27 aprile 2021

ANTONINO LOMONACO: DOPO DIVERSI DECENNI RITROVARSI, A DOVER LOTTARE PER IL RICONOSCIMENTO DI UNA DIGNITÀ LAVORATIVA CHE POSSA DIRSI TALE È DAVVERO FRUSTRANTE. LE PROPOSTE DELL'ASSESSORE REGIONALE SCILLA SONO, A DIR POCO, OFFENSIVE



di Antonino Lomonaco
Aspi di Linguglossa (CT)

Per noi, operai forestali, ritrovarsi ancora, dopo diversi decenni, a dover lottare per il riconoscimento di una dignità lavorativa che possa dirsi tale è davvero frustrante. Le proposte dell'Assessore Regionale Scilla sono, a dir poco, offensive. 
Ma, soprattutto testimoniano una miopia politica nella gestione dei territori della nostra regione.

Allo stesso modo attestano l'incomprensione di una preziosa esperienza, come quella dell'antincendio boschivo, il quale, in Sicilia, può vantare risultati eccellenti persino confrontandosi con ciò che succede, nello stesso ambito, nel resto del mondo.
Io temo che nel contesto dei lavori forestali vi sia una storica, quanto diffusa, sottovalutazione della loro importanza. Senza questi lavori il territorio, abbandonato dall'esercizio dell'agricoltura e della silvicoltura del passato, sarebbe esposto ad un maggior degrado e ad una maggiore approfittazione da parte di quelle mentalità devianti, contro cui l'esperienza del Presidente Antoci ha dato il suo apporto.
La sottovalutazione, in effetti, parte già dagli stessi operai, ineducati alla dignità del loro lavoro; 
dai sindacalisti, che non sono riusciti al meglio di quel fine virtuoso di organizzare e stimolare la coscienza dei lavoratori; 
dai dirigenti e dai politici che, nella gestione di queste risorse, hanno smarrito sia il senso del loro compito che la volontà all'elevazione di una territorio che, infine, è anche il loro.
Un dialogo fra tutti questi soggetti, che intendono la questione nel modo suddetto, non può che risolversi verso un andamento al ribasso.
Ma, mi chiedo, e lo chiedo a tutti quanti i protagonisti di questa contrattazione: chi è morto o si è infortunato, o continua a soffrire di fronte alle fiamme per contenerle ed estinguerle prima che riescano a distruggere ancora di più, come potrebbe accettare proposte come quelle dell'assessore Scilla o di chi, per lui, le ha pensate?...
Proposte che stabilizzano una precarietà ad un lavoro che è molto serio ed importante.

Ecco, perciò, che non vi può essere alternativa alla riforma forestale presentata dai sindacati confederali: essa si adegua correttamente alle esigenze di "politica verde", sempre più necessaria, tiene conto del valore di decenni di esperienza e vissuto dei lavoratori forestali, esperienza che non può essere dispersa e che merita l'adeguata continuità. 
Fra l'altro, questi stessi operai, spesso sono anche gli ultimi abitanti di comunità montane o dell'interno della nostra regione, i quali, senza questo "benedetto" lavoro, andrebbero sicuramente altrove, abbandonando sempre più quei lontani territori alle barbarie dei tempi e del degrado naturale.
Sono loro gli ultimi testimoni di tradizioni e culture umane che tendono a svanire nella cecità della politica.
Antonino Lomonaco




3 commenti:

  1. Scusa lo monaco quale sarebbe questa riforma presentata dai sindacati confederali, puoi spiegarla ? grazie

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  2. Lo monoco questa barzelletta la conosco da 40 anni spieghi questa riforma forestale ai miei colleghi perché così facendo lei è più offensivo dell assessore Scilla e del presidente Musumeci Padalino Domenico

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  3. MI VIENE DAVVERO IL MAL DI STOMACO A SENTIRE CERTE COSE, Ma e mai possibile che la buona e onestà politica non esiste più????promesse e contra promesse solo x garantirsi una poltrona , ma si sa questo tipo di poltrone sono potere e ricchezza,alla faccia del popolo .le promesse che vadano pure al quel paese??? Siamo forse giunti al punto del non ritorno??? Ma ricordatevi che un popolo affamato non corrisponde più delle sue azioni , fate del bene e bene vi troverete...noi chiediamo solo lavoro nient'altro CORDIALMENTE Carapezza angelo centunista offeso e deriso da questo governo regionale

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