04 settembre 2020

PRECARI ASU NEI MUSEI SICILIANI, LA CONSULTA SBLOCCA LA STABILIZZAZIONE. BOCCIATA L'IMPUGNATIVA DEL GOVERNO CENTRALE. ESULTA LA FP-CGIL


Dal sito palermo.repubblica.it

di CLAUDIO REALE - 03 Settembre 2020
La Corte costituzionale sblocca la stabilizzazione dei precari Asu nei musei siciliani. A un anno e mezzo dalla norma con la quale la Regione aveva dato il via libera al transito dei lavoratori nell’organico dell’assessorato ai Beni culturali, la Consulta ha bocciato l’impugnativa del primo governo Conte, che aveva reclamato invece l’incostituzionalità della decisione: “Sin dalla notizia dell’impugnativa – sottolineano Gaetano Agliozzo, segretario generale della Fp Cgil Sicilia, Salvo Musolino, coordinatore regionale Asu, e Massimo Raso, segretario regionale dello stesso sindacato – la nostra organizzazione di categoria si era subito prodigata per una risoluzione immediata del problema. La norma, come più volte sostenuto da Fp Cgil, non fa altro che disciplinare una forma di utilizzazione già in essere e non prevede assunzione diretta. Adesso si lavori per la loro stabilizzazione”.

I precari storici in servizio nei musei, nelle biblioteche e nelle altre strutture dei beni culturali sono circa 300. Ed è anche grazie a loro che è stato possibile garantire le aperture di musei e altri siti culturali dopo l’emergenza Covid: “Fino ad oggi sono stati utilizzati come ‘tappabuchi’ per far fronte alle carenze di organico del Dipartimento Beni culturali – osservano ancora Agliozzo, Musolino e Raso – ma non hanno un contratto di lavoro e percepiscono un sussidio mensile di circa 590 euro, senza il riconoscimento di altre indennità, ad esempio per i festivi. E a questo si aggiunge l’ulteriore disagio per i pagamenti che avvengono spesso in ritardo di mesi”.

Resta però da risolvere il problema degli altri 4.800 precari della stessa categoria: “Nel cassetto – conclude la Fp-Cgil – ci sono norme già apprezzate e sottoscritte da tutti i gruppi parlamentari che prevedono la storicizzazione delle risorse, l’eliminazione del vincolo decennale per la fuoriuscita dal bacino e la ricollocazione degli ultimi lavoratori Asu ancora in cooperative impiegati presso altre amministrazioni (Motorizzazioni, Genio civile, aziende sanitarie, scuole ed enti locali)”.

Fonte: palermo.repubblica.it






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