02 agosto 2021

INCENDI, MUSUMECI CONTRO TUTTI. PRIMA ATTACCA I SICILIANI CHE NON HANNO RIPULITO I TERRENI, POI SI SCAGLIA SU PD E CINQUE STELLE: "SONO I SOLITI SCIACALLI". REPUBBLICA LO STRONCA


Dal sito www.buttanissima.it

Paolo Mandarà
Prima attacca i siciliani che non hanno ripulito i terreni, poi si scaglia su Pd e Cinque Stelle: "Sono i soliti sciacalli". Repubblica lo stronca

L’intervento di Draghi, che nelle prossime ore invierà in Sicilia 33 squadre per domare i roghi, non spegne le fiamme tra Musumeci e le opposizioni. Che battibeccano a distanza. Dopo le critiche sollevate ieri dal Partito Democratico, anche il M5s ha attaccato il governatore: “Come sempre avviene, quando c’è qualcosa che non va, è ahimè, in Sicilia questo accade troppo spesso, il presidente della Regione Musumeci chiama sempre in causa gli altri: il caldo anomalo, i piromani, perfino i cittadini che non hanno realizzato i viali tagliafuoco. Ma la Regione cosa ha fatto?”. Così Giovanni Di Caro, capogruppo grillino. “Le sue responsabilità sono enormi – prosegue Di Caro -. Lo stesso capo della Protezione Civile, Curcio, gli ha ricordato che le norme prevedono che la lotta attiva agli incendi sia di competenza delle Regioni, e la lotta attiva non è solo spegnimento, ma anche sorveglianza, avvistamento. Non stiamo parlando di eventi improvvisi e inattesi, qui la pianificazione è inesistente. A giugno ci hanno fatto vedere una macchina organizzativa che non c’è, con tanto di droni ed effetti speciali. Ma gli incendi, purtroppo, non si spengono con le chiacchiere”.

A breve giro di posta, però, il presidente della Regione ha replicato: “Sono giornate difficili, che ci vedono mobilitati su più fronti: fuochi, cenere vulcanica e pandemia. Ancora una dura prova, che affrontiamo con ferma determinazione. Provo invece tanta pena per i soliti sciacalli politici, usciti allo scoperto, come sanno fare nei momenti di difficoltà. Godono in questi giorni, come godevano nella fase acuta della pandemia, nella vana e cinica speranza di guadagnare briciole di consenso. Quanta tristezza!”. Lo stesso Musumeci, dalle colonne di Repubblica, aveva attaccato i cittadini proprietari di terreni: “Chi ha un pezzo di terreno, al massimo entro il mese di maggio, deve attrezzarsi affinché si possa realizzare il viale tagliafuoco. Si tratta di un costo minimo di una decina di migliaia di euro e serve ad arginare e contenere il diffondersi dell’incendio”. E ancora: “Ci sono decine di delinquenti che si divertono a creare terrorismo e migliaia di cittadini che, anziché curare la prevenzione, piangono sul latte versato”.

Esternazioni che non sono piaciute a Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd: “Ringraziamo il presidente Draghi per i soccorsi predisposti a sostegno della Sicilia, e ringraziamo tutti coloro che in queste ore drammatiche si stanno prodigando contro gli incendi. Prendiamo atto invece che il presidente Musumeci ancora una volta si distingue per la sua arroganza, nel tentativo di scaricare le proprie responsabilità su altri. Invece di usare termini volgari ed offensivi nei confronti di quelle parti politiche che hanno solo chiesto chiarezza, dica perché in tutti questi mesi ha fatto orecchie da mercante invece di ascoltare gli allarmi lanciati dal PD e dai sindacati che sollecitavano il governo regionale a predisporre un adeguato piano di prevenzione sul rischio incendi, e di controllo del territorio. Musumeci – aggiunge Lupo – spieghi anche perché non sarebbero stati richiamati in servizio tutti i forestali a disposizione, e dica se è vero che proprio per la carenza di personale alcune torrette di avvistamento erano scoperte, e dunque gli allarmi sono scattati in ritardo: su questa vicenda il PD presenterà una interrogazione parlamentare all’Ars”. Il capogruppo PD chiede inoltre al presidente della Regione di prevedere “risarcimenti urgenti per tutti i cittadini che hanno subito danneggiamenti, in particolare alle abitazioni, a causa degli incendi”.

Tra gli interventi più decisi di queste ore quello di Carmelo Lopapa, direttore di Repubblica Palermo, che dopo aver concesso spazio al presidente della Regione, lo stronca nel suo fondo: “E’ inaccettabile sentir dire al presidente della Regione che a farla dovrebbero essere tanto per cominciare “i cittadini, con la prevenzione”. I cittadini, governatore Musumeci? E quale prevenzione ha garantito la sua giunta che ha stanziato 134 milioni quest’anno per prevenire le devastazioni, salvo utilizzarne solo 64, esauriti già a giugno?”. Inoltre, Lopapa riferisce del sopralluogo di Musumeci a Catania, nei luoghi distrutti dalle fiamme: “Musumeci non ha mai pronunciato la parola mafia. Né speculazione. Né affari. Né forestali isolati e criminali. “Tutto quel che potevamo fare è stato fatto”, si è difeso. No, non siete assolti per le fiamme che hanno bruciato le prime case di innocenti cittadini. Non sono “delinquenti che si divertono”, come li bolla nell’intervista che qui ospitiamo il presidente tra i più inadeguati che questa Regione abbia mai avuto. Speriamo, come dice lui, che questa “grandissima lezione possa servire”. Ma al suo governo, soprattutto, che per fortuna tra un anno si presenterà al cospetto dei siciliani chiamati a fare la “loro parte””.







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