Il momento del salvataggio di uno dei turisti dispersi
Dal sito palermo.repubblica.it
di IVAN MOCCIARO - 15 Giugno 2019
Anche con l'ausilio di Facebook e della geolocalizzazione sono stati soccorsi i due turisti olandesi che ieri sera si erano smarriti nei boschi del Parco delle Madonie, tra Cefalù e Castelbuono. A soccorrerli due operai dell'antincendio, che sono riusciti a trovare e tirare fuori da una fitta macchia mediterranea un quarantenne olandese che forse per un colpo di calore aveva perso l’orientamento e smarrito la via del ritorno.
E’ stata una serata movimentata, quella appena trascorsa in contrada Radica, nei pressi del campo di golf sulle colline tra Castelbuono e Cefalù. Un pizzico di fortuna, l’altruismo di due precari del servizio antincendio, il Gps ma anche Facebook hanno evitato una tragedia. Una storia a lieto fine che ha visto come protagonisti la coppia di turisti olandesi e principalmente Nunzio Mogavero, 48 anni, di Isnello, e Antonio Cortina, 46 anni, di Castelbuono (il Blog: di Isnello).
“Ieri intorno alle 18 – racconta Antonio Cortina – ero in campagna in contrada Lanzeria, quando ho notato una giovane donna in lacrime che in inglese cercava di spiegarmi che non aveva notizie del marito, partito ore prima per recuperare l’auto che si trovava nei pressi del santuario di Gibilmanna. Così, con il mio fuoristrada, ci siamo messi alla ricerca dell’uomo e dopo tre ore, anche grazie all’ausilio della geolocalizzazione, lo abbiamo rintracciato in mezzo a un bosco, tra una fitta macchia mediterranea impenetrabile, ho chiamato i soccorsi che per un difetto di comunicazione sul luogo del ritrovamento tardavano ad arrivare. Ho chiesto così aiuto e al mio amico Nunzio Mogavero, che conosce bene quei boschi: è stato lui, nonostante l’oscurità della notte, a raggiungere e trarre in salvo l’uomo facendogli strada in mezzo ai rovi”.
Mogavero, 48 anni, è un profondo conoscitore delle Madonie e un escursionista amante della natura e non è nuovo a imprese di soccorso: qualche mese fa aveva postato il video del salvataggio di un daino. “Sono riuscito a raggiungere l’uomo - racconta - e ad aprirmi un varco in mezzo alla fitta macchia mediterranea con la roncola. Quella è una zona invasa dai cinghiali, ogni minuto trascorso in mezzo a quel bosco può diventare pericoloso, i soccorsi allertati dal mio amico tardavano ad arrivare. Così ho deciso di utilizzare i social e ho postato su Facebook la foto con l’olandese in mezzo ai rovi alti fino a quattro metri, chiedendo aiuto e comunicando la posizione dove ci trovavamo, ho pubblicato sulla pagina di "Quelli del Parco delle Madonie" dove mi conoscono bene e sanno chi sono. Era l’unico modo per comunicare correttamente il luogo dove ci trovavamo e far capire che l’allarme lanciato dal mio amico non era una bufala”.
Sul posto, assieme ai carabinieri della compagnia di Cefalù e della stazione di Castelbuono, sono giunti anche i vigili del fuoco del Saf e l’ambulanza del 118. Alla fine i due turisti, affidati alle cure dei sanitari, se la sono cavati con qualche graffio e tanta paura, mentre i soccorritori incassavano ringraziamenti e tante pacche sulle spalle.
Fonte: palermo.repubblica.it
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