Emergenza ad Erice
Incendi, «intervenga l'esercito»
I Canadair devono arrivare da Roma
Ieri un altro rogo di lieve entità vicino Martogna. Tranchida incontra il prefetto
Nella montagna di Erice
due incendi in due giorni
Foto lasicilia.it
Erice. Si valuta l'impiego dell'esercito, in aggiunta alle forze dell'ordine, per attuare una capillare attività di vigilanza antincendio sul Monte Erice, dove anche ieri la vegetazione è tornata a bruciare, dopo il rogo appiccato domenica pomeriggio. La necessità di un presidio nei diversi versanti del monte è stata evidenziata dal sindaco Giacomo Tranchida, ieri nel corso di una riunione in Prefettura. I principali referenti della Protezione civile e dell'ordine pubblico, sono stati convocati dal prefetto Falco, per affrontare. Nel frattempo, è divampato il primo rogo, intorno alle 14 di domenica scorsa: sono state date alle fiamme alcune zone private, alle pendici della montagna, con l'obiettivo di incendiare, sfruttando il vento di grecale, l'area boschiva di Martogna, l'unica sopravvissuta sul fronte settentrionale di Monte Erice; «una zona, del Demanio forestale della Regione, che - ricorda Tranchida - come le altre non è tutelata, a causa della mancata realizzazione dei viali parafuoco». Per oltre tre ore, sono state impegnate nelle operazioni di spegnimento, diverse squadre della forestale e dei Vigili del Fuoco, con la collaborazione di volontari di protezione civile (Vigili del fuoco discontinui, Humanitas Trapani, Sos Valderice), nonché di 15 ciclisti dell'ass. Extreme Sport Tour Sicily, che erano impegnati in un allenamento nella zona ed hanno contribuito a spegnere i primi focolari a ridosso della pineta di Martogna. L'attività antincendio, affiancata da Vigili urbani e carabinieri per regolare il transito automobilistico, è stata svolta anche da due canadair arrivati da Roma su richiesta della Prefettura.
Oltre a richiedere un "intervento straordinario" il sindaco Tranchida ipotizza anche «una taglia da 500 euro per ogni segnalazione antincendio, per stimolare la cittadinanza vigilante - scrive - visto che non partono i cantieri di servizio regionali». In un documento diffuso ieri, lamenta la «latitanza della Regione nella tutela del patrimonio boschivo». I primi incendi ad Erice «sono solo l'inizio di quello che potrà essere un vero disastro» sostiene Legambiente, che invece contesta alla Regione l'accorpamento tra servizio antincendio e servizio di manutenzione dei boschi. Intanto ieri intorno alle 17 davanti Martogna un altro incendio durato un paio di ore ha interessato la montagna, le fiamme hanno lambito alcune abitazioni. Sono intervenuti i vigili del fuoco.
Un'attività antincendio è stata condotta anche a Trapani, la scorsa notte, con l'intervento di due pattuglie della Squadra Volante e dei Vigili del Fuoco, a causa di un piccolo rogo appiccato in un terreno incolto della via Fratelli Aiuto, in prossimità di una scuola. I responsabili, due minorenni e due diciottenni, sono stati individuati dai poliziotti e denunciasti a piede libero.
Francesco Greco
10 Giugno 2014
Ma in questo preciso istante cosa c'entrerebbe l'esercito visto che non sanno dove mettere mani e sono anche impreparati per affrontare questa emergenza? Sig. Sindaco dica al Prefetto che l'antincendio (FORESTALE) deve essere operativo da subito, è vero sono di parte, me ne vanto e sono orgoglioso. Ma chi meglio dei forestali può essere all'altezza della situazione? NEANCHE I VIGILI DEL FUOCO, LA PROTEZIONE CIVILE E I VOLONTARI da soli sarebbero in grado e lo sà il perchè? Perchè in mezzo alle fiamme ci sono solo i forestali, ma per la stampa e per le televisioni sono sempre gli altri a spegnere gli incendi. In questi due giorni non ha speso una parola verso chi realmente potrebbe dare una mano, Sig. Sindaco stò parlando dei forestali, i veri professionisti degli incendi boschivi, gli uomini giusti al posto giusto che conoscono gli angoli palmo per palmo. La spenda ogni tanto una parolina nei nostri confronti.
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