Cracolici: “I 5 Stelle? A pensarli al Governo mi vengono i brividi”
Qualita’, territorio, innovazione. Su questo deve puntare dritto l’agricoltura siciliana per un definitivo salto di qualita’.
Ne e’ convinto Antonello Cracolici, da cinque mesi al vertice
dell’Assessorato regionale, protagonista di un forum nella sede
dell’Agenzia ITALPRESS. “Il brand Sicilia e’ straordinario – osserva -.
C’e’ un grande mercato che ha successo, fa reddito e fatturato. Siamo
leader in tanti settori del mondo. Lo e’ chi si e’ adeguato ai tempi,
chi ha aumentato le varieta’ di produzione, chi ha innovato”.
La parola crisi associata all’agricoltura fa storcere il naso
all’esponente del Partito democratico: “Non vedo una Sicilia
particolarmente in crisi nell’agricoltura – sottolinea -. C’e’ forse una
crisi di innovazione, o di sistema: perche’ non avendo organizzato la
filiera il singolo e’ debole, il singolo e’ piccolo, tutti nani a
confronto dei giganti”.
Capitolo fondi europei. Per Cracolici “il problema non e’ spenderli, ma farlo bene.
C’e’ da migliorare la qualita’ della spesa. Siamo la terra piu’
biologica d’Europa, ma i prodotti biologici non sono certo la parte piu’
importante della commercializzazione. Si coltiva biologico ma si vende
tradizionale. Con il nuovo Psr, che premia chi fa prodotti di qualita’,
non solo biologico ma i vari march Igp, Igt e cosi’ via, vogliamo
invertire questa tendenza. O incentiviamo gli agricoltori a migliorare
la qualita’ della produzione oppure non produrremo mai valore aggiunto.
Innovazione e qualita’, non c’e’ alternativa. O lo fanno o sono fuori”.
Il Programma di sviluppo rurale, oltre a sostenere i nuovi investimenti, a incentivare i giovani a entrare nel mondo dell’agricoltura
e ad aiutare le aziende a investire, punta forte sulla promozione. “E’
evidente che la Sicilia ha il dovere di sostenere la capacita’ dei
nostri produttori di esporre in giro per il mondo, di aiutarli ad
attrarre milioni di persone – sostiene Cracolici -. L’agricoltura e le
attivita’ connesse, come l’enoturismo, la valorizzazione dei boschi,
sono delle occasioni per la crescita. Dipende da noi”.
Entro maggio, annuncia l’assessore,
vedra’ la luce la riforma dei forestali, che riguarda ben 24mila
lavoratori in Sicilia, quindi tocchera’ ai Consorzi di bonifica. “Il punto vero non e’ snellire, ma dare una precisa definizione alle mansioni dei forestali
– premette-. Faremo una legge per obbligarli a lavorare: la mia idea e’
quella di impiegarli in un sistema di prevenzione civile che istituiro’
e nella gestione delle riserve e del demanio forestale. Vogliamo
mettere al centro le attivita’ da svolgere e non le persone”.
L’intenzione di Cracolici e’ poi quella di riformare i Consorzi di
bonifica: “Sono 11, diventeranno massimo 3-4 – spiega -. Non per giocare
alle tabelline, ma per razionalizzare e avere chiari gli obiettivi che
dovranno raggiungere”.
E ancora, stilettate al Pd siciliano
(“Ha un approccio da Società per azioni dove ognuno controlla il
proprio pacchetto di quote, non da partito”), ai Cinque Stelle (“A pensarli al Governo mi vengono i brividi“)
e al suo ex ‘pupillo’ Fabrizio Ferrandelli (“Tra due anni nessuno si
ricordera’ il suo nome”); e infine, sulla condanna della Corte dei conti
a risarcire 346 mila euro per le cosiddette ‘spese pazze’ all’Ars,
Cracolici ribadisce il ricorso in Appello.
06 Aprile 2016
Nota:
Egregio Assessore, noi non vediamo l'ora di lavorare, ma aumentando le giornate lavorative. Perchè questo non lo dice mai? Sarebbe finalmente l'occasione per cancellare definitivamente le tre
vergognose fasce di appartenenza e cioè: 78, 101 e 151. Nella società
del ventunesimo secolo non hanno più senso logico di esistere.
Faremo una legge per obbligarli a lavorare, ma cosa vorrebbe insinuare che i forestali sono dei nullafacenti? Vada a chiedere ai Sindaci che hanno avuto a disposizone i forestali. Forse non ha mai lavorato lei caro assessore, e di sicuro non è una persona che mantiene le promesse fatte ai forestali. Saluti Giuseppe Candela
RispondiEliminaHo molta stima nei suoi confronti carissimo on. Cracolici perchè sta cercando di riorganizzare i compiti degli operatori antincendio e manutenzione. Ma volevo dirle che in primis bisogna che Lei sostituisce "obbligarli" con "diverse mansioni e/o con diversi compiti" perchè ad esempio io non obbligo i miei figli (anche se uno i figli può obbligarli ma visto che io non sono suo figlio La prego di non obbligarmi)) e DESIDEREREI CHE NESSUNO MI OBBLIGASSE A ME ma semplicemente sentirmi dire: da quest'anno l'assessore ha dato nuove disposizione e ci sono NUOVI COMPITI DA SVOLGERE, che a me farebbe piacere che non ho mai avuto paura del lavoro. Perciò caro Assessore Lei dicendo così fa capire al popolino siciliano che fino ad oggi non abbiamo lavorato per non dire di come si fanno la pancia grossa quei SCIENZIATI del Nord che vivono la maggior parte di cassa integrazione che noi tutti siciliani paghiamo per l'oro e poi vanno a guardare U IMMU DI SICILIANI senza che si guardano il suo che è il triplo. Ma dico io Assessore comu finiu noi tutti tifiamo per Lei che si e impegnato a dare na sistematina na forestale e Lei NA PROI ??? cu su binidittu " OBBLIGARLI" chi nun sacciu picchì nu pozzu sentiri e vidiri scrittu picchì nu dicidu mancu cu Laevolach. Poi e tanto semplice noi lavoriamo e poi percepiamo un corrispettivo in denaro e basta c'è bisogno tutta questa AUTORITÀ ?? E poi Assessore volevo dire se l'onesto e sincero lavoro di tutti noi operatori forestali che Le e sembrato BRODA DI CICIRI ??? In conclusione: non c'è bisogno di obbligare perchè tutti noi già abbiamo e continueremo a lavorare indipendentemente dai compiti che volete aggiungere MA SENZA NECESSITÀ DI OBBLIGARE. Saluti. Salvatote Claudio Proietto da Capizzi (ME)
RispondiElimina