizia -  ha continuato Grosso -  mettendo in campo a tempo indeterminato tutti gli operai forestali italiani a costi irrisori rispetto a quelli che  necessitano qualora si interviene in seguito alle emergenze foriere di lutti e dispersi.
L'emergenza è  la prevenzione - ha concluso Grosso. 
Maurizio Grosso - Segretario Generale SiFUS CONFALI



SIFUS-CONFALI: PROSEGUE LA LOTTA PER LA STABILIZZAZIONE DEI FORESTALI SICILIANI


Ricevo e pubblico
dalla segreteria regionale del Sifus Confali

Palermo 25-11-2022 - Tenendo conto la media di età dei forestali che si aggira mediamente a 55 anni, bisogna puntare e lottare per la stabilizzazione dei lavoratori forestali, per non ritrovarsi con una pensione futura da fame - questo quando dichiarato da Giuseppe Fiore segretario regionale Sifus Confali settore forestale.
L’addetto stampa




PETIZIONE SULL'ABUSO DEI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO IN RELAZIONE AGLI OPERAI FORESTALI DELLA REGIONE SICILIANA. IL CONDIZIONALE È D'OBBLIGO, MA A BREVE POTREBBERO ESSERCI NOVITÀ IMPORTANTI. RISCONTRIAMO CHE SI È IN ATTESA DI RICEVERE UNA COMUNICAZIONE DALLA COMMISSIONE EUROPEA


di Michele Mogavero
Abuso dei contratti a tempo determinato in relazione agli operai forestali della regione siciliana. Il condizionale è d'obbligo, ma a breve potrebbero esserci novità importanti sulla petizione presentata dall'avvocato Fasano.

Dal riscontro di ieri 25/11/2022, che il Blog ha ricevuto dalla Commissione per le petizioni (PETI) del Parlamento europeo, si evince che si è in attesa di ricevere una comunicazione dalla Commissione Europea, attualizzata con le informazioni ed i documenti che ho fatto pervenire. Gli stessi saranno allegati alla petizione e valutati congiuntamente. Un promemoria è stato inviato ai servizi competenti, e sarà quindi loro premura informarci non appena avranno notizie riguardanti la petizione.




IN LIGURIA IL DISSESTO IDROGEOLOGICO SI COMBATTE CON LE SQUADRE DEGLI OPERAI FORESTALI. IN SICILIA INVECE? PRESIDENTE SCHIFANI, SIAMO IN EMERGENZA, LA PROTEZIONE CIVILE DIRAMA QUOTIDIANAMENTE BOLLETTINI DI ALLERTA GIALLA. ASSUMA TUTTI I LAVORATORI FORESTALI PER LA DIFESA DEL TERRITORIO. STIAMO SOLO CHIEDENDO DI ACCELERARE QUELLO CHE LEI HA PROMESSO IN CAMPAGNA ELETTORALE



Dal sito www.voceapuana.com

In Liguria la macchina dell’Unione di Comuni non si ferma: pulizia nel torrente Civiglia e nel Magra

25 Novembre 2022
Combattere il dissesto idrogeologico si può tenendo puliti i corsi d’acqua nei territori fragili. E così le squadre degli operai forestali dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana continuano a lavorare affinché siano scongiurati danni a cose e a persone. Questa settimana sono state tagliate piante ed erba lungo il torrente Civiglia, nel comune di Licciana Nardi, e nel letto del fiume Magra, presso il ponte dell’autostrada, dove la vegetazione stava diventando un impedimento troppo importante e pericoloso.

Tutti questi lavori si sommano a quelli dello scorso mese avvenuti in località Quartiere Gobetti e Ragnaia di Aulla, e in località Bagni di Podenzana dove si è proceduto con lo sfalcio e il decespugliamento meccanico; in località Montale di Podenzana, a Mocrone e Chiesaccia di Villafranca, e a Ponterotto di Licciana Nardi  dove è stato effettuato il taglio di piante e sfalcio della vegetazione.



La nota del Blog:

Perchè in Sicilia i lavoratori forestali non possono essere una risorsa per una prevenzione sul territorio con i disastri idrogeologici che ci sono?

Perchè investire sempre sulla riparazione del danno quando questi operai  potrebbero invece essere utilizzati per la prevenzione del danno?

Perchè sperperare continuamente denaro pubblico?

Eppure la prevenzione farebbe risparmiare miliardi di euro? Si no?


Presidente Schifani, assuma tutti i lavoratori forestali per la difesa del territorio. Stiamo solo chiedendo di accelerare quello che lei ha promesso in campagna elettorale






FORESTALI. LE PROPOSTE DELLA SICILIA AL CONSIGLIO NAZIONALE UGL AGROALIMENTARE. PRESENTE IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO, CON DELEGA ALL’AGRICOLTURA, LUIGI D’ERAMO



Ricevo e pubblico
dal Segretario regionale Ugl Siclia Agricoli e Forestali
Franco Arena

Si è parlato di forestazione e forestali nel corso del Consiglio Nazionale dell’Ugl Agroalimentare, a Pomezia presso l’hotel Antonella, alla presenza del Sottosegretario di Stato, con delega all’Agricoltura, Luigi D’Eramo.
Tra le nostre proposte – dichiarano Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl Sicilia e Franco Arena, Segretario siciliano Ugl Agricoli e Forestali – il bosco produttivo, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la salvaguardia del territorio e la tutela dei diritti dei lavoratori con la richiesta di programmazione della stabilizzazione dei lavoratori forestali della Sicilia.
Oltre a Messina ed Arena, presenti dalla Sicilia anche i delegati: Tonino Galioto, Giuseppe Modica, Antonino Cosentino, Antonino Laudani, Giuseppe Cosentino, Biagio Marcellino, Gaetano Cassibba, Giuseppe Senia, Giacomo Fumuso, Antonino Neri, Massimo Villanova, Nino Mule’, Giovanni D’Aguanno, Cosimo Giannetto.