di Rosario Battiato
Bando pubblico sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana:
interessate pmi, Comuni, associazioni e titolari di aree boschive.
Obiettivo: migliorare il potenziale economico delle foreste e accrescere
il valore aggiunto dei prodotti
PALERMO – Nella Gurs del 27 ottobre scorso spicca un provvedimento
per avviare l'utilizzo dei prodotti delle foreste, che avvalora una
delle tante battaglie affrontate negli ultimi anni su queste pagine.
Grazie al nuovo programma di sviluppo rurale 2014-2020, la Regione ha
approvato il bando pubblico per il sostegno agli investimenti in
tecnologie silvicole e nella trasformazione, mobilitazione e
commercializzazione dei prodotti delle foreste.
In campo, per l'intero periodo della programmazione, ci sono a
disposizione 2 milioni di euro per sostenere i titolari privati della
gestione di superfici forestali e zone boschive, i comuni e le loro
associazioni, e le piccole e medie imprese per “investimenti volti a
incrementare il potenziale economico forestale o ad accrescere il valore
aggiunto dei prodotti forestali attraverso investimenti materiali ed
immateriali per l’ammodernamento ed il miglioramento dell’efficienza
delle imprese attive nell’utilizzazione e trasformazione, mobilitazione e
commercializzazione dei prodotti forestali”. La sottomisura, inoltre,
prevede la possibilità di finanziare l’elaborazione di piani di gestione
forestale.
Tra gli obiettivi previsti si registra la necessità di “migliorare
le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole ed incoraggiare
la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole” e,
infatti, svolge un ruolo rilevante nella “valorizzazione economica delle
risorse forestali”.
Gli aiuti, si legge nel decreto di riferimento, saranno limitati
“alle operazioni pre-industriali dei prodotti legnosi e non legnosi cioè
alle prime lavorazioni del legno”, quindi alla trasformazione delle
materie prime in grezzi e semilavorati.
L’investimento previsto, nel caso delle attività produttive, dovrà
accrescere il valore economico dell’azienda forestale singola o
associata. Sono anche ammessi interventi “di ripopolamento artificiale
del soprassuolo, conversione e modifica della struttura del bosco o
della composizione delle specie, specificatamente finalizzati al
miglioramento del valore economico del bosco”. Nella platea dei
potenziali beneficiari, ci sono anche i fornitori di servizi e i
titolari di aree forestali che forniscono servizi di gestione per altre
proprietà forestali.
Specifiche le azioni previste e gli investimenti ammissibili che
vanno dall’adeguamento innovativo delle “dotazioni strutturali,
tecniche, di macchinari e attrezzature necessarie all’esecuzione degli
interventi selvicolturali e finalizzate alle operazioni di taglio,
allestimento, esbosco e mobilitazione, per interventi di primo
trattamento in foresta dei prodotti legnosi e non legnosi” fino alla
“realizzazione e adeguamento innovativo delle dotazioni strutturali,
tecniche, dei macchinari e delle attrezzature necessarie alla
lavorazione, produzione e prima trasformazione di assortimenti legnosi”
passando per la “realizzazione e adeguamento delle infrastrutture
logistiche e al servizio della gestione e utilizzazione forestale e
necessaria alla mobilitazione dei prodotti legnosi e non legnosi, quali
piattaforme, piazzali di stoccaggio e movimento macchine in bosco”.
Altri investimenti accettati riguardano gli interventi
selvicolturali, l’acquisto di macchinari e/o attrezzature necessarie ad
una migliore e più razionale gestione e produzione forestale e la
realizzazione di vivai forestali all'interno della superficie forestale.
I criteri di selezione si trovano sull’allegato A del Psr, che può
essere scaricato dal sito della Regione siciliana, così come la domanda
di sostegno e la documentazione richiesta, che saranno esaminate tramite
procedura a sportello.
11 Novembre 2017 - © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: www.qds.it
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