Dal sito www.trapanisi.it
27 Marzo 2025
Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida ha preso parte alla manifestazione regionale dei lavoratori forestali, promossa da CGIL, CISL e UIL, svoltasi ieri a Palermo davanti a Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione Siciliana.
Un sit-in partecipato da migliaia di lavoratori, in gran parte impegnati nelle attività antincendio, per chiedere con forza la riforma del settore forestale e il riconoscimento dei diritti dei lavoratori stagionali. Secondo i sindacati, l’Esecutivo regionale continua a sottovalutare il tema del governo del territorio, fondamentale per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e per lo sviluppo. La Sicilia è la quinta regione per rischio di dissesto idrogeologico e la prima per rischio di desertificazione.
“Convintamente – ha dichiarato il primo cittadino trapanese – ho partecipato a questa iniziativa, perché la mancata riforma forestale non rappresenta solo un torto ai lavoratori, ma una condanna alla gestione emergenziale e improvvisata del nostro territorio”.
Il sindaco ha lanciato un allarme legato alla stagione estiva ormai imminente: “Tra qualche settimana lo scirocco trasformerà l’erba primaverile in benzina. Quel che rimane dei nostri boschi rischia di andare in fumo, minacciando gli abitati montani. Poi, con l’autunno, arriveranno le piogge e i detriti porteranno il rischio di allagamenti nei centri abitati a valle”.
Tranchida ha citato esempi locali per rendere concreta la minaccia: “Erice rischia incendi devastanti, così come Casa Santa ed altre aree di Trapani rischiano alluvioni e danni idrogeologici. La sicurezza delle nostre comunità non può più essere lasciata all’improvvisazione”.
Ha ricordato anche chi ha pagato con la vita il prezzo dell’emergenza incendi: “Non posso dimenticare i lavoratori di Valderice, miei concittadini, periti su Monte Inici. Stare accanto ai forestali significa stare dalla parte dell’ambiente e della salvaguardia di un equilibrio naturale già compromesso”.
Un appello diretto è stato infine rivolto al presidente della Regione, Renato Schifani: “Mi auguro che si assuma le sue responsabilità, anche in qualità di massima autorità di Protezione Civile. Senza una programmazione e una pianificazione strategica, tra qualche settimana ci troveremo a piangere tra le ceneri”.
Fonte: www.trapanisi.it
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