L'allarme di Confagricoltura: «Il rischio
idrogeologico uccide la nostra economia»
«Nel territorio sono presenti oltre 315 chilometri di corsi d'acqua ma è una rete fragilissima»
Gli effetti del maltempo sulle campagne
Pioggia, campagne allagate, aziende in ginocchio. Siccità che diventa inondazione e quando non ci sono morti il rischio idrogeologico si trasforma in danno economico. La recente tragedia di Genova ha riportato la questione la centro dell'attenzione, ma solo pochi giorni addietro la nostra provincia è stata messa in ginocchio dal maltempo. Occorre intervenire sui terreni e sui corsi d'acqua, secondo Confagricoltura che lancia un nuovo allarme.
«Nel nostro territorio - spiega Massimo Franco - siamo interessati da circa 315 chilometri lineari di rete idrografica che sfociano sul nostro territorio e che attraversano le aziende agricole, paesi, incrociano strade e che se non si provvede seriamente a una anche elementare manutenzione, come la storia anche recente ci ha insegnato, possono diventare un pericolo per le persone e per l'economia». Per il presidente di Confagricoltura Siracusa occorre intervenire nel territorio siracusano. «Un territorio siracusano che si sviluppa - spiega Franco - su 2.109 Kmq e la sua rete idrografica, con fragilità legate soprattutto alla sua totale assenza di manutenzione, che ne limita la normale portata e deflusso, si articola in 315 km. lineari».
I fiumi che attraversano la provincia sono l'Anapo (52 chilometri), il Cassibile (50), il Ciane (37), l'Asinaro (22), il San Leonardo (14). Tutti fiumi che nascono e muoino in provincia di Siracusa. Poi ci sono i fiumi che attraversano diverse provincie. Gornalunga (81 chilometri tra Enna, Catania e Siracusa) il Tellaro (45, Ragusa e Siracusa), il Tellesimo (14, Ragusa e Siracusa).
«In pratica questi fiumi raccolgono le acque piovane di 2.109 chilometri quadrati di superficie provinciale e quella dei rispettivi bacini idrografici più quella pioggia dei rispettivi bacini delle altre due province. Le piogge torrenziali a cui purtroppo ci stiamo più frequentemente abituando impongono una presa di coscienza della politica e della pubblica amministrazione. Bisogna utilizzare, con oculatezza, le risorse disponibili del Piano idrogeologico nazionale e regionale e con un po' di fantasia promuovere altri percorsi virtuosi per raggiungere il risultato».
Confagricoltura dunque ha presentato le proprie proposte per mettere in atto interventi di salvaguardia del territorio. «Impiegare il Corpo forestale e le società speciali delle ex province per la manutenzione e la pulizia degli alvei dei fiumi. Affidare agli agricoltori la pulizia dei torrenti, asciutti in estate, che attraversano le loro aziende e indennizzarli con sgravi fiscali, esenzione delle giornate impiegate allo scopo dei contributi previdenziali, carburante agricolo aggiuntivo gratuito per lo scopo. In questo modo la pubblica amministrazione non spenderebbe nulla e gli agricoltori avrebbero la certezza di fare i lavori a regola d'arte e non subire sistematici danni da esondazioni».
Questione sulla quale interviene anche l'ordine dei geologi. All'Ars, da tempo orami, giace un disegno di legge che prevede la presenza nella pianta organica dei Comuni di almeno un geologo. «Presenza che - ha detto Antonio Marco Gallitto dell'ordine regionale - nel Comune di Siracusa non è prevista. Eppure sarebbe fondamentale per aggiornare mappe e studi, per prevenire veramente il rischio per intervenire laddove necessario. Purtroppo nel nostro Paese, e non solo in Sicilia, si interviene solo a danno avvenuto. In questo modo non si risparmia, perché i costi sono maggiori, ma soprattutto non si difende il territorio».
I geologi, pur apprezzando l'iniziativa di Confagricoltura, invitano tutti gli attori ad agire sinergicamente per mettere in campo tutti gli strumenti possibili per «non continuare a sottovalutare un tema che merita la massima attenzione».
ma. le.
14 Ottobre 2014
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.