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Coordinamento SalViamo i Boschi - Sicilia
L'ISOLA FIAMMIFERO
Avremmo preferito avere torto, ma purtroppo le nostre previsioni si stanno avverando: la Sicilia BRUCIA senza sosta e la sequenza di incendi è davvero impressionante. Dal 25 marzo (Cava Paradiso Ragusa) ad ora abbiamo registrato più di 70 grossi incendi più una grande quantità di roghi di piccole dimensioni diffusi su tutta l'isola ma con particolare e inusuale intensità nelle province di Siracusa e Ragusa. Non era difficile immaginare che senza l'impiego di risorse straordinarie e senza una strategia mirata gli incendi si sarebbero ripetuti come e peggio degli altri anni.
Al di là dei proclami trionfalistici degli assessori Cordaro e Scilla e delle teorie complottiste di Musumeci la realtà è che non si è fatto niente per evitare questa ennesima stagione di fuochi, anzi si è persino ritardato di più di un mese l'avvio dei lavori di prevenzione, non si è rinnovato il corpo forestale, né varata alcuna riforma del settore, e adesso, di fronte all'evidenza dei fatti, si invoca l'intervento dell'esercito, manovra populistica che denuncia la sostanziale incapacità ad affrontare il problema.
Noi temiamo che dietro questa situazione drammatica non ci sia solo insiepienza politica e scarsa capacità gestionale, ma un progetto ben preciso volto a depotenziare ulterioramrmente il Corpo Forestale per favorire nuovi soggetti privati che potrebbero aspirare alla gestione del nostro patrimonio boschivo e delle aree protette.
Su questo, come su altre questioni come la gestione privata della flotta aerea antincendio (con milioni di euro sborsati ogni anno dallo Stato che pure è proprietario dei mezzi) è assolutamente necessario che si avvii o finalmente serie indagini, con un pool investigativo coordinato tra procure per individuare le reali cause degli incendi e svelare gli eventuali interessi economici o di altra natura speculativa che ruotano intorno agli incendi.
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