REGIONE
Debito fuori bilancio, l'Ars: “Paghino funzionari e dirigenti”
di Accursio Sabella
PALERMO - L'impressione chiara è che nesssuno voglia raccogliere questa materia incandescente con le proprie mani. Anche oggi, infatti, l'Assemblea regionale siciliana si è guardata bene dall'approvare il disegno di legge col quale viene riconosciuto un debito fuori bilancio di 132 milioni di euro. Anzi, ha cercato di respingerlo in Commissione, dove i componenti non hanno voluto esprimere il proprio parere, portando il testo direttamente in Aula.
La vicenda, raccontata da Livesicilia già una settimana fa, insomma, è ancora lontana dal concludersi. Anzi, nel dibattito di oggi a Sala d'Ercole sono persino cresciuti i timori. Non tanto sulla legittimità del ddl, che diventa un fatto normale con l'introduzione delle nuove norme contabili, quanto sulla genesi di quel debito: soldi usciti dalle tasche della Regione ma mai registrati in bilancio. E così, oggi diversi parlamentari hanno puntato il dito contro i funzionari della Regione: “Siano loro a pagare per quel debito”.
“Come mai – ha attaccato ad esempio il presidente del gruppo misto, Mimmo Fazio - non c’è una relazione che attesti le responsabilità di quanto avvenuto? Qui nessuno paga. Questo ddl altro non è che una sanatoria. In assenza di una relazione specifica, la Regione si accontenta del fatto che il dirigente ammetta di non trovare le carte. E' inaccettabile se non si verifichinono le responsabilità dei funzionari”. Il riferimento va ad alcuni dettagli della relazione tecnica che ha accompagnato il disegno di legge, come descritto da Livesicilia, in particolare nei diversi punti in cui i dirigenti hanno ammesso l'inesistenza di una spiegazione sulla creazione di quel debito, nato quasi interamente a causa di pignoramenti e condanne che hanno visto soccombere la Regione.
E così, i dubbi sono tanti. “Come mai – ha chiesto il deputato del Partito dei siciliani, Giovanni Greco - il documento non è stato approvato in Commissione? È chiaro quindi che qualcosa a monte non va. Manca tutta la documentazione necessaria per approvare questo documento. Torni in commissione quindi”.
“A pagare – ha detto a chiare lettere il deputato del Movimento cinque stelle Stefano Zito - devono essere i funzionari, che sono assicurati anche per questo motivo. Ad esempio, molte di queste somme riguardano la Formazione, dove alcuni dirigenti sono stati condannati: sono stati recuperati quei soldi?”. E il problema, oltre che tecnico, è anche politico: “Siamo perplessi e preoccupati. È anomalo – ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone - che una Commissione bilancio che gode anche di una robusta maggioranza, non dia il proprio parere. La maggior parte dei parlamentari, tra l’altro, non è nemmeno in Aula”. L'assessore all'Economia Alessandro Baccei ha cercato di spegnere le polemiche: “I conti della Regione sono in salute e in ordine. Noi abbiamo pulito i bilanci da somme false, residui attivi inesigibili. Sul debito eravamo anche obbligati a registrare quelle somme che sono state parificate anche dalla Corte dei conti. Recuperare i soldi sui funzionari? Ovviamente – ha concluso - abbiamo inviato tutto alle Procure per eventuale richiesta di recupero”. Ma l'Ars sente puzza di bruciato. Tutto è stato rinviato a domani.
04 Ottobre 2016
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