Dal sito www.giornalelora.it
01 Luglio 2023
Un brutto incidente sul lavoro è accaduto in provincia di Palermo, nella giornata di ieri 30 giugno. Un lavoratore forestale che stava decespugliando un’area del bosco di Monte Gulino, nel territorio di Misilmeri, è caduto in un precipizio ferendosi gravemente.
Per soccorrerlo è stato necessario fare atterrare l’elisoccorso nello stadio di Misilmeri, condurre con mezzo forestale il medico e i barellieri sul luogo dell’accaduto e trasportare fino all’elicottero, prima a piedi e poi con mezzo forestale, il lavoratore imbracato in lettiga. Sulle cause e le fasi dell’evento sono in corso le indagini. Notizie ancora frammentarie sulle condizioni del lavoratore, ricoverato al Civico di Palermo.
“Il primo pensiero è di vicinanza e incoraggiamento per il lavoratore ferito, i suoi familiari, i suoi amici e colleghi. Ci sarà tempo e modo di ragionare sulle dinamiche del drammatico infortunio sul lavoro accaduto ieri nel cantiere forestale di Monte Gulino, in agro di Misilmeri. Nell’attesa, penso sia prioritario per tutti – datori di lavoro, organizzazioni dei lavoratori, istituzioni preposte – considerare le condizioni in cui si trova il lavoratore ferito, come tragica richiesta di intervento su tutti gli aspetti che riguardano la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori; che non si fermano alla sola formazione dei lavoratori e ai Dispositivi di Protezione Individuale ma che riguarda anche e soprattutto l’organizzazione stessa del lavoro in ogni settore. Per essere chiari: è intollerabile che tutte le problematiche derivanti dai vincoli e dai ritardi finanziari e dalla mancata riforma di settore, costringano i lavoratori forestali a realizzare i viali parafuoco il 30 di giugno, ossia quando già dovrebbero essere stati completati da oltre un mese. Il mancato rispetto delle fasi lavorative del calendario silvano è ormai diventato strutturale, non è più congiunturale. Tutto questo si ripercuote anche sull’intensità e sulla frequenza del rischio cui sono esposti i lavoratori forestali. Di questa accentuata esposizione al rischio è responsabile innanzitutto la politica e l’alta burocrazia regionale, incapaci di programmare e pianificare i lavori agroforestali seguendo il calendario silvano, che peraltro è lo strumento principe nella lotta in difesa dell’ambiente, contro il dissesto idrogeologico e il cambiamento climatico e a tutela di tutte le sicurezze, compreso quelle del lavoro”.
Lo ha dichiarato Michelangelo Ingrassia, componente e già Presidente del Comitato Consultivo Provinciale Inail di Palermo, commentando la notizia
Fonte: www.giornalelora.it
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