I "sabisti" sospesi dal servizio di antincedio 15 giorni prima della scadenza che era prevista per il 29 ottobre
«Dimenticati da politici e sindacati»
I lavoratori del servizio antincendio
che hanno inscenato la protesta
Foto lasicilia.it
Aidone. Sabisti in agitazione. Sono i cosiddetti 101isti che da domani sono sospesi dal servizio di antincendio. Una sospensione che arriva con un anticipo di 15 giorni, infatti dovevano concludere le giornate lavorative il 29 ottobre prossimo.
«Invece - raccontano gli operai del turno B Sab 8 Castellaccio, facendosi peraltro portavoce della problematica della loro categoria - ci hanno comunicato che dal 15 siamo sospesi. Così risparmiano oltre il 20% sui nostri stipendi e anche sulle nostre indennità di disoccupazione». Una categoria che sta vivendo le problematiche infinite dei tagli regionali sempre più pesanti. «Crocetta si vanta di avere risparmiato con noi 400 milioni di euro - aggiungono arrabbiati - e mentre a noi li toglie li dà invece alle società private. Siamo dimenticati dai politici e dai sindacati». Una categoria che mette costantemente a repentaglio la propria vita in un servizio pericoloso, pieno di insidie ma importante. Anni fa, due di loro hanno salvato due persone: «Non solo siamo scesi al lavoro il 26 giugno, con 15 giorni di ritardo, ora ci fanno finire anche prima. Non sappiamo se siamo sospesi, licenziati o se ci aspettano altri tipi di contratto». Da mercoledì, finisce la campagna antincendio e da giovedì 16 dovrebbero passare in azienda in attesa di disposizioni. Rivendicano il rispetto dei contratti di categoria sia per i pagamenti degli stipendi, liquidati con sempre più notevoli ritardi sia per quelli relativa al rispetto della qualifica. «Siamo pompieri forestali - sottolineano - quando, nel 2006, l'Ufficio di collocamento ci chiese di scegliere, abbiamo optato per l'antincendio. Non è possibile che sappiamo di scendere con un tipo di contratto e poi invece ce ne presentano altri». Oltre al danno anche la beffa perché i Sabisti avanzano ancora quattro mensilità: «Abbiamo ricevuto solo un acconto del mese di luglio. Non si può andare avanti così nell'incertezza più totale». Per non parlare poi della liquidazione del 35% del contratto per gli anni dal 2006 al 2009, di cui hanno ricevuto solo una parte. E tra loro c'è anche chi purtroppo ha problemi di malattia. «Tutti i nostri diritti sono calpestati, a nessuno importa di noi, vogliamo quello che ci spetta perché non riusciamo più a sfamare le nostre famiglie-concludono». In provincia di Enna ci sono 13 postazioni di antincendio, 5 solo ad Aidone, e 20 torrette per gli avvistamenti degli incendi.
Angela Rita Palermo
14 Ottobre 2014
Nel frattempo si prosegue fino al completamento delle 101 giornate
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