21 giugno 2021

L'ON. SUNSERI DEL M5S DICHIARA CHE IL PRESIDENTE MUSUMECI HA PRESO IN GIRO I FORESTALI. ECCO A TAL PROPOSITO IL COMMENTO DI ANTONINO LOMONACO, ASPI DI LINGUAGLOSSA, ALL'INTERVENTO DELL'ONOREVOLE LUIGI SUNSERI



Ricevo e pubblico
da Antonino Lomonaco
Aspi di Linguaglossa (CT)

Commento all'intervento dell'onorevole Luigi Sunseri:

Certamente si tratta di stipendi capaci, in alcuni casi, di sostenere intere famiglie se non, in contesti interni e montani della nostra regione, economie di paesini altrimenti già scomparsi da decenni.
Ma si tratta anche di mancanza di attrezzatura, di automezzi, di dispositivi di protezione individuale, ecc.
E dire che l'antincendio boschivo siciliano, pur con tutti i suoi difetti, ha dimostrato una buona efficienza anche a livello planetario. Mai un incendio boschivo, in Sicilia, è durato più di qualche giorno, a differenza di altri contesti in cui questi incendi durano mesi, con danni ingenti di ambienti e di vita, persino con temperature miti ed invernali, quando noi, nel nostro clima estivo, affrontiamo incendi con temperature che facilmente superano i quaranta gradi. Assicuro che non è la stessa cosa affrontare un incendio con la temperatura ambientale di venti gradi o di quaranta!
Eppure a questa mia affermazione mi sento spesso rispondere che in Sicilia non vi è una continuità boschiva come in altri contesti, per cui sarebbe questo il nostro vantaggio. A rispondere in questo modo sono persino dirigenti della forestale o politicanti vari, i quali dimostrano, di non conoscere il proprio territorio: di non conoscere l'entità dell'abbandono dei terreni agricoli alla vegetazione spontanea, o la continuità boschiva che dai Peloritani si protrae fino alle Madonie, per non dimenticare l'entità dei boschi dei monti Sicani, o del massicccio ibleo o i boschi del massiccio etneo.
Ma è soprattutto nei terreni una volta agricoli ed ora abbandonati da decenni che il fenomeno degli incendi boschivi si concentra. Terreni dove i lavoratori della manutenzione forestale, per ovvi motivi, non possono intervenire ma su cui, invece, gli addetti allo spegnimento incendi sono costretti ad intervenire per interrompere l'espandersi degli incendi, i quali continuerebbero indefinitamente fintanto che trovano combustibile da consumare. E di combustibile, con la vegetazione secca e inaridita delle nostre estati, ne troverebbero a iosa.
Intervenire su questi incendi, su terreni scoscesi, infidi, dentro tute ignifughe, nella calura estiva, dei movimenti, del calore stesso dell'incendio, respirando fumo,... è una delle attività più estenuanti che ci possa essere.
Per non parlare dei rischi dei terreni infidi di cui si diceva e su cui ci si muove, o dell'incontrare grossi animali domestici imbizzarriti per la paura di quel che sta succedendo loro intorno, o piccoli animali velenosi, oppure bombole di gas o cartucce inesplose lasciate, buttate, dall'incuranza più imbecille. Senza tralasciare i pericoli connessi agli incendi stessi.
Nel distaccamento di Linguaglossa, dove opero, abbiamo avuto, purtroppo, le prime vittime di un incendio, colleghi che svolgevano il loro dovere. Una tragedia che ci sforziamo di ricordare ogni anno, combattendo ogni volta contro la tendenza a dimenticare ed a sminuire la nostra attività.
Contro di noi si muove spesso la grande (dis)informazione dei media che vince facilmente in mancanza di voci autorevoli capaci a smontare la loro ignoranza sulla questione.
Così rimaniamo sempre ai margini della considerazione, alla mercé di necessità di cui politicanti imbonitori approfittano attraverso le parole vuote di contenuti e fatti.
Come dicevo sopra, siamo un comparto che, nella sua attività, si è fatto onore a livello mondiale. Un onore nei fatti ma misconosciuto e svilito nell'opinione e nella considerazione politica, la quale ci sta portando ormai all'estinzione.
Abbiamo ormai, tutti quanti, una età fra i cinquanta ed i sessanta anni, un'età al limite per una attività pericolosa come la nostra, infatti tanti di noi, soprattutto quest'anno, hanno rinunciato non presentandosi alla chiamata e optando per i lavori di manutenzione della forestale. Così, adesso, all'età avanzata si aggiunge anche il nostro numero che si riduce, e le nostre squadre sono formate di pochi uomini attempati, volenterosi ma disillusi, chiassosi ... ma perdenti.
Eppure a perdere è soprattutto la nostra terra quando a gestirla ci sono persone cieche e sorde alle necessità dei territori e delle genti che vi abitano.
Quando queste stesse persone, non sono capaci a cogliere l'importanza di non far finire nel nulla i rari casi di virtuosismo che, pur casualmente, la nostra regione esprime.




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Dalla pagina Facebook
dell'On. Luigi Sunseri

16 Giugno 2021
Ecco come in una manciata di minuti ho svelato tutte le menzogne di Musumeci sui fondi per i forestali.
Ditemi voi che speranze ha la Sicilia con questa inefficienza e questa totale mancanza di responsabilità.







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