di Roberto Pelos
Sotto accusa il rapporto che fotografa un crollo dei consensi: -54mila iscritti in Sicilia in due anni. Ma le organizzazioni sindacali negano decisamente. Barone (Uil): “Non facciamo politica”, Pagliaro: “Cgil cresce”, Furlan (Cisl): “Numeri incomprensibili”
ROMA – Le organizzazioni sindacali fanno registrare negli ultimi due anni, un calo di iscritti pari a 450mila unità, più evidente nel Meridione d’Italia.
È quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Istituto di ricerca “Demoskopika”. In Sicilia, nel 2017, la riduzione degli iscritti ai sindacati è stata sicuramente di rilievo, i numeri parlano infatti di 53.729 iscritti poco meno che in Lombardia per una percentuale del -5,9%; in particolare, nella nostra terra il raffronto riguarda gli 859.861 iscritti dell’anno scorso e i 913.590 del 2015. Risultati peggiori si sono registrati soltanto in Campania, con 90.764 iscritti in meno e la Puglia, dove il calo di iscritta ha fatto registrare un -66.714.
Riferendoci alle sigle sindacali notiamo come gli iscritti alla Cgil siciliana, secondo “Demoskopika” siano diminuiti di 7.948 unità (dai 370.960 del 2015 ai 363.012 del 2017) per una variazione del -2,1%.
Per quanto riguarda la Cisl, sempre secondo l’indagine “Demoskopika”, in Sicilia il calo è stato di 38,726 iscritti (dai 322.639 del 2015 ai 283.913 del 2017) per una variazione del -12%, mentre per la Uil, l’indagine parla di -7.055 iscritti in meno (dai 219.991 del 2015 ai 212.936 del 2017) per una variazione del -3,2%.
Ma le organizzazioni sindacali, sia a livello nazionale che regionale non ci stanno. Soffermandoci per il momento sul piano nazionale, Cgil dichiara il una nota: “Con riferimento alla ricerca dell’istituto Demoskopika sulla rappresentanza sindacale non comprendiamo i dati riferiti agli iscritti alla Cgil nel 2017. Infatti la Cgil – sottolinea la confederazione – nel 2017 ha chiuso il proprio tesseramento con 5.518.774 iscritti (+1,04% rispetto al 2016 e +0,66% rispetto al 2015), cui corrispondono altrettante deleghe sottoscritte”.
Alla Cgil fa eco la Cisl, che attraverso la segretaria confederale organizzativa, Giovanna Ventura dichiara in una nota: “Gli iscritti certificati, associati alla Cisl, nel 2017 sono 4.040.823. Pur perdurando la crisi economica ed occupazionale, la Cisl tiene in tutti i settori produttivi ed ha registrato nel triennio 2015-2017 un aumento dei propri iscritti tra i lavoratori attivi di 10.206 persone, grazie all’aumento registrato in importanti categorie come quelle del terziario, del settore agroindustriale e della scuola”.
Esprime soddisfazione invece Pierpaolo Bombardieri della Uil, unico sindacato a fare registrare secondo “Demoskopika” un lieve incremento, che sul sito Internet “News Uil” parla di “forte presenza sul territorio”.
“Mi preme ribadire a Demoskopika che la Cgil nel 2017 è cresciuta in termini di Iscritte e Iscritti dell’1,04% rispetto al 2016 e dello 0,66% rispetto al 2015. Definirla un’emorragia di Iscritti mi sembra una forzatura assai lontana dalla realtà.
Il Sindacato Confederale italiano, di cui la Cgil è il più grande, con oltre 15 milioni di Iscritti, in generale resta un baluardo di democrazia, di libertà, di giustizia sociale e soprattutto di partecipazione attiva. Si tratta di una platea importante, di una rete straordinaria, di una comunità significativa, fatta di Lavoratrici, di Lavoratori, di Pensionate, di Pensionati ma anche di Precari e di Disoccupati che, perlopiù, decidono di iscriversi al sindacato perché scelgono di dedicare parte del loro tempo a migliorare le condizioni di lavoro proprie e soprattutto degli altri. Non c’è nessuna emorragia di iscritti lo dico per quanto riguarda la Cgil in generale e quella siciliana che mantiene il passo nonostante la crisi economica ancora in atto. Abbiamo scelto le battaglie e le lotte di dignità a cui abbiamo dato concretezza (tantissime iniziative, assemblee, raccolta di firme, ecc) che parlano non ad una sola categoria di Lavoratrici e Lavoratori ma alla complessità Paese perché vorremmo essere percepiti come quelli che uniscono le molteplici divisioni che la crisi economica prima e le politiche economiche sbagliate dopo hanno causato. Penso che i nostri Iscritti ripongono in noi tantissima fiducia e che grazie a loro la Cgil è il Sindacato riconosciuto nel Paese e non solo.
Cisl, Annamaria Furlan: “Non capiamo i numeri della ricerca”
“Non capiamo i numeri della ricerca, da dove abbia preso i dati, non c'è dubbio che c'è stata una flessione negli iscritti fra i pensionati, ma nei settori degli attivi siamo cresciuti moltissimo, in quei settori dove l'occupazione ha retto. Nel terziario abbiamo avuto una crescita molto forte”.
Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, a proposito della fuga dai sindacati e dalla Cisl registrata dall'indagine dell'Istituto Demoskopika.
"Non c'è dubbio - ha sottolineato - che il sindacato abbia ancora un ruolo, basta vedere i contratti che abbiamo fatto nel pubblico e nel privato".
Uil, Claudio Barone: “Noi non facciamo politica”
“La Uil Sicilia in questi anni ha continuato a registrare una crescita degli iscritti, sia negli attivi che nei pensionati. Ha una struttura sindacale solida, siamo un sindacato inclusivo e aperto a tutte le istanze e alle posizioni politiche. Questa è stata la nostra carta vincente. Noi facciamo sindacato, non politica”.
19 settembre 2018 - © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: www.qds.it
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Domani, in esclusiva sul QdS, la replica delle tre principali sigle sindacali
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La Cisl ne perde quasi 39mila, la Cgil invece 8mila. A livello nazionale per la Uil saldo positivo dell’1,4% ma non nella nostra Isola dove il calo è del 3,2%. Il Rapporto Demoskopika fotografa lo stato di crisi: quasi 54mila in meno in due anni
(04 settembre 2018)
fate solo politica e predete in giro soloparole vogliamo fatti la gente e stanca lavoro e tutti 151 gg per forestali denaro tony 1 distretto
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