Dal sito www.qds.it
Una ventina di casi, ma potrebbero essere di più. Sono stati assunti a Palazzo dei Normanni da deputati con contratti da domestici per pagare meno contributi, come notato dalla Corte dei conti
Almeno una ventina, ma potrebbero essere di più - secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Ansa - a Palazzo dei Normanni, sono le colf assunte dai deputati nei gruppi parlamentari dell'Assemblea regionale siciliana.
Ma non si tratta certo di persone prese per fare le pulizie negli uffici del Parlamento più antico d'Europa, bensì di personale inquadrato come "portaborse", ai quali gli onorevoli hanno fatto firmare contratti da collaboratore domestico.
Un'escamotage usato dai parlamentari per pagare meno oneri previdenziali, che non è sfuggito alla Corte dei conti che ha già ascoltato in adunanza pubblica i capigruppo dell'Ars senza però entrare nel merito della tipologia contrattuale applicata ai 162 collaboratori.
Tra questi c’erano i cosiddetti D6 assunti dai deputati grazie a una norma, contenuta nella legge di recepimento del decreto Monti sulla spending review approvata quattro anni fa, scattata all'inizio di questa legislatura.
14 aprile 2018 - © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: www.qds.it
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