18 gennaio 2018

PAGLIARO CGIL SICILIA: IN SICILIA OGNI ANNO SI CONTANO 34MILA FRANE DI CUI 22MILA ATTIVE, LA SICILIA HA UN’ENORME PATRIMONIO DI RISORSE UMANE. TRA QUESTI ANCHE I FORESTALI, CHE POSSONO ESSERE UTILIZZATI IN COERENZA CON GLI OBIETTIVI CHE SEGNALIAMO



18 Gennaio 2018
La Cgil apre con la Regione siciliana e con l’Anci la vertenza casa-territorio-ambiente con una piattaforma  rivendicativa che mette assieme i temi dell’abitare, quelli della  salvaguardia del territorio e quelli del lavoro. L’iniziativa è stata  lanciata oggi a Catania durante un convegno.

“In un contesto critico come quello siciliano – ha detto il segretario generale della Cgil regionale, Michele Pagliaro – la questione  dell’abitare assume un significato particolare. Sotto una stessa voce  ci stanno, infatti, un diritto fondamentale, l’impulso che una  politica adeguata può dare a un settore anticiclico come l’edilizia,  la tutela e la salvaguardia del territorio con tutto ciò che può  significare in termini di occupazione”.

Per questo il sindacato punta a una contrattazione multilivello su  questi temi, mirando “allo sviluppo e al rilancio dei centri storici,  delle periferie e delle aree urbane e contemporaneamente a ridurre il  consumo del suolo, attivando anzi processi di rigenerazione”.econdo i dati forniti da Salvatore Lo Balbo,  responsabile del dipartimento territorio della Cgil Sicilia, nella  relazione di apertura, “la Sicilia è una delle regioni che con un  +7,18 per cento ha contribuito di più al consumo di suolo. In  generale, in Italia, dal 1950 al 2011, la popolazione è cresciuta del  28 per cento ma la cementificazione del 166 per cento. Nonostante  questo ci sono milioni di persone, anziani, giovani, famiglie, per cui la casa e un abitare dignitoso non sono garantiti”.

In Sicilia 130mila degli oltre 1,7 milioni di edifici a uso abitativo  sono vuoti o inutilizzati. Un numero a cui va aggiunto quello degli  immobili pubblici sottoutilizzati.   In questo contesto l’obiettivo, per la Cgil, deve essere “fare  rivivere i centri storici e recuperare le periferie con l’adozione di  provvedimenti adeguati affinché non si continui a consumare suolo, a  lasciare abbandonati immobili pubblici e privati ma anche a non  utilizzare l’immenso patrimonio immobiliare sequestrato o confiscato  alle mafie”.

Nel dicembre 2015 i beni immobili confiscati in via  definitiva, secondo i dati del ministero della Giustizia, sono 5.000 e 153.397 i beni immobili sequestrati, esclusi i terreni. Il 50 per  cento di questi è in Sicilia. “Quella dei beni confiscati – ha  rilevato Pagliaro – è una partita che si scontra con un quadro  normativo piegato sul diritto fallimentare col risultato  dell’allungarsi infinito dei tempi tra sequestro e assegnazione che fa passare il messaggio che lo Stato non riesce a gestire questi  immobili. Questo non è accettabile”.

La Cgil propone che il patrimonio immobiliare sottratto alla mafia  venga gestito tramite gli ex Iacp o le società immobiliari pubbliche  creando “una sinergia operativa tra gli uffici Misure di prevenzione  dei tribunali e l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la  destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità  organizzata (Anbsc)”. Tra le proposte del sindacato c’è anche  l’accelerazione e l’incremento delle attività di ristrutturazione,  rigenerazione ed efficienza energetica del patrimonio immobiliare  pubblico. L’incremento di offerta di case popolari, per il sindacato,  oltre che attraverso i beni confiscati, può essere ottenuto con  l’acquisizione di immobili sul mercato.        La Cgil sollecita piani di decementificazione di tutte le aree  sensibili e fragili del territorio. Pagliaro ha ricordato che “in  Sicilia ogni anno si contano 34mila frane di cui 22mila attive, che  richiamano all’esigenza di interventi di salvaguardia del territorio.  L’Isola – ha concluso il segretario della Cgil – ha un’enorme  patrimonio di risorse umane, dai forestali, ai lavoratori  dell’edilizia e degli enti di servizio all’agricoltura, che possono  essere utilizzati in coerenza con gli obiettivi che segnaliamo”.

Fonte: siciliainformazioni.com





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