di Michele Mogavero
In un paese democratico come il nostro, le leggi vanno rispettate! Punto.
Il Decreto Legge viene emanato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Entra in vigore il giorno stesso o il giorno successivo alla pubblicazione.
Il decreto legge deve essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni, altrimenti perde efficacia sin dall'inizio.
E' gradita una smentita!
Attendiamo l'evolversi degli eventi per poi prendere le giuste contromosse nel pieno rispetto della legge. Nel frattempo siamo arrivati ai ricatti, questo leggiamo a pagina 8 del Giornale di Sicilia del 26/09/2024 a firma del giornalista Giacinto Pipitone: "Potrebbe non essere più possibile richiamare gli stessi stagionali con incarichi a termine di 78, 101 e 151 giorni di lavoro". E' gradita una smentita!
Ma questo significherebbe licenziamento. Vergogna!
Ma stiamo scherzando?
Precisiamo che non capiamo nulla di bilancio, sono loro che sono pagati profumatamente per trovare soluzioni ai diritti. Noi possiamo solo suggerire che li possono prelevare benissimo dalla stessa cassa in cui si pagano i vitalizi.
Ma i Sindacati alla luce di questa "splendida" notizia, che non fa dormire sonni tranquilli, come stanno reagendo?
Hanno per caso intenzione di prendere carta e penna e scrivere al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha avuto gli attributi (grazie allo Studio Legale Fasano) di dare finalmente dignità anche ai lavoratori forestali?
Hanno per caso intenzione di scrivere al Presidente della Repubblica, On. Sergio Mattarella, denunciando che in Sicilia sono a rischio i diritti dei lavoratori forestali?
Siamo arci convinti che il Presidente Mattarella non permetterebbe mai una cosa del genere!
Hanno per caso intenzione di scrivere alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, spiegando che i lavoratori forestali dopo quasi 40 anni potrebbero essere licenziati solo perché hanno chiesto DEMOCRATICAMENTE un sacro santo diritto?
Sembra strano, l'Europa sta dalla nostra parte, ma si fa finta di non capire.
Perchè negare l'evidenza?
Tranquilli tutti, eventualmente tutte queste cose li faremo noi tramite una petizione.
Ma non è tutto quí!
I Sindacati hanno per caso intenzione di organizzare uno sciopero generale della categoria?
Su questo non siamo organizzati bene, però quando si tratta di togliere il pane ai propri figli, allora scatta quella molla che bisogna fare qualcosa. E se i sindacati non usciranno dal letargo, ci proveremo noi da soli.
Nonostante il ricatto, abbiamo anche un Piano B. Al momento é un'idea che parte dal basso senza condizionamenti vari, deve essere elaborata nei minimi dettagli e condivisa dalle persone interessate. Ma su questo ne riparleremo più avanti. Forse.
Precisiamo che non capiamo nulla di bilancio, sono loro che sono pagati profumatamente per trovare soluzioni ai diritti. Noi possiamo solo suggerire che li possono prelevare benissimo dalla stessa cassa in cui si pagano i vitalizi.
Ma perché dovrebbero essere licenziati solo i lavoratori forestali?
Eppure tra le categorie di lavoratori interessate da questo provvedimento rientrano anche gli insegnanti, personale amministrativo, medici, infermieri, ricercatori, operatori sanitari, lavoratori del settore dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, lavoratori del settore operistico, personale degli istituti pubblici di ricerca e volontari dei Vigili del Fuoco.
Accanirsi per l'ennesima volta su di noi, anziché trovare soluzioni é una cosa che mortifica il comparto più precario d'Europa con quasi 40 anni di servizio.
Ora basta. Vergogna!
Non ci facciamo intimorire, siamo in tanti, ma soprattutto saremo "Davide contro Golia".
Ricordiamo a noi stessi, che l'infrazione STORICA della Commissione Europea é partita dal basso, perfezionata nei minimi dettagli dallo Studio legale Fasano. Non stiamo facendo pubblicità, non ne hanno bisogno, ma diamo a Cesare quello che é di Cesare. Ricordo sempre a me stesso, che eravamo soli contro tutti, ma siamo andati avanti lo stesso. Bisognava uscire fuori dai ranghi, dalla monotonia. Sapevamo sin dal primo giorno che a Bruxelles non si rischiava nulla, nemmeno se la petizione veniva respinta. E grazie a quella petizione abbiamo ottenuto la Dignità che mancava da decenni (decreto del 04/09/2024 del Consiglio dei Ministri, emanato dal Presidente Mattarella sulla Gazzetta Ufficiale il 16/09/2024).
Dignità che vorrebbero cancellare, ma devono sudare un pò per riuscirci.
Partendo sempre dal basso troveremo giustizia. Almeno lo spero.
Ma perché c'è l'avete continuamente con i lavoratori forestali?
Ai Sindacati tutti, che stimo e rispetto (non stancherò mai di dirlo), devono essere al nostro fianco trovando le giuste soluzioni, anziché uscire vecchi scheletri dagli armadi. Le cose sono cambiate!
Non ricordo più quando é stato l'ultimo sciopero.
Perché non andiamo a Roma a chiedere i soldi visto che il Consiglio dei Ministri una volta tanto ci ha dato ragione? (Sempre grazie allo Studio Legale Fasano).
Perché non andiamo a Palermo a chiedere quello che promettono e mai mantengono da decenni?
Una volta eletti si dimenticano di tutto e di tutti.
Attendiamo la fine di questa telenovela per prendere le giuste e democratiche precauzioni. Sentire ancora oggi certe discussioni, che danneggerebbero SOLO i lavoratori forestali, fanno venire i brividi. Ma dove viviamo?
Stanno mettendo a rischio il nostro futuro usando l'arma del ricatto.
Ma lo faremo sapere a tutti, anche alle trasmissioni televisive di un certo livello.
Ai colleghi e amici, anche a quelli che non gli sono simpatico, chiedo un eventuale sostegno tramite una petizione da inviare.
Non costa nulla e non chiederemo mai nulla per come abbiamo sempre fatto. Ma può essere determinante per noi e per le nostre famiglie.
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro?
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione?
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale?
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali?
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese?
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto?
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società?
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