(13 gennaio 2022 – consorzi di bonifica – forestali)
Consorzi di bonifica e forestali, due grandi passi avanti per un unico obiettivo. Fare crescere, ancora di più, le prospettive dell’agricoltura siciliana che deve continuare a rappresentare un importante punto di riferimento per la crescita dell’economia territoriale. Sono le risultanze dei lavori della commissione Attività produttive all’Ars che ha licenziato i relativi testi di legge. Nel primo caso, è già pronto per l’aula. Nel secondo, lo stesso è stato trasmesso alla seconda commissione per la copertura finanziaria e quindi, poi, ritornerà di nuovo all’Attività produttive per il voto definitivo prima di approdare in aula.
“Abbiamo lavorato in maniera davvero proficua – commenta l’on. Orazio Ragusa, presidente della commissione Attività produttive – per quanto riguarda gli enti consortili, ad esempio, siamo riusciti a risolvere, con l’apporto di alcuni rinomati avvocati, la delicata questione riguardante le caratteristiche di un ente pubblico economico con caratteristiche di attività privata, circostanza che rischiava di pregiudicare il mantenimento dell’attuale personale. Adesso, invece, con le soluzioni individuate nel testo normativo, tutti saranno salvaguardati, lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato, mentre prima rischiava di non essere così. Si punta a varare una riforma che renda più snelli ed efficienti i consorzi di bonifica facendo sì che gli stessi possano rispondere alle esigenze sempre più diversificate del comparto agricolo. Stiamo parlando di una riforma che si rendeva ormai indispensabile considerato che i consorzi di bonifica esistenti erano adattati a tipologie organizzative risalenti a decenni fa”.
L’altra grande novità ha a che vedere con la riforma dei forestali. “Troppe polemiche inutili sull’argomento – continua l’on. Ragusa – mentre c’è chi ha continuato a lavorare cercando di studiare una soluzione il più possibile sostenibile con le esigenze del territorio e con la necessità di riordinare il comparto. Anche in questo caso, si tratta di una riforma fondamentale per l’agricoltura, per sostenerla ancora di più, per individuare quegli spunti che la renderanno assolutamente in grado di competere con sistemi più all’avanguardia. Ringrazio il presidente Musumeci che ci ha incoraggiato nell’andare avanti lungo questa direzione e l’assessore Toni Scilla per il confronto costante e continuo volto a trovare la quadra. Adesso dovrà essere l’aula a pronunciarsi ma il primo importante passo è stato compiuto. Intanto, ho presentato un emendamento in commissione, già votato favorevolmente, in cui auspichiamo che, attraverso i finanziamenti della comunità europea, si possa allargare la platea dei lavoratori forestali dando spazio ai giovani disoccupati e garantendo quel ricambio generazionale che, pure in questo settore, si rende quanto mai opportuno. Dopo anni, finalmente, si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel”.
Fonte: www.ialmo.it
Questi politici ma sanno di che cosa stanno parlando fare entrare giovani disoccupati con 78 giorni di lavoro un giovane disoccupato con il redito di cittadinanza prende un salario di un minimo di 500 euro che varia fino 750 euro senza fare nulla stando a casa gli offrite i stessi soldi che prendono in un anno senza spese al netto, venendo a lavorare alla forestale con tutta la volontà con uno stipendio annuo di seimila euro meno le spese che ci vogliono e la mattina si debbono alzarsi alle cinque di mattina per andare al lavoro, e quello che gli state proponendo a un giovane disoccupato? Vi rendete conto che proposta state facendo se non parlate di aumentare le giornate lavorative ai nuovi giovani che dovrebbero fare parte dei lavoratori forestali? Un lavoratore forestale dopo trenta anni di precariato.Guarrera Gaetano?
RispondiEliminaCari amici forestali ci dobbiamo svegliarci perché ancora non c'è niente per noi tutto tace ,noi dobbiamo fare tutti 180 giorni dico tutti non si può vivere così siamo in alto mare . dobbiamo restare uniti tutti i forestali. Denaro tony
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