Ricevo e pubblico
dalla Segreteria regionale
SNAF-FNA
“Il 28 aprile marceremo assieme agli altri colleghi forestali contro la finta riforma del settore che vuole fare il governo regionale. Attendiamo da 35 anni una stabilizzazione più volte promessa”. Salvo La Corte è il segretario regionale SNAF – FNA, una delle sigle sindacali dell’ampio bacino dei 18.000 forestali siciliani. “Abbiamo deciso di non partecipare alla convocazione del governo regionale. Le loro proposte non sono ricevibili. Portare le giornate di lavoro annuo dei forestali da 151 a 180, o da 78 e 101 a 120 non è la soluzione. L’intenzione di bloccare il TurnOver comporta che i 151 isti non possano passare a OTI, lasciando così incustoditi i boschi. Viene meno il personale necessario per il controllo dei boschi. Inoltre così si alimenta solamente il precariato e si rischia un forte disagio socio economico per i lavoratori, con conseguenze sulla tenuta delle loro famiglie. Neanche il governo nazionale ha pensato di dare un aiuto economico inserendo gli agricoli nel decreto nazionale sui ristori”.
La Corte chiede che ai forestali venga data dignità: “Il governo regionale ci ha delusi. Musumeci durante la sua campagna elettorale aveva parlato dei forestali come risorsa necessaria per contrastare il dissesto idrogeologico, per la pulizia dei fiumi, dei torrenti”. Ma per dare dignità al nostro settore si deve necessariamente passare dalla stabilizzazione: “Tra 4 anni dei 18.000 forestali ne rimarranno 9.000. Con il precariato si distrugge la categoria dei forestali. Il governo ha stabilizzato gli ASU, ha dimenticato solo noi. Ha disatteso la contestazione della Comunità Europea sull’infrazione relativa all’abuso dei contratti fatti a tempo determinato (OTD), dato che dopo 36 mesi di lavoro è necessario avviare un processo di stabilizzazione”:
Il sindacalista sottolinea come il governo regionale non abbia una programmazione di lungo periodo: “Abbiamo visto cosa è successo a Giampilieri, o ad Altavilla. Bisogna comprendere che i forestali sono una risorsa per la salvaguardia del territorio. Voglio ricordare come l’80% dei boschi in Sicilia esiste perché é stato piantumato dai forestali”.
“Si parla molto di ambiente, di dissesto idrogeologico, di calamità naturali, nutrivamo molte aspettative in questo governo che invece si è dimostrato fallimentare. Musumeci deve fare un esame di coscienza. Non ha rispettato quanto detto in campagna elettorale”.
“Non ci interessa arrivare a soluzioni non definite – conclude il sindacalista -. Avevamo già consegnato la nostra proposta di riforma del settore. Saremo disponibili a sederci intorno ad un tavolo se il governo è intenzionato alla nostra proposta”.
21 Aprile 2021
Caro presidente Musumeci e cari assessori regionali non vi sembra che è ora di farla finita con questa farsa io Come tutti i miei colleghi forestali di Sicilia siamo molto arrabbiati vogliamo la riforma forestale subito e non chiacchiere e non ci cercate mai più per le prossime elezioni perché vi manderemo a vaff.. e vi prederemo a calci nel sedere Padalino Domenico
RispondiElimina