07 Dicembre 2018
"Ci siamo fatti l'idea che non c'è un'inversione di tendenza rispetto ai governi precedenti. Notiamo anche oggi elementi che intervengono sul mercato del lavoro, come se cambiare o modificare le leggi potesse far ripartire il lavoro in questo Paese. C'è la politica dei bonus, come se questa potesse far ripartire la domanda interna nel Paese. E poi questo governo interviene non per ridurre il cuneo fiscale, ma per abbassare le tasse a chi non le ha pagate in tutti questi anni". Giudizio netto sulla manovra economica del governo quello di Ivana Galli, segretaria generale della Flai Cgil, in un'intervista a Labitalia, alla vigilia del VII congresso nazionale a Roma: "Non è una manovra che rappresenta la discontinuità rispetto ai governi precedenti, è in linea con quanto fatto dagli altri. Non rimette al centro il lavoro, e se non riparte il lavoro non riparte la domanda interna e quindi non riparte il motore e la macchina dell'Italia". Riguardo "quota 100", per Galli "si prevede l'uscita di 400 mila persone con l'entrata di altre 400 mila, ma non è assolutamente certo che ciò accada. E' una ricetta semplicistica, che non ci convince", mentre sul reddito di cittadinanza l'esponente sindacale sottolinea che "non c'è un sistema informatico che mette in rete i servizi per l'impiego di tutte le regioni, quindi far partire il reddito di cittadinanza con un sistema di collocamento come quello che c'è oggi è sbagliato". Risorse, quelle previste per 'quota 100' e reddito di cittadinanza, che sarebbe stato meglio impiegare in modo diverso: "Sarebbe stato meglio utilizzarle per fare ripartire le infrastrutture, specie nel Mezzogiorno. Se non riparte il Sud non riparte il Paese. Queste differenze che ci sono tra una parte e l'altra ne condizionano la ripartenza. E 'quota 100' e reddito cittadinanza non aiuteranno in tal senso". Oltre che per le infrastrutture, per Galli, sarebbe stato meglio investire le risorse previste per 'quota 100' e reddito di cittadinanza su "industria 4.0, su quello che si stava facendo per innovare le aziende".
Fonte: www.rassegna.it
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