29 agosto 2018

LA BIODIVERSITÀ DELLE SPECIE ARBOREE AUMENTA LO STOCCAGGIO DI CARBONIO NELLE FORESTE


Dal sito www.greenreport.it

E le particelle forestali più vecchie hanno stock di carbonio più elevati di quelle giovani. La Cina deve cambiare i rimboschimenti basati sulle monoculture

27 agosto 2018
Lo studio “Tree species richness increases ecosystem carbon storage in subtropical forests”, pubblicato su Proceedings of the Royal Society B da un d team di ricercatori cinesi, tedeschi e svizzeri ha provato che «La diversità tra le specie arboree aumenta lo stoccaggio del carbonio negli ecosistemi delle foreste subtropicali»

I ricercatori guidati da Xiaojuan Liu dell’Istituto di botanica dell’Accademia delle scienze della Cina, evidenziano che »Gli ecosistemi forestali fanno parte integrante del ciclo mondiale del carbonio, assorbendo e liberando delle grndi quantità di carbonio durante brevi periodi o accumulandolo durante periodi più lunghi. Però, restano delle incertezze riguardo al sapere se i flussi e gli stock differiscono nelle foreste a grande e bassa ricchezza di specie«

Il team internazionale di ricercatori ha studiato e analizzato per 6 anni 27 particelle forestali nella riserva naturale di Gutianshan nella provincia orientale cinese di Zhejiang ed è così che ha scoperto che «Le particelle forestali ricche di specie avevano dei flussi e degli stock di carbonio più alti di quelle che presentavano una bassa ricchezza di specie. Inoltre, le particelle forestali più vecchie avevano degli stock di carbonio più elevati di quelle giovani».

Secondo gli scienziati, «Gli ecosistemi forestali che possiedono una grande ricchezza in termini di specie hanno dei cicli del carbonio più rapidi. Parallelamente, più carbonio può essere stoccato al di sotto o al di sopra del suolo  inclusi tronchi, radici, lettiera, rami secchi e terreno».

All’Istituto di botanica dell’Accademia delle scienze della Cina concludono che «Questi risultati implicano che, se nei progetti di imboschimento fossero state utilizzate le piantagioni multi-specie, anziché la monocoltura, in tutta la Cina potrebbe essere stato fissato dall’atmosfera un ulteriore ammontare di carbonio del valore di 300 milioni di dollari all’anno, aumentando così il contributo a combattere il riscaldamento globale. Contemporaneamente, un cambiamento nelle strategie di piantumazione contribuirebbe a preservare la biodiversità delle foreste».

Fonte: www.greenreport.it





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