23 dicembre 2014

ESCHE AVVELENATE SULL'ETNA, SI ATTENDONO LE INDAGINI. NEL FRATTEMPO GLI OPERAI FORESTALI AVRANNO I CONTRATTI PROLUNGATI PER INFORMARE ESCURSIONISTI, IN MODO DA ASSICURARE UN APPORTO ALLA RIDUZIONE DEL RISCHIO



Esche avvelenate sull'Etna, si attendono le indagini.
Contratti stagionali prolungati per informare escursionisti



 
 



Sergio Mangiameli

Cronaca – Non sono partiti gli accertamenti per capire chi abbia posizionato il cibo contaminato dal methomyl che ha causato la morte di due cani e una volpe selvatica. Nemmeno sono iniziati bonifica e posizionamento dei cartelli informativi. Intanto l'ordine di servizio impartito al personale che presidia le zone interessate è avvisare gli escursionisti 


Superato il terzo fine settimana di allerta sulla Pista Altomontana dell’Etna versante sud e ovest, si spera adesso che Babbo Natale porti la lieta novella, almeno della messa in sicurezza dei siti. Ossia, i cartelli informativi e la bonifica. Perché fino a oggi, non ci sono né i primi né tantomeno è stata resa fruibile l’area con un’opera di rimozione delle esche avvelenate dopo il caso dei
due cani e una volpe selvatica morti per avvelenamento tra i rifugi di Monte Scavo e la Galvarina. Gli accertamenti tossicologici sul primo cane hanno evidenziato la presenza del methomyl, un pericoloso principio attivo usato come antiparassitario. Ancora sul secondo cane e sulla volpe, l’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Catania non si è ancora pronunciato, in attesa dei tempi necessari per gli accertamenti definitivi.

Naturalmente, il terzo punto è altrettanto importante: che le indagini si svolgano al più presto per identificare i responsabili di questi gesti assassini, che ancora oggi a distanza di un mese mettono in pericolo soprattutto la vita degli escursionisti in genere, frequentatori della zona compresa tra i rifugi Galvarina, Monte Palestra e Monte Scavo. L’esca avvelenata, infatti, si presenta come un omogeneizzato che può essere riscontrato sui massi, spalmato, a diretta portata di mano.

L’ordine di servizio impartito dalla direzione dell’Azienda Foreste Demaniali al personale di stanza all’ingresso della Filiciusa-Milìa è quello di avvertire del pericolo gli escursionisti in entrata con bambini e con i cani al seguito. «Assieme all’Azienda Foreste – dice il comandante del Corpo Forestale, Luca Ferlito –, stiamo allestendo dei cartelli informativi, e quanto prima di concerto l’Asp di Catania, faremo la bonifica dei siti, con la rimozione delle esche avvelenate».

Per questa ragione, gli operai forestali di stanza avranno i termini lavorativi di fine stagionalità prolungati, «in modo da assicurare un apporto alla riduzione del rischio, informando i frequentatori», fanno sapere dalla direzione dell’Azienda Foreste.



22 Dicembre 2014
http://forestaliantincendiosicilia.blogspot.it/2014/12/etna-in-attesa-dei-risultati-sugli.html


Notizie correlate:

Etna. In attesa dei risultati sugli altri due animali morti per avvelenamento in montagna nelle ultime settimane. Il Direttore Responsabile dell’Azienda Foreste Demaniali della provincia di Catania, Ettore Foti: In tanti anni di lavoro, è un’emergenza mai riscontrata in questi luoghi, e per tale ragione, attraverso i nostri presidi territoriali e gli operai presenti nei cantieri, abbiamo intensificato sia i controlli di permessi rilasciati, sia quelli fisici delle persone che varcano l’ingresso demaniale




Nota
Sicuramente una notizia positiva, ma gli altri non possono stare a guardare!











  

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