11 novembre 2017

DUE MLN DI EURO PER LA VALORIZZAZIONE DEI BOSCHI


di Rosario Battiato
Bando pubblico sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana: interessate pmi, Comuni, associazioni e titolari di aree boschive. Obiettivo: migliorare il potenziale economico delle foreste e accrescere il valore aggiunto dei prodotti

PALERMO – Nella Gurs del 27 ottobre scorso spicca un provvedimento per avviare l'utilizzo dei prodotti delle foreste, che avvalora una delle tante battaglie affrontate negli ultimi anni su queste pagine. Grazie al nuovo programma di sviluppo rurale 2014-2020, la Regione ha approvato il bando pubblico per il sostegno agli investimenti in tecnologie silvicole e nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste.

In campo, per l'intero periodo della programmazione, ci sono a disposizione 2 milioni di euro per sostenere i titolari privati della gestione di superfici forestali e zone boschive, i comuni e le loro associazioni, e le piccole e medie imprese per “investimenti volti a incrementare il potenziale economico forestale o ad accrescere il valore aggiunto dei prodotti forestali attraverso investimenti materiali ed immateriali per l’ammodernamento ed il miglioramento dell’efficienza delle imprese attive nell’utilizzazione e trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti forestali”. La sottomisura, inoltre, prevede la possibilità di finanziare l’elaborazione di piani di gestione forestale.

Tra gli obiettivi previsti si registra la necessità di “migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole ed incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole” e, infatti, svolge un ruolo rilevante nella “valorizzazione economica delle risorse forestali”.

Gli aiuti, si legge nel decreto di riferimento, saranno limitati “alle operazioni pre-industriali dei prodotti legnosi e non legnosi cioè alle prime lavorazioni del legno”, quindi alla trasformazione delle materie prime in grezzi e semilavorati.

L’investimento previsto, nel caso delle attività produttive, dovrà accrescere il valore economico dell’azienda forestale singola o associata. Sono anche ammessi interventi “di ripopolamento artificiale del soprassuolo, conversione e modifica della struttura del bosco o della composizione delle specie, specificatamente finalizzati al miglioramento del valore economico del bosco”. Nella platea dei potenziali beneficiari, ci sono anche i fornitori di servizi e i titolari di aree forestali che forniscono servizi di gestione per altre proprietà forestali.

Specifiche le azioni previste e gli investimenti ammissibili che vanno dall’adeguamento innovativo delle “dotazioni strutturali, tecniche, di macchinari e attrezzature necessarie all’esecuzione degli interventi selvicolturali e finalizzate alle operazioni di taglio, allestimento, esbosco e mobilitazione, per interventi di primo trattamento in foresta dei prodotti legnosi e non legnosi” fino alla “realizzazione e adeguamento innovativo delle dotazioni strutturali, tecniche, dei macchinari e delle attrezzature necessarie alla lavorazione, produzione e prima trasformazione di assortimenti legnosi” passando per la “realizzazione e adeguamento delle infrastrutture logistiche e al servizio della gestione e utilizzazione forestale e necessaria alla mobilitazione dei prodotti legnosi e non legnosi, quali piattaforme, piazzali di stoccaggio e movimento macchine in bosco”. 

Altri investimenti accettati riguardano gli interventi selvicolturali, l’acquisto di macchinari e/o attrezzature necessarie ad una migliore e più razionale gestione e produzione forestale e la realizzazione di vivai forestali all'interno della superficie forestale. 

I criteri di selezione si trovano sull’allegato A del Psr, che può essere scaricato dal sito della Regione siciliana, così come la domanda di sostegno e la documentazione richiesta, che saranno esaminate tramite procedura a sportello.

11 Novembre 2017 - © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte: www.qds.it




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