Semaforo rosso a Vespa
Mentre Giletti non si tocca
”Gravissimo mandare in onda l’intervista al figlio di Riina, è un’offesa a quanti hanno perso la vita e lottano contro la mafia”. Palazzo
d’Orleans gronda indignazione per la partecipazione di Riin Junior a
Porta a Porta. Nel mirino Bruno Vespa, ancora una volta. “Dare lo stesso spazio ai figli dei mafiosi come lo si dà, doverosamente, ai figli delle vittime non si addice certamente al ruolo del servizio pubblico che ha l’obbligo di promuovere anche la crescita sociale e culturale dei cittadini”.
Sentenza passata in giudicato, insomma. Conformismo esasperante. Comincia a stancare.
Questa enfasi serve più a chi la usa per accreditarsi, che ai
siciliani. Lasciamo che i telespettatori siciliani di Porta a Porta
esprimano il loro punto di vista, senza il pregiudizio.
La sensazione è che si faccia due pesi e due misure.
Perché l’Arena di Giletti non subisce alcuna critica da Palazzo d’Orleans?
Tanto per dirne una. Ha letteralmente massacrato l’Isola, qualche volta
per buone ragioni, ma altre volte senza alcuna giustificazione che non
fosse quella di gettare in pasto all’insaziabile platea antimeridionalista e populista,
i vizi, talvolta indifendibili, dei siciliani. Se si facesse il conto
delle domeniche dedicate alle turpitudini siciliane si scoprirebbe che
non c’è partita per nessuno.
Il problema non è tanto la scelta di confrontarsi pubblicamente su ciò che non va in Sicilia, ma di presentare le questioni siciliane come una anomalia del Paese, che è una porcata grande quanto una casa.
Dipende perciò da come si affronta una
questione o un personaggio, come il figlio del capo dei capi. Se ne esce
bene, come capita nelle fiction e tanti film firmati da antimafiosi molto attenti al botteghino, allora è il caso di arrabbiarsi e indignarsi. Se nessuno ricorda, nel corso della trasmissione, che Riina padre amorevole ammazzava la gente come niente fosse,
allora è il caso di arrabbiarsi. Per il resto, lasciamo che Bruno Vespa
faccia il suo lavoro. Temere la comunicazione di Riina Junior è davvero
troppo.
06 Aprile 2016
Caro Michele, penso che le due trasmissioni si equivalgono e te ne spiego la ragione, sull'onda del fango diffuso da Giletti buttando l'ombra dei forestali="mafiosi", la proiezione di quella squallida ed amorfa intervista al figlio del capo mafioso e' la ciliegina sull'emerita fesseria propinata agli italiani dall'arena. Ad ognuno di noi ci faranno un ritratto simile a quello del figlio del mafioso, ossia indifferenti al reato mafioso. A palazzo d'Orleans cosa rimproverare? Purtroppo è quello che in tanti, in troppi vogliono. Il male e' non avere uno spazio noi nelle stesse emittenze alla stessa ora, ovviamente con altri conduttori, ma devono sapere che non siamo supini e le reazioni saranno analoghe alle loro false informazioni.
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