Orlando è nei guai. E Rosario Crocetta alza la posta in gioco. L'ultima sera prima della presentazione delle liste è un susseguirsi di indiscrezioni dal quartier generale di Fabrizio Micari. «L’unica certezza - sostengono i bene informati - è che anche domani si continuerà a ballare». Il tema resta lo stesso: la lista Arcipelago Sicilia-Micari presidente rischia di non essere presentata perché mancano i candidati. «Non sono sufficienti nemmeno per la lista di Palermo», ripetono infuriati gli alleati. Ma i vicinissimi al primo cittadino del capoluogo non hanno dubbi: «La lista del presidente ci sarà - sottolineano a più riprese alcuni candidati di Arcipelago Sicilia -. A Palermo è molto forte, nelle altre province si rafforzerà nelle prossime ore, in ogni caso Orlando ha fatto la sua parte».
«Crocetta ha tutti i candidati? - sussurra qualcuno, sibillino - Bisogna vedere se portano più di 30 voti ciascuno». Insomma, il nodo a poche ore dalla presentazione delle liste, è tutto là: Orlando non ha i candidati (ma ha la lista del presidente in mano), Crocetta ha i candidati, ma non rinuncia al simbolo del Megafono. O quantomeno non senza una contropartita.
In una giornata contraddistinta dalle trasferte romane, la questione sarebbe finita in mano a Matteo Renzi. E diverse voci di corridoio parlano di un «riconoscimento politico significativo» che il governatore uscente chiederebbe per rinunciare al simbolo del Megafono. Sempre secondo le indiscrezioni che si sono susseguite nel pomeriggio, quel riconoscimento politico potrebbe concretizzarsi in un incarico governativo.
Ma i forse sono tanti. E chi, nel frattempo, resta sempre più in bilico è Leoluca Orlando. Che, dal canto suo, sostiene che «la consegna delle liste sarà certamente un momento importante perché dà un segnale di svolta e cambiamento alla vita della Regione, specialmente con la candidatura di Micari che ha tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Noi - aggiunge - stiamo facendo appello a tutte le forze politiche perché sostengano questa candidatura che è autenticamente alternativa a tutte le altre e di grande prestigio, decoro, dignità. Credo che i siciliani la meritano per superare momenti per i quali quali qualcuno in passato ci ha fatto vergognare di essere siciliani». A chi gli ha chiesto conferma sull'ipotesi di fusione delle liste di Arcipelago e Megafono, Orlando ha risposto: «Ci sarà una lista del presidente che sarà di riferimento e sarà accanto alle altre liste che concorreranno a questo risultato».
E se in serata è previsto un vertice-fiume della lista Arcipelago, con la presenza dello stesso Orlando e del candidato alla presidenza, nel pomeriggio la commissione parlamentare Antimafia ha reso noto che farà un lavoro di controllo sulle liste dei candidati. È stata decisa anche una missione a Palermo per la prossima settimana. Intanto, però, il rebus resta lo stesso. E fino all’ultimo non sarà chiaro quali e quante liste sosterranno Micari nella corsa verso palazzo d’Orleans.
Fonte: meridionews.it
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