Dal sito www.balarm.it
Oltre la natura prorompente, di rara bellezza sono le lavorazioni in pietra per definire alcuni pittoreschi posti a sedere, una piccola struttura e una fontana
Salvatore Di Chiara - 12 Gennaio 2013
Ragioniere e appassionato di storia
Tra le tredici aree attrezzate della provincia di Trapani, un ruolo di primo piano spetta al bosco di Madonna Ciavolo. Entrare in quella distesa verde è un privilegio di purezza.
A circa 20 kilometri dalla città di Marsala e districata all’interno di una delle tante frazioni che la compongono, il bosco rappresenta un distacco netto dalla massa cementizia.
Raggiungerlo non è complicato per la presenza di alcune indicazioni (sostituite anche e ormai da Google Maps), nel mezzo di strade, paesaggi di magaggiari, aridità e lungo la vecchia statale per Salemi.
In un contesto a dir poco desolante, lontano dal mondo vissuto e defraudato dall’incontro con alcune discariche abusive, il luogo è insolito (per la posizione) e sorprende per il forte impatto ambientale. Una delle caratteristiche dello stesso è la sua conformazione; infatti è rettangolare con due lati lunghi (non uguali nelle dimensioni) e due lati corti.
La natura del suolo è costituita dalle classiche “sciare”, formazioni calcarenitiche con roccia affiorante cementata e con sacche di strati terrosi di limitato spessore. La copertura boscata dell’area si compone di pini mediterranei ed eucalipti per un’estensione di circa 40 ettari. Grazie alla sua posizione, elemento imprescindibile, sono state avviate delle analisi nel tentativo di valorizzare l’intero complesso boscato.
Un excursus sull’eventuale evoluzione del soprassuolo boschivo sia in funzione delle caratteristiche biotiche e abiotiche dell’area, sia in funzione degli interventi per consentire al complesso di esprimere tutte le sue potenzialità naturali e funzionali.
Gli steps compiuti sono stati ben 6. Uno studio approfondito anche delle caratteristiche climatiche, pedologiche e floreali. Tra gli obiettivi da realizzare, un miglioramento a fini economici e turistico-ricreativi.
Per coloro che amano camminare e praticare il trekking, il bosco dà la possibilità di alternare con alcuni itinerari di media lunghezza. Dal percorso esterno di circa 4 km fino a quello interno con una lunghezza di un km.
In un’oretta abbondante è possibile perlustrare nella sua interezza questo polmone verde. Un meritato riposo è dovuto e la presenza di panche, tavoli in legno e fontanelle di acqua rende tutto semplice.
Sono stati sistemati anche dei punti cottura, cestini portarifiuti, servizi igienici e costruito un parco giochi per bambini. Grazie al lavoro intenso dei forestali, le famiglie possono pianificare un pic-nic all’interno dell’area attrezzata. Rispetto ad altri boschi rinomati e menzionati precedentemente, Madonna Ciavolo è il luogo adatto per alcune attività di natura psico-fisica interessanti.
Tra queste, vengono organizzate spesso delle sedute di yoga. La tranquillità e il silenzio sono le caratteristiche principali da cui trarre spunto per dare al corpo, mente e spirito, una boccata d’aria, di salute e freschezza.
Di rara bellezza sono le lavorazioni in pietra per definire alcuni pittoreschi posti a sedere, una piccola struttura e una fontana. Anche un lungo tratto del bosco è chiuso dalla presenza di grossi blocchi che delimitano il confine con i terreni adiacenti.
La prerogativa di questo luogo è la sua semplicità. I tracciati, la composizione, le misure, la botanica ridotta e la sensazione che racchiuda l’immensità in un campo profondamente limitato. Anche in questo caso, come tanti luoghi naturalistici, la migliore occasione è quella di vivere direttamente l’ambiente e le sue caratteristiche principali.
Fonte: www.balarm.it
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